Sabato 07/06/2003 – Trentottesima giornata
 

Napoli, ecco il punto che fa B
Festa grande (il Messina era già salvo)
con due gol d'autore: a Dionigi risponde Zampagna.
Splendida la coreografia organizzata al Celeste.

 

MESSINA – NAPOLI 1 – 1 (12000
spettatori)

MESSINA (1-3-4-2): Storari, Portanova, Giacobbo, Bellucci,
Sportillo, Vicari (18'st D'Alterio), Coppola, Sullo (3'st Princivalli),
Ametrano, Amauri, Zampagna (14'st Buonocore).
Panchina: Cesaretti, Maietta, Iannuzzi, Gutierrez. All. Bolchi.
NAPOLI (3-4-1-2): Manitta (36'st Grangnaiello), Bonomi, Baldini,
Savino, Bocchetti (34'st M. Russo), Martinez, Marcolin, Vidigal,
Montezine (25'st Montervino), Floro Flores, Dionigi.
Panchina: D'Angelo, Quadrini, Platone, G. Esposito. All. Colomba.

MARCATORI: 17'pt Dionigi, 28'pt Zampagna.

Fanno festa insieme. Il Messina da cordiale squisito padrone di casa, il
Napoli invitato di riguardo. Esito scontato, al Celeste come su almeno
cinque campi della serie B. Un pareggio ampiamente previsto, tutto come
da copione. Gli interpreti fedeli ad un preciso canovaccio, niente
recite a soggetto. Va a segno Dionigi, Gli risponde Zampagna, tutto nel
primo tempo. Il Napoli raccoglie l'agevole punto che lo conserva in
serie B. Il Messina già salvo da sette giorni, la festa peloritana può
cominciare: il campo questo ha detto, una sentenza altrimenti
inattaccabile. Il giro di campo sotto una mitragliata di applausi e
fuochi d'artificio, il Napoli è una parte dell'happening, l'altra
protagonista è la pallacanestro Messina, arrivata ad un passo dalla
promozione in A. "Grazie" è l'urlo felice del popolo messinese. anche il
Napoli ringrazia, non solo la notte amica.
Serata di beneficenza. Fruitori i cannonieri di Messina e Napoli. Le
firme. Le griffe degli uomini-gol sulla partita dall'andamento scontato:
il copione prevedeva ampiamente il patto di non belligeranza, la non
aggressione all'ultima giornata di campionato. Dionigi e Zampagna a
bersaglio, normale che gli attori in campo abbiano pensato a favorire
l'arricchimento del bottino dei cannonieri. Dionigi al diciannovesimo
centro, Zampagna a quota 18. Tutto nel giro di undici minuti, dal 17' al
28'. Re Davide in combinata con Montezine, arresto basso e semigiravolta
da due passi; il messinese a capo di un uno-due al limite, originato da
una disattenzione di Marcolin. Manitta tocca, ma non ferma il diagonale
di Zampagna.
Accade puntualmente nel cuore del primo tempo, attraversato inizialmente
dalla scrupolosa applicazione dell'arbitro Pieri, attento a fischiare il
primo fallo al minuto 17. Calcio accademico, molto manovrato. Ritmi
bassi, colpa del gran caldo e della serata gonfia di umidità. Passaggi
per linee orizzontali, l'accademia interrotta dalla Tigna di Zampagna e
dai tentativi di Montezine. Il brasiliano del Napoli al tiro per l'unica
vera palla-gol del primo tempo. I pugni uniti dell'ex Storari a stornare
il destro dal limite dell'area. L'abbraccio a Dionigi e i festeggiamenti
a Zampagna preceduti da un sandwich sospetto sull'attaccante, anche
l'arbitro sembra optare per il fallo da rigore, poi applica la norma del
vantaggio quasi all'istante: la battuta di Zampagna è un mezzo insulto
al manuale, capitolo riservato al tiro di collo destro.
Serata di festa. Il pubblico messinese impegnato nella rappresentazione
del momento più interessante. La spettacolare coreografia prima del
fischio iniziale di Pieri. Totale lo sventolio di bandierine
giallorosse, lo stadio con i colori del Messina, quadretti di stagnola
colorati per dire grazie alla proprietà e alla squadra. Un abbraccio
affettuoso, la salvezza messa in frigo sabato scorso sul campo della
Samp. La salvezza doveva conquistarla invece il Napoli: preso il punto
che serve per conservarsi in cadetteria. Partita dai toni amichevoli, un
abbraccio anche qui. Quasi un allenamento, non facciamoci del male: guai
a noi se tiriamo ad arrossarci la pelle. Perché spolmonarsi se il
pareggio è il sottofondo desiderato e richiesto per la festa di Messina
e può fare felice il Napoli?
Detto fatto: superfluo accennare al modulo, serve a nulla scrivere di
abbinamenti e di strategie ordinate dalle panchine. Messina e Napoli
l'hanno giocata con impegno conseguente alla circostanza. alle
rispettive estreme necessità di classifica, alle abitudini non scritte e
al costume di moda in questo calcio, nel finale di campionato. Perché
sbranarsi, se altrove i problemi li hanno aggiunti e risolti alla stessa
maniera? Messinesi e napoletani fratelli sugli spalti, gemellare il
tifo. Anche questo un aspetto ampiamente previsto. Interessante e
ammirevole il tentativo di Ametrano, un altro ex, oltretutto campano di
Castellamare di Stabia. Senza esito la rovesciata stile "old Vialli". Il
cursore messinese rinvigorito dall'arrivo di Bolchi messo sulla corsia
di Martinez: non si sa mai, meglio provvedere in anticipo, le
precauzioni non sono mai troppe. Circospetti Coppola e Vidigal;
impegnato in chiusure di misura Baldini; senza veleni un altro campano,
Sullo; voglioso Montezine, così come Zampagna e Dionigi, per il motivo
sopra evidenziato. Eccolo servito, il primo tempo, scandito dai cori di
ringraziamento del popolo messinese: i napoletani hanno contribuito,
come da patto tacito sottoscritto prima alla vigilia della partita che
non ha riservato sorprese. Andamento lento, ma si sapeva, persino facile
la previsione.
Messina zeppo di campani e di ex. Bolchi impegnato a dare un po' di pepe
alla partita altrimenti moscia, monotona, vuota di emozioni, per la
ragione più volte evidenziata. Dentro Buonocore, antico idolo, il
sinistro morbido e anni di magie a beneficio del Messina, come da
striscione esposto dai curvaioli. Buonocore all'ultima recita in questo
stadio, il ritorno in campo a distanza di cinque mesi. Fuori però
Zampagna, e la decisione vale come esplicita ulteriore dichiarazione di
non belligeranza. Infatti, più nulla è accaduto (solo l'infortunio a
Manitta, sostituito al 36' della ripresa da Gragnaniello, 22 anni, al
debutto in campionato) fino al fischio finale, atteso da Messina e
liberatorio per il Napoli. Alla prossima, per entrambe in serie B.

 
MANITTA 6 (36'st Gragnaniello sv)
BONOMI 6
BALDINI 6.5
SAVINO 6
BOCCHETTI 6 (34'st M. Russo sv)
MARTINEZ 6
MARCOLIN 6
VIDIGAL 6
MONTEZINE 6.5 (25'st Montervino sv)
FLORO FLORES 6
DIONIGI 6.5

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