Napoli – Olympique Marsiglia 3-2

4a giornata

Higuain trascina il Napoli

Gli azzurri soffrono ma guadagnano 3 punti importantissimi

champions league
mer 06/11/13

NAPOLI

O. MARSIGLIA

stadio San Paolo
39148 spettatori
napoli marsiglia  
arbitro Karasev 6.5
guardalinee Kalugin – Averianov
Layushkin – Meshkov
quarto uomo Golubev

3

2

 
     
gol 22’pt Inler gol 11’pt A. Ayew  
gol 24’pt Higuain gol 19’st Thauvin  
gol 30’st Higuain ammonizione Payet  
ammonizione Fernandez ammonizione Romao  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Dzemaili (45’st Behrami), Inler; Callejon, Pandev (21’st Hamsik), Mertens (37’st Insigne); Higuain).
Panchina: Rafael, Cannavaro, Uvini, Zapata. Allenatore: Benitez.
O. MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Abdallah, N’Koulou, Diawara, Morel; Romao (37’st Lemina), Cheyrou; Thauvin, Valbuena (12’st Payet), A. Ayew; J. Ayew (22’st Gignac).
Panchina: Samba, Mendy, Imbula, Khalifa. Allenatore: Baup.

Serata di emozioni al San Paolo che ribalta due volte il risultato e raggiunge l’unico risultato utile per poter continuare a sognare la qualificazione. Azzurri in svantaggio quasi subito, rimontati nel finale, ma, alla fine, vincenti nonostante le sofferenze con un gol negli ultimi minuti di Higuain, autore di una doppietta e vero leader e trascinatore della squadra.
Benitez rinuncia inizialmente ad Hamsik e Berami, schierando Pandev al centro del tridente alle spalle di Higuain (completato da Mertens e Callejon) mentre a centrocampo Dzemaili va a completare lo schermo davanti alla difesa insieme ad Inler. Marsiglia in campo con lo stesso modulo degli azzurri e questa volta, con Thauvin in campo sin dall’inizio a comporre il tridente alle spalle di J. Ayew insieme a Valbuena e A. Ayew.
Partono bene gli azzurri che, al 6’, hanno la prima occasione con Mertens, il cui tiro a giro termina di poco a lato. All’11’, però, arriva la doccia fredda, quando Ayew sovrasta Maggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Valbuena e, di testa, porta in vantaggio gli ospiti. Per fortuna, la reazione del Napoli è convincente e, dopo qualche minuto, i padroni di casa trovano la via del gol, anche se ci vuole una prodezza personale di Inler che, al 22’, raccoglie una respinta della difesa ospite dopo un calcio d’angolo, stoppa il pallone di petto e, dal limite dell’area, lascia partire un gran tiro di sinistro che non lascia scampo a Mandanda. Due minuti dopo, tocca ad Higuain salire alla ribalta: Inler recupera un buon pallone a centrocampo e crossa per Pandev che, di testa, appoggia verso l’attaccante argentino che, in corsa, trafigge per la seconda volta l’estremo difensore avversario. Ma il Marsiglia è vivo e, grazie alla difesa molto alta riesce spesso a far cadere gli attaccanti azzurri nella trappola del fuorigioco, riuscendo quindi a recuperare palle velocemente costringendo il Napoli a qualche errore di testo. Al 27’, infatti, J. Ayew si rende pericoloso di testa, ma il suo tiro è alto. Nove minuti dopo, è ancora lo stesso attaccante francese protagonista, ma, nonostante la potenza, il suo tiro dal limite è centrale e Reina blocca. L’ultimo rischio del primo tempo arriva al 43’, quando Valbuena non arriva per poco a deviare in rete un cross insidioso di Ayew.
Nel secondo tempo il Napoli continua a soffrire, mentre il Marsiglia decide di giocare il tutto per tutto inserendo Payet al posto di Valbuena. Ed è proprio il neo entrato che al 18’, propizia il pareggio dei suoi, con un cross che, grazie all’errore di Armero, raggiunge Thauvin appostato al limite dell’area piccola, il quale non ha difficoltà ad appoggiare in rete. Benitez decide di correre ai ripari inserendo Hamsik che un Pandev che, a parte l’assist per il gol di Higuain, è sembrato abbastanza avulso dal gioco. Al 29’ gli azzurri trovano il pareggio: Fernandez lancia Mertens sulla destra, il fuorigioco dei francesi non funziona e l’attaccante belga può attaccare lo spazio con Hamsik e Higuain che accompagnano l’azione; cross in mezzo e, all’altezza del secondo palo, irrompe l’attaccante argentino che sigla la sua doppietta personale. Al 35’ c’è gloria anche per Callejon, che va vicino al gol su punizione e, poi, anche per Insigne che, appena entrato, colpisce il palo con un velenoso tiro a giro.
Il Napoli supera indenne gli ultimi minuti di sofferenza e raggiunge una vittoria che lo proietta al primo posto del girone insieme all’Arsenal. Tutto si deciderà nel prossimo turno, quando agli azzurri basterà un punto a Dortmund per essere sicuri di passare il turno. Una sconfitta, invece, rimetterebbe tutto in discussione rendendo “inutili” persino vincere la partita successiva con l’Arsenal e arrivare a 12 punti. Tutti calcoli, però, che andranno fatti a tempo debito, ora si deve pensare al match di domenica contro la Juventus.

