Domenica 29/02/2004 – Ventinovesima
giornata –
 

Dionigi perde due punti.
Spreca un gol e si fa parare un rigore da
Micillo. Del Grosso salva almeno il pari.
La rete del vantaggio bianconero di Di Venanzio; anche La Vista spaventa
Manitta.

 

ASCOLI – NAPOLI 1 – 1 (7639
spettatori)

Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Guardalinee: Ayroldi – Titomanlio.

ASCOLI (4-4-2): Micillo, Martinelli (26'st Corallo), De Martis,
Cudini, Modesto, La Vista, Caracciolo (24'st Speranza), De Vezze, Di
Venanzio, Pià, Colacone (6'st Ascenzi).
Panchina: Maurantonio, Ferri, Favasulli, Mastronunzio. All.
Ammazzalorso.
NAPOLI (3-4-1-2): Manitta, Zamboni, Carrera, Bonomi, Del Grosso
(31'st Portanova), Olive, Vidigal, Tosto, Zanini (24'st Vieri), Dionigi,
Savoldi (17'st Pasino).
Panchina: Brivio, Montesanto, Bernini, Montezine. All. Simoni.

MARCATORI: 17'st Di Venazio, 27'st Del Grosso.

Premessa: nella norma, in serie B un punto in trasferta non è mai da
buttare. Conclusione: questo pareggio serve poco al Napoli. semplice la
spiegazione: strano risultato finale non gonfia la speranza di aggancio
alle squadre che attualmente affollano la zona A. Debole è il soffio che
viene dal punto raccattato ad Ascoli, fatalmente ne soffre il sogno
abbozzato con il precedente tris di vittorie. Complice Micillo, portiere
dell'Ascoli nella circostanza baciato e sorretto dalla grazia, tre volte
il Napoli ha scaraventato la vittoria nella pattumiera. Dionigi autore
di due gesti maldestri, strafalcioni da vittoria mancata, da punti
lasciati all'Ascoli ben organizzato, svelto in mezzo al campo, sollecito
e profondo sulle corsie esterne, in grado di andare di corsa fino al
97'.
Il Napoli non ha vinto la partita quando le condizioni di farlo si sono
manifestate con solare chiarezza. L'ha poi pareggiata con Del Grosso,
10' dopo il vantaggio ascolano (passaggio a scorrere di Tosto, attivato
Pasino, il cross del nuovo entrato a scavalcare tutti, non Del Grosso,
felice nella battuta di prima intenzione a folgorare Micillo), nel
momento in cui sembrava non potesse più riequilibrarla. Preso il largo
con Di Venanzio al 17' della ripresa (inserimento profondo di La Vista,
inesauribile e incontenibile, esitazione di Tosto nel movimento
difensivo, cross per la testa dell'esterno mancino, dolcissima e
irreparabile l'incornata), l'Ascoli pareva sul punto di creare, in
contropiede, i presupposti per il raddoppio. Misfatto napoletano e
vantaggio ascolano sono sopravvenuti davanti all'incredulità di 2500
napoletani presenti nel settore ospiti e portatori di entusiasmo e
incitamento. Almeno fino a quando Dionigi s'è ripetuto.
Il secondo lapsus ancora più clamoroso del primo commesso su calcio di
rigore. Combinazione Zanini-Del Grosso, inserimento e dribbling a
rientrare dell'esterno falciato da Cudini, al 26'pt. Re Davide alla
battuta dal dischetto, esecuzione a mezza altezza, un gatto Micillo nel
tuffo laterale. Prodezza del portiere, ma erroraccio di Dionigi, al
secondo fallimento in questa stagione dagli undici metri. Il precedente
il 12 ottobre, a beneficio quella volta del Livorno. Clamoroso il
secondo lapsus di questa domenica bestiale, per Dionigi. L'attaccante
liberissimo in mezzo all'area, oltre i difensori fermi pensando al
fuorigioco, Micillo fuori dei pali, ormai rassegnato: ciabattata al
pallone scaraventato contro la traversa. Un'occasionissima buttata via,
anche questa sullo 0-0, in avvio di ripresa. Dionigi sprecone,
divoratore della possibile vittoria del Napoli, minacciato in avvio
dalle volate di La Vista e Di Venanzio, imprendibili per Tosto e Del
Grosso. Più rapidi gli ascolani in mezzo al campo fino alla mezz'ora,
Manitta chiamato al tuffo dalla botta al volo del solito La Vista, il
pallone poi deviato sul palo da Zanini. Il fantasista quasi come
Dionigi, una giornata di luna storta anche per lui, esterno destro tra
centrocampo e attacco. L'Ascoli talvolta bellino da vedere, ma privo di
centimetri e fisico in mezzo all'area avversaria. Quel palo avventuroso,
poi più nulla fino all'intervallo. Lievitante il Napoli, malgrado la
tremenda botta che s'è dato sul muso con il rigore sbagliato. Micillo e
quarti di malasorte gli hanno negato il vantaggio e la fuga incontro
alla vittoria, al '33. Incornata ravvicinata di Tosto, il portiere ha
ricacciato il pallone dalla linea di porta, non si sa come. Ma non è
finita lì: Dionigi ha trovato il tempo per il tap-in, ma Micillo ha
concesso il bis. il doppio prodigio salutato dall'ovazione popolare,
diventata pesante improperio poco dopo: fallita da Colacone l'incornata
più agevole.
Il Napoli s'è scoperto minacciato dall'Ascoli, capace di articolare le
ripartenze, tenace nella corsa e nel pressing. Manitta terrorizzato
ancora da La Vista, che s'è visto rigettare dal palo l'esecuzione mirata
su calcio di punizione. Il portiere senza colpa punito da Di Venanzio a
capo della giocata già descritta. Il pareggio firmato da Del Grosso ha
sigillato il risultato, malgrado i tentativi dell'Ascoli, capace di
mettere in campo i residui di carburante, l'uscita per infortunio di
Pasino, e la percussione finale di De Vezze, finito nell'erba al '92:
fallo da rigore per gli ascolani, chiara simulazione per l'arbitro
Pellegrino. Con grande sollievo del Napoli, cosciente di aver sciupato
la grande occasione da tre punti.

 
MANITTA 6.5
CARRERA 6
BONOMI 6
ZAMBONI 6
DEL GROSSO 6.5 (31'st Portanova sv)
OLIVE 6.5
VIDIGAL 6
TOSTO 6
ZANINI 5 (24'st Vieri sv)
SAVOLDI 5 (17'st Pasino sv)
DIONIGI 4.5
Simoni 6

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