Napoli – Lecce 1-0

17ª GIORNATA

Eurogol di Cavani nel recupero. Napoli secondo

L’attaccante uruguaiano regala altri tre punti agli azzurri

serieA
dom 19/12/10

NAPOLI

LECCE

stadio San Paolo
44113 spettatori
napoli lecce  
arbitro Celi 6.5
guardalinee De Luca – Barbirati
quarto uomo Nasca

1

0

 
     
gol 48’st Cavani ammonizione Fabiano  
ammonizione Santacroce  
ammonizione Gargano  
ammonizione Cavani  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce (22’st Dumitru), Cribari, Grava, Maggio, Gargano, Yebda, Dossena (35’st Vitale), Zuniga (5’st Sosa), Hamsik, Cavani.
Panchina: Iezzo, Rullo, Blasi, Maiello. Allenatore: Mazzarri.
LECCE (4-4-1-1): Rosati, Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio, Grossmuller (31′ st Rispoli), Vives (39’st Coppola), Oliveira, Mesbah, Piatti (35’st Corvia), Ofere.
Panchina: Benassi, Bertolacci, Jeda, Sini. Allenatore: De Canio.

Non è un Napoli per deboli di cuore! Tutti avranno pensato “Non possiamo segnare sempre nel recupero, oggi è andata male”, ma non avevano fatto i conti prima con il cuore di Grava, che salva sulla linea il risultato, e, poi, con il talento di Cavani che si inventa un gol da antologia.
I partenopei sono in emergenza e devono fare a meno di Cannavaro, Aronica, Campagnaro e Pazienza squalificati, situazione che costringe Mazzarri a schierare una linea difensiva inedita con Santacroce, Cribari e Grava, mentre Yebda si sistema a centrocampo. Inoltre, è ancora assente Lavezzi che, come a Genova, viene sostituito da Zuniga. Il Lecce, invece, oltre allo squalificato Chevanton, deve rinunciare a Giacomazzi e Di Michele, quindi l’ex allenatore azzurro De Canio sposta Piatti in attacco per affiancare Ofere.
La partita sembra una fotocopia di quella di mercoledì sera contro la Steaua, con il Napoli che attacca, ma senza creare grandi pericoli, e gli ospiti che tentano di sbloccare la gara con veloci ripartenze in contropiede. I primi pericoli li crea Dossena che, servito prima da Maggio e poi da Hamsik, non riesce ad inquadrare la porta. Poi è il turno di Cavani che tenta di impensierire il portiere avversario con una rovesciata, ma il suo tiro è debole. Al 26′, ancora Dossena si trova in buona posizione, sia per calciare che per servire Cavani solo davanti alla porta, ma il centrocampista azzurro sbaglia la misura sia del tiro che del passaggio e l’azione sfuma. Al 37′ ci prova anche Zuniga, ma il portiere avversario è attento e devia in angolo.
Nel secondo tempo il Napoli sembra più convinto e, già all’8′, Hamsik ha sui piedi il pallone dell’1-0, ma il suo tiro è troppo centrale e il Lecce si salva. Lecce che nei minuti successivi comincia a far capolino nell’area avversaria e, prima con Grossmuller e poi con Piatti, comincia a far suonare qualche allarme nella retroguardia partenopea. E infatti, al 34′, dopo il cambio Dumitru-Santacroce, il Lecce va vicinissimo al gol. Contropiede di Piatti che elude l’intervento di Cribari e, insieme ad Ofere, si presenta davanti a De Sanctis, ma l’egoismo dell’attaccante argentino consente al portierone azzurro di uscire e salvare il risultato. Il Napoli si rende pericoloso con Dumitru e Cribari, ma il difensore in meno si fa sentire e al 46′ il Lecce ne approfitta: altro contropiede fulmineo, il pallone arriva a Corvia che con un tocco morbido supera De Sanctis, ma quando il pallone sembrava ormai destinato ad insaccarsi, interviene Grava che con un intervento miracoloso salva tutto. Due minuti dopo, il gol: contropiede del Napoli, pallone a
Cavani che salta due uomini sulla fascia destra, si accentra, salta un altro difensore e, da 25 metri, lascia partire un bolide che si insacca sotto il sette. Il San Paolo esplode, il Napoli raggiunge la Lazio al secondo posto, a soli tre punti dal Milan. Ora i partenopei sono attesi da tre giornate che saranno un vero banco di prova per capire a quale obiettivo si può ambire: Inter in trasferta e, poi, Juventus e Fiorentina in casa.

 
DE SANCTIS 7
SANTACROCE 6 (22’st Dumitru 6)
CRIBARI 6.5
GRAVA 7.5
MAGGIO 6
GARGANO 6.5
YEBDA 6
DOSSENA 6 (35’st Vitale sv)
HAMSIK 6
ZUNIGA 6 (5’st Sosa 5.5)
CAVANI 7.5
MAZZARRI 7

Inter – Napoli 3-1

18ª GIORNATA

L’Inter risorge col Napoli

Gli azzurri falliscono l’appuntamento con il secondo posto. A segno Pazienza.

serieA
gio 06/01/11

INTER

NAPOLI

stadio San Siro
60515 spettatori
inter napoli  
arbitro Rocchi 6.5
guardalinee Padovan – Di Fiore
quarto uomo Mazzoleni

3

1

 
     
gol 3’pt Motta gol 25’pt Pazienza  
gol 37’pt Cambiasso ammonizione Aronica  
gol 10’st Motta ammonizione Campagnaro  
ammonizione Chivu  
ammonizione Zanetti  
ammonizione Maicon  

INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Cordoba, Lucio, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (41’st Muntari), Stankovic (34’st Mariga), Pandev (38’st Biabiany), Milito.
Panchina: Orlandoni, Santon, Ranocchia, Materazzi. Allenatore: Leonardo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (13’st Yebda), Pazienza (31’st Sosa), Dossena (20’st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Grava, Santacroce, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.