 
REINA 6
MAGGIO 6
ALBIOL 6
FERNANDEZ 6
ARMERO 4.5
DZEMAILI 6.5 (45’st Behrami sv)
INLER 7
CALLEJON 6
PANDEV 6 (21’st Hamsik sv)
MERTENS 6.5 (37’st Insigne sv)
HIGUAIN 7.5
BENITEZ 7

Borussia Dortmund – Napoli 3-1

5a giornata

Napoli sconfitto in Germania

Continua la crisi azzurra. Qualificazione appesa ad un filo

champions league
mar 26/11/13

B. DORTMUND

NAPOLI

stadio Signal Iduna Park
65829 spettatori
borussia dortmund napoli  
arbitro Carballo 5.5
guardalinee Fernandez – Jimenez
Borbalan – Del Cerro Grande
quarto uomo Miranda

3

1

 
     
gol 10’pt Reus (r) gol 26’st Insigne  
gol 15’st Blaszczykowski ammonizione Fernandez  
gol 33’st Aubameyang ammonizione Higuain  
ammonizione Kehl ammonizione Albiol  
ammonizione Pandev  

B. DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Bender, Papastathopoulos, Durm; Sahin, Kehl; Blaszczykowski (24’st Aubameyang), Mkhitaryan, Reus (36’st Pisczcek); Lewandowski (44’st Schieber).
Panchina: Langerak, Guenter, Kirch, Hofmann. Allenatore: Klopp.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Dzemaili (17’st Inler), Behrami; Callejon (21’st Insigne), Pandev (31’st Zapata), Mertens; Higuain.
Panchina: Rafael, Uvini, Britos, Cannavaro. Allenatore: Benitez.

Terza sconfitta consecutiva per il Napoli che, da stasera, può quasi dire addio alla Champions League visto che ora serve un miracolo per passare il turno. Non una tragedia sportiva, forse, quella di andare a giocarsi l’Europa League, ma sicuramente una “tragedia” economica, visto che il passaggio del turno varrebbe intorno ai 15 milione di euro.
Klopp deve fare a meno di alcune pedine importanti e, come all’andata, decide di partire ancora con Aubumeyang in panchina, affidandosi in attacco alla potenza e alla classe di Lewandowski. Napoli ancora in emergenza in difesa, dove Benitez è ancora costretto a schierare Armero sulla fascia sinistra, mentre al centro della difesa, Fernandez vince il ballottaggio con Britos. A centrocampo, fuori Inler per Dzemaili e, in attacco, Pandev viene schierato per sostituire l’infortunato Hamsik.
La partita comincia su ritmi abbastanza bassi, ma il Napoli paga subito la prima ingenuità difensiva, al 9’, quando Fernandez, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trattiene in area il suo avversario diretto, proprio sotto gli occhi dell’arbitro di porta che, senza pensarci due volte, segnala l’infrazione. Dal dischetto Reus è perfetto e spiazza Reina. Al 14’ i padroni di casa avrebbero anche la possibilità di raddoppiare, ma Lewandoski, entrato in area dalla sinistra, calcia incredibilmente alto a tu per tu con l’estremo difensore del Napoli. Al 17’, ci prova Reus su punizione, ma Reina è attento e, in tuffo, riesce a deviare il pallone in calcio d’angolo. A metà secondo tempo il Napoli comincia a farsi vedere nell’area avversaria, prima con Pandev e poi con Higuain, ma le loro conclusioni sono deboli e centrali. Più pericoloso, invece, al 29’ Callejon che, entrato in area dalla destra, lascia partire un diagonale velenoso che si stampa sul palo più lontano. Ma è solo un fuoco di paglia, visto che al 33’ Reina è chiamato ad un nuovo intervento su una conclusione di Mkhitaryan e, subito dopo, lo stesso estremo difensore azzurro deve opporsi al tiro ravvicinato di Lewandoski.
Nel secondo tempo il Napoli sembra deciso a raggiungere il pareggio, ma manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio o sotto porta. Così, al 14’, proprio dopo una ghiotta occasione sprecata da Higuain, il Borussia riparte in contropiede, finalizzato con successo da Blaszcykowski, smarcato a tu per tu con Reina che, questa volta, non riesce ad opporsi alla conclusione dell’avversario. Sembra finita, ma al 25’, Behriami recupera un buon pallone a centrocampo e Higuain vede il taglio di Insigne, entrato da poco, che da posizione abbastanza defilata trova l’angolo giusto per battere Weidenfeller. Ma i padroni di casa sono ancora vivi e, dopo l’ennesimo miracolo di Reina al 28’, Abumeyang segna il gol del definitivo 3-1, sfruttando ancora una palla persa dal centrocampo azzurro.
Ora al Napoli serve un vero e proprio miracolo, si qualificherebbe soltanto battendo l’Arsenal e sperando che il Marsiglia (ancora a 0 punti) fermi il Borussia, oppure vincendo con tre gol di scarto contro gli Inglesi. Difficile che accada e, forse, meglio puntare a fare qualcosa di buono in Europa League, anche per guadagnare punti di coefficiente UEFA che, ogni volta, costringono gli azzurri a giocare in gironi di ferro. Per quanto riguarda la squadra, dopo l’entusiasmo iniziale, continuano a venir fuori i limiti della rosa, con esterni poco adatti al ruolo e centrocampisti che, per dare il meglio nel gioco di Benitez, dovrebbero avere un trattamento di palla di gran lunga migliore di quello che mettono in mostra quelli attualmente in campo. Speriamo che la squadra si riprenda presto, invertendo la tendenza e tornando alla vittoria.

