Napoli – Bologna 2-3

17ª GIORNATA

Disastro Napoli

Prima sconfitta casalinga per gli azzurri. Difesa in bambola

serieA
dom 16/12/12

NAPOLI

BOLOGNA

stadio San Paolo
26023 spettatori
napoli bologna  
arbitro Valeri 6
guardalinee Altomare – De Luca
Gervasoni – Velotto
quarto uomo Petrella

2

3

 
     
gol 5’st Gamberini gol 10’pt Gabbiadini  
gol 25’st Cavani gol 41’st Kone  
ammonizione Gamberini gol 44’st Portanova  
ammonizione Behrami ammonizione Cherubin  
ammonizione Inler ammonizione Morleo  
ammonizione Garics  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Gamberini (22’st Campagnaro), Cannavaro, Britos (1’st Pandev), Maggio, Behrami, Inler, Zuniga, Hamsik, Insigne (27’st Dzemaili), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi, Motta (18’st Garics), Andersson, Portanova, Cherubin, Khrin (32’st Kone), Guarente (40’pt Morleo), Diamanti, Taider, Gabbiadini, Gilardino.
Panchina: Lombardi, Stojanovic, Carvalho, Riverola, Pasquato, Paponi. Allenatore: Pioli.

Un disastro. Un tempo intero regalato agli avversari e, dopo aver recuperato lo svantaggio, vittoria gettata al vento grazie alle solite lacune tattiche e tecniche, con difesa e centrocampo inguardabili. Impossibile sperare di avere continuità di rendimento con giocatori mai stati decisivi o che hanno ormai perso lo smalto dei tempi migliori. Una squadra da rifondare, si salvano solo Hamsik, Insigne, Cavani, Gamberini e, forse, Behrami, anche se tecnicamente non eccelso.
Il Napoli comincia all’attacco e, al 5’, Britos va vicino al gol sfruttando un cross di Insigne, ma il tiro del difensore termina di poco a lato. Ma al primo affondo, come spesso accade ultimamente, il Bologna passa in vantaggio: cross dalla sinistra che attraversa l’area arrivando all’altezza del secondo palo dove, Gabbiadini, lasciato colpevolmente solo da Britos, appoggia in rete. Il Napoli reagisce, ma la prima conclusione in porta arriva al 18’, con un calcio di punizione di Cavani, sul quale è bravo Agliardi a deviare in calcio d’angolo. L’estremo difensore ospite si ripete al 21’, su Hamsik, respingendo di piede il diagonale dello slovacco da buona posizione. Al 22’, Bologna ancora in gol con Gilardino, sempre grazie ad un cross, ma il guardalinee salva gli azzurri segnalando un fuorigioco inesistente. Il Napoli può quindi continuare a sviluppare la sua manovra che, come al solito, risulta lenta e prevedibile. Solo se si accende qualche solista, la difesa del Bologna evidenzia lacune, ma i padroni di casa riescono a tirare in porta solo con Insigne, al 37’, ma la sua conclusione dal limite è centrale. Sull’altro fronte, il Bologna cerca di colpire in contropiede e si rende di nuovo pericoloso al 42’ con un tiro ravvicinato di Diamanti, ma, questa volta, De Sanctis riesce a parare.
Nel secondo tempo Mazzarri inserisce subito Pandev al posto di Britos, schierando la squadra con un 4-2-3-1. La differenza si vede subito e il Napoli si riversa in attacco e, al 4’, agguanta il pareggio: Insigne sfrutta una distrazione della difesa avversaria su rimessa laterale ed entra in area dalla sinistra, tenta il tiro che Agliardi devia come può e, sulla ribattuta, il più lesto è Gamberini che insacca a porta vuota. Al 5’, però, il Napoli rischia di subire subito il nuovo vantaggio degli ospiti: ancora un cross mette in difficoltà la difesa azzurra che, su calcio d’angolo battuto da Diamanti, si dimentica di marcare Khrin, il cui colpo di testa sbatte contro Gilardino, favorendo il recupero dei partenopei. Al 12’, un altro corner del Bologna si trasforma in un contropiede pericoloso del Napoli, con Hamsik che serve Pandev nello spazio, il quale serve Cavani al limite dell’area il cui tiro viene intercettato dall’uscita disperata di Agliardi. Al 24, arriva il vantaggio degli azzurri: Insigne serve Cavani con un cross perfetto e il Matador, appostato sul secondo palo, trafigge il portiere avversario con un preciso colpo di testa. Gli azzurri avrebbero la possibilità disegnare anche il 3-1, ma spreca molte opportunità, le più clamorose con Cavani e Pandev e, al 40’, viene punito dall’eurogol di Kone che, con una mezza rovesciata al volo dal limite dell’area segna il pareggio. Come se non bastasse, al 43’, arriva anche il gol di Portanova che sfrutta il solito cross su calcio di punizione per sfuggire alla marcatura di Cannavaro ed appoggiare comodamente in rete.
Ormai non passa partita nella quale non si deve commentare almeno un gol subito da calcio d’angolo e con un cross in area: sia che l’avversario si chiami Pescara o che si chiami Juventus, la difesa azzurra non è in grado di arginare i giocatori che stanno marcando. Ma anche questa volta, come nelle altre occasioni, la lezione non servirà a nulla, l’allenatore non cambierà gli automatismi difensivi e la società non interverrà sul mercato perché manca un direttore sportivo che conosca il calcio e i talenti utili al Napoli.

 
DE SANCTIS 5
GAMBERINI 6.5 (22’st Campagnaro 5)
CANNAVARO 4
BRITOS 4 (1’st Pandev 6)
MAGGIO 4
BEHRAMI 5.5
INLER 4.5
ZUNIGA 4
HAMSIK 6
INSIGNE 7 (27’st Dzemaili 4)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 4

Siena – Napoli 0-2

18ª GIORNATA

Napoli all’ultimo respiro

Maggio e Cavani interrompono la crisi negli ultimi minuti

serieA
Sab 22/12/12

SIENA

NAPOLI

stadio A. Franchi
9489 spettatori
siena napoli  
arbitro De Marco 5.5
guardalinee Galloni – Iannello
Bergonzi – Palazzino
quarto uomo Costanzo

0

2

 
     
ammonizioneammonizione 46’st Calaiò gol 41’st Maggio  
ammonizione Contini gol 45’st Cavani (r)  

