Napoli – Siena 2-1

37ª GIORNATA

Il Napoli si congeda dal San Paolo con una vittoria

Siena battuto. Decide Hamsik nel recupero.

serieA
Mer 08/05/13

NAPOLI

SIENA

stadio San Paolo
52433 spettatori
napoli siena  
arbitro Giacomelli 6.5
guardalinee Gava – Nicoletti
Mazzoleni – Fabbri
quarto uomo Petrella

2

1

 
     
rete 28’st Cavani rete 36’pt Grillo  
rete 49’st Hamisk  
ammonizione Insigne  

NAPOLI (3-5-2): Rosati, Rolando, Cannavaro, Grava (11’st Insigne), Mesto, Inler, Dzemaili, Armero, El Kaddouri (33’st Pandev), Calaiò (18’st Hamsik), Cavani.
Panchina: De Sanctis, Colombo, Britos, Gamberini, Campagnaro, Maggio, Donadel, Radosevic, Zuniga. Allenatore: Mazzarri.
SIENA (3-4-2-1): Pegolo, Terzi, Terlizzi, Felipe, Vitiello (20’st Angelo), Calello, Della Rocca, Grillo, Agra (33’st Reginaldo), Bolzoni, Emeghara (24’st Paolucci).
Panchina: Farelli, Rubin, Mannini, Paci, Belmonte, Uvini, Valiani, Sestu, Bogdani. Allenatore: Iachini.

Il Napoli si congeda dal suo pubblico con una vittoria, sofferta ed agguantata all’ultimo minuto, ma sempre utile per continuare a festeggiare la qualificazione alla Champions League, guadagnata nell’ultimo turno infrasettimanale.
Mazzarri sceglie di schierare un Napoli abbastanza rimaneggiato, con Rosati in porta, Grava (alla sua ultima partita) in difesa insieme a Cannavaro e Rolando, Armero e Mesto sulle fasce ed El Kaddouri e Calaiò a supporto del solito Cavani. Anche il Siena, ormai matematicamente retrocesso, schiera tra le proprie linee qualche riserva, come l’esordiente Grillo, ma non mancano i punti fermi come Emeghara e Felipe.
Il Napoli parte bene, con Calaiò, che, al 1’, colpisce il palo anche se in netta posizione di fuorigioco, ma con il passare dei minuti, la velocità del Siena comincia a creare qualche grattacapo alla difesa azzurra, soprattutto con Emeghara che, al 4’, impegna Rosati. Al 7’ ci prova in contropiede El Kaddouri che, dopo aver saltato un paio di avversari, serve sulla sinistra Cavani, il cui tiro trova Pegolo attento. Al 10’, arriva la prima vera palla gol, ancora con l’attaccante uruguaiano che, di testa, colpisce l’esterno dell’incrocio dei pali. Al 14’, il Matador avrebbe ancora l’occasione per superare l’estremo difensore ospite, ma dopo aver superato in velocità un paio di avversari, colpisce il palo con un tiro rasoterra da centro area. Tra i più positivi, invece, El Kaddouri, che dispensa assist e giocate illuminanti, ma gli azzurri non riescono a trovare la via del gol. Così, come spesso è accaduto durante la stagione, gli avversari trovano il gol a causa di una distrazione difensiva: al 35’, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, la palla arriva a Grillo, dimenticato all’altezza del secondo palo che, di esterno, trafigge l’incolpevole Rosati. Il Napoli potrebbe pareggiare immediatamente, ma Cavani, di testa, spreca lo splendido assist di Mesto. Subito dopo, però, anche il Siena va vicina al secondo gol, con Emeghara, il cui tiro termina di poco alto sulla traversa. Prima dell’intervallo, c’è ancora il tempo per un’altra occasione sprecata da Cavani che, a tu per tu con Pegolo, calcia addosso al portiere.
Nel secondo tempo subito un paio di pericoli per il Napoli, con Inler che regala altrettanti contropiedi agli avversari che, per fortuna, gli avversari non riescono a finalizzare. Mazzarri corre ai ripari ed inserisce Insigne per Grava (uscito tra gli applausi di tutto lo stadio), nel tentativo di dare ancora più perso all’attacco. Poi, anche Hamsik al posto di Calaiò e, dopo 10’, al 28’, arriva il pareggio: traversone in area del centrocampista slovacco, Cannavaro tocca per El Kaddouri che, in spaccata, colpisce la traversa; sulla ribattuta il più veloce è Cavani che, di testa, questa volta non sbaglia. Al 33’ entra anche Pandev, ma il Napoli rischia più del dovuto nei minuti finali, fino a quando, al 48’, arriva la zampata del campione: grande stop di Insigne che salta grillo e serve al centro, dove Pandev tocca per l’accorrente Hamsik che supera Pegolo con un delizioso tocco sotto al pallone.
Finisce quindi tra gli applausi del pubblico con i giocatori e l’allenatore che salutano i tifosi, anche se non è ancora chiaro quale sarà il futuro di Mazzarri e di Cavani che, probabilmente, lasceranno la squadra durante l’estate. Ma questo non deve assolutamente rovinare la festa per un secondo posto strameritato dalla squadra che, per la seconda volta in tre anni, parteciperà alla Champions League.

 
ROSATI 6
ROLANDO 6.5
CANNAVARO 6.5
GRAVA 6 (11’st Insigne 6.5)
MESTO 6
INLER 6
DZEMAILI 7
ARMERO 6
EL KADDOURI 7 (33’st Pandev sv)
CALAIO’ 6 (18’st Hamsik 7.5)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 7

Roma – Napoli 2-1

38ª GIORNATA

Il Napoli chiude la stagione con una sconfitta.

