Chiesa del Santissimo Crocifisso detta la Sciabica
Storia e architettura
La Chiesa del Santissimo Crocifisso (detta la Sciabica) si trova in Via dei Tribunali, al di sotto della Basilica di San Paolo Maggiore.
L’edificio è collocato proprio alla base dell’antico tempio romano dei Dioscuri, risalente al I secolo d.C., le cui rovine rimasero visibili fino al 1688 quando un terremoto le fece crollare e sulle quali fu poi costruita la Basilica di San Paolo Maggiore. Tracce dell’epoca romana sono da riscontrarsi in alcuni punti della facciata, dove è possibile riscontrare il la classica “opus reticulatum” (opera reticolata), tecnica edilizia romana utilizzata per realizzare il paramento dei muri. Negli anni sessanta del Novecento, la chiesa venne collegata con il Succorpo, stravolgendo l’aspetto architettonico originario.
L’interno è costituito da tre navate, con quella centrale adibita a luogo di culto con un altare maggiore del XIX secolo sovrastato dal Crocifisso con la Madonna e San Giovanni Battista (XV secolo) 3 dai dipinti di Paolo De Falco (XVIII secolo). Le navate laterali, invece, sono utilizzare come sacrestia, uffici e cimitero. All’interno è custodito anche un organo del XVIII secolo e alcune reliquie.
L’edificio è collocato proprio alla base dell’antico tempio romano dei Dioscuri, risalente al I secolo d.C., le cui rovine rimasero visibili fino al 1688 quando un terremoto le fece crollare e sulle quali fu poi costruita la Basilica di San Paolo Maggiore. Tracce dell’epoca romana sono da riscontrarsi in alcuni punti della facciata, dove è possibile riscontrare il la classica “opus reticulatum” (opera reticolata), tecnica edilizia romana utilizzata per realizzare il paramento dei muri. Negli anni sessanta del Novecento, la chiesa venne collegata con il Succorpo, stravolgendo l’aspetto architettonico originario.
L’interno è costituito da tre navate, con quella centrale adibita a luogo di culto con un altare maggiore del XIX secolo sovrastato dal Crocifisso con la Madonna e San Giovanni Battista (XV secolo) 3 dai dipinti di Paolo De Falco (XVIII secolo). Le navate laterali, invece, sono utilizzare come sacrestia, uffici e cimitero. All’interno è custodito anche un organo del XVIII secolo e alcune reliquie.
Dove si trova - mappa