Giovedì 04/03/2004 – Trentesima giornata –
 

Napoli, il cuore non basta.
Campagnolo nega il gol a Dionigi con una
strepitosa parata nella ripresa.
Generoso pressing della squadra di Simoni. Ma il bunker dei giuliani non
cede.

 

NAPOLI – TRIESTINA 0 – 0 (24394
spettatori)

Arbitro: Tombolini di Ancona.
Guardalinee: Ciccoianni – Fornasin.

NAPOLI (4-3-3): Manitta, Del Grosso, Zamboni, Portanova, Tosto,
Montesanto, Olive (14'pt Montezine), Bernini (48'st Vieri), Zanini,
Dionigi, Savoldi (27'st Sesa).
Panchina: Brivio, Cvitanovic, Bonomi, Martinez. All. Simoni.
TRIESTINA (4-4-2): Campagnolo, Minieri, Pecorari, Bega, Matovani,
Marianini, Beati (6'pt Boscolo), Aquilani, Parola (21'st Rigoni), Bau
(38'st Noselli), Godeas.
Panchina: Pinzan, Ferronetti, Carbone, Moscardelli. All. Tesser.

Domina, lotta con il cuore, arriva vicinissimo al gol (con Dionigi nella
ripresa), ma il Napoli non riesce ad avere la meglio di una Triestina
modesta nel gioco quanto intimorita fino all'inverosimile. Delusione a
Fuorigrotta per un risultato che frena inesorabilmente la rimonta dei
partenopei verso posizioni di classifica più tranquille. Delusione e
rabbia per una partita condotta quasi sempre in attacco ma senza
sbloccarla anche per merito di campagnolo, eccellente in un paio di
occasioni.
Nonostante tutto, Simoni non rinuncia alla formala a tre. Il Napoli ha
bisogno di accelerare, poco importa se manchino ben 4 centrocampisti
(Vidigal, Marcolin, Perovic e Pasino). Anzi, il tecnico azzurro, appreso
delle approssimative condizioni di Moscardelli, lascia fuori anche
Bonomi dopo Carrera. Presenta un Napoli abbastanza spinto, a trazione
prevalentemente anteriore: due esterni di difesa abili nel proiettarsi
in attacco, una linea di centrocampo inedita con Montesanto e Bernini ai
lati di Olive, il solito trio d'attacco. Il Napoli è condannato ad
accelerare, non può indugiare. Correre, almeno per quanto riguarda i
risultati da conseguire. E cercare di vincerle tutte al San Paolo, solo
così potrebbe sperare in un miracoloso inserimento a ridosso della zona
promozione. E l'approccio alla gara non è sbagliato. Il Napoli parte con
il piede sull'acceleratore. Anche nella Triestina mancano pedine di un
certo rilievo: Moscardelli su tutti, autori di quattordici gol finora.
E' in panchina il bomber dei friulano, cosi come Rigoni e Boscolo.Del
resto sarebbe impensabile affrontare due impegni di campionato
ravvicinati senza ricorrere la turn over. Così Attilio Tesser, ricordato
con simpatia per i suoi trascorsi in maglia azzurra, presenta una
Triestina, anch'essa reduce da 4 risultati utili consecutivi, quadrata,
pronta a colpire di rimessa con Bau e Godeas, e con il talento della
Roma, Aquilani, A ridosso delle punte. La tramontana che soffia
impietosa sul San Paolo non allontana il grosso pubblico e neanche
impedisce di riscaldare l'avvio della gara. Al 3', il Napoli potrebbe
già sbloccare il risultato: angolo di Zanini, deviazione a colpo sicuro
di Savoldi, ma Campagnolo è bravo a deviare in angolo. La gara, sul
piano agonistico, promette bene. I ventidue in campo sono decisi a darsi
battaglia. Ma al 6' s'infortuna Beati e Tesser è costretto a ricorrere a
Boscolo.
Cambia poco nell'atteggiamento tattico degli ospiti: 4-4-2, con una
piccola variazione al tema: Aquilani a fare da vertice alto del rombo di