 
REINA 7.5
MAGGIO 4.5
ALBIOL 4.5
FERNANDEZ 5
ARMERO 4
DZEMAILI 5.5 (17’st Inler 6)
BEHRAMI 7
CALLEJON 5.5 (21’st Insigne 6.5)
PANDEV 4.5 (31’st Zapata sv)
MERTENS 6
HIGUAIN 5.5
BENITEZ 4.5

Trofei internazionali 2013-2014

CHAMPIONS LEAGUE 2013-2014

FASE A GIRONI – GIRONE F
SQUADRE Punti G V N P Gf Gs Dr
germania B. Dortmund 12 6 4 0 2 11 6 +5
inghilterra Arsenal 12 6 4 0 2 8 5 +3
italia Napoli 12 6 4 0 2 10 9 +1
francia O. Marsiglia 0 6 0 0 6 5 14 -9
  1ª GIORNATA: italia Napoli   2 –
1   B. Dortmund
germania Mercoledì 18/09/13
  2ª GIORNATA: inghilterra Arsenal   2 – 0   Napoli italia Martedì 01/10/13
  3ª GIORNATA: francia Marsiglia
1 – 2   Napoli
italia Martedì 22/10/13
  4ª GIORNATA: italia Napoli   3 –
2   O. Marsiglia
francia Mercoledì 06/11/13
  5ª GIORNATA: germania        B. Dortmund
3 – 1   Napoli
italia Martedì 26/11/13
  6ª GIORNATA: italia Napoli   2 – 0   Arsenal inghilterra Mercoledì 11/12/13

EUROPA LEAGUE 2013-2014

SEDICESIMI (a): inghilterra Swansea   0 – 0   Napoli italia Giovedì 20/02/14
SEDICESIMI (r): italia Napoli   3 – 1   Swansea inghilterra Giovedì 27/02/14
OTTAVI (a): portogallo Porto   1 – 0   Napoli italia Giovedì 13/03/14
OTTAVI (r): italia Napoli   2 – 2   Porto portogallo Giovedì 20/03/14

Napoli – Arsenal 2-0

6a giornata

Al Napoli non basta l’orgoglio

Arsenal battuto, ma il B. Dortmund vince. Azzurri fuori con 12 punti

champions league
mer 11/12/13

NAPOLI

ARSENAL

stadio San Paolo
34027 spettatori
napoli arsenal  
arbitro Kassa 7
guardalinee Ring – Tóth
Bognar – Szabo
quarto uomo Kispal

2

0

 
     
gol 28’st Higuain ammonizioneammonizione 31’st Arteta  
gol 45’st Callejon ammonizione Giroud  
ammonizione Mertens  
ammonizione Dzemaili  
ammonizione Fernandez  

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Pandev (11’st Insigne), Mertens; Higuain.
Panchina: Colombo, Uvini, Britos, Cannavaro, Inler, Zapata. Allenatore: Benitez.
ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Flamini, Arteta; Rosicky (29’st Monreal), Ozil, Cazorla (22’st Ramsey); Giroud.
Panchina: Fabianski, Vermaelen, Wilshere, Walcott, Bendtner. Allenatore: Wenger.

L’avventura Champions si conclude con una grande vittoria, ma anche con una grande amarezza per l’impresa sfiorata e addirittura “assaporata” per qualche minuto, finchè le notizie da Marsiglia, arrivate a pochi minuti dalla fine, no hanno spento il sogno e le speranze. Di più non si poteva chiedere, Napoli eliminato con il punteggio record di 12 punti che, purtroppo paga qualche errore negli scontri diretti visto che, con uno o due gol subiti in meno si poteva pensare di passare il turno.
Benitez deve ancora rinunciare a Reina, sostituito da Rafael e al solito Zuniga, sostituito da Armero. A centrocampo, fuori a sorpresa Inler, mentre Hamsik non recupera e, quindi, spazio ancora a Pandev. In attacco, invece, tridente formato da Mertens, Callejon e Higuain. Arsenal in campo con lo stesso modulo degli azzurri, con Ramsey e Walcott in panchina, segno che Wenger vuole coprirsi un po’ visto che gli basterebbe anche una sconfitta con due gol di scarto.
Si parte con il Napoli che cerca di attaccare per passare subito in vantaggio, con un orecchio anche alla partita di Marsiglia dove, nel giro di pochi minuti il Borussia va in vantaggio e si fa raggiungere. Al 9’ la prima occasione, con Pandev, che servito da un bel lancio di Mertens, lascia rimbalzare una volta il pallone e colpisce di sinistro, ma Szczesny è ben appostato e blocca. Gli azzurri schiacciano l’Arsenal, che, però, si chiude bene in difesa senza rischiare più di tanto. Anzi, al 23’, Rafael è costretto a respingere con i pugni una conclusione ravvicinata di Giroud, dimenticato per un istante sulla destra dalla difesa. Al 31’, ci prova Callejon da fuori area, ma il suo tiro termina di poco alto. Ma l’Arsenal è bravo ad addormentare la partita con il possesso palla e la pressione del Napoli, con il passare dei minuti si affievolisce, con gli inglesi che, visto anche il risultato di Marsiglia, non hanno alcun interesse ad alzare i ritmi.
Ad inizio secondo tempo, l’Arsenal entra in campo più convinto, mentre gli azzurri, provati dallo sforzo del primo tempo, non riescono più a tenere sotto pressione gli avversari che, più di una volta, si affacciano pericolosamente dalle parti di Rafael. All’11, Benitez lancia nella mischia anche Insigne (entrato al posto di Pandev) e subito il talento azzurro si mette in mostra con un gran colpo di tacco che smarca in area Armero, ma il terzino non riesce ad imprimere potenza alla sua conclusione che si spegne tra le braccia di Szczesny. L’occasione rivitalizza il Napoli che nel giro di pochi minuti si riversa nella metà campo avversaria, producendo pressing, cross e conclusioni (anche se non fortunate) verso la porta inglese. Finalmente, al 28’, Higuain sfonda il muro eretto dagli avversari, controlla un passaggio centrale di Callejon e, in area, spalle alla porta, si gira e trafigge Szczesny con un diagonale velenoso. A questo punto il Napoli sarebbe qualificato, tanto più che l’Arsenal, al 30’, rimane in dieci uomini per l’espulsione di Arteta (doppia ammonizione). Ma a pochi minuti dal termine, arriva la notizia che non doveva arrivare, con il vantaggio del Dortmund. Inutile, a questo punto, anche il gol di Callejon nell’ultimo minuti di recupero, al Napoli sarebbe servita un’altra rete.
Si consuma così una beffa atroce, tra le lacrime di Insigne e Higuain e gli applausi del San Paolo. Ora il Napoli dovrà giocare in Europa League, competizione che speriamo onori fino alla fine per due motivi: guadagnare punti di ranking e, perchè no, provare a vincere.

