Napoli – Juventus 2-0

31ª GIORNATA

Il Napoli travolge la Juve

Partita perfetta degli azzurri che fermano la corsa dei bianconeri

serieA
Dom 30/03/14

NAPOLI

JUVENTUS

stadio San Paolo
46134 spettatori
napoli juventus  
arbitro Orsato 6
guardalinee Tonolini – Manganelli
Bergonzi – Gervasoni
quarto uomo Di Liberatore

2

0

 
     
gol 37’pt Callejon ammonizione Lichtsteiner  
gol 36’st Mertens ammonizione Bonucci  
ammonizione Inler ammonizione Vidal  
ammonizione Henrique  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon (44’st Dzemaili), Hamsik (34’st Mertens), Insigne; Higuain (28’st Pandev).
Panchina: Doblas, Colombo, Reveillere, Britos, Mesto, Radosevic, Behrami, Bariti, Zapata. Allenatore: Benitez.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba (17’st Marchisio), Asamoah (8’st Isla); Llorente, Osvaldo (25’st Vucinic).
Panchina: Storari, Rubinho, Giovinco, Padoin, Mattiello, Penna. Allenatore: Conte.

Serviva la partita perfetta per fermare la Juve dei Record, e la partita perfetta è arrivata. Il Napoli domina e non concede praticamente nulla alla prima della classe, surclassata sul piano tecnico e tattico per buona parte della gara, preparata alla perfezione da Benitez.
Benitez recupera Mertens, inizialmente in panchina, mentre deve rinunciare ancora ai soliti Maggio, Zuniga e Rafael. Ancora confermato Henrique come terzino destro, mentre centrocampo affidato alla coppia Inler – Jorginho. Conte, invece, deve rinunciare a Tevez, squalificato e sostituito da Osvaldo, mentre anche in difesa, visti gli infortuni di Barzgli e Ogbonna, è costretto ad affidarsi a Caceres. A centrocampo, invece, Pogba, non molto in forma ultimamente, viene preferito a Marchisio.
Il Napoli parte subito forte, pressing alto e passaggi di prima che sorprendo la squadra bianconera e che, già al 6’, consentono a Callejon di deviare verso la porta una palla vagante, ma il tiro dello spagnolo, seppur da distanza ravvicinata, è troppo debole e Buffon riesce a salvare. Al 7’, Napoli ancora pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Hamsik, che, dopo alcuni rimpalli mette la palla in rete, ma il gol viene giustamente annullato per fuorigioco. Al 9’, è ancora il trequartista slovacco ad impegnare l’estremo difensore Juventino, bravo a deviare sopra la traversa il suo tiro al volo. La Juventus prova ad allentare la pressione con qualche ripartenza, ma la difesa azzurra è attenta e non concede nulla, se non con qualche tiro da fuori, come al 25’, quando Reina blocca a terra un diagonale di Lichtsteiner. Al 29’, però, si rivede ancora il Napoli, con Callejon, che raccoglie un cross di insigne e scarica un destro potente verso la porta avversaria, ma Buffon è ancora attento e devia in calcio d’angolo. Sono le prove per il gol che arriva poco più tardi, al 37’, quando l’esterno del Napoli, servito ancora da Insigne, sbuca alle spalle di Asamoah e trafigge Buffon che, questa volta, nulla può sul tiro ravvicinato dell’attaccante partenopeo. Al 44’ si vede anche la Juve, ma l’acrobazia di Osvaldo, servito da un cross di Lichtsteiner, non è precisa e il pallone termina alto sulla traversa.
Nel secondo tempo la partita si fa più tattica e, complice anche un calo degli azzurri, il gioco stenta a decollare. La prima vera occasione arriva al 13’, quando Hamsik guadagna una punizione dal limite dell’area: Ghoulam si incarica della battuta, ma il suo tiro è un po’ troppo centrale e Buffon, con l’aiuto della traversa, salva la sua porta. La Juve sembra più agguerrita e riesce a trovare con più continuità la superiorità numerica sulle fasce, ma la difesa del Napoli è sempre attenta sui cross che arrivano in area. Al 25’, arriva il primo vero pericolo, con Vucinic che, appena entrato, prova il tiro a giro da fuori area, ma il pallone termina fuori di poco. La Juventus si rende ancora pericolosa al 31’, ma Ghoulam è bravo a contrastare Isla, arrivato ormai a pochi passi da Reina. Benitez prova ad inserire forze fresche e, al 29’, inserisce Pandev per Higuain. La mossa si rivela azzeccata, visto che, dopo 3’, l’attaccante macedone serve nello spazio Hamsik che va alla conclusione da fuori area, ma non riesce a sorprendere Buffon. Subito dopo altro cambio, la mossa vincente, con Mertens che sostituisce proprio il trequartista slovacco. Al 35’, infatti, Reina lancia in fascia Pandev che alza la testa e serve Mertens che, al limite dell’area, resiste al recupero di Marchisio e, da fuori area, trafigge Buffon con un diagonale potente e preciso. Negli ultimi minuti la Juventus continua ad attaccare, ma non succede nulla degno di nota, con il Napoli che può festeggiare i tre punti.
Peccato solo che gli azzurri abbiano perso terreno durante il campionato, perché questa partita ha dimostrato che non ci sono poi così tante differenze con la prima in classifica. Bisogna però migliorare e, come la Juventus, giocare tutte le partite con questa intensità, anche contro formazioni meno blasonate.

 
REINA 6.5
HENRIQUE 6.5
FERNANDEZ 7
ALBIOL 6.5
GHOULAM 6.5
JORGINHO 7
INLER 7
INSIGNE 7
HAMSIK 6.5 (34’st Mertens 7)
CALLEJON 7.5 (44’st Dzemaili sv)
HIGUAIN 6 (28’st Pandev 7)
BENITEZ 8

Parma – Napoli 1-0

32ª GIORNATA

Il Napoli cade a Parma

Ancora un passo falso degli azzurri, castigati da Parolo dopo un’ora di non-gioco

serieA
Dom 06/04/14

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
14841 spettatori
parma napoli  
arbitro Bergonzi 4
guardalinee Ghiandai – Tasso
Damato – Giacomelli
quarto uomo Marzaloni

1

0

 
     
gol 10’st Parolo ammonizione Zapata  
ammonizione Cassani ammonizione Albiol  
ammonizione Marchionni ammonizione Ghoulam  
ammonizione Acquah  
ammonizione Parolo  

PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Felipe, Molinaro; Acquah, Marchionni, Parolo (35’st Munari); Biabiany (48’st Cerri), Palladino (44’st Gobbi), Schelotto.
Panchina: Bajza, Pavarini, Rossini, Sall, Mauri, Jankovic, Obi, Galloppa. Allenatore: Donadoni.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (23’st Mertens), Hamsik (36’st Pandev), Insigne; Higuain (23’st Zapata).
Panchina: Doblas, Colombo, Britos, Reveillere, Mesto, Behrami, Dzemaili. Allenatore: Benitez.