SIENA (3-5-2): Pegolo; Dellafiore, Contini, Felipe; Valiani (44′ s.t. Bogdani), Bolzoni, D’Agostino, Belmonte (23′ s.t. Mannini), Del Grosso; Rosina (29′ s.t. Reginaldo), Calaiò.
Panchina: Farelli, Marini, Rubin, Rodriguez, Coppola, Verre, Reginaldo, Larrondo. Allenatore: Iachini.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Gamberini (23′ s.t. Pandev), Britos; Maggio, Behrami, Donadel, Zuniga (36′ s.t. Mesto); Hamsik; Insigne (40′ s.t. El Kaddouri), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Uvini, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli allontana le paure negli ultimi minuti di gioco e riesce a strappare tre punti importantissimi per uscire dalla mini-crisi che lo ha attanagliato nelle ultime quattro gare. Ma anche questa volta, per giunta senza Inler e con Hamsik in giornata no, si sono evidenziate le solite lacune tecniche degli azzurri che hanno faticato per tutti i 90’ a costruire una manovra che riuscisse ad aggirare la difesa del Siena.
Come detto, il Napoli tenta di attaccare per quasi tutta la partita, ma non riesce a trovare gli spazi giusti, il pallone fatica ad arrivare agli attaccanti e, quando succede, questi non riescono quasi mai a chiudere triangoli e combinazioni offensive. Il primo tiro, infatti, arriva al 17’, con Insigne che, da limite dell’area, prova a sorprendere sul primo palo Pegolo, ma il pallone termina di poco a lato. Il primo tempo è tutto qui, il Napoli non punge, e riesce solamente a guadagnare qualche calcio di punizione da posizione interessante, ma la difesa del Siena è attenta. Così come è concentrata quella del Napoli che, nelle poche occasioni in cui è impegnata, riesce ad arginare senza troppi patemi le iniziative di Calaiò e compagni.
Nel secondo tempo lo spettacolo sembra migliorare e, nel giro di un paio di minuti gli azzurri costruiscono due buone occasioni. La prima, al 4’, vede una veloce ripartenza con insigne che apre sulla fascia per Cavani che, di prima, premia il taglio centrale di Hamsik mettendo lo slovacco in condizione di calciare a tu per tu con il portiere, ma Pegolo riesce a deviare in calcio d’angolo. Sul corner, Cavani ci prova di testa, ma è ancora Pegolo a dire di no al Napoli con una bella parata. Ma in realtà, dopo questa fiammata iniziale, ritornano i ritmi blandi del primo tempo, con i partenopei che faticano a costruire gioco. Al 22’, Mazzarri decide di dare una scossa alla squadra, inserendo Pandev per Gamberini, trasformando l’assetto tattico in un 4-2-3-1. Ma non succede nulla fino al 41’, quando Hamsik recupera un pallone
vagante in area e, dal fondo, lo mette a centro dove Maggio, appostato a pochi centimetri dalla linea di porta, lo devia in rete. A questo punto, con il Siena riversato in avanti, si aprono grandi spazi nella metà campo toscana e, al 43’, Pandev si incunea in area dove viene affrontato e atterrato irregolarmente da Felipe. Rigore che viene trasformato da Cavani e risultato messo al sicuro.
Tre punti importantissimi, che permettono agli azzurri di mantenere il passo delle altre contendenti al secondo posto, tutte vincenti tranne l’Inter. Ma la partita, come già evidenziato, ha messo ancora una volta in risalto i limiti tecnici di molti giocatori, lanciando un altro segnala alla società in vista del mercato di gennaio.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
GAMBERINI 6 (23’st Pandev 6.5)
BRITOS 6
MAGGIO 6.5
BEHRAMI 5
DONADEL 5.5
ZUNIGA 5 (38’st Mesto sv)
HAMSIK 6
INSIGNE 6 (40’st El Kaddouri sv)
CAVANI 6
MAZZARRI 6

Napoli – Roma 4-1

19ª GIORNATA

Il Napoli stende la Roma

Cavani stratosferico, prima tripletta del 2013

serieA
Dom 06/01/13

NAPOLI

ROMA

stadio San Paolo
42091 spettatori
napoli roma  
arbitro Tagliavento 6.5
guardalinee Tonolini – Giordano
Rocchi – De Marco
quarto uomo Musolino

4

1

 
     
gol 4’pt Cavani gol 27’st Osvaldo  
gol 3’st Cavani ammonizioneammonizione 29’st Pjanic  
gol 25’st Cavani ammonizione Totti  
gol 46’st Maggio  
ammonizione Campagnaro  
ammonizione De Sanctis  
ammonizione Maggio  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Britos, Gemberini, Maggio, Behrami, Inler (20’st Dzemaili), Zuniga, Hamsik (43’st Insigne), Pandev (36’st Mesto), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
ROMA (4-3-3): Goicoechea, Piris (37’st Florenzi), Burdisso, Castan, Balzaretti, Pjanic, De Rossi, Bradley, Lamela, Destro (17’st Osvaldo), Totti.
Panchina: Stekelenburg, Lobont, Romagnoli, Dodò, Perrotta, Tachtsidis, Marquinho. Allenatore: Zeman.

