Napoli – Gela 2-0

Domenica 26/02/2006 – Ventiquattresima
giornata –
 

Il Napoli riparte verso la B
Sciopero dei tifosi. Calaiò e Trotta in
gol, Bogliacino eccellente in regia: Gela ko.

 

NAPOLI – GELA 2 – 0 (19000
spettatori)

Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Guardalinee: Baldini e Passalacqua.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Romito, Giubilato, Cupi, Trotta,
Montervino, Bogliacino, Capparella (46'st Briotti), Pià, (26'st Sosa),
Calaiò, (34'st Grieco).
Panchina: Gianello, Nigro, Montesanto, Vitale. All. Reja.
GELA (3-4-1-2): Castelli, Tamburro (33'st Comandatore), Gargiulo,
Filippi, Unniemi, Levacovich, Giugliano, Rivota, Carboni, Abate (27'st
Di Piedi), Baclet (17'st Vidallè).
Panchina: Proietti, Gambuzza, Sapienza, Liendo. All. Pensabene.

MARCATORI: 30'pt Calaiò,
17'st Trotta
.

Quarantacinque minuti di sciopero: "Se in campo non c'è impegno questa
curva sarà vuota e senza sostegno". Hanno incrociato le braccia e
stretto l'ugola: "Massa, Sassari e Castellammare presidente non li
pagare… fanno finta di giocare". Prima la contestazione, poi comincia
il carnevale di Napoli. Coriandoli e gol, qualche fischio e poche
chiacchiere, la maschera di Robin Hood Calaiò alla mezz'ora del primo
tempo, la freccia di Trotta nel cuore del secondo. Il Napoli ha fatto
forza sull'orgoglio e ha ritrovato la sua gente dopo quell'imponente
richiamo alla dignità. Edy Reja, dopo 7 giorni di esposizione al
pubblico dileggio, si è ripreso la vittoria, forte di una superiorità
tecnica abissale. Il gusto sapido e sadico del destino si era permesso
di dissacrare la formazione-tipo con una quasi ingovernabile catena di
accidenti, fuori in un colpo Fontana, Amodio, Lacrimini e Maldonado
(squalificato) ma il tecnico stavolta ha saputo tenere salda la baracca:
all'ultimo ha preferito la velocità di Pià alla stazza di Sosa. Un
Napoli che aveva dovuto rinunciare alla mente del suo regista ma che ha
trovato in Bogliacino un esemplare costruttore di gioco, dissipare il
suo talento con compiti proletari è ancora consigliabile? Ricca di
personalità la partita dell'uruguagio con tanto di guizzi risolutivi,
una guida illuminata alla prima volta nel ruolo irrituale.
Da più di un anno nessuno, in campionato, si è permesso il lusso di
svaligiare il San Paolo, Napoli macchina da punti casalinga per storia e
vocazione, non certo l'utilitaria che si è esibita in trasferta nel
2006. Reja ha compiuto la scelta più accorta: la trazione anteriore
aveva adulterato gli equilibri e si era trasformata in un fastidioso
boomerang. Ieri, senza vendere l'anima, ha proposto un 4-4-2 misurato.
Ha piantato gli esterni difensivi (Grava e Cupi) evitando le
sovrapposizioni scriteriate, con Romito e il rientrante Giubilato, ha
bloccato le avanzate dell'unica punta del Gela (Abate) chiudendo tutti i
varchi, ha frenato la furia propulsiva del suo centrocampo distendendo
in agile falcata solo le ali di ruolo Trotta (a destra) e Capparella (a
Sinistra). Eppure il Gela era partito bene, Napoli quasi impaurito, come
se il malcontento dei suoi tifosi l'avesse imbrigliato: il campanello
d'allarme è suonato minaccioso al 14' ma Iezzo ha ipnotizzato Abate
riscattando la figuraccia di Castellammare.
Qui finisce il Gela, qui inizia il Napoli: quello di Calaiò al 16' (di
testa in tuffo non ha inquadrato la porta) è stata l'anticamera del
vantaggio arrivato puntuale allo scoccare del 30'. Angolo di Capparella,
confusione, palo di Giubilato, batti e ribatti, carambola sul portiere e
zampata impunita per Calagol, 12a rete in campionato (capocannoniere in
condominio). Sarebbe riduttivo sottolineare che il Gela resta stordito.
Nel secondo tempo la pratica è stata archiviata da Trotta (primo gol in
azzurro), serpentina velenosa e tocco morbido alle spalle di Castelli.
Napoli vicinissimo al tris con Bogliacino, Capparella e ancora con
Trotta nel finale. Febbraio sta finendo e un altro mese nero se ne va,
marzo è prossimo ma per Reja le sue idi sono molto più lontane. Con +4
punti a dieci giornate dalla fine, c'è la B che si staglia
all'orizzonte.

 
IEZZO 6
GRAVA 6
ROMITO 6
GIUBILATO 6
CUPI 6.5
TROTTA 7
MONTERVINO 6
BOGLIACINO 7.5
CAPPARELLA 6 (46'st Briotti sv)
PIA' 6 (26'st Sosa sv)
CALAIO' 7.5 (34'st Grieco sv)

Manfredonia – Napoli 0-1

Domenica 05/03/2006 – Venticinquesima
giornata –
 

Pià: e il Napoli vede la B.
Gol del brasiliano, azzurri a +7 sul
Frosinone. Incidenti in campo e fuori.

 

MANFREDONIA – NAPOLI 0 – 1 (4000
spettatori)

Arbitro: Velotto di Grosseto.
Guardalinee: Corti e Conca.

MANFREDONIA (4-4-2): Sassanelli, Pierotti (37'st Machado),
Trinchera, F. Di Bari, De Simone (Mariniello), Togni, Menolascina,
Barusso, Piccioni, Tarantino (15'st Vadacca), Ascenzi.
Panchina: Botticella, G. Di Bari, De Santis, De Lucia. All. D'Adderio.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Briotti,
Trotta, Montervino, Bogliacino, Capparella (44'st Montesanto), Pià,
(32'st Amodio), Calaiò, (38'st Sosa).
Panchina: Gianello, Savini, Nigro, Grieco. All. Reja.

MARCATORI: 14'st Pià.

