Napoli – Chievo 1-1

21ª GIORNATA

Un’altra delusione per il Napoli

Albiol salva gli azzurri nel finale

serieA
Sab 26/01/14

NAPOLI

CHIEVO

stadio San Paolo
39157 spettatori
napoli chievo  
arbitro Irrati 6.5
guardalinee Stallone – Ghiandai
Giacomelli – La Penna
quarto uomo Petrella

1

1

 
     
gol 43’st Albiol gol 18’pt Sardo  
ammonizione 39’st Kone ammonizione Albiol  
ammonizione Maggio ammonizione Cesar  
ammonizione Dainelli  

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio (34’st Insigne), Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Dzemaili (12’st Jorginho); Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.
Panchina: Reina, Colombo, Cannavaro, Uvini, Radosevic, Bariti, Pandev, Zapata. Allenatore: Benitez.
CHIEVO (3-5-2): Puggioni; Frey, Dainelli, Cesar; Sardo, Bentivoglio (29’st Radovanovic), Rigoni, Hetemaj, Dramè; Thereau, Paloschi (33’st Estigarribia).
Panchina: Squizzi, Silvestri, Claiton, Papp, Mbaye, Lazarevic, Sestu, Acosty, Pellissier. Allenatore: Corini.

Ancora un pareggio per il Napoli che, questa volta, non riesce ad avere la meglio sul Chievo di Corini, ben organizzato e bravo a sfruttare l’unica occasione della partita, potendo così ingabbiare per quasi novanta minuti gli azzurri. In questo periodo ai partenopei sembra mancare un po’ tutto: gioco, attenzione, ma anche fortuna visti i tre legni colpiti (due pali di Mertens e una traversa di Insigne) e il gol subito sull’unico vero tiro in porta degli avversari.
Benitez deve fare a meno di Ferndez, squalificato, mentre a centrocampo non se la sente di far partire dal primo minuto il neo-acquisto Jorginho, scegliendo di schierare ancora la coppia formata da Inler e Dzemaili. In attacco, ritorna Hamsik dall’inizio, mentre Mertens viene ancora preferito a Insigne. Tutti a disposizione, invece, per Corini, che schiera una squadra compatta, con Dramè e Sardo pronti a sfruttare le fasce per limitare il lavoro degli esterni del Napoli.
E infatti il Chievo parte bene, proprio grazie al lavoro dei due esterni che, ad ogni pallone recuperato, partono in velocità negli spazi lasciati da Maggio e Reveillere che, spesso, faticano a recuperare. Il primo brivido arriva al 15’, quando Maggio perde un pallone in area favorendo Thereau che, però, viene fermato da un attento Albiol. Ma dopo tre minuti gli ospiti passano in vantaggio: triangolazione in velocità tra Sardo e Thereau sulla fascia destra, la difesa azzurra si addormenta e Sardo, appena entrato in area all’altezza del vertice alto, lascia partire un gran tiro sotto l’incrocio dei pali che Rafael riesce solo a sfiorare. Il Napoli prova a reagire e, al 25’, potrebbe già pareggiare ma Higuain non riesce a correggere in rete da pochi passi (anche se da posizione molto defilata) un tiro-cross di Callejon. Al 35’, seppur con molta fatica, gli azzurri riescono a sviluppare un’azione in velocità, con Mertens servito da Dzemaili, ma l’attaccante belga calcia sul palo. Al 46’ si rivede il Chievo, ancora con uno dei suoi terzini, Dramè, che entra in area dalla sinistra e lascia partire un tiro velenoso, reso ancora più insidioso da una deviazione di Albiol, che Rafael riesce a deviare.
Nel secondo tempo il Napoli sembra cambiare marcia e, nei primi due minuti si rende pericoloso con Hamsik e Albiol; purtroppo, però, il Chievo sa come difendersi e gli azzurri faticano a trovare spazi. Solo Mertens riesce ad essere pericoloso, con la sua velocità e il suo dribbling. Al 21’, l’attaccante guadagna una punizione dal limite che calcia lui stetto, ma il tiro, preciso e angolato, termina ancora una volta sul palo, con Puggioni immobile. Benitez prova a cambiare qualcosa, forse in ritardo, inserendo Jorginho e Insigne. E’ proprio l’attaccante napoletano ad avere sul destro la palla del pareggio, al 40’, quando in area scarica un tiro potente verso la porta avversaria che scheggia la parte alta della traversa. Sembra finita, ma al 43’, Albiol trova il guizzo vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, siglando la sua prima rete con la maglia del Napoli e rendendo un po’ meno amara la giornata degli azzurri che, comunque, concludono la gara tra i fischi.
Un’altra delusione quindi, per Benitez, che deve lavorare soprattutto nella fase difensiva: troppo disomogeneo il movimento degli azzurri nella fase di non possesso. Troppe volte si notano tre o quattro giocatori intenti a pressare gli avversari, con il resto della squadra che non li segue, rendendo vano il lavoro dei compagni. Errori che dopo mesi di lavoro non dovrebbero vedersi.

 
RAFAEL 6
MAGGIO 4.5 (34’st Insigne sv)
BRITOS 5.5
ALBIOL 6
REVEILLERE 5
DZEMAILI 5 (12’st Jorginho 6)
INLER 5
CALLEJON 5
HAMSIK 5.5
MERTENS 7
HIGUAIN 5.5
BENITEZ 5

Atalanta – Napoli 3-0

22ª GIORNATA

Disastro Napoli

L’Atalanta passeggia su un Napoli senza voglia e senza idee

serieA
Dom 02/02/14

ATALANTA

NAPOLI

stadio Atleti Azzurri d’Italia
12503 spettatori
atalanta napoli  
arbitro Rizzoli 7
guardalinee Stefani – Faverani
Orsato – Baracani
quarto uomo Manganelli

3

0

 
     
gol 2’st Denis ammonizione Reveillere  
gol 19’st Denis ammonizione Mertens  
gol 25’st Moralez  

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Stendardo, Yepes (34’pt Lucchini), Del Grosso; Raimondi, Baselli (13’st Cigarini), Migliaccio, Bonaventura; Moralez; Denis (40’st Cazzola).
Panchina: Sportiello, Frezzolini, Giorgi, Brienza, Estigarribia, Kone, Nica, De Luca. Allenatore: Colantuono.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (31’st Ghoulam); Inler, Dzemaili (23’st Jorginho); Callejon, Pandev (13’st Higuain), Mertens; Zapata.
Panchina: Rafael, Colombo, Uvini, Britos, Radosevic, Bariti, Hamsik, Insigne. Allenatore: Benitez.

