Trofei internazionali 2010-2011

EUROPA LEAGUE 2010-2011

 
3° turno prelim. (a): italia               
Napoli   1 – 0   Elfsborg
svezia   Giovedì 19/08/10
3° turno prelim. (r): svezia            
Elfsborg   0 – 2   Napoli
italia   Giovedì 26/08/10

FASE A GIRONI – GIRONE K
                     
  SQUADRE Punti G V N P Gf Gs Dr  
                     
  Liverpool 10 6 2 4 0 8 3 +5  
  Napoli
7

6

1

4

1

8

9

-1
 
  Steaua B. 6 6 1 3 2 9 11 -2  
  Utrecht 5 6 0 5 1 5 7 -2  

  1ª GIORNATA: italia               
Napoli   0 – 0   Utrecht
olanda   Giovedì 16/09/10
  2ª GIORNATA: romania          
Steaua B.   3 – 3   Napoli
italia   Giovedì 30/09/10
  3ª GIORNATA: italia               
Napoli   0 – 0   Liverpool
inghilterra   Giovedì 21/10/10
  4ª GIORNATA: inghilterra           
Liverpool   3 – 1   Napoli
italia   Giovedì 4/11/10
  5ª GIORNATA: olanda             
Utrecht   3 – 3   Napoli
italia   Giovedì 02/12/10
  6ª GIORNATA: italia               
Napoli   1 – 0   Steaua B.
romania   Mercoledì 15/12/10

Sedicesimi (a): italia               
Napoli   0 – 0   Villareal
spagna   Giovedì 17/02/11
Sedicesimi (r): spagna             
Villareal   2 – 1   Napoli
italia   Giovedì 24/02/11

Partite 2010-2011

CAMPIONATO 2010-2011 (Serie A)

     
  1ª GIORNATA: fiorentina          
Fiorentina   1 – 1   Napoli
napoli   Domenica 29/08/10
  2ª GIORNATA: napoli                
Napoli   2 – 2   Bari
bari   Domenica 12/09/10
  3ª GIORNATA: sampdoria         
Sampdoria   1 – 2   Napoli
napoli   Domenica 19/09/10
  4ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 3   Chievo
chievo   Mercoledì 22/09/10
  5ª GIORNATA: cesena             
Cesena   1 – 4   Napoli
napoli   Domenica 26/09/10
  6ª GIORNATA: napoli               
Napoli   2 – 0   Roma
roma   Domenica 03/10/10
  7ª GIORNATA: catania             
Catania   1 – 1   Napoli
napoli   Domenica 17/10/10
  8ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 2   Milan
milan   Lunedì 25/10/10
  9ª GIORNATA: brescia             
Brescia   0 – 1   Napoli
napoli   Domenica 31/10/10
10ª GIORNATA: napoli               
Napoli   2 – 0   Parma
parma   Domenica 07/11/10
11ª GIORNATA: cagliari             
Cagliari   0 – 1   Napoli
napoli   Mercoledì 10/11/10
12ª GIORNATA: lazio                
Lazio   2 – 0   Napoli
napoli   Domenica 14/11/10
13ª GIORNATA: napoli               
Napoli   4 – 1   Bologna
bologna   Domenica 21/11/10
14ª GIORNATA: udinese            
Udinese   3 – 1   Napoli
napoli   Domenica 28/11/10
15ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 0   Palermo
palermo   Lunedì 06/12/10
16ª GIORNATA: genoa              
Genoa   0 – 1   Napoli
napoli   Sabato 11/12/10
17ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 0   Lecce
lecce   Domenica 19/12/10
18ª GIORNATA: inter                
Inter   3 – 1   Napoli
napoli   Domenica 19/12/10
19ª GIORNATA: napoli               
Napoli   3 – 0   Juventus
juventus   Domenica 09/01/11
20ª GIORNATA: napoli               
Napoli   0 – 0   Fiorentina
fiorentina   Sabato 15/01/11
21ª GIORNATA: bari                  
Bari   0 – 2   Napoli
napoli   Domenica 23/01/11
22ª GIORNATA: napoli               
Napoli   4 – 0   Sampdoria
sampdoria   Domenica 30/01/11
23ª GIORNATA: chievo              
Chievo   2 – 0   Napoli
napoli   Mercoledì 02/02/11
24ª GIORNATA: napoli               
Napoli   2 – 0   Cesena
cesena   Domenica 06/02/11
25ª GIORNATA: roma               
Roma   0 – 2   Napoli
napoli   Sabato 12/02/11
26ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 0   Catania
catania   Domenica 20/02/11
27ª GIORNATA: milan                 
Milan   3 – 0   Napoli
napoli   Lunedì 28/02/11
28ª GIORNATA: napoli               
Napoli   0 – 0   Brescia
brescia   Domenica 06/03/11
29ª GIORNATA: parma               
Parma   1 – 3   Napoli
napoli   Domenica 13/03/11
30ª GIORNATA: napoli               
Napoli   2 – 1   Cagliari
cagliari   Domenica 20/03/11
31ª GIORNATA: napoli               
Napoli   4 – 3   Lazio
lazio   Domenica 03/04/11
32ª GIORNATA: bologna            
Bologna   0 – 2   Napoli
napoli   Domenica 10/04/11
33ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 2   Udinese
udinese   Domenica 17/04/11
34ª GIORNATA: palermo            
Palermo   2 – 1   Napoli
napoli   Sabato 23/04/11
35ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 0   Genoa
genoa   Sabato 30/04/11
36ª GIORNATA: lecce                
Lecce   2 – 1   Napoli
napoli   Domenica 08/05/11
37ª GIORNATA: napoli               
Napoli   1 – 1   Inter
inter   Domenica 15/05/11
38ª GIORNATA: juventus           
Juventus   2 – 2   Napoli
napoli   Domenica 22/05/11

Napoli – Bologna 2-1

OTTAVI

Il Napoli vola ai quarti

La squadra di Mazzarri sconfigge il Bologna e ora attende l’Inter

Coppa Italia
mar 18/01/11

NAPOLI

BOLOGNA

stadio San Paolo
33806 spettatori
napoli bologna  
arbitro Damato – 5
guardalinee Di Fiore – De Pinto
quarto uomo Damato

2

1

 
     
gol 9’pt Yebda gol 10’st Meggiorini (r)  
gol 24’pt Lavezzi ammonizione Esposito  
ammonizione Lavezzi ammonizione Mutarelli  
ammonizione Cribari  

NAPOLI (3-4-2-1): Iezzo, Santacroce, Cribari, Aronica, Zuniga, Yebda, Blasi, Vitale (28’st Maggio), Sosa (20’st Cavani), Hamsik, Lavezzi (41’st Lucarelli).
Panchina: Gianello, Campagnaro, Cannavaro, Gargano. Allenatore: Mazzarri.
BOLOGNA (3-4-2): Lupatelli, Portanova, Esposito, Cherubin, Buscè, Radovanovic (38’st Mutarelli), Krhin, Casarini, Cruz, Gimenez (27’st Gavilan), Meggiorini (21’st Pisanu).
Panchina: Lombardi, Rubin, Ekdal, Ramirez. Allenatore: Malesani.

