Sabato 14/9/2002 – Terza giornata –
 

Langella spegne l'urlo del Napoli.
Rete di Cammarata, ma è l'attaccante
napoletano a segnare il gol del pari all'83'.
Palpitante gara nel nuovo Sant'Elia. A Colomba non bastano Stellone e
Floro Flores per vincere.

 

CAGLIARI – NAPOLI 2 – 2 (13000
spettatori)

CAGLIARI (4-4-2): Pantanelli, Modesto (31'st Langella), Cuduni,
Grassadonia (40'st Loria), Gorgone (22'st Pinna), Esposito, Abeijon,
Carrus, Lucenti, Cammarata, Suazo.
Panchina: Mancini, Capone, Colasante, Melis. All. Ventura.
NAPOLI (4-4-2): Mancini, Troise (35'st Baldini), Bonomi, Villa,
Bocchetti, Ferrarese, Vidigal, Husain, Montezine (8'st Cristiano), Floro
Flores (31'st Russo), Stellone.
Panchina: Storari, Sesa, Stendardo, Pavon. All. Colomba.

MARCATORI: 2'pt Stellone, 17'pt Cammarata,
19'pt Floro Flores, 38'st Langella.

Al Napoli resta l'urlo in gola, l'urlo da tre punti. E sapete perchè? Il
napoletano del Cagliari, al secolo Antonio Langella, trova il gol della
vita, il primo in serie B. Entra a meno di un quarto d'ora dalla fine,
quando Ventura non intende rassegnarsi alla prima sconfitta. E sette
minuti dopo trova un fantastico sinistro, un gol che se fosse farina del
sacco di Bobo Vieri, ne parleremmo per una settimana. Sponda di Lucenti,
irruzione dello scugnizzo, applausi sinceri. Il Napoli due volte in
vantaggio (Stellone e Floro Flores), due volte raggiunto. C'è tempo per
rivedere la partita al videotape. Per il momento un piccolo appunto:
l'eccessiva rinuncia a fare gioco nel secondo tempo. Entriamo al
Sant'Elia e scopriamo… Marassi. Uno stadio tutto nuovo, stile inglese,
cancellata gran parte della pista.
Non sarà il massimo dell'estetica, però è un modo per far sentire la
squadra più vicina alla gente. Ventura si prende gli applausi per un
ritorno molto atteso. Colomba propone una mossa a sorpresa: no a Sesa,
sì a Ferrarese per accendere la fascia destra. E gli effetti sono
devastanti. Anche perché Ventura non ha il tempo di ridisegnare il
modulo: in un paio di giorni come avrebbe potuto? Il 4-4-2 Non è figlio
suo, però cambiare sarebbe folle. Ma Ferrarese trova autostrade perché
Gorgone a sinistra è un ibrido e balla il tango. Non è un caso che il
Napoli costruisca due limpide palle-gol nello spazio di un minuto. Al 1'
Ferrarese pennella come faceva Donadoni, una delizia per Stellone che ci
mette la testa e scavalca Pantanelli proprio mentre si alza la
bandierina di Griselli a segnalare un fuorigioco di Floro Flores che
appoggia a porta vuota. L'impressione è che se Floro Flores non avesse
toccato il Napoli avrebbe potuto festeggiare. Ma siccome Gorgone è in
tilt, il Napoli manda Ferrarese al servizio che è uno spettacolo. Minuto
numero due: il tornante vede Stellone e gli sussurra "spingi", è la
svolta.
Mettiamoci nei panni di Ventura. Se un allenatore ha il modulo in testa
e non può esibirsi, deve essere dura resistere. Il Cagliari, infatti, dà
l'impressione di passare al 3-5-2 con Gorgone "parzialmente" mediano.
Diciamo "parzialmente" perché è una formula sperimentale e spesso viene
ripristinata la difesa a quattro. Il Napoli tiene bene in mezzo: Vidigal
vigoroso, Husain lottatore, peccato che Montezine si smarrisca sul
terreno di gioco pesante. Il brasiliano spedisce appena un messaggio su
punizione al 7', Pantanelli si stende tutto. il Cagliari sfonda a
sprazzi sulle fasce, si capisce che il cantiere è aperto. Ingabbiato
Suazo, non incidono Espostito e Lucenti anche se alla distanza Ventura
le proverà tutte, chiedendo persino ad Esposito di spostarsi sulla
sinistra. Un numero di Cammarata da attaccante vero: sfondamento
centrale, chiusura appena a lato. Bella partita, nessuno indossa la
maschera, buon segno. Qualche appunto tattico: Bocchetti è bloccato a
sinistra, si limita al contenimento e spesso soffre Esposito: non è
sempre esemplare la distribuzione del gioco da parte dei centrocampisti
di Ventura. Il pari scaturisce da una manovra bella e improvvisata al
17': cross di Grassadonia, mischia al limite, fantastica la frustata di
testa con la firma di Cammarata. Però, qualcuno perde la serenità, è
proprio scritto (anche alla luce dei risultati che arrivano dagli altri
campi) che l'impatto notturno con la B sia ricco di emozioni. Chissà
cosa passa per la testa di Cudini a 19': il difensore vorrebbe
appoggiare a Pantanelli, non si accorge che il portiere è fuori dai
pali. Scavalcato Pantanelli, una manna per Floro Flores che trova la
rapina nella solitudine. E così salta tutto: la paura di osare, la
pazienza di aspettare una mossa dell'avversario, la serenità di chi ha
commesso qualche strafalcione (Gorgone e Cudini in testa). E Suazo non
offre un segnale? Ne offre tre: non arriva su un corridoio apertogli da
Cammarata, così l'honduregno decide di esibirsi (due volte) su
punizione. Il primo Suazo (32') da trenta metri, quasi invidioso di un
tentativo (sei minuti prima) di Stellone appena a lato: eccellente la
risposta di Mancini. Il secondo Suazo al 39': una rasoiata, il portiere
del Napoli ci mette i pugni, sulla sponda Abeijon non trova la
coordinazione.
Il secondo tempo del Cagliari è un inno al 4-3-3, inevitabile scelta.
Espostito largo a destra si attiva, ma a centrocampo manca la qualità di
Lucenti e i collegamenti sono carenti come in un giorno di sciopero
delle FS. Abbiamo le prove: il Cagliari cerca di prendere la porta
soltanto su punizione, specula troppo Mancini (e presto incasserà un
cartellino giallo) al momento del rinvio. Sulla punizione, dentro
l'area, Suazo non prende l'incrocio per un inezia. Nel frattempo Colomba
sceglie Cristiano e si priva di un ispido Montezine. Il passaparola:
soffriamo in trincea con uno specialista in più. Infatti, il Napoli ha
un piccolo vizio: non cerca più di proporsi sull'asse
Ferrarese-Stellone-Floro Flores. Però, la difesa tiene, collaudati i
sincronismi tra Villa e Bonomi. Il Cagliari dovrebbe inventarsi
qualcosa, altrimenti il rischio è affogare nella routine. Ventura pesca
Pinna e rinuncia a Gorgone, tatticamente non è una rivoluzione. Colomba
continua a chiudersi (fuori Floro Flores, dentro Russo), non immagina
che è in arrivo il Langella-show.

 
MANCINI 6.5
TROISE 6.5 (35'st Baldini sv)
VILLA 6.5
BONOMI 6.5
BOCCHETTI 5.5
FERRARESE 6.5
VIDIGAL 6.5
HUSAIN 6
MONTEZINE 5 (8'st Cristiano 5.5)
STELLONE 6.5
FLORO FLORES 6.5 (31'st Russo sv)

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