Poco appariscente ma concreto. Tremante nella parte iniziale della gara
quanto spietato nella ripresa. Al Napoli basta una deviazione aerea di
Pià, da provetto ballerino di samba, per piegare un tenace Manfredonia.
Stavolta i partenopei interpretano la gara come aveva indicato Reja alla
vigilia e come forse avrebbero desiderato i tifosi da un bel po': con
grinta, cattiveria agonistica, determinazione. Senza dare tregua, né
spazio ad un avversario fin troppo assatanato in avvio. Basta questo
alla capolista per voltare finalmente pagina in trasferta e volare a +7
in classifica dal momento che il Frosinone si è arreso a Castellammare.
La sesta vittoria esterna contribuisce così ad ipotecare seriamente la
promozione in B. A nove gare dal termine e con una mentalità così
finalizzata al risultato, ora soltanto il Napoli può rimettere in
discussione un primato che sembra inattaccabile.
Eppure in avvio di gara rimane l'ombra su un episodio che manda su tutte
le furie il pubblico e i giocatori di casa. Dopo appena trenta secondi
di gioco, Piccioni s'invola sulla sinistra, supera tutti e va a crossare
al centro. Il pallone, complice il forte vento che soffia alle spalle
del Napoli, assume una traiettoria strana prima di piombare a sorpresa
su Iezzo. Il portiere abbranca come può, oltrepassa di qualche
centimetro la linea e poi si pianta a terra in posizione regolare. Gol?
Non gol? Qui solo i sensori avrebbero potuto stabilire la verità. Ma
l'arbitro Velotto, su indicazione dell'assistente di destra mette tutti
d'accordo: rimessa dal fondo, la sfera sarebbe uscita dal campo prima di
arrivare a Iezzo a fil di traversa. il dubbio resta. E da questo momento
iniziano le invettive nei confronti del direttore di gara (lo stesso che
aveva penalizzato il Napoli nella partita con la Torres) e dei giocatori
partenopei. "Ladri, Ladri", urlano i tifosi di casa. Ma il Manfredonia
non si lascia condizionare dall'episodio e cerca di cogliere di sorpresa
quell'avversario così teso e preoccupato. Più volte gli uomini di
D'Adderio, che all'ultimo momento recuperano il portiere titolare
Sassanelli, cercano di arrivare con folate improvvise dalle parti di
Iezzo. Vi riescono al 29' con Piccioni (salvataggio in spaccata di
Maldonado), al 32' con Barusso, al 38' con Piccioni (intervento
miracoloso di Iezzo su azione d'angolo), al 42' con Tarantino (tiro
parato sempre da Iezzo). Il Napoli, pur abbottonato, soffre
terribilmente nella prima frazione. Non riesce a tenere gli equilibri
tra i reparti, non ha abbastanza idee per ripartire e davanti a Iezzo
(disturbato da una pioggia continua di rotoli di carta) persiste qualche
incertezza di troppo.
Nella ripresa si assiste a tutt'altra gara. Il Napoli viene fuori con
personalità e decisione. Bogliacino, fino ad allora spaesato, comincia a
crescere, tutta la squadra costringe il Manfredonia a ripiegare di
almeno venti metri. Ed al 14' nasce il gol-vittoria: cross perfetto di
Trotta dalla destra, Pià si avventa sulla sfera convinto di far gol e
dopo una torsione impeccabile sul tronco manda di testa il pallone
nell'angolo più lontano alla destra di Sassanelli. Bella l'ideazione,
altrettanto il gol, una rete che vale triplo. il brasiliano non andava a
bersaglio dal 18 dicembre ad anche allora la sua prodezza spianò la
strada all'ultima vittoria del Napoli in trasferta (a Frosinone).
Il Manfredonia prova anche a reagire. D'Adderio inserisce un paio di
uomini, Vadacca e Mariniello. Poi entra anche Machado. Ma la capolista
chiude tutti i varchi. Anzi sfiora il raddoppio con Calaiò su punizione
(Sassanelli si salva con l'aiuto della traversa) e centra un altro legno
con Amodio appena subentrato a Pià (al 42'). La formazione di Reja si
rivela finalmente una squadra degna di tal nome: in campo si vedono
compagni aiutarsi, reparti mantenere stabili le loro posizioni,
panchinari entrare e mettersi al servizio degli altri. Peccato per
qualche colpo proibito di troppo volato nel finale che ha visto in campo
protagonista in negativo Sosa e sugli spalti un manipolo di incoscienti
che ha guastato un pomeriggio che a Manfredonia avevano atteso con tanta
ansia.

 
IEZZO 6
GRAVA 6
MALDONADO 6
GIUBILATO 6
BRIOTTI 6
TROTTA 6.5
MONTERVINO 6
BOGLIACINO 6.5
CAPPARELLA 6 (44'st Montesanto sv)
PIA' 7 (32'st Amodio sv)
CALAIO' 6.5 (38'st Sosa sv)

Napoli – Martina 1-0

Domenica 12/03/2006 – Ventiseiesima
giornata –
 

Pià: porta il Napoli a +9.
Bel primo tempo, ripresa scialba. Decide
un gol fortuito di Pià.

 

NAPOLI – MARTINA 1 – 0 (20182
spettatori)

Arbitro: Lena di Ciampino.
Guardalinee: Brigo e Labriola.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Savini (27'st
Briotti), Trotta, Montervino, Bogliacino, Capparella (36'st Sosa), Pià,
(25'st Amodio), Calaiò.
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto, Grieco. All. Reja.
MARTINA (4-4-2): Indiveri, Di Liso, Pedotti, Cardinale,
Colombaretti (32'st Cavaliere), Da Silva, Ferraresi, Campolattano (11'st
Minorelli), Silvestri, De Paula, Piccolo (11'st Luciani).
Panchina: Mancini, Del Tongo, Ranellucci, Coletti. All. Simonelli.

MARCATORI: 8'pt Pià.