Massimo risultato con il minimo sforzo. Il Napoli va avanti in Coppa, e gli basta giocare solo un tempo, periodo nel quale l’ottimo Yebda e Lavezzi chiudono la pratica. Inutile il gol di Meggiorini su rigore nella seconda frazione di gioco.
Massiccio turn-over per entrambe le squadre, un po’ meno per il Napoli che presenta comunque Hamsik e Lavezzi in attacco, mentre in porta si rivede Iezzo. Nel Bologna, invece, Malesani rinuncia al bomber Di Vaio e si presenta al San Paolo con molti rincalzi sperando che la loro voglia di mettersi in mostra prevalga sull’organizzazione e la forza degli avversari.
Purtroppo per lui, non sarà così. Dopo un paio di squilli di Lavezzi e Zuniga, all’8′ il Napoli è già in vantaggio: Calcio d’angolo alla destra della porta ospite, sul cross si avventa Yebda che, con una bella torsione, colpisce di testa e scavalca Lupatelli che non può arrivare sul pallone. Dopo il gol, i partenopei continuano a premere, mentre il Bologna si limita a contenere con affanno le folate azzurre. Così, al 23′, arriva il raddoppio: Lavezzi allarga sulla fascia destra per Hamsik che, invece di crossare al centro, serva all’indietro in area per il Pocho che, dopo un dribbling, di punta mette la sfera sul palo più lontano e fissa il risultato sul 2-0, punteggio che rimarrà invariato fino alla fine del tempo, nonostante le difficoltà del Bologna ad arginare gli attacchi avversari.
La seconda frazione, dopo una pausa per un guasto ai riflettori, riprende con lo stesso canovaccio tattico della prima, ma al 10′, IL Napoli decide di complicarsi la vita: fallo in area di Cribari su Meggiorini e rigore per il Bologna. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante rossoblù che accorcia le distanze, nonostante Iezzo intuisca la traiettoria del tiro. A questo punto il Bologna cerca di essere più aggressivo, ma la sua reazione porta solo ad una conclusione pericolosa di Meggiorini in contropiede. Per il resto il Napoli controlla agevolmente fino alla fine. Al 20′ entra anche Cavani al posto di un deludente Sosa, mentre Vitale è costretto ad uscire per una forte distorsione alla caviglia. Da segnalare, al 41′, il ritorno in campo di Lucarelli che va a sostituire Lavezzi.
Con questa vittoria il Napoli si regala il passaggio del turno, dove, il 26 gennaio, affronterà l’Inter in gara unica. Un’occasione che non ci si può lasciar sfuggire.

 
IEZZO 6
SANTACROCE 6
CRIBARI 6
ARONICA 6
ZUNIGA 5.5
YEBDA 7
BLASI 6
VITALE 6 (28’st Maggio sv)
SOSA 5 (20’st Cavani sv)
HAMSIK 6.5
LAVEZZI 7 (41’st Lucarelli 6)
MAZZARRI 6.5

Napoli – Inter 0-0 (4-5 dcr)

QUARTI

Al Napoli sono fatali i rigori

Gli azzurri non concretizzano l’ottima partita e sono condannati dall’errore di Lavezzi

Coppa Italia
mer 26/01/11

NAPOLI

INTER

stadio San Paolo
40580 spettatori
napoli inter  
arbitro Valeri – 5.5
guardalinee Bianchi – Iannello
quarto uomo Celi

4

5

 

(d.c.r)

 
     
ammonizione Cannavaro ammonizione Thiago Motta  
ammonizione Cavani ammonizione Lucio  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza (7′ pts. Yebda), Dossena (25′ st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Gianello, Cribari, Santacroce, Sosa, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Cordoba (37’st Lucio), Ranocchia, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic (18’st Mariga), Pandev, Eto’o.
Panchina: Orlandoni, Santon, Materazzi, Coutinho, Obi. Allenatore: Leonardo.

