Domenica 26/08/2006 – Coppa Italia – 3°
Turno –
 

Napoli-Juve infinita.
Al 90' sul 2-2, supplementari sul 3-3.
Passa Reja ai rigori.

 

NAPOLI – JUVENTUS 3 – 3 (8-7 dcr)
(70000 spettatori)

Arbitro: Trefoloni di Siena.
Guardalinee: Ayroldi e Milardi.

NAPOLI (4-3-1-2): Iezzo, Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini,
Montervino, Bogliacino (6'pts Amodio), Dalla Bona, Capparella (35'st
Pià), Calaiò (23'st Trotta), Bucchi.
Panchina: Gianello, Giubilato, Maldonado, Sosa. All. Reja.
JUVENTUS (4-5-1): Buffon, Balzaretti, Kovac, Birindelli,
Chiellini, Marchionni, Zanetti, Giannichedda (16'st Guzman), Paro,
Nedved (38'st Camoranesi), Bojinov (16'st Del Piero).
Panchina: Mirante, De Ceglie, Marchisio, Urban. All. Deschamps.

MARCATORI: 26'pt Chiellini, 44'pt Bucchi, 9'st Calaiò, 34'st Del Piero,
15'sts Del Piero, 16'sts Cannavaro. (video gol)

E’ passato il Napoli, la Juve è volata fuori dalla coppa Italia. Un
fantastico 3-3 dopo i supplementari (con due gol mozzafiato in meno di
un minuto di Del Piero e di Paolo Cannavaro) e l’errore fatale di
Balzaretti ai calci di rigore: ecco la mirabile sintesi di una partita
di straordinaria intensità che ha fatto esplodere i settantamila del San
Paolo. Napoli dopo anni di buio ha visto la luce di una grande im­presa
che ci è sembrata una sorta di ritorno al futuro.
Un buon Napoli, soprattutto nei primi venti minuti di partita, ha
costretto la Juve a pesanti disagi, Una grande occasione di Bogliacino
che non ha trovato la misura e un rigore prima dato e poi “tolto” da
Trefoloni alla squadra di Reja dietro segnalazione del guardalinee
Ayroldi hanno messo a nudo gli imbarazzi della Juve costretta
dall’emergenza a un modulo (4-5-1) che non si è dimostrato felice. Pare
che il guardalinee abbia visto un fallo di mano di De Zerbi in caduta
dopo un intervento a valanga di Buffon. Resta in ogni caso il “giallo”.
Ma torniamo alle difficoltà bianconere. Deschamps ha messo in campo i
tre centrocampisti centrali in organico (Zanetti, Giannichedda, Paro)
sostenuti sulle corsie esterne da Marchionni a Nedved e soltanto un
attaccante, Bojinov, rimasto spesso isolato. Non ha funzionato quasi
niente nel meccanismo dei bianconeri impietriti di fronte alle deliziose
giocate di De Zerbi che ha spaziato su tutto il fronte mettendo nelle
canne soprattutto Chiellini e Balzaretti. Malgrado il “giallo” del
rigore e strappi di gioco entusiasmanti, la Juve con fatica ha tenuto
botta. Anzi di più: ha trovato persino il gol del vantaggio grazie a un
colpo di testa di Chiellini (cross da destra di Zanetti) che ha fatto
saltare la difesa partenopea nella circostanza piazzata assai malamente.
Il vantaggio avrebbe potuto schiantare il Napoli, ma la squadra di Reja,
oltre all’impostazione di gioco convincente e alla buona corsa, ha messo
in mostra un grande carattere. Solidi e ordinati nella linea mediana del
con Montervino, Bogliacino e Dalla Bona, i partenopei si sono affidati a
De Zerbi che ha ispirato con straordinarie giocate i movimenti
offensivi. L’estroso fantasista del Napoli sul finire del tempo ha
piazzato sui piedi di Bucchi la palla buona per il pareggio. Non ha
sbagliato l’ex modenese e lo stadio di Fuorigrotta, al limite della
capienza, è esploso. Deschamps non ha corretto la sua squadra a inizio
di ripresa alzando appena gli esterni Marchionni e Nedved. Troppo poco
per frenare gli gli slanci di un Napoli che è riuscito a sfruttare al
massimo i pesanti disagi della truppa bianconera. La squadra di Reja è
diventata a tratti sfrontata affondando il coltello nelle ferite degli
avversari macchinosi e incapaci di ritrovarsi. Il secondo gol del Napoli
– un assist di Bucchi per Calaiò, grossolano errore di Birindelli e
palla in rete – è sembrato una logica conseguenza di quello che si
vedeva in campo.
Soltanto dopo aver incassato il secondo gol Deschamps ha ridisegnato la
squadra: fuori lo spento Bojinov e Giannichedda, dentro Del Piero e
Guzman. Didì ha anche disegnato il più classico 4-4-2 con Del Piero e
Guzman in attacco. Le cose per la Juve sono migliorate di colpo perché
ha costruito finalmente due o tre palle gol (memorabile quella sventata
da Iezzo su Marchionni) pareggiando la partita con la seconda magia
consecutiva di Del Piero dopo quella di mercoledì scorso a Cesena: gioco
di piedi, finta e controfinta al limite dell’area e tiro morbido che ha
beffato Iezzo tra le incomprensibili pro­teste napoletane. Il Napoli non
ha perso lo spirito, si è resettato a sua volta con il 4­4-2 ed è
ripartito a caccia dell’impresa facendo tremare Buffon nel finale
arroventato con Pià (errore colossale) e Dalla Bona. Inevitabili i
supplementari ricchi di gioco, emozioni, gol e due espulsioni, quelle di
Camoranesi (deprecabile manata a Montervino) e Grava (somma di gialli).
Del Piero a quaranta secondi dalla fine del secondo supplementare
sembrava aver risolto la partita con il secondo gol personale, ma
all’ultimo secondo è arrivato anche il 3-3 di Cannavaro jr. Incredibile
e via ai rigori.

 
IEZZO 6.5
GRAVA 6
CANNAVARO 6.5
DOMIZZI 6
SAVINI 5.5
MONTERVINO 6
BOGLIACINO 6 (5'pts Amodio 6)
DALLA BONA 5.5
DE ZERBI 7 (35'st Pià 5.5)
BUCCHI 5.5
CALAIO' 7 (23'st Trotta 6)

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