Manchester City – Napoli 1-1

1a giornata

Il Napoli si presenta all’Europa

Grande partita degli azzurri che spaventano gli inglesi. Illude Cavani, poi Kolarov evita una clamorosa sconfitta

europa league
mer 14/09/11

MANCHESTER CITY

NAPOLI

stadio Etihad Stadium
44026 spettatori
manchesterCity napoli  
arbitro Eriksson 7
guardalinee Nilsson – Klasenius
Mark Strombergsson – Mattsson
quarto uomo Mart. Strombergsson

1

1

 
     
gol 30’st Kolarov gol 22’st Cavani  
ammonizione Zabaleta ammonizione Maggio  
ammonizione Cannavaro  
ammonizione Aronica  
ammonizione Inler  

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart, Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov (31’st Clichy), Barry, Yaya Toure, Nasro (31’st Johmson), Silva, Aguero, Dzeko (36’st Tevez).
Panchina: Pantilimon, Richards, Savic, Kolo Tourè. Allenatore: Mancini.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik (44’st Santana), Lavezzi (12’st Dzemaili), Cavani (38’st Pandev).
Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli regala una serata da sogno ai propri tifosi e al calcio italiano, con una prestazione da grande squadra che rafforza il progetto di De Laurentiis e le speranze europee della squadra. Sarebbe bastato l’esordio nella Champions League, 21 anni dopo l’ultima partecipazione, ma il Napoli non si è accontentato: dopo qualche minuto di sofferenza ad inizio partita ha affrontato la gara alla grande, portandosi anche in vantaggio per prima con Cavani.
Il Manchester di Mancini si presenta in campo con la formazione migliore, con il Silva, Aguero, Dzecko e Nasri a a tentare di scardinare la difesa azzurra, nonostante Tevez rimanga in panchina. Mazzarri cambia leggermente il Napoli rispetto a quello visto a Cesena, con Hamsik dal primo minuto, Gargano al posto di Dzemaili e Zuniga sistemato sulla sinistra in sostituzione di Dossena.
Come detto, il Manchester è subito pericoloso e, già al 2′, i tifosi azzurri tremano per un tiro dal limite di Nasri che termina di poco a lato. All’8′ ci prova anche Dzeko con un’azione personale, ma la sua conclusione è debole e imprecisa. L’attaccante bosniaco è la vera spina nel fianco per la difesa napoletana, con
Cannavaro che non riesce ad arginarlo visto che l’avversario riesce a combinare centimetri, potenza e grande tecnica con il pallone tra i piedi. Infatti, un minuto dopo lo stesso Dzeko elude l’intervento del capitano partenopeo e viene atterrato al limite dell’are da Inler. Per fortuna, la successiva punizione di Silva viene deviata in angolo, sui cui sviluppi si rende ancora pericoloso il centravanti avversario. Ed è ancora Dzeko che, al 13′, serva Silva in area che, per fortuna del Napoli, calcia di poco a lato. Gli azzurri sono in difficoltà, ma proprio nel momento in cui i padroni di casa pensano di avere in pugno la partita, Lavezzi mette in chiaro che le distrazioni sono fatali: al 17′, Zuniga serve poco prima del limite dell’area l’argentino che, grazie all’intervento a vuoto della difesa avversaria, si invola verso la porta, vede un angolo libero e indirizza un bellissimo tiro a giro sul secondo palo che si stampa sulla traversa. Al 19′ è ancora Lavezzi a rendersi pericoloso dopo una ripartenza di Hamsik e Cavani, ma questa volta la conclusione è meno precisa. Il Napoli si rende conto che anche il City ha i suoi punti deboli, soprattutto in difesa e comincia ad alzare i suo baricentro, rendendosi ancora pericoloso al 21′ e al 25′, sempre con Cavani che in entrambe le occasioni manca di un soffio il guizzo decisivo. Ma anche questa volta, proprio nel momento migliore degli ospiti, arriva il monito degli avversari, anche loro pronti a colpire alla prima disattenzione: al 34′, infatti, follia di Lavezzi che batte malissimo un corner lanciando il contropiede avversario, al termine del quale Yaya Tourè conclude sulla traversa da buona posizione, pareggiando il conto dei legni. L’ultimo pericolo del primo è per la porta di De Sanctis che, al 39′, è bravissimo a deviare in angolo un velenoso tiro-cross nato da una punizione nei pressi del vertice alto dell’area di rigore.
Nel secondo tempo il Napoli inizia con un altro ritmo e, già al 1′, Hamsik, un po’ in ombra nella prima frazione di gara, semina il panico nella trequarti avversaria e viene fermato solo al limite dell’area. Ma 3′ dopo, lo slovacco va vicino al gol: cross di Zuniga dalla sinistra, la palla s’impenna e, da posizione molto defilata, nei pressi del secondo palo sbuca il centrocampista offensivo del Napoli che lascia partire un gran tiro al volo salvato da Kompany sulla riga di porta. Al 7′ la risposta del City, ma il colpo di testa di Lescott si perde di molto alto sulla traversa. All’11’ dopo un tiro dalla distanza di Gargano, ci provano DzeKo e poi Nasri, ma i loro tentativi non impensieriscono De Sanctis. Al 12′ esce Lavezzi, zoppicante a causa di un problema fisico ancora da valutare, ed entra Dzemaili. Chi pensa ad un Napoli ancora più difensivo e pronto a proteggere il pareggio con i denti, si sbaglia di grosso: gli azzurri cominciano a prendere il sopravvento e, già al 19′, si rendono pericolosi con un tiro del neo-entrato. Al 19′ Zuniga prova a pescare Cavani in area, ma il lob a scavalcare la difesa è leggermente lungo e finisce tra le mani del portiere avversaria. Al 21′, contropiede fulmine del Napoli, con Dzemaili che libera al tiro Hamsik, la sua conclusione è miracolosamente deviata in angolo da Zabaleta che si lancia in scivolata nel tentativo, riuscito, di salvare il risultato. Ma il gol e nell’aria e, infatti, al 23′ arriva la ripartenza vincente: Cavani ruba palla sulla propria trequarti e lancia Maggio che, dopo aver attirato su di sè le attenzioni di un paio di avversari, serve di nuovo l’attaccante uruguaiano che, solo davanti al portiere, non sbaglia. 1-0 e tripudio tra i tremila tifosi partenopei giunti in Inghilterra per la storica occasione. La gioia, però, dura poco. Prima la traversa di Aguero, al 28′, e, poi, la punizione vincente di Kolarov che, al 29, scavalca una barriera forse un po’ troppo statica. Mancini prova a vincere inserendo Tevez e Johnso, ma l’unico pericolo arriva proprio da quest’ultimo al 34′: De Santcis è attento. Mazzarri corre ai ripari e toglie Hamsik e Cavani per Pandev e Santana. C’è tempo solo per un errore di Kompany che, al 42′, nel tentativo di servire il portiere Hart, passa il pallone nella zona di Pandev: solo la reattività del portiere, già pronto al limite dell’area, salva il City dalla clamorosa sconfitta.
Finisce 1-1, con il Napoli che saluta tra gli applausi i propri tifosi. Ma non c’è neanche il tempo di sedersi sugli allori… domenica al San Paolo c’è il Milan!