Il Napoli esce dalla Coppa Italia, ma si piega solo ai rigori in una partita che avrebbe sicuramente meritato di vincere per quello che è riuscito a produrre nel finale dei tempi regolamentari (terminati 0-0) e nei supplementari. Ma al Napoli, come detto in occasione del pareggio casalingo contro la Fiorentina, manca l’uomo che può sbloccare questo genere di partite con una punizione o con un tiro da fuori. Così, l’Inter riesce a reggere fino ai rigori, dove l’errore grossolano di Lavezzi gli regala la semifinale.
Il Napoli si presenta in campo con la formazione titolare, nella quale, rispetto alla gara di campionato contro il Bari, rientra Dossena. Anche Leonardo schiera l’Inter con la squadra migliore, nonostante debba ancora rinunciare ad uomini come Julio Cesar, Sneijder e Milito. Nei primi minuti sono soprattutto gli ospiti a fare la partita, con Maicon che spinge molto sulla fascia destra. E’ proprio lo stesso brasiliano, al 12′, che si fa rubare in pallone da Dossena all’altezza della metà campo, innescando il contropiede partenopeo con Lavezzi che, dopo aver portato palla quasi fino al limite dell’area, scarica sulla sinistra verso Dossena che crossa al centro dove Cavani insacca: il San Paolo esplode, ma, purtroppo, l’attaccante uruguaiano è di pochi centimetri in fuorigioco. Al 15′ si vede l’Inter: palla in area per Pandev che viene fermato dalla difesa azzurra, ma sul rimpallo la palla giunge fuori area a Stankovic che, di prima, lascia partire un bel tiro di esterno destro che finisce a lato non di molto. Ma ore è il Napoli a fare la partita, con l’Inter schiacciata nella propria metà campo. I partenopei si rendono pericolosi su calcio d’angolo, ma mai così tanto da impensierire Castellazzi. La partita vive una fase di stanca che si trascina fino al 36′, quando Chivu, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si trova a pochi metri dalla porta con il pallone dell’1-0 sulla testa, ma sbaglia il tempo dello stacco e l’azione sfuma. Sul capovolgimento di fronte Cavani lancia Lavezzi che, da limite dell’are tenta di sorprendere l’estremo difensore interista con un tiro a giro che, però, risulta debole e centrale. Ma al 40′ l’Inter ha l’occasione per passare: contropiede di Maicon che, dal fondo, pennella un cross per l’accorrente Cambiasso che, da pochi centimetri, colpisce a botta sicura, ma De Sanctis compie un miracolo e devia la palla sulla traversa.
Nel secondo tempo il Napoli riparte alla grande e, con il passare dei minuti, prende in mano totalmente il palline del gioco anche se non succede nulla di eclatante fino al 27′, quando Maggio, lanciato perso la porta in contropiede, viene atterrato da una spinta di Cordoba che l’arbitro non sanziona: sarebbe stata punizione dal limite (anche se poi il Napoli non ha nessun giocatore in grado di essere pericoloso) e, forse, espulsione per il difensore colombiano. Al 32′ ghiotta occasione per i padroni di casa: punizione di Gargano che trova in area il buon inserimento di Cannavaro che, forse non rendendosi conto di essere in buona posizione, tenta di servire Maggio di petto favorendo Castellazzi, quando invece avrebbe potuto tentare la conclusione di testa. Ogni tanto l’Inter prova a ripartire, ma Aronica, Cannavaro e Campagnaro non concedono nulla. Al 39′ la palla buona ce l’ha Hamsik che, servito in area, elude l’intervento del diretto marcatore con una finta e scarica un destro un po’ troppo centrale che Castellazzi riesce ad intercettare; sulla ribattuta, lo slovacco ci prova di testa, ma questa volta è Ranocchia che salva l’Inter sulla linea. Anche l’ultima occasione dei tempi regolamentari è del Napoli, al 44′: calcio d’angolo di Lavezzi sul quale si inserisce Pazienza che gira di testa verso la porta avversaria, ma la palla si spegne di poco a lato.
Iniziano i supplementari, dove il calo fisico dell’Inter è ancora più evidente. Al 9′ Lavezzi ha la palla del vantaggio: su un errore della difesa interista, Maggio recupera un pallone sul quale si avventa Lavezzi che, dall’interno dell’area, lascia partire un diagonale troppo centrale che Castellazzi devia in angolo. Nella seconda frazione, al 5′, Cavani guadagna un’ottima punizione dal limite dell’area, ma anche questa volta, è utile solo per evidenziare i limiti del Napoli che, con lo stesso attaccante uruguaiano, sceglie la soluzione di potenza che si infrange sulla barriera. Gli ultimi sussulti li regalano prima Zuniga, il cui tiro da buona posizione viene deviato in angolo da Zanetti, e poi Ranocchia che, da buona posizione, non riesce a colpire bene di testa all’interno dell’are napoletana. Si va ai rigori. Cavani e Hamisik sono freddi e segnano, così come Eto’o e Cambiasso. Sul 2-2 tocca a Lavezzi, ma il suo tiro è altissimo. L’inter, con Pandev, Motta e Chivu, non sbaglia più, mentre al Napoli non bastano i gol di Zuniga e Yebda (che segna il suo rigore con un grande gesto tecnico, un “cucchaio” alla Totti).
Il Napoli deve prendersela solamente con se stesso, troppi errori quando l’Inter era ormai alle corde. Anche la società deve prendersi le sue responsabilità, una squadra che lotta per traguardi importanti non può non avere un giocatore che sappia tirare le punizioni e centrocampisti che non sanno tirare da fuori, non si può vivere di sola corsa e interdizione.

 
DE SANCTIS 7.5
CAMPAGNARO 8
CANNAVARO 7.5
ARONICA 7
MAGGIO 6.5
GARGANO 5
PAZIENZA 6 (7’pts Yebda 7)
DOSSENA 6.5 (25’st Zuniga 6.5)
HAMSIK 5.5 (20’st Cavani sv)
LAVEZZI 5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 6.5

Fiorentina – Napoli 1-1

1ª GIORNATA

Il Napoli non convince, ma guadagna un punto importante

Cavani porta in vantaggio il Napoli nel primo tempo, ma il gol non era da convalidare. Risponde D’Agostino nella ripresa

serieA
dom 29/08/10

FIORENTINA

NAPOLI

stadio A. Franchi
25025 spettatori
fiorentina napoli  
arbitro Gervasoni – 4
guardalinee Faverani – Galloni
quarto uomo Giannoccaro

1

1

 
     
gol 4’st D’Agostino gol 7’pt Cavani  
espulsione 22’st Vargas ammonizioneammonizione 28’st Blasi  
ammonizione Kroldrup ammonizione Lavezzi  
ammonizione Zanetti ammonizione Cavani  
ammonizione Campagnaro  
ammonizione Hamsik  

FIORENTINA (4-2-3-1): Frey, De Silvestri, Natali, Kroldrup, Pasqual, Montolivo, Zanetti, Marchionni, D’Agostino (25’st Cerci), Vargas, Gilardino (40’st Babacar).
Panchina: Boruc, Comotto, Felipe, Donadel, Ljalic. Allenatore: Mihajlovic.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Blasi, Gargano, Dossena (43’st Grava), Lavezzi (45’st Lucarelli), Hamsik, Cavani (36’st Zuniga).
Panchina: Iezzo, Santacroce, Maiello, Ciano. Allenatore: Mazzarri.

