Chiesa di Sant’Agata degli Orefici
Storia e descrizione
La Chiesa di Sant’Agata degli Orefici si trovava al centro dell’attuale Via Antonio Scialoja.
La chiesa occupava quel luogo probabilmente già dal 1502, periodo in cui era nota con il nome di Sant’Agata de Calcara, ma già in precedenza (dal 1324) veniva utilizzata dalla Confraternita di Santa Maria del Buon Consiglio, che, nel 1585 decise di annettervi anche un ospedale per sacerdoti (poi spostato presso l’ospedale di Santa Maria della Misericordia ai Vergini).
Successivamente, dal 1596 al 1622, gli Orefici finanziarono alcuni lavori di restauro e rifacimento, mentre altri interventi di sostanziale modifica vennero eseguiti intorno al 1710 dalla Confraternita del Buon Consiglio.
L’edificio si presentava a croce latina con navata unica e quattro altari, ma venne abbattuto intorno al 1892 durante i lavori di Risanamento che prevedevano l’apertura di Corso Umberto I.
Durante queste operazioni, scavi al di sotto delle fondamenta della chiesa e nell’intera area portarono alla luce resti di un antico mercato, di alcuni ambienti affrescati, di una platea in tufo giallo con 12 colonne e una statua acefala raffigurante la dea Nike.
La chiesa occupava quel luogo probabilmente già dal 1502, periodo in cui era nota con il nome di Sant’Agata de Calcara, ma già in precedenza (dal 1324) veniva utilizzata dalla Confraternita di Santa Maria del Buon Consiglio, che, nel 1585 decise di annettervi anche un ospedale per sacerdoti (poi spostato presso l’ospedale di Santa Maria della Misericordia ai Vergini).
Successivamente, dal 1596 al 1622, gli Orefici finanziarono alcuni lavori di restauro e rifacimento, mentre altri interventi di sostanziale modifica vennero eseguiti intorno al 1710 dalla Confraternita del Buon Consiglio.
L’edificio si presentava a croce latina con navata unica e quattro altari, ma venne abbattuto intorno al 1892 durante i lavori di Risanamento che prevedevano l’apertura di Corso Umberto I.
Durante queste operazioni, scavi al di sotto delle fondamenta della chiesa e nell’intera area portarono alla luce resti di un antico mercato, di alcuni ambienti affrescati, di una platea in tufo giallo con 12 colonne e una statua acefala raffigurante la dea Nike.
Dove si trovava - mappa