3° TURNO
(r)

Napoli si prende l'Europa

Hamsik fa esplodere i 60000 del San
Paolo la squadra di Reja soffre, vince, entusiasma e conquista
l’accesso alla Coppa Uefa

intertoto
sab
26/07/08

NAPOLI

PANIONIOS

stadio San Paolo
60000
spettatori
napoli panionios  
arbitro Muniz Fernandez – 6.5
guardalinee Miranda – Robles
quarto uomo Ayroldi

1

0

 
     
gol 20'st Hamsik ammonizione Kumordzi  
ammonizione Blasi ammonizione Langlamp  
ammonizione Hamsik  

NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Grava, Cannavaro, Contini, Maggio, Blasi,
Gargano, Hamsik (28'st Pazienza), Vitale, Denis (41'st De Zerbi),
Bogliacino (14'st Pià).
Panchina: Gianello, Montervino, Amodio, Dalla Bona. All. Reja.
PANIONIOS (4-3-1-2): Kresic, Maniatis, Majstorovic, Langlamp,
Tzavellas, Kumordzi, Nikolau, Koutsopoulos (33'st Kapepanos), Kiliaras,
D’Acol (26'st Kondis), Choutos (7'st Delura).
Panchina: Andriolas, Hetemaj, Drsek, Goundoulakis. All. Lienen.

Soffrire e poi gioire, l’Europa è anche questa. Pazientare per poi
colpire al momento giusto. Ci pensa il gioiello di casa-De Laurentiis,
Marek Hamsik, con la cooperazione di Pià e Denis a chiudere la pratica
con i greci del Panionios ed a regalare ai sessantamila del San Paolo
una gioia tanto attesa: l’ingresso in Uefa a distanza di quattordici
anni e dopo appena un anno di serie A. Notte magica a Fuorigrotta, ad
incitare per novanta minuti un Napoli più razionale che esuberante; più
cinico che garibaldino; già europeo nell’interpretazione della gara;
encomiabile.
Che il passaggio del turno non sarebbe stato così scontato, lo si
intuisce sin dalle prime battute. I greci, anch’essi privi di pedine
importanti quali l’esterno Skoufalis, mostrano sagacia tattica e
predisposizione al sacrificio. E’ bravo il tedesco Lienen a ridisegnare
la formazione in funzione dell’avversario: Kumordzi, che all’andata
agiva da regista, si piazza alle costole di Hamsik; Koutsopoulos, che ad
Atene giocava sulla linea di difesa, prende in custodia Blasi mentre
Nikolau fronteggia Gargano.
Il Napoli entra in sofferenza proprio nella zona dove avrebbe dovuto
costruire gioco. E ne risente un po’ tutta la manovra, soprattutto in
fase d’attacco dove Denis è solo nonostante il vano prodigarsi di
Bogliacino. Ma il Panionos non bada solo a spegnere le fonti di gioco
avversarie, punta anche a realizzare quel gol che rimetterebbe tutto in
discussione. Già al primo minuto D’Acol con un tiro a sorpresa mette a
dura prova l’attenzione di Iezzo. Ma è al 24' che scatta l’allarme: su
azione d’angolo, l’esperto e bravo Choutos centra il palo alla destra di
Iezzo. E lo stadio realizza che non sarà una serata agevole. Soltanto
quando Reja scioglie le briglie al giovane Vitale il Napoli s’accende
sul suo fianco sinistro.
Ma la differenza di preparazione, che all’andata non s’era notata tanto,
al fresco di Fuorigrotta comincia ad avere il suo peso. I calciatori del
Panionios riescono ad arrivare spesso primi sulla sfera ma soprattutto a
non dare punti di riferimento in attacco come a centrocampo. E il Napoli
fatica, stenta a sfondare sulle fasce, non riesce a passare per vie
centrali. Le gambe non rispondono a dovere, meglio non rischiare quindi,
penseranno Cannavaro e soci. Velleitari i tentativi dalla distanza di
Bogliacino prima e Gargano poi. Ma lo zero a zero resta sempre lì come
una spada di Damocle. Basta una distrazione e tutto ritorna in gioco.
Reja invita a ragionare più che correre. E la lezione viene recepita
anche dagli spalti dove l’incitamento non manca mai, così come la
pazienza. Nella ripresa, il Napoli prova ad innescare anche Maggio fino
ad allora attento a presidiare la fascia più che a proporsi. Ma il
Panionios regge, si difende anche con otto uomini dietro la linea del
pallone e dopo pochi minuti Lienen toglie Choutos, sposta Kiliars a
ridosso di D’Acol e inserisce Delura per dare più peso in regia.
Reja replica con Pià. E ha ragione lui, perché al 20' il brasiliano si
destreggia in area, serve al centro per la testa di Denis, la sfera
arriva sui piedi di Hamsik che da pochi passi trafigge Kresic in uscita.
Sugli spalti è il delirio. I sessantamila si trasformano in dodicesimo
uomo. Fischi ogni qual volta i greci toccano palla. Incitamenti e
ovazioni per i propri beniamini. E un grande sospiro quando Iezzo nega a
Kondis il gol dell’uno a uno che neanche sarebbe bastato al volenteroso
Panionios per rimettere in gioco la qualificazione.

 
IEZZO 6.5
CANNAVARO 6.5
GRAVA 6
CONTINI 6
MAGGIO 6
BLASI 7
GARGANO 6
HAMSIK 7 (28'st Pazienza 6)
VITALE 7
BOGLIACINO 6 (14'st Pià 6.5)
DENIS 6.5 (41'st De Zerbi)

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