Inizia male il 2011 del Napoli che subisce tre gol dall’Inter, apparsa rigenerata nel fisico e nel morale dall’arrivo di Leonardo. Troppo sotto tono il Napoli per poter impensierire i campioni del mondo, ma anche la difesa a tre è un lusso che contro certe squadre non ci si può permettere: sempre in affanno la retroguardia azzurra sia quando infilata in contropiede che quando aggirata dalle azioni manovrate dei neroazzurri.
I padroni di casa devono fare a meno degli infortunati Julio Cesar, Sneider, Samuel e Coutinho e dello squalificato Eto’o, mentre il Napoli ha tutti gli uomini a disposizione e si presenta con la formazione migliore. Al terzo minuto Inter già in vantaggio: lancio dalla trequarti campo verso Milito che è bravo ad addomesticare il pallone e a servire al limite dell’area l’accorrente Motta che, di prima intenzione, trafigge De Sanctis nell’angolino basso. La reazione del Napoli non si fa attendere e al 6′ Cavani va in gol dopo un tiro cross di Dossena; purtroppo, però, l’arbitro è costretto ad annullare perchè il difensore azzurro riceve il pallone in posizione di fuorigioco. Al 10′ ancora pericoloso l’Inter: fallo di Aronica al limite dell’area, Motta si presenta sul punto di battuta, ma il suo tiro non inquadra lo specchio della porta. Il Napoli, però, sembra aver trovato un buon ritmo e comincia ad attaccare con convinzione, ma senza riuscire ad arrivare ad impensierire Castellazzi. Al 25′, per fortuna, il Napoli riesce a trovare un buco: Lavezzi batte un calcio d’angolo dalla sinistra su cui si avventa Pazienza che schiaccia in rete. Nonostante il pareggio, però, l’Inter sembra sempre essere in grado di portare la zampata vincente. Infatti, ogni ripartenza del Napoli viene sempre fermata dagli ottimi Cordoba e Lucio, mentre dalla parte opposta, i difensori azzurri si trovano sempre ad affrontare in uno contro uno gli attaccanti interisti, rischiando di essere saltati o di scoprire il fianco agli inserimenti dei centrocampisti. Così, dopo una grande occasione sprecata da Maggio al 33′, un minuto più tardi Milito, su cross di Chivu, si ritrova il pallone tra i piedi a due metri dalla porta napoletana, ma incredibilmente non inquadra lo
specchio. Al 37′ l’Inter passa di nuovo: ancora un cross, questa volta di Maicon, libera Cambiasso quasi al limite dell’area piccola che, indisturbato, colpisce di testa e mette il pallone alle spalle dell’incolpevole De Sanctis.
Nel secondo tempo ci si aspetta la reazione del Napoli e, all’inizio sembra così. Infatti, dopo 2′ Hamsik va vicinissimo al gol: Cavani crossa dal fondo in mezzo all’area dove lo slovacco, da posizione defilata, anticipa di punta la difesa avversaria, ma il pallone finisce di poco a lato. E’ questa, però, l’unica azione degna di nota del Napoli che, al 10′ si spegne definitivamente, colpito ancora una volta da Motta che di testa, su calcio d’angolo, anticipa tutti e spedisce la sfera sotto l’incrocio dei pali. Da questo momento l’Inter controlla abbastanza agevolmente il risultato. Il trio d’attacco azzurro appare notevolmente sotto tono e nemmeno l’ingresso di Yebda, Zuniga e Sosa riescono a rivitalizzare le azioni offensive partenopee che sbattono costantemente contro il muro eretto da Lucio e compagni. Anzi, il Napoli deve guardarsi anche dalle ripartenze avversarie che vanno vicini al quarto gol con Zanetti, autore di una bella percussione centrale.
Alla fine, visti i risultati del pomeriggio, con la sconfitta della Juventus e il pareggio della Lazio la situazione di classifica non cambia molto, ma a preoccupare ora è la condizione atletica dell’intera squadra che già domenica sera è chiamata ad un altra partita fondamentale contro la Juventus di Del Neri, anch’essa alla ricerca di un pronto riscatto. Questo match, insieme a quello della giornata successiva contro la Fiorentina, ci diranno se quello di stasera è stato un episodio sporadico o se il Napoli deve ridimensionare le proprie ambizioni.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 4.5
CANNAVARO 4.5
ARONICA 4.5
MAGGIO 4.5
GARGANO 4 (13’st Yebda 5)
PAZIENZA 6 (31’st Sosa 5)
DOSSENA 4.5 (20’st Zuniga 5)
HAMSIK 4.5
LAVEZZI 4.5
CAVANI 4.5
MAZZARRI 4.5

Napoli – Juventus 3-0

19ª GIORNATA

Super Cavani. Napoli vola

Una tripletta dell’uruguaiano stende la Juventus. Napoli secondo

serieA
dom 09/01/11

NAPOLI

JUVENTUS

stadio San Paolo
58666 spettatori
napoli juventus  
arbitro Morganti 7
guardalinee Faverano – Stefani
quarto uomo Tagliavento

3

0

 
     
gol 20’pt Cavani ammonizione Traorè  
gol 27’pt Cavani ammonizione Pepe  
gol 9’st Cavani  
ammonizione Dossena  
ammonizione Hamsik  
ammonizione Maggio  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Grava, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena (23’st Aronica), Hamsik (33’st Yebda), Lavezzi, Cavani (39’st Sosa).
Panchina: Iezzo, Cribari, Zuniga, Dumitru. Allenatore: Mazzarri.
JUVENTUS (4-4-2): Storari, Grygera, Bonucci, Chiellini, Traoré (1’st Grosso), Krasic, Aquilani, Marchisio, Pepe (21’st Motta), Amauri (7’st Del Piero), Toni.
Panchina: Manninger, Legrottaglie, Salihamidzic, Giannetti. Allenatore Delneri.