Dopo la grande prestazione contro la Juventus, ritorna il solito Napoli, distratto e svogliato che ormai osserviamo sconsolati da molte stagioni. Azzurri incapaci di creare gioco contro un Parma ordinato in fase difensiva e pronto a colpire in contropiede, la tattica che quasi sempre adotta chi vuole mettere in difficoltà la squadra di Benitez che, dopo un intero campionato, non è ancora riuscito a trovare un modo per superare il problema.
Donadoni, che deve rinunciare a Lucarelli e Amauri squalificati, deve fronteggiare anche l’assenza di Cassano e Gargano. Difesa affidata quindi ai centrali Felipe e Paletta, mentre Acquah viene scelto per completare il centrocampo alle spalle del tridente formato da Biabiany, Palladino e Schelotto. Benitez, invece, conferma in blocca gli undici titolari nella sfida contro la Juventus, rinunciando ancora dall’inizio a Mertens.
Il Napoli parte bene e, al 10’, va in gol con Fernandez che devia di testa un calcio di punizione di Insigne, ma l’arbitro annulla giustamente a causa della posizione iniziale di fuorigioco del difensore azzurro. Il Parma si affida ai lanci lunghi, cercando di mettere in difficoltà il Napoli con ripartenze e lanci lunghi, sfruttando soprattutto le corsie esterne la velocità di Bibiany e Schelotto. Ma la pressione del Napoli non produce granchè, solo qualche calcio d’angolo su cui la difesa di casa fa buona guardia. Il Parma, invece, si vede solo al 40’, anche in questo caso dopo un corner, su cui Paletta colpisce di testa, ma manda il pallone alto sulla traversa.
Nel secondo tempo, però, arriva subito la doccia fredda per gli azzurri che, al 10’, si fanno sorprendere sulla fascia sinistra da Cassani che crossa al centro dove Parolo, lasciato tutto solo, trafigge l’incolpevole Reina. Il Napoli prova a reagire e dopo 2 minuti, Hamsik ha un’occasione per pareggiare, ma il suo tiro dall’interno dell’area viene ribattuto. Al 18’, però, il Parma avrebbe l’occasione di raddoppiare, ma Paletta, liberatosi in ottima posizione, non se la sente di tirare e cerca di servire Bibiany che, però, viene anticipato. Benitez prova a cambiare qualcosa (ma non modulo) inserendo Mertens per Callejon e Zapata per Higuain e, effettivamente, il Napoli ne guadagna in vivacità, ma la prima occasione arriva al 37’, con un tiro di Insigne che attraversa tutta l’area e si perde di poco a lato. Poi, il protagonista diventa Zapata che, per due volte riesce a colpire di testa, ma la sua mira non è precisa e, poi, viene anche ammonito per simulazione, ma il fallo di Mirante, in uscita, era netto.
Rimane comunque la delusione e il rammarico per un Napoli che, nonostante le grandi prestazioni viste durante la stagione, sottovaluta altre gare che, poi, diventano irrimediabilmente compromesse. Problema di giocatori, modulo o tutti e due? Presidente e allenatore dovranno lavorare durante l’estate per colmare queste lacune. Ora, resta solo da arrivare concentrati e fisicamente al top alla finale di Coppa Italia, guardandosi un po’ anche alle spalle, almeno finchè non sarà matematico il terzo posto.

 
REINA 6
HENRIQUE 5.5
FERNANDEZ 6.5
ALBIOL 5.5
GHOULAM 5
JORGINHO 6
INLER 5
INSIGNE 7
HAMSIK 5 (36’st Pandev sv)
CALLEJON 5.5 (23’st Mertens 6.5)
HIGUAIN 5 (23’st Zapata 6.5)
BENITEZ 5

Napoli – Lazio 4-2

33ª GIORNATA

Napoli scarico, ma arrivano i tre punti

La Lazio fa paura, poi Mertens e Higuain risolvono la partita

serieA
Dom 13/04/14

NAPOLI

LAZIO

stadio San Paolo
42131 spettatori
napoli lazio  
arbitro Banti 4
guardalinee Costanzo – Grilli
Mazzoleni – Gervasoni
quarto uomo Di Liberatore

4

2

 
     
gol 42’pt Mertens gol 21’pt Lulic  
gol 4’st Higuain (r) gol 36’st Onazi  
gol 22’st Higuain ammonizioneammonizione 4'st Cana  
gol 48’st Higuain ammonizione Ledesma  
ammonizione Jorginho  
ammonizione Higuain  
ammonizione Britos  
ammonizione Fernandez  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Albiol (1’st Fernandez), Britos, Ghoulam; Behrami, Jorginho (37’st Mesto); Mertens (20’st Callejon), Pandev, Insigne; Higuain.
Panchina: Colombo, Doblas, Reveillere, Inler, Dzemaili, Hamsik, Zapata. Allenatore: Benitez.
LAZIO (3-4-3): Berisha; Ciani, Cana, Radu; Konko, Onazi, Ledesma, Lulic (28’st Cavanda); Candreva, Mauri (11’st Postiga), Anderson (18’st Novaretti).
Panchina: Guerrieri, Strakosha, Crecco, Pereirinha, Kakuta, Perea, Minala. Allenatore: Reja.

