1° TURNO
(a)

Napoli, tutto a Lisbona

Va sotto, rimonta, domina ma alla fine
il vantaggio è minimo

Coppa UEFA
gio
18/09/08

NAPOLI

BENFICA

stadio San Paolo
52000
spettatori
napoli benfica  
arbitro Kuipers – 6
guardalinee Gerritsen – Simons
quarto uomo Nijhuis

3

2

 
     
gol
18'pt Vitale
gol 16' pt Suazo  
gol
20'pt Denis
gol 14'st Luisao  
gol
9'st Maggio
ammonizione Martins  
ammonizione Blasi  

NAPOLI (3-5-2): Navarro, Santa­croce, P. Cannavaro, Contini,
Maggio, Blasi (1'st Pazienza), Gargano, Hamsik (31'st Pià), Vitale,
Denis (22'st Zalayeta), Lavezzi.
Panchina: Gia­nello, Montervino,
Aronica, Rinaudo. All. Reja.
BENFICA (4-4-2): Quim, Maxi Pe­reira, Luisao, Sidnei, Leo, Urreta
(1'st Balboa), Martins (9'st Katsuranis), Yebda, Reyes, Suazo, Di Maria
(18'st Nuno Gomes).
Panchina: Moreira, Amorim, Ribeiro, Jorge Vitor.
All. Sanchez Flores.

Il Napoli ci crede. Al Da Luz ci sarà da soffrire ma ieri sera per
cinquanta minuti buoni Lavezzi e compagni hanno dominato il Benfica, una
Grande d’Europa. Ci sono riusciti con un gioco veloce, fatto di pressing
alto, ripartenze improvvise negli spazi. Sanchez Flores ha facilitato il
compito di Reja visto che per un tempo Hamsik ha goduto di straordinaria
libertà mentre Lavezzi seminava il panico sulla destra dove Leo non
aveva alcuna collaborazione in fase difensiva da Reyes. Poteva essere un
trionfo se il Napoli non avesse pasticciato un po’ troppo in difesa,
soffrendo maledettamente sulle palle inattive (da un corner e da una
punizione i due gol portoghesi). Ma c’è tempo per correggere un Napoli
che è, comunque, squadra vera e bella.
In queste manifestazioni il primo impatto è quello più complicato.
Eppure il Napoli è apparso subito non solo ben sistemato in campo ma
anche a proprio agio nonostante dall’altra parte ci fosse un avversario
che può impiegare gente come Di Maria, Suazo, Quim, Luisao, Nuno Gomes.
Per tutto il primo tempo la squadra di Reja è apparsa più veloce e,
soprattutto, in costante superiorità numerica (come era ovvio visti i
moduli) in mezzo al campo. Una situazione che consentiva ad Hamsik di
inserirsi agevolmente negli spazi (come peraltro dimostrano i due gol) e
a Lavezzi di mandare in crisi la lenta coppia centrale (Luisao-Sidnei).
Teoricamente il Napoli avrebbe dovuto soffrire sulle corsie
contrapponendo ai due laterali portoghesi (su ogni fascia) un solo uomo.
Ma Vitale e Maggio hanno tenuto la posizione. L’unico terreno su cui il
confronto era squilibrato era quello dell’esperienza. Ed è stata proprio
la carenza di esperienza napoletana che ha consentito a Suazo di portare
in vantaggio il Benfica: angolo di Martins, con l’ex interista che
lanciandosi in area dal limite, faceva perdere ai marcatori le sue
tracce per andare a colpire violentemente di testa. Era il 16' del primo
tempo e cominciavano i quattro minuti più esaltanti di una bella
partita. L’affetto del San Paolo irrobustiva le gambe dei napoletani che
al primo affondo raggiungevano il pareggio: tiro di Hamsik, rimpallo che
liberava Vitale a due passi da Quim; precisa conclusione e palla a
centro. Nemmeno il tempo di rifiatare e Lavezzi di gran carriera
riportava la sua squadra nella trequarti del Benfica, cross per Hamsik,
tiro dello slovacco e Denis a due passi dalla linea metteva dentro. Il
cielo della perfezione sarebbe stato toccato con un dito se al 42' Denis
di testa non avesse trovato sulla sua strada, proprio sulla linea di
porta, la testa di Leo (tra i migliori della sua squadra).
La perfezione il Napoli sembrava raggiungerla al 9' della ripresa quando
Maggio crossava dalla destra e Quim pasticciava sul suo palo facendo
entrare la palla in rete. A quel punto sarebbe stato necessario
controllare invece dopo appena cinque minuti Cannavaro commetteva un
fallo inutile sulla trequarti. Il cross sottolineava le incertezze (già
emerse in occasione del primo gol) sulle palle inattive del Napoli,
Luisao riduceva lo svantaggio e riapriva il discorso qualificazione. Il
Benfica riprendeva coraggio anche perché il Napoli, stanchissimo, non
riusciva più a velocizzare la manovra. Con Balboa e Katsuranis, Sanchez
Flores correggeva la squadra limitando i danni sulla fascia dando
maggiore consistenza al centro. E così il Napoli (e Lavezzi in
particolare) non riusciva più a ripartire negli spazi. Al ritorno,
incrociando le dita e giocando come ieri si può fare.

 
NAVARRO 5.5
SANTACROCE 6
CANNAVARO 5.5
CONTINI 5.5
MAGGIO 6.5
BLASI 6 (1'st Pazienza 5.5)
GARGANO 6
HAMSIK 6.5 (31'st Pià sv)
VITALE 6.5
LAVEZZI 7
DENIS 6.5 (22'st Zalayeta 5.5)

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