Ritornano le notti magiche del San Paolo… un Napoli stellare, guidato da un Cavani stratosferico affossa la Juventus che per il quarto anno consecutivo torna con 0 punti dal San Paolo che, ancora una volta, fa segnare il tutto esaurito e spinge i propri beniamini alla vittoria. Da brividi i momenti finali, con tutto lo stadio che intona “‘O surdato ‘nnammurato” per festeggiare la vittoria.
Napoli che si presenta in campo con la stessa formazione che giovedì ha perso a San Siro, con Mazzarri che opta per un solo avvicendamento in difesa, dove Grava prende il posto di Aronica. Juventus, invece, in grave emergenza, con Iaquinta e Quagliarella infortunati e Felipe Melo squalificato: tocca quindi al nuovo arrivato Toni, affiancato da Amauri, mentre Del Piero si accomoda in panchina.
Nei primi minuti la partita vive dei momenti di studio fino al 7′, quando Maggio, nel tentativo di chiudere su Pepe, da pochi passi alleggerisce su De Sanctis che blocca senza problemi nonostante il colpo di testa del compagno di quadra fosse un po’ troppo forte. Al 15′ tocca al Napoli rendersi pericoloso: con un colpo di tacco Lavezzi smarca Dossena sulla sinistra, il cui tiro cross è smanacciato in mezzo all’area da Storari, ma nessuno riesce ad intervenire sulla palla vagante. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato. Infatti, al 19′ il Napoli passa: l’azione parte dai piedi di Lavezzi che serve Gargano, il quale vede Maggio sulla destra che, in corsa, crossa un pallone invitante in mezzo all’area sul quale si avventa
Cavani che, dimenticato dai difensori juventini, ha tutto il tempo per prendere la mira e, di testa, appoggiare il pallone alle spalle dell’incolpevole Storari. La reazione degli ospiti non si fa attendere. Già al 22′ De Sanctis salva il risultato con una grande parata su tiro dal limite di Amauri. Sul calcio d’angolo Toni anticipa tutti e mette in rete di testa, ma il suo gol viene annullato per una carica sul portiere. Passata la paura, il Napoli ritorna a macinare gioco e, al 25′, Cavani avrebbe tra i piedi la palla del 2-0, ma il guardalinee segnala giustamente il fuorigioco dell’attaccante uruguaiano. Ma l’urlo del San Paolo si alza un minuto dopo: cross dalla sinistra di Dossena e, ancora una volta, il numero 7 partenopeo stacca quasi indisturbato e, di testa, firma la doppietta anticipando Traorè. I padroni di casa non mollano e, nonostante il doppio vantaggio, continuano a pressare e a creare occasioni, rendendosi pericolososi soprattutto con numerosi calci d’angolo. Nella Juventus solo Krasic riesce a fare qualcosa, ma non basta, il primo tempo si chiude sul punteggio di 2-0.
Nella ripresa ci si aspetta l’ingresso di Del Piero, ma Del Neri inserisce solo Grosso al posto di Traorè. Come nella prima frazione, gli ospiti creano la prima occasione, con Amauri che, di testa, costringe De Sanctis ad un altro miracolo. Il Napoli sembra in affanno e la juventus cerca di approfittarne inserendo anche Del Piero al posto di Amauri. Ma i partenopei, al contrario della partita persa contro l’Inter, non si sgretola con il passare dei minuti e chiude subito il conto: all’8′ Lavezzi lascia sul posto un paio di avversari e si invola per vie centrali, buon movimento di
Hamsik che viene servito sul filo del fuorigioco; lo slovacco alza la testa e pennella un pallone perfetto per l’accorrente Cavani che, in tuffo, firma la sua prima tripletta con la maglia azzurra del Napoli. A questo punto la partita si fa in discesa per i partenopei, mentre la Juventus si disunisce e non riesce ad imbastire azioni d’attacco degne di nota. Infatti, come nel primo tempo, gli ospiti si affidano a continui lanci lunghi che sono costantemente preda dei difensori napoletani. Ci sarebbe spazio anche per il 4-0, al 18′, con un contropiede di Lavezzi che salta tutta la difesa ospite, ma, sul più bello, sbaglia l’appoggio per Cavani che si trovava da solo davanti al portiere. I minuti che rimangono non riservano particolari emozioni, ma il Napoli controlla agevolmente la partita fino alla fine.
Dopo la festa è già tempo di pensare alla prossima sfida. Il calendario è favorevole e i partenopei sono attesi da un’altra partita casalinga, questa volta contro la Fiorentina, avversario ostico ma non impossibile. Dove arriverà questa squadra?

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 7
CANNAVARO 7
GRAVA 7
MAGGIO 7
GARGANO 6.5
PAZIENZA 6.5
DOSSENA 7 (23’st Aronica 6)
HAMSIK 7 (33’st Yebda sv)
LAVEZZI 7
CAVANI 9 (39’st Sosa sv)
MAZZARRI 7

Napoli – Fiorentina 0-0

20ª GIORNATA

Il Napoli non punge

Senza Hamsik i partenopei non vanno oltre lo 0-0 contro la Fiorentina

serieA
sab 15/01/11

NAPOLI

FIORENTINA

stadio San Paolo
49443 spettatori
napoli fiorentina  
arbitro Banti 7
guardalinee Iannello – Ayroldi
quarto uomo Valeri

0

0

 
     
ammonizione Campagnaro  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava (26’pt Aronica), Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Pazienza (40’st Dumitru), Gargano, Dossena, Sosa (10’st Yebda), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Cribari, Vitale, Zuniga. Allenatore: Mazzarri.
FIORENTINA (4-3-2-1): Boruc, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual, Donadel, D’Agostino, Montolivo (23’st Marchionni), Ljajic (39’st Bolatti), Santana, Gilardino (33′ st Babacar).
Panchina: Seculin, Comotto, Camporese, Zanetti. Allenatore: Mihajlovic.

Poche emozioni al San Paolo, un Napoli poco brillante si scontra contro una Fiorentina ben organizzata che concede pochissimo alla squadra di Mazzarri, orfana di Hamsik squalificato. E’ in partite come queste che si evidenzia il fatto che al Napoli manca qualcosa, manca l’uomo in grado di rompere gli equilibri in partite come questa, con un dribbling, un gran tiro da fuori. Non sempre può arrivare il gol a tempo scaduto e, se i rincalzi sono come Sosa, speriamo che nessuno si faccia male o che debba saltare altre partite per squalifica. L’altra nota stonata della serata, purtroppo, è l’infortunio di Grava per il quale, probabilmente, la stagione è finita visto che si sospetta un interessamento ai legamenti crociati del ginocchio. Peccato perchè il difensore azzurro fa sempre il suo dovere con umiltà e dedizione.
Il Napoli si schiera in campo con la stessa formazione che ha battuto domenica scorsa la Juventus, eccezion fatta per Sosa che va a sostituire lo squalificato Hamsik. Fiorentina che deve rinunciare a Vargas, Frey, Natali, Cerci e Jovetic, con Mihajlovic che conferma Santana e Ljajic a supporto di Gilardino. La squadra di casa parte subito forte e, al 2′, potrebbe già andare in vantaggio con Cavani che, innescato da Sosa, appena entrato in area lascia partire un sinistro che finisce alto sulla traversa. Il forcing dei partenopei, però, dura solo un quarto d’ora, con gli ospiti che prese le misure al gioco degli avversari, cominciano ad avvicinarsi pericolosamente all’are difesa da De Sanctis. Un paio di volte Gilardino, ma soprattutto Santana, fanno tremare i tifosi accorsi numerosi anche per questa partita. Come detto, le cose si complicano anche a causa dell’infortunio di Grava, sostituito da Aronica. Al 35′ si rivede il Napoli: sugli sviluppi di un calcio da fermo, Maggio colpisce al centro dell’area di testa, il pallone sbuca proprio davanti a Cannavaro che, però, non ha il riflesso giusto per intervenire e Boruc fa sua la sfera.
Nel secondo tempo il Napoli torna in campo più deciso e, sin da subito, schiaccia la Fiorentina nella propria metà campo. Al 10′ Mazzarri prova a cambiare assetto sostituendo un deludente Sosa (uscito tra i fischi) con Yebda e spostando più avanti Gargano. A difesa schierata è quasi impossibile per i partenopei creare qualcosa visti gli spazi intasati e la buona vena dei difensori viola che trovano soprattutto in Kroldrup e De Silvestri due baluardi insuperabili. Questa volta, però, neanche l’arma migliore del Napoli, il contropiede, funziona. Prima Gargano e poi Lavezzi, sono imprecisi nell’ultimo passaggio e l’azione non si conclude mai con un pericolo per la porta di Boruc. Nel finale di partita fa il suo ingresso in campo anche Dumitru che, però, si rende pericoloso solo con un tiro da fuori facilmente parato da Boruc e con una mischia in area. L’ultima emozione la regala Aronica che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpisce il pallone al volo, ma il suo tiro è troppo centrale per impensierire l’estremo difensore viola.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 7
CANNAVARO 7
GRAVA 6.5 (26’pt Aronica 6)
MAGGIO 5.5
GARGANO 5.5
PAZIENZA 5.5 (40’st Dumitru sv)
DOSSENA 5.5
SOSA 4 (10’st Yebda 6)
LAVEZZI 5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 5

