Domenica 16/11/2003 – Quattordicesima
giornata –
 

Palermo perfetto, Napoli a picco.
Ferri apre lo show, perla di Zauli,
doppietta di Toni: la banda di Baldini incanta.
Simoni avrà dalavorare: i campani surclassati in ogni reparto.

 

PALERMO – NAPOLI 4 – 0 (24293
spettatori)

Arbitro: Racalbuto di Gllarate.
Guardalinee: Ricci e Fornasin.

PALERMO (3-4-2-1): Berti, Ferri, Atzori, Accardi, Vasari,
Mutarelli, Corini, Masiello, Codrea (30'st Soligo), Zauli (39'st
Brienza), Toni (36'st Pepe).
Panchina: Santoni, Modesto, Vannucchi, Nastase. All. Baldini.
NAPOLI (4-4-2): Manitta, Portanova, Bonomi, Zamboni, Tosto,
Montervino (18’st Montesanto), Marcolin, Bernini, Pasino (13'st
Montezine), Vieri, Dionigi(33'pt Zanini).
Panchina: Brivio, Sesa, Cvitanovic, Platone. All. Simoni.

MARCATORI: 27'pt Ferri, 31'pt Toni, 3'st Zauli, 15'st Toni.

Il tripudio rosanero rende amarissimo l'esordio di Gigi Simoni sulla
panchina del Napoli. La squadra di Silvio Baldini ha sofferto per una
ventina di minuti ma poi ha preso il comando delle operazioni. E da quel
momento, cioè dal gol di Ferri (il primo in B) i siciliani sono stati
dilaganti. Simoni su questo Napoli dovrà lavorare molto, soprattutto nei
meccanismi di metà campo e nella protezione della difesa. Ma il Palermo
ieri ha forse fornito la prestazione più convincente della stagione, più
prolifica dal punto di vista realizzativo. A trascinarlo hanno
provveduto i suoi uomini migliori, quelli dichiaratamente di categoria
superiore, in primo luogo Zauli (anche lui colpito dalla sindrome del
cucchiaio: micidiale il pallonetto dal limite, scoccato non appena si è
accorto che Manitta si era sistemato in una posizione leggermente
avanzata), ma anche Toni (doppietta, cinque gol in questo campionato,
l'inesauribile Corini che insieme con il collega di linea, Mutarelli, ha
letteralmente asfissiato i portatori di palla napoletani, il giovane
Masiello, napoletano che per giocare a pallone è stato costretto ad
emigrare e ieri ha esordito titolare. Questo Palermo è da serie A e
questa certezza attenua l'amarezza di Gigi Simoni, comunque molto deluso
da una squadra che aveva promesso molto nei primi minuti ma non ha
mantenuto.
I siciliani hanno surclassato gli avversari da tutti i punti di vista;
tecnico, fisico, atletico. Organizzazione di gioco e qualità: un
cocktail che ha consentito al Palermo di sciorinare la migliore
prestazione pur privo di titolari importanti come Gasbarroni e Conteh.
Ma queste assenza non si sono sentite. O meglio, si sono avvertite solo
nei minuti iniziali quando il Napoli è pure andato a segno con Max Vieri
(gol annullato per fuorigioco) e reclamato un rigore per un contrasto in
area su Dionigi (uscito malconcio dopo poco più mezz'ora di gioco. Ma
l'ardore napoletano si è spento ben presto e dopo il gol di Ferri
(girata al volo di sinistro, al centro dell'area, con pallone che
entrava in rete dopo aver accarezzato il palo interno) il Palermo ha
cominciato a dilagare, conquistando le fasce, togliendo ai
centrocampisti napoletani gli spazi necessari per manovrare con una
certa lucidità (Corini e Mutarelli hanno impresso un ritmo insostenibile
per il lentissimo Marcolin) e trovando, sopratutto, le giocate di Zauli
che al 31' ha spedito in gol Toni (veronica in mezzo al campo, lancio in
profondità per l'attaccante che bruciava tutti sul breve e poco dentro
l'area batteva imparabilmente Manitta); al 3' della ripresa ha
suggellato una prestazione già straordinaria con il pallonetto di cui
sopra e al 15' ha completato l'opera verticalizzando ancora a beneficio
di Toni (tiro in corsa con il pallone che schiaffeggiava la traversa e
si infilava in rete).
I numeri del Palermo sono da squadra di serie A: imbattuta da 330
minuti, al nono risultato utile consecutivo (sei vittorie e tre
pareggi). I ragazzi di Baldini stanno crescendo, di giorno in giorno, e
i margini di miglioramento sono ancora ampi. Più problemi, invece, ha
Gigi Simoni. Sarebbe ingiusto condannare il tecnico dopo appena una
settimana di lavoro, per giunta su una squadra che altri hanno costruito
e che lui deve provare a rimettere in sesto, a rianimare. L'aveva detto,
l'allenatore: il Napoli è piatto. E in quei primi minuti di partita
sembrava quasi che si fosse liberato da quell'asfissiante grigiore. Non
è stato così. il Napoli ha evidentemente problemi strutturali che
l'infortunio (muscolare) di Dionigi rischia di aggravare. Ma il fatto ad
esempio, che anche sui falli, la squadra di Simoni abbia perduto il
confronto con il Palermo, la dice lunga: la squadra pressa poco, lascia
spazi eccessivi ai costruttori di gioco avversari, appare lenta nel
pensiero e nell'esecuzione, non è efficace sotto porta. Simoni deve
lavorare, molto, tantissimo, ma l'allenatore ha gli strumenti
professionali per rimediare ad una situazione obiettivamente non facile.
Resta la grande felicità del Palermo, esplosa alla fine, dopo la triste
apertura, caratterizzata dal commosso ricordo dei Carabinieri, dei
militari e dei civili italiani scomparsi in Iraq (sei di quelle vittime
erano figli di questa terra, uno in particolare era di Monreale). Pian
piano Baldini sta facendo quadrare i suoi conti. Ha aggiornato il suo
modulo e ieri è riuscito a mettere in campo una squadra di piedi buoni:
Zauli, Corini, Vasari, Mutarelli, Codrea. Il Real Madrid ha fatto
scuola. E Baldini che in Italia ha anticipato un modulo molto caro al
calcio spagnolo (il 4-2-3-1) pur cambiando qualche virgola è riuscito a
tenere ferma la barra dei suoi convincimenti. E i risultati ora gli
danno ragione: a Palermo ieri s'è visto proprio un grande spettacolo.

 
MANITTA 4.5
ZAMBONI 5
PORTANOVA 4.5
BONOMI 5
TOSTO 5
MONTERVINO 5 (18'st Montesanto 5.5)
BERNINI 5
MARCOLIN 4.5
PASINO 5 (13'st Montezine 6)
VIERI 5.5
DIONIGI 5.5 (33'pt Zanini 5)
Simoni 5.5

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