Dopo alcune prestazioni interlocutorie, il Napoli tocca decisamente il fondo contro l’Atalanta, rimediando una sconfitta pesante che, sebbene frutto di errori individuali, ha evidenziato tutti i problemi della rosa azzurra che, in attesa di vedere cosa faranno i nuovi acquisti, ha confermato di non avere sostituti all’altezza dei titolari (Zapata e Reveillere su tutti) e di avere giocatori che ormai non hanno più nulla da dare (soprattutto per il gioco che vuole o vorrebbe Benitez), come Maggio, Dzemaili, Inler e Pandev. Se poi si aggiunge anche l’errore di chi, come Reina, è stato quest’anno tra i più positivi, ecco spiegata la partita disastrosa.
Colantuono, privo di Scaloni e Bellini, deve rinunciare inizialmente anche a Cigariini che lascia il posto al giovane Baselli. In attacco, schierato Denis con Moralez che agisce alle spalle dell’ex giocatore del Napoli. Benitez, in vista della gara di Coppa Italia di mercoledì, decide di risparmiare alcuni titolari, lasciando in panchina Hamsik, Higuain e Jorginho. Centrocampo affidato alla coppia Inler – Behrami, mentre Pandev si sistema al centro del tridente alle spalle di Zapata.
L’Atalanta è subito molto aggressiva e, sin da subito, si capisce che per gli azzurri sarà molto dura costruire delle azioni di gioco. A complicare il tutto anche la pioggia che non favorisce di certo i giocatori più tecnici come, in teoria, dovrebbero essere quelli del Napoli. E infatti, a parte qualche tiro da fuori senza troppe pretese, bisogna aspettare il 18’ per una vera occasione da rete, quando una combinazione tra Pandev e Mertens libera al tiro quest’ultimo dall’interno dell’area, ma il pallone termina a lato. La squadra di casa risponde due minuti dopo con un colpo di testa di Bonaventura che termina alto sulla traversa della porta difesa da Reina. Sono le uniche due emozioni del primo tempo, una frazione di gioco caratterizzata da errori e scontri di gioco che non permettono alle squadre di trovare continuità. Solo Mertens, al 44’, cerca di rompere gli equilibri con un’azione personale, ma il suo tiro è ben parato da Consigli, ben appostato all’altezza del primo palo.
Nel secondo tempo cominciano i regali del Napoli e, al 1’, l’Atalanta si porta in vantaggio: Dzemaili perde palla a metà campo, la sfera arriva a Denis che, dal limite dell’area lascia partire un tiro centrale sul quale Reina non riesce ad intervenire con efficacia. Al 6’, ancora un pericolo per gli azzurri che non riescono a reagire, ma questa volta Fernandez riesce a salvare la proprio porta. Entra Higuain, che impegna Consiglia al 18’, ma un minuto dopo l’Atalanta raddoppia grazie ad un altro errore, questa volta di Inler che sbaglia il rinvio servendo Denis in area che, tutto solo trafigge l’incolpevole Reina. Ormai gli azzurri sono in balia dei padroni di casa e, al 26’, i nerazzurri chiudono la partita con Moralez che sfrutta uno scivolone di Fernandez per calciare a botta sicura da pochi passi. Il resto della partita è solo un’agonia, giusto il tempo di vedere all’opera il neo-acquisto Ghoulam che, in dieci minuti, riesce a fare più di quanto Reveillere abbia fatto da quando è arrivato a Napoli.
Benitez deve ritrovare il bandolo della matassa, altrimenti il terzo posto e le coppe sono a rischio, come a rischio potrebbe essere la sua permanenza sulla panchina del Napoli se il gioco della squadra continuerà ad essere questo. Ma non tutte le colpe possono essere addebitate al mister, visto che si ritrova in una società che sembra davvero incapace di muoversi sul mercato visto che, in ormai tre anni, non è mai riuscita a colmare le lacune della rosa.

 
REINA 4.5
MAGGIO 4.5
FERNANDEZ 4.5
ALBIOL 6
REVEILLERE 5 (31’st Ghoulam sv)
DZEMAILI 4 (26’st Jorginho sv)
INLER 4
CALLEJON 5.5
PANDEV 4 (13’st Higuain 6)
MERTENS 5
ZAPATA 3
BENITEZ 4

Napoli – Milan 3-1

23ª GIORNATA

Higuain trascina il Napoli, Milan battuto

Prima vittoria degli azzurri nel girone di ritorno

serieA
Sab 08/02/14

NAPOLI

MILAN

stadio San Paolo
51384 spettatori
napoli milan  
arbitro Massa 6
guardalinee Meli – Manganelli
Damato – Celi
quarto uomo Vuoto

3

1

 
     
gol 11’pt Inler gol 7’pt Taarabt  
gol 11’st Higuain ammonizione Abbiati  
gol 37’st Higuain ammonizione Taarabt  
ammonizione Jorginho  
ammonizione Inler  
ammonizione Callejon  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler (44’st Dzemaili), Jorginho; Mertens, Hamsik (38’st Behrami), Insigne (33’st Callejon); Higuain.
Panchina: Rafael, Colombo, Uvini, Henrique, Britos, Radosevic, Bariti, Pandev, Zapata. Allenatore: Benitez.
MILAN (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson (25’st Montolivo); De Jong, Essien; Abate, Taarabt, Robinho (1’st Kakà); Balotelli (28’st Pazzini).
Panchina: Gabriel, Zaccardo, Silvestre, Constant, Muntari, Poli, Saponara, Petagna. Allenatore: Seedorf.