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 7.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 6.5
INLER 6
GARGANO 7
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6.5 (44’st Santana sv)
LAVEZZI 6.5 (12’st Dzemaili 5.5)
CAVANI 7.5 (38’st Pandev sv)
MAZZARRI 8

Napoli – Villareal 2-0

2a giornata

Bastano 17′ al Napoli per trovare la vittoria

Gli azzurri non falliscono l’appuntamento con la Champions al San Paolo dopo 21 anni

europa league
mar 27/09/11

NAPOLI

VILLAREAL

stadio San Paolo
46747 spettatori
napoli villareal  
arbitro De Bleeckere 5.5
guardalinee Hermans – Simons
Boucaut – Wouters
quarto uomo Delferiere

2

0

 
     
gol 15’pt Hamsik ammonizione Gonzalo  
gol 17’pt Cavani (r) ammonizione Rossi  
ammonizione Aronica ammonizione Cani  
ammonizione Cannavaro  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Zuniga, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik (34’st Mascara), Lavezzi (43’st Lavezzi), Cavani (26’st Pandev).
Panchina: Rosati, Grava, Fernandez, Fideleff. Allenatore: Mazzarri.
VILLAREAL (4-4-2): Diego Lopez, Zapata, Musacchio, Gonzalo, (33’pt Comunas), Català, De Guzman (39’st Perez), Senna (39’st Mubarak), Bruno Soriano, Cani, Nilmar, Rossi.
Panchina: Cesar Sanchez, Marchena, Oriol, Gaspar. Allenatore: Garrido.

Bastano 17′ al Napoli per aver ragione del Villareal e portarsi al secondo posto della classifica del “girone della morte”. Una partita quasi perfetta, soprattutto nel primo tempo, durante il quale i padroni di casa hanno concesso quasi nulla ai gialli spagnoli. Poi, nel secondo tempo, qualche affanno di troppo, complice un atteggiamento un po’ troppo difensivo che, però, non ha scalfito la sicurezza e l’imbattibilità europea della difesa napoletana.
Mazzarri deve rinunciare ancora a Maggio, verso il pieno recupero per la partita di sabato a Milano, e lancia nella mischia l’ottimo Zuniga. Dal canto suo, Garrifo, invece, riesce a recuperare in extremis Giuseppe Rossi, ma deve fare a meno di uno degli uomini di maggior talento come Borja Valero e di Ruben.
La prima emozione la regala il San Paolo, teatro dopo 21 anni di una partita di quella che una colta si chiamava Coppa dei Campioni, con i canti, le coreografie e i brividi di un passato e di un presente glorioso che si materializzano negli occhi e nel cuore di tutti i tifosi durante l’inno della Champions. Sin dall’inizio è facile accorgersi dei timori del Villareal che si rintana nella propria metà campo per poi tentare qualche ripartenza in contropiede, ma, a differenza di quanto fatto dalla Fiorentina nell’ultima partita di campionato, il suo pressing è troppo rinunciatario e il Napoli riesce comunque a giocare con continuità senza perdere palloni banali com’era accaduto sabato scorso. Al 5′ però, Cannavaro e Aronica vanno si ostacolano a vicenda e, un rinvio che sembrava ordinaria amministrazione diventa pericolosissimo; alla fine, Aronica deve sacrificarsi, meritandosi il primo cartellino giallo per fermare Nilmar che stava appofittando dello svarione della difesa napoletana. Sulla seguente punizione, calciata di Rossi, il pallone termina tra i piedi di Zapata che non riesce a coordinarsi perfettamente e calcia il pallone a lato. Passata la paura il
Napoli comincia a farsi pericoloso, prima con Cavani, all’11’, imbeccato da Lavezzi con un lancio preciso, ma l’azione viene fermata a causa del fuorigioco dell’attaccante uruguaiano. Nell’azione successiva, ancora Cavani prova il tiro dal limite ribattuto dalla difesa, poi il pallone termina dai piedi di Lavezzi, ma il suo tiro ternina di poco alto sulla traversa. La pressione del Napoli è continua e insistente e, al 14′ arriva il gol: Lavezzi crossa dalla destra in area dove Hamsik si fa trovare pronto e in posizione regolare, lascia rimbalzare il pallone, si coordina e scocca un tiro di sinistro sul quale Diego Lopez non può nulla. Il San Paolo esplode di gioia e il campione slovacco corre sotto la curva per festeggiare insieme ai tifosi. Ma non c’è neanche il tempo di far scemare l’entusiasmo del momento che, dopo due minuti, il Napoli segna ancora: leggerezza difensiva degli spagnoli, retropassaggio avventato e Gonzalo Rodriguez che, dopo essersi fatto recuperare e superare sullo scatto, è costretto ad atterrare Lavezzi in area: rigore! Sul dischetto si presenta Cavani, che non sbaglia: pallone a sinistra e portiere a destra… la festa sugli spalti può continuare. Dopo il secondo gol il Villareal si sbilancia in attacco, ma rischia sulle ripartenze azzurre come al 20′ e al 22′, quando prima Cavani e poi Lavezzi vengono fermati solo dal guardalinee in situazioni più che dubbie. Così, serve un errore individuale per vedere gli spagnoli dalle parti di De Sanctis: accade al 31′ quando Cavani, retrocesso in fase difensiva, appoggia un pericoloso pallone verso De Sanctis sul quale si inserisce Nilmar che, per fortuna, si perde in un bicchiere d’acqua e getta al vento una ghiotta occasione per accorciare le distanze. Al 36′ è ancora il guardalinee a fermare un’azione pericolosissima del Napoli con Dossena che, scattato sulla fascia, si acciungeva a servire uno tra Lavezzi, Cavani e Hamsik liberi in area.
Nel secondo tempo il Villareal schiaccia il Napoli nella propria metà campo e, già al 5′ si rende pericoloso con Rossi che, di testa, colpisce da buona posizione, ma De Sanctis è attento. Al 12′ è ancora il nazionale azzurro a seminare il panico tra le linee del Napoli con Cannavaro che, saltato, è costretto ad atterrarlo a pochi centimetri dal limite dell’area rischiando il calcio di rigore. Sulla punizione il tiro di Senna viene ribattuto dalla barriera. Al 14′ si rivedono anche i padroni di casa, ma il pericoloso contropiede sfuma a causa di un banale errore di Lavezzi che, forse a causa della stanchezza, si lascia sfuggire il pallone propiziando l’intervento dell’estremo difensore avversario. Al 21′, il Napoli ha l’occasione migliore per chiudere la partita: Hamsik serve Cavani che, a tu per tu con Diego Lopez, tergiversa e si fa recuperare da Zapata facendosi male anche alla caviglia, infortunio che lo costringerà a lasciare il campo per Pandev. Al 32′ si rivede il Villareal con una pericolosa azione sulla fascia che, dopo un batti e ribatti in area, si conclude con una debole rovesciata di Nilmar. Lo stesso Nilamar, al 37′, viene atterrato in area da Zuniga, ma l’arbitro non vede il contatto e lascia proseguire. Negli ultimi minuti non succede nulla degno di nota, con il Napoli che controlla con più oculatezza il pallone, soprattutto grazie all’ingresso in campo di Mascara e Santana che, grazie alla loro freschezza atletica, riescono a dare una grande mano ai propri compagni in fase di disimpegno.
Si finisce tra gli applausi del San Paolo, tra gli applausi del pubblico, sperando che l’EuroNapoli possa ripetersi anche in campionato dove è atteso dall’importante sfida contro l’Inter dove, purtroppo, potrebbe mancare il Matador, uscito malconcio dalla partita di coppa.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 7.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 7
ZUNIGA 6.5
INLER 7.5
GARGANO 7.5
DOSSENA 6.5
HAMSIK 7.5 (34’st Mascara sv)
LAVEZZI 7.5 (43’st Santana sv)
CAVANI 7.5 (26’st Pandev sv)
MAZZARRI 8