Come farsi del male da soli senza un'effettiva causa scatenante. O
meglio, le cause ci sarebbero pure: la ricaduta di Savini che era appena
rientrato da un infortunio durato ben cinque mesi ed il brutto secondo
tempo del Napoli che sbuffa per contenere un vivace Martina. Ma la
reazione del presidente De Laurentiis al termine della gara è abbastanza
forte. In fondo la capolista viaggia a vele spiegate verso la B e i
numeri la confortano: decima vittoria interna della stagione,
tredicesimo risultato utile consecutivo al San Paolo, vantaggio sulla
seconda, il Forsinone, portato da +7 a +9; migliore difesa del girone e
secondo gol di fila di Pià che porta in carniere altri 3 punti preziosi.
Eppure non basta per strappare un sorriso nel ventre dello stadio. Lo
sfogo del presidente spiazza tutti e inchioda allenatore e calciatori
alle proprie responsabilità. Probabilmente ha esternato quanto covava
dentro già da un po'. e persino Simonelli, tecnico del Martina, rimane
sorpreso: "E cosa dovrei dire io che ho perso per un mezzo autogol?".
Il Napoli, è vero, si aggrappa a quella deviazione volante di Pià su
tocco all'indietro di Ferraresi (8'pt) per ottenere i tre punti ma
sciupa palle gol a volontà nella prima parte della gara. Tante da far
imprecare alla dea bendata: è bravo Indiveri a sventare una conclusione
di Capparella (19');in ritardo Pià nella deviazione aerea su cross di
Grava (28'); ancora una deviazione del portiere ospite su tiro di Trotta
(36'); un sospetto episodio da rigore per atterramento di Pià, e
un'incertezza fatale di Calaiò su assist di Capparella a tu per tu con
il portiere (45'). Fa tutto il Napoli nel primo tempo: gioca con
scioltezza, verticalizza, confeziona occasioni da rete ogni volta che si
affaccia nella metà campo avversaria. Sembra finalmente la squadra
autoritaria e spigliata che tutti si aspettavano. Buona condizione
atletica, un apprezzabile fraseggio sulla trequarti, spunti pregevoli
sugli esterni.
Il Martina, già privo di Lisuzzo, Mirri e Cardascio, si fa vivo solo in
finale di tempo. Paga a caro prezzo l'impatto con il San Paolo, franando
vistosamente nelle battute iniziali, specie quando viene puntato da
Trotta a destra, da Capparella a sinistra o per vie centrali dalle
combinazioni tra Calaiò e Pià. Ibrida la posizione di Da Silva che
staziona a metà campo, evanescente il giovane Piccolo in attacco, in
difficoltà i due centrali di centrocampo. All'8', nel corso di uno
scambio verticale tra Calaiò e Pià, il brasiliano approfitta di uno
svarione di Ferraresi e tocca per ultimo il pallone che termina in fondo
alla rete. Soltanto l'approssimazione sotto porta fa sì che il Napoli
non raddoppi. Ma proprio il fatto di aver sciupato tanto trasmette
insicurezza agli azzurri.
Nella ripresa si assiste ad un'altra gara. Simonelli dopo 11 minuti fa
entrare Minorelli e Luciani, sposta Da Silva nel suo ruolo naturale e il
Martina prova a raggiungere il pareggio. Il Napoli concede molti più
spazi, diventa inespressivo, fatica a contenere le avanzate di Luciani e
compagni, ma il Martina si fa realmente pericoloso in un paio di
occasione: bravo Iezzo a deviare un tiro dalla sinistra; sciagurato Da
Silva a non approfittare di un disimpegno errato di giubilato; ancora Da
Silva su calcio da fermo cerca di seminare scompiglio nella difesa
partenopea. Ma il Napoli tiene nonostante Reja debba scompaginare la
corsia di sinistra per l'uscita forzata di Savini e quella tattica di
Capparella. Entrano Briotti, Amodio e Sosa, ma vedere la squadra
arrancare manda su tutte le furie il presidente. Non gli importa aver
notato che ognuno si sacrifica per condurre in porto la vittoria. de
Laurentiis vuole di più dal suo Napoli. Probabilmente è anche stanco di
soffrire in tribuna ed ha vuotato il sacco pur sapendo di piazzare la
capolista su una polveriera.

 
IEZZO 6
GRAVA 6
MALDONADO 6.5
GIUBILATO 6
SAVINI 6 (27'st Briotti 6)
TROTTA 6
MONTERVINO 6.5
BOGLIACINO 6.5
CAPPARELLA 6 (36'st Sosa sv)
PIA' 6 (25'st Amodio 6)
CALAIO' 6

Napoli – Pisa 2-0

Domenica 19/03/2006 – Ventisettesima
giornata –
 

Calaiò avvicina il Napoli alla B.
Sosa agevola la doppietta dell'attaccante.
quarta vittoria consecutiva per Reja.

 

NAPOLI – PISA 2 – 0 (21272
spettatori)

Arbitro: Scoditti di Bologna.
Guardalinee: Franzi e Galloni.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Cupi (42'st
Briotti), Trotta, Montervino, Bogliacino, Capparella (39'st Amodio),
Sosa, Calaiò (22'st Fontana).
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto. All. Reja.
PISA (3-5-2): Poggioni, Fedeli, Andrisani (38'st Bevo), Galluppo,
Di Fausto, Gambadori, Giardina, Marino (26'st Peluso), Ulivi, Palumbo
(29'st Pellechia), Baggio.
Panchina: Giambruno, Lazzeri, Zitolo. All. Mariani.

MARCATORI: 10'pt Calaiò,
16'pt Calaiò
.

Agli esteti può anche piacere a metà, ma il Napoli sfreccia come un
eurostar verso il traguardo-promozione. Due gol in sei minuti, entrambi
con la firma di Calaiò ed anche pratica-Pisa in archivio. Quarta
vittoria consecutiva dei partenopei (mai accaduto finora), secondo
successo consecutivo al San Paolo, quarta gara senza subire reti. La
capolista va assumendo sempre di più le sembianze di un diesel di lusso
che accende il turbo quando vuole e poi decelera mirando ad arrivare
alla meta in assoluta scioltezza. Mentalità da prima della classe,
apprezzata stavolta anche da De Laurentiis che si diverte ad ammirare il
suo Napoli fin troppo autoritario, anche se spumeggiante solo a tratti.
Il Pisa, però, spiana la strada ai padroni di casa commettendo due
ingenuità macroscopiche in occasione dei gol. Crolla in una manciata di
minuti il dispositivo tattico preparato dai toscani (cinque uomini
predisposti alla fase difensiva). Al 10', da uno scambio tra Grava e
Capparella, nasce l'azione che sblocca il risultato: scatta in ritardo
il fuorigioco dei Pisani e Calaiò si trova sul sinistro un pallone
troppo invitante per non indirizzarlo in rete. Passano altri sei minuti
e Bogliacino con un lancio di trenta metri pesca la testa di Sosa.
Perfetta la torre del Pampa a servire Calaiò da solo davanti a Poggioni:
ancora un tocco di testa ed è il raddoppio.
Esultano i tifosi di fede azzurra. Il Napoli c'è, ha voglia di far sua
la gara ed anche senza Pià la pericolosità in avanti è garantita. Con
Sosa a fare da sponda cambia il modo per arrivare in gol ma se ne
avvantaggia soprattutto Calaiò, meno pressato del solito ed ispirato più
che mai; con Bogliacino, confermato in cabina di regia, e con
Montervino, assatanato, i rifornimenti arrivano puntuali dalle retrovie.
Ma non sarà goleada come tanti sospettano.
Il Pisa, colpito due volte a freddo in 16 minuti, prova a
riorganizzarsi. Mariani ordina di passare al 3-4-3 e di avanzare il
baricentro. Al 29' Baggio calcia a colpo sicuro, ma sulla traiettoria
c'è Maldonado. Al 30', su azione di angolo, Iezzo vede sbucare
all'ultimo momento la sfera e l'abbranca con sicurezza. Il Napoli bada a
controllare la sfuriata dell'avversario più che pigiare ancora
sull'acceleratore. E al 39', l'unica vera occasione da gol dei pisani:
gran tiro dalla distanza di Palumbo, Iezzo respinge con bravura ma la
sfera capita sui piedi di Baggio che indirizza di nuovo a rete. e qui,
la reattività del portiere del Napoli ha dell'incredibile: Iezzo, come
una molla, scatta e respinge ancora.
Nella ripresa, il Pisa insiste nel suo tentativo di rimonta. Ma la sua
azione s'infrange puntualmente sull'attenta difesa del Napoli. Al 4',
poi, Baggio spreca. Neanche gli ingressi di Peluso e Pellecchia servono
a trasmettere maggiore consistenza offensiva agli ospiti. Maldonado e
soci reggono così bene all'urto da consentire al Napoli di giocare al
piccolo trotto fino al termine. Anzi, in un paio di controfughe, prima
Sosa (20') e poi Capparella (27') vanificano la possibilità di centrare
il terzo bersaglio. Reja toglie Calaiò per inserire Fontana ma c'è solo
spazio per un tiro-cross di Giardina che non sorprende Iezzo. Va bene
così anche per De Laurentiis. Niente picconate stavolta, il Napoli ha
vinto in scioltezza ma dopo aver mostrato determinazione nel voler
ottenere la vittoria, era quello che chiedeva il presidente, al di là
dello spettacolo calcistico. Ora la B sembra più vicina.