Quaranta minuti di Lazio, in cui riaffiorano fantasmi e paure, con il Napoli immerso nella solita crisi di gioco e di continuità. Poi, a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo si sveglia Mertens che rimette in carreggiata la partita e, con la partecipazione di Higuain (tripletta per lui), consente agli azzurri di guadagnare i tre punti, anche se con qualche sofferenza di troppo.
Benitez, che deve rinunciare ancora a Maggio, decide di dare un turno di riposo a Fernandez e Inler, sostituiti da Britos e Bherami, mentre, in attacco, Pandev viene preferito ad Hamsik e affiancato a Mertens e Insigne alle spalle di Higuain. Reja, che deve rinunciare ancora a Klose, schiera la squadra senza vere prime punte di ruolo, affidando alle sortite offensive di Mauri, Candreva e Anderson la propria manovra d’attacco.
Sin da i primi minuti, la velocità della quadra ospite mette in difficoltà gli azzurri che, già al secondo minuto devono ricorrere al fallo tattico con Jorginho per fermare una ripartenza della Lazio. A dire il vero, già al 12’, Banti comincia la propria giornata disastrosa valutando solo con il cartellino giallo l’intervento di Ciani che ferma irregolarmente Higuain interrompendo una chiara occasione da rete, ma da questo momento in poi gli azzurri cominciano a concedere troppo agli avversari che, grazie anche agli errori di impostazione del Napoli, va più volte vicina al gol del vantaggio, con Anderson e Mauri. Alla fine, al 20’, la Lazio segna davvero con Lulic, che, al limite dell’area salta in uno contro uno Albiol e trafigge Reina con un diagonale preciso. Il Napoli riesce a reagire solo al 29’, con Higuain, che impegna Berisha, bravo a deviare in angolo il tiro velenoso del Pipita. Ma due minuti dopo, Reina deve uscire alla disperata su Anderson che, saltato Mertens (in posizione di terzino sinistro nell’occasione) entra in area e, a tu per tu con il portiere azzurro non riesce a concludere con precisione. Il Napoli è in balia degli avversari e già qualche fischio comincia a piovere dagli spalti quando, dopo un’occasione sprecata da Insigne, sale in cattedra Mertens che dalla destra si accentra e lascia partire un tiro ad uscire che si insacca sotto l’incrocio dei pali.
Ad inizio secondo tempo, il Napoli si presenta in campo con Fernandez al posto di Albiol, ma il protagonista è ancora l’attaccante belga che chiude un triangolo con Higuain (partito in leggera posizione di fuorigioco) e, una volta in area, viene atterrato da Cana che, già ammonito, viene espulso. Sul dischetto si presenta Higuain che, dopo quasi un mese, rompe il digiuno e porta in vantaggio i suoi. Con la Lazio in dieci, il Napoli cerca il gol del KO, anche se, in campo, la differenza non si nota, con la squadra di Reja che tenta sempre di far male agli azzurri con veloci ripartenze. Per fortuna, al 22’, Insigne serve al limite dell’area Higuain, che salta Novaretti e trafigge Berisha con un preciso diagonale a mezza altezza. Un minuto dopo, il Pipita potrebbe replicare, ma, questa volta, l’estremo difensore biancoceleste si salva. A questo punto, gli azzurri, ormai sicuri della vittoria, si rilassano troppo e la Lazio comincia a prendere coraggio. Così, dopo un primo tentativo di Candreva, è Onazi a sorprendere per vie centrali la retroguardia azzurra e, a tu per tu con Reina, non sbaglia riaprendo la partita al 37’. Gli azzurri subiscono il colpo e, al 48’, gli ospiti potrebbero addirittura pareggiare con Ciani che, di testa da buona posizione colpisce debolmente. Sul rinvio successivo, Reina trova Higuain che, ancora una volta, salta Novaretti e chiude la partita mettendo il pallone alle spalle dell’incolpevole Berisha.
Tre punti importanti, ma dal punto di vista caratteriale e del gioco, qualcosa (ormai da tempo) non va. Si spera sia solo la mancanza di obiettivi in questo finale, anche se la Fiorentina insidia la terza posizione a 9 punti distanza, forse non recuperabili, ma la condizione degli azzurri preoccupa soprattutto in vista della finale di Coppa Italia.

 
REINA 6
HENRIQUE 5.5
ALBIOL 5 (1’st Fernandez 6)
BRITOS 4.5
GHOULAM 5.5
JORGINHO 5.5 (37’st Mesto sv)
BEHRAMI 6.5
INSIGNE 6.5
PANDEV 6
MERTENS 7.5 (20’st Callejon 6)
HIGUAIN 8
BENITEZ 6

Udinese – Napoli 1-1

34ª GIORNATA

Il Napoli non vince più in trasferta

Reina regala il pareggio all’Udinese

serieA
Sab 19/04/14

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
10000 spettatori
udinese napoli  
arbitro Calvarese 4
guardalinee Galloni – Giallatini
Valeri – Merchiori
quarto uomo Padovan

1

1

 
     
gol 9’st B. Fernandes gol 38’pt Callejon  
ammonizione Pinzi ammonizioneammonizione 44’st Fernandez  
ammonizione Pereyra ammonizione Behrami  
ammonizione Jorginho  

UDINESE (4-3-2-1): Scuffet; Heurtaux (34’st Basta), Danilo, Domizzi, G. Silva; Pinzi 33’st Nico Lopez), Badu, Allan; Fernandes, Pereyra; Muriel (41’st Widmer).
Panchina: Brkic, Benussi, Naldo, Bubnjic, Yebda, Jadson, Di Natale, Zielinski, Maicosuel. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Fernandez, Henrique, Ghoulam; Behrami (29’st Jorginho), Inler; Callejon, Hamsik (45’st Albiol), Insigne; Zapata (22’st Pandev).
Panchina: Colombo, Doblas, Mesto, Zuniga, Radosevic, Dzemaili. Allenatore: Benitez.

