Domenica 27/02/2005 – Ventiquattresima
giornata –
 

Gianello – Sosa: il Napoli va.
Il portiere salva su Berrettoni e para un
rigore, l'argentino decisivo. Azzurri terzi.
Emozionante pomeriggio al San Paolo. Fontana sbaglia dal dischetto.

 

NAPOLI – SPAL 1 – 0 (27489
spettatori)

Arbitro: Lops di Torino.
Guardalinee: Perri e Costa.

NAPOLI (4-3-3): Gianello, Grava, Terzi, Ignoffo, Bonomi,
Montervino, Fontana, Consonni (20'st Corrent), Capparella (1'st Abate),
Calaiò (31'st Sosa), Pià.
Panchina: Renard, Mora, Gatti, Montesanto. All. Reja.
SPAL (4-4-2): Pierobon, Fedeli, Sadotti, Macchia, Aurelio, La
Canna, Valeri, Pirri (47'st D'Angelo), Altobelli (23'st Apa), Berrettoni
(19'st De Francesco), Selva.
Panchina: Lorenzini, Ceravolo, Magri, Villa. All. Allegri.

MARCATORI: 32'st Sosa.

Saltate tutte le marcature, ecco le emozioni. Forti e ripetute nella
ripresa. Accade di tutto e anche di più. Il racconto è la cronaca dei
fatti che si sono succeduti uno dopo l'altro, a ritmo incalzante. Un
film d'azione, stavolta. Un pomeriggio di fuoco, dal 10' al 47'.
Splendido Gianello quando ha negato a Berrettoni un gol che sembrava
fatto, sullo 0-0. Tiro a botta sicura di Grava, ribattuto, e due
conclusioni ravvicinate in successione di Pià, ribattute anche queste.
Spal fortunata, gli andrà male nell'estremo finale. Dribbling di Pià,
dubbio l'effetto dell'ancata di Sadotti, comunque calcio di rigore, in
mezzo alle vibrate proteste ferraresi. Morbido il sinistro di Fontana,
c'è arrivato con un guizzo Pierobon. Disperati il Napoli e i suoi
tifosi, non sembrava questa la giornata giusta per la vittoria.
Secondo tempo vietato ai deboli di cuore, per fortuna non si segnalano
mancamenti sugli spalti. Numero di Pià, il dirimpettaio lasciato sul
posto dal tocco al volo, in corsa: il brasiliano in posizione di Sparo,
invece tocco per Sosa e svelto piatto destro del Pampa. Gol da tre
punti, lo stadio percorso dal delirio napoletano, riportato al terzo
posto il Napoli, cambiato da Abate, subentrato a Capparella dopo
l'intervallo. Reja ha imbroccato questo cambio e anche l'altro: entrato
al 31', Sosa ha lasciato il segno della sua unghiata al 32'. Una botta
di fortuna, non l'unica per il Napoli nella circostanza. Scritto da Pià,
il momento decisivo porta la firma di Roberto Carlos Sosa, argentino di
Santa Rosa della Pampa, da qui il nomignolo che l'accompagna dai primi
calci professionali. Spal rassegnata alla sconfitta? Manco per sogno,
semmai ribelle all'astuto colpo basso del Napoli, a lungo imbragato
nella rete di Allegri. Spal organizzata, attenta, tignosa,
appiccicaticcia, castigata in contropiede, quando s'è illusa di poter
vincere. Reazione da squadra vera, il Napoli costretto ad un'angosciante
difesa nel finale e assistito talvolta dalla buona stella. Da rigore la
netta manata al pallone di Corrent, intervento non sanzionato
dall'ondivago Lops, un figlio d'arte l'arbitro torinese. Madame fortuna,
poi, ha sorriso al Napoli al 38': incornata da corner di Selva, la
traversa s'è sostituita a Gianello. Prodigioso il portiere a distanza di
due minuti: violento tiro-cross di De Francesco, subentrato all'ex
Berrettoni, allarga il braccio Bonomi e il pallone picchia contro la sua
mano. Calcio di rigore, Selva alla battuta, Gianello si lancia sulla
destra e disegna il guizzo di un giaguaro. Balzo salva Napoli e
paratissima da tre punti. Al resto ha provveduto ancora Sosa, decisiva
la pedata in mischia a due metri da Gianello a spazzare la porta
dall'estrema insidia dei ferraresi. Napoli in ambasce, la Spal avrebbe
meritato ampiamente il pareggio. Ma al Napoli è andata di lusso anche
così, Abate gli ha dato lo sprint non visto nel primo tempo, Sosa la
sostanza.
Primo tempo da cancellare, sottolineato da 30000 fischi. Buche, dossi,
un campo di patate il terreno di gioco del San Paolo. evidente
l'impossibilità di gestire palla e soprattutto di portarla avanti e
indirizzarla in maniera acconcia. Capparella quasi mai l'ha presa;
inevitabile l'avvicendamento con Abate. Calaiò s'è costruito
un'opportunità da sballo al 37'. Il gran numero in palleggio aereo a
scavalcare l'avversario, la conclusione sbilenca di sinistro a sprecare
un'autentica ghiottoneria. L'unica e sola apparecchiata nella prima
parte dal Napoli, messo un tantino in crisi non solo dalla posizione e
dalla sveltezza di La Canna. Esterno destro già allievo di Reja al
Cosenza, il piccoletto non s'è limitato a tamponare e ad aiutare su
Consonni, temuto ex. Rapide ripartenze hanno creato impacci nella linea
arretrata napoletana. Maldestro Gianello, il successivo colpo di reni
riparatore a stornare in angolo l'incornata mirata di Selva, al quarto
d'ora.
La Canna imperversante e il Napoli per almeno 30' squilibrata tra le
linee, evidente la distanza tra i reparti. Fontana ha provato l'azione
riparatoria e il correttivo ha funzionato nel finale di tempo. Un paio
di palloni profondi per Pià, il centrocampo ferrarese saltato per
impedire a Pirri di organizzare ripartenze e argini. La sagra dei falli,
davvero un'infinità nei primi 45'. Napoli carente nel ritmo, pigro nel
movimento senza palla, in grado di pressare centrocampo e difesa
avversaria solo in prossimità dell'intervallo. La palla-gol costruita da
Calaiò, una conclusione di Pià ribattuta da Pierobon. Primo tempo
poverissimi; intensa e ricca di emozioni la ripresa: due rigori parati,
uno non dato alla Spal, il gol di Sosa, la traversa colpita da Selva, le
occasioni. Serve altro, visto che il Napoli, di riffe o di raffe, è
riuscito a portare a casa tre punti che lo rimettono al terzo posto?
Basta e avanza, ma chapeau alla Spal.

 
GIANELLO 7.5
GRAVA 6
TERZI 6
IGNOFFO 6
BONOMI 6
MONTERVINO 5.5
FONTANA 5
CONSONNI 5 (20'st Corrent 6)
CAPPARELLA 5 (1'st Abate 6.5)
PIA' 7
CALAIO' 5 (31'st Sosa 7)

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