 
IEZZO 7
GRAVA 6.5
MALDONADO 6.5
GIUBILATO 6
CUPI 6 (42'st Briotti sv)
TROTTA 6
MONTERVINO 6.5
BOGLIACINO 6.5
CAPPARELLA 6 (39'st Amodio sv)
SOSA 6
CALAIO' 7 (22'st Fontana sv)

Sangiovannese – Napoli 1-1

Domenica 26/03/2006 – Ventottesima
giornata –
 

Il Napoli pareggia, ma la B non si
allontana.
Ancora a segno Calaiò, ma Napoli subito
raggiunto.

 

SANGIOVANNESE – NAPOLI 1 – 1 (4000
spettatori)

Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Guardalinee: Costa e Schiavo.

SANGIOVANNESE (3-4-3): Di Masi, Nocentini, Scugugia, Franchi,
Morelli, Danucci, Mocarelli, Scalise, Fiumicelli (34'st Caleri), Baiano
(23'st Chaib), Sarno (19'st Giglio).
Panchina: Doardo, Calori, Corsi, Gardella. All. Braglia.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Cupi (10'st
Lacrimini), Trotta, Montervino, Bogliacino, Capparella (45'st Amodio),
Sosa, Calaiò (21'st Grieco).
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto, Fontana. All. Reja.

MARCATORI: 38'pt Calaiò, 42'pt Baiano.

Sembra di assistere ad una recita ampiamente prevista: il Napoli passa
in vantaggio con un gol del solito Calaiò che di testa anticipa il
portiere Di Masi. La Sangiovannese pareggia poco dopo con il solito
Baiano pronto a regalare uno dei suoi colpi preferiti, il calcio
piazzato a scavalcare la barriera. Avviene tutto in quattro minuti. Poi,
nella ripresa, la noia la fa da padrone. Le due squadre decidono di
controllare il risultato, di riporre la sciabola nel fodero, di non
offendere più. Perchè rischiare, poi? Il pari sta bene alla capolista
che a sei gare dal termine vede il suo vantaggio sul Frosinone ancora
ben saldo (+7) ed anche alla Sangiovannese che vede allungare la sua
serie positiva (dura dall'8 gennaio) e rimanere sempre felicemente
posizionata per i play off. Così Reja decide di risparmiare Calaiò che
accusa problemi ad un tendine per far posto a Grieco, mentre Braglia
toglie prima il giovanissimo Sarno e poi un affaticato Baiano per
lasciar entrare Giglio e Chaib. Un segnale chiaro che il risultato di
parità accontenta entrambi. Infine, la simpatia che lega le due
tifoserie (stessi colori sociali) e i buoni rapporti tra i due club
fanno il resto.
Nessuno brontola per qualche affondo portato in maniera blanda, nessuno
mugugna per quel secondo tempo condotto tra sbadigli e persino il
presidente De Laurentiis accoglie il pari senza batter ciglio. Anzi, il
patron si mostra contento di aver rispettato la tabella concordata con
tecnico e calciatori nel ritiro di Castelvolturno: pareggio fuori casa,
vittoria al San Paolo. Di questo passo si fila dritti verso la B. E
questo va bene al presidente De Laurentiis che ora non reclama più bel
gioco e sembra essersi convertito alla causa del risultato più che allo
spettacolo. Tutti contenti, quindi, al termine della gara: il Napoli che
manca la quinta vittoria consecutiva, ma centra il quinto risultato
utile di fila. La Sangiovannese che supera senza danni la sfida più
temuta per la volata per i play off.
Le poche emozioni del pomeriggio arrivano nella prima parte della gara.
I toscani schierano a sorpresa il giovanissimo Vincenzo Sarno al posto
di Giglio, confermando peraltro l'atteggiamento a trazione anteriore.
Basta questo per creare qualche apprensione alla retroguardia
partenopea. Il dinamismo degli attaccanti di casa mette a dura prova la
resistenza della difesa napoletana. Grava nei minuti iniziali soffre la
verve di Sarno, piccolino ma insidioso con le sue giocate. Per frenarlo
va incontro perfino ad un'ammonizione. Poi gli prenderà le misure ad
anche Vincenzino si calmerà. Giubilato e Maldonado hanno qualche
problema a chiudere su Baiano mentre Cupi deve vedersela con un
frizzante Fiumicelli. Intanto Baiano fa tremare il Napoli alla prima
occasione: calcio piazzato dal limite sinistro dell'area e palla che va
a sbattere sul palo alla destra di Iezzo.
La capolista replica con uno scambio Calaiò-Sosa concluso debolmente
dall'argentino e parato da Di Masi. Brivido ancora per il Napoli al 20':
Giubilato rinvia alla meglio in area di rigore, la sfera termina sui
piedi di Scalise che impegna Iezzo in una parata a terra. I ritmi sono
accettabili, entrambe mostrano voglia di fare la gara. La Sangiovannese
sfiora la segnatura al 33' con Fiumicelli ma è il Napoli, dopo aver
reclamato il penalty per atterramento di Calaiò da parte di Scugugia, a
pervenire al gol: rimessa laterale di Montervino, finta di testa di Sosa
e Calaiò che anticipa Di Masi con un preciso stacco aereo. Da una
distrazione collettiva del Napoli nasce poi l'occasione del pari che
arriva su calcio di punizione: Giubilato per frenare Fiumicelli commette
fallo poco fuori area sul centro destra. Alla battuta va lo specialista
Baiano che sorprende Iezzo con una parabola a fil di palo.
La sfida termina qui, anche se nella ripresa il Napoli reclama un
secondo rigore (trattenuta di Capparella da parte di Scugugia). La
capolista sfodera una mentalità utilitaristica ed inusuale mentre la
Sangiovannese dopo l'avvio frizzante si spegne alla distanza.