Altri due punti lasciati per strada, indolori vista la contemporanea sconfitta della Fiorentina, ma che confermano le ricorrenti difficoltà del Napoli nel chiudere le partite. Certo, questa volta pesano le decisioni della terna arbitrale che sorvolano su un paio di trattenute di Domizzi in area e convalidano il gol del pareggio friulano in fuorigioco (seppur di poco).
Guidolin deve rinunciare a Di Natale, non al meglio, e sceglie di schierare un tridente d’attacco con Muriel, punta centrale, supportato da Pereyra e Fernandez. Problemi anche per Basta, sostituito in fascia da G. Silva. Benitez, invece, deve fare a meno di Mertens (squalificato) e degli indisponibili Higuain, Maggio, Britos e Rafael, costringendolo così a schierare Zapata come terminale offensivo, supportato dal tridente formato da Callejon, Hamsik e Insigne. A centrocampo, turno di riposo per Jorginho, con Behrami che va ad affiancare Inler. Un cambio anche in difesa con Henrique centrale al posto di Albiol, mentre Reveillere si sistema in fascia.
Il Napoli parte bene, con l’Udinese che, rintanata nella propria metà campo, cerca di ripartire in contropiede. La prima occasione arriva al 12’, con un calcio di punizione dal limite guadagnato e battuto da Insigne che, però, trova pronto il giovane portiere Scuffet. I padroni di casa si affacciano dalle parti di Reina due minuti dopo, ma il tiro dalla distanza di Pereyra non impensierisce l’estremo difensore azzurro. Al 16’, primo episodio da moviola, con Domizzi che trattiene vistosamente in area Zapata, ma l’arbitro lascia correre. Al 25’ ci prova Hamsik, ma il suo colpo di testa è centrale. Poi, al 28’, arriva la prima vera occasione per il Napoli, che su una ripartenza trova il corridoio giusto ancora con lo slovacco che mette al centro dove Insigne manca clamorosamente l’impatto con la sfera. Risponde subito l’Udinese che, al 31’, fallisce a sua volta una ghiotta opportunità con Badu che non riesce ad indirizzare il pallone di testa verso la porta nonostante fosse completamente solo. Al 38’, però, arriva finalmente il vantaggio del Napoli: rimessa lunga di Ghoulam per la testa di Zapata che, di testa, appoggia per Callejon che di destro, al volo, trafigge Scuffet. A fine tempo, al 42’, il Napoli va vicino al raddoppio, ma il tiro da fuori di Hamsik termina alto di poco.
Ad inizio secondo tempo, al 7’, il Napoli spreca un’altra occasiono per chiudere la partita, con Insigne che, dopo un’azione personale, spreca incredibilmente mandando il pallone di poco a lato. Così, dopo due minuti, l’Udinese pareggia, sfruttando un errore di Reina e Behrami che favoriscono l’inserimento di Pinzi, il quale serve Fernandes (in leggero fuorigioco) per il quale è un gioco da ragazzi spingere il pallone nella porta sguarnita. Il pareggio galvanizza i padroni di casa che approfittano della confusione tra le fila del Napoli per alzare il proprio baricentro anche se, al 24’, Calvarese sorvola su un’altra trattenuta di Domizzi, questa volta ai danni di Pandev, appena entrato. Al 35’, Insigne ci prova di nuovo e, dopo una combinazione con Hamsik, prova il tiro a giro che termina do poco alto sulla traversa. Gli ultimi minuti sono di marca friulana, con gli azzurri costretti a giocare in 10 a causa del secondo cartellino giallo di Fernandez, ma l’assalto dei padroni di casa produce solo un pericolo al 45’, con il tiro di Basta che si perde sul fondo.
Mancano tre punti per avere la matematica certezza del terzo poste e, scongiurando catastrofi, non dovrebbe essere un problema. Ma l’anno prossimo Benitez dovrà lavorare molto per cambiare la mentalità della squadra in partite come queste, altrimenti vedremo, almeno in campionato, un’altra stagione anonima.

 
REINA 4
REVEILLERE 5
FERNANDEZ 5
HENRIQUE 5.5
GHOULAM 6
INLER 6
BEHRAMI 5.5 (29’st Jorginho sv)
INSIGNE 6.5
HAMSIK 6 (45’st Albiol sv)
CALLEJON 7
ZAPATA 5 (22’st Pandev 5.5)
BENITEZ 5.5

Napoli – Cagliari 3-0

36ª GIORNATA

Il Napoli fa trenta

Trentesima vittoria stagionale per gli azzurri che si qualificano matematicamente ai preliminari di Champions League

serieA
Mar 06/05/14

NAPOLI

CAGLIARI

stadio San Paolo
42013 spettatori
napoli cagliari  
arbitro Ghersini 6.5
guardalinee Longo – De Luca
Rizzoli – Baracani
quarto uomo Marrazzo

3

0

 
     
rete 33’pt Mertens (r) espulsione 8’st Silvestri  
rete 43’pt Pandev ammonizione Conti  
rete 12’st Dzemaili ammonizione Rossettini  
ammonizione Mesto ammonizione Dessena  
ammonizione Britos  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina (1’st Colombo) Mesto, Fernandez, Britos, Ghoulam; Inler (18’st Zapata) Dzemaili; Mertens, Hamsik, Callejòn; Pandev (30’st Radosevic).
Panchina: Doblas, Reveillere, Henrique, Maggio, Zuniga, Jorginho, Insigne. Allenatore: Benitez.
CAGLIARI (4-4-2): Silvestri; Murru, Astori, Rossettini, Pisano (30’st Perico); Ibraimi (10’st Avramov), Eriksson, Conti, Dessena; Sau (18’st Avelar), Ibarbo.
Panchina: Cossu, Del Fabro, Loi, Oikonomou, Tabanelli. Allenatore: Pulga.

Trentesima vittoria stagionale per il Napoli che, in una gara senza particolari motivazioni (vista la sconfitta della Fiorentina), ha la meglio su un Cagliari ormai salvo. Si temevano tensioni dopo gli episodi precedenti la finale di Coppa Italia, ma così non è stato e gli azzurri hanno potuto concentrarsi solo sulla partita.
Benitez schiera Pandev al posto di Higuain, infortunato, mentre viene data una possibilità a Britos e Dzemaili che sostituiscono rispettivamente Albiol e Jorginho. Si rivede tra i titolari anche Mesto che, dopo qualche spezzone di partita, ritorna a giocare per la prima volta dall’inizio dopo l’infortunio. Pulga, invece, deve rinunciare a Pinilla, Ekdal, Cabrera e Vecino, occasione per schierare in attacco l’inedita coppia formata da Sau e Ibarbo. A difendere la porta il giovane Marco Silvestri.
Il Napoli parte subito forte e, già al 4’, si rende pericolo con un’azione insistita nell’area avversaria, ma nessuno tra Dzemaili, Mertens, Hamsik e Pandev riescono a trovare il varco giusto per portare in vantaggio i padroni di casa. All’8’ ci prova anche Hamsik da fuori, ma la sua conclusione termina alta sulla traversa. Risponde il Cagliari al 18’, ma il tiro di Murru è parato senza problemi da Reina. Al 27’, ci prova Dzemaili dalla distanza, ma il suo tiro, dopo la deviazione di Silvestri, colpisce la traversa. Al 31’, la svolta: Pandev si libera in area, ma viene trattenuto da Conti. E’ rigore, che Mertens trasforma con un’esecuzione perfetta. Il Napoli continua ad attaccare e, dopo qualche azione pericolosa, riesce a raddoppiare prima della fine del tempo, al 43’, con Pandev che finalizza una bella combinazione con il compagno di squadra Callejon, che gli serve un pallone d’oro a due passi dalla porta.
Ad inizio secondo tempo, il Napoli chiude la pratica. All’8’ Pandev guadagna un altro rigore, causando anche l’espulsione di Silvestri. Hamsik sbaglia il rigore (sulla traversa il suo tiro), ma al 10’ ci pensa Dzemaili ad arrotondare il risultato, lesto ad approfittare di una corta respinta del neo-entrato Avramov su tiro ravvicinato del solito Pandev. A questo punto, Benitez, che già aveva in precedenza sostituito Reina con Colombo (al suo esordio in serie A con gli azzurri a 38 anni), lancia in campo anche Zapata. Il Cagliari non è mai pericoloso e, più di una volta il Napoli va vicino al quarto gol, soprattutto con Hamsik che, nonostante l’impegno, non riesce a trovare la rete. L’ultima occasione è per Zapata che, al 41’, vede il suo tiro respinto da un difensore con Avramov battuto.
Napoli quindi che, come già detto, guadagna la qualificazione matematica ai preliminari per la prossima Champions League. Ora, l’unico pensiero deve essere quello di programmare il futuro e lavorare sulla continuità della squadra che, quest’anno, ha avuto troppe prestazioni altalenanti.

