Lunedì 03/03/2003 – Posticipo della
ventiquattresima giornata –
 

Napoli e Bari, un pari amaro.
Pizzinat replica a Vidigal: le due squadre
sempre in bilico. D'Agostino espulso nel recupero.
Il derby del sud con poche emozioni.

 

NAPOLI – BARI 1 – 1 (24347
spettatori)

NAPOLI (3-4-1-2): Mancini, Baldini, D'Angelo (1'st Troise),
Bonomi, Martinez (29'st Floro Flores), Marcolin, Vidigal, Montervino,
Pasino, Dionigi, Stellone.
Panchina: Manitta, Stendardo, Bocchetti, Saber, Montezine. All. Scoglio.
BARI (4-5-1): Battistini, Innocenti, Neqrouz, Von Schwedler,
Mora, Collauto (20'st La Forteza), Pizzinat, Bellavista, Cordova (1'st
Valdes), D'Agostino, Godeas (42'st Vantaggiato).
Panchina: Gillet, Ingrosso, Mazzarelli, Candrina. All. Tardelli.

MARCATORI: 45'pt Vidigal, 5'st Pizzinat.

Buono per il Bari, pessimo per il Napoli. Nerofumo il punto raccattato
contro una diretta concorrente per quella brutta e antipatica cosa
chiamata retrocessione. Discutibili alcune scelte di Scoglio, fatale
alla sua banda l'imbambolamento manifesto in apertura di ripresa. Il
Napoli in stato soporifero sotto gli attacchi del Bari, finalmente
attrezzato anche per l'offesa. Il pentimento di Tardelli ha messo Valdes
in campo. Una mossa decisiva, dopo un insipido primo tempo barese. Gol
di Vidigal e la botta di Pizzinat a mo' di perentoria risposta.
Confusione e qualche occasione non consegnano al Napoli la vittoria.
Sottolineato dalla sonora fischiata finale, questo pareggio, se
vogliamo, torna di conto solo al Bari. La situazione si complica, il
Catania quint'ultimo, s'allontana. Respira Tardelli, ancorché costretto
a guardare il Napoli dal basso in alto.
Sfida decadente tra decadute in ambasce. La vita è punto bella, laggiù.
Napoli boccheggiante in avvio, efficiente e persino subdolo nella sua
pericolosità, da metà tempo. Il bari lavorato ai fianchi, impaurito da
Dionigi e Stellone abbastanza vicini al gol, colpito al punto giusto e
al momento giusto da Vidigal: centrato da un'incornata un Bari fuori di
testa. Una leggerezza di Collauto sulla linea laterale all'origine del
vantaggio del Napoli, scombinato nei primi minuti, preso in mezzo dal
folto centrocampo barese. Cinque contro quattro, molto vicini Cordova e
D'Agostino sul centro-sinistra. Gli abbinamenti del Napoli risultano di
conseguenza poco chiari. C'è bisogno ovviamente di tempo affinché
risultino appena funzionanti. Martinez non sa chi prendere, Baldini si
trova talvolta accoppiato con D'Agostino. unica punta barese, Godeas la
butta su muscoli e fisico. Sbatte contro l'arcigno Bonomi, uno che in
quanto a risolutezza e prestanza si fa un baffo di un sacco di gente. Da
un errore di Martinez a metà campo, la prima insidia del Bari e il primo
pericolo per il Napoli. S'invola Godeas, ma il sinistro è buono
semplicemente per l'esterno della rete. Confida nel possesso e nel
palleggio Tardelli, ma a respinto breve Vidigal e quelli del Napoli
prendono le misure a Pizzinat e Cordova.
Sorpresa scogliana sull'out sinistro: c'è Montervino; Bocchetti
infreddolito in panchina. Evidente la mossa di Tardelli: Bellavista si
dedica a Pasino, svariante sulla trequarti, alle spalle delle due bocche
di fuoco napoletane. Colleziona calci d'angolo il Bari, ma il Napoli
acquisisce una certa padronanza e scampoli di profondità, a partire dal
quarto d'ora. Marcolin fa girare i suoi, non limpidissime ma comunque
evidenti le palle-gol per Dionigi e Stellone, a fronte dell'unico
pericolo proposto dal Bari. Godeas manca di un niente l'incornata sulla
battuta da fermo di D'Agostino, proprietario del sinistro che sappiamo.
