Chiesa di Santa Teresella degli Spagnoli
Storia
La Chiesa di Santa Teresella degli Spagnoli si trova in Via Santa Teresella degli Spagnoli.
La data di fondazione dell’edificio (noto anche con il nome di Santa Teresa dei Carmelitani o Santa Maria del Buon Successo) risulta incerta, anche se una primitiva costruzione viene datata intorno al XVII secolo, periodo al quale risale un crocifisso conservato nella sagrestia, che, poi, fu inglobato nell’attuale struttura nel secolo successivo. Nel 1788 risulta appartenente ai Carmelitani Spagnoli insieme ad un piccolo convento, oggi adibito ad abitazioni, nel palazzo adiacente e, sempre sul finire del Settecento subì un sostanziale rifacimento. Molti altri restauri si susseguirono nel corso dei secoli, costringendo il luogo di culto a frequenti mutamenti: tra questi, all’interno della chiesa è ricordato quello della seconda metà dell’Ottocento, dopo che, nel 1834, in pieno periodo di restaurazione borbonica dopo il dominio francese, il complesso venne affidato alla Pia Congregazione di Sacerdoti dell’Immacolata Concezione.
La data di fondazione dell’edificio (noto anche con il nome di Santa Teresa dei Carmelitani o Santa Maria del Buon Successo) risulta incerta, anche se una primitiva costruzione viene datata intorno al XVII secolo, periodo al quale risale un crocifisso conservato nella sagrestia, che, poi, fu inglobato nell’attuale struttura nel secolo successivo. Nel 1788 risulta appartenente ai Carmelitani Spagnoli insieme ad un piccolo convento, oggi adibito ad abitazioni, nel palazzo adiacente e, sempre sul finire del Settecento subì un sostanziale rifacimento. Molti altri restauri si susseguirono nel corso dei secoli, costringendo il luogo di culto a frequenti mutamenti: tra questi, all’interno della chiesa è ricordato quello della seconda metà dell’Ottocento, dopo che, nel 1834, in pieno periodo di restaurazione borbonica dopo il dominio francese, il complesso venne affidato alla Pia Congregazione di Sacerdoti dell’Immacolata Concezione.
Descrizione
La facciata, con timpano triangolare, si sviluppa su due ordini, risultato degli interventi ottocenteschi: il primo è composto da un atrio, sorretto da colonne tuscaniche, che anticipa il portale d’ingresso, mentre il secondo, ospita un grande finestrone affiancato da due coppie di lesene verticali.
L’interno presenta una pianta a croce latina, con cupola e volta a botte. Alle spalle dell’altare maggiore è conservata una tela ritrae raffigurante la Vergine che appare a Santa Teresa d’Avila e a San Giovanni della Croce, opera anonima databile presumibilmente ad un periodo posteriore al secondo quarto del XVII secolo. Attribuibile alla scuola di Giuseppe Sanmartino o di Angelo Viva, invece, l’angelo in marmo scolpito sul paliotto.
La zona del transetto custodisce altri due altari di epoca settecentesca, sui quali si trovano cone e angeli dello stesso periodo. Attribuibile a Belisario Corenzio e Luigi Rodriguez, suo collaboratore, una tela del XVII secolo raffigurante la Sacra Famiglia, trasferita in questa chiesa dalla scomparsa chiesa di Sant’Anna di Palazzo.
Infine, all’interno dell’edificio sono custoditi i sepolcri di Giuseppe Domenico Daniele, nobile di Siracusa e di Capua, e di Giovan Battista della Rocca, colonnello dell’esercito borbonico nato a Lucera e morto a Napoli nel 1817.
L’interno presenta una pianta a croce latina, con cupola e volta a botte. Alle spalle dell’altare maggiore è conservata una tela ritrae raffigurante la Vergine che appare a Santa Teresa d’Avila e a San Giovanni della Croce, opera anonima databile presumibilmente ad un periodo posteriore al secondo quarto del XVII secolo. Attribuibile alla scuola di Giuseppe Sanmartino o di Angelo Viva, invece, l’angelo in marmo scolpito sul paliotto.
La zona del transetto custodisce altri due altari di epoca settecentesca, sui quali si trovano cone e angeli dello stesso periodo. Attribuibile a Belisario Corenzio e Luigi Rodriguez, suo collaboratore, una tela del XVII secolo raffigurante la Sacra Famiglia, trasferita in questa chiesa dalla scomparsa chiesa di Sant’Anna di Palazzo.
Infine, all’interno dell’edificio sono custoditi i sepolcri di Giuseppe Domenico Daniele, nobile di Siracusa e di Capua, e di Giovan Battista della Rocca, colonnello dell’esercito borbonico nato a Lucera e morto a Napoli nel 1817.
Dove si trova - mappa