 
REINA 6 (1’st Colombo 6)
MESTO 6
FERNANDEZ 6
BRITOS 6
GHOULAM 6.5
INLER 6.5 (18’st Zapata 6)
DZEMAILI 7
MERTENS 7
HAMSIK 6
CALLEJON 6.5
PANDEV 7.5 (30’st Radosevic sv)
BENITEZ 7

Sampdoria – Napoli 2-5

37ª GIORNATA

Il Napoli ne fa cinque alla Samp

Hamsik torna al gol, record di vittorie in traferta

serieA
Dom 11/05/14

SAMPDORIA

NAPOLI

stadio Marassi
20000 spettatori
sampdoria napoli  
arbitro Chiffi 5.5
guardalinee Gava – Musolino
Banti – Manganiello
quarto uomo Iori

2

5

 
     
rete 30’pt Eder rete 19’pt Zapata  
rete 43’st Wszolek rete 27’pt Insigne  
ammonizione Mustafi rete 32’pt Callejon  
rete 2’st Hamsik  
rete 16’st Mustafi (a)  

SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo, Krsticic (13’st Renan); Gabbiadini (20’st Sansone), Soriano, Eder; Maxi Lopez (39’st Wszolek).
Panchina: Colombo, Doblas, Henrique, Pandev, Radosevic, Ghoulam, Lasicki, Romano. Allenatore: Miajlovic.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina (34’st Doblas); Maggio, Fernandez, Mesto, Reveillere; Jorginho, Inler; Callejon (27’st Zuniga), Hamsik (20’st Mertens), Insigne; Zapata.
Panchina: Colombo, Henrique, Pandev, Radosevic, Ghoulam, Lasicki, Romano. Allenatore: Benitez.

Decima vittoria stagionale in trasferta e record nella storia del Napoli che, in precedenza, si era fermato a 9 nella gestione Mazzarri. Poco più di un’amichevole quella tra gli azzurri e la Sampdoria, anch’essa senza più nulla da chiedere a campionato, che, però, hanno dato vita ad una sfida piacevole.
Mihailovic, che deve rinunciare allo squalificato Okaka, decide di schierare una squadra d’attacco, disponendosi a specchio rispetto ai partenopei, con Maxi Lopez supportato dal terzetto formato da Gabbiadini, Eder e Soriano. Benitez, invece, che deve ancora rinunciare ad Albiol e Britos, schiera Mesto nell’inedita posizione di difensore centrale accanto a Fernandez, mentre Maggio e Reveillere sono chiamati a presidiare le fasce. Problemi anche per Higuain, sostituito al centro dell’attacco da Zapata.
Nei primi minuti la partita viaggia a ritmi bassi, il Napoli ci prova con qualche ripartenza, ma la difesa di casa fa buona guardia e respinge gli attacchi degli ospiti. Ma al 18’, la prima distrazione è fatale: Cross di Callejon, colpo di testa di Fernandez che viene deviato da Fiorillo sulla traversa. Sulla ribattuta, il più lesto è Zapata che, ancora di testa, anticipa il suo marcatore e insacca il gol dell’1 a 0. Dopo 8 minuti è Insigne a trovare la via della rete con un tiro dalla distanza che supera l’estremo difensore sampdoriano che si fa ingannare dall’effetto del pallone. La Sampdoria risponde subito con Eder che, prima impegna Reina con un tiro dal limite e, poi, al 29’, lo supera con un diagonale precido che, prima di insaccarsi, va a sbattere sulla faccia interna del palo. La partita sembra riaperta, ma al 31’, Callejon ristabilisce le distanze su calcio di punizione anche se, per la seconda volta, la rete arriva con l’evidente ed involontaria complicità del portiere Fiorillo. Nel finale di tempo la Sampdoria va più volte vicino al gol, soprattutto con Maxi Lopez, che prima si fa parare la conclusione da Reina e, poi, anticipa Fernandez e calcia di poco a lato.
Ad inizio secondo tempo è ancora l’attaccante argentino a rendersi pericoloso, ma viene fermato da Reina in uscita. Poi, al 2’, il Napoli chiude la partita in contropiede, con Zapata che se ne va sulla fascia destra e mette al centro per Hamsik che, da pochi passi, mette in rete mettendo fine ad un lungo periodo di digiuno (non segnava dallo scorso 2 novembre). Al 16, il Napoli dilaga: azione uguale a quella del quarto gol con Callejon che mette al centro per Zapata, anticipato però dall’intervento di Mustafi che devia nella propria porta. Il difensore sampdoriano completa la sua giornata no due minuti dopo quando si rende protagonista di un bruttissimo fallo ai danni di Hamsik, costretto ad uscire. Nell’ultimo quarto d’ora c’è spazio anche per il ritorno in campo di Zuniga dopo il lungo infortunio che gli ha fatto saltare praticamente quasi tutta la stagione, mentre al 43’, i padroni di casa rendono leggermente meno amaro il passivo con il gol di Wslozeck che supera Doblas, subentrato a Reina nei minuti finali.

 
REINA 7 (34’st Doblas 6)
MAGGIO 6
FERNANDEZ 6.5
MESTO 6
REVEILLERE 6
JORGINHO 6
INLER 7
CALLEJON 8 (27’st Zuniga 6)
HAMSIK 6.5 (20’st Mertens 5.5)
INSIGNE 7
ZAPATA 7
BENITEZ 7

Napoli – Verona 5-1

38ª GIORNATA

Il Napoli chiude con vittoria e record

Apre Callejon, poi doppiette di Zapata e Mertens. Superata la soglia dei 100 gol in stagione

serieA
Dom 18/05/14

NAPOLI

VERONA

stadio San Paolo
10000 spettatori
napoli verona  
arbitro Pairetto 6.5
guardalinee Di Francesco – Tasso
Peruzzo – Tommasi
quarto uomo Stallone

5

1

 
     
rete 5’pt Callejon rete 20’st Iturbe  
rete 13’pt Zapata rete Agostini  
rete 25’pt Zapata  
rete 16’st Mertens  
rete 32’st Mertens  
ammonizione Callejon  
ammonizione Radosevic  

NAPOLI (4-2-3-1): Doblas; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Jorginho (33’st Lasicki), Dzemaili (14’st Zuniga); Insigne, Callejon (1’st Radosevic), Mertens; Zapata.
Panchina: Colombo, Reina, Reveillere, Mesto, Inler, Pandev. Allenatore: Benitez.
SAMPDORIA (4-2-3-1): icolas; Cacciatore (9’st Gomez), Moras, Marques (23’st Rabusic), Agostini (12’st Albertazzi); Sala, Donadel, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Marquinho.
Panchina: Rafael, Borra, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Donsah, Maietta, Gonzalez. Allenatore: Mandorlini.