Dionigi combina benino con Stellone, il taglio del capitano arma il
sinistro del medesimo: il pallone sfila a lato. Di ben altra consistenza
le offese portate dal Napoli, sia pure in mezzo al solito mare di
errori.
Stellone appare ispirato, Dionigi lo serve con tocco dolce e breve, a
lato di centimetri la conclusione sottomisura. La cosa più interessante
di un primo tempo non incantevole la confeziona Dionigi. Il diagonale
radente da sinistra a destra termina la sua corsa ad un palmo dal palo
di Battistini. Ben farcito a centrocampo, il Bari è molta polvere e poca
sostanza, con Godeas ammalato di solitudine in mezzo ai tre difensori
del Napoli. Brutta e allarmante posizione di classifica trova pieno
riscontro nei limiti manifesti del Bari, a disagio in difesa sui palloni
alti. Proprio uno dei saltatori napoletani, Josè Luis Vidigal,
s'incarica di portare il Napoli ai confini del momentaneo paradiso. Va
su, il portoghese, lui è uno che di testa ci sa fare. La conferma arriva
in chiusura di primo tempo: Marcolin esegue con effetto ad uscire dalla
piazzola del corner, Vidigal monta in ascensore in mezzo ai compagni e
ad un po' di avversari statue di sale. Il colpo di fronte manda avanti
il Napoli, meritato il vantaggio all'intervallo, annunciato da una
cavalcata di Martinez, coast to coast. Da dimenticare la velleitaria
conclusione di sinistro.
Godeas troppo solo. Provvede Tardelli dopo l'intervallo, il guizzante
Valdes per Cordova pesce fuor d'acqua. Problemi fisici per D'Angelo, la
panchina deve ricorrere a Troise. Pentimento obbligato di Tardelli
cambia il Bari, è un'altra musica con Valdes in campo. Palesi sofferenze
napoletane in abbrivio di ripresa trovano immediato riscontro nel gol
del pareggio. Il missile terra-aria di Pizzinat, l'uomo di Marcolin, da
23 metri, è di assoluta precisione. Il pallone colpito di collo destro
muore con violenza vicinissimo al palo destro di Mancini. Diventa
persino attento il Bari, gasato evidentemente dal successo parziale.
Appare estraneo alla vicenda Pasino, laddove Vidigal e Montervino
riprendono a macinare campo e palloni. Dionigi fallisce l'aggancio
facile all'altezza del dischetto, fa tutto bene Stellone con il
sinistro: Battistini si supera e gioca anche bene. Valdes è un piccolo
maestro nell'uno contro uno. Abbastanza corto e sufficientemente preciso
il Bari, dispersivo il Napoli, a tratti impetuoso e impreciso, in grado
comunque di produrre, di tanto in tanto, interessanti situazioni davanti
a Battistini. Due volte Dionigi in incornata, ma per il gol occorrerebbe
ben altro. In mischia il tocco di Pasino davanti al portiere, niente da
fare per il Napoli, bersaglio di fischi stizziti.
Floro Flores per Martinez, un altro attaccante all'ammasso. Serve a
poco, anche perché il giovanotto butta via il gol-partita. Incredibile
lo sciupo a due passi da Battistini. Ci prova il Bari, ma stavolta il
missile di Pizzinat si perde un palmo oltre la traversa tra i fischi del
popolo di casa interamente rivolti al Napoli e a Scoglio. Fino a ieri
era amore, adesso non sapremmo come definirlo. Il Napoli s'è immerso
ancora di più nei guai: fallito il poker di vittorie casalinghe, la sua
nottata continua anche al San Paolo. Può sorridere debolmente il Bari,
questo è un punto pesante. Il pareggio è d'oro, una volta tanto.

 
MANCINI 6
BALDINI 5.5
D'ANGELO 6 (1'st Troise 6)
BONOMI 6
MARTINEZ 5.5 (29'st Floro Flores sv)
MARCOLIN 6
VIDIGAL 6.5
MONTERVINO 6
PASINO 5
STELLONE 6
DIONIGI 5.5

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