Lunedì 31/03/2003 – Posticipo della
ventottesima giornata –
 

Dionigi esalta il cuore di Napoli.
L'attaccante segna il rigore decisivo dopo
il vantaggio di Montezine e il pari di Margiotta.
Gli azzurri sorpassano il Bari e raggiungono Catania e Genoa.

 

NAPOLI – VICENZA 2 – 1 (70000
spettatori)

NAPOLI (4-3-2-1): Mancini, D'Angelo, Bonomi, Bocchetti, Martinez,
Vidigal, Marcolin, Montervino, Pasino (34'st Platone), Montezine (41'st
Stendardo), Dionigi (38'st Floro Flores).
Panchina: Manitta, Savino, Quadrini, G.Esposito. All. Colomba.
VICENZA (4-3-1-2): Avramov, Rivalta, Bordin, Faisca, Fissore,
Zanetti(34'st Jeda), Zanchetta, Marcolini, Semioli, Margiotta (1'st
Tamburini, 38' st Bernardini), Schwoch.
Panchina: Campagnolo, Guastalvino, Veronese, Cristallini. All.
Mandorlini.

MARCATORI: 11'pt Montezine, 18'pt
Margiotta,
33'st Dionigi (r).

Quante cose in una notte. Quante belle cose nella notte di Napoli.
Proviamo a rimetterle insieme, ora che lo stadio s'è ricomposto nella
sua felicità e i 70000 con la febbre addosso sono sazi di emozioni e di
felicità. La vittoria di Dionigi, un babà di Dionigi, che consente al
Napoli di agganciare Catania e Genoa sul quartultimo scalino della
classifica e di scavalcare il Bari. Due pali e una traversa centrati dal
Napoli. Difficile missione compiuta, questi sono punti di platino,
pesantissimi. Con un pubblico così, dodicesime e tredicesimo giocatore
in campo, si può sperare nella salvezza. E con un Montezine così,
rivitalizzato da Colomba, lucido e puntuale nella circostanza più
delicata, il futuro immediato può diventare meno fosco. Nella notte del
giudizio, il Napoli ha risposto presente. Ha dovuto prenderene atto il
Vicenza, inviperito alla fine con l'arbitro, messo a lungo sotto da un
Napoli tutto cuore e gambe con un pizzico di cervello.
Sollecito delirio napoletano. Settantamila ugole all'unisono nell'urlo
che sconquassa lo stadio al minuto 11 della prima parte. L'esultanza è
racchiusa nell'esplosione prepotente. Il boato saluta il numero a
sensazione del di Montezine, brasiliano rimasto a lungo nel retrobottega
del Napoli. Spettacolare l'esecuzione nella sua rapidità, un gesto da
far spellare le mani la sforbiciata volante, spalle alla porta. E i
polpastrelli se li spella davvero il popolo traboccante entusiasmo e
passione. ponte aereo di Vidigal, il numero di Montezine, il pallone
della felicità napoletana va a morire nel palo alla sinistra di Avramov.
Il Napoli in vantaggio, roba da non crederci. Pazzo di gioia, Colomba
schizza dalla panchina: Montezine si ritrova avvinghiato all'allenatore
senza sapere come; perché sì. Scoppia la festa nello stadio, la
coreografia iniziale è all'altezze dei giorni più belli.
Dilaga il giovane brasiliano, tutto sinistro, imperversante tra le linee
vicentine sulla fascia destra. Semioli suo omologo sull'altro fronte.
Montezine semina il panico, lui il suo uomo, Fissore nella prima parte,
lo salta come e quando vuole. Incerto il Vicenza nella difesa a quattro:
Fissore aggiunto all'ultimo momento , in panchina è scivolato Tamburini.
Margiotta in tandem con Scwoch, il solito, imprendibile, inafferrabile
diavolo: Bonomi ci prova soprattutto con le maniere tristi. Lo zazzeruto
ex s'inventa una sorta di velo a beneficio di Margiotta, straripante