Il Napoli archivia il campionato con una vittoria, davanti a 10000 bambini in festa, eguagliando il record di punti dell’anno precedente e raggiungendo la storica quota di 104 reti stagionali (77 i campionato, record anche questo).
Benitez, che deve rinunciare ad Hamsik e Higuain, infortunati, rilancia ancora Zapata titolare e concede novanta minuti da titolare al portiere Doblas. In difesa, Henrique e Britos formano la coppia centrale, mentre Dzemaili e Jorginho si posizionano a centrocampo. Mandorlini, invece, per questa ultima partita rinuncia al portiere Rafael in favore di Nicolas, mentre conferma in blocco l’attacco, con Luca Toni alla ricerca del titolo di capocannoniere.
Il Verona avrebbe ancora una possibilità di qualificarsi per la prossima Europa League, ma, pur vincendo, occorrerebbero molti altri risultati favorevoli. Le speranze, sempre che ce ne fossero, muoiono definitivamente al 5’, quando Mertens, servito tra le linee, lancia in area Callejon che, in diagonale, trafigge il portiere ospite siglando il suo ventesimo gol stagionale. Il Napoli è padrone del campo e il Verona non riesce ad arrivare mai dalle parti di Doblas. Anzi, al 12’, è Zapata ad andare in gol quando, servito al limite dell’area da Mertens, si gira e calcia il pallone a fil di palo, dove l’incolpevole Nicolas non può arrivare. Il Verona prova a rispondere al 17’, ma il colpo di testa di Toni è centrale e Doblas blocca senza problemi. Stessa sorte per un tiro di Marquinho al 20’. Al 25’, il Napoli chiude la partita, ancora con Zapata, che finalizza una bella azione costruita dalla coppia Jorginho-Callejon. Al 28’ ci prova anche Insigne, ma il suo tiro di prima, seppur stilisticamente apprezzabile è centrale e, questa volta, Nicolas blocca. Il Verona prova a costruire qualche azione offensiva, ma riesce solo a produrre un gol di Toni annullato per fuorigioco. E’ il Napoli, invece, ad andare vicino al quarto gol, con Mertens che, dal fondo, lascia partire un cross potente che, per poco, il portiere avversario non devia nella propria porta (Cacciatore salva sulla linea).
Ad inizio secondo tempo spazio per Radosevic, che entra al posto di Callejon. Al 7’ Iturbe prova a sorprendere Doblas con un diagonale dalla destra, ma il tiro è debole e facile preda dell’estremo difensore azzurro. Entra anche Zuniga e, al 17’, Mertens sigla il quarto gol: Albertazzi sbaglia il passaggio per il proprio portiere e si fa soffiare la sfera dall’attaccante belga che, dopo aver saltato Nicolas, appoggia in rete. Quattro minuti dopo il Verona segna il gol della bandiera con Iturbe che, su calcio di punizione, supera Doblas con l’aiuto determinante di una deviazione della barriera. Il Napoli continua comunque ad attaccare: ci provano, ma senza fortuna, Maggio, Insigne e Zuniga. Poi, al 32’, Mertens sigla la sua personale doppietta con un bel tiro dal limite. Nei minuti finale, da segnalare solo l’esordio del giovane Lasicki e una grande parata di Doblas su tiro ravvicinato di Gomez.
Finisce così la stagione del Napoli, arricchita dalla seconda Coppa Italia in tre anni. Tutto sommato un buon risultato visti i cambiamenti avvenuti durante l’estate con l’arrivo di un nuovo allenatore e di nuovi giocatori. Ora il Napoli, oltre a lavorare bene sul mercato, dovrà preparare bene i preliminari di Champions League, fondamentali per la crescita della squadra, mentre Benitez dovrà sicuramente lavorare sulla continuità che, quest’anno, è venuta a mancare.

 
DOBLAS 6.5
MAGGIO 6
HENRIQUE 7
BRITOS 5.5
GHOULAM 6
JORGINHO 7 (33’st Lasicki sv)
DZEMAILI 6 (14’st Zuniga 6.5)
INSIGNE 6.5
CALLEJON 7 (1’st Radosevic 5.5)
MERTENS 7.5
ZAPATA 7
BENITEZ 7

Napoli – Borussia Dortmund 2-1

1a giornata

Impresa
del Napoli in Champions

Higuain e Insigne stendono i
vicecampioni d'Europa

champions league
mer 18/09/13

NAPOLI

B. DORTMUND

stadio San Paolo
55766 spettatori
napoli borussiaDortmund  
arbitro Provenca 7
guardalinee Miranda – Trigo
Capela – Gomes
quarto uomo Tomè

2

1

 
     
gol 29’pt Higuain gol 42’st Zuniga (a)  
gol 22’st Insigne espulsione 45’pt Weidenfeller  
ammonizione Behrami ammonizione Schmelzer  
ammonizione Britos  
ammonizione Insigne  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik (45’st Mesto), Insigne (27’st Mertens); Higuain (32’st Pandev).
Panchina: Rafael, Cannavaro, Armero, Dzemaili. Allenatore: Benitez.
B. DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Hummels (45’pt Aubameyang), Schmelzer; Bender, Sahin; Blaszczykowski (48’pt Langerak), Mkhitaryan (31’st Hofmann), Reus; Lewandowski.
Panchina: Papastathopoulos, Kirck, Schieber, Dorm. Allenatore: Klopp.