Bari – Napoli 0-2

21ª GIORNATA

Cavani-Lavezzi, il Napoli va

Un Napoli cinico e spietato vince a Bari, ma il Milan è ancora lontano

serieA
dom 23/01/11

BARI

NAPOLI

stadio San Nicola
17879 spettatori
bari napoli  
arbitro Mazzoleni 5
guardalinee De Luca – Di Liberatore
quarto uomo Doveri

0

2

 
     
ammonizioneammonizione 22’st Parisi gol 38’pt Lavezzi  
ammonizione Raggi gol 41’st Lavezzi  
ammonizione Campagnaro  

BARI (4-4-2): Gillet, Raggi, Belmonte, Glik, Parisi, Masiello A., Pulzetti (1’st Almiron), Gazzi, Alvarez, Rudolf (33’st Rivas), Kutuzov (1’st Okaka).
Panchina:Padrelli, Crimi, Rossi, Castillo. Allenatore: Ventura.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (37’st Sosa), Pazienza, Zuniga, Hamsik (18’st Yebda), Lavezzi (44’st Dumitru), Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Dossena. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli fa suo il derby del Sud e ritorna alla vittoria in trasferta dopo oltre un mese, anche se la quadra non ha certo brillato per gioco e organizzazione. Troppo approssimativo il Bari di Ventura che, anche a causa dei numerosi infortuni, sembra ormai condannato alla retrocessione.
Come detto, oltre agli infortunati Ghezza, Barreto e Gazzi, il Bari deve fare a meno di Donati e, inizialmente, anche di Almiron e Okaka non al meglio. Nel Napoli ritorna Hamsik dopo il turno di squalifica, mentre Zuniga prende il posto di Dossena, in panchina ma reduce da un attacco febbrile. Nei primi minuti i ritmi sono abbastanza blandi finchè all’11’ arriva la prima folata del Napoli che si rente pericoloso con Maggio che, servito da Gargano, si presenta davanti a Gillet in posizione molto defilata, ma l’estremo difensore è bravo ad opporre il corpo alla conclusione ravvicinata del centrocampista partenopeo. Ma è solo un fuoco di paglia, perchè per vedere ancora un’azione degna di nota bisogna aspettare la mezz’ora, quando Hamsik recupera un buon pallone sulla trequarti e serve Lavezzi a centro area, ma il tiro dell’argentino viene deviato in corner. Il Napoli ora comincia a macinare gioco, soprattutto sulla fascia occupata da Maggio che riesce a contenere bene Alvarez e a riproporsi in avanti con pericolosità. Al 33′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Hamsik colpisce il palo di testa, ma è in fuorigioco; 5 minuti più tardi gli ospiti vanno in vantaggio. Contropiede fulmino con Cavani che lancia Lavezzi verso la porta avversaria, ma Pulzetti in un primo momento lo ferma (molto probabilmente in modo irregolare), anche se il Pocho recupera prontamente il pallone e, spalle alla porta, aspetta l’arrivo di qualche compagno guadagnandosi un calcio di punizione da buona posizione. Sul pallone va Cavani che lascia partire un rasoterra sul quale si avventa lo stesso Lavezzi che anticipa tutta la difesa e con un tocco vellutato di tacco mette la sfera alle spalle dell’incolpevole Gillet. Nei minuti successivi non succede nulla e le squadre vanno al riposo con i partenopei in vantaggio per 1-0.
Nel secondo tempo Ventura prova a muovere le acque inserendo sin dal primo minuto Okaka e Almiron. I frutti si vedono e, sin dai primi minuti, si capisce che il Bari ha voglia di trovare il pareggio, mentre il Napoli sembra voler controllare per partire in contropiede. Al 17′ arriva la prima conclusione pericolosa di padroni di casa, che vanno vicinissimi al gol con un bel sinistro dalla distanza di Rudolf, su cui De Sanctis non sarebbe mai arrivato. Al 22′, però, Parisi spegne ogni speranza per la squadra pugliese andandosi a guadagnare la seconda ammonizione per una manata ai danni di Maggio che lo aveva saltato in velocità sulla fascia. Bari in dieci e Napoli subito pericolo con una ripartenza delle sue, ma Gargano sbaglia la misura del passaggio che avrebbe consentito a Cavani di trovarsi solo davanti a Gillet. Al 38′, invece, è Lavezzi ad avere la possibilità di lanciare l’attaccante uruguaiano, ma si perde in un dribbling di troppo e l’azione sfuma. Il gol è nell’aria e, con il Bari sbilanciato alla ricerca dell’insperato pareggio, un’altra ripartenza spegne del tutto le sue velleità di rimonta. Ancora un volta Lavezzi sfugge alla difesa avversaria e, dal fondo crossa per Cavani che, da solo, appoggia comodamente in rete per il definitivo 2-0.
In attesa del bel gioco, il Napoli ritorna cinico e vincente in trasferta e risorpassa la Roma andandosi a sistemare al secondo posto solitario dietro il Milan, distante ancora quattro punti. Ma ore è tempo di accantonare un attimo il campionato, mercoledì al San Paolo arriva l’Inter per i quarti di Coppa Italia… un’altra grande notte che, speriamo, si tinga d’azzurro.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
GARGANO 5 (37’st Sosa sv)
PAZIENZA 5.5
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 6 (18’st Yebda 6)
LAVEZZI 7 (44’st Dumitru sv)
CAVANI 7
MAZZARRI 6.5