Napoli – Bayern Monaco 1-1

3a giornata

Il Napoli ferma anche il Bayern

Gli azzurri riescono a rimontare il gol-lampo tedeschi. De Sanctis para un rigore

europa league
mar 18/10/11

NAPOLI

BAYERN MONACO

stadio San Paolo
60074 spettatori
napoli bayern monaco  
arbitro Benquerenca 5
guardalinee Miranda – Santos
Soares – Xistra
quarto uomo Costa

1

1

 
     
gol 39’pt Badstuber (a) gol 2’pt Kroos  
ammonizione Cannavaro ammonizione Badstuber  
ammonizione Maggio ammonizione Schweinsteiger  
ammonizione Zuniga ammonizione Ribery  
ammonizione Lavezzi ammonizione Muller  
ammonizione Kroos  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler (45’st Santana), Gargano, Zuniga, Hamsik (46’st Hamsik), Lavezzi, Cavani (36’st Dzemaili).
Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. Allenatore: Mazzarri.
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm, Timoshschuk, Schweinsteiger, Muller, Kroos, Ribery (45’st Alaba), Gomez (48’st Gustavo).
Panchina: Butt, Rafinha, Contento, Petersen, Olic. Allenatore: Heynckes.

Cuore e sofferenza… con queste due parole può essere riassunta la terza apparizione in Champions League del Napoli contro una se non la squadra più in forma del momento che, soprattutto grazie alla grande prova di Maggio e De Sanctis, deve accontentarsi di un punto. Un pareggio che, per come si è sviluppata la partita può essere accolto con soddisfazione dagli azzurri che, per lunghi tratti, hanno subito il gioco e la manovra avvolgente dei tedeschi.
Mazzarri inserisce solo Zuniga al posto di Dossena rispetto alla formazione che sabato scorso ha perso con il Parma, mentre Heynckes deve rinunciare all’infortunato Robben, sostituendolo sulla fascia destra con Boateng.
Neanche il tempo di ambientarsi e il Bayern sfrutta una distrazione del Napoli per passare in vantaggio: al 2′, cross dalla destra e inserimento centrale di Kross che passa come un coltello caldo nel burro tra i difensori e i centrocampisti napoletani (mal posizionati), controlla e, a tu per tu con De Sanctis, non sbaglia. Per fortuna il Napoli non accusa il colpo più di tanto e, in alcuni frangenti, riesce anche a mettere in affanno la difesa del Bayern Monaco che, presa in velocità, non sembra del tutto irresistibile. Manca però la precisione nell’ultimo passaggio o nell’ultimo controllo e, così, al 19′, gli ospiti rischiano ancora di segnare con Gomez che, dopo aver sfruttato un errore di Campagnaro e Cannavaro, angola troppo il tiro dal limite dell’area e l’azione sfuma. A questo punto, forse impaurito dal pericolo appena scampato, il Napoli arretra il suo baricentro e gli attacchi della formazione ospite si fanno sempre più insistenti. Al 32′ dopo una serie di calci d’angolo, la palla arriva a Boateng che, da buona posizione, trova l’ottima risposta di De Sanctis, sulla cui ribattuta, Cannavaro anticipa provvidenzialmente Gomez, pronto a battere a rete a colpo sicuro. Ma proprio nel momento di massima pressione, il Bayern si distrae. Prima il Napoli reclama un rigore, al 33′, quando Schweinsteiger salta in modo scomposto nel tentativo di ostacolare Hamsik e colpisce il pallone con il braccio, troppo largo per considerare l’intervento volontario, ma nè l’arbitro nè l’assistente di porta si accorgono dell’infrazione. Al 39′, poi, arriva il pareggio: Inler lancia nello spazio Maggio che, appena entrato in area crossa basso, sul pallone interviene in scivolata Badstuber che, nel tentativo di anticipare Hamsik, spiazza il proprio portiere per la gioia dei tifosi di casa.
Il secondo tempo, così come il primo, comincia con grandi emozioni. Al 3′, un tiro dal limite dell’area di Gomez viene respinto con un braccio da Cannavaro che colpisce il pallone mentre si gira di spalle per evitare un impatto frontale con il pallone. L’arbitro non rileva gli estremi per la massima punizione, ma l’assistente di porta lo smentisce e, a differenza di quanto fatto nel primo tempo, lo induce a cambiare idea. Sul dischetto di presenta lo stesso Gomez, ma De Sanctis compie il miracolo e blocca il tiro dell’attaccante avversario. Ma il Bayern Monaco non si demoralizza, anzi, continua a schiacciare il Napoli nella propria metà campo e, al 9′, va vicino al raddoppio: angolo per i tedeschi dalla destra, il pallone attraversa tutta l’area piccola senza che nessuno riesca a rinviarlo fino ad arrivare a Muller che, da ottima posizione, calcia clamorosamente a lato. Al 13′ gli azzurri trovano uno spiragli sull’asse Zuniga-Lavezzi, ma quest’ultimo controlla male un ottimo pallone e non riesce a sfruttare il contemporaneo scivolone di un difensore avversario che lo aveva liberato davanti a Neuner. L’assalto del Bayern riprende, ma non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, soprattutto grazie a Maggio che, sulla fascia destra, tiene in scacco sia Ribery che Lahm. La pressione dura fino alla mezz’ora di gioco, dopo di che, le energie cominciano a scemare anche per gli ospiti che concedono qualche contropiede al Napoli che, però, non riesce mai ad arrivare al tiro.
La partita termina tra gli applausi del pubblico che hanno sicuramente apprezzato la grinta e lo spirito di sacrificio del Napoli che si è battuto alla grande contro la squadra più forte del girone. Peccato per la contemporanea vittoria del Manchester City che consente agli inglesi di portarsi ad un solo punto in classifica dal Napoli che, per poter sperare nella qualificazione, deve ripetere queste grandi prestazioni anche nel girone di ritorno.