La sosta natalizia fa bene al Napoli, che nella calza della Befana trova una grande vittoria contro la Roma, squadra che, fino alla partita con gli azzurri, era una delle squadre più in forma del momento. Ma Cavani e compagni non si sono fatti intimidire e, seppur con qualche distrazione di troppo, sono riusciti a sfruttare al massimo quasi tutte le occasioni, lasciando alla compagine di Zeman solo il possesso palla.
Mazzarri ritrova Inler a centrocampo dopo la squalifica, mentre in attacco, spazio al rientro di Pandev accanto a Cavani. In difesa, invece, ancora fiducia al trio Campagnaro – Gamberini – Britos. Sull’altra sponda, Zeman deve fare a meno di Marquinos, squalificato, e, inizialmente, anche di Osvaldo, allenatosi poco in settimana a causa dell’influenza. Al suo posto, in campo Destro.
La Roma comincia subito a ritmi forsennati, ma bastano quattro minuti al Napoli per portarsi in vantaggio grazie ad una delle sue proverbiali ripartenze: Pandev prende palla sulla trequarti avversaria in posizione centrale e, dopo aver aspettato i movimenti di Hamsik e Cavani con un bel passaggio serve l’attaccante uruguaiano che, con un tocco di esterno destro, supera Goicoechea in uscita. La Roma tenta di reagire e schiaccia gli azzurri nella loro metà campo, ma è ancora il Napoli a rendersi pericoloso, al 23’, sempre con Pandev che serve Cavani, ma questa volta il lancio del macedone è troppo lungo e costringe il matador ad allargarsi troppo sulla fascia, da dove può solo tentare un cross verso il centro dell’area dove nessun compagno riesce ad intercettare il pallone. Al 31’ si vede la Roma con Destro che, innescato per vie centrali, viene fermato da De Sanctis in uscita. Tre minuti dopo, è ancora Destro a rendersi pericoloso per due volte: la prima viene anticipato in extremis da Campagnaro, mentre la seconda, innescato da Totti, tenta di sorprendere il portiere azzurro sul primo palo, ma De Sanctis blocca senza problemi. Al 37’, sugli sviluppi di un corner, la palla arriva a Pjanic che, dal limite, lascia partire un gran tiro che De Sanctis devia sopra la traversa. L’ultimo brivido lo regala Lamela che, dopo essersi accentrato, tira debolmente dal limite, consentendo agli azzurri di chiudere in vantaggio la prima frazione di gioco, nonostante il Napoli, nella seconda parte, non sia riuscito più a difendersi con l’ordine e l’attenzione che aveva caratterizzato i primi venti minuti.
Nel secondo tempo ci si aspetta una Roma ancora più agguerrita, ma anche in questo caso, il Napoli va subito in gol. Al 3’, Zuniga va via sulla sinistra e mette al centro per Pandev che, nel contrasto con un avversario riesce fortuitamente a servire Cavani che, spalle alla porta controlla il pallone e lascia partire un tiro sporco che si infila alle spalle dell’estremo difensore giallorosso. Gli ospiti subiscono il colpo e, al 10’, gli azzurri avrebbero la possibilità di chiudere la partita in contropiede, ma Hamsik, solo davanti al portiere, decide di tentare saltarlo invece di servire Pandev in posizione migliore e l’azione sfuma. Al 12’ è il turno di Cavani, ma Piris, ultimo dei suoi, riesce a fermarlo in extremis. Passata la paura, la Roma ritorna a macinare gioco e si affaccia dalla parti di De Sanctis in modo pericoloso per ben due volte in pochi minuti: al 12’, con un colpo di testa di Lamela che termina di poco a lato e, al 15’, con Destro che, da ottima posizione, calcia clamorosamente a lato. Al 23’, sale in cattedra De Sanctis che, per due volte consecutive, salva in uscita sui tiri ravvicinati di Osvaldo (entrato da poco) e Pjanic, poi Bradley manda il pallone a lato da ottima posizione. Così, nell’azione successiva, il Napoli segna il terzo gol, ancora con Cavani, che stacca più in alto di tutti per deviare in rete un cross di Pandev direttamente da calcio d’angolo. La partita sembra ormai chiusa, ma due minuti dopo Lamela serve Osvaldo in area che sfrutta l’errore difensivo di Britos e, in diagonale, trafigge De Sanctis. Ma la partita si chiude al 29’, quando Pjanic, già ammonto, entra in ritardo su Dzemaili e guadagna il secondo cartellino giallo. Negli ultimi minuti il Napoli controlla, andando ancora vicina al gol con Cavani che, servito da Campagnaro, viene fermato da Goicoechea in uscita. Poi, al 45’ gli azzurri chiudono definitivamente i giochi con Maggio che, servito da Mesto, vince un rimpallo con l’estremo difensore giallorosso e, a porta vuota, segna il definitivo 4-1.
Il Napoli sale così al terzo posto, sfruttando al massimo il turno favorevole che, tra le squadre di vertice, ha visto solo la vittoria della Lazio. Ora gli azzurri sono attesi dalla sfida contro il Palermo, facile sulla carta, ma da non sottovalutare visto le note difficoltà degli azzurri a creare contro squadre arroccate in difesa.

 
DE SANCTIS 7.5
CAMPAGNARO 6.5
GAMBERINI 6.5
BRITOS 5.5
MAGGIO 7
BEHRAMI 7
INLER 7 (20’st Dzemaili 6)
ZUNIGA 7
HAMSIK 6 (43’st Insigne sv)
PANDEV 7
CAVANI 8
MAZZARRI 7.5

Napoli – Palermo 3-0

20ª GIORNATA

Napoli, 3 gol al Palermo

Terza vittoria consecutiva per gli azzurri, terzi e a -5 dalla Juventus

serieA
Dom 13/01/13

NAPOLI

PALERMO

stadio San Paolo
27777 spettatori
napoli palermo  
arbitro Gervasoni 6.5
guardalinee Barbirati – Maggiani
Doveri – Pinzani
quarto uomo De Luca

3

0

 
     
gol 30’pt Maggio ammonizione Barreto  
gol 34’pt Inler ammonizione Anselmo  
gol 28’st Insigne  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Britos (34’st Fernandez), Gamberini, Maggio, Behrami, Inler, Zuniga, Hamsik (42’st Insigne R.), Pandev (23’st Insigne L.), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Uvini, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Dzemaili, Armero. Allenatore: Mazzarri.
PALERMO (3-5-1-1): Ujkani, Von Berger, Aronica, Von Bergen Garcia, Morganella, Anselmo, Arevalo Rios (9’st Donati), Barreto, Dossena, Brienza (20’st Dybala), Budan (1’st Miccoli).
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Gasperini.