Napoli – Sampdoria 4-0

22ª GIORNATA

Cavani fa grande il Napoli

Ancora una tripletta per il Matador che setende la Samp. A segno anche Hamsik

serieA
dom 30/01/11

NAPOLI

SAMPDORIA

stadio San Paolo
48084 spettatori
napoli sampdoria  
arbitro Rocchi 7
guardalinee Padovan – Petrella
quarto uomo Celi

4

0

 
     
gol 16’pt Cavani ammonizione Tissone  
gol 45’pt Cavani ammonizione Volta  
gol 3’st Hamsik ammonizione Accardi  
gol 12’st Cavani ammonizione Ziegler  
ammonizione Yebda ammonizione Poli  
ammonizione Lavezzi  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro (24’st Cribari), Campagnaro, Zuniga, Gargano, Yebda, Dossena, Hamsik (13’st Sosa), Lavezzi, Cavani (18’st Lucarelli).
Panchina: Iezzo, Aronica, Maggio, Pazienza. Allenatore: Mazzarri.
SAMPDORIA (4-4-2): Curci, Zauri (5’st Dessena), Volta, Accardi, Ziegler, Mannini, Palombo, Tissone (24’st Poli), Guberti, Maccarone, Macheda (11’st Biabiany).
Panchina: Da Costa, Koman, Lazco, Kurtic. Allenatore:Di Carlo.

Il Napoli sembra non fermarsi più. Con una grande prestazione i partenopei si sbarazzano della Sampdoria con un secco 4-0, guidati dal trio d’attacco in forma come non mai e da una difesa attenta che fanno sembrare ingiustificati i timori della vigilia. Ad onor del vero, gli ospiti non sono più quelli incontrati nel girone d’andata visto che il mercato di gennaio ha visto la partenza di Cassano e Pazzini ma, fino a ieri, era comunque la difesa meno battuta del campionato.
Mazzarri opta per un piccolo turnover e rispetto alla formazione scesa in campo mercoledì sera in Coppa Italia, Santacroce prende il posto di Aronica, Yeba quello di Pazienza e Zuniga quello di Maggio. Gli ospiti, invece, oltre alle defezioni causate dal mercato, devono fare a meno anche di Semioli, Gastaldello, Lucchini e Pozzi, costringendo Di Carlo a schierare una linea difensiva abbastanza inedita con Volta e Accardi centrali; in attacco spazio ai nuovi arrivi Maccarone e Macheda.
All’inizio, il Napoli è un po’ contratto e, infatti, la prima emozione la regalano gli ospiti. Al 3′ tiro dal limite di Macheda, abbastanza angolato, ma non troppo potente: De Sanctis blocca a terra. Due minuti dopo, prima azione pericolosa degli azzurri: triangolazione Hamsik-Zuniga sulla fascia destra, ma il giocatore colombiano opta per un tiro cross che attraversa tutta l’area senza che nessuno riesca ad intervenire. All’11’ è ancora Macheda ad essere pericolo con un’incursione in area sulla quale fa buona guardia Cannavaro che riesce a mettere il pallone in calcio d’angolo. Al 16′ però, il Napoli passa: azione in velocità di Lavezzi che serva Cavani al limite dell’area il quale, liberatosi con un dribbling di Accardi, si presenta solo davanti a Curci e insacca il gol dell’1-0. Al 20′ gli azzurri potrebbero già raddoppiare: Lavezzi attira su di sè un paio di avversari all’altezza della bandierina del calcio d’angolo e, con un cucchiaio, serve Hamsik che subito scarica all’indietro per l’accorrente Yebda che, poco più indietro rispetto al dischetto del rigore, calcia troppo alto. Al 30′ sono ancora Hamsik e Lavezzi a rendersi pericolo si con quest’ultimo che, dpo una triangolazione con il compagno, si incunea in area dove sfruttando un errore di Curci e della difesa ospite, recupera un pallone ormai perso, ma il suo cross non riesce a raggiungere Cavani partito leggermente in ritardo. Il Napoli ormai gioca solo nella metà campo della Sampdoria, ma non riesce ad essere incisivo sotto porta, sprecando molte palle gol con Gargano, Cavani e Cannavaro. Ma al 43′ arriva il raddoppio: Hamsik lancia Cavani che, in area, viene affrontato irregolarmente da Accardi. E’ rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante uruguaiano che spiazza Curci.
Nel secondo tempo, neanche il tempo di cominciare che al 2′, dopo un occasione per Cavani, il Napoli segna subito il 3-0: Lavezzi serve in area Hamsik che stoppa di destro e di sinistro trafigge il portiere ospite con un preciso diagonale. All’11’, se ce ne fosse stato ancora bisogno, i partenopei chiudono definitivamente la partita: Gargano apre per Hamsik che si presenta tutto solo davanti a Curci e, invece di calciare, serve l’accorrente Cavani che insacca comodamente. A questo punto anche la Sampdoria si arrende e i minuti finali servono solo per far rifiatare qualche giocatore, con Mazzarri che concede cambio e
ovazione a Cavani, Hamsik e Cannavaro. Dal punto di vista del gioco si registra un’occasione per Yebda e le consuete serpentine di Lavezzi, ma il risultato non cambia fino alla fine.
Il Napoli continua così la sua corsa, ma già mercoledì si torna in campo con la difficile trasferta di Verona, nella quale gli azzurri dovranno anche fare a meno del Pocho squalificato a causa dell’ammonizione (stupida) presa per non aver rispettato la distanza in barriera: un’altra prova di maturità che il Napoli deve assolutamente superare.

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 6
CANNAVARO 6.5 (24’st Cribari sv)
CAMPAGNARO 6.5
ZUNIGA 6
GARGANO 6
YEBDA 6.5
DOSSENA 6.5
HAMSIK 7.5 (13’st Sosa 6)
LAVEZZI 7.5
CAVANI 8.5 (18’st Lucarelli 6)
MAZZARRI 7

Chievo – Napoli 2-0

23ª GIORNATA

Il Napoli torna piccolo

Partita disastrosa degli azzurri che non impensieriscono mai il Chievo

serieA
mer 02/02/11

CHIEVO

NAPOLI

stadio Bentegodi
116210 spettatori
chievo napoli  
arbitro Orsato 6
guardalinee Ghiandai – Giordano
quarto uomo Pierpaoli

2

0

 
     
gol 20’pt Moscardelli ammonizione Pazienza  
gol 5’st Sardo ammonizione Cavani  
ammonizione Rigoni ammonizione Cannavaro  
ammonizione Sardo  

CHIVEO (4-3-1-2): Sorrentino, Sardo, Mandelli, Andreolli (33’st Cesar), Mantovani, Fernandes, Rigoni, Jokic, Bogliacino (13’st Costant), Pellissier, Moscardelli (40’st Granoche).
Panchina: Squizzi, Guana, Pulzetti, Thereau. Allenatore: Pioli.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (13’st Sosa), Pazienza, Dossena, Hamsik (35’st Dumitru), Zuniga (1’st Lucarelli), Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Blasi. Allenatore: Mazzarri.