 
DE SANCTIS 8
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6
ARONICA 6.5
MAGGIO 8
INLER 6 (45’st Santana sv)
GARGANO 5
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6 (46’st Mascara sv)
LAVEZZI 5
CAVANI 5 (36’st Dzemaili sv)
MAZZARRI 8

Bayern Monaco – Napoli 3-2

4a giornata

Napoli, cuore e paura

Gli azzurri prima subiscono la tripletta di
Gomez, poi tentano la rimonta con Fernandez

europa league
mer 02/11/11

BAYERN MONACO

NAPOLI

stadio Allianz Arena
68000 spettatori
bayern monaco napoli  
arbitro Kuipers 5.5
guardalinee Van Roekel – Zeinstra
Nijhuis – Liesveld
quarto uomo Van Boekel

3

2

 
     
gol 17’pt Gomez gol 45’pt Fernandez  
gol 23’pt Gomez gol 35’st Fernandez  
gol 42’pt Fernandez ammonizioneammonizione 25’st Zuniga  
ammonizioneammonizione 31’st Badstuber ammonizione Dzemaili  
ammonizione Boateng ammonizione Fernandez  
ammonizione Cavani  

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm, Luiz Gustavo, Schweinsteiger (8’st Tymoshchuk), Muller, Kroos, Ribery (35’st Alaba), Gomez.
Panchina: Butt, Rafinha, Pranjc, Olic, Petersen. Allenatore: Heynckes.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Fernandez, Aronica (42’pt Dossena), Maggio, Inler, Dzemaili (41’st Pandev), Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Rosati, Grava, Fideleff, Santana, Mascara. Allenatore: Mazzarri.

Sul 3 a 0 c’era chi temeva una debacle di proporzioni storiche, ma, per fortuna gli azzurri, dopo aver mostrato a tutti soprattutto mancanze dovute ad un modulo suicida (impensabile tentare di vincere qualcosa con la difesa a 3 in qualsiasi competizione) si è ripresa e ha tirato fuori il carattere che l’ha portata fino ai traguardi di oggi e a sognare il clamoroso pareggio. Risultato che, comunque, non avrebbe cambiato la sostanza delle cose: il Manchester City ha vinto ancora e, nel prossimo turno, il Napoli deve assolutamente batterlo per sperare nella qualificazione.
Il Bayern Monaco si presenta in campo con la stessa formazione dell’andata, eccezion fatta per Gustavo che, a centrocampo, prende il posto di Tymoshchuk. Mazzarri, invece, sostituisce l’infortunato Gargano con Dzemaili e posiziona Fernandez al centro della difesa vista la squalifica di Cannavaro.
Nei primi minuti il Napoli non sembra intimorito e, già al 1′, costruisce un’azione pericolosa sull’asse Lavezzi-Maggio che viene sventata dalla difesa avversaria. Al 10′ azzurri ancora pericolosi con Lavezzi che dal limite dell’area lascia partire un tiro che si perde sul fondo di mezzo metro. Al 16′, però, un paio di minuti dopo un bruttissimo fallo di Badstuber ai danni di Maggio punito solo con il cartellino giallo, i padroni di casa passano in vantaggio: difesa del Napoli infilata in velocità, Fernandez deve uscire dalla linea difensiva per affrontare gli avversari, ma la palla viene passata a Gomez che evita il recupero di Campagnaro e trafigge con un preciso diagonale l’incolpevole De Sanctis. Al 22′ arriva il raddoppio: contropiede dei padroni di casa dopo un corner del Napoli, cross di Ribery e, ancora Gomez si trova solo davanti al portiere azzurro che supera per la seconda volta. Così, gli azzurri, che erano partiti bene si trovano sotto di due gol e, al 25′, rischiano di subire la terza marcatura di Gomez, ma, questa volta, Fernandez riesce a metterci una pezza. Ma il Bayern non si ferma, prima un tiro di Ribery deviato in angolo da De Sanctis, poi, al 34′, Gomez manda a lato da buona posizione; ma il gol è nell’aria e, al 41′, con il Napoli in 10 per un infortunio accorso ad Aronica, Gomez sfrutta una respinta di De Sanctis su tiro di Kross per anticipare Zuniga e siglare la sua tripletta personale. Per fortuna, al 44′, gli azzurri accorciano le distanze con Fernandez che salta più in alto di tutti sfruttando il cross di Lavezzi nato da un calcio di punizione guadagnato da Cavani. Subito dopo si vede anche Hamsik, ma il suo tiro termina di poco a lato e il primo tempo termina 3-1.
Nella ripresa il Napoli, rivitalizzato dal gol di Fernandez, trova nuove energie e comincia a creare qualche occasione pericolosa, ma la difesa del Bayern fa buona guardia e rischia pochissimo. Al 23′, però, Zuniga si lascia sfuggire per l’ennesima volta Ribery che costringe il giocatore azzurro al fallo da dietro che gli procura la seconda ammonizione della partita. Nonostante l’inferiorità numerica il Napoli continua a cercare di mettere in difficoltà gli avversari e, al 31′, riesce almeno a ristabilire la parità numerica, con Badstuber che rimedia il secondo cartellino giallo nel tentativo di fermare uno scatto di Cavani. E così, 3′ più tardi arriva il gol della speranza, ancora con Fernandez, che di testa sfrutta una punizione di Inler, trafiggendo Neuer con un preciso pallonetto. A questo punto Mazzarri cerca di raggiungere il pareggio inserendo un attaccante in più, Pandev, per Dzemaili, ma non succede più nulla. Anzi, il Napoli rischia di subire il quarto gol, ma prima Campagnaro salva su Alaba e, poi, De Sanctis, spintosi fino all’area avversaria per cercare il gol clamoroso su calcio d’angolo, riesce a recuperare in extremis e a togliere il pallone dalla porta.
Così, dopo l’inutile turnover di Catania, il Napoli si giocherà la qualificazione nella prossima giornata, mentre settimana prossima affronterà la Juventus per rilanciarsi in campionato, speriamo senza turnover e con un modulo più adatto.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6
FENANDEZ 6.5
ARONICA 5.5 (42’pt Dossena 6)
MAGGIO 5.5
INLER 5.5
DZEMAILI 5 (41’st Pandev sv)
ZUNIGA 5
HAMSIK 4.5
LAVEZZI 6
CAVANI 5.5
MAZZARRI 5.5

Napoli – Manchester City 2-1

5a giornata

Cavani affonda il City

Grande partita degli azzurri che superano gli inglesi in classifica. Qualificazione più vicina.

europa league
mar 22/11/11

NAPOLI

MANCHESTER CITY

stadio San Paolo
57575 spettatori
napoli manchester city  
arbitro Skomina 7
guardalinee Arhar – Stancin
Peric e Ponis
quarto uomo Vincic