Cavani capocannoniere, ma Mazzarri annuncia l’addio

serieA
Dom 12/05/13

ROMA

NAPOLI

stadio Olimpico
32454 spettatori
roma napoli  
arbitro Banti 5
guardalinee Passeri – Costanzo
Pinzani – Candussio
quarto uomo Paganessi

2

1

 
     
rete 2’st Marquinho rete 39’st Cavani  
rete 13’st destro ammonizione Rolando  
ammonizione Armero  

ROMA (4-2-3-1): Lobont, Torosidis (22’st Piris), Burdisso, Castan, Dodò (35’st Perrotta), Bradley, Tachtsidis, Lamela, Pjanic (31’st Florenzi), Marquinho, Destro.
Panchina: Goicoechea, Svekauskas, Romagnoli, Taddei, Lucca, Lopez, Osvaldo. Allenatore: Andreazzoli.
NAPOLI (3-5-2): Rosati, Rolando, Cannavaro (28’st Calaiò), Britos (8’st Armero), Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga, Hamsik, Pandev (7’pt El Kaddouri), Cavani.
Panchina: De Sanctis, Gamberini, Grava, Mesto, Inler, Donadel. Allenatore: Mazzarri.

Finisce con una sconfitta la stagione del Napoli, l’ultima sotto la guida di Mazzarrii che, dopo la partita, annuncia il suo addio alla panchina azzurra. Vince la classifica dei cannonieri, invece, Cavani, dato anche lui tra quelli in partenza.
Andreazzoli deve rinunciare a Totti, squalificato, e agli indisponibili De Rossi, Balzaretti e Stekelemburg. Così, in porta viene schierato Lobont e, sulla fascia sinistra Dodò, mentre in attacco Lamela, Marquinho e Pjanic supportano l’unica punta Destro. Mazzarri, invece, dovendo rinunciare al solo Insigne, squalificato, ritorna a schierare la formazione migliore possibile dopo la parentesi di settimana scorsa, eccezion fatta per Rosati, a difesa dei pali al posto di De Sanctis.
Dopo cinque minuti, però, il Napoli si trova a fare i conti con l’infortunio di Pandev, agganciato in corsa da Burdisso, che deve lasciare il campo per problemi alla caviglia. Al suo posto El Kaddouri. All’8’, arriva la prima conclusione in porta della Roma, con Pjanic che, su calcio di punizione, impegna Rosati. Al 16’, si vede il Napoli, con Cavani, che salta Burdisso al limite dell’area, ma, di sinistro, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. La partita non offre molti spunti, vista l’inutilità per la classifica di entrambe le squadre, ma tra gli azzurri il più volenteroso è Hamsik che produce una gran quantità di iniziative, non sfruttate al meglio dai compagni. Ma al 46’, la Roma va vicinissima al vantaggio, con un’azione prolungata che vede prima Marquinho impegnare Rosati, sulla cui ribattuta, Destro colpisce il palo, poi, il pallone ritorna tra i piedi dello stesso attaccante che, però, trova l’opposizione di Cannavaro sulla linea di porta.
Nel secondo tempo, però, arriva subito il gol dei padroni di casa, con Marquinho che dal limite dell’area, sfrutta l’assist di Lamela e lascia partire un tiro potentissimi che si insacca a fil di palo, alle spalle dell’incolpevole Rosati. Mazzarri prova ad cambiare assetto tattico, inserendo Britos al posto di Armero per passare ad una difesa a quattro. Ma al 13, la Roma raddoppia, con Destro, che dopo aver eluso gli interventi di Cannavaro e Rolando, calcia verso la porta dove Rosati riesce solo a deviare il pallone che gli carambola sulla gamba e rotola in porta. Al 26’ entra anche Calaiò per Cannavaro, ma il Napoli non ha la solita grinta e la solita velocità nelle ripartenze anche se, al 40’, Cavani accorcia le distanze, fiondandosi per primo su una corta respinta di Lobont. Ma non succede più nulla e, questa volta, la rimonta non si completa.
Ora è tempo di bilanci, con la società che dovrà cercare attentamente una nuova guida tecnica, sperando di riuscire a trattenere Cavani e a rinforzare la rosa in vista della prossima esperienza europea e, soprattutto, per cercare di essere un po’ più competitivi in campionato.

 
ROSATI 5.5
ROLANDO 5.5
CANNAVARO 5.5 (28’st Calaiò sv)
BRITOS 5.5 (8’st Armero 5.5)
MAGGIO 5.5
BEHRAMI 6
DZEMAILI 6
ZUNIGA 6
HAMSIK 6.5
PANDEV sv (7’pt El Kaddouri sv)
CAVANI 6.5
MAZZARRI 5.5

Juventus – Napoli 4-2

FINALE

Il nervosismo tradisce il Napoli

Buona partita degli azzurri che rovinano tutto rimanendo in nove nei tempi supplementari

Supercoppa Italiana
Sab 11/08/12

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Bird’s Nest, Pechino
60000 spettatori
juventus napoli  
arbitro Mazzoleni – 5
guardalinee Faverani – Stefani
Rizzoli – Tagliavento
quarto uomo Bergonzi

4

2

 
     
gol 37’pt Asamoah gol 27’pt Cavani  
gol 28’st Vidal (r) gol 41’pt Pandev  
gol 7’pts Maggio (a) espulsione 40’st Pandev  
gol 11’pts Vucinic ammonizioneammonizione 48’st Zuniga  
ammonizione Lichsteiner ammonizione Britos  
ammonizione Giovinco ammonizione Cannavaro  
ammonizione Bonucci ammonizione Behrami  
ammonizione Cavani  

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Lucio, Lichtsteiner (43’st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Matri (1’st Vucinic), Giovinco (11’sts Giaccherini).
Panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Quagliarella. Allenatore: Carrera (Conte squalificato).
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (17’st Fernandez), Britos, Maggio, Behrami, Inler (1’sts Dossena), Hamsik (23’st Gargano), Zuniga, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Aronica, Vargas, Insigne. Allenatore: Mazzarri.