Prima vittoria del girone di ritorno per il Napoli che, dopo la paura iniziale, schiaccia il Milan per quasi tutta la partita con un gioco e un’organizzazione che danno speranza per il futuro, a cominciare dalla partita di Coppa Italia contro la Roma.
Benitez, che deve ancora rinunciare a Zuniga, visto l’infortunio di Reveillere, schiera il nuovo acquisto Ghoulam dal primo minuto, mentre in attacco Callejon viene lasciato a riposo, con Insigne che viene schierato nel tridente offensivo alle spalle di Higuain insieme ad Hamsik e Mertens. Seedorf, invece, sorprende tutti, avanzando Abate nel tridente offensivo e scegliendo un centrocampo muscolare con Hessien e il nuovo arrivato Taatabt a protezione della difesa, dove Rami è confermato al fianco di Mexes.
Il Napoli comincia bene, con Higuain e Hamsik che mettono subito in ambasce la difesa rossonera, ma, alla prima ripartenza gli ospiti vanno in vantaggio: Taarabt recupera palla nella propria metà campo, elude l’opposizione di Jorginho e si invola verso l’area del Napoli, arriva a pochi metri dal limite dell’area e calcia sul palo lontano dove Reina non può arrivare. Per fortuna, gli azzurri riescono subito a rimettere la partita sui binari giusti e, quattro minuti dopo, al 12’, Inler prova la botta da fuori con il pallone che, deviato da un avversario, si impenna e diventa imparabile per Abbiati. Ci riprova il Milan, ma De Sciglio e Balotelli non impensieriscono Reina, mentre, da qui alla fine, sarà un monologo azzurro. Al 16’, ci prova Higuain che, accentratosi dalla sinistra, lascia partire un tiro a giro che termina di pochissimo a lato. Poi ci prova Mertens su punizione, mentre, al 28’, Higuain mette alle spalle dell’estremo difensore rossonero dopo essere partito in fuorigioco. Il Napoli spinge, ma la difesa ospite, seppur con grande affanno riesce sempre a salvarsi in qualche modo. Al 41’, dopo un’azione insistita, Maggio colpisce il palo e, successivamente, Insigne, servito in area, non riesce ad indirizzare il pallone di testa, graziando Abbiati.
Nel secondo tempo continua l’assedio del Napoli e, finalmente, all’11’, Inler trova il corridoio giusto, servendo Higuain alle spalle di Mexes: all’attaccante argentino basta solo sfiorare di testa per mettere fuori causa l’estremo difensore avversario facendo esplodere il San Paolo. Per qualche minuto il Milan si riversa nella metà campo del Napoli alla ricerca del pareggio e si rende pericoloso in un paio di occasioni, con Taarabt e soprattutto con Balotelli, che non riesce ad approfittare di un’uscita errata di Reina. Per fortuna, al 37’, il Napoli chiude la partita con Hamsik che serve nello spazio Callejon che, a sua volta, vede Higuain smarcato la centro dell’area dove è facile infilare il definitivo 3 a 1.
Il Napoli respinge così l’assalto della Fiorentina e si avvicina un po’ alla Roma, riducendo il distacco a 4 punti. Ancora un’ottima prova di Jorginho, il cui acquisto sembra aver rivitalizzato anche Inler che, al suo fianco, sembra sentire meno la pressione di dover giocare tutti i palloni della partita. Ora Benitez dovrà preparare la semifinale di Coppa Italia. Serve una vittoria.

 
REINA 6
MAGGIO 6
FERNANDEZ 6
ALBIOL 6
GHOULAM 5.5
INLER 7 (44’st Dzemaili sv)
JORGINHO 6.5
MERTENS 7
HAMSIK 6.5 (38’st Behrami sv)
INSIGNE 6 (33’st Callejon 6)
HIGUAIN 7.5
BENITEZ 6.5

Sassuolo – Napoli 0-2

24ª GIORNATA

Il Napoli vince a Sassuolo e si rilancia al terzo posto

Un gol per tempo piega la resistenza dell’ultima in classifica

serieA
Dom 16/02/14

SASSUOLO

NAPOLI

stadio Mapei Stadium (RE)
15000 spettatori
sassuolo napoli  
arbitro Calvarese 5.5
guardalinee Galloni – Costanzo
Banti – Ciampi
quarto uomo Faverani

0

2

 
     
ammonizione Marrone gol 38’pt Dzemaili  
ammonizione Ariaudo gol 11’st Insigne  
ammonizione Zaza ammonizione Insigne  
ammonizione Dzemaili  

SASSUOLO (3-4-3): Pegolo; Antei, Cannavaro, Ariaudo (37’st Floccari), Longhi; Gazzola, Brighi, Marrone (22’st Chisbah); Berardi, Floro Flores (17’st Zaza), Sansone.
Panchina: Pomini, Polito, Pucino, Missiroli, Mendes, Farias. Allenatore: Malesani.
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Behrami (40’st Radosevic), Dzemaili; Mertens, Hamsik (35’st Henrique), Insigne; Higuain (26’st Pandev).
Panchina: Contini, Colombo, Reina, Reveillere, Britos, Zapata. Allenatore: Benitez.

Dopo la vittoria in Coppa Italia si temeva un Napoli appagato e rilassato ma, nonostante le contemporanee squalifiche di Inler, Jorginho e Callejon, la squadra azzurra ha tenuto a bada un Sassuolo agguerrito e alla ricerca di punti-salvezza e, con un gol per tempo, ha archiviato la pratica, rischiando di subire qualcosa solo dopo il 2 a 0.
Malesani schiera gli emiliani con una difesa a tre guidata dall’ex capitano del Napoli Cannavaro, mentre Floro Flores viene preferito inizialmente a Zaza. Benitez, invece, sopperisce alle assenze con Behrami e Dzemaili a centrocampo, mentre Insigne ritorna titolare nel tridente alle spalle di Higuain che, nonostante qualche acciacco, viene comunque preferito a Pandev che, in settimana, sembrava in procinto di guadagnarsi una maglia da titolare. In porta, ritorna titolare Rafael.
Il Sassuolo parte subito aggressivo, sperando di sorprendere il Napoli con il pressing alto, ma sono gli azzurri ad essere subito pericolosi con Hamsik che, all’8’, salta un paio di avversari al limite dell’area, ma il suo tiro di sinistro termina a lato. Lo slovacco riprova ancora un paio di volte la soluzione da fuori, ma la mira non è precisa. Sull’altro fronte il Sassuolo di vede solo sui calci piazzati, come al 27’, quando Floro Flores prova a sorprendere Rafael dalla distanza, ma il pallone esce di poco, con il portiere azzurro comunque a controllo della traiettoria. Al 31’, Insigne dà un gran palla ad Higuain che calcia al volo da pochi passi, ma l’istinto di Pegolo è eccezionale e il Sassuolo di salva. L’estremo difensore emiliano è bravo in altre due occasioni ad opporsi ad Insigne e ancora ad Higuain, ma nulla può, al 37’, sul tiro da fuori di Dzemaili che arriva per primo su una palla vagante dopo una punizione battuta da Mertens.
Nel secondo tempo la gara comincia a farsi un po’ più spigolosa, ma gli azzurri hanno il merito di andare subito in gol evitando rischi inutili. All’11’, infatti, Hamsik serve in profondità Insigne che entra in area e libera il suo destro al tiro con un gioco di gambe, andando a trovare l’angolo lontano dove Pegolo non può intervenire. Al 24’ si rivede il Sassuolo, con Zaza, appena entrato, che scatta sul filo del fuorigioco e lascia partire un diagonale che termina fuori di poco. Il Napoli risponde con Pandev, che si libera in al tiro in area con un gran controllo, ma sono ancora i padroni di casa ad andare vicini al gol, prima con Sansone e poi con Zaza che, nella stessa azione, trovano prima l’opposizione di Rafael e, poi, quella di Ghoulam. Benitez corre ai ripari ed inserisce Henrique per Hamsik, mentre Malesani si gioca il tutto per tutto gettando nella mischia Floccari. Il Sassuolo attacca, ma non punge; così gli azzurri, guidati da un Pandev particolarmente ispirato, possono partire in contropiede anche se Insigne, Dzemaili (che colpisce la traversa) e Mertens non sono precisi.
Archiviato il turno di campionato, che ha visto le vittorie di tutte le prime tre della classe, il Napoli rimette sei punti di distanza tra sé e la Fiorentina e può guardare con tranquillità all’Europa League che, giovedì, vedrà gli azzurri impegnati contro lo Swansea.