 
IEZZO 5.5
GRAVA 6.5
MALDONADO 6.5
GIUBILATO 5.5
CUPI 5.5 (10'st Lacrimini 6)
TROTTA 5.5
MONTERVINO 6.5
BOGLIACINO 6
CAPPARELLA 5.5 (45'st Amodio sv)
SOSA 5.5
CALAIO' 6.5 (21'st Grieco sv)

Napoli – Chieti 2-0

Domenica 02/04/2006 – Ventinovesima
giornata –
 

Sosa, batte un cuore da Napoli.
L'argentino e Bogliacino piegano il
Chieti. Reja più vicino alla B.

 

NAPOLI – CHIETI 2 – 0 (22043
spettatori)

Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Guardalinee: Costa e Schiavo.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Cupi, Trotta
(44'st Amodio), Montervino, Bogliacino, Capparella, Sosa (35'st
Lacriini), Calaiò.
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto, Fontana, Grieco. All. Reja.
CHIETI (4-4-2): Capasso, Pomante, Guzzo, Tomei (15'st Di Vito),
Pignotti, Apa, Costanzo (25'st Stefani), Di Cecco, Ghidini (33'st
Manca), Pompei, Virdis.
Panchina: Ciaramitaro, Santarelli, De Angelis, Langella. All. Morganti.

MARCATORI: 4'pt Sosa,
13'st Bogliacino
.

Quando Iezzo al primo minuto esce alla disperata su Virdis, liberato in
area da un'indecisione partenopea, sono in tanti a pensare: "Vuoi vedere
che il Chieti, unica formazione di C ad aver violato il San Paolo, si
riveli la solita bestia nera? Vuoi vedere che Reja aveva ragione a
lanciare l'allarme alla vigilia?" Invece no. Neanche il tempo di
apprezzare il tempismo di Iezzo e metabolizzare la paura che il Napoli
si riversa nella metà campo avversaria e sblocca il risultato: angolo di
Trotta, testa di Sosa, il portiere respinge alla meglio, l'argentino si
avventa sul pallone e deposita in rete. Un gol che è un cocktail di
abilità e caparbietà. Il Chieti resta annichilito. Non pensava di essere
travolto dopo appena quattro minuti di gioco. E per riprendersi impiega
un buon quarto d'ora. Ma i partenopei stavolta non si cullano sul
vantaggio. Ripartono a testa bassa. Vorrebbero chiudere in fretta la
pratica. Ed a differenza delle precedenti esibizioni, si distendono
attraverso il fraseggio, non più con quei lanci lunghi quanto sterili.
Triangolazioni, sovrapposizioni, scambi di prima ed anche un buon ritmo.
Il pubblico mostra di apprezzare e applaude. Finalmente si vede giocare
il Napoli con spigliatezza ed acume tattico. Finalmente il gioco scivola
via con tocchi di prima e con qualche idea tattica in più. Il Chieti,
privo del regista difensivo Giampietro, argina a fatica le folate di
Trotta a destra e Capparella a sinistra. A centrocampo, poi, nonostante
i tentativi di raddoppio, poco riescono a combinare Di Cecco e soci.
Bogliacino e Montervino sono inesauribili nel tamponare e ripartire. ed
i rifornimenti per Sosa e Calaiò si sprecano. In uno di questi, Calaiò
(32') viene stretto in area da Tomei e Pignotti, invoca il rigore ma
l'arbitro fa proseguire.
Nel primo tempo, gli ospiti, pur generosi, non riescono più ad
impensierire la retroguardia napoletana se non al 38' quando
all'ennesima distrazione pone rimedio Giubilato intervenendo su Virdis.
E' il Napoli, invece, a mancare il raddoppio con un tiro di Montervino
allo scadere: palo alla destra di Capasso centrato in pieno. Il divario
tecnico tra le due formazioni e la padronanza di campo dei primi della
classe inducono però ad altri cattivi pensieri durante l'intervallo: e
se fosse il solito Napoli che gioca un tempo e poi si ferma? Invece, no.
Smentita anche questa seconda preoccupazione. Nonostante il primo caldo,
la capolista mostra di avere una certa freschezza nelle gambe. Insegue
sempre i raddoppio. Solo che il Chieti si è ripreso dallo shock iniziale
e comincia a distendersi con maggiore disinvoltura: al 4', un tiro di
Ghidini viene parato a terra da Iezzo. e un minuto dopo Sosa reclama il
secondo rigore per una strattonata in area di Tomei. Poi Calaiò fallisce
la sua prima occasione da gol della giornata: indugia troppo davanti a
Capasso e l'azione sfuma. Il Chieti ci prova con Guzzo di testa, ma al
13' Bogliacino, quanto mai lucido ed essenziale, piazza la zampata che
chiude i giochi: respinta corta della difesa e dal limite dell'area
parte la fucilata che fulmina Capasso. Ecco l'altra novità del giorno:
il Napoli ora comincia a provarci anche dalla distanza. Dopo il palo di
Montervino, il gol di Bogliacino, due centrocampisti.
Sul 2-0, inizierà la giostra delle palle-gol sciupate dal Napoli. Ne
manca una Montervino dopo uno scambio con Sosa (17'), un'altra Calaiò
che eccede nel dribbling (21'), un'altra ancora Calaiò (32') e sempre
l'attaccante palermitano si vede parare da Capasso una deviazione aerea.
Pecca invece di egoismo Montervino al 46' mentre completa lo sciupo
Calaiò in pieno recupero. e il Chieti? Meriterebbe il gol della bandiera
al 22' con neo entrato Di Vito, ma Iezzo è straordinario nel deviare
quel tiro ravvicinata, tanto preciso quanto potente. Il Napoli conferma
così non solo di attraversare uno stato di grazia, ma anche di aver
acquistato continuità di gioco, fluidità di manovra, una grande dose di
umiltà e anche un equilibrio tattico invidiabile. La B non può che
trovarsi dietro l'angolo con simili segnali e a cinque gare dal termine.

 
IEZZO 7
GRAVA 6
MALDONADO 6.5
GIUBILATO 5.5
CUPI 6.5
TROTTA 6.5 (44'st Amodio sv)
MONTERVINO 6.5
BOGLIACINO 7
CAPPARELLA 6.5
SOSA 6.5 (35'st Lacrimini sv)
CALAIO' 6

Foggia – Napoli 1-1

Martedì 11/04/2006 – Trentesima giornata –
 

Napoli ai piedi di Calaiò.
Una gran rete dell'attaccante riaggancia
il Foggia e avvicina Reja alla B.

