Palazzo Miranda o Medici di Ottajano
Storia e architettura
Palazzo Miranda o Medici di Ottajano si trova in via Chiaia 142.
L’edificio sorge sul terreno liberatosi in seguito all’abbattimento della Porta di Chiaia, demolita il 25 maggio del 1782, deciso dal Tribunale della Fortificazione per via dei rallentamenti che essa causava ad una delle principali vie di comunicazione della città.
Il palazzo venne progettato da Carlo Vanvitelli e realizzato da Gaetano Barba, su commissione dello stesso Tribunale che, nel 1789, venne acquistato per 45000 ducati da don Ferdinando Caracciolo e dalla moglie donna Gaetana Caracciolo d’Avellino, duchessa di Miranda. In seguito, la struttura venne ereditata dalla figlia Marianna Gaetani che andò in sposa al principe di Ottajano, Giuseppe de Medici.
Nel 1830, in occasione del matrimonio tra Miche de Medici Ottajani e la duchessa Giulia Marulli di San Cesareo, l’edificio venne ristrutturato e modificato dall’architetto Tommaso Giordano che costruì, sulla preesistente loggia, un secondo piano, mentre le decorazioni interne vennero affidate ad Antonio Niccolini. Inoltre, dodici anni dopo, venne aggiunto anche un terzo piano dall’architetto Anotnio Annito.
Infine, il palazzo è ricordato anche per aver ospitato la pinacoteca privata della duchessa Marulli, per aver accolto D’Annunzio nel 1892 e per l’iscrizione posta in ricordo della porta di accesso alla città abbattuta nel 1782.
L’edificio sorge sul terreno liberatosi in seguito all’abbattimento della Porta di Chiaia, demolita il 25 maggio del 1782, deciso dal Tribunale della Fortificazione per via dei rallentamenti che essa causava ad una delle principali vie di comunicazione della città.
Il palazzo venne progettato da Carlo Vanvitelli e realizzato da Gaetano Barba, su commissione dello stesso Tribunale che, nel 1789, venne acquistato per 45000 ducati da don Ferdinando Caracciolo e dalla moglie donna Gaetana Caracciolo d’Avellino, duchessa di Miranda. In seguito, la struttura venne ereditata dalla figlia Marianna Gaetani che andò in sposa al principe di Ottajano, Giuseppe de Medici.
Nel 1830, in occasione del matrimonio tra Miche de Medici Ottajani e la duchessa Giulia Marulli di San Cesareo, l’edificio venne ristrutturato e modificato dall’architetto Tommaso Giordano che costruì, sulla preesistente loggia, un secondo piano, mentre le decorazioni interne vennero affidate ad Antonio Niccolini. Inoltre, dodici anni dopo, venne aggiunto anche un terzo piano dall’architetto Anotnio Annito.
Infine, il palazzo è ricordato anche per aver ospitato la pinacoteca privata della duchessa Marulli, per aver accolto D’Annunzio nel 1892 e per l’iscrizione posta in ricordo della porta di accesso alla città abbattuta nel 1782.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da: Flickr