Domenica 27/11/2005 – Tredicesima giornata
 

Cantoro ferma il Napoli.
L'argentino del Foggia colpisce due volte.
Fontana (che sbaglia un rigore) e Pià rimontano.

 

NAPOLI – FOGGIA 2 – 2 (18370
spettatori)

Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa.
Guardalinee: Conca e Siracusa.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Romito, Giubilato, Maldonado,
Capparella (29'st Grieco), Montesanto, Fontana, Bogliacino (41'st
Amodio), Sosa, Calaiò (21'pt Pià).
Panchina: Gianello, Briotti, Gatti, De Palma. All. Reja.
FOGGIA (4-4-1-1): Marruocco, D'Alterio, Pagliarulo, Di Giorgio,
Sportillo, Scarpa (1'stAntonioni), Moro, Stefani (25'st Chiarello),
Gioradano, Mounard, Cantoro.
Panchina: Efficie, Parisi, Maffucci, Quinto, Dasoul. All. Fiorucci.

MARCATORI: 9'pt Cantoro, 10'pt Fontana, 14'pt
Cantoro,
34'pt Pià.

Sembrava un film già visto: il Foggia che scende al San Paolo senza
alcun timore reverenziale, che si porta in vantaggio una prima volta e
viene subito agguantato dal Napoli, che passa poi di nuovo in vantaggio
e viene puntualmente raggiunto. Ma rispetto a sei mesi fa (3-2 per i
partenopei), stavolta l'urlo rimane strozzato in gola ai tifosi del
Napoli. Non avviene il miracolo di agguantare la vittoria in pieno
recupero come avvenne con Scarlato. E salta così il poker dalle mani di
Reja. Dopo tre successi di fila, la capolista si vede costretta a
rallentare. I meriti del Foggia, ridisegnato dal terzo allenatore della
stagione, cominciano dove terminano i demeriti dei padroni di casa. Il
Napoli non è più la squadra autoritaria e sicura di qualche domenica fa,
commette un'ingenuità macroscopica in occasione del primo gol di
Cantoro, un argentino che si trova in campo per caso (problemi ad
Antonioni), si lascia bucare una seconda volta in maniera sconcertante
anche se il replay dimostrerà una posizione di off-side, e nella ripresa
non è più capace di affondare i colpi come dovrebbe pur prevalendo nel
possesso palla. Cosa succede al Napoli trafitto ben quattro volte nelle
ultime tre gare? Che capita a Fontana e soci incapaci di riordinare le
idee appena annusano aria di burrasca? Era successo nel secondo tempo di
Chieti. Si è ripetuto ieri. Niente di allarmante. Normale appannamento
dovuto al mare di elogi dei giorni scorsi, ad un eccesso di autostima,
ad un calo di attenzione negli allenamenti e in partita.
Il Foggia, privo di Frezza e Sgarra, recita la sua parte. Pochi acuti
degni di nota ma tanto spirito di abnegazione. Corrono tanto i ragazzi
di Fiorucci e si dispongono a fisarmonica. Davanti c'è Cantoro a fare da
torre mentre alle sue spalle, Mounard va a seminare scompiglio tra le
linee. Il Napoli commette l'errore di accettare la bagarre. Ragiona poco
e parte con lo stesso slancio degli ospiti. Al 9', il primo patatrac:
Romito, su quel terreno pieno d'acqua, accenna a giocare di fino in fase
di rilancio. Gli avversari gli soffiano il pallone, ripartono
all'istante con scarpa, la sfera giunge a Cantoro che dalla distanza fa
secco Iezzo, complice anche un rimbalzo galeotto. Non passa neanche un
minuto e il Napoli pareggia: Bogliacino favorisce l'inserimento
offensivo di Fontana, gran sinistro e per Marruocco c'è poco da fare. A
questo punto, i partenopei si fanno trovare ancora scoperti. Il Foggia,
che nel frattempo ha riportato Giordano a centrocampo e Moro
sull'esterno sinistro, passa per la seconda volta con Cantoro, servito
in sospetta posizione di fuorigioco.
Ancora sette minuti ed esce Calaiò toccato duro a una caviglia. Entra
Pià e si procura un rigore dopo aver ingannato Di Giorgio. Alla battuta
va Fontana. Marruocco si tuffa sulla sinistra, ma con i piedi riesce a
respingere il tiro. Ma non subentra sconforto nei padroni di casa. Al
34', Pià si incunea in area, resiste ad una carica e trafigge il
portiere alla sua maniera. Il finale di tempo è tutto del Napoli, il
Foggia (che ha invitato il tecnico Simonelli ad assistere alla gara)
invece mostra qualche cedimento. Nella ripresa, il black out
inspiegabile dei partenopei. Tranne una parata di Marruocco su
Bogliacino, il Napoli non riesce a verticalizzare. Il Foggia riesce a
portare a casa un risultato tonificante pur con qualche ostruzionismo
tollerato dall'inesperto Tommasi.

 
IEZZO 5.5
GRAVA 6
ROMITO 5
GIUBILATO 6
MALDONADO 6
CAPPARELLA 6 (29'st Grieco sv)
MONTESANTO 6
FONTANA 6
BOGLIACINO 6 (41'st Amodio sv)
SOSA 6
CALAIO' sv (21'st Pià 6.5)

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