Terza vittoria consecutiva per il Napoli che regola con tre gol il Palermo, in partita solo per i primi 30’ e disunitosi dopo il micidiale uno-due degli azzurri con Maggio e Inler.
Mazzarri, a parte gli squalificati Cannavaro e Grava, può schierare la formazione migliore, scegliendo ancora Pandev per affiancare in attacco Cavani. Nel Palermo, invece, subito in campo l’ex Dossena, mentre Aronica è già alla sua seconda apparizione con la nuova squadra che, però, deve fare a meno di Ilicic squalificato.
Il Palermo parte bene, pressando a tutto campo e mettendo in difficoltà gli azzurri. Infatti, già al 7’, gli ospiti potrebbero passare in vantaggio con Dossena che si incunea in area e, da posizione leggermente defilata, lascia partire un tiro forte, ma centrale che De Sanctsi riesce ad intercettare di piede. Il Napoli cerca di reagire, ma, a parte qualche calcio d’angolo e qualche tentativo di ripartenza, il portiere del Palermo rimane inoperoso e, al 27’, sono ancora i siciliani ad andare vicini al vantaggio con Morganella, il cui diagonale termina di pochissimo a lato. Ma al 30’, sugli sviluppi di un corner, Hamsik salta un uomo e, dal fondo, crossa in area per Maggio che, appostato a poca distanza dalla porta, insacca di testa. Passano quattro minuti e il Napoli raddoppia: Inler scambia con Hamsik all’altezza della tre quarti, salta un uomo e, da fuori area, lascia partire un gran sinistro che si infila sotto la traversa, alle spalle dell’incolpevole Ujkani. La reazione del Palermo è tutta nel calcio di punizione di Barreto che, al 38’, scheggia la parte superiore della traversa. Su calcio da fermo si vede anche Cavani, al 42’, il cui tiro termina di poco a lato.
Nel secondo tempo il Napoli entra in campo deciso a chiudere la partita e, già al 1’, Hamsik va vicino al terzo gol con un gran sinistro dalla distanza che termina di poco alla destra di Ujkani. Nonostante l’ingresso di Miccoli, il Palermo non riesce a pungere e il Napoli trova ampi spazi in avanti, andando vicino alla rete ancora con Hamsik e con Inler. Al 22’, Mazzarri sostituisce Pandev con Insigne che, dopo solo cinque minuti, trova il 3-0, grazie ad un’azione personale di Inler che, una volta giunto sul fondo, mette al centro dove l’attaccante napoletano è lesto a scaricare in rete un destro potente. A partita ormai chiusa, c’è spazio anche per Fernandez e per Roberto Insigne, fratello più giovane di Lorenzo che fa il suo esordio in serie A, mentre al 45’, Cavani avrebbe la possibilità di segnare il suo centesimo gol in serie A, ma, solo davanti al portiere, cerca un pallonetto che si perde sul fondo.
Termina così la seconda partita casalinga consecutiva che, complice anche il pareggio della Juventus, rilancia il Napoli si tiene in scia alla Lazio e potrà affrontare con serenità la settimana in vista della difficile trasferta di Firenze, dove la squadra di casa vorrà sicuramente riscattare le ultime due sconfitte.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
GAMBERINI 6.5
BRITOS 6.5 (34’st Fernandez sv)
MAGGIO 7
BEHRAMI 6
INLER 7.5
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6.5 (42’st Insigne R. sv)
PANDEV 5.5 (23’st Insigne L. 6.5)
CAVANI 6
MAZZARRI 7

Fiorentina – Napoli 1-1

21ª GIORNATA

Il Napoli rallenta a Firenze

De Sanctis sbaglia, Cavani rimedia e fa 100 in A

serieA
Dom 20/01/13

FIORENTINA

NAPOLI

stadio Franchi
28632 spettatori
fiorentina napoli  
arbitro Bergonzi 5
guardalinee Di Fiore – Marzaloni
Valeri – Giannoccaro
quarto uomo Maggiani

1

1

 
     
gol 33’pt Roncaglia gol 42’pt Cavani  
ammonizione Toni ammonizione Behrami  
ammonizione Savic ammonizione Gamberini  
ammonizione G. Rodriguez ammonizione Inler  

FIORENTINA (3-5-2): Neto, Roncaglia, Gonzalo, Savic, Cuadrado, Romulo (32’st Migliaccio), Aquilani, Borja Valero, Pasqual (37’st Tomovic), Jovetic, Toni (40’st Ljajic).
Panchina: Viviano, Lupatelli, Camporese, Llama, Capezzi, Seferovic. Allenatore: Montella.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Britos, Gamberini (25’st Insigne), Maggio, Behrami (10’st Dzemaili), Inler, Zuniga, Hamsik, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Grava, Uvini, Cannavaro, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Armero, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli torna da Firenze con un punto, tutto sommato un buon risultato per come si era messa la partita, ma troppo poco, forse, contro una Fiorentina stanca dopo la partita di Coppa Italia che non si è affacciata quasi mai dalle parti di De Sanctis. E servito infatti un grossolano errore di quest’ultimo per sbloccare la gara, rimessa subito in carreggiata dalla centesima perla in serie A di Cavani, la ventiseiesima in questa stagione. Numeri da campione che meriterebbero più concentrazione e continuità anche da parte dei compagni.
Montella sceglie la fisicità di Toni per affiancare Jovetic in attacco, mentre riconferma Neto in porta. Solo panchina per Pizarro, non ancora al meglio, sostituito da Romulo che completa la linea mediana insieme a Boja Valero e Aquilani. Mazzarri, invece, ritrova Cannavaro, riabilitato dopo la sentenza d’appello del calcio scommesse, ma preferisce non cambiare difesa, affidandosi ancora al terzetto composto da Campagnaro, Gamberini e Britos. Anche in attacco nessuna variazione, con Pandev confermato accanto a Cavani.
Nel primo tempo la partita stenta a decollare: ci prova il Napoli, al 5’, con una delle sue ripartenze, ma Pandev spreca con un tiro troppo precipitoso che termina a lato. Poi il nulla, con la Fiorentina ad avere in mano il pallino del gioco, ma costretta dal centrocampo azzurro a cercare gli attaccanti con lanci lunghi, sempre preda dei difensori napoletani. La partita si trascina così, tra ammonizioni e poco gioco, fino al 32’, quando Roncaglia scaraventa l’ennesimo pallone dalla propria metà campo verso la testa di Toni che, appostato al limite dell’area, è ben controllato dai difensori del Napoli; ma De Sanctis, fino ad allora inoperoso, prova ad uscire, ma calcola male la traiettoria della sfera che lo scavalca e si infila in rete. Al 41’ però, gli azzurri rimediano con Cavani che, con un gran colpo di testa, sfrutta al massimo un ottimo cross di Hamsik su calcio di punizione da posizione defilata. A questo punto la Fiorentina cerca una timida reazione che produce solo in un tiro centrale di Jovetic, questa volta bloccato da De Sanctis senza problemi.
Nel secondo tempo la Fiorentina sembra più stanca e per il Napoli si aprono spazi invitanti che, però, gli attaccanti non riescono a sfruttare. Al 15’, ci prova Cavani, ma Neto è attento e blocca la conclusione dell’uruguaiano diretto verso il primo palo. Poi, al 18’, Inler serve Hamsik al centro dell’area con un preciso pallonetto, ma lo slovacco non riesce a girare il pallone di testa verso la porta avversaria. Al 24’, Mazzarri cerca di aumentare il peso offensivo della squadra inserendo Insigne per Gamberini, ma gli azzurri, dopo aver concesso un paio di conclusioni (terminate a lato) alla Fiorentina, riesce a produrre solo un’ottima palla-gol con Pandev che, servito da un preciso cross di Britos, colpisce di testa, ma Neto è bravo a distendersi in tuffo e a sventare la minaccia. L’ultimo brivido lo regala la Fiorentina, al 48’, con Aquilani che, dal limite dell’area conclude un’ottima azione di Cuadrado con un tiro che si perde alto sulla traversa.
Il pareggio permette comunque al Napoli di rimanere agganciato al secondo posto, in coabitazione con la Lazio, anche se la Juventus torna a +5. Azzurri che sono chiamati ancora ad una difficile trasferta, a Parma, dove la squadra di casa non ha ancora mai perso. Serve più concentrazione.