2

1

 
     
gol 17’pt Cavani gol 33’pt Balotelli  
gol 3’st Cavani ammonizione Balotelli  
ammonizione Silva  
ammonizione Kompany  
ammonizione Kolarov  

VILLAREAL (4-4-2): Diego Lopez, Angel Lopez, Zapata (30’st Rodriguez), Musacchio, Orion, De Guzman, Soriano, Senna (28’st Joselu), Perez, Ruben, Nilmar (19’st Camunas).
Panchina: Cesar Sanchez, Gaspar, Marchena, Gullon. Allenatore: Garrido.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga (46’st Grava), Hamsik (34’st Dzemaili), Lavezzi, Cavani (37’st Pandev).
Panchina: Rosati, Fernandez, Dossena, Santana. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli è nella storia! Solo la squadra di Diego era riuscita ad arrivare agli ottavi di finale della più importante competizione europea, ma questa cavalcata sa ancora di più di impresa perchè arrivata con avversarie molto più attrezzate tecnicamente e tatticamente. Nessuno, quando il sorteggio si era espresso beffardo andando a coporre il “girone della morte”, dava delle possibilità agli azzurri che, però, con cuore e cervello sono riusciti a battere la concorrenza del Manchester City che, pur vincendo nell’ultima partita, ha dovuto arrendersi alla squadra di Mazzarri.
Il Villareal si presenta in campo con una formazione molto rimaneggiata, complici gli infortuni e una situazione precaria anche in campionato; Garrido deve fare a meno delle stelle Rossi e Borja Valero, ma recupera Nilmar e Zapata, in forte dubbio fino a qualche ora prima del match. Mazzarri, invece, ha tutti a disposizione tranne i soliti Britos e Donadel; slla fascia sinistra l’unico dubbio, ma, alla fine, la scelta ricade su Zuniga che sembra aver ormai superato Dossena nelle preferenze del tecnico.
Chi, però, si aspettava un Villareal dismesso deve subito ricredersi. I gialli spagnoli partono bene e dimostranop di voler giocarsi la partita per salvare almeno l’onore. Ma nonostante le buone intenzioni, è il Napoli ad avere la prima grande opportunità della partita: al 4′, gli azzurri propongono uno dei soliti schemi su calcio piazzato, Lavezzi crossa in area, dove si inserisce Zuniga che, a tu per tu con il portiere, ha troppa fretta e calcia centrale. Ma i padroni di casa sono vivi e, al 5′, serve un grande intervento di De Sanctis che va a togliere dall’angolino basso un tiro dalla distanda di Ruben. Il Napoli è teso, e si vede, troppo importante la posta in palio. Così il Villareal si trova con il palloni del gioco per buona parte del primo tempo e si rende pericoloso con qualche incursione di Ruben e Nilmar. Intorno al 20′ il Napoli cerca di uscire dal guscio, soprattutto grazie alle iniziative di Lavezzi, ma non riesce ad arrivare alla porta avversaria. Al 32′, il Villareal passa in vantaggio con Ruben, ma l’assistente sbandiera il fuorigioco che c’era. Intanto il City si porta il vantaggio, ma il Napoli non riesce a liberarsi dal peso psicologico che lo frena. Solo Hansik, al 39′, tenta di sbloccare la soluzione con un gran sinistro dalla distanza che si perde di poco a lato.
Anche il secondo tempo comincia male, con un occasione per il Villarela che, dopo 2′, impegnano De Sanctis con un tiro di Perez. Al 9′, dopo la notizia del raddoppio del City, Mazzarri viene espulso per aver conteso una palla a Nuilmar su una rimessa laterale. Per fortuna, il Napoli non si scompone, anzi, da questo momento in poi la sua pressione aumenta e, finalmente, al 20′ arriva il gol. Hamsik libera Inler in mezzo al campo che, dopo essersi spostato il pallone sul sinistro, fulmina Diego Lopez con un potente tiro dal limite dell’area e mette a segno la sua prima rete con la maglia azzurra. Al 22′, il Napoli è ancora pericoloso in contropiede, ma gestito da Maggio e, pochi istanti dopo, Diego Lopez è chiamato a salvare la porta su una mezza rovesciata di Lavezzi. Al 32′ arriva il secondo gol: calcio d’angolo battuto, come spesso accade, sul primo palo dove questa volta Cavani non riesce a deviare, ma il pallone arriva comunque a Hamsik che, appostato nell’area piccola, deve solo appoggiare in porta mettendo al sicuro il risultato. Il Napoli controlla il risultato fino alla fine, anche se al 48′ De Sanctis è costretto agli straordinari e si esibisce in una straordinaria parata su un tiro ravvicinato di Joselu.
Finisce con tutto il Napoli, staff compreso, a festeggiare in campo questa magnifica impresa. Ora il Napoli potrà concentrarsi per qualche mese solo sul campionato, cercando di recuperare il distacco dalle prime tre posizioni, in attesa di conoscere quale sarà il suo avversario nel prossimo turno. Il passaggio del turno come seconda riserverà una delle prime di qualche altro girone che, esclusa l’Inter, potra essere Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Arsenal, Benfica o Apoel.

 
DE SANCTIS 7.5
CAMPAGNARO 7
CANNAVARO 7
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
INLER 7
GARGANO 7
ZUNIGA 5.5 (46’st Grava sv)
HAMSIK 7 (34’st Dzemaili sv)
LAVEZZI 7.5
CAVANI 5.5 (37’st Pandev sv)
MAZZARRI 6.5

Villareal – Napoli 0-2

6a giornata

Il Napoli è nella storia

Inler e Hamsik portano gli azzurri nelle 16 migliori squadre d’Europa

europa league
mer 07/12/11

VILLAREAL

NAPOLI

stadio Madrigal
10000 spettatori
villareal napoli  
arbitro Moen 6
guardalinee Haglund – Andas
Johnsen – Sandmoen
quarto uomo Skjerven

0

2

 
     
ammonizione De Guzman gol 21’st Inler  
ammonizione Zapata gol 30’st Hamsik  
ammonizione Perez ammonizione Campagnaro  
ammonizione lopez  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (13’st Dzemaili), Dossena (43’st Fernadez), Hamsik, Lavezzi, Cavani (38’st Pandev).
Panchina: Rosati, Grava, Santana, Mascara. Allenatore: Mazzarri.
MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart, Zabaleta (40’st Johnson), Kompany, Lescott, Kolarov, Silva, De Jong (25’st Nasri), Yaya Tourè, Milner; Balotelli, Dzeko (36’st Aguero)
Panchina: Pantilimon, Savic, Barry, Clichy. Allenatore: Mancini.