Un Napoli arruffone e a tratti confusionario, complice forse anche la stanchezza a seguito della partita di Europa League di giovedì scorso, riesce comunque ad uscire imbattuta da un campo difficile come quello di Firenze.
Partita condizionata dagli errori arbitrali che, diciamolo, hanno favorito il Napoli, anche se è apparsa affrettata l’espulsione di Blasi nel secondo tempo. Infatti, al 7′ del primo tempo, si consuna il primo giallo arbitrale della stagione: apertura di Hamsik sulla fascia per dossena che lascia partire un cross teso sul quale Cavani anticipa tutti e colpisce la testa. La palla colpisce la traversa, poi ricade sulla linea e schizza verso il campo. Gervasoni, tratto in errore dal suo collaboratore di linea convalida, ma le immagini sono eloquenti. Inutile sottilineare che nel 2010, siamo ancora a questo punto.
La reazione della Fiorentina è veemente e il Napoli riesce a contenere con molto affanno le iniziative “viola”, ma De Sanctis è attento, prima su Gilardino (20′), poi su Marchionni (36′) e, infine, su Vargas (37′). Ma è ancora il Napoli a rendersi pericolosissimo, prima con Lavezzi (39′) che dal limite dell’area lascia partire una traiettoria beffarda che scavalca Frey e accarezza la traversa, poi con Hamsik (45′) che sugli sviluppi di un calcio d’angolo cerca d’ingannare il portiere viola con un tiro sul primo palo, ma l’estremo difensore, pur essendo in controtempo, con un colpo di reni devia ancora sul fondo.
Nel secondo tempo la Fiorentina ricomincia a premere e, infatti, il gol arriva subito. Al 4′ Gilardino tiene bene la posizione su un rilancio lungo e, di testa, appoggia all’indientro per l’accorente D’Agostino che dal limite dell’area lascia partire un sinistro potente e preciso che trafigge De Sanctis nell’angolino basso. Ora la Fiorentina ci crede e comincia ad assediare l’area partenopea, con gli azzurri che cominciano ad accusare un po’ di stanchezza e nervosismo. Blasi e Cavani si guadagnano il cartellino, il primo per una trattenuta a centrocampo e il secondo per proteste (rischiando anche l’espulsione). Al 17′ dopo alcuni rischi di troppo, Gilardino si ritrova sui piedi la palla del 2-0, ma De Sanctis, in uscita, chiude lo specchio tempestivamente. Il Napoli non ne ha più, Lavezzi cerca di fare tutto da solo, ma non è lucido e perde sistematicamente il pallone, mentre Hamsik e Cavani sembrano fuori dal gioco. Al 23′ la svolta: Vargas e Campagnaro cadono a terra dopo un contrasto, entrambi si spintonano, ma l’esterno d’attacco della Fiorentina esagera colpendo con una leggera testata al naso il difensore azzurro. Per l’arbitro non ci sono dubbi: rosso. Ora il Napoli dovrebbe avere vita facile, ma Mihajlovic ridisegna bene la squadra inserento Cerci al posto di D’Agostino. Il neo-acquisto viola manda in ambasce la difesa napoletana con la sua freschezza e la sua rapidità. I partenopei non riescono a ibastire un’azione offensiva degna di nota, forse sarebbe il momento di giocare la carta Lucarelli, inserendo un attaccante in grado di occupare l’area e di far salire la squadra. Tutte congetture, perchè Mazzarri non fa intempo ad applicare i suoi correttici che Blasi incappa ingenuamente nel secondo cartellino giallo.
Parità numerica ristabilita e Fiorentina che può riprendere l’assedio. Anche la squadra di casa, però, comincia a denunciare stanchezza e non riesce più ad attaccare con la stessa convinzione. Solo il tempo di registrare un calcio di punizione di Cerci (39′), ben parato da De Sanctis, e anche i “viola” si spengono. Così la partita si trascina fino alla fine senza azioni degne di nota, da segnalare solamente l’esordio di Lucarelli con la maglia del Napoli.
La partita ha confermato la solidità del Napoli, ma la prestazione di oggi ha evidenziato il fatto che non si può pensare di giocare al giovedì e alla domenica con gli stessi uomini, ci vuole una panchina più lunga. Manca sicuramente un centrocampista e un attaccante d’area. Per ora sono arrivati Sosa e Yebda, ma forse, qualche altro innesto non guasterebbe.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 5
BLASI 5
GARGANO 6.5
DOSSENA 7 (43’st Grava sv)
HAMSIK 5.5
LAVEZZI 5 (45’st Lucarelli sv)
CAVANI 6 (36’st Zuniga sv)
MAZZARRI 5.5

Napoli – Bari 2-2

2ª GIORNATA

Ancora una prestazione opaca per il Napoli

Cannavaro illude a pochi minuti dal termine. Nel primo tempo, ancora in gol Cavani

serieA
dom 12/09/10

NAPOLI

BARI

stadio San Paolo
27214 spettatori
napoli bari  
arbitro De Marco – 4
guardalinee Iannello – Bianchi
quarto uomo Ciampi

2

2

 
     
gol 30’pt Cavani gol 12’pt Barreto  
gol 42’st Cannvaro gol 43’st Castillo  
ammonizione Hamsik ammonizione Alvarez  
ammonizione Donati  
ammonizione Almiron  
ammonizione Parisi  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Grava (25’st Aronica), Maggio, Pazienza (31’st Sosa), Gargano, Dossena (20’st Zuniga), Lavezzi, Hamsik, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Yebda, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
BARI (4-4-2): Gillet, Raggi (23’st Belmonte), Masiello A., Parisi, Masiello S. (14’pt Rossi), Alvarez, Almiron, Donati, Ghezzal, Barreto (1’st Castillo), Kutuzov.
Panchina: Padelli, Gazzi, Pulzetti, D’Alessandro.Allenatore: Ventura.

