Domenica 19/02/2006 – Ventitreesima
giornata –
 

Castaldo sbriciola il Napoli.
Romito (autorete) poi Agnelli. Gol di
Calaiò, ma la punta stabiese chiude i giochi.

 

JUVE STABIA – NAPOLI 3 – 1 (8000
spettatori)

Arbitro: Damato di Barletta.
Guardalinee: Fortunati e Ponziani.

JUVE STABIA (4-4-2): Petrazzuolo, Taccucci, Rinaldi, Grassadonia
(1'st Di Napoli), Vanacore, Brutto, Agnelli, Andreulli, Marra, Castaldo
(47'st Bernardo), Verolino (1'st Ottonello).
Panchina: Benito, Dionisio, Scoponi, Avallone. All. Di Somma.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Montervino, Romito, Maldonado, Cupi,
Capparella (23'st Trotta), Amodio, Fontana (39'st Vitale) Bogliacino,
Calaiò, Pià (23'st Sosa).
Panchina: Gianello, Briotti, Montesanto, Grieco. All. Reja.

MARCATORI: 13'pt Romito (aut), 15'pt Agnelli,
45'pt Calaiò
, 25'st Castaldo.

Quando i tifosi del Napoli cominciano a gridare "vergognatevi", quelli
di casa applaudono. Come a dire: avete ragione. In fondo anche loro
tengono per i colori azzurri e non si spiegano una prestazione del
genere. Ma la felicità degli stabiesi, che prima della gara avrebbero
sottoscritto anche un pari, tocca punte indescrivibili: anziani che
saltellano come dei bambini, donne avvolte in magliette giallo-blu,
massaie sui balconi che sventolano bandiere. La Juve Stabia non solo
vince la partita più importante della sua storia ma addirittura
strapazza l'avversario, così blasonato, nonché primo in classifica. Tre
gol e qualche altro fallito per un soffio. Una prestazione puntigliosa
quanto intelligente dei padroni di casa. La formazione di Di Somma,
spinta da un tifo infernale, gioca con attenzione in ogni reparto, non
si scompone mai e sopperisce al gap tecnico con tanta carica agonistica.
Su tutti emergono il giovane Agnelli che limita il raggio d'azione di
Fontana in cabina di Regia e l'attaccante Castaldo, una spina nel fianco
della difesa ospite. Non a caso, entrambi vanno in gol.
Al Napoli costa carissimo il tuffo in provincia. Più caro di quanto non
dica il risultato. Un ko mortificante, dai riflessi inimmaginabili. Che
ne sarà alla prossima trasferta? E riusciranno i giocatori ad assorbire
il colpo in sette giorni? Non è la prima volta che la formazione di Reja
mostra limiti caratteriali e tattici preoccupanti. Non è la prima volta
che non riesca a trovare la forza per reagire e addirittura a cedere sul
piano nervoso. La sconfitta inesorabile di Castellammare dovrebbe far
aprire gli occhi a chi occupa i posti di comando: da Reja a Marino. una
batosta anche inspiegabile, a dire il vero. Il Napoli regala in un
piatto d'argento il doppio vantaggio alla Juve Stabia. Succede tutto in
due minuti: Romito in possesso di palla non s'avvede dell'uscita di
Iezzo, porge all'indietro e provoca il più clamoroso degli autogol. Due
minuti dopo, Fontana si lascia soffiare la sfera a centrocampo da
Agnelli che trova un'autostrada davanti a sè. Lo segue Verolino. I due
scambiano indisturbati mentre Cupi cerca di tamponare. Da Verolino ad
Agnelli ed è un gioco da ragazzi trafiggere l'incolpevole Iezzo. Nelle
due circostanze è sconcertante la sufficienza con cui i partenopei
gestiscono palla. eppure al 12', Pià aveva avuto l'occasione per portare
i suoi in vantaggio, ma la deviazione aerea era risultata imprecisa.
A questo punto si attende la reazione del Napoli che in assenza di
Lacrimini schiera Montervino a destra ed Amodio in mezzo al campo. Ma è
una reazione così innocua che impensierisce solo a sprazzi la difesa
stabiese. E' impreciso Calaiò al 27' su cross di Capparella. Poco
fortunato e precipitoso Pià al 43' che da ottima posizione centra la
traversa. Soltanto allo scadere di tempo, su azione da Angolo, Romito
devia di testa, Petrazzuolo smanaccia sui piedi di Calaiò che di destro
accorcia le distanze.
Nella ripresa, i partenopei si riversano a testa bassa nella metà campo
avversaria cercando disperatamente il pareggio. Ma nè Calaiò (che al 9'
sciupa il possibile pari, non agganciando in area da buona posizione) nè
Amodio (che si vede neutralizzare da Petrazzuolo un diagonale a botta
sicura) riescono nell'intento. A questo punto, Reja inserisce Sosa
anch'egli non al massimo della condizione per Pià e Trotta al posto di
Capparella. ed al 25', ecco il patatrac: in una delle sporadiche
ripartenze della Juve Stabia, Marra pesca in corridoio Castaldo che fa
secco di nuovo Iezzo. E' la mazzata finale. saltano anche i nervi ai
partenopei. E' bagarre piena in campo. Il Napoli è sfilacciato,
scoordinato, irriconoscibile. E la Juve Stabia ne approfitta per
affacciarsi di nuovo dalle parti di Iezzo. Al 42' il portiere esce alla
disperata su Agnelli ed evita un poker che sarebbe stato deprimente. Mai
la Juve Stabia, ben registrata da Di Somma e ben ricostruita da Pannone,
in questo campionato era riuscita a centrare per tre volte il bersaglio
in una sola gara. Le riesce nella domenica più importante. E ma il
Napoli aveva incassato tre gol. I due dati statistici la dicono lunga
sul pomeriggio del Menti, un pomeriggio pieno di emozioni e sensazioni
dove la festa dei tifosi di casa si è andata ad attenuare in serata
perchè a Castellammare sono anche tifosi del Napoli. E ad un altro derby
non ci pensano, anche se l'organizzazione ha richiesto impegno, di cui
ne è valsa la pena.

 
IEZZO 5.5
MONTERVINO 5
ROMITO 4.5
MALDONADO 4.5
CUPI 5.5
CAPPARELLA 5.5 (23'st Trotta sv)
AMODIO 6
FONTANA 5 (39'st Vitale sv)
BOGLIACINO 5
PIA' 5.5 (23'st Sosa sv)
CALAIO' 5

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