Chiesa Santa Maria delle Grazie Maggiore a Caponapoli
Storia e architettura
La chiesa di Santa Maria delle Grazie Maggiore si trova nell’omino largo e risale al XV secolo.
Infatti, i lavori per la sua fondazione cominciarono nel 1447 e la struttura venne completata nel 1473, in sostituzione della precedente cappella di Sant’Andrea dei grassi, nella quale si erano stabiliti degli eremiti Gerolomini nel 1412. Tra il 1516 e il 1535, invece, fu necessario un restauro, a seguito del quale, nel 1570, fu costruito anche il portale d’ingresso, opera di Francesco Di Palma detto il Mormando.
La chiesa venne soppressa nel 1809 e, fino al 1933, fu affidata al Complesso degli Incurabili. In seguito, per i vent’anni successivi, ne curarono gli interessi i frati originari che riuscirono a mantenerla grazie alle donazioni dei fedeli. Dopo gli anni 70 del XX secolo, però, il luogo di culto fu teatro di furti a atti di vandalismo.
Infatti, i lavori per la sua fondazione cominciarono nel 1447 e la struttura venne completata nel 1473, in sostituzione della precedente cappella di Sant’Andrea dei grassi, nella quale si erano stabiliti degli eremiti Gerolomini nel 1412. Tra il 1516 e il 1535, invece, fu necessario un restauro, a seguito del quale, nel 1570, fu costruito anche il portale d’ingresso, opera di Francesco Di Palma detto il Mormando.
La chiesa venne soppressa nel 1809 e, fino al 1933, fu affidata al Complesso degli Incurabili. In seguito, per i vent’anni successivi, ne curarono gli interessi i frati originari che riuscirono a mantenerla grazie alle donazioni dei fedeli. Dopo gli anni 70 del XX secolo, però, il luogo di culto fu teatro di furti a atti di vandalismo.
L'interno
Nonostante i saccheggi, la chiesa conserva comunque numerose opere scultoree e pittoriche che coprono un periodo che si estende dal Cinquecento al Settecento. L’interno, a croce latina con sei cappelle per lato, presenta ai lati dell’ingresso i sepolcri di Giovanna Scorziata e Fabrizio Brancaccio, opera di Girolamo d’Auria e Salvatore Caccavello. Nella seconda cappella sinistra traviamo la Deposizione, di Giovanni Da Nola, autore probabilmente anche della scultura posta sull’altare raffigurante la Madonna delle Grazie (altre fonti la attribuiscono a Giovan Tommaso Malvito). Nella sesta cappella di sinistra è conservato un bassorilievo di Girolamo Santacroce raffigurante l’incredulità di San Tommaso, mere tra le finestre sono posti alcuni busti di santi, opera di Domenico Antonio Vaccaro. Tra le altre opere ricordiamo alcuni affreschi di Nicola Vaccaro sulla cupola e raffiguranti Storie della Vita di Maria, un affresco raffigurante Sant’Antonio da Padova e attribuito ad Andrea da Salerno e le statue di San Gerolamo e del Beato Pietro da Pisa, entrambe realizzate da Lorenzo Vaccaro (XVIII secolo). Tra le opere non più nella chiesa, citiamo un bassorilievo di Girolamo d’Auria raffigurante la Caduta di San Paolo (si trovava nella terza cappella) e un dipinto eseguito nel 1595 da Fabrizio Santafede raffigurante la Madonna col Bambino, san Gerolamo e il Beato Pietro da Pisa (era conservato nella seconda cappella sinistra).
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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