nell'inserimento vincente sottomisura. Il calcio di punizione di
seconda, da ventidue metri, trasformato in gol. Pareggio al 18',
distratti e mal posizionati i difensori del Napoli. Primo tempo gonfio
di emozioni. Montezine imprendibile, mai nella partita Pasino, l'altro
guastatore sistemato da Colomba tra le linee avversarie. Napoli
funzionale e funzionante lungo la fascia destra, Martinez a supporto di
Montezine. Semioli fastidioso e talvolta incontenibile per Bocchetti,
dalla trequarti in su. Vicenza ben guarnito in mezzo al campo, dopo
l'episodio della doppia espulsione di Marcolin e Bordin, al 31' del
primo tempo. Dieci contro dieci, pare rimetterci il Napoli in mezzo al
campo. Colomba ridisegna la difesa, che passa a tre. Martinez trasloca
in mezzo al campo, s'accentra Montervino. E il Vicenza? Fissore a
destra, Rivalta centrale, Faisca sul suo fianco sinistro. Sembra
un'altra partita, perde il filo del gioco il Napoli, s'assesta un po'
meglio il Vicenza, dopo le sofferenze dei primi 30', attraversati tra
l'altro da una nitida occasione costruita dal Napoli. L'invito per
Dionigi parte da Pasino, l'attaccante in posizione difficile aggira il
portiere. L'indirizzo impresso al portiere è giusto: Faisca lo ricaccia
dalla linea di porta.
Sembra spegnersi il Napoli, come se l'uscita di Marcolin l'avesse
privato della luce vitale. Ma è solo un'impressione, anticipata dalla
decisione di Mandorlini: fuori Margiotta all'intervallo, dentro
Tamburini, un esterno di centrocampo per un attaccante. Ancora
Montezine, sempre lui, dà la scossa al Napoli e allo stadio. Sassata di
sinistro da venti metri, traversa piena. Neanche la buona sorte gioca
con Colomba, a caccia della prima vittoria al San Paolo. La conferma
arriva a distanza di due minuti: sporcata da un piede nemico, il
poderoso diagonale di Martinez si spegne ad un palmo dal palo.
Addirittura sbucciata la traversa da una violenta bastonata del
colombiano. Contro la base del palo l'incornata ravvicinata di Dionigi,
abile nel taglio all'altezza del primo palo. Quattro nitide occasioni in
successione per il Napoli: la squadra combatte e aggredisce, il popolo
approva. E il Vicenza? Difesa, Schwoch, Semioli, un velenoso cross di
Tamburini, i tentativi dalla distanza di Marcolini.
Vidigal spinge, Martinez aggredisce e martella il Vicenza raggomitolato
nella sua trequarti. Le ripartenze e via, tanto con Schwoch all'altezza
della sua fama qualcosa di grosso può comunque scapparci. Latita Pasino,
in chiara crisi d'identità. Deve inventarsi attaccante Vidigal e come
tale consegna al Napoli la vittoria necessaria, più bella, più sofferta.
Il portoghese in azione rientrante dalla linea di fondo verso il vertice
dell'area, gli frana addosso Tamburini. Calcio di rigore, l'esecuzione
di Dionigi è un babà, portiere a destra e pallone a sinistra.
Inimmaginabile l'urlo d'esultanza, in 70000 stavolta hanno giocato
davvero con la squadra. Nulla può il Vicenza, contro un avversario così
agguerrito. La ruota della fortuna forse comincia a girare per il verso
del Napoli.

 
MANCINI 6
MARTINEZ 7
D'ANGELO 6.5
BONOMI 7
BOCCHETTI 6
MARCOLIN 5
VIDIGAL 7
MONTERVINO 6
PASINO 5.5 (34'st Platone sv)
MONTEZINE 7 (41'st Stendardo sv)
DIONIGI 5.5 (38'st Floro Flores sv)

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