Chiesa di San Severo al Pendino

Storia e architettura
facciataLa chiesa di San Severo al Pendino, sorge in Via Duomo.
Fu fondata nel 1448, al posto delle rovine della precedente chiesa di San Maria a Selice, voluta dal Pietro Caracciolo, abate di San Giorgio Maggiore, che vi aveva edificato anche un ospedale.
Nel 1575 fu affidata ai frati Domenicani che, all’inizio del XVII secolo. Affidarono il progetto di restauro all’architetto Giovan Giacomo di Conforto che la unì al monastero realizzato nell’adiacente Palazzo Cuomo. Quando i frati vennero allontanati dalla città nel decennio francese, la chiesa, tra il 1818 e il 1835, divenne sede dell’Archivio del Regno. In seguito la chiesa venne riaffidata di nuovo a dei religiosi, in particolare ai Frati Minori Osservanti che, nel 1845, affidarono un nuovo restauro a Filippo Botta. Di nuovo, però, nel 1863 i religiosi vennero espulsi e, in seguito, durante il Risanamento la chiesa fu privata della facciata (sostituita da una nuova in stile neorinascimentale) e accorciata fino a perdere anche le prime due cappelle laterali, Dopo il terremoto del 1980 la struttura, nonostante non più utilizzata come luogo di culto, fu restaurata e riaperta al pubblico come luogo di mostre e convegni.
All’interno troviamo il Monumento Sepolcrale di Gianalfonso Bisvallo, opera di Girolamo d’Auria del 1617, dal quale è stato trasferito nel transetto destro il dipinto raffigurante San Giovanni Battista, un rilievo in terracotta dello stesso artista che rappresenta Santa Maria a Selice e un dipinto di Luca Giordano sull’altare maggiore.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia

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