Un Napoli stellare, quasi perfetto, batte a sorpresa il Manchester City, una delle squadre più forti del mondo che arrivava al San Paolo forte delle 11 vittorie in 12 partite di campionato. Ma quando gli azzurri possono giocare sfruttando le ripartenze e i punti deboli degli avversari sono devastanti, soprattutto con un Cavani che, da buon Re Mida, trasforma in oro ogni pallone che tocca.
Rispetto alla gara di sabato scorso contro la Lazio, Mazzarri manda in campo Gargano, ormai ristabilitosi dopo l’infortunio muscolare, al posto di Dzemaili. Mancini, invece, sceglie Milner e Dzeko che, un po’ a sorpresa, vengono schierati al posto di Silva e Aguero.
Il primo pericolo lo creano gli inglesi, con Balotelli che, al 7′, è bravissimo a girarsi in un fazzoletto e a scagliare il pallone verso la porta prima dell’intervento della difesa azzurra. De Sanctis, immobile, osserva il pallone spegnersi di poco a lato. Ma il Napoli c’è, e risponde già dopo un minuto: discesa sulla fascia destra sull’asse Maggio – Lavezzi che, dal fondo, crossa in area per Hamsik che, purtroppo, ha solo il tempo per colpire debolmente di testa tra le braccia di Hart. Al 10′ il Napoli si distende in contropiede con Lavezzi che serve Cavani al limite dell’area; l’attaccante uruguaiano restituisce il pallone di tacco al Pocho che, in corsa, tira di prima verso la porta inglese, ma la palla è di poco fuori. Ancora gli azzurri pericolosi al 14′, con Dossena che recupera un pallone vagante dopo un cross di Hamsik, mette al centro dove Lavezzi viene anticipato all’ultimo momento da un difensore avversario. Al 16′ è il turno di Inler che tenta di sorprendere Hurt con un gran tiro da fuori, ma, con la punta delle dita, il portiere riesce a deviare in angolo il pallone che si stava infilando sotto la traversa. Sul corner, Lavezzi calcia sul primo palo dove Cavani anticipa tutti e indirizza il pallone verso la porta, nell’unico angolo lasciato sguarnito… e il San Paolo esplode di gioia. Al 19′ ancora Napoli pericoloso, con un diagonale di Cavani che termina sull’esterno della rete. Il City non riesce ad arginare gli azzurri, frastornato dal gol e dalle ripartenze brucianti, ma al 33′, un’ingenuità rimette in carreggiata gli inglesi: Aronica rinvia male, proprio sui piedi di Silva che, da posizione defilata calcia subito in porta; De Sanctis ci arriva, ma respinge proprio sui piedi di Balotelli che, a porta vuota, deve solo appoggiare il pallone in rete. Ora è il Napoli che sembra aver subito il colpo e, infatti, al 42′ gli sopiti vanno vicini al vantaggio: Kolarov entra in area da sinistra e, in diagonale, calcia verso la porta, ma De Sanctis è attentissimo e respinge, poi la difesa libera.
Nel secondo tempo il Napoli rientra più convinto, il City non è sembrato così irresistibile e Mazzarri e i giocatori lo hanno percepito. Così, al 3′, arriva il nuovo vantaggio: Aronica recupera un gran pallone a centrocampo, appoggia per Lavezzi che, sulla fascia sinistra, premia la sovrapposizione di Dossena che, in scivolata, lascia partire un cross arretrato sul quale Cavani si avventa come un falco e, da non più di dieci metri, trafigge Hart con un potente rasoterra. Al 5′ ancora gli azzurri pericolosi con Hamsik, ma il suo tiro è ribattuto dal portiere. La pressione degli inglesi aumenta, ma il Napoli, nonostante l’uscita di Inler per un problema alla schiena (Dzemaili al suo posto), va vicino al 3-1 per tre volte. Al 23′, Lavezzi, imbeccato da una grande giocata di Hamisk, salta l’ultimo difensore avversario, ma si fa ipnotizzare da Hart che gli chiude lo specchio in uscita. Al 31′ tocca ad Hamsik, che liberato da un grande cambio di gioco di Cavani, si libera di Kolarov e scocca un gran tiro che spiazza il portiere inglese, ma termina la sua corsa contro il palo. Al 33′, Maggio, servito da Lavezzi si presenta ancora davanti ad Hart, ma perde il tempo per calciare e non riesce a concludere. A questo punto sale in cattedra De Sanctis che, in due occasioni, nega il gol a Bolettelli, per poi ripetersi con un altro grande intervento su Aguero, al 40′. C’è solo il tempo per un altro contropiede di Lavezzi,
fermato con le cattive da Kolarov che, meritevole del cartellino rosso, viene graziato dall’arbitro che lo ammonisce solamente.
Ma il tempo è finito e, per il City dei ricconi rimane solo una flebile speranza, sperando che il Napoli non faccia scherzi nell’ultima giornata in Spagna contro il Villareal, fanalino di coda con 0 punti.

 
DE SANCTIS 8
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 7
ARONICA 6.5
MAGGIO 6.5
INLER 6.5 (13’st Dzemaili 5.5)
GARGANO 7
DOSSENA 7 (43’st Fernandez sv)
HAMSIK 7
LAVEZZI 7
CAVANI 8 (38’st Pandev sv)
MAZZARRI 7.5

Napoli – Chelsea 3-1

OTTAVI (a)

Un’altra notte magica al San Paolo

Lavezzi e Cavani stendono il Chelsea

europa league
mar 21/02/12

NAPOLI

CHELSEA

stadio San Paolo
52495 spettatori
napoli chelsea  
arbitro Velasco Carballo 6.5
guardalinee Fernandez – Jimenez
Barbolan – Gomez
quarto uomo Vitienes

3

1

 
     
gol 38’pt Lavezzi gol 27’pt Mata  
gol 47’pt Cavani ammonizione Meireles  
gol 20’st Lavezzi ammonizione Cahill  
ammonizione Cavani  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Hamsik (37’st Pandev), Lavezzi (28’st Dzemaili), Cavani.
Panchina: Rosati, Grava, Fernandez, Britos, Dossena. Allenatore: Frustalupi (Mazzarri squalificato).
CHELSEA (4-3-3): Cech, Ivanovic, Cahill, David Luiz, Bosingwa (12’pt Cole), Ramires, Meireles (25’st Essien), Malouda (25’st Lampard), Sturridge, Drogba, Mata.
Panchina: Turnball, Mikel, Kalou, Torres. Allenatore: Villas Boas.