Comincia male la stagione 2012-2013 per il Napoli, non tanto per il risultato finale, di partita al termine dei 90′, ma per come è maturata la sconfitta ai supplementari e per il nervosismo che la squadra ha palesato nei minuti finali, vanificando una buona prestazione contro una Juventus comunque superiore a livello di gioco e condizione generale.
Mazzarri sceglie Britos come centrale di sinistra, mentre Zuniga e Behrami vincono il ballottaggio a centrocampo, guadagnandosi il posto da titolare in sostituzione rispettivamente di Dossena e Gargano. I campioni d’Italia, invece, guidati in panchina da Carrera a causa della squalifica di Conte, devono fare a meno dell’infortunato Chiellini, ma possono contare sull’apporto dei neo-acquisti Lucio e Asamoah, mentre Matri affianca Giovinco in attacco.
I primi 15 minuti sono tutti di marca Juventina, ma le occasioni non arrivano, sia a causa della grande partita di sacrificio degli attaccanti azzurri che ripiegano spesso in difesa, sia per la scarsa intesa tra Matri e Giovinco che non riescono a finalizzare la tambureggiante pressione dei Campioni d’Italia. Il Napoli tenta di agire in contropiede, arma micidiale che, anche senza Lavezzi, si dimostra letale alla prima occasione: al 27′ Pandev serve Cavani lanciato verso la porta avversaria, con la difesa juventina in ritardo nel tentativo di mettere in fuorigioco l’attaccante uruguaiano che, dopo esser stato fermato in un primo momento da Buffon in uscita, recupera il pallone e insacca a porta quasi vuota. La Juventus sembra subire il colpo e, infatti, al 35′, Hamsik ha un’altra occasione, ma
Buffon è bravo ed evita la seconda rete. Purtroppo, due minuti dopo, arriva l’inaspettato pareggio con Asamoh che colpisce al volo di sinistro da fuori area, mettendo fuori causa De Sanctis, non proprio impeccabile nell’occasione, che si lascia ingannare dal rimbalzo del pallone. Ma proprio quando i bianconeri sembravano aver ripreso il comando della partita, arriva la zampata di Pandev, che, al 40′, dimostra alla prima uscita stagionale di essere in grado di non far rimpiangere Lavezzi, rubando palla a Bonucci e beffando con un morbido pallonetto Buffon proteso in uscita.
Nella ripresa, entra Vucinic al posto di Matri e si vede subito la differenza, visto che al 3′, il montenegrino va vicinissimo al gol con un gran tiro dall’interno dell’area, deviato da De Sanctis sulla traversa. Quello della Juve diventa un assedio, soprattutto grazie al neo-entrato, imprendibile per i difensori azzurri. Il Napoli si difende come può, ma riesce a racimolare solo un’occasione con Cavani, al 57′, che non vede l’inserimento di Hamsik a centro area e batte a rete da posizione defilata, mentre poco dopo, Cannavaro salva sulla linea un tiro del solito Vucinic. A questo punto Mazzarri apporta qualche correttivo alla squadra, ma ha il torto di non cambiare modulo, sostituendo Cannavaro con Fernandez e, poi, Hamsik con Gargano. Il gol è nell’aria e, al 28′, il difensore argentino, entrato da pochi minuti, entra in maniera scomposta ed ingenua sull’attaccante montenegrino della Juventus all’interno dell’area. L’arbitro non ha dubbi e fischia il rigore che Vidal trasforma spiazzando de Sanctis. A questo punto il Napoli si innervosisce e perde per espulsione prima Pandev, reo di aver detto qualche parola di troppo al
guardalinee, poi Zuniga per doppia ammonizione e lo stesso Mazzarri per proteste.
Così, nel primo tempo supplementare, bastano sette minuti alla Juventus per risolvere la partita con un Napoli ridotto ormai in nove: cross dalla destra, uscita a vuoto di De Sanctis e pallone che arriva sulla testa di Maggio rimbalzando verso la porta. Il 4 a 2 definito arriva al 101′ con Vucinic che impreziosisce con il gol una prova maiuscola. Il resto è solo accademia, con il Napoli che non può reagire e la Juventus che controlla il risultato.
La partita di supercoppa, per quanto amara, ha dimostrato che il Napoli non è inferiore alla Juventus, ma manca assolutamente un esterno sinistro per dar perso maggiore sia alla fase offensiva che a quella difensiva degli azzurri che, però, devono imparare a non cedere al nervosismo e a giocare a calcio, perchè non si possono rovinare stagioni e/o partite con sciocchezze che dei professionisti non devono commettere.

 
DE SANCTIS 5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5 (17’st Fernandez 4.5)
BRITOS 6
MAGGIO 5
BEHRAMI 6
INLER 6 (1’sts Dossena sv)
HAMSIK 6 (23’st Gargano 6.5)
ZUNIGA 4.5
PANDEV 6
CAVANI 7.5
MAZZARRI 6

Napoli – AIK Solna 4-0

1a giornata

Il Napoli parte bene anche in Europa

Si sblocca Vargas, autore di tre gol, poi Dzemaili arrotonda il risultato

europa league
gio 20/09/12

NAPOLI

AIK SOLNA

stadio San Paolo
16569 spettatori
napoli aik solna  
arbitro Turpin 7
guardalinee Cano – Danos
Buquet – Thual
quarto uomo Stien

4

0

 
     
gol 6’pt Vargas ammonizione Johansson  
gol 1’st Vargas ammonizione Bangura  
gol 23’st Vargas  
gol 45’st Dzemaili  
espulsione 29’st Hamsik  
ammonizione Donadel  

NAPOLI (3-4-1-2): Rosati; Gamberini, Fernandez, Aronica; Mesto, Behrami, Donadel (10′ s.t. Dzemaili), Dossena; El Kaddouri (1′ s.t. Hamsik); Vargas (34′ s.t. Zuniga), Insigne.
Panchina: De Sanctis, Uvini, Cannavaro, Pandev. Allenatore: Frustalupi (Mazzarri squalificato).
AIK SOLNA (4-4-2): Turina; Lorentzson, Backman, Majstorovic, Johansson; Gustavsson, Borges, Danielsson (36′ s.t. Lundberg), Mutumba (24′ s.t. Quaison); Karikari (29′ s.t. Guitom), Bangura.
Panchina: Stampatopoulos, Karlsson, Lalawelè, Tjernstrom. Allenatore: Alm.