 
DE SANCTIS 4
CAMPAGNARO 6.5
GAMBERINI 6 (25’st Insigne 6)
BRITOS 6.5
MAGGIO 5.5
BEHRAMI 5.5 (11’st Dzemaili 6)
INLER 6.5
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 7
PANDEV 5.5
CAVANI 7.5
MAZZARRI 6

Parma – Napoli 1-2

22ª GIORNATA

Hamsik – Cavani, il Napoli vola

Gli azzurri si avvicinano alla Juventus: -3

serieA
Dom 27/01/13

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
15883 spettatori
parma napoli  
arbitro Rocchi 6.5
guardalinee Dobosz – Cariolato
Rizzoli – Banti
quarto uomo Petrella

1

2

 
     
gol 29’st Cannavaro (a) gol 21’pt Hamsik  
ammonizione Santacroce gol 40’st Cavani  
ammonizione Paletta ammonizione Britos  
ammonizione Marchionni ammonizione Campagnaro  
ammonizione Lucarelli ammonizione Hamsik  
ammonizione Valdes  

PARMA (4-3-3): Mirante, Rosi (25’st Amauri), Paletta, Santacroce (28’st Lucarelli), Gobbi, Marchionni, Valdes, Parolo, Biabiany, Belfodil, Sansone (33’st Benalouane).
Panchina: Pavarini, Bajza, Fideleff, Morrone, Strasser, Ninis, Palladino, Pabon. Allenatore: Donadoni.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos, Mesto (33’st Armero), Dzemaili, Inler (18’st Donadel), Zuniga, Hamsik, Pandev (22’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Grava, Uvini, Gamberini, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli non fallisce l’occasione e si porta a soli tre punti di distanza dalla Juventus, costringendo il Parma alla prima sconfitta casalinga della stagione. Una vittoria non scontata quindi, arrivata grazie ad una buona prestazione corale, con Hamsik che ha illuminato la scena, Dzemaili ottimo al posti di Behrami e il solito Cavani che, nonostante qualche errore di troppo sotto porta, è comunque riuscito a trovare il guizzo per segnare il gol partita.
Donadoni opta per un tridente formato da giocatori veloci e tecnici, come Sansone, Belfodil e Bibiany, mentre in difesa Santacroce viene preferito a Lucarelli, mentre Rosi prende il posto di Zaccardo, ceduto in settimana al Milan. Mazzarri, invece, non recupera Gamberini, leggermente infortunato, ma ritrova capitan Cannavaro che si posiziona al centro della difesa insieme a Campagnaro e Britos, mentre a centrocampo Mesto sostituisce l’infortunato Maggio e Dzemaili si sistema in mezzo al campo vista l’assenza di Behrami squalificato. In attacco, ancora un conferma per Pandev che, nonostante un periodo di forma non ottimale, viene preferito ad Insigne.
Nei primi minuti di gioco nessuna delle due squadre sembra prevalere sull’altra, visto che per entrambe la strategia è simile: chiudere tutti gli spazi e ripartire affidandosi alla velocità dei propri attaccanti. Al 20’, però, il Napoli passa in vantaggio: Dzemaili finta il tiro dalla distanza e serve in area Hamsik, lesto nel taglio alle spalle del proprio marcatore, che in scivolata trafigge Mirante. Subito il gol, il Parma reagisce con forza, creando pericoli e palle-gol in sequenza: la prima arriva al 26’, quando Sansone si avventa su un cross all’altezza del secondo palo, ma De Sanctis è bravissimo a respingere sulla linea il tiro dell’attaccante di casa. Poi, al 29’, è Cannavaro a salvare sulla linea il pallone dopo una mischia in area e a sostituirsi a De Sanctis che, nell’occasione, era ormai battuto. Al 31’, però, il Napoli va vicino al raddoppio con Campagnaro che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, riesce a colpire da posizione abbastanza ravvicinata verso la porta di Mirante, ma il suo tiro è centrale e l’estremo difensore riesce a neutralizzare la conclusione del difensore. Ma le occasioni più ghiotte per il raddoppio arrivano nel finale: la prima, al 41’, con Dzemaili che, lanciato nello spazio da Pandev, si presenta a tu per tu con Mirante che è bravo a neutralizzare la conclusione del centrocampista azzurro; poi Cavani, al 44’, servito da un preciso cross da Hamsik, spreca clamorosamente a pochi passi dalla porta, colpendo male il pallone di testa.
Nel secondo tempo il Parma si butta in avanti a testa bassa, deciso a recuperare lo svantaggio. Al 7’ De Sanctis si oppone ad una conclusione dalla distanza di Lucarelli, alzando il pallone sulla traversa, poi, al 10’ blocca senza particolari problemi un debole colpo di testa di Biabiany. Mazzarri si accorge che la sua squadra è in difficoltà e corre ai ripari rinforzando la fase d’interdizione, inserendo Donadel al posto di Inler. Poi, al 21’, entra anche Insigne per Pandev, ma al 29’, il Parma trova il pareggio, con Sansone che, da posizione defilata, prova a mettere in mezzo il pallone che, deviato da Cannavaro, spiazza De Sanctis sul primo palo. Al 36’, dopo l’ingresso di Armero per Mesto, si vede anche Insigne, ma il suo tiro è deviato in angolo da Mirante. Al 39’, però, il piccolo attaccante napoletano trova il passaggio filtrante per Cavani che, scattato sul filo del fuorigioco, dribbla il portiere di casa e appoggia in rete. Al 48’, Cavani avrebbe anche la possibilità di arrotondare il punteggio, ma, servito in area da Zuniga, il Matador calcia alto sulla traversa.
Si concretizza così una gran vittoria per gli azzurri che approfitta dei passi falsi di Inter, Lazio e Juventus per allungare sulle inseguitrici e avvicinarsi al primo posto, ma già la prossima settima gli azzurri sono chiamati a ripetersi, visto che al San Paolo arriverà il Catania, squadra ostica per tutti, considerando che Mazzarri dovrà fronteggiare anche la contemporanea squalifica di Campagnaro e Britos.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6.5
BRITOS 5.5
MESTO 5.5 (33’st Armero sv)
DZEMAILI 7
INLER 5.5 (18’st Donadel 6)
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 7
PANDEV 4.5 (22’st Insigne 7)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 7

Napoli – Catania 2-0

23ª GIORNATA

Il Napoli non fallisce, primo per una notte

Hamsik e Cannavato in gol. Gli azzurri tengono il passo della Juve

serieA
Sab 02/02/13

NAPOLI

CATANIA

stadio San Paolo
46055 spettatori
napoli catania  
arbitro Calvarese 4.5
guardalinee Nicoletti – Padovan
Banti – Irrati
quarto uomo Vuoto

2

0

 
     
gol 31’pt Hamsik ammonizione Spolli  
gol 44’pt Cannavaro  
ammonizione Behrami  
ammonizione Grava  
ammonizione Dzemaili  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Ganberini, Mesto, Behrami (18’st Inler), Dzemaili, Zuniga (38’st Armero), Hamsik (32’st Insigne), Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Rolando, Donadel, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
CATANIA (4-3-3): Andujar, Bellusci, Spolli, Rulin, Capuano, Izco, Lodi (42’st Doukara), Biagianti (27’st Almiron), Barrientos, Bergessio, Gomez.
Panchina: Frison, Terracciano, Potenza, Augustyn, Salifu, Ricchiuti, Keko. Allenatore: Maran.