 
RAFAEL 6.5
MAGGIO 6.5
ALBIOL 7
FERNANDEZ 6.5
ARMERO 6.5
DZEMAILI 6
BEHRAMI 7
CALLEJON 8
PANDEV 5.5 (11’st Insigne 6.5)
MERTENS 7
HIGUAIN 7.5
BENITEZ 7

Swansea – Napoli 0-0

SEDICESIMI (a)

Un brutto Napoli rischia in Galles

Rafael e Reina salvano il risultato

europa league
gio 20/02/14

SWANSEA

NAPOLI

stadio Liberty Stadium
20532 spettatori
swansea napoli  
arbitro Bebek 7
guardalinee Petroviæ – Grgiæ
Vuèkov – Gabrilo
quarto uomo Conjar

0

0

 
     
ammonizione Hernandez ammonizione Insigne  
ammonizione De Guzman ammonizione Hamsik  
ammonizione Maggio  

SWANSEA (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Britton, Canas (26’st Shelvey); Dyer (33’st Emnes), Routliedge, 11 Pablo Hernandez (11’st De Guzman); Bony.
Panchina: Tremmel, Amat, Taylor, Ngog. Allenatore: Monk.
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael (1’st Reina); Maggio, Henrique, Britos, Reveillere; Dzemaili, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne (29’st Meretens); Higuain (38’st Pandev).
Panchina: Albiol, Ghoulam, Behrami, Zapata. Allenatore: Benitez.

Si salva solo il risultato nella notte in cui il Napoli torna a giocare in Europa. Troppe alternative non all’altezza in campo che, a parte i primi cinque minuti, lasciano ai padroni di casa il pallino del gioco, costringendo i portieri azzurri (pima Rafael e poi Reina) agli straordinari per evitare una clamorosa debacle.
I gallesi, privi di Michu, sono sicuramente una squadra da non sottovalutare, con numerosi spagnoli in rosa, indice che, nonostante la posizione di metà classifica nel campionato inglese, il tasso tecnico in campo non è il loro punto debole. Da tenere d’occhi o il bomber Bony. Nel Napoli, invece, turnover dalla cintola in giù, con il ritorno tra i titolari di Britos e Reveiller e l’esordio dal primo minuto di Henrique, chiamato a sostituire lo squalificato Rafael, con Albiol (non al meglio) in panchina. A centrocampo, Benitez preferisce lasciar fuori Behrami, optando per la coppia Inler – Dzemaili.
Nei primi cinque minuti, come detto, due palle-gol per gli azzurri: La prima, al 4’, con Callejon, che da sinistra lascia partire un diagonale velenoso che termina a lato di pochi centimetri. La seconda, un minuto dopo, con Hamsik, che conclude dal limite dopo una veloce ripartenza, ma trova l’ottima opposizione del portiere Vorm. Al 6’, invece, è Rafael che deve superarsi sul tiro di Dyer. Il Napoli comincia a soffrire a centrocampo, dove la coppia Inler – Dzemaili, come ampiamente dimostrato in altre occasioni, non assicura l’adeguata copertura alla difesa che, soprattutto dalla parte di Reveillere e Britos, comincia a dare sin da subito segni di cedimento. Al 23, altro miracolo di Rafael che salva sul tiro a botta sicura di Wilfred, presentatosi a tu per tu con l’estremo difensore brasiliano. Il Napoli non riesce ad uscire dalla propria metà campo, troppi lanci lunghi preda degli avversari che riescono ad attaccare con continuità, ma, fortunatamente, con poca precisione. Al 43’, Rafael salva ancora due volte il risultato e, proprio in questa occasione, si infortuna al ginocchio ricadendo.
Nel secondo tempo entra subito Reina, con gli azzurri che sembrano riuscire a difendersi con più ordine, provando anche ad impostare qualche sortita offensiva un po’ più manovrata. Ma al 21’, Reina è ancora costretto a salvare la propria porta sul colpo di testa di Williams. Entra Mertens, ma nulla cambia. Anzi, al 32’ Reina è chiamato ad un altro intervento dal tiro a giro di Routledge, mentre al 39’, Chico, lasciato solo dalla difesa azzurra, spedisce il pallone tra le braccia dell’estremo difensore spagnolo che si salva ancora.
Una partita da dimenticare dove è positivo, alla luce di quanto visto, solo il risultato. Al San Paolo, nella gara di ritorno, servirà un altro Napoli, visto che la squadra gallese si è dimostrata tatticamente e tecnicamente preparata.

