Domenica 2/9/2001 – Seconda giornata –
 

Un Vieri sulla strada del Napoli.

Botta e risposta tra Parente e Stellone.
Poi nella ripresa si decide tutto. Il fratello di Bobo costringe De
Canio allo stop con un gol straordiario.

 

NAPOLI – ANCONA 1 – 2 (7366
spettatori)

NAPOLI (3-4-3): Mancini, Bonomi,Luppi, Villa (19'st Graffiedi),
Baccin, Husain, Magoni, Bocchetti, Alessi (4'st Rastelli), Stellone,
Moriero (38'st Floro Flores).
Panchina: Roccati, Caruso, Bigica. All. De Canio.
ANCONA (3-4-3): Storari, Bolic, Giacobbo, Bettini, Montervino,
Agostini, Albino, Russo, Parente (28'st Costantino), M.Vieri (36'st
Castiglione).
Panchina: Cerioni, Nocera, Bono, Staffolani. All. Brini

MARCATORI: 17'pt Parente, 45'pt Stellone,
5'st M.Vieri.

Canta Ancona, piange il Napoli delle buone intenzioni. Missione fallita:
voleva riconquistare i tifosi con il gioco e con i risultati. Ha vinto
due volte l'Ancona, in campo e sugli spalti vuoti. Napoli ha disertato:
7366 spettatori tra paganti e abbonati, addirittura al di là delle
previsioni. Il Napoli sconfitto due volte: sul prato dalle sue fatali
distrazioni difensive, fuori dello stadio da gruppi di urlatori
impegnati nell'altra partita. La loro partita: novanta minuti contro
Corbelli e Ferlaino. Muto alla fine il Napoli, prevale il canto dorico.
Duecento grida e un lungo applauso: i giocatori chiamati sotto la curva
per l'ideale abbraccio. Delirio anconetano a festeggiare la vittoria
afferrata con fortuna e con merito. L'Ancona è iperorganizzata, gioca a
memoria, pulito e concreto, lineare e semplice. Una brutta rogna per
qualsiasi avversario, di questi tempi di cose incerte, ancora sospese.
S'incarta il Napoli, ucciso dai suoi vuoti di memoria davanti a Mancini.
Distrazioni vere, palpabili, evidenti. Ma Vieri jr. è di razza buona, un
purosangue come il fratellone Christian. Un numero degno del maggiore
dei Vieri il gesto acrobatico che ha consegnato all'Ancona 3 punti e al
Napoli la prima bruciante delusione nello stadio abitato dalla
desolazione annunciata. Un prodigio con il piede destro in avvio di
ripresa: battuto al volo di collo destro il pallone spinto in centroarea
dall'ennesima esitazione di Villa, l'attrezzo s'è infilato sotto
l'incrocio, Mancini impotente. Il Napoli è rimasto di sale e di sasso,
inebetito dalla terribile botta. Confuso assalto pieno di inutili cross
dalle fasce che ha provocato solo un'estrema lesione nella diga
innalzata col passare dei minuti dall'Ancona lucido e puntuale. Stellone
affondato in prossimità della linea di porta, fallo da rigore, netto,
solare. Vicinissimo al fatto Nucini, mediocre direttore di gara dal
lucido cranio, impegnato a fare il verso all'illustre collega Collina.
Attacco di cecità ha impedito all'arbitro di vedere. Altrimenti non si
spiega come e perchè abbia risolto la questione optando per il non
intervento.
Max Vieri cecchino Doc, Stellone addirittura meglio di lui. Da ricordare
anche la sua prodezza, che ha scatenato diecimila applausi napoletani.
Palla al piede ha seminato gli avversari come birilli, infilato il
portiere con un preciso piatto sinistro in corsa dall'interno dell'area.
Costretto alla rincorsa, il Napoli ha così pareggiato il gol anconetano
firmato da parente in combutta con Montervino. Villa s'è addormentato,
facile per l'esterno d'attacco marchigiano lo scarico della battuta
ravvicinata sul corpo di mancini, ancora più agevole la ribattuta
vincente da pochi metri. Davvero impagabile il succitato Stellone, unica
vera Luce del Napoli che in pratica s'è fatto male da solo. Fastidio al
ginocchio e sospetto di dover ripassare dal chirurgo, prima o poi, non
ha impedito all'attaccante di presentare i numeri migliori del
repertorio. Stellone assolutamente non penalizzato dalla mancanza totale
di allenamenti specifici, se non nella fase terminale della partita
diventata una sorta d'agonia napoletana dopo il secondo gol dell'Ancona.
Fuori di centimetri l'incornata di Graffiedi, subentrato a Villa; la
possibile conclusione vincente mancata da Floro Flores, verde
attaccante.
Indisponibili Sesa e Jankulovski, De Canio è ricorso a tutte le punte in
organico. Rare conclusioni e nessun gol hanno portato all'ammasso i
cambi. Compreso l'innesto di Rastelli in avvio di secondo tempo: nessuno
s'era accorto che era entrato anche lui. Un leone, Stellone, capace di
spettacolari percussioni in dribbling e di fare reparto da solo. Senza
effetti i continui scambi di zona tra gli esterni d'attacco Moriero e
Alessi. Al contrario pungenti e incisivi quelli dell'Ancona, indigesto
Parente per Villa, a lungo dominatore Montervino sulla banda destra.
Scalognato sua parte, il Napoli ha patito l'efficacia dei cursori
marchigiani, il palleggio avversario a centrocampo, il pressing e la
mobilità dei portatori di palla, la capacità della squadra di Brini di
conservarsi corta e compatta, abile nel governo del pallone, sempre
insidiosa nelle ripartenze. L'ancona è riuscita a trovarsi più volte due
contro due nella trequarti del Napoli. Ha cucito pezze Bonomi, prima che
calasse il buio sul primo Napoli della stagione al debutto nella sua
casa non più dolce. Due squadre speculari soloo sulla carta, il Napoli
ha commesso troppi errori decisivi, ha ringraziato e incartato l'Ancona.
La vittoria portata a casa con destrezza, cinismo e fortuna. La buona
sorte ha giocato con i giovanotti di Brini; il Napoli ha avuto come
compagni i suoi lapsus, la solitudine nell'immensità dello stadio, e un
pizzico di sventura. Clamorosa la traversa contrata da Magoni con uno
spettacolare tiro al volo dal limite, al 5' del primo tempo. Un segnale:
non era giornata.