 

FOGGIA – NAPOLI 1 – 1 (6500
spettatori)

Arbitro: Zanzi di Lugo di Romagna.
Guardalinee: Bernardoni e Melloni.

FOGGIA (4-4-2): Marruocco, D'Alterio, Sgarra, Pagliarulo,
Sportillo, Frezza (25'st Stefani), Dasoul, Pisani, Antonioni (36'st
Chiarello); Cantoro, Mounard (47'st Biliotti).
Panchina: Efficie, Parisi, Magalhaes, Fanelli. All. Fiorucci.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Cupi, Trotta
(45'st Amodio), Montervino, Bogliacino, Capparella (38'st Lacrimini),
Sosa (27'st Pià), Calaiò.
Panchina: Gianello, Romito, Montesanto, Fontana, Grieco. All. Reja.

MARCATORI: 6'st Frezza, 24'st Calaiò.

Qualcuno l'aveva anche previsto, ma insinuando un fantomatico patto di
non belligeranza tra le due contendenti. Invece, il pari tra Foggia e
Napoli nasce da una gara piuttosto combattuta, con qualche giocata anche
apprezzabile e senza tanti sbadigli. Casualmente si portano in vantaggio
i padroni di casa ad inizio ripresa con Frezza, che sfrutta un rimpallo
favorevole in area. Meritatamente, poi, gli ospiti ottengono il pari con
un gol-capolavoro di Calaiò che di testa gira in porta un cross di
Capparella. Alla fine, il risultato di parità accontenterà entrambe: il
Foggia che guadagna ossigeno in vista della corsa-salvezza ed il Napoli
che vede avvicinarsi il traguardo della B. Si placano così anche gli
animi sugli spalti. Il risultato tra l'altro testimonia una vitalità
ritrovata della formazione di Fiorucci e la personalità raggiunta dalla
capolista che non ci sta più a farsi mettere sotto, proprio ora che è ad
un passo dalla promozione.
Buone indicazioni per entrambe, quindi. Il Napoli scende in campo con il
piglio giusto. Affronta la partita con la mentalità della prima della
classe: niente rischi in difesa e verticalizzazioni solo quando
l'avversario lo permette. Il Foggia sa di non dover stuzzicare più di
tanto il leone che riposa. Sta sulle sue, accorcia le distanze tra i
reparti, affida a Frezza sulla destra e a Mounard a sinistra il compito
di fare da guastatori. Vorrebbe innanzitutto capire quali sono le reali
intenzioni dell'avversario: attaccherà? Vorrà vincere la partita? O
baderà solo a non correre rischi? Il Foggia intuisce subito che il
Napoli fa sul serio: al 7', un lob di trotta scavalca Marruocco e
termina a lato; al 15', il portiere del Foggia deve superarsi per
sventare una conclusione di Capparella; e alla mezz'ora, Marruocco deve
intervenire ancora di pugno su testa di Sosa. La capolista fa sul serio.
Agli uomini di Reja manca solo la determinazione necessaria in zona gol
per sbloccare il risultato. e in due minuti, i centrali difensivi del
Foggia incappano nel cartellino giallo per fermare Calaiò. Ma i padroni
di casa non possono rischiare, non vogliono rischiare. restano a
protezione di Marruocco più che farsi vedere dalle parti di Iezzo.
Reclamano due penalty per un fallo di mani di Giubilato e un altro di
Grava ma senza tanta convinzione. Zanzi, che prova a dirigere
all'inglese consentendo qualche fallo di troppo, lascia correre. in
campo si vede un Napoli tonico, più tecnico, deciso a portar via i tre
punti; ma anche un foggia prudente al punto giusto, pimpante nelle
ripartenze, aggressivo.
Ad inizio ripresa, il patatrac dei partenopei che infiamma la partita:
in un retropassaggio approssimativo di Grava, Cantoro elude Maldonado e
prova il cross: ci mette la gamba Giubilato e la palla termina sui piedi
di Frezza appostato sulla destra che non perdona Iezzo. Solo pochi
minuti dura lo sbandamento del Napoli, peraltro acuito
dall'allontanamento dalla panchina di Reja per proteste. Poi inizia la
rimonta. Non prima di un intervento di Iezzo su tiro di Frezza. La
rimonta del Napoli si conclude con un'azione da manuale e un gol da
incorniciare: Capparella scambia con Bogliacino su una rimessa laterale,
poi serve al centro per Calaiò. Numero da campione dell'attaccante
napoletano: avvitamento sul corpo e deviazione aerea sul palo lontano
alla destra di Marruocco. E' il gol che chiude una gara avvincente, il
cui risultato sta bene ad entrambe, soprattutto al Napoli che sabato
potrebbe uscire anzitempo dall'inferno della serie C ospitando il
Perugia al San Paolo.

 
IEZZO 6
GRAVA 6
MALDONADO 6
GIUBILATO 6
CUPI 6
TROTTA 6.5 (45'st Amodio sv)
MONTERVINO 6
BOGLIACINO 6.5
CAPPARELLA 6.5 (38'st Lacrimini sv)
SOSA 6 (28'st Pià sv)
CALAIO' 7

Partite 2005-2006

CAMPIONATO 2005-2006 (Serie C1/B)