Comincia con una grande impresa l’avventura europea del Napoli, con i partenopei che, per lunghi tratti, dominano contro i vicecampioni del Borussia Dortmund, rimessi in partita solo negli ultimi minuti dopo l’autorete sciagurata di Zuniga.
Benitez ha a disposizione tutti gli uomini e sceglie Britos per completare la coppia di centrali insieme ad Albiol, mentre Insigne viene preferito a Pandev nel tridente d’attacco. Klopp, invece, rinuncia inizialmente al nuovo arrivato Aubameyang, mentre deve fari i conti anche con le assenze di Kehl, Gundogan e Piszczek.
Il Napoli parte bene, ma il primo brivido è per i tifosi azzurri, quando, dopo pochi minuti, Britos perde palla a centrocampo sulla pressione avversaria scoprendo il fianco al contropiede dei tedeschi che, per fortuna, non riescono ad arrivare alla conclusione. Al 12’, ci prova Insigne, ispiratissimo, che, da posizione molto defilata lascia partire un destro a giro sul secondo palo che termina di poco a lato. Al 25’, si vede anche il Borussia che si presenta tutto solo davanti a Reina, bravo a chiudere lo specchio della porta; poi, sulla respinta è Zuniga a salvare la porta, deviando il pallone in calcio d’angolo. Al 28’, però, il Napoli passa in vantaggio: corner battuto corto, Zuniga crossa in Area dove Higuain è il più lesto di tutti e, da pochi passi, appoggia in rete di testa, alle spalle dell’incolpevole Weidenfeller. Nell’occasione, il Borussia perde il proprio tecnico, espulso per proteste. Ma i tedeschi non si perdono d’animo e, al 34’, falliscono una ghiotta occasione con Reus. Ma al 45’, arriva la vera svolta della partita, con gli azzurri che recuperano palla in difesa, lanciando Higuain nello spazio e costringendo il portiere avversario al fallo di mano fuori area che ne determina l’espulsione. Centrale il successivo tentativo dell’attaccante argentino su calcio di punizione.
Nel secondo tempo il Napoli sfrutta la superiorità numerica per schiacciare il Borussia nella propria metà campo, mettendo in affanno la difesa avversaria in più di un’occasione. Il gol arriva al 21’, con Insigne, che regala al pubblico e agli amanti del calcio una punizione magistrale da trenta metri che si insacca all’incrocio dei pali. A questo punto, il Borussia capisce che è il momento di reagire e, al 25’, Abumeyang, entrato alla fine del primo tempo, colpisce la traversa. Il campanello d’allarme spaventa il Napoli che, però, non corre rischi fino al 42, quando Zuniga decide di alzare la tensione intercettando di tacco un cross, con il pallone che prende una strana traiettoria e si infila alle spalle dell’incredulo Reina. Per fortuna, nonostante la pressione finale, il Napoli non corre altri rischi e archivia la partita guadagnando tre punti importantissimi per il cammino europeo.
Al fischio finale l’entusiasmo di pubblico e giocatori è palpabile, ma si deve assolutamente rimanere con i piedi per terra visto che ci sono da affrontare ancora squadre fortissime e, già domenica, gli azzurri sono attesi da un altro esame a San Siro contro il Milan.

 
REINA 6
MAGGIO 6
ALBIOL 6.5
BRITOS 6
ZUNIGA 6
BEHRAMI 7
INLER 6.5
CALLEJON 6.5
HAMSIK 7 (45’st Mesto sv)
INSIGNE 7.5 (27’st Mertens 6)
IGUAIN 8 (32’st Pandev sv)
BENITEZ 8

Arsenal – Napoli 2-0

2a giornata

Napoli mai in partita

Un super Ozil trascina l’Arsenal alla vittoria

champions league
mar 01/10/13

ARSENAL

NAPOLI

stadio Emirates Stadium
60000 spettatori
arsenal napoli  
arbitro Mazic 7
guardalinee Ristic – Djurdjevic
Grujic – Gogic
quarto uomo Cadjenovic

2

0

 
     
gol 8’pt Ozil  
gol 15’pt Giroud  

ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Flamini, Arteta; Ramsey (43’st Monreal), Ozil, Rosicky (18’st Wilshere); Giroud.
Panchina: Fabianski, Vermaelen, Jenkinson, Gnabry, Bendtner. Allenatore: Wenger.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Albiol (38’st Fernandez), Britos, Zuniga; Behrami, Inler; Callejon (32’st Zapata), Hamsik, Insigne; Pandev (16’st Mertens).
Panchina: Rafael, Cannavaro, Armero, Dzemaili. Allenatore: Benitez.

Napoli mai in partita. Con questa frase si può facilmente sintetizzare la seconda partita di Champions League degli azzurri, in balia degli inglesi dall’inizio alla fine. Troppa velocità e troppa tecnica per un Napoli lento e distratto, lontano parente di quello che, due settimane fa, aveva lottato e vinto contro il Borussia.
Wenger schiera l’Arsenal con un 4-3-2-1, posizionando Ozil e Rosicky alle spalle di Giroud. A centrocampo, l’ex rossonero Flamini completa il reparto insieme a Ramsey e Arteta. Benitez deve rinunciare, oltre all’infortunato Maggio, anche a Higuain, fermato da un affaticamento muscolare. Al suo posto, Pandev, schierato come prima punta, alle cui spalle agiscono Insigne, Hamsik e Callejon.
Si capisce subito quale sarà l’andamento della partita con l’Arsenal che prende subito il controllo del gioco, con gli azzurri che faticano a contrastare il palleggio degli avversari. Al 7’, la prima vera folata offensiva permette agli inglesi di portarsi in vantaggio: Ramsey va via in velocità sulla fascia destra e, giunto sul fondo, crossa all’indietro dove Ozil, lasciato inspiegabilmente solo al limite dell’area, trafigge Reina con un potente sinistro. Neanche il tempo di imbastire un tentativo di reazione, che l’Arsenal segna anche il secondo gol. Al 15’, Britos rinvia male il pallone, preda dell’attento Ozil che crossa in area dove Giroud è più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera e ad insaccare il pallone alle spalle dell’incolpevole Reina. Il Napoli si vede solo al 17’, con Insigne, che prova un tiro da fuori area, ma senza fortuna. 4 minuti più tardi gli azzurri vanno vicini ad accorciare le distanze con Britos, che riesce a colpire di testa un cross di Insigne da calcio d’angolo, ma il pallone si perde poco alto sulla traversa. E’ l’unico pericolo che il Napoli riesce a portare verso la porta inglese, con l’Arsenal che riesce a controllare al meglio il gioco e gli azzurri che non riescono ad impostare con continuità i propri attacchi, soffrendo soprattutto a centrocampo.
Anche nel secondo tempo le cose non cambiano e, già al 2’, i padroni di casa vanno vicini al terzo gol, ma Giroud è leggermente in ritardo sul cross di Ozil. La manovra del Napoli è lenta e prevedibile, così che gli azzurri sono costretti a provarci solo con dei tiri da fuori, che, purtroppo, non centrano mai lo specchio della porta. Al 29’, Reina salva la porta su un tiro ravvicinato di Ramsey, ma l’Arsenal è in pieno controllo della gara e, fino alla fine, nonostante Benitez provi a fare qualche cambio, non rischia più nulla.
Purtroppo l’assenza di Higuain è stata determinante per la fase d’attacco del Napoli che ha sofferto molto l’assenza dell’attaccante argentino. Questo non vuol dire, però, che la partita avrebbe avuto un altro risultato visto che gli inglesi si sono dimostrati molto bravi in velocità e nel palleggio, mettendo quasi sempre in difficoltà la difesa azzurra. Preoccupante, invece, il calo di Hamsik che, dopo un inizio di stagione scoppiettante, sta vivendo un vistoso calo di forma co conseguente peggioramento delle prestazioni. Ora è assolutamente necessario fare tre punti nella prossima partita contro il Marsiglia, che, per ora, è ancora a secco in questo girone.

