36ª GIORNATA

Denis e Lavezzi firmano una vittoria pesante.

Il Napoli è matematicamente in Europa League

serieA
dom 02/05/10

CHIEVO

NAPOLI

stadio Bentegodi
11049 spettatori
chievo napoli  
arbitro De Marco 6
guardalinee Viazzi – Liberti
quarto uomo Pierpaoli

1

2

 
     
gol 30’st Granoche gol 46’pt Denis  
ammonizioneammonizione 44’st Morero gol 41’st Lavezzi  
ammonizione Pinzi ammonizione Campagnaro  
ammonizione Rigoni ammonizione Grava  
ammonizione Hamsik  
ammonizione Zuniga  

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino, N. Frey (23’st De Paula), Morero, Mantovani, Jokic, Sardo, Rigoni, Marcolini (28’st Bentivoglio), Pinzi (41’st Ariatti), Granoche, Pellissier.
Panchina: Squizzi, Scardina, Iori, Abbruscato. Allenatore: Di Carlo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Grava (20’st Aronica), Maggio (38’st Bogliacino), Gargano, Pazienza, Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Denis (46’st Rinaudo sv).
Panchina: Iezzo, Dossena, Cigarini, Hoffer. All: Mazzarri.

Una grande vittoria quella del Napoli, la sesta della stagione in trasferta. Per un curioso gioco di nu-meri vale anche il sesto posto e la matematica qualificazione in Europa League. Non solo: gli azzurri hanno scavalcato la Juventus in classifica ricacciandola in settima posizione e condannandola per il momento al preliminare di luglio. La squadra di Mazzarri ha infilato due gol a un Chievo irriducibile (Denis e Lavezzi) ma è stata costretta a tornare in partita di prepotenza nel finale dopo il gol del pareggio di Granoche che era sembrato la fine del sogno partenopeo. Curiosità: tutti e tre i gol sono stati realizzati da giocatori argentini. Alla fine hanno festeggiato tutti: il Napoli per la vittoria che vale l’Europa, il Chievo per la salvezza matematica raggiunta malgrado la sconfitta e gli argentini per i tre gol realizzati.
La partita è stata tirata, avvincente. Il Napoli è andato in paradiso nel minuto di recupero del primo tempo quando un errore dei difensori centrali clivensi Morero-Mantovani ha permesso a Denis di battere Sorrentino con un bel colpo di testa (quinto gol personale). Il cross erra stato di Campagnaro. Un vantaggio meritato, ma galeotto. Perchè nella ripresa gli azzurri, anzichè moltiplicare le forze e le iniziative per chiudere subito i giochi, si sono arrotolati nell’amministrazione controllata della gara pagata poi a caro prezzo. Un brutto errore del portiere De Sanctis (gli è sfuggito dalle mani un pallone di Bentivoglio davvero innocuo) ha permesso infatti al terzo argentino della compagnia (Granoche) di trovare il pareggio. Lo scoramento dei partenopei era giustificato anche dal rimpianto per gli errori di mira di Denis che, malgrado l’atteggiamento difensivo della squadra, aveva avuto almeno due comodi palloni per chiudere la partita. Uno addirittura clamoroso perchè l’argentino, dopo aver dribblato anche il portiere, ha calciato incredibilmente sopra alla traversa a porta vuota.
La squadra di Mazzarri è stata dunque “costretta” a tornare in partita sia dal pareggio della Juventus a Catania sia dalla rete di Granoche arrivata a un quarto d’ora dalla fine. Insomma, il tempo era poco, la stanchezza era tanta e francamente nessuno si aspettava che il Napoli avesse ancora le energie fisiche e mentali per riprendere in mano partita e risultato. Invece gli azzurri sono riemersi con una prepotenza e una freschezza atletica sorprendenti. Ci ha provato Denis e ha sbagliato ancora ma soprattutto ci ha provato lo stralunato Hamsik (non proprio brillante la sua partita) a pochi minuti dalla fine. Imperdonabile il suo errore: liberato da un guizzo di Lavezzi davanti a Sorrentino lo slovacco, con la porta spalancata davanti, ha calciato al lato. Roba da mangiarsi i gomiti.
Ha pensato Lavezzi a rimettere le cose a posto. L’argentino da una posizione impossibile, tutto spostato a sinistra, ha calciato una punizione diabolica mettendoci rabbia e disperazione. La palla sembrava un proiettile impazzito, ha dato persino la sensazione di cambiare traiettoria un paio di vol-te prima di infilarsi sotto alle gambe di Sorrentino e di morire in rete. Un gol così non lo avevamo ancora visto, ma è stato pesantissimo perchè ha regalato la qualificazione in Europa League a un Napoli artefice di una grandissima stagione e probabilmente ha fatto perder la testa a Morero il quale, già ammonito, è stato espulso per una gomitata a Zuniga quando mancava un minuto alla fine. Comunque il Napoli è in Europa. L’ultima volta i partenopei si erano qualificati in coppa Uefa con Edy Reja (2008) arrivando alla meta attraverso l’Intertoto, ma erano stati buttati fuori dal Benfica al primo turno, quello che determinava l’ingresso nella fase a gironi. Adesso magari andrà meglio.

 
DE SANCTIS 5
CAMPAGNARO 6
P. CANNAVARO 7
GRAVA 6 (20’st Aronica 6)
MAGGIO 5.5 (38’st Bogliacino sv)
PAZIENZA 7
GARGANO 6.5
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 5.5
LAVEZZI 7
DENIS 6.5 (46’st Rinaudo sv)
MAZZARRI 5.5

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