 
RAFAEL 8 (1’st Reina 6.5)
MAGGIO 5
HENRIQUE 6
BRITOS 5
REVEILLERE 4
DZEMAILI 5.5
INLER 6
INSIGNE 4.5 (29’st Mertens sv)
HAMSIK 5.5
CALLEJON 6
HIGUAIN 5.5 (38’st Pandev sv)
BENITEZ 6

Napoli – Swansea 3-1

SEDICESIMI (r)

Napoli avanti, ma che sofferenza

Azzurri in difficoltà per quasi un’ora, poi decidono la classe e la potenza di Higuain

europa league
gio 27/02/14

NAPOLI

SWANSEA

stadio San Paolo
31121 spettatori
napoli swansea  
arbitro Hategan 6.5
guardalinee Sovre – Gheorghe
Sovre – Gheorghe
quarto uomo Ghinguleac

3

1

 
     
gol 16’pt Insigne gol 30’pt De Guzman  
gol 30’st Higuain ammonizione Canas  
gol 48’st inler ammonizione Taylor  
ammonizione Inler  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Behrami, Inler; Callejon (38’st Britos), Pandev (14’st Hamsik), Insigne (23’st Mertens); Higuain.
Panchina: Colombo, Reveillere, Dzemaili, Zapata. Allenatore: Benitez.
SWANSEA (4-2-3-1): Vorm; Tiendalli, Williams, Chico, Davies; Canas, De Guzman (36’st Pozuelo); Emnes (24’st Taylor), Routledge (17’st Dyer), Pablo Hernandez; Bony.
Panchina: Tremmel, Amat, Rangel, Ngog. Allenatore: Monk.

Una gran sofferenza. Questa la sintesi migliore della serata, con lo Swansea che, dopo l’illusorio vantaggio siglato da Insigne, tiene in scacco gli azzurri per quasi un’ora, giocando anche meglio dei partenopei per lunghi tratti di gara. Poi, Higuain scaccia tutti i fantasmi con una giocata delle sue, un misto di classe, opportunismo e potenza che mette in discesa la strada verso la qualificazione, anche se gli ultimi minuti sono ancora di più un patema, interrotto dal gol finale di Inler.
Benitez, come nella gara di andata, sceglie ancora Henirque, questa volta al fianco di Albiol, in difesa, mentre Behrami si posiziona accanto ad Inler a centrocampo. In attacco, spazio a Insigne, mentre, a sorpresa, Hamsik parte dalla panchina, con Pandev titolare al centro del tridente alle spalle di Higuain. Monk, invece, dopo l’onorevole sconfitta in Premier, decide di rinunciare inizialmente alla velocità di Dyer per l’esperienza di De Guzman, mentre in attacco confermata la presenza di Bony.
Il Napoli inizia bene, con insigne che sembra particolarmente ispirato, ma la qualità dei giocatori avversari è davvero molto alta e, nonostante il pressing alto degli azzurri, lo Swansea dimostra di non essere affatto una squadra di sprovveduti e, al 6’, Albiol è costretto a salvare la propria porta dopo un bel contropiede finalizzato da Emnes. Poi, al 14’, Pandev libera al tiro Higuain che, da buona posizione prova ad angolare il pallone ma calcia alto. Più tardi, al 16’, la svolta: Insigne scatta sul filo del fuorigioco e super Vorm in uscita con un pallonetto da fuori area facendo esplodere il San Paolo. Il Napoli potrebbe chiudere il discorso pochi minuti dopo, ancora con una combinazione tra Pandev e Higuain, ma l’attaccante argentino preferisce il tiro da fuori area (di poco a lato), piuttosto che avanzare indisturbato verso la porta avversaria. Così, al 30’, si materializzano tutti i peggiori fantasmi degli azzurri, quando De Guzman sfrutta un bell’assist di Bony per presentarsi in area e mettere alle spalle di Reina, non perfetto (come Maggio che arriva in ritardo sulla diagonale difensiva) nell’occasione. Qui il Napoli si spegne anche se, in quello che rimane della prima frazione di gioco, la squadra gallese, pur facendo un buon possesso palla, riesce ad impensierire la retroguardia azzurra solo al 39’ con un tiro ravvicinato di Bony bloccato da Reina.
Nel secondo tempo il Napoli vuole alzare i ritmi, ma Pandev e soprattutto Callejon non riescono a cambiare marcia, Higuain non ha palloni giocabili e solo Insigne prova ad inventarsi qualcosa. Ma è sempre lo Swansea la squadra più pericolosa e, al 21’, il centrocampo e la difesa azzurra si fanno nuovamente sorprendere dalla veloce ripartenza degli ospiti, con Bony che, da buona posizione, spreca un comodo colpo di testa mandando il pallone tra le braccia di Reina. Entrano Hamsik e Mertens per dare più dinamicità all’attacco e, proprio loro confezionano l’azione del 2 a 1: al 33’, Hamsik prende palla a centrocampo, serve nello spazio Mertens che crossa al centro dove il pallone, dopo un rimpallo, arriva nella zona di Higuain che si fionda per primo sul pallone e scarica un tiro violentissimo verso la porta, sul quale Vorm non riesce nemmeno ad abbozzare un cenno di parata. Negli ultimi minuti succede di tutto, con l’assedio dello Swansea alla porta napoletana (Reina miracoloso al 42 su un colpo di testa ravvicinato di Tiendalli), e i contropiedi falliti dal Napoli, con Higuain e Hamsik che si divorano il gol della tranquillità a tu per tu con il portiere avversario. Per fortuna, ad un minuto dalla fine, Inler è più freddo dei suoi compagni di squadra e, servito dal centrocampista slovacco, mette il pallone in porta, dando il via alla festa dei tifosi.
Ora il Napoli attende agli ottavi il Porto, squadra tecnicamente di buon livello, ma con un’esperienza europea di molto superiore a quella degli azzurri. D’altronde, però, se si vuole vincere un trofeo importante, bisogna superare anche questi scogli, sperando che la squadra riesca a recuperare il cinismo e l’equilibrio che aveva ad inizio stagione.