 

MANCINI 5.5
 

Sfortunato, appena colpevole in occasione
del primo gol dell'Ancona.

BONOMI 6.5
 

Mette pezze a ripetizione, sbaglia quasi
niente. Con il pubblico è amore a prima vista.

VILLA 4.5
 

Sonnecchia nelle circostanze che castigano
il Napoli (19'st
Graffiedi 5: Va vicino al gol).

LUPPI 6
 

Una sbavatura complice sul gol di Parente.
Il resto è all'insegna della sicurezza.

BACCIN 5

All'inizio difende poco e male. torna al
suo mestiere nella ripresa, ma non imbrocca un cross.

HUSAIN 5.5
 

Patisce la mobilità del dirimpettaio, però
svanga, interferisce, comanda l'assalto.

MAGONI 5

 

Centra in pieno la traversa con un gran
tiro. Dinamico, chiede sempre palla, ma non riese a giocarla secondo
necessità.

BOCCHETTI 5.5

 

Come dirimpettaio, Montervino è un brutto
cliente. L'effetto San Paolo vuoto in avvio di partita: butta via due
interessanti opportunità. Recupera alcune delle sue virtù alla distanza.

ALESSI 5

 

Esterno destro del tridente, si vede poco
e si sente (4'st
Rastelli 5: Scafato napoletano al debutto con la maglia del
Napoli, non vede palla. L'effetto San Paolo anche su di lui?).

STELLONE 7
 

Di tutto, non solo un gran bel gol. Il
terzo in due giornate di campionato.

MORIERO 5
 

Disattivato da tignosi avversari, guadagna
calci di punizione e punto (38'st
Floro Flores sv).

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