Milan – Napoli 3-0

27ª GIORNATA

Il Milan è troppo forte per questo Napoli

Gli azzurri durano solo un quarto d’ora, poi si spengono definitivamente

serieA
lun 28/02/11

MILAN

NAPOLI

stadio San Siro
77276 spettatori
milan napoli  
arbitro Rocchi 5.5
guardalinee Maggiami – Di Liberatore
quarto uomo Tagliavento

3

0

 
     
gol 4’st Ibrahimovic (r) ammonizione Aronica  
gol 32’st Boateng ammonizione Gargano  
gol 34’st Pato  
ammonizione Pato  
ammonizione Boateng  

MILAN (4-3-1-2):Abbiati, Abate (36’st Oddo), Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (27’st Emanuelson), Gattuso, Van Bommel, Flamini, Robinho (18’st Boateng), Ibrahimovic, Pato.
Panchina: Amelia, Yepes, Seedorf, Cassano. Allenatore: Allegri.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio (34’st Sosa), Gargano (39’st Yebda), Pazienza, Dossena, Hamsik, Mascara (19’st Zuniga), Cavani.
Panchina: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli fallisce anche il secondo appuntamento fondamentale della stagione, ma questa volta, a differenza di giovedì, non ha mai dato l’impressione di poter impensierire il Milan che non ha concesso nulla ai partenopei, scavalcati in classifica anche dall’Inter. Probabilmente la squadra di casa è stata leggermente favorita dal rigore concesso un po’ generosamente dall’arbitro Rocchi, ma ha comunque dimostrato di essere più forte.
Napoli che ritrova Campagnaro dopo la squalifica, mentre Mascara sostituisce Lavezzi. Nel Milan si rivede Jankulovski che è chiamato a prendere il posto di Antonini infortunato, mentre a centrocampo Allegri non se la sente di rischiare subito Boateng e si affida a Flamini. In attacco, Pato vince il ballottaggio con Cassano e va ad affiancare Ibrahimovic e Robinho.
Dopo in primi cinque minuti di studio, il ritmo comincia ad alzarsi, con continui capovolgimenti di fronte che, però, producono solo due tiri velleitari di
Cavani e Ibrahimovic. Al 12′ ci prova anche Hamsik, ma il tiro dello slovacco termina un paio di metri a lato. Con il passare dei minuti, però, il Milan comincia a gudagnare terreno e il Napoli non riescee più a ripartire pericolosamente. AL 25′ Pazienza salva la sua difesa andando ad intercettare un passaggio di Ibrahimovic per Robinho che era pronto a ricevere tutto solo in posizione molto favorevole. Al 33′ il Milan ha l’occasione più ghiotta del primo tempo per passare in vantaggio: dopo una mischia in area il pallone arriva a Van Bommel che calcia a colpo sicuro, ma Aronica, appostato sulla linea di porta, in scivolata salva la porta di De Sanctis. Al 40′ si replica: De Sanctis è costretto ad uscire fuori dalla porta per anticipare Flamini, il Pallone arriva a Pato che, però, calcia debolmente e favorisce la respinta sulla linea ancora di Aronica. Non succede più nulla e le squadre vanno al riposo sullo 0-0, ma il Napoli sta cominciando a mostrare preoccupanti segni di fragilità.
Nel secondo tempo il Milan ricomincia subito in attacco e, al 3′ è già in vantaggio: dopo un rinvio impreciso di Cannavaro (spinto da Ibrahimovic), il pallone corre verso la linea di fondo dove si avventano Aronica e Pato che, in rovesciata tenta di rimettere in mezzo. Il difensore azzurro, per, salta con il gomito un po’ troppo alto e paga la sua ingenuità con il calcio di rigore. I giocatori del Napoli protestano, ma Roccchi è irremovibile. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic che trafigge De Sanctis, nonostante quest’ultimo avesse intuito la traiettoria del tiro. Al 9′ il Milan è ancora pericolo con un destro a giro di Pato dal limite dell’area, sul quale il portiere azzurro è pronto e reattivo, deviando la sfera in agolo. Al 14′ De Sanctis è costretto ad un altro miracolo su un tiro ravvicinato, ma il secondo gol è nell’aria. Infatti, al 31′,
Pato si invola in contropiede e, entrato in are da posizione defilata, serve al centro per l’accorrente Boateng che, perso da Aronica, segna facilmente il raddoppio. Due minuti dopo, se ancora ce ne fosse stato bisogno, Pato chiude la partita. In contropiede, il giocatore brasiliano si porta a Spasso due difensori del Napoli che non intervengono e dal limite lascia partire un gran tiro a giro che si infila sotto la traversa.
Non succede più nulla. Il Napoli esce molto ridimensionato da questa partita e, visto quello che sta facendo l’Udinese, bisogna cominciare a preoccuparsi di difendere il terzo posto che sarebbe comunque un gran risultato, insperato ad inizio stagione.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6
MAGGIO 5.5 (34’st Sosa sv)
GARGANO 4.5 (39’st Yebda sv)
PAZIENZA 5.5
DOSSENA 6
HAMSIK 5.5
MASCARA 5 (19’st Zuniga )
CAVANI 5
MAZZARRI 5