Cuore, grinta, tattica e tecnica… il Napoli regala un’altra notte magica al San Paolo e regola il Chelsea con un 3-1 che, senza alcuni errori, sarebbe potuto essere anche un 4-1 o un 5-1. Peccato, perchè il gol regalato agli inglesi tiene ancora accese le speranze di rimonta degli avversari che, per passare il turno, devono segnare solo due gol.
Mazzarri, sostituito in panchina dal vice Frustalupi a causa della squalifica di due giornate rimediate durante la partita contro il Villareal, sceglie i “titolarissimi”, mandando in campo la formazione annunciata da tempo, con l’unico giocatore in dubbio, Campagnaro, che è presente regolarmente al fischio d’inizio. Villas Boas, invece, ha le idee più confuse e, per l’ennesima volta in stagione, cambia la formazione iniziale, lasciando Terry in tribuna e, a sorpresa, Lampard, Essien e Cole in panchina.
Il Napoli comincia subito alla grande, pressando i giocatori avversari e ripartendo creando grandi difficoltà alla difesa inglese. Così, al 10′, Cavani ha già il pallone per portare in vantaggio gli azzurri: Inler vede il suo inserimento sulla sinistra e, con un gran passaggio filtrante, scavalca l’ultimo uomo della retroguardia ospite consegnando il pallone su piedi dell’attaccante uruguaiano che entra in area e, da posizione leggermente defilata, prova a sorprendere Cech sul suo palo, ma l’estremo difensore del Chelsea riesce ad arrivarci con la punta del piede. Al 19′ tocca a Maggio che, servito in velocità da Lavezzi, si ritrova a tu per tu con Cech, ma ancora una volta la posizione è troppo defilata per fare qualcosa di meglio e il portiere riesce a deviare anche il tiro dell’esterno napoletano. Ma proprio nel momento migliore del Napoli, al 27′, il Chelsea passa in vantaggio grazie ad un errore di Cannavaro che, tradito da uno strano rimbalzo del pallone, svirgola il pallone e lo consegna direttamente sui piedi di Mata che, a due metri dalla porta, non può sbagliare e trafigge l’incolpevole De Sanctis. Il gol ribalta gli equilibri e il Napoli, che fino al momento della rete sembrava avere in pugno la gara, si trova a subire il ritrovato entusiasmo degli ospiti che assediano per lunghi minuti l’area azzurra. Ma anche questa volta, il momento migliore di una squadra coincide con il gol dell’avversario e così, al 38, Lavezzi, servito al limite dell’area da Cavani, si libera al tiro e piazza il pallone nell’angolino basso dove Cech può solo sfiorare il pallone che si infila in rete facendo esplodere il San Paolo. Dopo un minuto, il Napoli rischia di capitolare per la seconda volta, con Campagnaro temporaneamente a bordo campo per farsi medicare una ferita, la difesa azzurra lascia troppo spazio a Ramires che, per fortuna, calcia alto da buona posizione. Ma gli azzurri si riprendono subito e, questa volta, è il Chelsea ad accusare il colpo. Così, quando ormai il pareggio sembrava il risultato definitivo per il primo tempo, arriva la zampata di Cavani che, al 47′, si avventa su un cross di Inler e, di spalla, infila il pallone alle spalle del portiere ospite.
Nell’intervallo gli inglesi riordinano le idee e tornano in campo decisi a rimontare lo svantaggio, impegnando De Sanctis in due occasioni con delle conclusioni da fuori area, prima con Sturrige, al 6′, e poi con Maluda all’8′, ma in entrambe le situazioni l’estremo difensore si fa trovare pronto. Al 9′, il Napoli avrebbe l’opportunità per chiudere la partita, quando Cavani ruba palla a Ivanovic e serve l’accorrente Lavezzi che, tutto solo davanti a Chec, calcia incredibilmente a lato. Il Napoli sembra accusare il colpo, Lavezzi sembra ormai stanco e il Chelsea schiaccia gli azzurri nella propria metà campo; al 14, Drogba viene servito in area da uno splendido lancio di Cole, ma Aronica riesce a recuperare e a bloccare l’attaccante Ivoriano a pochi passi dalla porta. Così, quando ormai sembrava nell’aria il gol del pareggio, arriva la fiammata del Napoli: Al 19, Campagnaro lancia sulla destra Cavani che, dopo aver eluso l’intervento di David Luiz, si trova a tu per tu con Cech, ma, invece di tirare, serve a rimorchi Lavezzi che, con porta sguarnita, deve solo appoggiare in rete, mandando in delirio tutti i tifosi presenti sugli spalti. Villas Boas corre ai ripari facendo entrare Essien e Lampard, ma i due campioni non riescono a cambiare l’andamento della gara. Il Chelsea si riversa nella metà campo avversaria, ma al di là di qualche tiro da fuori e qualche mischia in area non porta grandi pericoli alla porta di De Sanctis e, al 35′, è addirittura il Napoli ad andare vicino al quarto gol: Cavani serve in profondità Hamsik che, da posizione defilata, finta il tiro, eludendo il diretto marcatore e il portiere, e mette al centro per Maggio che, a porta vuota, colpisce Cole appostato proprio sulla linea.
Peccato perchè un altro gol avrebbe consentito alla squadra di Mazzarri di affrontare il ritorno in Inghilterra con un vantaggio ed una tranquillità maggiore. Ma questo Chelsea, come dimostrato oggi e come dimostrano i risultati in Premier League, non è affatto imbattibile… il Napoli può scrivere un’altra pagina di storia.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 7.5
CANNAVARO 5.5
ARONICA 7.5
MAGGIO 6.5
INLER 7
GARGANO 7
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 7 (37’st Pandev sv)
LAVEZZI 8 (28’st Dzemaili 6)
CAVANI 8
MAZZARRI 8

Chelsea – Napoli 4-1

OTTAVI (r)

Il sogno del Napoli finisce a Londra

Il Chelsea ribalta il risultato dell’andata e vola ai quarti dopo i supplementari. Napoli troppo timoroso

europa league
mer 14/03/12

NAPOLI

CHELSEA

stadio Stamford Bridge
37784 spettatori
chelsea napoli  
arbitro Brych 5.5
guardalinee Pickel – Borsch
Meyer – Aytekin
quarto uomo Zwaywer

4

1

 
     
gol 29’pt Drogba gol 10’st Inler  
gol 2’st Terry ammonizione Cannavaro  
gol 30’st Lampard (r) ammonizione Dossena  
gol 15’pts Ivanovic ammonizione Inler  
ammonizione Lampard ammonizione Campagnaro  
ammonizione Cole  

CHELSEA (4-3-3): Cech; Ivanovic, David Luiz, Terry (8’pts Bosingwa), Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata (5’pts Malouda), Sturridge (18’st Torres); Drogba.
Panchina: Turnbull, Cahill, Kalou, Mikel. Allenatore: Di Matteo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (5’sts); Maggio (36’pt Dossena), Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik (1’pts Pandev), Lavezzi; Cavani.
Panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili. Allenatore: Mazzarri.