Un disastro. Nessun aggettivo è adatto, meglio di questo, a descrivere la prestazione del Napoli che, ancora una volta, non raccoglie l’opportunità di avvicinarsi al Milan, ora distante 5 punti. Per fortuna, a parte l’Inter che giocherà il posticipo di questo turno infrasettimanale, anche le inseguitrici arrancano e i partenopei perdono solo un punto nei confronti di Lazio e Roma.
I padroni di casa devono fare ancora a meno di Marcolini, mentre Mazzarri sostituisce Lavezzi, squalificato, con Zuniga; rimane a casa Yebda che ha accusato un piccolo risentimento muscolare, mentre anche i due neo acquisti Ruiz e Mascara, anche quest’ultimo squalificato, rimangono in tribuna.
Già nei primi minuti si nota che gli azzurri non riescono ad impostare attacchi degni di rilievo, poichè tutti i giocatori del Chievo pressano e chiudono tutti gli spazi. Questa situazione, come sappiamo, non è certo la più congeniale per i centrocampisti partenopei che non hanno le qualità per tenere palla e far girare la squadra. Infatti, minuto dopo minuto, i padroni di casa cominciano a premere ed è subito chiaro l’affanno del Napoli che, in più di un’occasione deve rifugiarsi in extremis in calcio d’angolo. I pericolo per la porta di De Sanctis diventano sempre più concreti e, infatti, al 20′ arriva il gol: Moscardelli viene lanciato verso la porta del Napoli con un lacio lungo, inseguito da Cannavaro che, prima, sbaglia rincorrendo l’avversario che grazie a lui non finisce in fuorigioco e, poi, non affrontandolo con decisione e permettendogli di prendere la mira e trafiggere De Sanctis con un bellissimo tiro a giro. Al 35′ è ancora un lancio lungo a mettere i brividi al Napoli, con De Sactis che è costretto ad uscire fuori are con i piedi per anticipare Pellissier, poi Moscardelli non riesce a concludere con la porta sguarnita. il primo tempo si conclude con un tentativo di Cavani che vede
Sorrentino fuori dai pali, ma sbaglia completamente il tiro che finisce fuori.
Ad inizio secondo tempo Mazzarri tenta di cambiare ed inserisce Lucarelli al posto di Zuniga, ma al 5′ Sardo si incunea nella difesa napoletana e trafigge per la seconda volta De Sanctis. Il Napoli si riversa nell’area avversaria, ma sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi in contropiede con Pellissier. Al 35′, nonostante la pressione, arriva il primo vero pericolo per la porta di Sorrentino: Maggio crossa dal fondo verso Cavani che si libera facilmente della marcatura, ma sbaglia clamorosamente il colpo di testa da pochi passi. A nulla servono gli ingressi di Sosa e Dumitru, anzi, al 39′, Moscardelli si divora il 3-0 a pochi passi da De Sanctis.
Il Napoli questa sera non è sceso in campo, speriamo che domenica contro il Cesena si possa riprendere a fare punti, perchè almeno il quarto posto deve essere alla portata degli azzurri.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 4.5
CANNAVARO 4
ARONICA 4
MAGGIO 4.5
GARGANO 4 (13’st Sosa 5)
PAZIENZA 4
DOSSENA 4
HAMSIK 4.5 (35’st Dumitru sv)
ZUNIGA 3 (1’st Lucarelli 5)
CAVANI 4
MAZZARRI 4

Napoli – Cesena 2-0

24ª GIORNATA

Cavani si risveglia e fa 18

Il Napoli torna alla vittoria e si porta a -3 dal Milan. a segno anche Sosa

serieA
dom 06/02/11

NAPOLI

CESENA

stadio San Paolo
34565 spettatori
napoli cesena  
arbitro Celi 5
guardalinee Pugiotto – Carrer
quarto uomo De Marco

2

0

 
     
gol 13’pt Cavani ammonizione Jimenez  
gol 46’st Sosa  
ammonizione Maggio  
ammonizione Santacroce  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cribari, Aronica, Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga (40’st Dossena), Hamsik (29’st Mascara), Lavezzi (45′ st Sosa); Cavani.
Panchina: Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
CESENA (4-3-3): Antonioli, Dellafiore, Von Bergen, Pellegrino, Santon, Parolo (36’st Rosina), Colucci, Caserta (8’st Sammarco), Giaccherini (26’st Budan), Bogdani, Jimenez.
Panchina: Calderoni, Felipe, Ceccarelli, Appiah. Allenatore: Ficcadenti.

Un Napoli brutto, ma concreto riscatta prontamente, almeno dal punto di vista della classifica, la sconfitta di Verona patita a metà settimana. C’è ancora da lavorare sul gioco, però, visto che dopo il vantaggio la squadra si è disunita prestando il fianco alle iniziative dei romagnoli che, fortunatamente, non sono stati comunque in grado di impensierire più di tanto De Sanctis. Certo, sul punteggio grava anche la svista dell’arbitro che, ad inizio secondo tempo, non ha convalidato il raddoppio del Napoli, nonostante il pallone avesse abbondantemente varcato la linea, ma contro la Roma, questo Napoli non potrà bastare.
Come annunciato, massiccio turn-over per la squadra di casa con difesa inedita formata da Santacroce, Aronica e Cribari, mentre a centrocampo, Yebda sostituisce lo squalificato Pazienza e Zuniga prende il posto di Dossena sulla sinistra. In attacco ritorna Lavezzi dopo aver scontato il turno di squalifica. Al contrario, gli ospiti hanno a disposizione la rosa al completo anche se i nuovi acquisti Sammarco e Rosina si accomodano in panchina. Al 3′ il Napoli è già pericoloso: cross dalla destra di Maggio, la difesa rinvia in qualche modo, ma sul pallone si avventa Zuniga che, dal vertice alto dell’area di rigore, lascia partire un destro al volo che termina di poco a lato. Al 13′ arriva già il vantaggio: azione travolgente diretta da Hamsik che porta palla fino al limite dell’area dove serve Maggio con un bellissimo passaggio filtrante; l’ala napoletana arriva sul pallone proprio qualche istante prima che questo finisca sul fondo e riesce ad effettuare il cross su cui si avventa Cavani che trafigge Antonioli. A questo punto, chi pensa ad una partita in discesa sbaglia, visto che gli azzurri vanno via via scemando, lasciando pericolosamente spazio agli avversari. E, infatti, al 23′ arriva anche il gol di Jimenez che, per fortuna, al momento del passaggio del compagno si trovava in fuorigioco. Al 36, dopo uno sterile possesso palla dei romagnoli, il Napoli organizza un altro contropiede pericoloso con Lavezzi che apre sulla sinistra per Zuniga che, da posizione leggermente defilata, calcia alto sopra la traversa. Il primo tempo termina con il Cesena in attacco che, però, non riesce ad impensierire De Sanctis.
La ripresa comincia subito con il gol fantasma di Maggio non visto dall’arbitro e dai suoi assistenti, dopo di che il Napoli riprende a giocare al piccolo trotto, lasciando al Cesena l’iniziativa. Al 28′ fa il suo esordio Mascara, ed è proprio lui che dopo un altro quarto d’ora di noia, si inventa l’assist per il primo gol italiano di Sosa che da pochi passi trafigge per la seconda volta Antonioli.
La partita finisce qui, con Mazzarri un po’ contrariato per il gioco poco brillante mostrato dalla sua squadra, ma soddisfatto per i tre punti. Ora arrivano due trasferte fondamentali, contro la Roma e contro il Villareal che diranno ancora molto sul futuro degli azzurri.