Alla fine rimane solo la rabbia e il rammarico di essere stati a pochi passi da una vittoria importante. Troppo ingenuo il Napoli che nel giro di un minuto si fa rimontare il gol vittoria di Cannavaro, arrivato dopo una partita in cui forse il Bari meritava qualcosa di più.
Rispetto alla partita di Firenze, il Napoli si presenta con Grava in difesa al posto di Aronica, mentre partono dalla panchina i neo acuisti Sosa e Yebda. La prima fase della partita è abbastanza noiosa con il bari che si esibisce in un possesso palla prolungato nella propria metà campo, utile solo a far stancare gli attaccanti Napoletani. Al 12′ però, arriva la prima disattenzione difensiva. Calcio d’angolo dalla sinstra, con palla indirizzata verso il primo palo: Cannavaro salta a vuoto e Barreto, marcato inadeguatamente da Grava, si ritrova sul piede un pallone solo da spingere in rete all’altezza della linea di porta.
La reazione del Napoli arriva al 17′, con Cavani che, di testa, manda di pochissimo a lato. Ora è il Napoli ad avere in mano il pallino del Gioco, ma il Bari, quando riparte, dà sempre l’impressione di essere più organizzato e più pericoloso. Sull’altro fronte ci prova Lavezzi, ma i suoi tiri da fuori sono imprecisi e inconcludenti. Non lo sono, invece, i tentativi del Bari che nel giro di due minuti rischia seriamente di affondare il colpo del 2-0, ma prima De Sanctis e poi il palo, graziano la traballante difesa azzurra. Così, quando meno te lo aspetti, arriva invece il gol del pareggio (30′): azione insistida da parte del Napoli, palla ad Hamsik che, raddoppiato scarica a centro area per Cavani, il cui tiro di prima spiazza Gillet. Secondo gol in due partite per l’uruguaiano, questa volta regolare. Il primo tempo si conclude con un leggero forcing del Napoli ma prima Cavani e due volte Lavezzi (disatrosa la sua prestazione) sono imprecisi.
Il secondo tempo riparte con il Bari che insiste nel possesso palla prolungato per far scoprire il Napoli e colpire in contropiede. La tattica riesce ancora una volta e, al 5′, De Sanctis salva miracolosamente su Almiron che entra in area tutto solo. Passato lo spavento, il Napoli riprende ad attaccare, ma i pericoli portati verso la porta di Gillet sono davvero di poco conto. Mazzarri prova a cambiare qualcosa inserendo Sosa al posto di Pazienza, un po’ di fantasia in più a discapito dei muscoli. Al 31′ il Napoli reclama un rigore con Cavani, vistosamente trattenuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mentre al 41′ arriva il raddoppio dei padroni di casa: Lavezzi riceve sulla fascia destra e lascia partire un cross teso verso l’area piccola, Cavani è fuori posizione e non riesce al calciare deviando all’indietro il pallone, sul quale come un falco arriva capitan Cannavaro che da pochi metri spedisce in rete. Neanche il tempo di gioire, che il Bari perviene immediatamente al pareggio: azione manovrata dei pugliesi sulla fascia sinistra, nessun giocatore napoletano affronta con decisione gli avversari così Almiron può servire Castillo che, solo davanti a De Sanctis non può sbagliare. L’ultimo sussulto della partita è del Napoli, con Cavani che manda alto da buona posizione su un illuminante assist di Sosa.
Peccato perchè i partenopei avrebbero potuto guadagnare i tre punti in una partita in cui non li meritavano, cosa che ne avrebbe aumentato ancora di più il valore. Ma farsi rimontare nel giro di un minuto è troppo anche per una difesa mediocre come quella del Napoli. Ora gli azzurri sono chiamati al riscatto: giovedì, esordio europeo contro l’Utrecht.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 6.5
GRAVA 5.5 (25’st Aronica 5.5)
MAGGIO 5
PAZIENZA 5.5 (31’st Sosa sv)
GARGANO 5.5
DOSSENA 7 (20’st Zuniga 5.5)
HAMSIK 6
LAVEZZI 5
CAVANI 7
MAZZARRI 5.5

Sampdoria – Napoli 1-2

3ª GIORNATA

Finalmente un Napoli “quasi” perfetto

Hamsik e Cavani rispondono al vantaggio di Cassano

serieA
dom 19/09/10

SAMPDORIA

NAPOLI

stadio L. Ferraris
23566 spettatori
sampdoria napoli  
arbitro Valeri – 6
guardalinee Calcagno – Manganelli
quarto uomo Banti

1

2

 
     
gol 33’st Cassano (r) gol 38’st Hamsik  
ammonizione Lucchini gol 41’st Cavani  
ammonizione Gastaldello ammonizione Campagnaro  
ammonizione Mannini ammonizione Lavezzi  
ammonizione Grava  
ammonizione Cannavaro  
ammonizione Gargano  
ammonizione Pazienza  

SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci, Zauri, Lucchini, Gastaldello, Ziegler, Dessena, Palombo, Semioli (27’st Mannini), Guberti (35’st Koman), Cassano, Pazzini (30’st Pozzi).
Panchina: Da Costa, Cacciatore, Volta, Obiang. Allenatore:Di Carlo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena, Hamsik, Lavezzi (46’st Sosa), Cavani.
Panchina: Iezzo, Aronica, Cribari, Vitale, Yebda, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Sembrava il solito Napoli, quello con le ali, ma con la paura di volare, condannato dall’unico errore della partita e dalla solita incapacità di concretizzare tutto il gioco e le occasioni create. E invece, alla fine è arrivata la zampata dei campioni, il “vecchio” (Hamsik) e il nuovo (Cavani) che con due colpi di genio hanno raddrizzato una partita che sembrava ormai persa.
Il Napoli presenta a Marassi senza novità, con Campagnaro e Grava che riprendono il loro posto in difesa, mentre la Sampdoria recupera Pazzini, pronto a giocare dal primo minuto nonostante i problemi alla schiena. La gara parte con il Napoli subito in avanti, pressing e corsa, con un Lavezzi ispirato e volenteroso. I padroni di casa sono frastornati e non riescono mai ad entrare in partita, basti pensare che dopo 20′, il conto degli angoli è già 6-0 a favore degli azzurri. Però, nonostante i blucerchiati siano frastornati e in costante affanno, al Napoli manca sempre l’ultimo passaggio e i pericoli per la porta di Curci sono davvero pochi. Il primo arriva al 13′: assist illuminante di Lavezzi che con un lob scavalca la difesa doriana mettendo Cavani a tu per tu con il portiere. L’attaccante uruguaiano, però, invece di tirare al volo cerca di stoppare il pallone che gli sfugge e l’azione sfuma. Per vedere i padroni di casa affacciarsi dalle parti di De Sanctis, bisogna aspettare il 23′, con Guberti, smarcato da Cassano destro l’area, la cui conclusione termina di pochissimo a lato. Scampato il pericolo, il Napoli riprende a macinare gioco, ma nonostante il dominio a tutto campo e un Lavezzi indiavolato, i pericoli per Curci si limitano solamente a cross e passaggi insidiosi che, però, gli attaccanti azzurri non riescono a ribadire in rete. Al 34′ di nuovo pericolosa la Sampdoria, con Cassano che in contropiede entra in area a tu per tu con De Sanctis, ma uno splendido
Grava trova le forze e il tempo per allungarsi in scivolata ed impedire
la conclusione al barese, che guadagna soltanto un calcio d’angolo. L’ultimo sussulto del primo
tempo è ancora del Napoli, questa volta con Dossena che da fuori area cerca l’angolino alto sul primo palo, ma Curci è attento e devia in angolo.
Nel secondo tempo la partita continua a vedere il dominio del Napoli, ma sempre senza esito. I partenopei continuano a non essere lucidi sottoporta, sbagliando il tiro da fuori o il passaggio decisivo. A questo punto, la Sampdoria capisce che può può osare un po’ di più e, dopo un paio di calci d’angolo pericolosi, arriva la traversa di Guberti (20′) con un bellissimo tiro a girare da fuori area dopo una splendida
azione solitaria. Il Napoli risponde poco dopo, con una punizione dal limite di Gargano (27′) che si stampa sulla parte bassa della traversa e rimbalza in campo, con Curci inutilmente proteso nel tentativo di intercettare il tiro. Al 31′, purtroppo, il fattaccio: ingenuità della difesa azzurra che si ritrova con tre uomini a marcare Pozzi, appena entrato al posto di Pazzini, e si dimentica di Cassano che, servito da un lungo lancio entra da solo in area. Il barese tenta un improbabile pallonetto che si spegne tra le braccia di De Sanctis, ma mentre l’attaccante doriano portava a termine la sua azione personale, in area Cannavaro tratteneva vistosamente Pozzi. Per l’arbitro è rigore. A nulla servono le proteste dei partenopei, ma il fallo del difensore azzurro è stato davvero stupido e ingenuo. Sul dischetto si presenta il numero 10 doriano che non sbaglia.
Il Napoli sembra perdere la testa: dopo una partita dominata si ritrova in svantaggio. Ma lo sbandamento dura poco. Al 37′
Lavezzi guadagna l’ennesima punizione dal limite in posizione centrale, Gargano finta il tiro e con un rasoterra preciso serve Hamsik all’altezza del dischetto del rigore. Il fuoriclasse slovacco non se lo fa ripetere due volte, stop a seguire di destro e con un sinistro preciso fulmina Curci. Non passano tre minuti che arriva il raddoppio: ancora Lavezzi protagonista con l’ennesima accelerazione sulla fascia sinistra, cross morbido sul primo palo e Cavani anticipa i due difensori doriani che lo marcavano con un bellissimo esterno che, morbidamente, si infila alle spalle di Curci, un po’ disattento nell’occasione. A questo punto la
Samp si riversa in attacco, ma questa volta, il Napoli non si fa sorprendere come accaduto contro il Bari e porta a casa tre meritatissimi punti.

