6a giornata

Al Napoli non basta l’orgoglio

Arsenal battuto, ma il B. Dortmund vince. Azzurri fuori con 12 punti

champions league
mer 11/12/13

NAPOLI

ARSENAL

stadio San Paolo
34027 spettatori
napoli arsenal  
arbitro Kassa 7
guardalinee Ring – Tóth
Bognar – Szabo
quarto uomo Kispal

2

0

 
     
gol 28’st Higuain ammonizioneammonizione 31’st Arteta  
gol 45’st Callejon ammonizione Giroud  
ammonizione Mertens  
ammonizione Dzemaili  
ammonizione Fernandez  

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Pandev (11’st Insigne), Mertens; Higuain.
Panchina: Colombo, Uvini, Britos, Cannavaro, Inler, Zapata. Allenatore: Benitez.
ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Flamini, Arteta; Rosicky (29’st Monreal), Ozil, Cazorla (22’st Ramsey); Giroud.
Panchina: Fabianski, Vermaelen, Wilshere, Walcott, Bendtner. Allenatore: Wenger.

L’avventura Champions si conclude con una grande vittoria, ma anche con una grande amarezza per l’impresa sfiorata e addirittura “assaporata” per qualche minuto, finchè le notizie da Marsiglia, arrivate a pochi minuti dalla fine, no hanno spento il sogno e le speranze. Di più non si poteva chiedere, Napoli eliminato con il punteggio record di 12 punti che, purtroppo paga qualche errore negli scontri diretti visto che, con uno o due gol subiti in meno si poteva pensare di passare il turno.
Benitez deve ancora rinunciare a Reina, sostituito da Rafael e al solito Zuniga, sostituito da Armero. A centrocampo, fuori a sorpresa Inler, mentre Hamsik non recupera e, quindi, spazio ancora a Pandev. In attacco, invece, tridente formato da Mertens, Callejon e Higuain. Arsenal in campo con lo stesso modulo degli azzurri, con Ramsey e Walcott in panchina, segno che Wenger vuole coprirsi un po’ visto che gli basterebbe anche una sconfitta con due gol di scarto.
Si parte con il Napoli che cerca di attaccare per passare subito in vantaggio, con un orecchio anche alla partita di Marsiglia dove, nel giro di pochi minuti il Borussia va in vantaggio e si fa raggiungere. Al 9’ la prima occasione, con Pandev, che servito da un bel lancio di Mertens, lascia rimbalzare una volta il pallone e colpisce di sinistro, ma Szczesny è ben appostato e blocca. Gli azzurri schiacciano l’Arsenal, che, però, si chiude bene in difesa senza rischiare più di tanto. Anzi, al 23’, Rafael è costretto a respingere con i pugni una conclusione ravvicinata di Giroud, dimenticato per un istante sulla destra dalla difesa. Al 31’, ci prova Callejon da fuori area, ma il suo tiro termina di poco alto. Ma l’Arsenal è bravo ad addormentare la partita con il possesso palla e la pressione del Napoli, con il passare dei minuti si affievolisce, con gli inglesi che, visto anche il risultato di Marsiglia, non hanno alcun interesse ad alzare i ritmi.
Ad inizio secondo tempo, l’Arsenal entra in campo più convinto, mentre gli azzurri, provati dallo sforzo del primo tempo, non riescono più a tenere sotto pressione gli avversari che, più di una volta, si affacciano pericolosamente dalle parti di Rafael. All’11, Benitez lancia nella mischia anche Insigne (entrato al posto di Pandev) e subito il talento azzurro si mette in mostra con un gran colpo di tacco che smarca in area Armero, ma il terzino non riesce ad imprimere potenza alla sua conclusione che si spegne tra le braccia di Szczesny. L’occasione rivitalizza il Napoli che nel giro di pochi minuti si riversa nella metà campo avversaria, producendo pressing, cross e conclusioni (anche se non fortunate) verso la porta inglese. Finalmente, al 28’, Higuain sfonda il muro eretto dagli avversari, controlla un passaggio centrale di Callejon e, in area, spalle alla porta, si gira e trafigge Szczesny con un diagonale velenoso. A questo punto il Napoli sarebbe qualificato, tanto più che l’Arsenal, al 30’, rimane in dieci uomini per l’espulsione di Arteta (doppia ammonizione). Ma a pochi minuti dal termine, arriva la notizia che non doveva arrivare, con il vantaggio del Dortmund. Inutile, a questo punto, anche il gol di Callejon nell’ultimo minuti di recupero, al Napoli sarebbe servita un’altra rete.
Si consuma così una beffa atroce, tra le lacrime di Insigne e Higuain e gli applausi del San Paolo. Ora il Napoli dovrà giocare in Europa League, competizione che speriamo onori fino alla fine per due motivi: guadagnare punti di ranking e, perchè no, provare a vincere.

 
RAFAEL 6.5
MAGGIO 6.5
ALBIOL 7
FERNANDEZ 6.5
ARMERO 6.5
DZEMAILI 6
BEHRAMI 7
CALLEJON 8
PANDEV 5.5 (11’st Insigne 6.5)
MERTENS 7
HIGUAIN 7.5
BENITEZ 7

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