     
  1ª GIORNATA: Acireale – Napoli 0 – 2 Domenica 28/08/05
  2ª GIORNATA: Napoli – Massese 1 – 0 Domenica 04/09/05
  3ª GIORNATA: Lucchese – Napoli 0 – 1 Domenica 11/09/05
  4ª GIORNATA: Napoli – Torres 0 – 0 Lunedì 19/09/05
  5ª GIORNATA: Pistotiese – Napoli 1 – 1 Domenica 25/09/05
  6ª GIORNATA: Napoli – Juve Stabia 1 – 0 Domenica 02/10/05
  7ª GIORNATA: Gela – Napoli 0 – 0 Domenica 09/10/05
  8ª GIORNATA: Napoli – Manfredonia 3 – 0 Domenica 16/10/05
  9ª GIORNATA: Martina – Napoli 1 – 1 Domenica 23/10/05
10ª GIORNATA: Pisa – Napoli 0 – 3 Domenica 06/11/05
11ª GIORNATA: Napoli – Sangiovannese 4 –
1
Domenica 13/11/05
12ª GIORNATA: Chieti – Napoli 1 – 2 Domenica 20/11/05
13ª GIORNATA: Napoli – Foggia 2 – 2 Domenica 27/11/05
14ª GIORNATA: Perugia – Napoli 1 – 0 Venerdì 02/12/05
15ª GIORNATA: Napoli – Grosseto 1 – 1 Giovedì 05/01/06
16ª GIORNATA: Frosinone – Napoli 1 – 3 Domenica 18/11/05
17ª GIORNATA: Napoli – Lanciano 3 – 0 Mercoledì 21/12/05
18ª GIORNATA: Napoli – Acireale 1 – 0 Domenica 08/01/06
19ª GIORNATA: Massese – Napoli 1 – 0 Domenica 15/01/06
20ª GIORNATA: Napoli – Lucchese 1 – 0 Domenica 22/01/06
21ª GIORNATA: Torres – Napoli 2 – 0 Domenica 29/01/06
22ª GIORNATA: Napoli – Pistoiese 2 – 0 Domenica 05/02/06
23ª GIORNATA: Juve Stabia – Napoli 3 – 1 Domenica 19/02/06
24ª GIORNATA: Napoli – Gela 2 – 0 Domenica 26/02/06
25ª GIORNATA: Manfredonia – Napoli 0 – 1 Domenica 05/03/06
26ª GIORNATA: Napoli – Martina 1 – 0 Domenica 12/03/06
27ª GIORNATA: Napoli – Pisa 2 – 0 Domenica 19/03/06
28ª GIORNATA: Sangiovannese – Napoli 1 –
1
Domenica 26/03/06
29ª GIORNATA: Napoli – Chieti 2 – 0 Domenica 02/04/06
30ª GIORNATA: Foggia – Napoli 1 – 1 Martedì 11/04/06
31ª GIORNATA: Napoli – Perugia 2 – 0 Sabato 15/04/06
32ª GIORNATA: Grosseto – Napoli 2 – 2 Domenica 23/04/06
33ª GIORNATA: Napoli – Frosinone 1 – 1 Domenica 30/04/06
34ª GIORNATA: Lanciano – Napoli 0 – 0 Domenica 07/05/06

Napoli – Perugia 2-0

Sabato 15/04/2006 – Trentunesima giornata
 

Ore 16.59: Napoli, è fatta!
Umbri mai in gara (protestano per un
rigore non concesso da Salati). Uno-due azzurro. Poi la contesa si
sposta sugli spalti.

 

NAPOLI – PERUGIA 2 – 0 (42681
spettatori)

Arbitro: Salati di Trento.
Guardalinee: Perri e Fiore.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Maldonado, Giubilato, Cupi (43'st
Romito), Trotta (27'st Fontana), Montervino, Bogliacino, Capparella, Pià
(13'st Sosa), Calaiò.
Panchina: Gianello, Lacrimini, Amodio, Montesanto. All. Reja.
PERUGIA (4-4-2): Pinzan, Rizzo (27'pt Feussi), Voria, Lo Monaco,
Ghomsi, Arcadio (28'st Myrtaj), Mezavilla, Bernini, Diarra, Dipasquale,
Cellini.
Panchina: Bianchi, Mandorlini, Rizzato, Zagaglioni, Bevilacqua. All.
Stringara.

MARCATORI: 21'pt Calaiò,
22'st Capparella.

Cinque minuti, tanti ne passano dal vantaggio del Chieti al gol di
Calaiò, Dal 16' al 21'. Fino a quel momento la capolista cade
nell'inevitabile trappola della tensione. Del resto, come fare a non
catapultarsi addosso all'avversario quando ci sono cinquantamila anime
che ti spingono dagli spalti. Come fare a mantenere freddezza quando il
traguardo della promozione è così vicino? Il Napoli si lascia prendere
dalla smania, accelera, verticalizza senza ragionare. Sembra un toro
scatenato. Ma il Perugia, che non si aspettava un assalto alla baionetta
simile, subisce senza peraltro capitolare.Al 16', l'urlo della folla è
talmente vibrante da lasciar intuire cosa è accaduto a Chieti. Il
Frosinone sta perdendo. Passano così cinque minuti appena ed ecco il gol
dei partenopei: punizione calciata a giro dalla sinistra di Bogliacino e
Calaiò appostato sul secondo palo deposita in rete di testa. E' il
tripudio. Il San Paolo diventa un'onda travolgente di entusiasmo.
Nonostante gli inviti delle curve a non fare festa, i tifosi si
scatenano ugualmente. Compaiono centinaia di bandiere. Si odono suoni di
trombe e mortaretti. La folla continua ad incitare a gran voce i propri
beniamini. Vuole il raddoppio. Ed il Perugia fatica a riordinare le
idee. Vorrebbe anche provare a ripartire ma ogni qual volta abbozza una
controfuga viene puntualmente neutralizzati. Il Napoli attacca, alza la
linea di difesa, va in pressing in continuazione. Anche il divario
atletico risulta evidente. Gli umbri danno la sensazione di soffrire i
ritmi alti. e si limitano a controllare quelle sfuriate, peraltro
portate verso la porta di Pinzan senza la necessaria lucidità. Soltanto
in finale di tempo, il Napoli inizia ad innescare marce più basse. e
agli umbri, ben disposti in campo da Stringara, cominciano ad
affacciarsi dalle parti di Iezzo. In recupero, Bernini serve Cellini in
area e nel contatto con Grava rotola per terra. L'attento Salati fa
cenno di proseguire.
Si chiude la prima parte della gara con la sensazione che il Napoli può
far sua agevolmente la partita. Si tratta solo di aspettare l'esito
finale della partita di Chieti, l'unico ostacolo ad una festa promozione
anticipata. Il Perugia, pur disposto a non fare da vittima sacrificale,
non sembra possedere le armi tecniche ed atletiche per impensierire la
capolista. Dipasquale e Cellini trovano brutti clienti sulla loro
strada. Maldonado e giubilato non falliscono un colpo mentre Grava sulla
destra spegne tutte le velleità del pur dinamico Diarra.
Nella ripresa, però, il clichè della partita cambia. Il Napoli allenta
la presa ed il Perugia comincia ad aprirsi con maggiore disinvoltura. Al
17' Maldonado atterra Cellini in area e stavolta gli umbri reclamano a
gran voce il rigore. Ma anche in questa occasione, Salati procede senza
esitazione. Reja toglie il rientrante Pià per Sosa. Cerca nuove
soluzioni offensive. Invita i suoi al fraseggio e a non scoprirsi più di
tanto. E al 22', proprio ragionando, nasce il raddoppio: da Trotta a
Grava, cross teso in area e Capparella in acrobazia da centro area fa
secco Pinzan. Gara chiusa, ormai. Ma il Perugia non ci sta. Scheggia la
traversa con Dipasquale, procura qualche brivido al Napoli, mentre in
curva compaiono striscioni diffamanti che spingono l'arbitro a
sospendere la gara. Quando si riprende, è ancora Perugia: Cellini sciupa
la più ghiotta delle palle gol mentre Diarra va a cogliere il palo alla
destra di Iezzo. Gli umbri cercano di salvare almeno l'onore senza
peraltro riuscirvi. Ma ormai sugli spalti la festa è già iniziata, il
Napoli torna in B con tre giornate di anticipo e i tifosi salutano i
propri giocatori soffocandoli in un abbraccio passionale e caloroso come
solo al San Paolo poteva accadere. I cinquantamila restano sugli spalti
ad applaudire i protagonisti e i giocatori a loro volta ad esultare con
loro: l'incubo della C era finalmente svanito.

