Chiesa di San Giacomo degli Italiani
Storia e descrizione
La Chiesa di San Giacomo degli Italiani si trova in Via Agostino Depretis.
Le origini della chiesa risalgono al XIII secolo. Secondo la tradizione, tutto ha inizio il 12 giugno del 1238, quando a Napoli arrivarono alcuni soldati superstiti provenienti dalle guarnigioni senesi e pisane al seguito del leggendario esercito di Federico II, l’Imperatore di Germania, che vollero dare seguito ad un voto, secondo il quale avrebbero realizzato un luogo di culto dedicato a San Giacomo nel punto in cui sarebbero sbarcati al loro ritorno in città dopo una battaglia vinta contro i Saraceni. Così, dopo aver acquistato il terreno, cominciò la costruzione dell’edificio che si sarebbe conclusa il 29 agosto 1239.
La storia ci riporta al 1406, quando re Ladislao concesse la chiesa in uso ai cavalieri italiani e spagnoli dell’Ordine equestre di San Giacomo della Spada.
Dopo di che, nel XVI secolo, Don Pedro de Toledo decise di costruire un’altro luogo di culto dedicato a San Giacomo che mise a disposizione di un gruppo di cavalieri a maggioranza spagnola. Così, perchè fosse più facile distinguerli, al nuovo edificio (oggi inglobato in Palazzo San Giacomo) venne attribuito l’appellativo “degli Spagnoli”, mentre alla struttura più antica quello “degli Italiani”.
Nel 1613 la chiesa divenne proprietà della confraternita di Santa Maria del Refrigerio, detta anche Bianchi del Purgatorio, che mantenne il patronato della chiesa per i tre secoli successivi, fino alla fine dell’Ottocento, quando la struttura venne demolita nell’ambito dei lavori per il Risanamento. Al suo posto venne costruita la chiesa attuale che venne consacrata nel 1901.
La nuova facciata, realizzata su due ordini, conserva ancora il portale in stile rinascimentale, frutto di un restauro in stile barocco della chiesa originaria nel 1775, sormontato dallo stemma dell’ordine cavalleresco. All’interno vennero riportati anche alcuni dipinti che erano custoditi nel vecchio edificio.
La chiesa, danneggiata a causa dei bombardamenti nel 1943, perse alcuni ornamenti neobarocchi della facciata la torretta campanaria e, fino al 1956, era nota come “chiesa degli americani”, poichè militari e autorità statunitensi la utilizzavano come luogo destinato al culto per coloro che erano di fede cattolica.
La chiesa è venne chiusa e sconsacrata dopo il terremoto 1980, dopo di che fu utilizzata per ospitare convegno e mostre.
Le origini della chiesa risalgono al XIII secolo. Secondo la tradizione, tutto ha inizio il 12 giugno del 1238, quando a Napoli arrivarono alcuni soldati superstiti provenienti dalle guarnigioni senesi e pisane al seguito del leggendario esercito di Federico II, l’Imperatore di Germania, che vollero dare seguito ad un voto, secondo il quale avrebbero realizzato un luogo di culto dedicato a San Giacomo nel punto in cui sarebbero sbarcati al loro ritorno in città dopo una battaglia vinta contro i Saraceni. Così, dopo aver acquistato il terreno, cominciò la costruzione dell’edificio che si sarebbe conclusa il 29 agosto 1239.
La storia ci riporta al 1406, quando re Ladislao concesse la chiesa in uso ai cavalieri italiani e spagnoli dell’Ordine equestre di San Giacomo della Spada.
Dopo di che, nel XVI secolo, Don Pedro de Toledo decise di costruire un’altro luogo di culto dedicato a San Giacomo che mise a disposizione di un gruppo di cavalieri a maggioranza spagnola. Così, perchè fosse più facile distinguerli, al nuovo edificio (oggi inglobato in Palazzo San Giacomo) venne attribuito l’appellativo “degli Spagnoli”, mentre alla struttura più antica quello “degli Italiani”.
Nel 1613 la chiesa divenne proprietà della confraternita di Santa Maria del Refrigerio, detta anche Bianchi del Purgatorio, che mantenne il patronato della chiesa per i tre secoli successivi, fino alla fine dell’Ottocento, quando la struttura venne demolita nell’ambito dei lavori per il Risanamento. Al suo posto venne costruita la chiesa attuale che venne consacrata nel 1901.
La nuova facciata, realizzata su due ordini, conserva ancora il portale in stile rinascimentale, frutto di un restauro in stile barocco della chiesa originaria nel 1775, sormontato dallo stemma dell’ordine cavalleresco. All’interno vennero riportati anche alcuni dipinti che erano custoditi nel vecchio edificio.
La chiesa, danneggiata a causa dei bombardamenti nel 1943, perse alcuni ornamenti neobarocchi della facciata la torretta campanaria e, fino al 1956, era nota come “chiesa degli americani”, poichè militari e autorità statunitensi la utilizzavano come luogo destinato al culto per coloro che erano di fede cattolica.
La chiesa è venne chiusa e sconsacrata dopo il terremoto 1980, dopo di che fu utilizzata per ospitare convegno e mostre.
Dove si trova - mappa
Molto interessante. Come è possibile conoscere i nomi dei cavalieri dell’ordine della spada,dove o chi ne potrebbe aver conservato i registri?