 
DE SANCTIS 6
GRAVA 7
CANNAVARO 5.5
CAMPAGNARO 6.5
MAGGIO 6
PAZIENZA 6
GARGANO 7
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6.5
LAVEZZI 7 (46’st Sosa sv)
CAVANI 7
MAZZARRI 7

Napoli – Chievo 1-3

4ª GIORNATA

Pellissier affossa il Napoli

Ancora una volta emergono i limiti della difesa azzurra e della panchina troppo corta

serieA
mer 22/09/10

NAPOLI

CHIEVO

stadio San Paolo
46037 spettatori
napoli chievo  
arbitro Giannoccaro – 5
guardalinee Musolino – De Luca
quarto uomo Nasca

1

3

 
     
gol 9’pt Cannavaro gol 22’pt Pellissier  
ammonizione Cannvaro gol 13’st Fernandes  
gol 29’st Pellissier  
ammonizione Fernandes  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Maggio (37’st Dumitru), Gargano (18’st Sosa), Pazienza, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Vitale, Blasi. Allenatore: Mazzarri.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Andreolli, Mandelli, Mantovani, Bentivoglio, Rigoni, Costant (10’st Fernandes), Bogliacino (40’st Sardo), Pellissier (32’st Thereau), Granoche.
Panchina: Squizzi, Jokic, Mandelli, Moscardelli. Allenatore: Pioli.

Un disastro. Alla vigilia Mazzarri aveva detto di non fidarsi del Chievo, ma in realtà, dovrebbe cominciare a non fidarsi della propria difesa. Ormai l’hanno capito tutti, se il Napoli incontra una squadra con attaccanti piccoli e veloci, che giocano palla a terra, non riesce ad arginare con facilità gli assalti alla propria area.
E dire che la gara si era subito messa bene. All’8, sugli sviluppi di un calcio d’angolo giocato corto da Hamsik e Lavezzi, quest’ultimo scodella in area un pallone morbido su cui si avventa come un falco Cannavaro che, appostato sul secondo palo, mette a segno il suo secondo gol consecutivo al San Paolo. La gioia del popolo napoletano, però, dura poco. Al 22′ Pellissier sfugge a Campagnaro e viene servito in posizione defilata da un preciso lob che l’attaccante veneto trasforma in gol con un diagonale preciso e potente, un gran gol sul quale De Sanctis non può nulla. Al questo punto il Napoli comincia a mostrare qualche carenza fisica, troppe tre partite in una settimana con turnover quasi inesistente. Il Chievo ci prova, ma è ancora il Napoli che va vicino al vantaggio. Al 38′ Gargano serve benissimo Hasmik che con un taglio perfetto si ritrova a tu per tu con Sorrentino, ma in posizione defilata; il campione slovacco dribbla l’estremo difensore avversario ma da posizione veramente proibitiva riesce comunque a colpire la parte bassa della traversa con un preciso tiro di sinistro: sarebbe stato un gol fantastico.
Il secondo tempo è quello del crollo definitivo. Si da subito Pellissier si rivela una spina nel fianco per i difensori azzurri. Infatti, al 12′ arriva il gol. Pellissier, velocissimo, accentra su di sè le attenzioni dei Napoletani e, dopo il controllo (forse con il braccio), serve l’accorrente Fernandes, appena entrato, che sfugge a Maggio e si ritrova davanti a De Sanctis per la più facile delle conclusioni. A questo punto il Napoli sembra svegliarsi. Tre minuti dopo, un cross di Lavezzi
diventa pericoloso grazie ad un difensore ospite che, nel tentativo di anticipare Cavani, rischia seriamente l’autogol. Al 22′, azione personale del Pocho che, entrato in area viene atterrato da Andreolli. Per Giannoccaro è tutto regolare, ma il difensore veronese colpisce solo l’avversario e non il pallone. Al 28′ l’occasione più ghiotta: cross di Dossena e pallone che arriva ad Hamsik che, di testa colpisce da buona posizione a colpo sicuro, ma troppo sul portiere che riesce miracolosamente a deviare. Subito dopo, purtroppo, il colpo di grazia: su rilancio di Sorrentino, la palla giunge a Cannavaro che tenta di alleggerire sul portiere, ma non si accorge dell’accorrente Pellisier, che si avventa sul pallone, salta De Sanctis in uscita e deposita comodamente in rete. Dopo questo episodio il Napoli si smarrisce e rischia anche di capitolare un’altra volta. Da segnalare soltanto l’esordio del giovane Dumitru, speriamo che torni più utile in futuro.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 5.5
CANNAVARO 5
GRAVA 5.5
MAGGIO 5.5 (37’st Dumitru sv)
PAZIENZA 6
GARGANO 5 (18’st Sosa sv)
DOSSENA 5
HAMSIK 5.5
LAVEZZI 6.5
CAVANI 6
MAZZARRI 5