Doveva essere la partita di Vargas e così è stato, forse anche al di là di ogni più rosea previsione. Una tripletta inattesa e una prestazione che tutti aspettavano da ormai troppo tempo, compreso lo stesso calciatore che, in attesa di fornire delle conferme contro avversari meno mediocri,potrà sicuramente beneficiare di questa iniezione di fiducia.
Mazzarri, squalificato, applica un turnover massiccio, mantenendo solo Aronica dell’undici titolare sceso in campo nell’ultima giornata di campionato. In porta Rosati, Gamberini, Fernandez e Aronica in difesa, Mesto, Behrami, El Kaddouri, Donadel e Dossena a centrocampo, Insigne e Vargas in attacco. Gli svedesi, invece, schierano tra le prprie fila un paio di giocatori interessanti, come Danielsson e Bangura, mentre Goitom, ex Udinese, si accomoda in panchina.
Il Napoli parte subito bene, mantenendo il pallino del gioco e attaccando soprattutto sulle fasce, con Mesto e Dossena sempre pronti a sfruttare gli spazi concessi dagli avversari. Al 6’, il Napooli rompe l’equilibrio e va in gol: lancio lungo di Gamberini che smarca Vargas, bravo ad eludere l’intervento dei difensori avversari e ad involarsi verso la porta difesa da Turina, trafitto con un preciso diagonale. L’AIK tenta subito di reagire, ma si rende pericolosa solo con un colpo di testa fuori misura di Karikari al 12’. Ma il Napoli continua ad attaccare, rendendosi pericoloso con i cross e gli inserimenti di Insigne e Behrami in più di un’occasione. Verso la mezz’ora, però, il centrocampo napoletano comincia a soffrire in fase di copertura, complice la condizione non ottimale degli uomini meno utilizzati e alla prova sottotono di El Kaddouri, ultimo arrivato e ancora impreciso nei movimenti richiesti dall’allenatore. Così, al 26’, l’AIK si rende pericoloso in mischia, risolta da Donadel e Mesto a pochi passi da Rosati. Al 30’ sale in cattedra Insigne che, al limite dell’area, si gira in un fazzoletto e lascia partire un tiro a giro che termina di poco a lato. Al 38’, altra grande occasione per gli svedesi con Danielsson che porta palla indisturbato fino al limite dell’area dove lascia partire un rasoterra insidioso che Rosati devia in angolo con la punta delle dita.
Nell’intervallo gli azzurri recuperano le energie, mentre Frustalupi, in panchina al posto di Mazzarri, inserisce Hamsik per El Kaddouri, con l’intento di rafforzare il centrocampo. Fortunatamente, al 1’, il Napoli chiude la partita: Insigne batte velocemente una punizione e smarca Vargas che, a tu per tu con Turina per la seconda volta, non sbaglia. L’AIK accusa il colpo e, mentre negli azzurri entra Dzemaili al posto di Donadel, la partita si assesta su ritmi abbastanza blandi fino al 23’, quando Hamsik serve in profondità Vargas che dal limite dell’area trafigge per la terza volta Turina, non perfetto nell’occasione. Al 28’, purtroppo, unica nota stonata della serata, Hamsik viene espulso per un fallo di reazione su Johansson. Ma ormai l’AIK non ha più la forza per organizzare alcuna reazione e, al 45’, c’è gloria anche per Dzemaili che, da fori area fissa il risultato sul 4-0 con un tiro deviato da Majstorovi nella propria porta.
Una serata perfetta quindi, tranne che per l’espulsione di Hamsik che sarà probabilmente costretto a saltare un paio di partite, con tutti i titolari a riposo e con buone prestazioni da parte di quasi tutti gli uomini impiegati. Da rivedere El Kaddouri, che ha forse bisogno di altro tempo per interiorizzare il gioco di Mazzarri.

 
ROSATI 7
GAMBERINI 6.5
FERNANDEZ 6.5
ARONICA 6.5
MESTO 6.5
BEHRAMI 7
DONADEL 6 (10’st Dzemaili 7)
DOSSENA 6.5
EL KADDOURI 5 (1’st Hamsik 4)
VARGAS 8 (34’st Zuniga sv)
INSIGNE 7.5
MAZZARRI 8

PSV Eindhoven – Napoli 3-0

2a giornata

Disastro Napoli

Gli azzurri in balia degli avversari per 90′

europa league
gio 04/10/12

PSV EINDHOVEN

NAPOLI

stadio Philips Stadion
20000 spettatori
psv eindhoven napoli  
arbitro Tudor 6.5
guardalinee Nica – Onita
Hategan – Coltescu
quarto uomo Sovre

3

0

 
     
gol 19’pt Lens ammonizione El Kaddouri  
gol 41’pt Mertens ammonizione Dossena  
gol 7’st Marcelo ammonizione Fernandez  
ammonizione Bouma ammonizione Cannavaro  
ammonizione Derijck ammonizione Mesto  
ammonizione Pandev  
ammonizione Cavani  
ammonizione Aronica  

PSV EINDHOVEN (4-3-3): Waterman; Hutchinson, Derijck, Marcelo, Bouma; Toivonen, Van Bommel, Strootman; Narsingh, Lens, Mertens.
Panchina: Waterman; Hutchinson, Derijck, Marcelo, Bouma; Toivonen, Van Bommel, Strootman; Narsingh, Lens, Mertens. Allenatore: Advocaat.
NAPOLI (3-4-1-2): Rosati; Cannavaro, Fernandez, Aronica; Mesto, Donadel, Dzemaili, Dossena (27′ s.t. Zuniga); El Kaddouri (1′ s.t. Cavani); Insigne (17′ s.t. Pandev), Vargas.
Panchina: De Sanctis, Campagnaro, Behrami, Inler. Allenatore: Mazzarri.