 
RAFAEL 6.5
MAGGIO 5.5
FERNANDEZ 6
ALBIOL 6.5
GHOULAM 7
DZEMAILI 6.5
BEHRAMI 6.5 (40’st Radosevic sv)
MERTENS 6.5
HAMSIK 6.5 (35’st Henrique sv)
INSIGNE 7
HIGUAIN 6 (26’st Pandev 7)
BENITEZ 7

Napoli – Genoa 1-1

25ª GIORNATA

Calaiò ferma il Napoli

Gli azzurri subito in vantaggio, si fanno raggiungere nel finale

serieA
Lun 24/02/14

NAPOLI

GENOA

stadio San Paolo
30377 spettatori
napoli genoa  
arbitro Banti 4.5
guardalinee Posato – Tonolini
Damato – Merchiori
quarto uomo Costanzo

1

1

 
     
gol 18’pt Higuain gol 39’st Calaiò  
ammonizione Albiol ammonizione Matuzalem  
ammonizione Higuain ammonizione Sculli  
ammonizione Callejon  
ammonizione Hamsik  
ammonizione Mertens  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Behrami, Jorginho (35’st Inler); Callejon, Hamsik (27’st Insigne), Mertens (41’st Pandev); Higuain.
Panchina: Colombo, Contini, Henrique, Britos, Maggio, Radosevic, Dzemaili, Zapata. Allenatore: Benitez.
GENOA (5-4-1): Perin; Motta (18’st Calaiò), Antonini, De Maio, Burdisso, Antonelli; Konate, Matuzalem, Bertolacci, Sculli (33’st Centurion); Gilardino (1’st Fetfatzidis).
Panchina: Bizzarri, Albertoni, Cofie, Marchese, De Ceglie, Sturaro, Cabral, Portanova. Allenatore: Gasperini.

Continuano i passi falsi del Napoli, eterna incompiuta, almeno in campionato, che lascia sul campo altri due punti. Tante le cause, da uomini poco adeguati dal centrocampo in giù, alla poca concretezza nei momenti migliori, fino all’integralismo tattico dell’allenatore che, anche questa volta, con gli azzurri in difficoltà, non ha rinunciato al suo modulo super offensivo, schierando addirittura per qualche minuto quattro attaccanti.
Benitez ripropone Jorginho a centrocampo, mentre concede un turno di riposo a Maggio, schierando Reveillere sulla fascia destra. In attacco, Mertens vince il ballottaggio con Insigne, mentre Fernandez ritorna al centro della difesa accanto ad Albiol. Gasperini, invece, decide di rinunciare inizialmente a Feftatzidis, schierando dal primo minuto Sculli, a supporto, insieme a Konatè, dell’unica punta Gilardino.
Nei primi minuti il Napoli parte bene e, già al 4’, si rende pericoloso con Higuain che, spalle alla porta, si gira in un fazzoletto di campo e scarica un destro dal limite dell’area che termina di pochi centimetri al di là del palo lontano. Al 9’, è Mertens a provare la conclusione da fuori area, ma, questa volta, il pallone è deviato in angolo da Perin. L’attaccante belga si ripete al 13’, ma il suo tiro a giro si perde sul fondo, anche in questo caso davvero di poco. Al 17’ si vede per la prima volta il Genoa, ma la conclusione dalla distanza di Bertolacci non impensierisce Reina. Così, al 18’, Hamsik trova il corridoio giusto per Higuain, che scatta sul filo del fuorigioco e scavalca Perin proteso in tuffo con un leggero pallonetto. Il Napoli bello e concreto finisce qui e, già dopo tre minuti, Fernandez è costretto a salvare sulla linea il pallone calciato da Konatè. Gli azzurri, forti del vantaggio, provano ad aspettare e ad agire in contropiede, ma troppi passaggi nel momento sbagliato e pochi nel momento giusto, permettono alla difesa del Genoa di fermare tutte le iniziative avversarie, andando addirittura di nuovo vicini al pareggio con il solito Konatè, che, da buona posizione, spreca un bel cross di Antonelli.
Nel secondo tempo il Napoli si spegne ancora di più, lasciando totalmente l’iniziativa agli ospiti. Gasperini è costretto a sostituire Gilardino ed opta per l’inserimento di Fetfatzidis, schierando un attacco composto da punte veloci. E, giù al 4’, Konatè potrebbe pareggiare, ma, dopo aver saltato Albiol, non riesce a concludere con precisione a causa dell’ottimo recupero di Fernandez. Il Napoli si fa vedere sporadicamente dalle parti di Perin, ma le sue sortite offensive producono solo un tiro di Callejon deviato all’ultimo da Antonelli, mentre è il Genoa a fare la partita anche se senza mai impensierire Reina che deve solo prestare attenzione a qualche conclusione da fuori. I padroni di casa sono comunque in palese difficoltà, Benitez prova ad inserire forze fresche, ma senza cambiare modulo e, quindi, senza ottenere risultati. Gasperini, invece, getta nella mischia anche l’ex Calaiò che rivitalizza un po’ l’attacco degli ospiti. Al 22’ Sculli va vicinissimo al pareggio, ma spreca da buona posizione calciando a lato. La beffa arriva a cinque minuti dalla fine, quando proprio l’ex attaccante del Napoli indovina una parabola su punizione che non lascia scampo a Reina, che non può far altro che osservare il tiro sbattere contro la faccia interna del palo e insaccarsi in rete. Troppo tardi, ormai, per gli azzurri provare a reagire, due punti persi e campionato, se ancora ci fosse stato qualche dubbio, che ormai deve essere giocato solo per mantenere il terzo posto.
Gli azzurri, in campo già giovedì in Coppa, si giocano l’intera stagione nei sedicesimi di ritorno di Europa League. Partita difficile, ma che il Napoli deve assolutamente vincere, sperando che la voglia sia maggiore di quella vista fino ad oggi in campionato.