 
IEZZO 6.5
GRAVA 7
MALDONADO 6.5
GIUBILATO 6.5
CUPI 6 (43'st Romito sv)
TROTTA 6.5 (37'st Fontana sv)
MONTERVINO 6.5
BOGLIACINO 6.5
CAPPARELLA 7
PIA' 6 (13'st Sosa 6)
CALAIO' 7

Grosseto – Napoli 2-2

Domenica 23/04/2006 – Trentaduesima
giornata –
 

Il Napoli frena nel finale
Gol di Calaiò e Montervino, pari di
Sorrentino e Consonni. Capparella ko.

 

GROSSETO – NAPOLI 2 – 2 (4000
spettatori)

Arbitro: Celi di Campobasso.
Guardalinee: Siragusa e Nocera.

GROSSETO (4-3-1-2): Rossi, Taurino, Di Meglio, Bianchini,
Federici (26'st Rizzi), Russo (19'st Fanasca), Valeri, Consonni,
Garofalo, Polani (1'st Cipolla), Sorrentino.
Panchina: Rasera, Galeotti, Martinelli, Gennari. All. Allegri.
NAPOLI (4-4-2): Gianello, Grava (29'st Giubilato), Romito,
Maldonado, Lacrimini, Trotta, Amodio, Bogliacino, Capparella (41'pt
Montervino), Pià, Calaiò (1'st Sosa).
Panchina: Iezzo, Montesanto, Fontana, Grieco. All. Reja.

MARCATORI: 13'pt Calaiò,
42'pt Montervino, 10'st Sorrentino, 28'st
Consonni.

Un po' di appagamento da promozione, un po' il turn over effettuato da
Reja, molto di più la voglia dei toscani di rimanere in corsa per i play
off. La sfida tra Grosseto e Napoli termina in parità ed il risultato
rispecchia in larga parte l'andamento della gara. Il Napoli gioca con la
personalità della capolista solo per un tempo, il primo. Riesce persino
a sorprendere i padroni di casa che non si aspettavano una partenza così
determinata. Passa in vantaggio con Calaiò, alla sua terza segnatura di
fila, al diciottesimo gol in campionato. Raddoppia, poi, con un pizzico
di fortuna con Montervino, appena subentrato allo sfortunato Capparella.
I padroni di casa, privi di alcune pedine importanti (Gessa e Lo Nero) e
Cipolla in panchina, nella prima parte sembrano storditi, privi di idee
e forza per reagire.
Nella ripresa, cambia tutto. Allegri dà via libera al napoletano
Cipolla. Basta questo, oltre ad una forte dose di aggressività, per
modificare volto alla gara. Il Grosseto, con il neo entrato Cipolla,
sistemato dall'allenatore tra le linee, manda in crisi l'intero
dispositivo tattico del Napoli. I primi della classe, alcuni dei quali
con le gambe piuttosto appesantite, vanno in sofferenza prima sul fianco
sinistro e poi su quello destro. Dopo dieci minuti, Cipolla si produce
in slalom, lascia sul posto Maldonado che gli va incontro e porge al
centro. Sul cross corto in area, né romito né Grava intercettano e
l'irpino Sorrentino fa secco Gianello. Il Napoli continua a soffrire i
guizzi di Cipolla e dopo un salvataggio sulla linea di Lacrimini,
incassa il secondo gol. Stavolta dalla destra. Grava intercetta un
passaggio filtrante in area di Cipolla, il pallone gli gira
vorticosamente intorno finché non arriva a Consonni che si toglie così
la soddisfazione di realizzare il gol dell'ex. E' un pareggio giusto ma
che evidenzia vecchie e note lacune dei primi della classe: ogni
qualvolta il Napoli incrocia un avversario che la mette sul piano della
grinta e presenta tra le sue fila un fantasista ispirato va in affanno.
Non a caso gli obiettivi di Marino sono puntati su un difensore dal
passo rapido e non a caso sta cercando di stringere i tempi per Paolo
Cannavaro, centrale del Parma prossimo allo svincolo. Gli attuali
difensori partenopei quando non ricevono un'adeguata protezione dal
centrocampo rischiano puntualmente di andare in crisi. Sul 2-2, Reja
deve inserire anche Giubilato e disporre una linea arretrata a cinque
per non subire addirittura la sconfitta.
Eppure nel primo tempo il Napoli, che presenta un centrocampo tutto
uruguaiano (Amodio e Bogliacino), gioca con apprezzabile diligenza. Non
corre pericoli in retrovia ed appena può si distende con una certa
scioltezza. Insidioso soprattutto su palle inattive. In una di queste
perviene al vantaggio: batte dalla destra Trotta per Calaiò appostato in
area, la deviazione di testa del bomber è qualcosa di speciale. Il
pallone, colpito a giro, prende in controtempo il portiere Rossi e si
deposita tra il primo palo e il portiere. Da applausi un assolo di
Calaiò al 32' sventato in angolo da Rossi. Potrebbe raddoppiare già al
36' se Capparella tutto solo in area non mancasse la sfera. E' tutto
Napoli nel primo tempo. Al 4', però, Capparella deve uscire per
infortunio e lo rimpiazza Montervino. Passa un minuto ed il neo entrato
tira fuori u numero senza volerlo: parte di slancio sulla sinistra,
entra in area e da posizione angolata fulmina l'estremo difensore
toscano. Da un possibile cross ad un raddoppio insperato.
Nel secondo tempo, Reja rimpiazza Calaiò (acciaccato) con Sosa ma non è
la stessa cosa. Anche perchè il Grosseto si trasforma con l'innesto di
Cipolla. Abile, quest'ultimo, nel saltare come birilli i difensori
partenopei e servire al centro per Sorrentino. Fortunato, invece,
Consonni nel ritrovarsi tra i piedi il pallone del pareggio che non
esita a sfruttare alla sua maniera: con un diagonale carico di rabbia
all'indirizzo del suo ex compagno Gianello. E' un punto che accontenta
entrambe anche se il Napoli dà l'impressione di non aspettare altro che
la fine di questo campionato.

 
GIANELLO 5.5
GRAVA 5.5 (29'st Giubilato sv)
MALDONADO 5.5
ROMITO 6
LACRIMINI 5.5
TROTTA 6
AMODIO 6
BOGLIACINO 6
CAPPARELLA 6 (41'pt Montervino 6)
PIA' 5.5
CALAIO' 7 (1'st Sosa 5.5)