Cesena – Napoli 1-4

5ª GIORNATA

Ancora un super Napoli in trasferta

Entra Cavani e la partita cambia

serieA
dom 26/09/10

CESENA

NAPOLI

stadio Manuzzi
16250 spettatori
cesena napoli  
arbitro Damato – 4.5
guardalinee Niccolai – Papi
quarto uomo Celi

1

4

 
     
gol 3’st Parolo gol 27’st Lavezzi  
ammonizione Schelotto gol 35’st Hamsik (r)  
ammonizione Lauro gol 43’st Cavani  
gol 47’st Cavani  
Gastaldello ammonizione Pazienza  

CESENA (4-3-3): Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Berger, Nagatomo, Appiah (38’st Malonga), Colucci, Parolo (18’st Caserta), Schelotto, Bogdani, Giaccherini (30’st Lauro).
Panchina: Cavalieri, Benaoulane, Tachtsidis, Jimenez. Allenatore:Ficcadenti.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cribari (29’st Cannavaro), Aronica, Zuniga, Pazienza, Yebda (15’st Gargano), Dossena, Sosa (15’st Cavani), Hamsik, Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Maggio, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Seconda vittoria consecutiva in trasferta per il Napoli che, per ora, raccoglie di più lontano da casa che tra le mura amiche. Questo può voler dire, da una lato, che la squadra ha carattere, dall’altro, invece, che quando è chiamata a condurre il gioco non riesce ad essere altrettanto concreta. Limite che si è manifestato anche nella prima frazione di gioco che, seppur dominata sul piano del possesso palla, ha palesato tutti i limiti in fase di impostazione e finalizzazione.
Il Napoli si presenta a Cesena con un ampio turn over: Cribari, che fa il suo esordio al posto di Grava, completa il reparto difensivo con Campagnaro e Aronica, a centrocampo e in attacco, invece, ritornano Yebda e Sosa che sostituiscono rispettivamente Gargano e Cavani. All’inizio la patita è abbastanza lenta, giocata più su quello fisico che su quello tattico, con il Napoli che cerca di pressare subito i portatori di palla avversari per impedirne le velocissime ripartenze. La tattica funziona e i partenopei recuperano molti palloni a centrocampo, ma, come detto, non riesce ad arrivare in porta con continuità. Infatti, il primo tiro in porta arriva solo al 15′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con un colpo di testa di Cribari: troppo poco per impensierire Antonioli. Al 17′ punizione dal limite per il Napoli, ma il tiro di Lavezzi, seppur potente, è abbastanza centrale e viene respinto agevolmente dal portiere avversario. Al 20′ è il turno di Hamsik che, ricevuto il pallone al limite dell’area ha la spazio per avanzare di un paio di metri e tirare nell’angolino basso, ma ancora una volta Antonioli è attento. Verso la mezz’ora comincia a farsi vedere anche il Cesena, ma i suoi tentativi non sono degni di nota, un tiro da lontano bloccato senza problemi da De Sanctis e un paio di colpi di testa abbondantemente a lato. Il primo tempo continua fino alla fine con lo stesso copione: il Napoli recupera molti palloni, con il tridente d’attacco che si muove molto, ma è privo di una punta vera che possa sfruttare i cross o che riesca a far salire la squadra.
Il secondo tempo inizia con un’azione personale di Zuniga che si incunea tra le maglie difensive del Cesena e, a tu per tu con il portiere avversario, sceglie la
soluzione di potenza calciando sul corpo di Antonioli. L’inizio fa ben sperare i tifosi azzurri, ma il Cesena risponde subito con un diagonale di Schelotto che finisce di poco a lato. Al 2′, l’ennesimo errore difensivo che condanna il Napoli allo svantaggio. Cribari tenta di proteggere un pallone che si sta avviando verso la lina di fondo, ma Schelotto è più veloce e, in scivolata, recupera un prezioso pallone che subito indirizza a centro area dove, Parolo, tutto solo trafigge De Sanctis. Sembra davvero un’altra giornata stregata per gli azzurri anche perchè, nell’occasione, Mazzarri viene allontanato dal campo per proteste: secondo l’allenatore Cribari avrebbe subito un fallo in occasione del gol, ma l’ingenuità del difensore azzurro è veramente imperdonabile e Schelotto si limita solo a rubargli il pallone. A questo punto il Napoli non può più continuare a giocare con i ritmi del primo tempo e, così, al 14′ entrano Cavani e Gargano al posto di Sosa e Yebda. Questa mossa cambierà la partita. Quattro minuti dopo, infatti, l’attaccante uruguaiano è già pericoloso: dribbling al limite dell’area e tiro a colpo sicuro da posizione leggermente defilata, ma Antonioli è ancora bravissimo e divia in angolo. Al 24′ Gargano colpisce la traversa con un tiro da fuori area che, dopo la deviazione di Appiah, prende una strana traiettoria che mette fuori causa il portiere avversario. Ma il gol è nell’aria e al 26′ arriva: Cavani libera Dossena sulla sinistra, cross basso verso l’area piccola sul Quale Lavezzi arriva prima di tutti e mette alle spalle di Antonioli segnando, finalmente, il suo primo gol in campionato. Il Napoli ora è animato da nuove energie e continua a premere il Cesena nella propria metà campo, finchè, al 34′, l’arbitro Damato concede un generosissimo rigore per una leggera trattenuta (fuori area) di Lauro su Zuniga che stava tagliando verso la porta avversaria per raccogliere un lancio di Hamsik. Lo stesso slovacco, per l’occasione capitano, dal dischetto non sbaglia e fa 2 a 1. A questo punto il Cesena rischia il tutto per tutto per riequilibrare le sorti dell’incontro, ma, inevitabilmente, si espone ai micidiali contropiedi del Napoli. E infatti, al 42′ Cavani colpisce: lancio di Gargano per l’attaccante uruguaiano che entra in area, mette a sedere due avversari e con un preciso sinistro colloca la sfera sul palo più lontano, lì dove Antonioli non può arrivare. Passano tre minuti e Lavezzi ha sui piedi la palla del 4 a 1, ma solo davanti alla porta sbaglia clamorosamente. Rimedia Cavani un minuto dopo: ennesimo contropiede fulminante, Lavezzi apre sulla sinistra per l’accorrente
Cavani che, di prima, dal vertice dell’area lascia partire un tiro a giro che si insacca sotto l’incrocio dei pali da lato opposto, un’azione molto simili a quella con cui nel 2006 Gilardino e Del Piero affondarono la Germania ai Mondiali.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
CRIBARI 5 (29’st Cannavaro sv)
ARONICA 6
ZUNIGA 5.5
PAZIENZA 6
YEBDA 5.5 (15’st Gargano 7)
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6.5
SOSA 4 (15’st Cavani 8)
LAVEZZI 6.5
MAZZARRI 7