Napoli – Brescia 0-0

28ª GIORNATA

Il Napoli perde il terno per lo scudetto

0-0 in casa col Brescia. Ora anche il quarto posto è a rischio

serieA
dom 06/03/11

NAPOLI

BRESCIA

stadio San Paolo
29146 spettatori
napoli brescia  
arbitro Mazzoleni 4
guardalinee Cariolato – Manganelli
quarto uomo Brighi

0

0

 
     
ammonizione Dossena ammonizione Hetemaj  
ammonizione Aronica ammonizione Mareco  
ammonizione Cannavaro ammonizione Diamanti  
ammonizione Accardi  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (37’st Yebda), Maggio, Pazienza (28’st Lucarelli), Gargano, Dossena (14’st Mascara), Zuniga, Hamsik, Cavani.
Panchina: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Sosa. Allenatore: Mazzarri.
BRESCIA (3-5-2): Arcari, Zebina, Mareco, Zoboli, Zambelli (21’pt Accardi), Konè (38’st Eder), Hetemaj, Vass, Berardi, Diamanti (31’st Lanzafame), Caracciolo.
Panchina: Sereni, Bega, Baiocco, Possanzini. Allenatore: Iachini.

Ormai è ora di guardarsi indietro, Inter e Milan corrono toppo, quindi è meglio tenersi stretto questo terzo posto stando attenti a Lazio e Udinese. Ancora errori arbitrali, ancora un gioco che lascia a desiderare. Il Brescia ringrazia e porta a casa un punto utilissimo per la lotta per la salvezza, rischiando addirittura di vincere nei minuti finali.
Il Napoli si presenta in campo con un solo cambio rispetto alla partita di lunedì contro il Milan, con Zuniga che prende il Posto di Mascara nel tridente d’attacco. Brescia che invece che deve fare a meno di Dallamano, Cordova, Zanetti e Filippini.
Gli azzurri cominciano all’attacco e, già al 1′, sono pericolosi con Cavani che gira di tacco il cross dal corner di destra, ma Arcari è attento e blocca sulla linea di porta. All’8′ ancora il Matador va vicino alla rete, con un diagonale velenoso e potente che viene deviato in angolo da una bella parata del portiere ospite. Il Brescia sembra subire l’intraprendenza del Napoli, ma di rado, non disdegna qualche ripartenza, con Caracciolo che in più di un occasione arriva al tiro, per fortuna impreciso. Al 26′ sale in cattedra Hamisk che, su suggerimento di Campagnaro, da posizione molto defilata colpisce verso la porta bresciana, Arcari respinge verso il centro dove Cavani controlla e, di sinistro, cerca la rete, ma trova solo la deviazione di un difensore del Brescia in scivolata. Un minuto dopo, ancora lo slovacco si libera di un paio di uomini e lascia partire un sinistro a giro da fuori area che si spegno di poco sopra la traversa. Successivamente ci prova anche Zuniga che tenta di sorprendere Arcari con un colpo di testa da centro area, ma il portiere delle rondinelle riesce a deviare in angolo. Al 33′, il primo episodio contestato dal Napoli: cross dalla sinistra di Dossena, Maggio si avventa sul pallone, ma mentre cerca la coordinazione per il colpo di testa, viene spostato da un difensore bresciano. L’arbitro lascia correre e le proteste portano solo all’espulsione di Mazzarri che è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Non ci sono più emozioni, il primo tempo si conclude sullo 0-0.
Il secondo tempo ricomincia senza cambi, con il Napoli che ricomincia all’attacco, ma la sua pressione produce solo qualche calcio d’angolo, mentre gli ospiti continuano a ripartire velocemente con Caracciolo e Diamanti. Al 14′ esce Dossena ed entra Mascara, mentre al 28′ gli azzurri si giocano il tutto per tutto con l’inserimento di Lucarelli per Pazienza. Al 35′ arriva il secondo episodio contestato dagli azzurri: sugli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone il pallone arriva a Mascara che viene travolto da Mareco. L’arbitro fa finta di non vedere e lascia correre, mentre si accende una mischia tra i giocatori che si accusano vicendevolmente di condotta antisportiva. Al 39′ Lucarelli va vicino al gol con un colpo si testa salvato sulla linea, ma un minuto dopo Caracciolo si trova a tu per tu con De Sanctis, e solo l’intervento di Zuniga impedisce all’attaccante di concludere a rete. Al 42′ ancora Lucarelli ha la possibilità di portare il Napoli in vantaggio, ma il giocatore azzurro non riesce a sfruttare la corta respinta della difesa ospite su tiro di Cavani. Al 48′ il Brescia va ancora vicino alla vittoria, ma De Sanctis salva tutto dopo una palla persa da Gargano. Il portiere azzurro si ripete al 51′, quando interviene fuori area per fermare un contropiede di Caracciolo.
Finisce qui, con il Napoli che ormai sembra tagliato fuori dalla corsa scudetto. Udinese e Lazio incalzano, non bisogna distrarsi.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6.5
ARONICA 5.5 (37’st Yebda sv)
MAGGIO 6
GARGANO 4
PAZIENZA 5.5 (28’st Lucarelli 6)
DOSSENA 5.5 (14’st Mascara 5)
HAMSIK 5.5
ZUNIGA 6
CAVANI 6
MAZZARRI 5

