Complesso di San Francesco delle Cappuccinelle

Il Complesso di San Francesco delle Cappuccinelle si trova in Salita Pontecorvo.
La struttura venne fondata nel 1585 da Suor Diana di San Francesco, in precedenza Eleonora Scarpato, vedova del notaio e duca Luca Giglio, che decise di costruire un convento per ospitare suore povere dopo essere guarita da una malattia grazie al voto fatto al santo di Assisi. Il complesso venne affidato a suore francescane e, già nel 1613, si dovettero eseguire dei lavori di ampliamento visto che il numero delle ospiti era in aumento.
Modifiche più importanti vennero affidate all’architetto Giovan Battista Nauclerio nel 1712 che, riammodernò la chiesa e il convento, i cui lavori si protrassero fino al 1760. L’intera struttura, circondata da un’alta muraglia, fu realizzata unendo tre distinti edifici dai quali vennero ricavati gli ambienti interni, i giardini ed il chiostro che, proprio in questo, furono arricchiti con l’aggiunta di nuovi spazi da utilizzare come cucine, refettorio e infermeria. Inoltre, il regio tavolario di corte, Casimiro Vetromile, insieme all’ingegner Modesto Romano, realizzò anche due belvedere, uno coperto e un altro scoperto. Dopo il 1760, altri lavori vennero affidato all’architetto Niccolò Tagliacozzi Canale.
Nel 1809, durante il Decennio Francese, il monastero fu soppresso per ordine di Gioacchino Murat e trasformato in riformatorio minorile, a cui fu dato il nome del giurista e filosofo napoletano Gaetano Filangieri. Durante il periodo fascista il complesso venne rinominato in “Istituto di osservazione minorile”, per poi riprendere la sua funzione rieducativa nel secondo dopoguerra fino al 1985, anno in cui Eduardo De Filippo, all’epoca senatore a vita, ne promosse una ristrutturazione ed un rinnovamento che, poi, nel 1999 lo trasformò in un “Centro polifunzionale diurno” per i ragazzi della città. Infine, nel 2000, l’Università Navale acquistò gli spazi del complesso per uso accademico, ma i lavori di ristrutturazione non furono mai iniziati.