Chiesa di San Bartolomeo
Storia e architettura
La Chiesa di San Bartolomeo si trova in via San Bartolomeo.
La chiesa fu costruita nel 1455 per opera di Cristofaro Bozzaotra, detto Astenesio, il quale la dono poi al figlio Bartolomeo, come risulta da un atto notarile di tre anni successivo. Poi, nel 1598, per volontà del Cardinale Gesualdo divenne parrocchia.
Alla fine del XVIII secolo la chiesa fu del tutto restaurata con stucchi e decorazioni rococò, di cui sono ancora visibili tracce all’interno. Con il restauro settecentesco fu ricoperta ogni testimonianza dell’architettura catalana della struttura precedente.
L’edificio, costruito secondo lo stile rinascimentale catalano, molto diffuso al
tempo, presenta una pianta di forma rettangolare con mura perimetrali in tufo e un’unica navata coperta da una volta a botte, con
una cupola in corrispondenza dell’altare maggiore.
La facciata presenta un portale architravato sormontato da un grande finestrone centinato.
All’interno rimangono solo alcuni stucchi settecenteschi e frammenti del pavimento maiolicato, mentre le opere che vi erano custodite, come il dipinto raffigurante San Bartolomeo, di Andrea da Salerno, e altre due tele sempre dello stesso pittore (ma da alcuni attribuite anche a Polidoro da Caravaggio), sono state trasferite.
La chiesa fu costruita nel 1455 per opera di Cristofaro Bozzaotra, detto Astenesio, il quale la dono poi al figlio Bartolomeo, come risulta da un atto notarile di tre anni successivo. Poi, nel 1598, per volontà del Cardinale Gesualdo divenne parrocchia.
Alla fine del XVIII secolo la chiesa fu del tutto restaurata con stucchi e decorazioni rococò, di cui sono ancora visibili tracce all’interno. Con il restauro settecentesco fu ricoperta ogni testimonianza dell’architettura catalana della struttura precedente.
L’edificio, costruito secondo lo stile rinascimentale catalano, molto diffuso al
tempo, presenta una pianta di forma rettangolare con mura perimetrali in tufo e un’unica navata coperta da una volta a botte, con
una cupola in corrispondenza dell’altare maggiore.
La facciata presenta un portale architravato sormontato da un grande finestrone centinato.
All’interno rimangono solo alcuni stucchi settecenteschi e frammenti del pavimento maiolicato, mentre le opere che vi erano custodite, come il dipinto raffigurante San Bartolomeo, di Andrea da Salerno, e altre due tele sempre dello stesso pittore (ma da alcuni attribuite anche a Polidoro da Caravaggio), sono state trasferite.
Dove si trova - mappa