 
REINA 6
REVEILLERE 5.5
FERNANDEZ 6.5
ALBIOL 5.5
GHOULAM 6
JORGINHO 6 (35’st Inler sv)
BEHRAMI 6
CALLEJON 5.5
HAMSIK 6 (27’st Insigne 5)
MERTENS 5.5 (41’st Pandev sv)
HIGUAIN 6.5
BENITEZ 5

Livorno – Napoli 1-1

26ª GIORNATA

Il Napoli torna piccolo a Livorno

Delusione per la prestazione degli azzurri, altri due punti lasciati sul campo

serieA
Dom 02/03/14

LIVORNO

NAPOLI

stadio Armando Picchi
11803 spettatori
livorno napoli  
arbitro Mazzoleni 6.5
guardalinee Di Fiore – Dobosz
Doveri – Di Bello
quarto uomo Tonolini

1

1

 
     
gol 39’pt Reina (a) gol 32’pt Mertens (r)  
ammonizione Benassi ammonizione Britos  
ammonizione Mbaye ammonizione Maggio  

LIVORNO (3-5-2): Bardi; Ceccherini, Emerson, Coda; Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco (37’st Duncan), Mesbah; Belfodil (32’st Emeghara), Paulinho (46’st Castellini).
Panchina: Anania, Aldegani, Piccini Gemiti, Valentini, Biagianti, Bartolini, Rinaudo, Mosquera, Borja. Allenatore: Di Carlo.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Britos, Henrique, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik (37’st Zapata), Mertens; Pandev (25’st Insigne).
Panchina: Colombo, Contini, Henrique, Reveillere, Radosevic, Dzemaili, Bariti. Allenatore: Benitez.

Ancora una delusione per i tifosi del Napoli che, dopo le gioie di coppa, sono costretti a rivedere i soliti fantasmi contro il modesto Livorno, con gli azzurri che, dopo aver subito il pareggio, non riescono a concretizzare il possesso palla, rischiando anche qualcosa sui contropiedi avversari.
Di Carlo, che deve rinunciare agli infortunati Siligardi e Luci, opta per un 3-5-2 con Belfodil, preferito a Emeghara, supportato da Paulinho. Benitez, invece, che deve rinunciare agli squalificati Albiol e Higuain, ripropone Britos in difesa e Pandev come punta centrale. A centrocampo ritorna Jorginho in coppia con Iner, mentre Mertens viene preferito ad Insigne.
Sin dalle prime battute di gioco è chiaro che il Livorno punta a chiudere gli spazi e a ripartire in contropiede, ma già all’11’ il Napoli rischia di passare in vantaggio, quando Mbaye, nel tentativo di anticipare Hamsik, spedisce il pallone sulla traversa. I padroni di casa si difendono come possono, Bardi è attento, ma al 32’, è costretto a capitolare sul calcio di rigore battuto da Mertens, concesso da Mazzoleni per una spinta di Ceccherini ai danni di Pandev. Ma la gioia del Napoli dura poco e, come spesso è accaduto in questa stagione, alla prima vera azione pericolosa gli avversari trovano il gol del pareggio. Sfortunato Reina nell’occasione, quando al 39’, spinge nella propria porta il pallone calciato da Mbaye che, precedentemente, era carambolato alle spalle dell’estremo difensore azzurro. Al 44’, gli azzurri avrebbero l’occasione per passare in vantaggio, ma Callejon spreca con un tiro debole e centrale.
Nella seconda frazione il Livorno di dimostra un po’ più intraprendente e, al 4’, si rede pericoloso con un tiro dal limite di Greco, parato da Reina senza difficoltà. Al 14’, invece, l’occasione per i padroni di casa è ancora più ghiotta, quando, sugli sviluppi di un corner Biagianti serve in area Paulinho che, per fortuna del Napoli, calcia addosso al portiere. Il Napoli risponde con Hamsik e Mertens, ma la mira degli attaccanti napoletani non è delle migliori e Bardi, il migliore dei suoi, riesce a difendere con successo la propria porta. Nel Napoli entra Insigne per Pandev, ma le uniche occasioni arrivano a fine partita. Prima Callejon è troppo egoista e cerca la soluzione personale anziché servire qualche compagno meglio piazzato, poi, Zapata non riesce ad intervenire con precisione su un tiro-cross di Mertens.
Per fortuna degli azzurri, la Fiorentina non ne approfitta e perde terreno, ma nelle ultime due giornate sono state sprecate due ghiotte occasioni per avvicinarsi alla Roma, che, proprio domenica sera arriverà al San Paolo per difendere il secondo posto. Un’occasione per rilanciarsi in campionato, ma Benitez deve capire che molte squadre, in Italia, badano di più a distruggere il gioco degli avversari piuttosto che a coltivare il proprio. Contro di loro servono idee tattiche diverse.

 
REINA 5.5
MAGGIO 5
FERNANDEZ 6.5
BRITOS 5.5
GHOULAM 5.5
JORGINHO 6.5
INLER 5.5
CALLEJON 4.5
HAMSIK 5.5 (37’st Zapata sv)
MERTENS 7
PANDEV 5.5 (25’st Insigne 5)
BENITEZ 5

Napoli – Roma 1-0

27ª GIORNATA

Callejon riapre la corsa per il secondo posto

Roma battuta per la seconda volta, ora il Napoli ci crede

serieA
Dom 09/03/14

NAPOLI

ROMA

stadio San Paolo
38879 spettatori
napoli roma  
arbitro Rocchi 4.5
guardalinee Di Liberatore – Cariolato
Tagliavento – Banti
quarto uomo Vuoto

1

0

 
     
gol 36’st Callejon ammonizione Maicon  
ammonizione Callejon ammonizione Taddei  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Dzemaili (16’st Henrique), Inler; Callejon (40’st Pandev), Hamsik (28’st Insigne), Mertens; Higuain.
Panchina: Colombo, Doblas, Reveillere, Britos, Radosevic, Bariti, Zapata. Allenatore: Benitez.
ROMA (4-2-3-1): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli (39’st Destro); Nainggolan, Strootman (12’pt Taddei); Florenzi (30’st Ljajic), Pjanic, Bastos; Gervinho.
Panchina: Lobont, Skorupski, Toloi, Dodò, Torosidis, F. Ricci, Mazzitelli. Allenatore: Garcia.

