Chiesa di Santa Maria della Vittoria
Storia e descrizione
La Chiesa di Santa Maria della Vittoria si trova in Piazza Vittoria.
La chiesa venne fondata intorno al 1573 dai padri Carmelitani, anche se poi passò ai Padri del Gesù che la ottennero tramite donazione da parte di Anna Maria Toraldo, marchesa di Polignano. Nel corso degli anni l’edificio venne inglobato dalle successivo costruzioni, così come è possibile osservare oggigiorno.
La chiesa si chiama così perchè dedicata alla vittoria riportata dalla Lega Santa nella battaglia di Lepanto contro gli Ottomani (7 ottobre 1571), nella quale l’esercito europea era guidato da don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V d’Asburgo, che alcune fonti citano anche come fondatore dell’edificio religioso nel 1625.
Nel 1646 la chiesa venne restaurata e rimaneggiata per volontà di Margherita d’Austria, figlia di Giovanna (già promotrice di alcune modifiche negli anni precedenti) e nipote di Giovanni, affidando il progetto all’architetto padre Pietro Caracciolo (altre fonti parlano del del padre teatino Grimaldi): a questo periodo risale la costruzione della cupola e del portico a tre arcate che anticipa l’ingresso della chiesa. Altri restauri si resero necessari per riparare i danni del terremoto del 1732, mentre nel 1735 viene realizzata la decorazione in stucco di Andrea Tramontano.
A partire dal 1775, il convento venne utilizzato per ospitare il quartiere militare borbonico e, successivamente, parte della Caserma Vittoria, progettata dall’architetto Errico Alvino. La chiesa, invece, venne soppressa nel 1816 e ceduta ai fratelli Nantes che poi affidarono l’immobile al Genio per Caserma delle Guardie di Sua Maestà. Nel 1824, però, la facciata della chiesa andò perduta e il complesso, ceduto a privati, venne adibito ad abitazioni.
All’interno spiccano le bellissime colonne corinzie in marmo, poste accanto ai pilastri di sostegno della cupola. Tra le opere pittoriche, da ricordare un dipinto di Massimo Stanzione raffigurante l’Annunziata e un’opera anonima del XVII secolo raffigurante la Vergine che appare a don Giovanni d’Austria durante la battaglia di Lepanto, commissionata da Giovanna d’Austria nel 1628.
La chiesa venne fondata intorno al 1573 dai padri Carmelitani, anche se poi passò ai Padri del Gesù che la ottennero tramite donazione da parte di Anna Maria Toraldo, marchesa di Polignano. Nel corso degli anni l’edificio venne inglobato dalle successivo costruzioni, così come è possibile osservare oggigiorno.
La chiesa si chiama così perchè dedicata alla vittoria riportata dalla Lega Santa nella battaglia di Lepanto contro gli Ottomani (7 ottobre 1571), nella quale l’esercito europea era guidato da don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V d’Asburgo, che alcune fonti citano anche come fondatore dell’edificio religioso nel 1625.
Nel 1646 la chiesa venne restaurata e rimaneggiata per volontà di Margherita d’Austria, figlia di Giovanna (già promotrice di alcune modifiche negli anni precedenti) e nipote di Giovanni, affidando il progetto all’architetto padre Pietro Caracciolo (altre fonti parlano del del padre teatino Grimaldi): a questo periodo risale la costruzione della cupola e del portico a tre arcate che anticipa l’ingresso della chiesa. Altri restauri si resero necessari per riparare i danni del terremoto del 1732, mentre nel 1735 viene realizzata la decorazione in stucco di Andrea Tramontano.
A partire dal 1775, il convento venne utilizzato per ospitare il quartiere militare borbonico e, successivamente, parte della Caserma Vittoria, progettata dall’architetto Errico Alvino. La chiesa, invece, venne soppressa nel 1816 e ceduta ai fratelli Nantes che poi affidarono l’immobile al Genio per Caserma delle Guardie di Sua Maestà. Nel 1824, però, la facciata della chiesa andò perduta e il complesso, ceduto a privati, venne adibito ad abitazioni.
All’interno spiccano le bellissime colonne corinzie in marmo, poste accanto ai pilastri di sostegno della cupola. Tra le opere pittoriche, da ricordare un dipinto di Massimo Stanzione raffigurante l’Annunziata e un’opera anonima del XVII secolo raffigurante la Vergine che appare a don Giovanni d’Austria durante la battaglia di Lepanto, commissionata da Giovanna d’Austria nel 1628.
Dove si trova - mappa
Foto
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Le foto sono tratte da:
Wikipedia
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