Il Napoli non fallisce contro il Catania e infila il sesto risultato utile consecutivo che gli consente di agganciare la Juventus in vetta per una notte. Tutto si decide nel primo tempo, con Hamsik e Cannavaro che scardinano la difesa ben organizzata degli etnei che pagano la serata non brillantissima di Gomez e Bergessio.
Mazzarri è costretto a ridisegnare la difesa a causa della contemporanea squalifica di Campagnaro e Britos e, accanto a Cannavaro sceglie il rientrante Gamberini e Grava, alla sua prima partita dopo un anno. A centrocampo ritorna Dzemaili, mentre Inler, a rischio squalifica, comincia in panchina. Al suo posto Dzmeili, mentre Mesto viene confermato a destra. Maran, invece, deve rinunciare ad Alvarez e Legrottaglie, sostituito al centro della difesa da Rolin. In attacco, invece, confermato il trio formato da Barrientos, Bergessio e Gomez che, in questa stagione, ha messo in difficoltà quasi tutte le difese del campionato.
Gli azzurri cominciano con il piede giusto e, già al 1’, creano un azione pericolosa con Pandeve, che salta un paio di avversari con eleganza e, dal limite dell’area, lascia partire un sinistro che termina alto sulla traversa. Risponde il Catania, primo al 5’, con Barrientos, e poi, al 30’ con Bergessio, ma entrambi i giocatori non riescono ad inquadrare lo specchio della porta. Finalmente, al 31’, il Napoli passa in vantaggio: Hamsik apre sulla sinistra per Zuniga che, saltato un avversario, prova il tiro che si trasforma in un assist per lo stesso centrocampista slovacco che, appostato a pochi passi dalla porta trafigge l’incolpevole Andujar. Al 36’ gli ospiti protestano per un tocco di mano in area di Zuniga che sfiora il pallone con il braccio prima di un rinvio. Ma il Napoli è deciso a trovare il raddoppio e, dopo una traversa di Cavani su punizione, al 44’ arriva il secondo gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla arriva ad Hamsik che, giunto quasi verso la linea di fondo, vede in area e serve Cannavaro che, da ottima posizione, deve solo spingere la sfera in rete.
Nel secondo tempo il Catania ritorna in campo decisa a recuperare il risultato e, al 1’, Bergessio va in gol, ma l’arbitro annulla per un fallo dello stesso attaccante etneo su Zuniga. Al 15’, Napoli vicino al terzo gol con Cavani, servito da un cross di Mesto, ma l’attaccante uruguaiano colpisce male e il suo colpo di testa termina alto sulla traversa. Al 21’ ci prova Lodi su punizione, ma il suo tiro, preciso ma non molto forte, viene deviato in calcio d’angolo da un attento De Sanctis. Ma il Napoli tiene bene il campo e riesce ad arrivare a fine partita gestendo il possesso palla senza rischiare più nulla.
Tre punti fondamentali per gli azzurri che, ora, potranno preparare con gran serenità la trasferta di sabato prossimo a Roma contro la Lazio, un’altra sfida difficile contro una delle migliori squadre del campionato che sarà decisa anche a vendicare il 3-0 subito nella gara d’andata al San Paolo.

 
DE SANCTIS 6.5
GRAVA 6
CANNAVARO 7
GAMBERINI 6.5
MESTO 6.5
BEHRAMI 6 (18’st Inler 6)
DZEMAILI 5.5
ZUNIGA 7 (38’st Armero sv)
HAMSIK 8 (32’st Insigne sv)
PANDEV 6.5
CAVANI 6.5
MAZZARRI 7

Lazio – Napoli 1-1

24ª GIORNATA

Il Napoli rallenta a Roma

Campagnaro raggiunge la Lazio a pochi minuti dal termine

serieA
Sab 09/02/13

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico di Roma
38594 spettatori
lazio napoli  
arbitro Orsato 7
guardalinee Di Liberatore – Manganelli
De Marco – Gervasoni
quarto uomo Padovan

1

1

 
     
gol 11’pt Floccari gol 42’st Campagnaro  
ammonizione Ledesma ammonizione Mesto  
ammonizione Hernanes ammonizione Insigne  
ammonizione Radu ammonizione Campagnaro  
ammonizione Dias  
ammonizione Cana  

