Quadreria del Pio Monte della Misericordia
Al suo interno sono conservate principalmente opere di Francesco De Mura che, nel 1782, ne donò all’associazione ben 192. Di questo artista, oggi, fanno parte della collezione 42 dipinti tra cui: L’imperatore Ludovico giunge a Montecassino, La Bottega di San Giuseppe, L’Assunzione, L’Adorazione dei Magi, Storie di San Benedetto (tre), Storie di angeli recanti simboli (quattro), Aurora e Titone (1763-1768, due versioni), La Gloria dei principi (1755), Il Sogno di Giacobbe, San Giovanni Battista, La Maddalena, San Paolo eremita e Ritratto di dama.
Tra gli altri dipinti più importanti troviamo: Ritratto equestre di Carlo Tocco di Montemiletto, di Agostino Beltrano, Ritratto equestre di Leonardo Tocco di Montemiletto, di Giovanni Stefano Maja, Santa Martire in gloria, di Domenico Antonio Vaccaro, Adorazione del vitello d’oro, di Francesco Maria Caselli, Adorazione dei magi, di Giovanni Filippo Criscuolo, Sepoltura di Cristo, di Giovanni Baglione (1671), Madonna col bambino e un certosino, di Fabrizio Santafede, Incontro di Giacobbe e Rachele, di Luca Giordano, San Gerolamo, di Hendrick Van Somer, Rovine (quattro), di Leonardo Coccorante, Sacra famiglia con Santa Lucia, di Fabrizio Santafede, Ritratto d’uomo in armatura, di Fabrizio Santafede, Pietà, di Andrea Vaccaro, Autoritratto, di Luca Giordano (1692), Incredulità di San Tommaso, di Dirck van Baburen (1617 – 1620), San Francesco, di Cerano, Negazione di Pietro, del Maestro del Giudizio di Salomone (probabilmente Jusepe de Ribera), Ss. Gennaro e Biagio, di Micco Spadaro, San Gerolamo, di Francesco Antonio Altobello, Decollazione di San Gennaro, di Nicolò De Simone, Sant’Antonio Abate, di Jusepe De Ribera.
Tra le altre opere ne sono conservate di Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, Francesco Guarino, Niccolò Recco e quattro della scuola di Mattia Preti raffiguranti Storie di Gesù.
All’interno della quadreria, inoltre, sono custoditi importanti documenti storici come una copia dell’atto costitutivo del 1602, il documento di approvazione della prima capitolazione del re Filippo III firmato del Viceré Giovanni Alfonso Pimentel de Herrera del 1604 e la copia Breve di Papa Paolo V del 1605 con il quale veniva concesso l’avallo alla costituzione del Pio Monte.
Inoltre ci sono i contratti stipulati con gli artisti che nel corso dei secoli hanno realizzato le opere per l’associazione, tra cui quello firmati da Caravaggio, Luca Giordano e Battistello Caracciolo.
Infine, è qui collocato anche il famoso testamento con cui Francesco De Mura lascia in eredità al Pio Monte i suoi quadri, a patto che questi venissero venduti per realizzare opere benefiche. Le volontà del pittore furono rispettate e, solo successivamente, alcuni dipinti vennero riacquistati privatamente dai membri dell’associazione.
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