Prima sconfitta stagionale per il Napoli, protagonista di una partita disastrosa in terra olandese, con le seconde linee molto lontane dall’essere una squadra e in balia del PSV per 90’. Mai un’azione pericolosa, mai un abbozzo di concentrazione o cattiveria agonistica che avrebbe potuto nascondere in parte le carenze tattiche del Napoli B.
Il PSV, allenato da Advocaat, schiera la formazione tipo, eccezion fatta per Matavž, ancora infortunato. Centrocampo affidato ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Van Bommel, trasferitosi in Olanda per chiudere la carriera dopo la parentesi al Milan. Il Napoli, invece, schiera tutte le riserve possibili, a parte Cannavaro, squalificato in campionato, e Insigne, impiegato comunque con buona regolarità da Mazzarri.
Nei primi minuti il Napoli sembra poter controllare la partita, ma, non appena l’esperto centrocampo avversario capisce come posizionarsi, la partita prende subito una brutta piega e, dopo un tiro di insigne al 5’, gli azzurri non riescono più ad affacciarsi dalle parti di Waterman. La tattica attendista non funziona, perché la squadra non ha gli stessi automatismi dei titolari e, quindi, ogni contropiede sfuma a causa di imprecisioni e malintesi. Così, minuto dopo minuto, comincia l’assedio olandese, con la difesa napoletana che comincia a soffrire la velocità dei piccoli esterni avversari. A complicare le cose, al 19’, arriva anche un errore gratuito, con Rosati e Fernandez che si scontrano al limite dell’area nel tentativo di respingere un lancio lungo, lasciando il pallone tra i piedi di Lens con la porta sguarnita. Ma nemmeno il gol riesce a dare la sveglia al Napoli e Rosati è costretto agli straordinari sulle conclusioni di Narsingh, Lens, e Hutchinson. Al 40’ si rivede di nuovo un’azione di attacco degli azzurri, ma il tiro di mesto è fuori misura. Così, un minuto dopo, arriva il 2-0: ripartenza del PSV dopo un errore di Donadel, palla in fascia e cross in mezzo dove Martens arriva a rimorchio e, da pochi passi, trafigge l’incolpevole Rosati.
Nel secondo tempo Mazzarri cerca di cambiare qualcosa, inserendo Cavani al posto di El Kaddouri, ma la musica non cambia. Anzi, nemmeno il tempo di assestare il nuovo assetto tattico che il PSV segna il terzo gol, al 7’, con Marcelo che, sugli sviluppi di un corner, sfugge alla marcatura di Aronica per la seconda volta consecutiva e appoggia di testa in rete. Al 14’ il Napoli prova la reazione, ma anche questo sarà l’unico tentativo del secondo tempo: Insigne lancia bene Cavani nello spazio, l’attaccante uruguaiano salta anche il portiere, ma è troppo defilato per essere pericoloso e l’azione sfuma. Al 17’ entra anche Pandev per Insigne, ma ormai la partita è compromessa. I padroni di casa controllano senza difficoltà e, nel finale, sfiorano addirittura il quarto gol con due punizioni sui quali, Rosati è attento.
Così, nonostante l’ingresso di qualche titolare, la superiorità del PSV a centrocampo ha fatto la differenza e, nemmeno nel secondo tempo, si è visto qualcosa di buono. Il 4-0 contro l’AIK aveva illuso tutti, anche Mazzarri che ora deve decidere se la coppa interessa o meno al Napoli e trovare un modo per recuperare punti in classifica.

 
ROSATI 6
CANAVARO 5.5
FERNANDEZ 5
ARONICA 4.5
MESTO 6
DZEMAILI 4
DONADEL 4
DOSSENA 5 (27’st Zuniga sv)
EL KADDOURI 4 (1’st Cavani 5)
INSIGNE 5.5 (17’st Pandev 5)
VARGAS 4
MAZZARRI 4

Dnipro – Napoli 3-1

3a giornata

Ancora una figuraccia per il Napoli

Azzurri mai in partita. Tardivo l’ingresso di Cavani

europa league
gio 25/10/12

DNIPRO

NAPOLI

stadio Dnipropetrovsk
30053 spettatori
dnipro napoli  
arbitro Gocek 7
guardalinee Eysoy – Aktas
Simsek – Kalkavan
quarto uomo Satmar

3

1

 
     
gol 2’pt Fedetskiy gol 31’st Cavani  
gol 42’pt Matheus ammonizione Donadel  
gol 19’st Giuliano ammonizione Dzemaili  
ammonizione Kankava ammonizione Fernandez  
ammonizione Mazuch  

DNIPRO (3-5-2): Lastuvka, Mandziuk, Mazuch, Cheberyachko, Strinic, Fedetskyn (36’st Denisov), Rotan, Giuliano, Matheus; Zozulya (37’pt Kankava), Seleznyov (14’st Kalinic).
Panchina: Shelikhov, Aliyev, Odibe, Kravchenko. Allenatore: Ramos.
NAPOLI (3-5-2): Rosati, Gamberini (34’st Inler), Fernandez, Aronica, Mesto, Dzemaili, Donadel, Zuniga, Dossena (7’st Pandev), Insigne, Vargas (7’st Cavani)
Panchina: De Sanctis, Uvini, Cannavaro, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Ancora una figuraccia per il Napoli, che incassa ancora tre gol in Europa, snobbando una competizione che, seppur “povera” dal punto di vista economico, contribuisce a costruire (o distruggere in questo caso) l’immagine internazionale della squadra che sta distruggendo quanto di buono fatto l’anno scorso in Champions League.
Mazzarri opta ancora per un massiccio turnover, schierando solo Gamberini, Dzemaili e Zuniga tra i giocatori che scendono in campo regolarmente. Bocciatura per El Kaddouri che il tecnico rimpiazza addirittura con il colombiano che, nel primo tempo, agirà alle spalle delle punte, Insigne e Vargas.
Il Dnipro, invece, schiera quasi tutti i titolari e la differenza si vede subito. Infatti, dopo 70’’ la squadra di casa si porta in vantaggio. Calcio di punizione battuto teso verso l’area di rigore napoletana dove, dopo qualche rimpallo, Fedetskiy è il più lesto a fiondarsi sul pallone, insaccando in acrobazia da pochi passi. Il Napoli, prova a reagire, ma il risultato è solo un tiro dal limite di Insigne, al 9’, che termina alto sulla traversa. Ma il tipico gioco degli azzurri non c’è, nessuno pressa con efficacia gli avversari a metà campo e nessuno riesce a mettere in fila più di tre passaggi senza errori, esponendo così la difesa alle ripartenze di Matheus e Giuliano, imprendibili per la retroguardia napoletana. Al 22’ la squadra ucraina va vicina al gol con Strinic che, dal limite dell’area, calcia il pallone di sinistro mandandolo di pochi centimetri alla destra del palo con Rosati immobile. Al 30’, sugli sviluppi di un corner, è Seleznyov ad andare vicino al gol con un tiro ravvicinato che, come il precedente, termina di poco a lato. Al 37’, il Napoli ha un sussulto d’orgoglio e, grazie ad uno schema su calcio piazzato, Donadel trova Fernandez in area che appoggia ad Insigne, libero di mettere in rete di testa; purtroppo, però, il difensore argentino era in fuorigioco e l’arbitro annulla la rete. Così, cinque minuti dopo, il Dnipro raddoppia con Matheus che sfrutta l’ennesima incertezza su palla inattiva per colpire da pochi passi.
Finalmente, al 6’ del secondo tempo, Vargas e Dossena vengono richiamati in panchina per lasciare spazio a Pandev e Cavani. La differenza si vede subito, con l’intera squadra che beneficia dell’ingresso dei due attaccanti. All’11’, infatti, il Matador è subito pericoloso di testa, ma la sua battuta a rete si infrange sul palo. Il Napoli ora attacca e Dnipro sembra in affanno visto che i neo-entrati riescono a tenere meglio la palla e a far salire la squadra. Ma al 19’, un altro errore difensivo, questa volta di Zuniga, permette ancora un volta agli avversari di concludere a pochi centimetri dalla porta; questa volta è Giuliano che sfrutta il rimpallo con il colombiano per trafiggere Rosati. Al 26’ il Napoli rischia di subire anche il quarto gol, ma il tiro a giro di Fedetskiy si spegne di pochissimo sul fondo. Al 29’, però arriva il gol della bandiera: Zuniga lancia Cavani in area, che controlla e viene atterrato da Mazuch: è rigore; dal dischetto, lo stesso attaccante uruguaiano non sbaglia e accorcia le distanze.
A nulla serve, però, il forcing finale degli azzurri che produce solo un gran colpo di testa di Cavani, ben parato dal portiere avversario, e una punizione del solito Matador, di poco a lato. Troppo tardi anche se, visto il clamoroso pareggio casalingo del PSV contro l’AIK, la classificazione non è ancora del tutto compromessa. Ma quello che preoccupa di più è che questo Napoli-2 non potrebbe vincere nemmeno in Serie B. Urge un cambio di mentalità.

