Chiesa di Santa Maria dell’Arco in Via Soprammuro
Storia e descrizione
La Chiesa di Santa Maria dell’Arco in Via Soprammuro si trova in Via Soprammuro.
La chiesa venne costruita intorno al 1718, dopo che il Tribunale della Fortificazione, Acqua e Mattonata concesse a don Giovanni Battista Brancaccio lo spazio a ridosso della Torre “La Fortezza” per la costruzione di una piccola chiesa che doveva servire a custodire un’immagine sacra posta sotto un arco della zona, venerata e custodita dalla Confraternita di Santa Maria dell’Arco degli Ogliarai (che aveva sede presso la chiesa di Santa Maria la Scala). La chiesa venne poi rimaneggiata nel 1839 con l’aggiunta del piano superiore, mentre un altro restauro coinvolse l’ingresso il 16 settembre 1961 (o 1981), come attestato da un mosaico posto all’entrata.
Dopo l’1 agosto 1943, quando un bombardamento statunitense colpì e distrusse la Chiesa di Santa Caterina in Foro Magno (in Piazza Mercato, luogo in cui fu battezzato nel 1620, e nel 1641 anche sposato, Masaniello), la parrocchia venne spostata in questa chiesa fino al 1976, per poi passare per pochissimi anni, fino alla fine degli anni Ottanta del Novecento, alla Congregazione di Santa Maria dell’Arco e, infine, essere chiusa.
L’interno dovrebbe ancora custodire, in una nicchia, una copia dell’antica immagine sacra, un dipinto ad olio su rame, di autore anonimo, che raffigura la Madonna col Bambino e Angeli. Ai lati dell’altare maggiore, risalente al 1787 e realizzato in marmi commessi, si aprono due cappelline laterali: A sinistra, troviamo l’altarino detto del Vangelo, su cui dovrebbe trovarsi una nicchia con una statua di Santa Maria Addolorata; a destra, invece, l’altarino detto dell’Epistola con una statuetta di Santa Lucia da Siracusa.
La chiesa venne costruita intorno al 1718, dopo che il Tribunale della Fortificazione, Acqua e Mattonata concesse a don Giovanni Battista Brancaccio lo spazio a ridosso della Torre “La Fortezza” per la costruzione di una piccola chiesa che doveva servire a custodire un’immagine sacra posta sotto un arco della zona, venerata e custodita dalla Confraternita di Santa Maria dell’Arco degli Ogliarai (che aveva sede presso la chiesa di Santa Maria la Scala). La chiesa venne poi rimaneggiata nel 1839 con l’aggiunta del piano superiore, mentre un altro restauro coinvolse l’ingresso il 16 settembre 1961 (o 1981), come attestato da un mosaico posto all’entrata.
Dopo l’1 agosto 1943, quando un bombardamento statunitense colpì e distrusse la Chiesa di Santa Caterina in Foro Magno (in Piazza Mercato, luogo in cui fu battezzato nel 1620, e nel 1641 anche sposato, Masaniello), la parrocchia venne spostata in questa chiesa fino al 1976, per poi passare per pochissimi anni, fino alla fine degli anni Ottanta del Novecento, alla Congregazione di Santa Maria dell’Arco e, infine, essere chiusa.
L’interno dovrebbe ancora custodire, in una nicchia, una copia dell’antica immagine sacra, un dipinto ad olio su rame, di autore anonimo, che raffigura la Madonna col Bambino e Angeli. Ai lati dell’altare maggiore, risalente al 1787 e realizzato in marmi commessi, si aprono due cappelline laterali: A sinistra, troviamo l’altarino detto del Vangelo, su cui dovrebbe trovarsi una nicchia con una statua di Santa Maria Addolorata; a destra, invece, l’altarino detto dell’Epistola con una statuetta di Santa Lucia da Siracusa.
Dove si trova - mappa