Si riapre la corsa per il secondo posto, con il Napoli che colpisce nel finale una Roma meno cattiva del solito, la quale forse era abbastanza soddisfatta del pareggio che comunque stava maturando fino alla rete di Callejon, uno dei più in ombra fino a quel momento, che rompe gli equilibri dopo che entrambe le squadre avevano avuto ottime occasioni per portarsi in vantaggio.
Benitez deve rinunciare in extremis a Jorginho, bloccato dall’influenza, e ripropone la coppia di centrocampo Inler – Behrami, spesso oggetto di critiche durante l’attuale e la scorsa stagione. In difesa ritorna Albiol dopo la squalifica e, in attacco, Mertens viene preferito ad Insigne. Garcia, invece, che deve rinunciare a Totti, recupera in extremis Strootman, uscito malconcio dall’impegno infrasettimanale con la propria nazionale, e scegli di schierare Gervnho come punta centrale, escludendo, a sorpresa, Destro.
Sin dall’inizio le squadre si affrontano a viso aperto e, al 3’, è la Roma ad avere la prima occasione, ma Gervinho, servito in profondità, non riesce a colpire di testa e Reina riesce a parare senza problemi. Al 7’, gli ospiti sono costretti a rinunciare a Strootman si infortuna al ginocchio e, quattro minuti dopo, è costretto a lasciare il terreno di gioco. Al suo posto entra Taddei. Il Napoli prova ad approfittare della situazione, ma i suoi attacchi producono solo qualche calcio d’angolo. Al 23’ ci prova Nainggolan, ma il suo tiro è centrale, mentre al 26’, viene annullato un gol a Benatia, partito in fuorigioco sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti. Stessa sorte, al 34’, per Callejon che mette in rete dopo la sponda di testa di Higuain, ma l’arbitro annulla giustamente a causa della posizione irregolare dell’attaccante argentino. Al 38’, però, la Roma ha l’occasione giusta per sbloccare il risultato, ma Gervinho, dopo aver evitato il recupero di Fernandez, calcia addosso a Reina in uscita e l’azione sfuma. Neanche il tempo di rifiatare e, un minuto dopo, Benatia deve superarsi per bloccare la volata di Mertens, lanciato verso la porta difesa da De Sanctis da una strepitosa intuizione di Higuain. Mertens si rivede al 44’, ma il suo tiro a guro è centrale e l’estremo difensore ospite riesce a deviare.
Nel secondo tempo, all’8’, i partenopei avrebbe subito l’occasione di passare in vantaggio ma Callejon, servito in area ancora da un passaggio illuminante di Higuain, calcia addosso al portiere in uscita. La roma risponde al 13’, ma Florenzi, smarcato in area calcia addosso a Fernandez e, poi, sulla ribattuta, la mira di Nainggolan non è precisa. Più pericoloso, invece, al 14’, Maicon che costringe Reina agli straordinari per respingere in angolo il suo tiro, reso insidioso dalla deviazione di Inler. Al 29’, è ancora Florenzi a sprecare, ma, come accaduto nel primo tempo a Gervinho, l’esterno della Roma riesce solo a sfiorare di testa e la palla termina a lato. Ma il Napoli è vivo e, al 36’, Ghoulam si inserisce sulla fascia sinistra e lascia partire un cross preciso per la testa di Callejon che manda il pallone sotto l’incrocio dei pali, facendo esplodere di gioia il San Paolo. Garcia prova il tutto per tutto gettando nella mischia Destro, ma la sua Roma riesce a rendersi pericolosa solo con un tiro da fuori area di Maicon che termina poco lontano dalla porta difesa da Reina.
Risultato prezioso per il morale, che consente agli azzurri di recuperare tre punti alla Roma e di allontanarsi dalla Fiorentina. Ora Benitez, che comunque deve ancora aggiustare alcuni movimenti della fase difensiva, potrà preparare con serenità la trasferta di Europa League che, giovedì sera, vedrà il Napoli impegnato ad Oporto.

 
REINA 7.5
MAGGIO 5.5
FERNANDEZ 7
ALBIOL 6.5
GHOULAM 6.5
DZEMAILI 5.5 (16’st Henrique 6)
INLER 5.5
CALLEJON 7 (40’st Pandev sv)
HAMSIK 4.5 (28’st Insigne 6)
MERTENS 5.5
HIGUAIN 6
BENITEZ 6.5

Torino – Napoli 0-1

28ª GIORNATA

Napoli brutto ma vincente

Il Torino colpisce due pali, ma Higuain risolve all’ultimo minuto

serieA
Lun 17/03/14

TORINO

NAPOLI

stadio Olimpico
30000 spettatori
torino napoli  
arbitro Doveri 5.5
guardalinee Vuoto – Petrella
De Marco – Pinzani
quarto uomo Liberti

0

1

 
     
ammonizione Bovo gol 45’st Higuain  
ammonizione Glik ammonizione Inler  
ammonizione Jorginho  

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Tachtsidis, El Kaddouri, Kurtic (33’st Basha), Darmian; Barreto (11’st Immobile), Meggiorini (25’st Cerci).
Panchina: Gomis, Berni, Vesovic, Farnerud, Gazzi, Rodriguez. Allenatore: Ventura.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Revelliere (29’st Henrique), Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler (19’st Behrami), Jorginho; Callejon (35’st Insigne), Hamsik, Mertens; Higuain.
Panchina: Doblas, Colombo, Britos, Dzemaili, Mesto, Pandev, Zapata. Allenatore: Benitez.