 
ROSATI 5.5
GAMBERINI 5 (34’st Inler sv)
FERNANDEZ 5
ARONICA 5
MESTO 5.5
DZEMAILI 4
DONADEL 4
ZUNIGA 4
DOSSENA 4 (7’st Pandev 5.5)
INSIGNE 5
VARGAS 4 (7’st Cavani 7)
MAZZARRI 4

Napoli – Dnipro 4-2

4a giornata

Un Cavani stratosferico trascina il Napoli

4 gol e giocate da campione, gli azzurri ora sono secondi nel girone

europa league
gio 08/11/12

NAPOLI

DNIPRO

stadio San Paolo
18079 spettatori
napoli dnipro  
arbitro Yefet 7
guardalinee Krasikov – Yehoshua Mozes
Hacmon – Adler
quarto uomo Davidy

4

2

 
     
gol 7’pt Cavani gol 33’pt Fedetskiy  
gol 31’st Cavani gol 7’st Zozulya  
gol 43’st Cavani ammonizione Konopyanka  
gol 48’st Cavani ammonizione Aliyev  
ammonizione Inler ammonizione Rotan  
ammonizione Fernandez ammonizione Mandziuck  

NAPOLI (3-4-1-2): Rosati, Fernandez, Aronica (27’st Pandev), Britos, Mesto, Inler, Donadel (10’st Hamsik), Dossena, Dzemaili, Vargas (10’st Insigne), Cavani.
Panchina: De Sanctis, Cannavaro, Campagnaro, Behrami. Allenatore: Mazzarri.
DNIPRO (4-4-1-1): Lastuvka, Mandzyuk, Mazuch, Odibe, Denison, Fedetskiy (41’st Matheus), Kankava, Rotan, Konoplyanka (37’st Cheberyachko), Alivev (11’st Giuliano), Zozulya.
Panchina: Shelikov, Oliynyk, Kravchenko, Seleznyov. Allenatore: Ramos.

Cavani, Cavani, Cavani, Cavani. Per quattro volte riecheggia il nome del Matador al San Paolo che trascina il Napoli alla vittoria, importantissima per proseguire il cammino in Europa League.
Mazzarri, con Zuniga ancora infortunato, applica un massiccio turnover, inserendo dal primo minuto solo Inler, Dossena e Cavani. Ritorna Britos in difesa, schierato accanto ad Aronica e Fernandez. A centrocampo, con i già citati inler e Dossena, Mesto e Donadel, mentre a Dzemaili è affidato il compito di fare le veci di Hamisk alle spalle di Vargas e Cavani. Turnover anche per il Dnipro, con Juande Ramos che, oltre a Strinic infortunato, rinuncia ad alcuni dei protagonisti della partita di andata come Kalinic e i Matheus e Giuliano.
Il Napoli comincia bene, cercando di fare la gare e, infatti, al 7’, arriva subito il gol: Inler recpera un buon pallone a centrocampo, cede la sfera a Dzemaili che, giunto sulla trequarti, premia il movimento di Cavani servendogli un assist perfetto da spingere comodamente alle spalle di Lastuvka. E’ un buon momento per gli azzurri che avrebbero anche la possibilità di raddoppiare. Prima con Cavani che, al 12’, tenta di sorprendere sul primo palo il portiere avversario che si salva in angolo, poi, sul corner successivo, il colpo di testa sbagliato da Britos carambola verso Dossena che, da buona posizione, non ha il tempo di indirizzare verso la porta il pallone e, infine, al 15, ancora con Dossena che spreca un sontuoso assist di Cavani controllando male il pallone da solo davanti al portiere. Al 18’ si vede per la prima volta anche il Dnipro, che va subito vicino al pareggio con un gran tiro da fuori area di Kankava che sfiora il palo alla sinistra di Rosati. Gli ospiti iniziano a prendere un po’ di coraggio, mentre il Napoli non riesce più ad impostare una manovra fluida e arrembante come nei minuti iniziali. Così, dopo un pericolo scampato al 26’, con il colpo di testa di Zozulya di poco a lato, al 33’, gli azzurri vengono puniti dall’ennesimo errore su calcio piazzato, con Fernandez che si dimentica di Fedetsky all’altezza del primo palo.
Nel secondo tempo il Napoli riordina le idee e comincia ad attaccare di nuovo, ma al 7’, Vargas, autore dell’ennesima prova incolore, perde un pallone all’altezza della trequarti offensiva innescando il contropiede avversario con Zozulya che, affrontato da Aronica, lascia partire un diagonale che un Rosati non impeccabile riesce solo a sfiorare: è il gol dell’1-2. A questo punto Mazzarri getta nella mischia Hamsik, Insigne e Pandev al posto di Donadel, Vargas e Aronica, usciti tra i fischi assordanti del San Paolo. Ma il Napoli ha fretta e non riesce a ragionare con lucidità, portando solo un pericolo con Mesto, il cui diagonale da fuori area termina di poco a lato. Ma al 31’, ci pensa ancora Cavani che guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area, in posizione centrale, magistralmente trasformato dall’attaccante uruguaiano. Ora il Napoli e il pubblico ci credono e gli azzurri, già al 33’, vanno vicini al vantaggio con Britos, il cui colpo di testa termina di pochissimo a lato. Al 38’ ci prova ancora Insigne, ma anche il suo tiro sfiora il palo con Lastuvka battuto. Ma il gol è nell’aria e, puntualmente, arriva al 41’: Hamsik batte un corner corto, la palla arriva ad insigne che, con un colpo di tacco illuminante, elude mezza difesa avversaria e serve ancora lo slovacco che crossa al centro dove il solito Cavani è pronto a deviare in rete il passaggio del compagno. Il Napoli, raggiunto l’obiettivo si rintana nella propria area a difesa del risultato, con il Dnipro che tenta disperatamente di raggiungere il pareggio. Ma Cavani è spietato e, al 46’, su azione di contropiede nata da un recupero di Hamsik, il Matador trafigge per la quarta volta Lastuvka con un morbido tiro da fuori area.
Termina con il San Paolo in festa, ma con la certezza molti giocatori non sono da Napoli e con la paura che, se la società non costruirà una rosa più competitiva, probabilmente Cavani si stancherà e cercherà di andare a vincere qualcosa di importante da qualche altra parte.

