Chiesa di Santa Maria Regina Coeli

Storia e architettura
facciataLa chiesa e il convento di Santa Maria Regina Coeli sorge
in Vico San Gaudioso, nell’area già occupata da palazzo Montalto che, nel 1590, le suore lateranensi acquistarono per trasferirsi in una sede più ampia.
Secondo alcune fonti, il progetto fu affidato a Giovan Vincenzo Della Monica e, secondo altre, a Giovanni Francesco Di Palma. I lavori, come si evince da un’iscrizione sul portale maggiore, terminarono nel 1594. Sicuramente, nel 1682 vi fu un intervento di Francesco Antonio Picchiatti, architetto e ingegnere napoletano, che esegui uno dei numerosi restauri che hanno subito gli edifici nel corso dei secoli.
L'interno
internoL’ingresso è preceduto da una doppia rampa di scale che arriva dinanzi al pronao, sorretto da pilastri, le cui arcate a tutto sesto vennero affrescate da un anonimo artista fiammingo (molto probabilmente Loise Croyls che aveva già realizzato dei dipinti, poi coperti, nella tribuna nel 1594, anche se tradizionalmente questi affreschi sono attribuiti a Paul Bril).
All’interno troviamo un’unica navata con cappelle laterali, le cui decorazioni con marmi e stucchi risalgono al 1778. Il soffitto, realizzato a cassettoni nel 1634 secolo su disegno di Pietro De Marino e dorato ne 1650, custodisce alcune tele di Massimo Stanzione eseguite tra il 1640 e il 1647 (l’Annunciazione, la Natività, l’Incoronazione della Vergine), mentre alle pareti, tra i finestroni, si alternano opere di Luca Giordano, Micco Spadao e Gian Battista Beniaschi. Altri affreschi sono di Lorenzo Vaccaro.
L’abside è sormontata da una cupola stuccata nel 1633, mentre l’altare è opera di Giovanni Mozzetta che lo realizzò nel 1652. Alle pareti troviamo anche affreschi di Pietro Bardellino.
Nella sagrestia è conservato un dipinto raffigurante un Compianto su Cristo Morto di Filippo Vitale, mentre nella cappella dedicata a Sant’Agostino troviamo tre dipinti di Luca Giordano, che raffigurano storie di Vita dei Santi Agostino e Patrizia,e, in quella del Crocifisso, La Salita al Calvario e Cristo Inchiodato alla Croce, opere dello stesso Giordano che le eseguì nel 1680.
Il chiostro
chiostroIl chiostro venne interamente completato intorno al 1682, quando vennero terminati i due corpi principali, adibiti ad accogliere le celle delle religiose, grazie al progetto di Francesco Antonio Picchiatti. Al suo interno sono custoditi i busti di San Vincenzo de’ Paoli e di Santa Giovanna Antida, mentre la fontana-pozzo al centro è del XVI secolo, realizzata in marmo e circondata da obelischi e sfere.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia,
culturacampania.it
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