Parma – Napoli 1-3

29ª GIORNATA

Il ritorno di Lavezzi fa bene al Napoli

3-1 sofferto in trasferta. A segno anche Hamsik e Maggio

serieA
dom 13/03/11

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
16273 spettatori
parma napoli  
arbitro Mazzoleni 5
guardalinee Grilli – Rosi
quarto uomo Valeri

1

3

 
     
gol 29’pt Palladino gol 7’st Hamsik  
espulsione 14’st Galloppa gol 12’st Lavezzi  
ammonizione Modesto gol 43’st Maggio  
ammonizione Lucarelli ammonizione Maggio  
ammonizione Valiani ammonizione Cannavaro  

PARMA (3-4-2-1): Mirante, Zaccardo, Lucarelli A., Paci, Valiani, Dzemaili, Galloppa, Modesto (44’st Pisano), Candreva (24’st Giovinco), Bojinov (15’st Crespo), Palladino.
Panchina: Pavarini, Feltscher, Felipe Oliveira, Morrone. Allenatore: Marino.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce (40’st Cribari), Cannavaro, Ruiz, Maggio, Yebda (33’st Gargano), Pazienza, Zuniga, Hamsik (46’st Mascara), Lavezzi, Cavani.
Panchina:Iezzo, Vitale, Sosa, Lucarelli C. Allenatore: Mazzarri.