Un gol allo scadere di Higuain condanna il Torino, autore fino a quel momento di un’ottima partita, e rilancia il Napoli che, nonostante la continua involuzione di gioco, mantiene il passo della Roma e respinge il tentativo di avvicinamento di Inter e Fiorentina, quest’ultima prossima avversaria degli azzurri al San Paolo.
Ventura, a sorpresa, tiene inizialmente in panchina Immobile e Cerchi, confidando in un loro utilizzo nella ripresa quando gli azzurri, con la testa e le gambe affaticate dall’Europa League, avrebbero avuto un inevitabile calo; in attacco, quindi, la coppia formata da Meggiorini e Barreto. Benitez, invece, deve far fronte all’ennesimo infortunio di un terzino, con Maggio indisponibile per un mese. A centrocampo, invece, ritorna la coppia formata da Inler e Jorginho, mentre, in attacca, niente turnover, con Insigne che si accomoda in panchina.
Sin dai primi minuti è chiaro l’obiettivo dei padroni di casa, che si chiudono in difesa con 8-9 giocatori dietro la linea del pallone, per poi ripartire in contropiede. Gli azzurri, come spesso è successo quest’anno, hanno faticato sin da subito, squadra troppo lunga, sia nel costruire azioni offensive, sia nel contrastare gli attacchi avversari. Così, il Torino comincia a prendere coraggio e a muoversi con intelligenza negli spazi lasciati dal Napoli, arrivando dalle parti di Reina con buona regolarità. Al 19’, infatti, arriva il primo pericolo, ma Reina è bravo a respingere il tiro di Meggiorini. L’estremo difensore partenopeo, invece, al 28’, non può nulla sul tiro dalla distanza di Bovo che, per sua fortuna, termina contro l’incrocio dei pali. Il Napoli soffre, con Inler e Jorginho che sembrano in serata no, anche se, il primo, ci prova con qualche conclusione da fuori che, al 34’, mettono in allarme Padelli, ma la mira del centrocampista azzurro, seppur di poco, è imprecisa.
Nel secondo tempo, il copione è lo stesso, anche se, al 7’, Higuain impegna il portiere avversario, bravo a respingere la conclusione dell’attaccante argentino. Ma un minuto dopo, il Torino va ancora vicino al vantaggio, quando, dopo una cross di Barreto, Meggiorini colpisce il palo a Reina battuto. Ventura manda in campo Immobile che, tra il 27’ e il 28’, ha due ghiotte occasioni per trovare il gol, ma prima calcia addosso al portiere e, poi, da ottima posizione, il suo tiro si perde alto sulla traversa. Benitez inserisce Behrami, Henrique ed Insigne; poi, a partire dal 40’, il Napoli sembra avere un sussulto, soprattutto grazie a Mertens che, in due occasioni, impegna Padelli. Poi, al 44’, la svolta: Hamsik vede il movimento in profondità di Higuain e lo serve con un lancio a scavalcare la difesa; l’attaccante argentino entra in contatto con Glick che tentava di arginarne la corsa, ma per l’arbitro è tutto regolare e, così, il Pipita si trova a tu per tu con l’estremo difensore avversario che nulla può sulla conclusione ravvicinata del numero 9 azzurro.
Una vittoria fondamentale per il Napoli, che dà morale ad una squadra visibilmente in crisi di gioco e di fiducia ma che, ora, può concentrarsi con serenità sulla gara europea di Giovedì, dove è chiamata a rimontare il gol di svantaggio rimediato all’andata contro il Porto.

 
REINA 6.5
REVEILLERE 5.5 (29’st Henrique sv)
FERNANDEZ 6.5
ALBIOL 6
GHOULAM 5
JORGINHO 5.5
INLER 5 (19’st Behrami 5.5)
CALLEJON 5 (35’st Insigne sv)
HAMSIK 5.5
MERTENS 6.5
HIGUAIN 6.5
BENITEZ 5.5

Napoli – Fiorentina 0-1

29ª GIORNATA

La Fiorentina espugna il San Paolo

Napoli in dieci per più di un tempo, espulso Ghoulam

serieA
Dom 23/03/14

NAPOLI

FIORENTINA

stadio San Paolo
46522 spettatori
napoli fiorentina  
arbitro Tagliavento 4
guardalinee Padovan – Dobosz
Banti – Massa
quarto uomo Passeri

0

1

 
     
espulsione 37’pt Ghoulam gol 43’st Joaquin  
ammonizione Higuain ammonizione Rodriguez  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Henrique, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne (30’st Mertens, 40’st Pandev); Higuain (35’st Behrami).
Panchina: Colombo, Doblas, Britos, Mesto, Fernandez, Dzemaili, Bariti, Radosevic, Pandev, Zapata. Allenatore: Benitez.
FIORENTINA (4-3-3): Neto; Roncaglia (24’st Vargas), Rodriguez, Savic, Pasqual; Bakic (1’st Ilicic), Aquilani, Borja Valero; Joaquin, Gomez (27’st Matri), Cuadrado.
Panchina: Rosati, Lupatelli, Diakite, Compper, Mati Fernandez, Ambrosini, Wolski, Matos, Tomovic. Allenatore: Montella.

Alla fine un pareggio sarebbe andato bene, ma la Fiorentina trova la vittoria nel finale nella sfida che metteva di fronte le due deluse d’Euorpa che, oltre a giocarsi la finale di Coppa Italia, nelle ultime giornate lotteranno per il terzo posto, anche se il Napoli conserva ancora un vantaggio di 7 punti. Gara condizionata sicuramente dall’espulsione dubbia di Ghoulam che ha costretto i partenopei a giocare il finale di primo tempo e tutto il resto della partita in dieci uomini, anche se, fino al gol, gli azzurri avevano rischiato pochissimo, andando anche a rendersi pericolosi in attacco.
Benitez, che deve ancora rinunciare a Maggio e Zuniga, riposiziona Reveillere sulla fascia destra e ripropone Henrique come difensore centrale. A centrocampo ritorna la coppia formata da Jorgimho e Behrami, mentre, in attacco, Insigne è ancora preferito a Mertens. Per gli ospiti, Montella deve rinunciare, oltre a Rossi, a Pizarro, ma ritrova Borja Valero al ritorno dopo la squalifica. In attacco, spazio al ritrovato Gomez, appoggiato da Cuadrado e Joaquin.
Dopo una timida conclusione di Cuadrado, al 3’, il Napoli comincia a fare la partita e, già all’8’, si rende pericoloso con Higuain che, servito da un lancio lungo di Reina, conclude di sinistro dal limite dell’area costringendo Neto a deviare in angolo. Al 21’ tocca ad Hamsik impegnare il portiere avversario, per poi replicare un paio di volte nei minuti successivi, ma l’estremo difensore viola è attento. Al 37’, però, arriva la svolta decisiva con la Fiorentina che riparte, Bakic che va via in velocità e viene stesa da dietro da Ghoulam. Per l’arbitro è fallo da ultimo uomo e il Napoli rimane in dieci. Nonostante l’inferiorità, però, sono ancora i padroni di casa ad attaccare con convinzione e, al 40’, Insigne impegna Neto, ancora bravo e attento a deviare in angolo il calcio di punizione dell’attaccante azzurro.
Nel secondo tempo Montella prova ad alzare il baricentro della squadra inserendo Ilicic, ma è ancora il Napoli a rendersi pericoloso, ancora con un calcio di punizione di Insigne che, deviato dalla barriera, termina di poco alto. Al 7’, si vede anche la Fiorentina, ma Cuadrado spreca da ottima posizione. Al 18’ tocca ad Ilicic sprecare un’altra ghiotta occasione, calciando sull’esterno della rete. Dopo questi due rischi il Napoli sembra riorganizzarsi e riesce a difendersi con ordine per lunghi tratti di gara. Montella inserisce Matri per Gomez e, proprio un’iniziativa del neo-entrato dà il via all’azione che rompe gli equilibri. Al 42’, Reina è costretto all’uscita per fermare l’attaccante viola che scarica all’indietro, la palla giunge poi a Joaquin che, a porta sguarnita, appoggia di testa in rete. Il Napoli prova a reagire, ma, con un uomo in meno l’impresa è davvero impossibile. Anzi, è la Fiorentina ad andare vicino al raddoppio, ma Reina è bravo, al 48’, a salvare su conclusione ravvicinata di Matri.
Termina qui una partita che, nonostante l’inferiorità, il Napoli non meritava di perdere. Resta il rammarico di aver consentito alla Fiorentina di accorciare le distanze, visto che anche un pareggio avrebbe forse chiuso il discorso per il terzo posto. Il distacco con i Viola, che il Napoli ritroverà in finale di Coppa Italia, resta comunque di 7 punti (8 se si considera lo scontro diretto a favore degli azzurri) e, si spera, che senza l’impegno delle coppe, i partenopei riescano a ritrovare un po’ di continuità di gioco e risultati.

