Chiesa di San Giorgio Maggiore
Storia e architettura
La chiesa di San Giorgio Maggiore
si trova in Via Duomo.
La struttura venne costruita tra il IV e il V secolo per volere del vescovo di Napoli San Severo che la edificò all’incrocio tra Via Duomo e Piazza Crocelle ai Mannesi. A causa di ciò, per i primi secoli, la struttura prese il nome del suo committente e venne chiamata “la severiana”, ma al suo interno esisteva già una cappella dedicata a San Giorgio. Nel 1618 la chiesa venne affidata dal cardinale Decio Carafa ai padri Pii Operai che la restaurarono, rendendola agibile e facendole guadagnare anche il grado di parrocchia. Purtroppo, nel 1640, un incendio devasto l’intera struttura che dovette essere quasi del tutto ricostruita. L’opera fu affidata a Cosimo Fanzago che, nell’occasione, invertì l’orientamento della struttura, spostando l’ingresso principale in quello che in origine era l’abside e fece costruire le tre cupole.
Alla fine dell’Ottocento venne attuato un altro restauro, nell’ambito dei lavori di ampliamento di Via Duomo. La navata sinistra venne sacrificata e le cappelle che si affacciavano su di essa vennero sostituite da altari, mentre la chiesa barocca fu unita all’abside paleocristiana.
si trova in Via Duomo.
La struttura venne costruita tra il IV e il V secolo per volere del vescovo di Napoli San Severo che la edificò all’incrocio tra Via Duomo e Piazza Crocelle ai Mannesi. A causa di ciò, per i primi secoli, la struttura prese il nome del suo committente e venne chiamata “la severiana”, ma al suo interno esisteva già una cappella dedicata a San Giorgio. Nel 1618 la chiesa venne affidata dal cardinale Decio Carafa ai padri Pii Operai che la restaurarono, rendendola agibile e facendole guadagnare anche il grado di parrocchia. Purtroppo, nel 1640, un incendio devasto l’intera struttura che dovette essere quasi del tutto ricostruita. L’opera fu affidata a Cosimo Fanzago che, nell’occasione, invertì l’orientamento della struttura, spostando l’ingresso principale in quello che in origine era l’abside e fece costruire le tre cupole.
Alla fine dell’Ottocento venne attuato un altro restauro, nell’ambito dei lavori di ampliamento di Via Duomo. La navata sinistra venne sacrificata e le cappelle che si affacciavano su di essa vennero sostituite da altari, mentre la chiesa barocca fu unita all’abside paleocristiana.
Interno
L’ingresso si apre nel catino absidale dell’antica chiesa paleocristiana, la cui struttura è caratterizzata da un’arcuata aperta, con tre archi che insistono su due colonne con capitelli corinzi.
L’interno presenta due sole navate, con tre cupole lungo la navata centrale; di queste, solo quella centrale ha un catino elevato, mentre le altre presentano una struttura più ribassata. L’altare maggiore, che custodisce le reliquie di San Severo, si trova nella nuova abside a pianta rettangolare, circondato da colonne corinzie disposte a semicerchio. Sul retro, nella parte del coro, troviamo due tele che rappresentano altrettanti miracoli di San Giorgio e San Severo.
Presso l’entrata laterale è posta quella che si pensa essere la sedia vescovile marmorea di San Severo, probabilmente trasportata nell’edificio dalle Catacombe di San Gennaro. Nella cappella alla sinistra dell’altare, è conservata una serie di affreschi di Francesco Solimena raffiguranti Sant’Antonio da Padova, San Nicola di Bari e il Calvario. Su di essi è posto un crocifisso ligneo attribuito allo scultore Nicola Fumo. Di fronte troviamo un dipinto di Giovanni Balducci, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giorgio e San Severo, datata 1629. Nelle prime cappelle troviamo le tele di Francesco Peresi in cui sono rappresentati la Conversione di San Disma e l’Arcangelo Raffele e Tobiolo.
L’interno presenta due sole navate, con tre cupole lungo la navata centrale; di queste, solo quella centrale ha un catino elevato, mentre le altre presentano una struttura più ribassata. L’altare maggiore, che custodisce le reliquie di San Severo, si trova nella nuova abside a pianta rettangolare, circondato da colonne corinzie disposte a semicerchio. Sul retro, nella parte del coro, troviamo due tele che rappresentano altrettanti miracoli di San Giorgio e San Severo.
Presso l’entrata laterale è posta quella che si pensa essere la sedia vescovile marmorea di San Severo, probabilmente trasportata nell’edificio dalle Catacombe di San Gennaro. Nella cappella alla sinistra dell’altare, è conservata una serie di affreschi di Francesco Solimena raffiguranti Sant’Antonio da Padova, San Nicola di Bari e il Calvario. Su di essi è posto un crocifisso ligneo attribuito allo scultore Nicola Fumo. Di fronte troviamo un dipinto di Giovanni Balducci, raffigurante la Madonna col Bambino, San Giorgio e San Severo, datata 1629. Nelle prime cappelle troviamo le tele di Francesco Peresi in cui sono rappresentati la Conversione di San Disma e l’Arcangelo Raffele e Tobiolo.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
Le foto sono tratte da:
Wikipedia
vorrei sapere se ci sono dei libri che parlano di codesta basilica grazie
https://www.amazon.it/Napoli-sacra-Guida-chiese-itinerari/dp/887369098X