Ottava vittoria in trasferta per il Napoli di Mazzarri che, nonostante non sia primo in classifica, stabilisce il record di successi esterni della sua storia. Il precedente era stato stabilito quando tra gli azzurri militava un certo Maradona e questo la dice lunga sulla mentalità che questa squadra è riuscita ad acquisire negli ultimi anni.
Tra i partenopei torna Lavezzi dopo le tre giornate di squalifica, mentre in difesa si registra il debutto di Ruiz in serie A; a centrocampo Mazzarri sceglie Yebda al posto di Gargano, mentre Santacroce va a sostituire l’infortunato Campagnaro. Nel Parma, invece, tutti disponibili a parte Amauri e gli squalificati Paletta e Gobbi, ma Marino inizialmente sceglie di lasciare in panchina Crespo e Giovinco, a vantaggio di Bojinov e Palladino.
Inizialmente, la scelta dell’allenatore emiliano si rileva vincente, con Palladino che mette in seria difficoltà la retroguardia napoletana in più di un’occasione. La prima già al 2′, con l’attaccante che sfugge a Santacroce e calcia di poco a lato. un minuto dopo, ancora il centravanti del Parma mette i brividi a
De Sanctis che respinge con i pugni. Il Napoli si vede per la prima volta all’8′ con Cavani che, dopo un rimpallo, calcia verso la porta avversaria, ma trova solo il corpo di Valiani che respinge. Al 13′ ci prova Lavezzi che, servito da Hamsik, calcia al volo sopra la traversa. Ma è solo un fuoco di paglia; Palladino, Bojinov, Galloppa e Dzemaili sono spine nel fianco per il Napoli che fatica a contenere gli attacchi degli avversari. E infatti, al 28′, arriva il gol: cross in area, pallone che si impenna sul quale di avventa Palladino che, da centro area, don un gran destro al volo infila in rete con Hamsik che, appostato sulla linea di porta, non riesce ad intervenire. A questo punto i padroni di casa, raggiunto il loro obiettivo, abbassano il proprio baricentro e, nei minuti finali, rischiano di subire il pareggio con Cavani: prima al 40′ con un tiro debole e centrale parato da Mirante e, poi, al 45′ con un colpo di testa respinto sulla linea da Dzemaili.
Il secondo tempo ricomincia con il Napoli che si riversa in attacco e già al 5′ arriva il pareggio. Azione di Lavezzi che parte da destra e mette al centro un tiro cross su cui si avventa Hamsik che, in posizione irregolare non rilevata dal guardalinee, insacca a pochi passi da Mirante. Al 10′ gli azzurri ribaltano il risultato. Hamsik serve Lavezzi che sopraggiunge al limite dell’area e il giocatore argentino, a tu per tu con l’estremo difensore avversario, nonostante un controllo leggermente difettoso trova il diagonale vincete. Al 12′ la partita vira definitivamente a favore del Napoli, quando Galloppa si rende protagonista di un bruttissimo fallo su
Hamsik che gli costa l’espulsione. L’uomo in meno irretisce ancora di più il Parma che al 15′ rischia di subire il terzo gol con un tiro dal limite di Lavezzi che si spegne di poco a lato. Al 19′ è Zuniga ad avere la palla per chiudere la partita, ma il suo tiro da buona posizione è respinto da un difensore. Si replica al 24′, ancora con il giocatore colombiano, che quando sembrava ormai fatta tira addosso a Mirante. finalmente, al 41′, dopo un paio di contropiedi falliti arriva il terzo gol: Zuniga recupera con caparbietà un pallone al limite dell’area avversaria, sulla sfera si avventa Maggio che elude la difesa emiliana e, solo davanti al portiere mette a segno la rete che chiude la partita.
Finalmente il Napoli torna alla vittoria, in una settimana in cui rallentano Inter, Milan e Lazio. D’altro canto Udinese e Roma si fanno sempre più minacciose e i tre punti di oggi sono un buon modo di rimettersi in pista. Mancano nove partite e non si può più sbagliare.

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 6 (40’st Cribari sv)
CANNAVARO 6.5
RUIZ 6.5
MAGGIO 7
YEBDA 6 (33’st Gargano 5.5)
PAZIENZA 6.5
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 7.5 (46’st Mascara sv)
LAVEZZI 7.5
CAVANI 5.5
MAZZARRI 6.5

Napoli – Cagliari 2-1

30ª GIORNATA

Il Napoli torna a -3

Una doppietta di Cavani avvicina gli azzurri alla zona scudetto

serieA
dom 20/03/11

NAPOLI

CAGLIARI

stadio San Paolo
44497 spettatori
napoli cagliari  
arbitro Damato 5
guardalinee Marzaloni – Iannello
quarto uomo Pierpaoli

2

1

 
     
gol 4’st Cavani (r) gol 12’st Acquafresca  
gol 16’st Cavani ammonizione Conti  
ammonizione Lavezzi ammonizione Ariaudo  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Victor Ruiz, Zuniga, Pazienza, Yebda, Dossena (37’st Aronica), Hamsik (34’st Mascara), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Cribari, Sosa, Blasi, Mascara, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi, Perico, Canini, Ariaudo, Agostini, Nainggolan (26’st Lazzari), Conti, Biondini, Missiroli (34’st Ragatzu), Cossu, Acquafresca.
Panchina: Pelizzoli, Magliocchetti, Dametto, Laner, Capellini. Allenatore: Donadoni