LAZIO (4-1-4-1): Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Ledesma, Candreva, Gonzalez (45’st Saha), Hernanes (27’st Cana), Mauri (18’pt Lulic), Floccari.
Panchina: Bizzarri, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Kozak, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Mesto (11’st El Kaddouri), Behrami (45’pt Insigne), Inler, Zuniga (35’st Calaiò), Hamsik, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Maggio, Armero, Donadel, Radosevic. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli ferma la sua rincorsa a Roma, ma, per come si era messa la partita, gli azzurri possono ritenersi soddisfatti del punto guadagnato che, oltretutto, lascia inalterata la distanza con la diretta inseguitrice. Meno contento sarà Mazzarri della prestazione generale, visto che la squadra ha rischiato troppe volte di subire il secondo gol, mancando di attenzione e brillantezza fisica.
Petkovic recupera in extremis Hernanes, mentre deve rinuciare ad Ederson e soprattutto al bomber Klose, sostituito in attacco, come accade ormai da un po’ di partite, da Floccari. Mazzarri, invece, deve fronteggiare solamente l’assenza dello squalificato Dzemaili, mentre in difesa sceglie la coppia Campagnaro – Gamberini per affiancare Cannavaro, lasciando Britos in panchina. In attacco, invece, Pandev viene preferito ad Insigne per supportare Cavani.
La Lazio parte subito forte e, dopo due tiri da fuori di Hernanes e Candreva, all’11’ si porta in vantaggio con Floccari che, lasciato inspiegabilmente solo al centro dell’area, sfrutta al meglio un cross di Konko, stoppando il pallone e trafiggendo senza alcuna difficoltà l’incolpevole De Sanctis. Il Napoli tenta una reazione, ma sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con Candreva, ma il suo tiro da fuori area è deviato in calcio d’angolo dal portiere azzurro. Il primo tentativo degno di nota per i partenopei arriva al 27’, quando Marchetti non trattiene un tiro di Zuniga, sulla cui respinta si avventa Pandev che scodella un pallone morbido in area, dove Cavani viene anticipato di un soffio da Lulic proprio qualche istante prima di concludere a colpo sicuro. Al 33’, la Lazio ha l’occasione per raddoppiare, ma per fortuna del Napoli, il tiro da fuori area di Floccari si stampa sul palo. Cinque minuti più tardi, Cavani pareggia il conto dei legni, colpendo la traversa di testa su un cross di Zuniga, ma sarà l’ultima azione degna di nota del primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco, Mazzarri cerca di cambiare qualcosa a livello tattico e, dopo aver già sostituito Insigne per Behrami negli ultimi minuti del primo tempo, getta nella mischia anche El Kaddouri al posto di Mesto. Le modifiche sembrano dar ragione al tecnico e gli azzurri sembrano trovare più facilmente la via per raggiungere la porta laziale, ma le conclusioni di El Kaddouri e Inler non riescono ad impensierire più di tanto Marchetti. Ma sono ancora i padroni di casa ad andare vicino al gol, prima con Cana, al 30’, che sfrutta un indecisione di De Sanctis e Campagnaro, ma lo stesso difensore rimedia e salva la propria porta rimasta sguarnita, e, poi, con Lulic che ruba palla a Cannavaro e si invola verso la porta napoletana dove, per fortuna degli azzurri, conclude debolmente agevolando la parata di De Sanctis. Il Napoli non demorde e al 42’, arriva il pareggio: Marchetti devia in angolo, con l’aiuto della traversa, un tiro velenoso di Inler, ma nulla può, quando Campagnaro, sul cross di El Kaddouri, si inventa un gran gol in acrobazia che si infila sotto l’incrocio dei pali. Sembra finita, ma i padroni di casa hanno ancora l’opportunità di guadagnare i tre punti, al 47’, quando Floccari, dimenticato da Cannavaro al centro dell’area, colpisce di testa la traversa.
La Juventus scappa così a +5, ma il turno era favorevole ai primi in classifica più che al Napoli che è riuscita almeno a respingere l’attacco della Lazio, confermandosi saldamente al terzo posto. Ora ritorna l’Europa che aprirà scenari importanti anche per il campionato, premiando chi riuscirà a gestire al meglio il doppio impegno.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 5
GAMBERINI 5.5 (11’st El Kaddouri 6)
MESTO 5
BEHRAMI 5 (45’pt Insigne 7)
INLER 6
ZUNIGA 5.5 (35’st Calaiò sv)
HAMSIK 6.5 (32’st Insigne sv)
PANDEV 4.5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 6.5

Napoli – Sampdoria 0-0

25ª GIORNATA

Il Napoli sbatte contro il muro della Samp

Poco gioco e poche idee, il palo ferma Hamsik

serieA
dom 17/02/13

NAPOLI

SAMPDORIA

stadio San Paolo
41734 spettatori
napoli sampdoria  
arbitro Doveri 7
guardalinee Niccolai – Grilli
Giacomelli – Ciampi
quarto uomo Rosi

0

0

 
     
ammonizione Campagnaro ammonizione Gastaldello  
ammonizione Inler  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (16’st Pandev), Mesto, Behrami, Inler (32’st Dzemaili), Armero (16’st Zuniga), Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: Rosati, Rolando, Gamberini, Donadel, Maggio, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.
SAMPDORIA (3-5-2): Romero, Rossini, Gastaldello, Costa, De Silvestri (45’st Mustafi), Poli, Objang, Krsticic, Estigarribia, Sansone (21’st Eder), Icardi (36’st Maxi Lopez).
Panchina: Da Costa, Berni, Berardi, Castellini, Rodriguez, Poulsen, Maresca, Munari, Soriano. Allenatore: Rossi.

Ennesima occasione persa per gli azzurri che, sul campo inguardabile del San Paolo, approfittano solo in parte della sconfitta della Juventus, riducendo il distacco a quattro punti anzichè a due. Tanto possesso palla, ma poche occasioni; il palo di Hamsik è troppo poco per una squadra che ambisce al traguardo massimo e che voleva riscattarsi dopo la figuraccia in Europa League.
Mazzarri rivoluziona le fasce, con Armero e Mesto titolari, mentre in difesa Britos vince il ballottaggio con Gamberini. In attacco, invece, spazio ad Insigne. La Sampdoria, invece, oltre al proprio allenatore, squalificato, deve rinunciare a Palombo, mentre in panchina ritrova Eder, tornato appena in tempo da suo viaggio in Brasile per motivi familiari.
Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Carmelo Imbriani, ex calciatore del Napoli morto in seguito a vari linfomi, comincia l’attesa partita. Già dai primi minuti si capisce che la gara sarà difficile, con gli ospiti rintanati nella propria metà campo e pronti a ripartire sfruttando la velocità di Icardi e Sansone. E infatti, al 2’, è proprio quest’ultimo a gettare nello scompigli la difesa azzurra con una percussione centrale, ma Britos riesce a fermarlo e, con l’aiuto di De Sanctis, sventa la minaccia. Al 6’, ci prova Insigne con un tiro da lontano, ma Romero respinge a pugni chiusi. Il Napoli attacca, ma non riesce ad innescare Cavani (tranne al 13’, quando il Matador conclude debolmente da posizione defilata) e, così, dopo un avvio timido, la Samp comincia a prendere coraggio e ad affacciarsi con più continuità nell’area avversaria. Al 21’, De Silvestri calcia da buona posizione, ma il suo tiro è debole e il portiere azzurro blocca il tiro senza difficoltà, mentre al 32’, l’estremo difensore azzurro deve superarsi su un tiro dal limite di Sansone diretto verso l’angolino basso.
Nel secondo tempo Mazzarri cambia modulo e, dopo un’azione personale di Armero che, al 12’, conclude di poco a lato, al 16’ getta nella mischia Pandev e Zuniga per Britos e Armero. Gli attacchi del Napoli si fanno sempre più tambureggianti, ma la manovra, che si sviluppa soprattutto sulle fasce, non riesce ad impensierire più di tanto la retroguardia ospite. Quando riesce a giocare palla a terra, però, gli azzurri sembrano poter colpire e, al 29’, Hamsik sembra aver trovato il tiro vincente, ma la conclusione dello slovacco, servito al limite dell’area da un passaggio illuminante di Pandev, si spegne sul palo dopo la deviazione di Romero. Al 34’ ci prova anche Cannavaro, ma il suo diagonale termina alto sulla traversa. E’ l’ultima vera emozione della partita, al 45’ ci prova Cavani su cross di Mesto, ma la sua deviazione arriva quasi dalla linea di fondo, scarse le possibilità di successo.
Ora gli azzurri dovranno affrontare due trasferte difficili. Quella impossibile, in Europa League e, lunedì 25, quella ad Udine, almeno per tentare di rimanere a quattro punti dalla Juventus in attesa dello scontro diretto del primo marzo. Ma il Napoli deve ritrovare morale, gioco e condizione. Ci sarà da lavorare e da soffrire.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
BRITOS 6 (16’st Pandev 6)
MESTO 4.5
BEHRAMI 6.5
INLER 4.5 (32’st Dzemaili sv)
ARMERO 5 (16’st Zuniga 5)
HAMSIK 6
INSIGNE 5.5
CAVANI 5
MAZZARRI 5