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 5.5
CRIBARI 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
GARGANO 6.5
YEBDA 6
ZUNIGA 6.5 (40’st Dossena sv)
HAMSIK 7 (29’st Mascara 6.5)
LAVEZZI 6.5 (45’st Sosa 6.5)
CAVANI 7.5
MAZZARRI 7

Roma – Napoli 0-2

25ª GIORNATA

Il Napoli batte la Roma e continua a sognare

Doppietta del solito Cavani. Il Napoli distanzia anche l’Inter

serieA
sab 12/02/11

ROMA

NAPOLI

stadio Olimpico
32354 spettatori
roma napoli  
arbitro Morganti 4
guardalinee Faverani – Stefani
quarto uomo Morganti

0

2

 
     
ammonizione Rosi gol 4’st Cavani (r)  
ammonizione Cassetti gol 38’st Cavani  
ammonizione Juan ammonizione Lavezzi  
ammonizione De Rossi ammonizione Aronica  
ammonizione Perrotta ammonizione Campagnaro  
ammonizione Dossena  

ROMA (4-3-3): Julio Sergio, Rosi, Cassetti, Juan, Riise, Taddei (1’st Menez), Simplicio (32’st Greco), De Rossi, Perrotta, Borriello, Vucinic (32’st Totti).
Panchina: Doni, Loria, Castellini, Brighi. Allenatore: Ranieri.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena (13’st Zuniga), Hamsik (28’st Yebda), Lavezzi, Cavani (39’st Mascara).
Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Sosa. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli sogna. Dopo 18 anni batte la Roma all’Olimpico e risponde al Milan che nel pomeriggio aveva superato 4-0 il Parma. Una prova di forza che lascia ben sperare per il futuro, anche se le due milanesi sembrano più attrezzate per la vittoria finale. Ma il Napoli è lì, pronto ad approfittare di un passo falso, vedremo se gli impegni europei sposteranno gli equilibri. Anche oggi una grande prestazione di Cavani, che ha fatto dimenticare la prova opaca di Lavezzi, probabilmente stanco dopo l’intera partita di mercoledì giocata in nazionale.
Roma non pervenuta, forse anche a causa di qualche decisione discutibile del suo allenatore che rinuncia inizialmente al tridente schierando Borriello e Vucinic, con Menez e Totti in panchina. Difesa inedita, invece, a causa della contemporanea squalifica di Mexes e Burdisso che costringe Ranieri a schierare Cassetti centrale e Rosi terzino destro. Tutti disponibili, invece, i giocatori del Napoli, con Mazzarri che schiera la migliore formazione possibile in attesa di vedere all’opera il difensore spagnolo Ruiz.
Dopo una prima fase di studio, la prima occasione è della Roma, con Vucinic che riesce a trovare un varco nella difesa azzurra, entra in area, ma da posizione leggermente decentrata si fa ipnotizzare da De Sanctis che compie una parata strepitosa. Da qui in poi, però, comincia il monologo del Napoli, anche se la partita si scalda un po’ troppo. Prima Rosi e Lavezzi si rendono protagonisti di un deplorevole siparietto con sputo reciproco (solo ammoniti dall’arbitro Bergonzi che non ha mai dato l’impressione di avere in pugno la gara), poi è Dossena che rischia l’espulsione per un paio di falli da ammonizione su Taddei (neanche ammonito) e, infine, lo stesso rosi ferma Cavani con un fallo di mano e, anche in questa occasione, l’arbitro non prende provvedimenti. Al 28′ il Napoli guadagna una buona posizione dal limite, ma, come al solito, gli azzurri non hanno specialisti e il tiro di Gargano è troppo debole e centrare per impensierire Julio Sergio. Il Napoli preme e i padroni di casa rischiano ancora in tre occasioni: prima con due cross pericolosi non raccolti da giocatori napoletani e, poi, con Cavani che, al 30′, sfrutta un errore di Juan ma il suo tentativo di tiro viene contenuto dalla difesa giallorossa. Negli ultimi 15 minuti la Roma tenta di uscire dalla propria metà campo, ma riesce a guadagnare solo un paio di calci d’angolo che non impensieriscono De Sanctis. Il primo tempo termina così sul punteggio di 0-0.
Nella seconda frazione di gioco, Ranieri gioca subito la carta Menez al posto di Taddei, ma è ancora il Napoli che fa la partita e, in una delle suo ripartenze, crea i presupposti per il vantaggio: al 3′ Hamsik si inserisce alle spalle della difesa lanciato da Lavezzi e, poco prima di calciare, viene atterrato in area da un leggero tocco di Juan, non clamoroso, ma sufficiente a far cadere lo slovacco. Questa volta l’arbitro vede bene e opta per il “danno procurato”. E’ rigore. Sul pallone si porta Cavani che non calcia benissimo, ma il pallone, dopo aver colpito il palo alla destra del portiere rimbalza in porta e, dopo uno strano rimpallo ritorna verso il centro dell’area con l’uruguaiano che ribadisce in gol. I giocatori della Roma protestano, ma la sfera era entrata: 1-0. Al 9′ ancora Bergonzi protagonista che risparmia un cartellino rosso a De Rossi che stende Cavani a palla ormai lontana. Dopo lo svantaggio la Roma guadagna metri di campo, con il Napoli che bada solo a difendere e a ripartire in contropiede. Gli azzurri non corrono particolari rischi visto che la reazione dei giallorossi produce solo un tiro a lato di Borriello e un buon tentativo da fuori area di Menez ben parato da De Sanctis. Ma è ancora il Napoli la squadra più pericolosa: al 31′ Lavezzi parte in posizione regolare e a tu per tu con Julio Sergio non riesce a segnare. Per fortuna, sette minuti più tardi, ci pensa a ancora Cavani: sugli sviluppi di un calcio di punizione la palla arriva sulla fascia destra a Cannavaro che alza la testa e serve un cross bellissimo per l’attaccante uruguaiano che sbuca alle spalle dei centrali della Roma e trafigge per la seconda volta l’incolpevole portiere giallorosso.
La partita finisce qui con la Roma fischiata dal proprio pubblico e il Napoli che fa festa. Ora bisogna lasciare da parte le gioie del campionato e pensare all’Europa, visto che giovedì gli azzurri ospiteranno il Villareal per la gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 7
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
GARGANO 6
PAZIENZA 6
DOSSENA 5.5 (13’st Zuniga 6.5)
HAMSIK 6.5 (28’st Yebda 6)
LAVEZZI 4.5
CAVANI 7.5 (39’st Mascara sv)
MAZZARRI 7