centrocampo, Boscolo quello basso, Parola a sinistra, Marianini a
destra. Logico l'accerchiamento per vie esterne del Napoli che prova a
sganciare i suoi sprinter di fascia: Del Grosso e soprattutto quel
Tosto, inesauribile ed instancabile. Ma al 14' gli equilibri che i
partenopei sembravano aver trovato vengono messi a dura prova: colpito
duro, Olive s'infortuna e deve uscire (nell'occasione Tombolini non
sanziona la scorrettezza assegnando un calcio da fermo al Napoli).
Simoni non sa a chi votarsi. Roba da disperazione pure. Un altro
centrocampista ko. Ma il tecnico emiliano non si perde d'animo.
Travestito da prestigiatore modifica ancora l'assetto nella linea
centrale del campo: dentro Montezine che va a sistemarsi a sinistra,
Bernini passa a destra e Montesanto al centro. E' un Napoli chiaramente
sbilanciato. Acquista in tasso tecnico e fantasia, ne perde in fase di
contenimento. La Triestina ne approfitta subito: si procura un angolo e
sulla deviazione di Mantovani il pallone procura il primo brivido a
Manitta.
Ma il Napoli tiene da matti a vincere questa gara, anche se appare
sbilanciato e poco omogeneo. In campo ci sono due attaccanti (Savoldi e
Dionigi), due trequartisti puri (Montezine e Zanini), due esterni di
difesa portati all'offesa (Del Grosso e Tosto). Sopperire con il
sacrificio, questo l'ordine che arriva dalla panchina. Metterci tanto
cuore. Al 19', Zanini, tra i più attivi, batte deciso a rete, ma un mani
di Pecorari spegne la traiettoria. replica la Triestina con una bordata
di Boscolo che finisce a lato. Nel frattempo, anche Bernini, sull'out
destro, si rende protagonista di un paio di affondi rabbiosi: su uno di
questi il Napoli arriva vicinissimo al gol e Campagnolo ancora una volta
si salva in angolo. Ai punti, il Napoli chude la frazione in evidente
vantaggio: la Triestina viene messa alle corde in più di un'occasione e
non sembra avere la forza di rispondere per le rime.
Nella ripresa, non muta il clichè della gara. Sono sempre i partenopei a
cercare con insistenza la via del gol anche se al decimo, per una
leggerezza difensiva, per poco Godeas non sorprende Manitta (tiro
leggermente fuori dallo specchio della porta. Ci mettono tanto cuore
Montezine e soci tanto che il pubblico comincia ad entusiasmarsi e ad
incitare a gran voce. Proprio dai piedi del brasiliano (peraltro alla
vigilia abbastanza costipato da saltare la rifinitura) nasce una
punizione insidiosissima per Campagnolo e un paio di serpentine in area.
Da una di queste, Dionigi (21'st) trova sulla sua strada un Campagnolo
super. E' la palla-gol più nitida che crea il Napoli. a questo punto
Tesser inserisce Rigoni per Parola. Chiaro l'intento di alleggerire la
pressione avversaria e nello stesso tempo di cercare il colpo a
sorpresa. Ma l'umiltà e lo sforzo dei padroni di casa sono encomiabili,
Pur avendo sprecato tante energie, c'è ancora residuo carburante per
afferrare in extremis la vittoria. Simoni richiama Savoldi per Sesa. Ma
c'è poco da fare. a nulla vale quel forcing disperato. Alla fine la
Triestina raccoglie un punto insperato dopo aver tremato in più di una
circostanza.

 
MANITTA 6
DEL FROSSO 5.5
PORTANOVA 6
ZAMBONI 6
TOSTO 6.5
MONTESANTO 6.5
OLIVE sv (14'pt Montezine 6.5)
BERNINI 6 (48'st Vieri sv)
ZANINI 6
SAVOLDI 5.5 (27'st Sesa sv)
DIONIGI 5.5
Simoni 6

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