Sabato 26/04/2003 – Trentaduesima giornata
 

Napoli, un solo urlo: Dionigi.
L'attaccante sblocca in mischia nel
finale, dopo il botta e risposta tra Stellone e Babù.
I granata chiudono in dieci (espulso Superbi nella ripresa). Colomba
indovina la mossa Floro Flores.

 

NAPOLI – SALERNITANA 2 – 1 (38027
spettatori)

NAPOLI (4-4-2): Manitta, Bonomi, D'Angelo, Savino, Martinez,
Montervino, Marcolin, Bocchetti (30'st Floro Flores), Pasino, Stellone
(46'st Saber), Dionigi.
Panchina: Gragnaniello, M. Stendardo, Baldini, Platone, Sesa. All.
Colomba
SALERNITANA (3-4-3): Nigmatullin, G. Stendardo, Zoppetti,
Pierotti, Giorgetti (5'st Molinaro), Superbi, Fusco, Consonni (35'st
Gioacchini), Babù, E. Baggio (24'st Maschio), Sturba.
Panchina: Marruocco, Bobijevic, Di Somma, Bondi. All. Varrella.

MARCATORI: 9'pt Stellone, 38'pt Babù,
32'st Dionigi.

La firma di Diongi. Gol numero 98 in carriera, "Arianna-Arianna" sul
davanti della t-shirt sotto la maglia da gioco, la dedica è per la
figlioletta. Fa festa Napoli, a lungo prigioniera di un incubo. Al
Napoli gli viene tutto bene, in fondo ad una partita nervosa, qua e là
isterica, di rara bruttezza, e di tante sofferenze. Come previsto, la
Salernitana non gli regala nulla. Nessuna concessione di vicinato, solo
tanto impegno attenzione, cattiveria su tutti i palloni. Incarta il
derby il Napoli e prende a calci una maledizione. Ma di prezioso ci sono
solo i tre punti, determinanti, fondamentali, acciuffati nel finale a
capo di spasmi infiniti e in superiorità numerica. La tabella di marcia
rispettata, una tantum. La salvezza del Napoli passa dal San Paolo, nel
suo stadio dovrà fare il pieno. Il Genoa agganciato, è mischia laggiù,
dovendo battere le mani alla Salernitana orgogliosa e dignitosa, capace
di tenere l'arrembante odiato avversario a lungo inchiodato sul
pareggio.
Stellone prova subito a scrivere la storia del derby senza appello per
il Napoli. Pallone cadente al limite dell'area di rigore, il mucchio,
forse un'ostruzione di Dionigi, l'attrezzo schizza verso Stellone,
destro in corsa, frontale, e gol. Napoli in vantaggio al 9', in mezzo
alla vibrata, lunga protesta salernitana. L'arbitro Bertini sommerso dal
grappolo arrabbiato denunciante un'irregolarità napoletana. Schiuma
rabbia e macina manovre la Salernitana, con il tridente in attacco,
Fusco centrocampista, molti errori negli appoggi, la sveltezze di Babù e
il presidente Aliberti costantemente in piedi davanti alla panchina. Il
brasiliano risponde nel giro di mezz'ora a Stellone, tornato al gol dopo
97 giorni di astinenza. Non andava a segno dal 19 gennaio, partita con
il Messina. Il derby sembra aver preso un preciso indirizzo, anche
perché vanno giù duri i giovanotti di Colomba, decisi come mai prima.
Interventi da derby, al limite del regolamento. Volano anche calcioni.
Gesti perentori, come a voler significare convinzione, rabbia, scomposta
voglia di vincere, desiderio di spegnere gli ardori della Salernitana
praticamente già retrocessa. Difende a quattro il Napoli, agisce da
centrocampista puro, esterno sinistro, Pasino. E questa è un po' la
sorpresa della serata. Il fantasista s'abbina con Giorgetti e dalla sua
zona di operazioni cerca invano di raggiungere in centroarea Stellone e
Dionigi, arpionato in maniera involontaria dal piede di Zoppetti al
momento del tiro ravvicinato. Clima incandescente, a dispetto del
ritardato ingresso nello stadio dei tifosi provenienti da Salerno,
impegnati in seguito nel demente scambio di razzi. Non accolti
ammonimenti e inviti della vigilia, mentre Napoli e Salernitana sono già
andati a bersaglio.
La solita, brutta storia: dov'è la notizia quando negli stadi si dà
appuntamento la feccia? Babù tiene in ambasce con i suoi guizzi
Bocchetti, ma è dall'atro lato che il Napoli paga pesantemente dazio,
anche se va a segno proprio l'agile brasiliano, bestia evidentemente
nera per la compagnia napoletana. Doppio dribbling di Pierotti, lasciato
di sasso l'annaspante Martinez, il cross con il piede mancino è una
delicatezza per Babù. Dolce e precisa la conclusione vincente di
sinistro del pareggio da posizione in realtà piuttosto scomoda. Beffato
Manitta al debutto al San Paolo. uno a uno al 38', tutto da rifare per
il Napoli nello stadio diventato una bolgia. Il popolo scarica
ingiustificato livore sulla Salernitana, accusata di darci dentro con
tigna e cattiveria.
Ma il gioco, lo spettacolo in campo? Bè, lasciamo perdere. Napoli e
Salernitana mostrano ampiamente di meritare l'attuale posizione in
classifica. Solo una conclusione di Pasino prima dell'intervallo, facile
lavoro per Nigmatullin. Il portiere russo decisivo nella ripresa: di
sicuro pregio i guizzi da gatto sulle perfide conclusioni basse di
Montervino e Bocchetti, prima e dopo l'espulsione di Superbi,
inspiegabile dalla tribuna. Il centrocampista forse avrà esagerato nella
protesta verbalmente scomposta verso l'arbitro. Salernitana in
inferiorità numerica, spazio ai cambi, alle prepotenti interferenze di
Stendardo e Fusco e alle ripartenze. Lotta su tutti i palloni la
Salernitana, ancorchè innervosita e in debito di ossigeno.
S'indispettisce di conseguenza il popolo napoletano e in campo è una
continua scaramuccia. L'espulsione di Superbi libera Martinez e Colomba
azzecca il cambio disperato. Floro Flores per Bocchetti. Il derby lo
decide appunto il giovane attaccante con un numero d'alta scuola, in
dribbling, in prossimità della linea di fondo. Troppo invitante il cross
corto, Stellone lo addomestica per Dionigi, tutta la rabbia del Napoli
nella breve botta vincente del cannoniere. Si scatena il delirio di
Napoli, ci resta di sasso la generosissima Salernitana.

 
MANITTA 6
BONOMI 5.5
SAVINO 6
D'AMGELO 6
MARTINEZ 6
MONTERVINO 6.5
MARCOLIN 5.5
BOCCHETTI 5 (30'st Floro Flores 6.5)
PASINO 6
STELLONE 6.5 (46'st Saber sv)
DIONIGI 6.5

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