26ª
GIORNATA

Julio Cesar sbaglia, Zalayeta
decisivo

Inter, prima sconfitta da un super
Napoli che spreca un rigore

Serie A
dom
02/03/08

gol
3’pt Zalayeta
ammonizioneChivu

NAPOLI

INTER

stadio San Paolo
53618
spettatori
napoli inter
arbitro Rizzoli – 4.5
guardalinee Maggiani – Pirondini
quarto uomo Palanca

1

0

ammonizione Santacroce ammonizione Julio Cesar
ammonizione Blasi ammonizione Rivas
ammonizione Mannini
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Contini, Mannini
(37’st Grava), Blasi, Gargano, Hamsik (48’st Bogliacino), Savini,
Lavezzi, Zalayeta.
Panchina: Navarro, Montervino, Rullo, Calaiò, Dalla Bona. All. Reja.
INTER (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Rivas, Materazzi, Chivu (7’st
Crespo), Figo (34’st Jimenez), Vieira, Pelè, Maniche (1’st J. Zanetti),
Balotelli, Suazo.
Panchina: Toldo, Solari, Fatic, Stankovic. All. Mancini.

Un grande Napoli stronca l’Inter e rimette in gioco il campionato.
Risolve l’enigma dopo appena 3’. Poi va più volte vicino a quel
raddoppio che avrebbe chiuso i giochi senza affanni. Alla fine la
vittoria è arrivata comunque. Netta, meritata. Perchè ha gestito meglio
l’intera partita. Non fatevi ingannare dalle apparenze. L’Inter, che ha
giocato l’intera gara sotto un’assordante colonna sonora di fischi, ha
goduto di un maggior possesso palla, dando così l’impressione di una
manovra sempre sul punto di sfociare in gol. Ma quando andate a guardare
i numeri, quelli non mentono mai, vi accorgerete che la verità è
un’altra. Quattro volte (rigore compreso) Julio Cesar è stato costretto
ad autentici miracoli, in altre due occasioni il Napoli ha fallito il
gol per colpe sue. Questo significa che nei 90′ i padroni di casa sono
stati capaci di mettere assieme sei occasioni da rete. Un’enormità.
Nella casella dell’Inter c’è una sola autentica palla-gol. Un po’ poco
per lasciare spazio alle recriminazioni.
Il Napoli ha avuto l’occasione più chiara di chiudere con netto anticipo
la partita al 28′ della ripresa quando Rizzoli, su suggerimento del
guardalinee Pirondini, gli ha concesso (sbagliando) un calcio di rigore.
Gargano era entrato in area, Julio Cesar in uscita aveva preso prima il
pallone e poi il giocatore del Napoli. Zalayeta ha toccato morbido e il
portiere dell’Inter è riuscito a deviare.
Ha giocato con concretezza il Napoli. Saldo in difesa, dove ha concesso
una sola possibilità all’Inter (grande Gianello su botta di Suazo),
consistente a centrocampo, ma soprattutto rapido nel ribaltare la
situazione, nel creare il pericolo dopo aver arginato la manovra
d’attacco interista. L’ha favorita, in questa interpretazione della
partita, la rapidità e la grande serata di Lavezzi. Punto di riferimento
sicuro per i centrocampisti, Blasi e Hamsik, capace di inserirsi nella
disinvolta difesa interista per creare pericoli a ripetizione. Li ha
fatti impazzire, dosando lampi di genio e tocchi di esperienza.
Mancini ha forse osato troppo, tenendo nel primo tempo in panchina anche
Zanetti. Ha affrontato il Napoli concentrato su quel che sarà, sul
Liverpool e la Champions. Sicuro di avere già in tasca il campionato. E
così ha affidato il ruolo di coordinatore della manovra a Maniche,
mentre Pelè doveva proteggere i compagni alle spalle, appena qualche
passo davanti alla difesa. Inefficace sugli esterni (Figo e Maniche
prima, Balotelli dopo, non sono stati mai pericolosi), inconsistente
nello sfondamento centrale.
Che sarebbe stata una serata difficile, l’Inter l’ha capito subito. Dopo
appena 3′ il Napoli era già a segno. Un lungo lancio di Gargano,
un’incertezza pagata cara da Julio Cesar che troppo tardi si era deciso
ad uscire e alla fine (pressato da Lavezzi) era riuscito solo a mettere
la palla sui piedi di Zalayeta che con un vellutato tocco di piatto
aveva punito lui e l’Inter. Ottavo gol del panterone che ha vissuto una
notte magica, tenendo in scacco l’intero reparto difensivo interista.
Ma il Napoli non si è accontentato. Si è chiuso a protezione del
vantaggio, restando però attivo per andare a pungere. E’ imbarazzante il
modo in cui Lavezzi è riuscito a far male alla capolista. Sia andando a
concludere da solo, che cercando la sponda dei compagni. Dietro l’Inter
ha barcollato, nel primo tempo l’ha tenuta in piedi Materazzi che in più
di un’occasione ha messo testa o piede ad evitare il raddoppio. Anche se
è stato proprio lui a creare il pericolo più grande, quando ha
svirgolato un tocco di Savini sfiorando l’autogol. Solo un eccezionale
Julio Cesar è riuscito a evitare il peggio.
Ha fatto blocco a centrocampo il Napoli, anche se sulla sinistra ha
sofferto qualche incertezza. Sono mancati i rientri di Hamsik e questo
ha a volte messo in difficoltà Savini e un po’ lo stesso Contini che,
forse per il superlavoro, si è lasciato andare a un gesto (gomitata su
Balotelli) che doveva essere punito col rosso diretto. Come avrebbe
dovuto esserlo un fallo di Figo su Santacroce. Rizzoli ha ignorato
entrambi. Una notte magica per un Napoli che ha giocato la sua miglior
gara dell’anno. Una partita perfetta, sottolineata da due autentici
mattatori. Con Lavezzi e Zalayeta così, si può sognare.

GIANELLO 6.5
SANTACROCE 8
CANNAVARO 7
CONTINI 7
MANNINI 6 (37’st Grava sv)
BLASI 7
GARGANO 6.5
HAMSIK 7 (48’st Bogliacino sv)
SAVINI 7
LAVEZZI 8.5
ZALAYETA 8

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