Sisco

Sisco

siscoIl Sisco (detto anche piffero o zufolo) è un piccolo flauto dolce costituito solitamente da materiale povero, come una canna di bambù (anche se ve ne sono esemplari in legno, terracotta, osso e perfino avorio), con il quale si producono suoni molto acuti.
Era solitamente dotato di un unico foro, ma esistevano anche versioni più evolute con almeno 3 o 4 aperture.
Era lo strumento preferito soprattutto dai bambini che, in tempi in cui le condizioni economiche non permettevano di meglio, lo utilizzavano come giocattolo. Nonostante questo, esisteva comunque qualche suonatore esperto che riusciva a ricavare melodie complesse.

Sisco a dduje

Sisco a dduje

‘O “sisco a dduje” (detto anche piffero o zufolo) è un flauto doppio formato da due canne, che potevano avere entrambe la stessa imboccatura oppure essere indipendenti. In entrabi i casi, le canne potevano essere parallele o “a V”.
Secondo la tradizione, la canna destra (detta “maschio”) aveva 4 fori, mentre la sinistra (detta “femmina!) uno in meno.
Durante le feste popolari e le tarantelle, veniva utilizzato insieme al “sisco” singolo e ad altri strumenti.

Tromma

Tromma

TrommaLa tromma (o scacciapensieri) è uno stumento idiofono a bocca, di origine asiatica, diffuso in quasi tutto il mondo.
In Italia arriva intorno al XIV secolo, portato in Europa dalle popolazioni nomadi (da cui ne dericò la denominazione popolare di “tromba degli zingari”), che lo utlizzavano durante le feste e lo vendevano agli abitanti del luogo.
La tromma era formato tipicamente da un telaio e una linguetta, entrambe in metallo. Il primo, a forma di ferro di cavallo, termina con due bracci allungati molto vicini tra loro, giusto lo spazio per il passaggio della linguetta, saldata sul fondo del telaio e libera dall’altro.
Il suonatore stringe tra i denti lo strumento dalla parte più arrotondata, mentre con le dita si fa vibrare la linguetta di metallo, utilizzando la cavità orale come cassa armonica. Il suono prodotto varia a seconda di come e quanto si apre la bocca e muovendo in modo opportuno la lingua.

Troccola

Troccola

TroccolaLa troccola è uno strumento popolare, realizzato in legno, di cui esistono due versioni. La prima è composta da una tavola di legno su cui sono installate delle maniglie metalliche; il suono viene riprodotto semplicemente agitando lo strumento in modo che i pezzi di metallo vadano a percuotere il legno. La seconda, invece, è costruita interamente in legno, in cui uno dei bracci viene fatto ruotare intorno al perno; in questo modo, la parte in movimento sbatte ripetutamente contro una ruota dentata, producendo così il suono.
Pur essendo uno strumento popolare molto antico, la troccola è ancora usata durante alcuni eventi religiosi del Sud Italia, in particolare durante le processioni della Settimana Santa, periodo nel quale non è possibile far suonare le campane.

Tofa

Tofa

tofaLa tofa è un particolare strumento popolare relizzato utilizzando una grande conchiglia marina (le cui dimensioni possono arrivare anche fino a 30 cm), solitamente quella del Tritone, un grande mollusco carnivoro che si nutre di stelle marine e bivalvi.
La tofa veniva suonata praticando un foro sulla conchiglia, utilizzato per soffiarvi dentro l’aria; a seconda di dove questo veniva aperto, si parla di imboccatura dritta o laterale.
Il suono di questo strumento è molto forte e, infatti, nacque prima di tutto come strumento di segnalazio, utilizzato soprattutto dai cacciatori o dai pescatori di ritorno nel porto, e solo in seguito si diffuse il suo utilizzo come strumento folcloristico.