Lunedì 03/12/2001 – Posticipo della
quindicesima giornata –
 

Napoli, vittoria tutto cuore.

Vidigal e Stellone (doppietta) affondano
un Palermo eroico che finisce in nove.
De Canio spezza un tabù: primo successo interno.

 

NAPOLI – PALERMO 3 – 2 (5791
spettatori, S. Paolo inagibile)

NAPOLI (4-4-2): Mancini, Saber, (38'st Bonomi) Troise, Caruso,
Jankulovski, Ametrano, Magoni (9'st Rastelli), Vidigal, Montezine (28'st
Bocchetti), Stellone, Sesa.
Panchina: Roccati, Luppi, Graffiedi, Floro Flores. All. De Canio.
PALERMO (4-4-2): Sicignano, Montalbano, Chionna, Marco Aurelio,
Guerra, Furiani (32'st Brienza), Di Donato, Amerini (34'st Cappioli),
Bombardini, Guidoni (37'pt Ferri), La Grotteria.

Panchina: Aprile, Lanzaro, Valoti, Longo. All. Mutti.

MARCATORI: 4'pt Guidoni, 9'pt Vidigal, 11'pt
Amerini,
1'st Stellone,
25'st Stellone (r)

Un'attesa infinita, 197 giorni. Il Napoli che non sfruttava il fattore
campo dal 20 maggio scorso (2-0 col Verona) esce dal tunnel e cancella
un incubo. Due volte sotto, due volte capace di pareggiare. Il 2-2
arriva in superiorità numerica, espulso Marco Aurelio al tramonto del
primo tempo. Sfruttando quella scia, il Napoli sfonda e Stellone concede
il bis, capitalizzando un rigore (molto dubbio) dopo un contatto
Montalbano-Sesa. Splendida partita, grazie a tutti. Il Palermo fa un
figurone, vola con Guidoni e Amerini, poi stranamente Mutti cambia
modulo nel momento migliore. Così il Palermo va un po' in barca, si fa
rimontare e sorpassare, enormi rimpianti. Nel finale resta addirittura
in nove (gomitata di Ferri a Saber) e ha la forza di sfiorare un
clamoroso 3-3 con i freschi Cappioli (due volte) e Brienza, persino il
portiere Sicignano travestito da attaccante. Dal 48' al 49'st succede
l'impossibile: Sicignano recupera la porta e salva su Rastelli; sul
capovolgimento Mancini si riscatta e vola inchiodando Cappioli. Una
notte così, bella e forse irripetibile. E Messina, testimone oculare
dell'ultima vittoria del Napoli prima di ieri, costretto ad utilizzare
tanti cartellini: dieci gialli e due rossi.
De Canio se la gioca senza timori, propone Jankulovski e Montezine
contemporaneamente a sinistra per un 4-4-2 più fantasioso. Il ceko sulla
linea dei difensori è una novità assoluta. Il Palermo in pieno stile
Mutti: difesa a quattro, un mix di corsa (Di Donato), saggezza (Amerini)
e talento (Bombardini), il rientro di La Grotteria che affianca Guidoni
in attacco. Striscioni ostili nei riguardi di Ferlaino e Corbelli, ma
non sono problemi del Palermo che al quarto giro di lancetta sfonda. Una
sventagliata di Guerra, la tattica del fuorigioco che non scatta,
Furiani sgomma a destra e invita Guidoni a spingere nella porta vuota.
Il Napoli ha il merito di non smontarsi e acciuffa subito il pari: al 9'
Guerra stende un dinamico Ametrano a destra, la pennellata di Montezine
è una delizia per Vidigal che gira di testa, esecuzione imparabile. La
tattica, direte: non c'è tempo di memorizzare, la sfida è un moto ondoso
in aumento. De Canio e Mutti decidono di regalarci una notte di
spettacolo, bontà loro. Infatti, il Palermo si riprende la ribalta nello
spazio di due minuti. Le famose ripartenze, Guidoni pesca Bombardini che
viene steso da Magoni al limite verso sinistra: lo stesso Bombardini
tocca per Amerini che buca la barriera con Mancini impalato e colpevole.