 
ROSATI 5
FERNANDEZ 5
ARONICA 5.5 (27’st Pandev 5.5)
BRITOS 6
MESTO 6.5
INLER 6
DONADEL 5.5 (10’st Hamsik 7)
DOSSENA 4.5
DZEMAILI 6
VARGAS 4 (10’st Insigne 7)
CAVANI 9
MAZZARRI 6

AIK – Napoli 1-2

5a giornata

Cavani regala la qualificazione al Napoli

AIK battuto nel finale dopo una partita sofferta

europa league
gio 22/11/12

AIK SOLNA

NAPOLI

stadio Rasunda Stadion
28552 spettatori
aik napoli  
arbitro Hategan 6
guardalinee Nicae – Sovre
Dan Tudor – Coltescu
quarto uomo Ghinguleac

1

2

 
     
gol 35’pt Danielsson gol 20’pt Dzemaili  
ammonizione Moro gol 48’st Cavani (r)  
ammonizione Backman espulsione 39’st Aronica  
ammonizione Cavani  
ammonizione Behrami  

AIK SOLNA (3-4-1-2): Turina, Lorentzson, Karlsson, Backman, Johansson, Lundberg, Danielsson, Moro, Quaison (31’st Karikari), Borges, Bangura.
Panchina: Stamatopoulos, Persson, Tjernstrom, Gustavsson, Ozkan, Majstorovic. Allenatore: Alm.
NAPOLI (3-4-1-2): Rosati, Gamberini, Aronica, Britos, Mesto (19’st Zuniga), Behrami, Donadel (17’st Inler), Dossena, Dzemaili (28’st Hamsik), Vargas, Cavani.
Panchina: De Sanctis, Cannavaro, Maggio, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Alla fine, ci pensa ancora Cavani. Un lampo al terzo minuto di recupero del secondo tempo e qualificazione guadagnata con una partita di anticipo, complice anche il contemporaneo pareggio tra PSV Eindhove e Dnipro.
Alm scheria la formazione tipo, deciso a sconfiggere gli azzurri per rimettere in gioco il discorso qualificazione. Mazzarri, invece, opta per un turnover leggero. In campo Cavani, squalificato per la prossima partita di campionato, insieme a Vargas, mentre a centrocampo Mesto e Dossena vengono schierati a presidiare le fase, con Behrami e Donadel centrali e Dzemaili a fare le veci di Hamsik. In difesa, Aronica e Britos affiancano l’unico dei titolari, Gmaberini. In porta Rosati.
Il Napoli parte bene, con Vargas più vivace del solito, anche se le condizioni del campo di gioco non agevolano gli azzurri nel costruire azioni pericolose. Ma al 19’, i partenopei colpiscono in contropiede: Cavani se ne va sulla fascia sinistra e il suo cross, deviato, si impenna e raggiunge Dzemaili che, al volo di sinistro, riesce a trovare una buona coordinazione e a trafiggere il portiere avversario. Dopo il gol, il Napoli si rilassa troppo e comincia a prestare il fianco agli attacchi degli svedesi. Al 25’, Bangoura, il migliore dei suoi, anticipa Aronica al limite dell’area, ma il suo tiro termina di poco a lato. Dieci minuti dopo, invece, arriva il pareggio, con Danielsson che, dal limite dell’area trova un gran colpo di testa che scavalca Rosati e si infila sotto la traversa all’altezza del secondo palo.
Nel secondo tempo è ancora l’AIK ad avere in mano le redini del gioco e, dopo un sussulto di Cavani al 5’, Gamberini è costretto agli straordinari per due volte consecutive, prima per disturbare Bangoura e, poi, per fermare Borges, entrambi arrivati troppo vicini alla porta difesa da Rosati. Al 17’ entra Inler per Donadel, con lo svizzero subito protagonista con un tiro dal limite dell’area che termina di poco a lato. Al 20’, dopo l’ingresso di Zuniga per Mesto, il Napoli va vicinissimo al raddoppio, con Vargas, che sfrutta una sponda di testa di Dzemaili, ma il portiere avversario è bravo e si salva in corner. Al 27’ entra anche Hamsik per Dzemaili, ma non succede nulla fina al 40’, quando Aronica, dopo aver svirgolato un rilancio, ferma Bangoura lanciato verso la porta; l’arbitro opta per la chiara azione da gol ed espelle il difensore napoletano. Ma quando sembrava ormai tutto finito e la partita avviata verso il pareggio, Cavani, servito nello spazio da Vargas, affronta la difesa avversaria palla al piede e viene atterrato in area. Dal dischetto, l’attaccante uruguaiano non sbaglia e regala la qualificazione al Napoli.
Così Mazzarri e il Napoli potranno davvero dedicarsi solo al campionato, visto che la prossima partita europea potrà essere giocata senza troppi patemi. Ciò non toglie che serve ancora qualche rinforzo, le riserve sono troppo distanti dal livello dei titolari.

