Lunedi 22/04/2002 – Posticipo della
trentaduesima giornata –
 

Il Napoli mette ko il Messina e si
avvicina alla A.

Luppi porta Napoli a due passi dalla A.

 

NAPOLI – MESSINA 1 – 0 (60126
spettatori)

NAPOLI (3-5-2): Mancini, Bonomi, Villa, Luppi, Jankulovski,
Cristiano (17'st Quadrini), Magoni, Montezine (43'st Troise), Ametrano,
Rastelli (45'st Graffiedi), Stellone.
Panchina: Gragnaniello, Alessi, Pavon. All. De Canio.
MESSINA (3-4-1-2): Marruocco, Portanova, Criaco, Bertoni,
D'Alterio, Obbedio, Sullo, Sportillo (37'st Di Fausto), Buonocore (26'pt
Iannuzzi), Gutierrez (1'st Grabbi), Godeas.
Panchina: Manitta, Prodan, Accursi, Coppola. All. Arrigoni.

MARCATORI: 20'pt Luppi.

Una statua per Luppi. Calciatore infinito a suo modo e nel suo brodo,
cava una magia dal cilindro personale. Una magia da tre punti, su calcio
di punizione. Napoli conquistata, il Napoli sistemato bene in
classifica. Meglio non si può: nessuno aveva osato, sperato in una cosa
del genere, 43 giorni fa. Bengala per il Napoli che vince e piace. Tanto
nel primo tempo, meno nella ripresa, quando il Messina, combattivo e ben
disposto sul prato, l'ha minacciato con inquietante frequenza. Collo
destro di Godeas, strano e imprevisto il lob, la traversa centrata in
pieno. E l'occasione più clamorosa sprecata in contropiede da Grabbi.
Insidioso come una biscia il Messina, il Napoli in Apnea, aspettando la
percussione mortale dello straripante Stellone. La difesa costretta agli
straordinari e ad alcune disperate interferenze, by Bonomi e Luppi.
Sessantamila con il cuore in gola, ma alla fine felici.
Felicissimi. Il Napoli s'è avvicinato alla serie A, la vede, la sfiora.
La quarta è a due punti, al San Paolo approda domenica la Reggina,
investita e infastidita da una crisi inattesa, imprevista. Quanti saremo
tra sei giorni in questo stadio riabitato dall'entusiasmo, dalla
fiducia, dall'ottimismo? Forse 70'000, forse di più. Pace fatta, piena,
totale: il Napoli ha vinto e ben giocato nel primo tempo, piegata una
squadra piena zeppa di Napoletani. Buonocore costretto al precoce
abbandono, ma a quell'ora l'incredibile Luppi aveva già firmato la
partita e scritto di proprio piede, il destro, un bel racconto pieno di
cose. Terzo gol personale consecutivo, pesantissimo ancorchè prodotto da
una delicatezza, una soave esecuzione da fermo. Un numero da raccontare.
Fallo su Montezine, palla a terra a ventidue metri dalla porta, chi va
alla battuta? Il delicato sinistro di Montezine, l'obice mancino di
Jankulovski o l'uncino di Stellone? S'è fatto largo Luppi, interno
destro, molto liftato, ne è uscito uno spettacolare lob, a metà strada
tra la palombella e l'esecuzione più perfida. Marruocco ci resta di
sasso, lo stadio in delirio.
Quarta vittoria di seguito del Napoli, le altre avvertono sulla schiena
il fiato non più ansimante della squadra alla rincorsa e alla ricerca
dei punti perduti.

 
MANCINI 6
LUPPI 7
BONOMI 7
VILLA 6
JANKULOVSKI 6.5
AMETRANO 6
MAGONI 6.5
MONTEZINE 6.5 (43'st Troise sv)
CRISTIANO 6.5 (17'st Quadrini 6)
RASTELLI 6 (45'st Graffiedi sv)
STELLONE 6.5

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