Tre gol in meno di un quarto d'ora: evento rarissimo, non solo in serie
B.
Il Napoli non ha un ritorno eccellente sulla famosa fascia
potenzialmente ricca di fantasia: Jankulovski si sovrappone poco e male
a Montezine e così il famoso tandem fresco di nomina propone soltanto
qualche bella giocata del brasiliano. Il palermo è di ferro in mezzo:
furbo Amerini, gladiatore Di Donato, tattico Furiani. E quando La
Grotteria cerca e trova Guidoni sono brividi anche perchè Troise vive un
inspiegabile periodo di involuzione. Il Napoli produce le cose migliori
sulla fascia destra dove Saber è vivo e ispirato, almeno mezz'ora di
quantità e qualità. Al 19' il marocchino ispira Stelone che si incarta
un po' nella chiusura, bella la respinta di Sicignano. Ma non sembra
serata per Roberto Stellone: al 29' gli annullano giustamente un gol
perché si aiuta con un braccio. Imperdonabile l'errore del 34' quando
l'eccellente Montezine confeziona un assist bellissimo, ma l'attaccante
gira di testa (da quattro metri) addosso a Sicignano. Come si può? Nel
frattempo a Mutti vengono stranamente i brividi, inspiegabile la mossa
tattica che al 37' Guidoni per un altro difensore (Ferri). L'attaccante
non gradisce, improvvisa un comizio e se non manda l'allenatore a quel
paese poco ci manca. Il Palermo deve assestarsi e quindi sbanda. Al 43'
Marco Aurelio stende Stellone al limite, fallo da ultimo uomo,
ineccepibile il cartellino rosso di Messina. Sulla relativa punizione
Sesa centra il palo esterno con una parabola velenosa, a giro.
Pareggiare subito, è la nuova missione del Napoli. L'operazione riesce
dopo 55 secondi dall'intervallo: il tiro-cross di Jankulovski da
sinistra, Sicignano buca la comoda presa, Ferri respinge su Montezine,
ma Stellone è in agguato e conquista un comodo 2-2. Il Napoli festeggia
mentre un oggetto colpisce Ayroldi, collaboratore di Messina, per
fortuna senza conseguenze. L'uomo in più e il pareggio appena
conquistato: De Canio intuisce che è il momento di rischiare. Convoca
Rastelli e rinuncia a Magoni per un 3-4-3 fresco di nomina: Monteziene
centrale, Jankulovski esterno sinistro, tridente composto da Sesa,
Stellone e Rastelli. Il Palermo risponde alzando un fortino e
affidandosi a La Grotteria che è straordinario nell'uno contro uno.
L'argentino scatenato, con la costante collaborazione del geniale
Bombardini e il prezioso lavoro di Di Donato. Il Palermo punge anche in
dieci, è bravo Messina a non fischiare dopo un contatto Bombardini-Saber
al limite, ma al 23' lo stesso fantasista, imprendibile, viene chiuso
irregolarmente da Vidigal e Caruso, sulla punizione di Amerini il
portiere Mancini se la cava in due tempi. Ma attenzione al ribaltamento:
Sesa contro Montalbano nella prateria, il difensore scavalcato allunga
una gamba e lo svizzero (molto furbo) va giù in area… Rigore? La
moviola stabilisce che è generosa l'interpretazione di Messina fino a
quel momento perfetto. Ma cosa volete che importi a Stellone: da metri
undici spiazza Sicignano, il Santa Colomba sembra il San Paolo dei tempi
belli. Il finale è una cascata di emozioni, il Napoli prende il bottino.

 
MANCINI 6
SABER 6.5 (38'st Bonomi sv)
CARUSO 6.5
TROISE 5
JANKULOVSKI 6
AMETRANO 6
MAGONI 5.5 (9'st Rastelli 6)
VIDIGAL 6.5
MONTEZINE 7 (28'st Bocchetti sv)
SESA 6.5
STELLONE 7

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