 
REINA 7
MAGGIO 4.5
HENRIQUE 5
ALBIOL 5.5
GHOULAM 5.5
BEHRAMI 6
INLER 6
CALLEJON 5.5 (38’st Britos sv)
PANDEV 5 (14’st Hamsik 6.5)
INSIGNE 6.5 (23’st Mertens 6.5)
HIGUAIN 7
BENITEZ 6

Porto – Napoli 1-0

OTTAVI (a)

Napoli senza gioco, in Portogallo arriva la sconfitta

Si complica il cammino degli azzurri, chiamati al miracolo nella gara di ritorno

europa league
gio 13/03/14

PORTO

NAPOLI

stadio Estádio do Dragão
25520 spettatori
porto napoli  
arbitro Kralovec 6.5
guardalinee Slysko – Wilczek
Prihoda – Patak
quarto uomo Kordula

1

0

 
     
gol 12’st J. Martinez ammonizione Reveillere  
ammonizione Alex Sandro ammonizione Behrami  

PORTO (4-1-4-1): Helton; Danilo, Maicon, Mangala, Alex Sandro; Fernando; Quaresma, Defour (41’st Herrera), Carlos Eduardo (21’st Quintero), Varela (25’st Ghilas);Martinez.
Panchina: Fabiano, Reyes, Lica, Ricardo. Allenatore: Luis Castro.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Albiol, Britos, Ghoulam; Henrique, Behrami; Callejon (31’st Pandev), Hamsik (27’st Mertens), Insigne; Higuain (37’st Zapata).
Panchina: Colombo, Fernandez, Inler, Dzemaili. Allenatore: Benitez.

Soffre ancora il Napoli in trasferta, ma, questa volta, torna a casa con una sconfitta che, seppur rimontabile, complica di molto le cose per il ritorno. Anche perché il Porto è una squadra di qualità che, nonostante il periodo un po’ negativo in campionato, ha l’esperienza e la tecnica necessaria per giocare questo tipo di partite. Il Napoli, invece, che dopo aver rinunciato a giocare il primo tempo, nella ripresa ha creato delle clamorose occasioni con le quali, però, un po’ per sfortuna e un po’ per imprecisione, non è riuscito a sbloccare il risultato.
Luis Castro schiera la squadra portoghese con un 4-3-3, rinunciando all’ex giocatore del Pescara Quintero, proponendo tra le proprie fila due giocatori che il Napoli ha seguito a lungo nell’ultima sessione di mercato estiva: Fernando e J. Martinez. Benitez, invece, deve rinunciare a Maggio, non al meglio, e propone a centrocampo l’inedita coppia formata da Henrique e Behrami. In difesa, invece, avvicendamento tra Britos e Fernandez accanto ad Albiol.
Sin dall’inizio è chiaro che il Napoli ha deciso di aspettare, anche perché i due centrocampisti centrali non riescono mai ad entrare nel vivo del gioco e ad impostare in modo ordinato delle iniziative offensive. Così, i difensori azzurri, sono sempre costretti ad affidarsi ai lanci lunghi, rendendo facili i disimpegni dei colleghi portoghesi. Il Porto, invece, attacca a pieno organico e, soprattutto sugli esterni, crea i maggiori pericolo. Al 12’, proprio un cross dalla fascia destra libera in area J. Martinez, ma Reina è fenomenale nel deviare in angolo il tiro dell’attaccante avversario. 8 minuti dopo, rischia ancora grosso il Napoli, con i padroni di casa che vanno in gol, ma la rete di Carlos Eduardo è (ingiustamente) annullata per fuorigioco. Gli azzurri provano a reagire, ma la differenza tecnica con i centrocampisti avversari è troppo alta e, se non sfruttando qualche palla recuperata per partire in contropiede, la retroguardia portoghese riesce a disimpegnarsi sempre con tranquillità. In più, Hamsik, come sta purtroppo accadendo spesso negli ultimi mesi, non riesce ad essere incisivo e pericoloso come lo era stato nelle scorse stagioni.
Nel secondo tempo, però, dopo un sussulto ad inizio ripresa, con un tiro di Fenando deviato da Reina in angolo, Hamsik ritrova un barlume di classe e serve nello spazio Callejon che, dal fondo, crossa in area per l’accorrente Higuain che calcia verso la porta, ma il portiere riesce a deviare fortunosamente in calcio d’angolo. Tre minuti dopo, al 10’, ancora Helton protagonista, chiamato questa volta a respingere un colpo di testa ravvicinato di Albiol. Ma nel momento migliore del Napoli, arriva la doccia fredda, quando, al 12’, J. Martinez recupera palla sugli sviluppi di un calcio d’angolo e mette il pallone nell’angolino basso dove né Reina, messo fuori causa da una leggera deviazione di Britos, né Ghoulam, appostato sulla linea di porta, riescono ad arrivare. Così, nonostante il buon inizio, il Napoli ritorna a chiudersi rimanendo in balia del Porto che, al 37’, colpisce un palo clamoroso, con la difesa azzurra che si salva affannosamente. Napoli che, nonostante tutto, avrebbe anche l’occasione del pareggio, con Zapata, entrato nei minuti finali che, al 47’, spreca un buon assist di Pandev.
Tra una settimana il Napoli è atteso al San Paolo per il riscatto. Il Porto non è imbattibile , se attaccato con continuità, concede più di un’occasione. Ma Benitez deve lavorare soprattutto sul centrocampo che, con la coppia proposta nella gara di andata non è stato in grado di reggere il confronto con i dirimpettai, e, soprattutto, tentare di risolvere il problema di Hamsik, ormai da troppo tempo l’ombra di se stesso.