 
REINA 5.5
REVEILLERE 6
HENRIQUE 6.5
ALBIOL 5.5
GHOULAM 5.5
JORGINHO 5.5
INLER 5
CALLEJON 6
HAMSIK 5
INSIGNE 6 (30’st Mertens sv) (40’st Pandev sv)
HIGUAIN 6 (35’st Behrami sv)
BENITEZ 6

Catania – Napoli 2-4

30ª GIORNATA

Al Napoli basta un tempo

Doppietta di Zapata, ora si pensa alla Juve

serieA
Mer 26/03/14

CATANIA

NAPOLI

stadio A. Massimino
13513 spettatori
catania napoli  
arbitro Massa 6.5
guardalinee Galloni – Bianchi
Mazzoleni – Calvarese
quarto uomo Barbirati

0

1

 
     
gol 7’st Monzon gol 16’pt Zapata  
gol 30’st Gyomber gol 16’pt Callejon  
ammonizione Keko gol 25’pt Henrique  
gol 40’pt Zapata  

CATANIA (3-5-2): Andujar, Bellusci, Gyomber, Legrottaglie (1’st Petkovic); Peruzzi (38’st Fedato), Izco, Lodi, Rinaudo (1’st Plasil), Monzon; Barrientos, Keko.
Panchina: Ficara, Alvarez, Capuano, Biraghi, Boateng, Leto. Allenatore: Maran.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique (14’st Albiol), Fernandez, Britos, Reveillere; Jorginho, Dzemaili; Insigne, Hamsik (21’st Radosevic), Callejòn; Zapata (34’st Higuain).
Panchina: Doblas, Colombo, Albiol, Inler, Bariti, Pandev. Allenatore: Benitez.

Basta un tempo al Napoli per archiviare la pratica Catania che, al termine del primo tempo è già sotto di quattro reti. Troppo poca la resistenza della squadra siciliana che, ormai, sembra già rassegnata alla retrocessione. Per gli azzurri, buone le prove di Zapata ed Henrique, mentre da registrare, seppur ormai a partita decisa, i soliti errori sui calci piazzati.
Maran deve rinunciare a Bergessio, squalificato, affidando l’attacco alla coppia Keko – Barrientos, mentre in difesa Gyomber viene affiancato a Legrottaglie. Per il Napoli, Benitez scegli di dare in torno di riposo ad Albiol, Inler e Higuain, sostituiti rispettivamente da Britos, Dzemaili e Zapata. Conferma invece per Hamsik e per Henrique come terzino destro.
Sin dalle prime battute, il Napoli dimostra di avere un altro passo e, già dopo due minuti si rende pericoloso per due volte con Insigne che, però, non è preciso nelle sue conclusioni. Al 3’, ci prova Dzemaili su punizione, ma Andujar è attento e respinge a pugni uniti. Il Catania si vede per la prima volta al 9’, con un tiro di Rinaudo bloccato da Reina che, poi, rischia uscendo dall’area nel tentativo di anticipare Barrientos. Al 15’, il Napoli sblocca la partita: Callejon va sul fondo e crossa al centro dove Zapata è il più lesto a fiondarsi sul pallone che, con Andujar fuori casa, è un gioco da ragazzi spingere in rete. Il Catania subisce il colpo e, nonostante la traversa colpita al 21’, capitola per la seconda volta quando Callejon, scattato sul filo del fuorigioco, approfitta dello scontro tra il portiere e un difensore per appoggiare indisturbato in rete. Il Catania attacca, ma Reina è attento e, al 39’, arriva anche il gol di Henrique che quasi da fondo campo, trova una traiettoria impossibile, con il pallone che scavalca l’estremo difensore etneo e va ad insaccarsi sotto l’incrocio dei pali. Così, al 42’, il Napoli chiude definitivamente la pratica, ancora con Zapata che, servito sul filo del fuorigioco da Callejon, entra in area e trafigge per la quarta volta Andujar.
Nel secondo tempo il Catania accorcia subito le distanze, al 6’, quando Lodi, su calcio di punizione dalla sinistra, trova smarcato in area Plasil, il cui tiro al volo è respinto da Reina, ma Monzon è il più lesto di tutti ad arrivare sulla palla vagante e a ribadire in rete. Il Napoli è già con la testa alla prossima partita contro la Juventus, ed anche Benitez decide di far riposare Henrique, che ben si sta adattando al ruolo di terzino destro. Gli azzurri provano ad agire in contropiede, ma sono ancora i padroni di casa ad andare vicino al gol, al 17’, questa volta con Keko, che tenta di sorprendere Reina con un pallonetto, per fortuna fuori misura. Al 29’, arriva l’ennesima dormita della difesa azzurra che, su calcio d’angolo, lascia libero Gyomber che ha tutto il tempo di prendere la rincorsa indisturbato e saltare più in alto di tutti per colpire di testa e spedire il pallone alle spalle del portiere. Nei minuti finali il Napoli rischia ancora qualcosa, ma Reina è attento e riesce a sbrogliare qualche situazione intricata.
Il Napoli torna così alla vittoria e, complice, la contemporanea sconfitta della Fiorentina ripristina 10 punti di distanza dal quarto posto. La Roma sembra irraggiungibile, rimane così da preparare bene il finale di campionato ed arrivare in condizione per la finale di Coppa Italia. Ma domenica c’è Napoli – Juventus, partita che, anche a giochi quasi fatti, rimane comunque importante.

 
REINA 6
HENRIQUE 6.5 (14’st Albiol 5)
FERNANDEZ 6.5
BRITOS 5.5
REVEILLERE 6
JORGINHO 7
DZEMAILI 6
INSIGNE 6.5
HAMSIK 7 (21’st Radosevic 6)
CALLEJON 7.5
ZAPATA 7 (34’st Higuain sv)
BENITEZ 6.5