 
REINA 6
MESTO 5.5
ALBIOL 5.5 (38’st Fernandez sv)
BRITOS 5
ZUNIGA 4.5
BEHRAMI 6.5
INLER 6
CALLEJON 5.5 (32’st Zapata sv)
HAMSIK 5
INSIGNE 5.5 (16’st Mertens 6)
PANDEV 5
BENITEZ 5

Olympique Marsiglia – Napoli 1-2

3a giornata

Il Napoli espungna Marsiglia e ritorna in corsa

In gol Callejon e Zapata. Grande prova di Mertens

champions league
mar 22/10/13

O. MARSIGLIA

NAPOLI

stadio Vélodrome
30000 spettatori
marsiglia napoli  
arbitro Cakir 5.5
guardalinee Duran – Ongun
Göçek – Þimþek
quarto uomo Eyisoy

1

2

 
     
gol 40’st A. Ayew gol 42’pt Callejon  
ammonizione Cheyrou gol 22’st Zapata  
ammonizione Payet  
ammonizione J. Ayew  

O. MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Fanni (7’st Abdallah), N’Koulou, Diawara, Morel; Romao, Cheyrou; Payet (25’st Thauvin), Valbuena, A. Ayew; Gignac (31’st J.Ayew).
Panchina: Samba, Lemina, Mendy, Imbula. Allenatore: Baup.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Behrami, Inler; Mertens (30’st Mesto), Hamsik (38’st Insigne), Callejon; Higuain (13’st Zapata).
Panchina: Rafael, Cannavaro, Dzemaili, Pandev. Allenatore: Benitez.

Il Napoli ritorna alla vittoria i Champions con una grande prestazione a Marsiglia, dove era assolutamente necessario vincere per rimanere in corsa per la qualificazione alla seconda fase del torneo. Mertens e Callejon guidano il Napoli con il loro talento e, in attesa del pieno recupero di Higuain, Benitez può sorridere per la prodezza di Zapata che ha regalato il gol vittoria agli azzurri. Da sottolineare, ancora una volta, la superba prestazione di Albiol, difensore che a questa squadra serviva come il pane.
L’Olympique Marsiglia scende in campo con un modulo speculare a quello del Napoli, lasciando inizialmente in panchina il talento Thauvin e schierando il terzetto formato da Imbula, Khalifa e Valbuena alle spalle dell’ unica punta Ayew. In difesa c’è N’Kolou, giocatore più volte accostato agli azzurri durante la sessione di mercato estivo. Benitez, visto l’infortunio di Britos, decide di affiancare Fernandez ad Albiol, mentre sulla fascia sinistra ritorna titolare Armero. In attacco, invece, spazio per Mertens al posto di Insigne che, insieme ad Hamsik e Callejon, agirà alle spalle del recuperato Higuain.
Il Napoli comincia bene e, già al 2’, Mertens dimostra di essere in giornata positiva impegnando Mandanda con un velenoso calcio di punizione. Al 7’ ci prova ancora l’olandese che su cross di Hamsik prova la conclusione al volo, ma il pallone termina alto sulla traversa. Al 12’, si vede anche il Marsiglia che si rende pericoloso con un’azione personale di Ayew che crossa al centro dove Cheyrou arriva sul pallone prima degli avversari, ma il suo tiro termina di poco a lato. Ma è solo un’occasione isolata, visto che il Napoli sembra padrone del campo, con Inler e Mertens tra i più ispirati. E, infatti, già al 13’ va vicino al gol con Armero che, smarcato da Mertens, manda il pallone sull’esterno della rete calciando da buona posizione. Più tardi, al 33’, Higuain, servito sempre dal solito olandese, fallisce la più facile delle occasioni, calciando incredibilmente a lato a tu per tu con il portiere avversario. Per fortuna, al 42’, il Napoli concretizza la supremazia: lancio di Higuain per Callejon che, in area, salta un avversario rientrando sul destro e trafigge Mandanda con un preciso rasoterra.
Nel secondo tempo, si riparte con il Napoli pericoloso che, già al 1’, va in rete, annullata però dall’arbitro per un fallo di Mertens ai danni di Diawara. Gli azzurri continuano a spingere e, nel giro di due minuti, all’8’ e al 9’, reclama due calci di rigore, ma il direttore di gara lascia correre. Al 12’ entra Zapata per Higuain, ancora non in grande condizione, e al 21’, dopo una clamorosa occasione sciupata dal Marsiglia, è proprio il neo entrato a trovare il gol del raddoppio con un gran tiro a giro da fuori area dopo esser stato smarcato da un illuminante colpo di tacco di Mertens. A questo punto gli azzurri abbassano i ritmi e, al 30’, Gignac va vicino al gol del 2 a 1, ma il suo colpo di testa è fuori misura. Benitez corre ai ripari inserendo Mesto per Mertens, ma al 40’, i padroni di casa accorciano le distanze con un preciso rasoterra di Ayew. Negli ultimi minuti il Marsiglia prova l’assalto finale alla ricerca del pareggio ma, per fortuna, la difesa del Napoli, guidata da un ottimo Albiol, è attenta e non corre più alcun pericolo.
Una vittoria importantissima che consente agli azzurri di rimanere in testa al girone insieme a Borussia e Arsenal, tutti a 6 punti, con due partite su tre da giocare in casa nelle quali sarà necessario fare assolutamente altri 6 punti. Ma ora è tempo di pensare già al campionato, con gli azzurri subito impegnati a preparare la partita casalinga contro il Torino, sperando di recuperare Higuain e di rivedere le stesse ottime prestazioni da uomini chiave come Inler, Hamsik e Mertens.

 
REINA 6
MAGGIO 6
ALBIOL 6.5 (38’st Fernandez sv)
FERNANDEZ 6.5
ARMERO 6.5
BEHRAMI 6.5
INLER 6
CALLEJON 7
HAMSIK 5.5 (38’st Insigne sv)
MERTENS 7.5 (30’st Mesto sv)
HIGUAIN 6 (13’st Zapata 7)
BENITEZ 7