 
REINA 7
REVEILLERE 5
ALBIOL 6.5
BRITOS 6
GHOULAM 5.5
BEHRAMI 6.5
HENRIQUE 5
CALLEJON 5 (31’st Pandev sv)
HAMSIK 4.5 (27’st Mertens sv)
INSIGNE 5.5
HIGUAIN 6 (39’st Zapata sv)
BENITEZ 5

Napoli – Porto 2-2

OTTAVI (r)

Napoli fuori, troppi sprechi

Pandev illude, ma gli azzurri non trovano il gol del ko

europa league
gio 20/03/14

NAPOLI

PORTO

stadio San Paolo
54145 spettatori
napoli porto  
arbitro Atkinson 6.5
guardalinee Taylor – Pawson
Child – England
quarto uomo Collin

2

2

 
     
gol 21’pt Pandev gol 25’st Ghilas  
gol 47’st Zapata gol 30’st Quaresma  
ammonizione Henrique ammonizione Fernando  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Behrami, Inler; Mertens (38’st Callejon), Pandev (22’st Hamsik), Insigne; Higuain (34’st Zapata).
Panchina: Colombo, Reveillere, Britos, Dzemaili. Allenatore: Benitez.
PORTO (4-1-4-1): Fabiano; Danilo, Mangala, Reyes, Ricardo; Fernando; Varela (20’st Ghilas), Carlos Eduardo (17’st Josuè), Defour, Quaresma (35’st Lica); Martinez.
Panchina: Kadu, Quintero, Herrera, Agu. Allenatore: Luis Castro.

Finisce qui l’avventura Europea del Napoli che si illude per un tempo, ma che non riesce a chiudere il discorso qualificazione sprecando troppe palle-gol. E così, al primo errore e al primo tiro in porta, il Porto approfitta della situazione e spegne ogni velleità azzurra.
Benitez esclude dalla formazione titolare Hamsik e Calljon, non molto in forma nell’ultimo periodo, scegliendo il terzetto formato da Pandev, Insigne e Mertens alle spalle di Higuain. A sorpresa, fuori anche Reveillere, unico terzino destro rimasto a disposizione, sostituito da Henrique, schierato in questa posizione già nelle fasi finali dell’ultima partita di campionato. Luis Castro, invece, deve fare a meno del portiere titolare Helton, sostituito da Fabiano, e dello squalificato Sandro, sostituito da Reyes.
Il Napoli parte forte e, sin dai primi minuti, schiaccia il §Porto nella propria età campo. La prima conclusione arriva al 5’, con Insigne che impegna Fabiano dal limite dell’area, ma il portiere ospite riesce a respingere. Poi, al 13’, è Henrique a rendersi pericoloso, ma il suo tiro dopo l’assist di Mertens termina di poco a lato. Il Porto ci prova con qualche ripartenza, ma gli azzurri sono attenti e arrembanti in attacco e, al 20’, arriva il vantaggio: Higuain lavora un buon pallone al limite dell’area, premiando l’inserimento centrale di Pandev che si ritrova a tu per tu con Fabiano, scavalcato con un morbido tocco sotto. Al 30’, il Napoli avrebbe un’altra ghiotta occasione per trovare il gol, con una punizione dal limite, in posizione centrale, guadagnata da Albiol, ma la conclusione di Insigne si infrange sulla barriera e, poi, Fabiano è bravo a respingere il tiro ravvicinato di Mertens. Al 32’ si vede il Porto, con un colpo di testa di J. Martinez che, però, termina a lato di poco, con Reina che sembrava comunque in grado di intervenire. Al 37’, altra occasione per il Napoli, con Mertens che, smarcato in area da un gran lancio di Pandev, sceglie di tirare al volo, ma la sua conclusione è debole. Al 39’, ci prova anche Insigne, ma, anche in questo caso, la mira non è delle migliori e i portoghesi si salvano.
Nel secondo tempo il Napoli sembra deciso a cercare il secondo gol e, già al 6’, Fabiano è chiamato a rispondere con un miracolo al colpo di testa ravvicinato di Insigne. Il Porto risponde al 12’ su calcio piazzato, sul quale Carlos Eduardo va vicinissimo alla rete, ma l’occasione più ghiotta capita a Higuain che, servito in area da un pallone illuminante di Fernadez, si fa ipnotizzare ancora una volta dal portiere avversario che, con l’aiuto della propria difesa si salva in calcio d’angolo. Il Napoli continua ad attaccare, ma spreca e, un minuto dopo l’ingresso di Hamsik per un affaticato Pandev, il Porto pareggia: Behrami cerca il pallone con troppa irruenza a centrocampo e viene saltato in una zona di campo scoperta (visto che Inler era scalato in difesa sulla fascia destra), lasciando la difesa senza protezione: facile per Ghilas, appena entrato e scattato sulla linea del fuorigioco, trafiggere Reina. Il Napoli si riversa in attacco per segnare le due reti che servirebbero per la qualificazione, ma il Porto ha preso le misure e, prima, colpisce in palo con Defour e, poi, va in rete con Quaresma non contrastato a dovere al limite dell’area. A nulla serve, invece, l’assalto finale degli azzurri che ha solo l’effetto di evitare almeno la sconfitta, con il secondo gol in maglia azzurra di Zapata, entrato negli ultimi minuti al posto di Higuain.
Il Napoli fuori dall’Europa, quindi, contro un Porto apparso tutt’altro che irresistibile, ma la tattica rinunciataria della partita di andata e l’imprecisione degli attaccanti ha fatto la differenza. Rimane la finale di Coppa Italia e l’obiettivo, difficile, del secondo posto in campionato.

