Venerdì 02/12/2005 – Quattordicesima
giornata –
 

Il Napoli si arrende al Perugia.
Gol vincente di Cellini ed è il primo ko
per la squadra di Reja che reclama un rigore.

 

PERUGIA – NAPOLI 1 – 0 (18370
spettatori)

Arbitro: Celi di Campobasso.
Guardalinee: Costa e De Santis

PERUGIA (4-4-1-1): Pinzan, Lo Monaco, Accursi, Dal Canto, Ghomsi,
Puccinelli, Mezavilla (44'st Boisfer), Diarra, Arcadio (49'st
Mandorlini), Guadalupi (27'st Bernini), Cellini.
Panchina: Bianchi, Zagaglioni, Bevilacqua, Campagnacci. All. Patania.
NAPOLI (4-3-3): Iezzo, Grava, Giubilato, Maldonado, Briotti
(32'st Amodio), Montervino, Fontana, Bogliacino, Capparella (27'st
Grieco), Pià, Sosa.
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto, De Palma, Vitale. All. Reja.

MARCATORI: 26'pt Cellini.

Basta un affondo del Perugia per vedere crollare l'imbattibilità del
Napoli che durava dal 19 giugno (sconfitta ad Avellino ai play off).
Basta la determinazione degli umbri, agevolati da un arbitro fin troppo
tollerante, per piegare la capolista fin troppo accademica e
confusionaria. sotto di un gol, stavolta il Napoli non ce la fa a
rimontare pur avendo più di un'ora a disposizione. Deve recitare il mea
culpa la formazione partenopea: il Perugia più che difendersi a denti
stretti dopo il vantaggio, poco ha prodotto.
Quello che nelle intenzioni della vigilia avrebbe dovuto fare il Napoli,
lo mette in pratica il Perugia: Patania presenta una squadra raccolta al
massimo, con il solo Cellini in avanti. Già privo di Boisfer, Bernini e
Di Pasquale, il tecnico degli umbri lancia nella mischia il
diciannovenne Guadalupi, piazzandolo più a sostegno del centrocampo che
dell'attacco. Anzi, gli ordina di disturbare con il suo dinamismo sia
Fontana che Montervino che operano in cabina di regia. Poi, cambia di
fascia Arcadia che di solito agisce a destra, invitandolo a punzecchiare
Grava.
Reja, invece, ridisegna, come annunciato, la difesa: il giovane Briotti
a sinistra. Maldonado al centro a far coppia con Giubilato e Romito in
panchina. Ma la sorpresa è nel vedere il Napoli schierato fin
dall'inizio con una sorta di tridente: Capparella votato più all'attacco
(forse per tenere a freno Ghomsi) che in copertura, Sosa da centrale,
Pià immediatamente a ridosso.
In avvio, il Napoli dà l'impressione di essere padrone del campo.
Personalità, geometrie, buon impatto con la gara di Briotti.
Probabilmente sarà questo a tradire gli uomini di Reja. Il Perugia è
timoroso, sbaglia appoggi elementari, ma non presta mai il fianco
totalmente all'avversario. Al 14', una felice incursione di Grava, con
sovrapposizione di Capparella produce un cross che Pià indirizza a rete
di testa a colpo sicuro ma sulla linea salva Lo Monaco a portiere
battuto. Trema il Perugia ed accenna la prima replica: tiro di Arcadio
al 16' che impegna per la prima volta Iezzo. Dovrebbe essere
un'avvisaglia, invece il Napoli continua a giocare sbilanciato ed a
concedere spazi dal centrocampo in giù. Senza peraltro insidiare quasi
mai il portiere Pinzan. e al 25' da un'incursione di Arcadio sulla
destra nasce il vantaggio del Perugia: sul cross corto Cellini controlla
la sfera, aggira Giubilato e fulmina con un preciso tiro, radente il
primo palo, l'incolpevole Iezzo.
A questo punto, i padroni di casa tirano fuori gli artigli, prendono
coraggio, cominciano ad usare le maniere forti. Il Napoli, quinto gol
incassato in cinque gare, accusa il colpo. Invece di reagire come
dovrebbe, con incisività ma anche con ordine, si sfilaccia, si allunga,
terminando più volte in off-side con Pià o con Sosa. Il primo tempo si
chiude con un'uscita di Iezzo su Cellini che coglie di nuovo impreparata
la coppia centrale difensiva partenopea. Irriconoscibile il Napoli:
vulnerabile in difesa, lento e prevedibile a centrocampo, inoffensivo in
attacco.
Nella ripresa, Reja ordina "avanti tutta". Così il Napoli si riversa
nella metà campo avversaria. Con frenesia più che con lucidità. Ne viene
fuori solo un arrembaggio sterile. Favorendo peraltro un Perugia che si
chiude a riccio e usa le maniere forti, anche con una certa compiacenza
dell'arbitro Celi (atterramento plateale di Pià al 24' da parte di
Accursi e al 48' ad opera di Lo Monaco). Reja prova ad inserire Grieco
per Capparella e poi Amodio per Briotti. Niente da fare. Ed allora si
prova con le palle inattive. Al 37', fontana meriterebbe il pari su
punizione, ma Pinzan glielo nega deviando in angolo. Poi, al 44' manca
clamorosamente la palla sul cross di Bogliacino. stringe i denti il
Perugia. annusa il colpo della stagione, fiuta l'impresa e serra le
maglie fino all'inverosimili (nove uomini dietro la linea del pallone).

 
IEZZO 6
GRAVA 5
MALDONADO 5.5
GIUBILATO 5
BRIOTTI 6 (32'st Amodio sv)
MONTERVINO 5.5
FONTANA 5
BOGLIACINO 5
CAPPARELLA 5 (27'st Grieco sv)
PIA' 5.5
SOSA 5

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