 
ROSATI 6
GAMBERINI 6
ARONICA 4.5
BRITOS 6
MESTO 6 (19’st Zuniga 6)
BEHARAMI 6.5
DONADEL 5.5 (17’st Inler 6)
DOSSENA 5.5
DZEMAILI 6.5 (28’st Hasmik sv)
VARGAS 5.5
CAVANI 7
MAZZARRI 6

Napoli – PSV Eindhoven 1-3

6a giornata

Il Napoli chiude il girone con una sconfitta

Male Rosati, buon esordio per Uvini e Roberto Insigne

europa league
gio 06/12/12

NAPOLI

PSV EINDHOVEN

stadio San Paolo
9434 spettatori
napoli psv  
arbitro Dean 7
guardalinee Collin – Bennet
Oliver – Taylor
quarto uomo Kikup

1

3

 
     
gol 18’pt Cavani gol 30’pt Matavz  
ammonizione Campagnaro gol 41’pt Matavz  
gol 15’st Matavz  
ammonizione Van Ooijen  
ammonizione Depay  
ammonizione Wijnaldum  

NAPOLI (3-4-1-2): Rosati, Uvini, Fernandez, Campagnaro, Maggio (24’st Mesto), Donadel, Inler (12’st Pandev), Dossena, El Kaddouri, Vargas, Cavani (21’st Insigne R.).
Panchina: De Sanctis, Gamberini, Behrami, Fornito. Allenatore: Mazzarri.
PSV (4-2-3-1): Waterman, Jorgensen, Marcelo, Bouma, Manolev, Engelaas, Van Ooijen (42’st Brenet), Lens, Depay, Wijnaldum, Matavz.
Panchina: Tyton, Locadia, Derijck, Hutchinson, Strootman, Narsingh. Allenatore: Advocaat.

Il Napoli chiude il girone con una sconfitta, più frutto degli episodi e delle gravi disattenzioni di Rosati che di una supremazia degli avversari, ma ottiene buone indicazioni da El Kaddouri, apparso molto più vivace delle prime sue apparizioni, e dagli esordi di Uvini e Roberto Insigne, fratello più giovane di Lorenzo. E poi Cavani, che pretende di giocare lo stesso anche in una partita inutile per la classifica per incrementare il bottino di gol europei e, al primo pallone giocabile, compie la sua missione.
Mazzarri applica un turnover ragionato, schierando Maggio, Inler e Cavani dei titolari, mentre fa esordire Uvini in difesa, accanto a Fernandez e al rientrante Campagnaro, mentre El Kaddouri prende il posto di Hamsik a supporto di Cavani e Vargas. Anche Advocaat scegli di lasciare a riposo molti titolari, ma schiera comunque in attacco Matavz, seguito in passato dal Napoli, e che, alla fine, segnerà ben tre gol.
Nella prima parte di gara è il Napoli a fare la partita e, già al 6’, Uvini va vino al gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il suo colpo di testa termina di poco a lato. All’8’ Dossena mette al centro un buon cross che arriva all’altezza del secondo palo dove Vargas, in scivolata, manda alto. All’11’ ci prova El Kaddouri con un’azione personale, ma arrivato davanti alla porta sbaglia e l’azione sfuma. Al 18’ arriva il gol: il Napoli pressa alto, Donadel va al contrasto e ferma la ripartenza avversaria servendo al limite dell’area Cavani, che si gira e trafigge Waterman. A questo punto gli azzurri cominciano a lasciare troppo spazio al PSV che guadagna campo e, al 29’, guadagna il pareggio aiutato dall’errore di Rosati che si lascia sfuggire un pallone innocuo sul quale Matavz arriva prima di tutti. Il Napoli reagisce, ci prova con Cavani ed El Kaddouri, poi Inler serve Vagas in buona posizione, ma il Cileno esita una frazione di secondo in più e il suo tiro viene respinto di piede da Waterman. Così, al 40’, il PSV passa addirittura in vantaggio, ancora favorito da una corta respinta di Rosati su un tiro debole di Lenz che, anche questa volta, giunge sui piedi di Matavz, lesto a ribadire in rete. Il Napoli potrebbe pareggiare immediatamente, ma Dossenna, al 43’, dopo una buona incursione in area, sbaglia clamorosamente la più facile delle occasioni.
Nel secondo tempo gli azzurri si riversano nella metà campo avversaria, andando vicini al pareggio, con Cavani e Maggio, ma al 15’, Matavz colpisce in contropiede, trafiggendo per la terza volta Rosati, questa volta esente da colpe. Arriva così il momento di Roberto Insigne che va a sostituire Cavani, poi entrano anche Mesto e Pandev. Il macedone entra subito in partita, così come il “fratellino” d’arte, collezionando alcune palle gol che, per imprecisione e bravura di Waterman non si concretizzano.
Finisce 1-3, con il Napoli che attende con ansia il sorteggio, sperando di non dover affrontare alcune big europee retrocesse dalla Champions League (per esempio il Chelsea). Per il resto, a parte gli errori di Rosati, Mazzarri ha ritrovato il talento di El Kaddouri e scoperto le doti di Roberto Insigne e Uvini, il futuro di questo Napoli.

 
ROSATI 4
UVINI 6.5
FERNANDEZ 5.5
CAMPAGNARO 6
MAGGIO 5.5 (24’st Mesto 6)
DONADEL 6
INLER 6 (12’st Pandev 6.5)
DOSSENA 5.5
EL KADDOURI 7
VARGAS 5.5
CAVANI 7 (21’st Insigne R. 6.5)
MAZZARRI 6