 
REINA 6
HENRIQUE 6.5
ALBIOL 5.5
FERNANDEZ 6.5
GHOULAM 5.5
BEHRAMI 5
INLER 5.5
MERTENS 5.5 (38’st Callejon 6)
PANDEV 6.5 (22’st Hamsik 5.5)
INSIGNE 5
HIGUAIN 6 (34’st Zapata 6)
BENITEZ 5

Rosa 2012-2013

ROSA NAPOLI 2012-2013 (Serie A)

 

PORTIERI  
     
Roberto Colombo Morgan De Sanctis Antonio Rosati
ita
Roberto Colombo
ita
Morgan De Sanctis
ita
Antonio Rosati
     
  DIFENSORI  
     

Salvatore Aronica

Miguel Angel Britos

Hugo Campagnaro

ita
Salvatore Aronica **
uru
Miguel Angel Britos
arg
Hugo Campagnaro
     

Paolo Cannavaro

Federico Fernandez

Alessandro Gamberini

ita
Paolo Cannavaro
arg
Federico Fernandez **
ita
Alessadro Gamberini
     

Gianluca Grava

Leandro Rinaudo

Jorge Pires Rolando

ita
Gianluca Grava
ita
Leandro Rinaudo
por
Jorge Pires Rolando *
     

Bruno Uvini

ita
Bruno Uvini
     
  CENTROCAMPISTI  
     

Pablo Armero

Valon Behrami

Marco Donadel

col
Pablo Armero *
sui
Valon Behrami
ita
Marco Donadel
     

Andrea Dossena

Blerim Dzemaili

Omar El Kaddouri

ita
Andrea Dossena **
sui
Blerim Dzemaili
bel
Omar El Kaddouri
     

Marek Hamsik

Gokhan Inler

Christian Maggio
svk
Marek Hamsik
sui
Gokhan Inler
ita
Christian Maggio
     

Giandomenico Mesto

Juan Camilo Zuñiga

ita
Giandomenico Mesto
col
Juan Camilo Zuñiga
     
  ATTACCANTI  
     

Emanuele Calaiò

Edinson Cavani

Lorenzo Insigne

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Emanuele Calaiò *
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Edinson Cavani
ita
Lorenzo Insigne
     

Goran Pandev

Eduardo Jesus Vargas

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Goran Pandev
ita
Eduardo Vargas **
     
  ALLENATORE  
     
  Walter Mazzarri  
  ita
Walter Mazzarri
 
     
* Acquistato
a gennaio
   
** Ceduto a
gennaio
   

Trofei internazionali 2012-2013

EUROPA LEAGUE 2012-2013

FASE A GIRONI – GIRONE F
                     
  SQUADRE Punti G V N P Gf Gs Dr  
                     
ucraina Dnipro 15 6 5 0 1 16 8 +8  
italia Napoli 9 6 3 0 3 12 12 +0  
olanda PSV Eindhoven 7 6 2 1 3 8 7 -1  
svezia AIK Solna 4 6 1 1 4 5 14 -9  

  1ª GIORNATA: italia               
Napoli   4 – 0   AIK Solna
svezia   Giovedì 20/09/11
  2ª GIORNATA: olanda                  
PSV   3 – 0   Napoli
italia   Giovedì 04/10/11
  3ª GIORNATA: ucraina              
Dnipro   3 – 1   Napoli
italia   Giovedì 25/10/11
  4ª GIORNATA: italia               
Napoli   4 – 2   Dnipro
ucraina   Giovedì 08/11/11
  5ª GIORNATA: svezia          
AIK Solna   1 – 2   Napoli
italia   Giovedì 22/11/11
  6ª GIORNATA: italia               
Napoli   1 – 3   PSV
olanda   Giovedì 06/12/11

SEDICESIMI (a): italia               
Napoli   0 – 3   V. Plzen
repubblica ceca   Giovedì 14/02/13
SEDICESIMI (r): repubblica ceca           
V. Plzen   
2 – 0   Napoli
italia   Giovedì 21/02/13