Napoli – Catania 1-0

26ª GIORNATA

il Napoli continua ad inseguire

Primo gol in azzurro per Zuniga. Cavani sbaglia un rigore

serieA
dom 20/02/11

NAPOLI

CATANIA

stadio San Paolo
47422 spettatori
napoli catania  
arbitro Gava 6
guardalinee Iannello – Ayroldi
quarto uomo Peruzzo

1

0

 
     
gol 25’pt Zuniga ammonizione Andujar  
ammonizione Yebda ammonizione Bergessio  
ammonizione Hamsik ammonizione Spolli  
ammonizione Santacroce  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza (31’st Gargano), Yebda, Zuniga (34’st Dossena), Hamsik, Sosa (16’st Mascara), Cavani.
Panchina: Iezzo, Ruiz, Cribari, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
CATANIA (4-3-2-1): Andujar, Potenza, Silvestre, Spolli, Marchese, Schelotto (18’st Maxi Lopez), Ledesma, Lodi, Martinho (43’pt Morimoto), Gomez (27’st Ricchiuti), Bergessio.
Panchina: Kosicky, Augustyn, Alvarez, Carboni. Allenatore: Simeone.

Massimo risultato con il minimo sforzo. Si potrebbe sintetizzare così la vittoria casalinga del Napoli che, se consideriamo anche la giornata no di Cavani (rigore calciato sul palo), l’assenza di Lavezzi e la sofferenza nel finale, assume ancora più valore.
Mazzarri si presenta alla sfida dovendo fare i conti con la stanchezza per la partita di Europa League giocata in settimana e sostituisce lo squalificato Campagnaro con Santacroce, Gargano con Yebda, Dossena con Zuniga e l’altro squalificato, Lavezzi, con Sosa. Simeone, invece, a parte gli infortunati Alvarez e Capuano, ma, inspiegabilmente fa accomodare Maxi Lopez in panchina preferendogli il neo acquisto Bergessio.
Già dai primi minuti, si capisce che il Catania imposterà una partita di contenimento e contropiede, lasciando completa iniziativa al Napoli, ma chiudendo ogni varco per impedire agli azzurri di rendersi pericolosi. Nonostante ciò, la prima palla-gol la creano gli ospiti. All’8′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Schelotto sfugge alla marcatura di Pazienza e, di testa, manda il pallone sul palo esterno. Ma il Napoli reagisce subito: sul capovolgimento di fronte, Sosa cerca il triangolo con Hamsik, ma il giocatore argentino viene trattenuto per i pantaloncini da Marchese, procurandosi il rigore. Sul dischetto si presenta Cavani, che spiazza Andujar, ma angola troppo il pallone che finisce sul palo. Scampato il pericolo, il Catania continua con la sua tattica attendista, mentre il Napoli non riesce a trovare varchi per impensierire il portiere dei siciliani, consapevole che, in partite come queste, probabilmente, un calcio di rigore è l’unica occasione per passare in vantaggio. E invece, al 24′, la fortuna gira a favore degli azzurri: tiro dal limite di Cavani che, deviato, finisce per diventare un assist per Zuniga che, appostato a centro area, trafigge Andujar con un destro preciso. Al 27′ il Napoli potrebbe raddoppiare, ma il cross dalla destra di Maggio è leggermente lungo per Cavani che, per un soffio, non colpisce di testa da ottima posizione. E’ l’ultima emozione del primo tempo che si conclude con i partenopei in vantaggio.
La seconda frazione comincia ne segno di Hamsik che, al primo minuto, sfrutta una sponda di Cavani per calciare verso la porta avversaria un sinistro velenoso che per poco non ingannava Andujar. Ma ora è il Catania che prova a fare la partita, con il Napoli che cerca di distendersi in contropiede. Al 17′ entra anche Maxi Lopez che va a rinforzare l’attacco ospite, ma fino a 15′ dalla fine, il Napoli riesce comunque a difendersi senza affanni. Poi, complice anche la stanchezza per l’impegno settimanale, quello del Catania diventa quasi un assedio. Al 34′ ci prova Morimoto di testa, ma il pallone è alto. Tre minuti più tardi tocca a Ricchiuti, ma il suo tiro da fuori area è bloccato da De Sanctis. Al 42′, ci prova Ledesma, ma il portiere azzurro, anche se con qualche affanno riesce a far sua la sfera. L’ultimo pericolo lo porta Maxi Lopez che nell’ultimo minuto di recupero, sfugge ad Aronica, ma non sfrutta il cross di Ricchiuti spedendo il pallone alto sulla traversa.
Finisce qui, con i giocatori ed il pubblico in festa, consapevoli che si tratta di una vittoria importante. Ora è tempo di preparare la meglio la settimana decisiva per le sorti del Napoli: giovedì sera trasferta a Villareal dove gli azzurri si giocheranno il passaggio del turno in Europa League, mentre lunedì il campionato propone un Milan-Napoli che, dopo vent’anni, torna ad essere decisiva per lo scudetto.

 
DE SANCTIS 6.5
SANTACROCE 6.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 7
YEBDA 6.5
PAZIENZA 6 (31’st Gargano sv)
ZUNIGA 7 (34’st Dossena sv)
HAMSIK 6.5
SOSA 6.5 (16’st Mascara 6)
CAVANI 5
MAZZARRI 7