Udinese – Napoli 0-0

26ª GIORNATA

Il Napoli non sa più segnare

Gli azzurri rischiano quasi nulla in difesa, ma l’attacco non punge

serieA
lun 25/02/13

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
20000 spettatori
udinese napoli  
arbitro Damato 5
guardalinee Posado – Dobosz
Giannoccaro – Massa
quarto uomo Liberti

0

0

 
     
ammonizione Pereyra ammonizione Inler  
ammonizione Armero ammonizione Cannavaro  
ammonizione Behrami  

UDINESE (3-5-1-1): Padelli, Benatia (28’pt Heurtaux), Danilo, Domizzi, Basta, Pereyra, Allan, Badu, Pasquale, Muriel, Di Natale (33’st Maicosuel).
Panchina: Pawlowski, Scuffet, Gabriel Silva, Merkel, Faraoni, Capos Toro, Rodriguez, Zielinskj. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (40’st Dzemaili), Britos, Mesto (45’st Zuniga), Inler (17’st Pandev), Behrami, Armero Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: In panchina: Rosati, Crispino, Grava, Gamberini, Rolando, Donadel, Maggio, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Ancora un pareggio, ancora una partita senza gol, nonostante l’inoperosità di De Sanctis. L’Udinese ha badato soprattutto a difendersi, e ci è riuscita. Gli azzurri non sono più lucidi negli ultimi venti metri, Cavani non riesce più ad essere lo spietato realizzatore che conoscevamo, Hamsik a volte si perde tra le linee avversarie e Insigne, da solo, non riesce ad accendere la luce necessaria.
Guidolin deve rinunciare al portiere titolare, Brkic, sostituito da Padelli, e a due centrocampisti di sicura affidabilità come Pinzi e Lazzari. In attacco, Muriel e Di Natale cercheranno di scardinare con la loro velocità la difesa azzurra. Mazzarri, invece, sceglie Britos in difesa e cambia uomini sulle fasce, inserendo dal primo minuto Armero e Mesto. In attacco, invece, fiducia ad Insigne, con Pandev inizialmente in panchina.
La prima occasione della partita è per l’Udinese, quando al 3’, Mesto ritarda il rilancio in area e si fa soffiare il pallone da Pasquale che, da buona posizione, calcia a lato. Rispondono subito gli azzurri, al 4’, con un cross di Mesto che né Cavani né Insigne riescono a deviare in porta per pochi centimetri. Al 16’ si rivede l’Udinese, con un ottimo movimento di Di Natale che si libera della marcatura di Britos, ma, dopo aver ricevuto spalle alla porta, calcia alto sulla traversa. Al 18’, il Napoli protesta per un contatto in area con Cavani che viene probabilmente colpito ad un piede mentre tentava di controllare il pallone, ma l’arbitro lascia correre e i padroni di casa sventano la minaccia. Al 22’, Hamsik crossa in area per il Matador, che tenta il tiro di prima intenzione, ma la conclusione di sinistro è debole e sbilenca. Al 36’ ci prova Hamsik che raccoglie un cross perfetto di Armero, ma il suo colpo di testa viene neutralizzato dall’ottima parata di Padelli che devia il pallone in calcio d’angolo. Al 43’ ci prova ancora l’Udinese con il solito Di Natale, ma anche questa volta, la conclusione dell’attaccante è alta sulla traversa.
Anche nel secondo tempo, la prima azione pericolosa è dei padroni di casa che, questa volta, vanno vicini al raddoppio: a 5’, un tiro di Di Natale deviato da Inler arriva in area dalle parti di Danilo che, a pochi metri dalla porta, si coordina malissimo e calcia alto graziando De Sanctis. All’8’, il Napoli si fa apprezzare per uno dei suoi fulminei contropiedi, con Cavani che allarga sulla destra per Insigne, il quale, di prima, serve di esterno destro Hamsik al centro dell’area, ma lo slovacco, leggermente avanti rispetto al pallone, non riesce a colpire benissimo la sfera che si perde sul fondo. Al 16’, Mazzarri prova a ridisegnare la squadra inserendo Pandev per un opaco Inler, ma la manovra del Napoli rimane lenta e prevedibile. Solo a sinistra gli azzurri riescono a creare qualcosa di concreto, come al 23’, quando Armero va via sulla linea di fondo, ma sbaglia clamorosamente l’appoggio per Cavani che, solo davanti alla porta, non riesce a colpire correttamente il pallone, troppo arretrato per essere indirizzato verso la porta. Al 39’, entra anche Dzemaili per Cannavaro, ma la musica non cambia, e, fino alla fine della partita, gli azzurri riescono a produrre solo un tiro debole di Insigne.
Termina quindi con il secondo pareggio consecutivo la partita del Napoli, che arriva allo scontro con la Juve, con sei punti di ritardo. Probabilmente, questa discontinuità di risultati non è da squadra che ambisce allo scudetto, ma gli azzurri devono fare di tutto per conservare almeno il secondo posto. In quattro giorni, Mazzarri deve far ritrovare alla squadra serenità e corsa.

 
DE SANCTIS sv
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5 (40’st Dzemaili sv)
BRITOS 6.5
MESTO 5.5 (45’st Zuniga)
BEHRAMI 6
INLER 5.5 (17’st Pandev 5.5)
ARMERO 5
HAMSIK 5.5
INSIGNE 5.5
CAVANI 5
MAZZARRI 5.5