Napoli – Roma 2-0

6ª GIORNATA

Un Napoli da Champions

Partita perfetta e bel gioco degli azzurri. La Roma non può nulla contro Hamsik e compagni

serieA
dom 03/10/10

NAPOLI

ROMA

stadio San Paolo
44782 spettatori
napoli roma  
arbitro Tagliavento – 5
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Bergonzi

2

0

 
     
gol 27’st Hamsik ammonizione Cassetti  
gol 38’st Juan (a) ammonizione Pizarro  
ammonizione Pazienza  
ammonizione Gargano  
ammonizione Lavezzi  
ammonizione Aronica  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro (48’st Sosa), Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (26’st Yebda), Pazienza, Dossena (30’st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Grava, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

ROMA (3-4-1-2): Lobont, Cassetti, Burdisso N., Juan, Cicinho (28’st Rosi), Pizarro, De Rossi, Riise, Menez (1’st Brighi), Totti, Borriello (22’st Vucinic).
Panchina:Doni, Burdisso G., Castellini, Baptista. Allenatore: Ranieri

Chi temeva un calo fisico dopo la partita di Bucarest è stato, per fortuna, smentito dall’atteggiamento degli azzurri in campo. Forse la Roma pensava di far stancare gli azzurri nel primo tempo, per poi colpire nel secondo sfruttando i giorni di riposo in più concessi dal calendario. Invece, è sembrato l’esatto contrario e, proprio nella seconda parte del secondo tempo, il Napoli ha costruito il suo successo: dopo qualche contropiede non sfruttato, il gol di Hamsik e l’autorete di Juan.
Nel Napoli ritornano tutti i titolari dall’inizio, solo Grava si accomoda in panchina per lasciare spazio ad Aronica. La Roma invece, mescola le carte schierando un’inedita difesa a tre, con Menez a sostegno di Totti e Borriello. La prima palla gol è della squadra di casa. Al 5′, illuminante lancio di Hamsik che pesca in area Dossena che, forse un po’ troppo frettolosamente, calcia al volo di sinistro senza inquadrare la porta. Due minuti dopo, è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con Lavezzi che, in contropiede, tra tre uomini cerca un tiro a girare di sinistro con Cavani che attendeva tutto solo il passaggio che lo avrebbe liberato da solo all’altezza del dischetto del rigore. Al 15′ si vede anche la Roma: dagli sviluppi di una punizione calciata da Totti, la palla giunge a cassetti che di prima intenzione, dal limite dell’area calcia tra le braccia di De Sanctis. Nonostante sia il Napoli a rendersi pericoloso, la partita viene giocata da entrambe le formazioni sotto ritmo e si infiamma solo grazie ad iniziative personali. E’ il caso del 25′, quando Hamsik, in contropiede, si libera di un avversario e calcia sul primo palo dove Lobont è attento. Un minuto dopo, sono i partenopei a rischiare: Riise viene dimenticato dalla difesa azzurra sulla sinistra e, nonostante abbia il tempo per calciare abbastanza comodamente, colpisce male e la palla finisce abbondantemente alta. Al 32′, però, Hamsik ha sui piedi l’occasione da gol più nitida della prima frazione di gioco: con un bel passaggio, Lavezzi trova in mezzo all’area lo slovacco che stoppa di petto a seguire e, dal limite dell’area piccola, scaglia un bolide di sinistro che, purtroppo, è centrale e finisce sul corpo di Lobont. Al 36′, torna a farsi pericolosa la Roma, con un colpo di testa di Borriello che carambola sul ginocchio di Campagnaro: De Sanctis è attento e non si fa sorprendere. Allo scadere, infine, sono gli ospiti ad andare vicini al gol: Menez scatta sul filo del fuorigioco con la difesa napoletana abbastanza alta e si invola indisturbato verso la porta partenopea. Fortunatamente, De Sanctis è attento e, con uno scatto fino al limite dell’area, riesce ad anticipare l’attaccante francese con i piedi.
Il secondo tempo ricomincia senza cambi, con il Napoli che riesce a giocare un po’ più della Roma, ma che non riesce a rendersi molto pericoloso. Tutto questo finchè al 13′ il Napoli respinge il pallone sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla giunge ad Hamsik che alza la testa e subito lancia nello spazio Cavani che entra in area e, da posizione un po’ defilata, scarica il suo sinistro contro l’attento portiere giallorosso. Al 17′, invece, è il turno di Lavezzi che sfiora l’incrocio dei pali con una bella punizione a girare sulla quale Lobont nulla avrebbe potuto. Il Napoli comincia ad accelerare e i difensori avversari non riescono ad arginare gli azzurri che arrivano più volte al cross dal fondo, ma la solita mancanza di lucidità impedisce loro di sbloccare la partita. Finalmente, al 26′, i padroni di casa passano in vantaggio: Lavezzi apre sulla sinistra per Dossena che, scattato sulla linea del fuorigioco, si porta sul fondo e crossa all’indietro per il liberissimo Hamsik che, sfruttando lo spazio liberato dal taglio di Cavani, può colpire a botta sicura nonostante l’estremo tentativo (quasi riuscito) di Lobont di respingere il pallone. La Roma cerca di reagire, soprattuto con Vucinic entrato al posto di Borriello, ma non riesce ad impensierire più di tanto i difensori azzurri. E così, al 37′, arriva il raddoppio: Maggio disturba il disimpegno giallorosso favorendo l’intervento di Yebda che subito apre sulla fascia destra per il liberissimo
Campagnaro, il cui cross in area viene deviato prima da Burdisso e poi da Juan che lo spinge in rete beffando l’incolpevole Lobont.
Cala così il sipario su una partita che il Napoli ha saputo far sua con cinismo, ma anche con il bel gioco. Tre punti preziosi che lanciano i partenopei al secondo posto in classifica.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 7 (48’st Sosa sv)
CANNAVARO 7
ARONICA 7
MAGGIO 6
PAZIENZA 6.5
GARGANO 6.5 (26’st Yebda 6)
DOSSENA 7.5 (30’st Zuniga sv)
HAMSIK 7.5
LAVEZZI 6.5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 7