Si infrange ai supplementari il sogno del Napoli, condannato dagli errori difensivi e dalle ingenuità e, forse, anche dal non aver segnato di più nella gara di andata, quando il Chelsea sembrava una squadra allo sbando, rivitalizzata invece dal cambio di allenatore.
Mazzarri schiera in campo la squadra migliore, preferendo Zuniga a Dossena. Per il resto, confermati tutti i titolari. Di Matteo, invece, si affida agli uomini di maggior esperienza, ignorati da Villas Boas, ma di sicura affidabilità in queste partite: in campo quindi Terry, Lampard e Ivanovic, con il tridente formato da Sturridge, Drogba e Mata.
Eppure, dopo un timido inizio, in cui il Chelsea sembrava in grado di schiacciare il Napoli nella sua area, sono proprio gli azzurri ad essere più pericolosi. Al 10′, Hamsik, servito da Lavezzi, cerca di sorprendere Chech con un rasoterra dal limite dell’area, ma il portiere avversario riesce a respingere di piede. Due minuti più tardi, Maggio se ne va sulla fascia destra e crossa rasoterra verso il secondo palo, dove Cavani, da posizione leggermente defilata, non riesce a deviare verso la porta e calcia il pallone a lato. Il Napoli sembra poter tener testa al Chelsea, ma al 28′, i padroni di casa riescono a passare in vantaggio: cross dalla destra di Ramirez, Drogba brucia in velocità Aronica e, di testa, indirizza la sfera alle spalle di De Sanctis. Gli azzurri subiscono il colpo e, già due minuti dopo, rischiano di subire il secondo gol, ma questa volta Campagnaro riesce ad anticipare l’attaccante ivoriano a pochi passi dalla porta. Purtroppo, ci si mette anche la sfortuna e, al 36′, il Napoli deve fare a meno di Maggio che, probabilmente a causa di un infortunio muscolare, deve lasciare il posto a Dossena che sarà tra i protagonisti in negativo della gara. Nei minuti finale il Napoli continua a soffrire troppo sulle palle alte e, al 45′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rischia di subire il 2-0, ma Cannavaro è attento e, in extremis, riesce a salvare la situazione con un intervento provvidenziale.
Ma ad inizio secondo tempo, i timori dopo la partita di Cagliari si materializzano. Al 2′, sugli sviluppi di un corner, è ancora un colpo di testa a condannare gli azzurri, questa volta con Terry, che anticipa tutti e insacca il secondo gol per il Chelsea. Ma il Napoli ha subito un sussulto d’orgoglio e, al 7′, trova il gol che lo riporta in corsa per la qualificazione: Inler raccoglie una respinta al limite dell’area, stoppa il pallone di petto e al volo lascia partire un tiro potente che non lascia scampo a Cech. Ma i padroni di casa ci mettono poco a riportare l’inerzia della partita dalla loro parte e, ben presto, si ritrovano di nuovo ad assediare l’area napoletana. Servirebbe qualche cambio per difendersi meglio, ma Mazzarri non cambia preferendo mantenere la difesa a 3. Al 19′ e al 20′ De Sanctis è chiamato a due grandi interventi, prima su Ivanovic e poi su un tiro dal limite dell’area di Drogba. Al 25′, però, Zuniga ha tra i piedi la palla del pareggio, ma, dopo un buon dribbling all’interno dell’area, si ritrova a per tu con Cech senza riuscire ad angolare la conclusione che il portiere respinge. Così, si arriva al 29′, al momento della follia di Dossena che, sempre su calcio d’angolo, salta in modo scomposta e blocca con un braccio il colpo di testa di un avversario causando il rigore. Sul dischetto si presenta Lampard che realizza il 3-1 nonostante De Sanctis avesse intuito la direzione del pallone. L’ultima occasione del tempo è per il Napoli, al 42′, con Lavezzi che di pochi centimetri non riesce a deviare il cross di Hamsik.
Si va quindi ai supplementari, ma il Napoli non ne ha più e Mazzarri non accenna a cambiare. Così, prima Torres si divora il gol del 4-1, liberato al 10′ da un uscita a vuoto di De Sanctis che lascia sguarnita la porta, e, poi, all’ultimo minuto, trova il gol qualificazione di Ivanovic che, lasciato tutto solo all’altezza del dischetto del calcio di rigore, sfrutta al meglio un cross di Drogba. Nel secondo tempo entrano anche Pandeve e Vargas, ma non succede nulla, il Chelsea controlla e il Napoli non riesce mai a rendersi pericoloso.
Finisce con la gioia del Chelsea e le lacrime dei giocatori azzurri, che avevano tutte le possibilità per qualificarsi ai quarti di finale. Pur consapevoli dell’ottima Champions League giocata, il Napoli ha pagato ingenuità tattiche e difensive che, speriamo saranno utili per le prossime esperienze. Sicuramente non si sarebbe vinta la coppa, sicuramente gli azzurri escono dalla competizione a testa alta, consapevoli di aver regalato grandi emozioni, ma rimane comunque il rammarico per questa partita. Ora bisogna assolutamente concentrarsi su campionato e Coppa Italia, sperando che non ci siano ripercussioni psicologiche sulla squadra.

 
DE SANCTIS 7.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5
ARONICA 4.5 (5’sts Vargas sv)
MAGGIO 6.5 (36’pt Dossena 4)
INLER 7
GARGANO 6.5
ZUNIGA 5
HAMSIK 5.5 (1’sts Pandev sv)
LAVEZZI 6.5
CAVANI 5
MAZZARRI 5

Rosa 2010-2011

ROSA NAPOLI 2010-2011 (Serie A)

 


PORTIERI
 
     
Morgan De Sanctis Matteo Gianello Gennaro Iezzo
ita
Morgan De Sanctis
ita
Matteo Gianello
ita
Gennaro Iezzo
     
  DIFENSORI  
     

Salvatore Aronica

Hugo Campagnaro

Paolo Cannavaro

ita
Salvatore Aronica
arg
Hugo Campagnaro
ita
Paolo Cannavaro
     

Sanchez Emilson Cribari

Andrea Dossena

Gianluca Grava

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Sanchez Emilson Cribari
ita
Andrea Dossena
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Gianluca Grava
     

ruiz torre victor

Fabiano Santacroce

 
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Torre Victor Ruiz *
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Fabiano Santacroce
 
     
 
CENTROCAMPISTI
 
     

Manuele Blasi

Walter Gargano

Marek Hamsik

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Manuele Blasi
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Walter Gargano
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Marek Hamsik
     

Christian Maggio

Raffaele Maiello

Michele Pazienza

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Christian Maggio
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Raffaele Maiello
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Michele Pazienza
     

Jose Ernesto Sosa

Luigi Vitale

Hassan Yebda

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José Ernesto Sosa
ita
Luigi Vitale
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Hassan Yebda
     

Juan Camilo Zuñiga

   
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Juan Camilo Zuñiga
   
     
  ATTACCANTI  
     

Edinson Cavani

Nicolao Manuel Dumitru

Ezequiel Lavezzi

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Edinson Cavani
ita
Nicolao Manuel Dumitru
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Ezequiel Lavezzi
     

Cristiano Lucarelli

Giuseppe Mascara

 
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Cristiano Lucarelli
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Giuseppe Mascara *
 
     
  ALLENATORE  
     
  Walter Mazzarri  
  ita
Walter Mazzarri
 
     
     
*
Acquistato a Gennaio
   
** Ceduto
a Gennaio