Palazzo Caracciolo di San Teodoro

Storia e architettura
Palazzo Caracciolo di san Teodoro si trova lungo la Riviera di Chiaia al numero 281.
L’edificio venne costruito nel 1826 dall’architetto Guglielmo Becchi, per volontà del Duca di San Teodoro, che aveva acquistato le precedenti case presenti nel luogo sin dal XVII secolo e appartenenti alle famiglie Pannone e Leonardo di Tocco.
Lo stile utilizzato per la realizzazione del palazzo, con pianta a “L”, è di ispirazione classica, con elementi che lo stesso autore definiva di tipo “pompeiano”. La facciata si innalza su tre piani e, nel basamento, presenta un vestibolo con tre aperture scandite da quattro colonne scanalate con capitelli dorici. Queste a loro volta sorreggono la balconata che percorre tutto il piano superiore, struttura che si ripete anche all’ultimo livello. Al centro, viene replicata lo stesso disegno del vestibolo con quattro colonne che inquadrano tra aperture e che differiscono tra loro per lo stile dei capitelli: ionici al secondo e corinzi nel terzo. Infine, all’estremo più alto, troviamo il cornicione, sorretto da una serie di dentelli. All’interno, l’androne presenta una copertura con volta a botte a tutto sesto; la scala neoclassica, con volta a padiglione, conduce ai piani superiori, dove a quello nobile troviamo la sala da ballo delimitata da colonne, anch’essa caratterizzata da volta a botte e da due absidi.

Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001

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