Questa volta il Napoli non tradisce le attese e tiene il passo di Inter, Udinese e Lazio, approfittando del passo falso del Milan, sconfitto a Palermo. Il distacco dalla vetta si riduce a soli tre punti, grazie al solito Matador Cavani, che ritorna al gol con una doppietta, e ad Hamsik che, nel momento in cui tutto sembrava compromesso, ha estratto dal cilindro il colpo del campione, servendo al compagno di squadra un ghiotto assist che ha permesso agli azzurri di
riportarsi in vantaggio.
I padroni di casa devono rinunciare a Maggio, squalifica e sostituito da Zuniga, a Gargano, escluso per problemi familiari, e a Campagnaro, ancora alle prese con un infortunio; al suo posto Santacroce. Mazzarri dà ancora fiduca a Ruiz che va ad occupare la posizione di centrale di sinistra. Cagliari che invece deve fare a meno di Astori, squalificato, e degli infortunati Nenè e Pisano.
Nei primi minuti il Napoli cerca di costruire gioco, ma con poca convinzione a causa del pressing asfissiante della squadra sarda che non lascia spazio alle iniziative degli azzurri. Lavezzi non sembra ispirato, e nemmeno Hamsik riesce a proporsi con continuità, lasciando isolato Cavani che non riesce a ritagliarsi lo spazio per essere pericoloso. E così, al 14′, è il Cagliari ad avere l’opportunità più limpida per andare in vantaggio:
Acquafresca, poco oltre la metà campo, scatta in posizione regolare rincorso da Santacroce che, trattenendolo per la maglia, riesce ad ostacolare l’attaccante avversario. Per fortuna del Napoli l’arbitro non vede e Acquafresca può solo calciare fuori, sbilanciato dall’intervento del difensore azzurro. Il Napoli prova a replicare e al 22′ Cavani crossa un pallone invitante in mezzo all’erea sul quale Lavezzi colpisce di testa, ma angola troppo e l’azione sfuma. Ma al 32′ è ancora il Cagliari a sfiorare il gol: Acquafresca cerca di arrivare su un cross sul quale Ruiz, nel tentativo di anticipare l’attaccante avversario, tocca di punta e per poco non scavalca De Sanctis. Il primo tempo termina 0-0, con Mazzarri arrabbiatissimo con i suoi che non riescono ad imporre il gioco.
Nel secondo tempo, il Napoli rientra in campo trasformato, con il trio offensivo che attacca gli spazi e i centrocampisti che sostengono la manovra con convinzione. E infatti, al 4′, arriva la svolta: Hamsik smarca Lavezzi in area con uno splendido colpo di tacco, con l’attaccante argentino che, in area viene vistosamente (e ingenuamente) trattenuto da Ariaudo. Sul dischetto si presenta Cavani che questa volta non sbaglia e spiazza Agazzi. Il vantaggio galvanizza gli azzurri che due minuti dopo avrebbero la possibilità di raddoppiare, ma il tiro ravvicinato di Hamsik è respinto da Ariaudo con il volto. Il Napoli sembra avere ormai la partita in pugno, ma all’11’ arriva la doccia fredda: Acquafresca si avventa su un cross e, dopo il contrasto aereo con Cannavaro, è il più lesto ad avventarsi sul pallone vagante, trafiggendo De Sanctis con un preciso rasoterra. Neanche il tempo di dare la possibilità ai soliti fantasmi di farsi avanti che il Napoli costruisce il nuovo vantaggio. Al 16′, Hamsik riceve palla sulla trequarti offensiva e, senza pensarci su neanche un attimo, serve Cavani sul filo del fuorigioco che dal limite dell’area supera Agazzi con un pallonetto preciso. Il nuovo svantaggio spegne ogni velleità da parte della squadra sarda che al 20′ rischia di capitolare ancora, ma Hamsik non gestisce al meglio un pallone favorevole in area avversaria. La partita scorre fino alla fine senza particolari emozioni, a parte un palo di Mascara e qualche sofferenza di troppo sui calci da fermo degli ospiti che, però, non riescono ad impensierire De Sanctis.
Ora il Milan è a -3 e fra due settimane, dopo la sosta per le gare della Nazionale, il Napoli ospiterà la Lazio, con le due milanesi che, probabilmente, si toglieranno punti a vicenda. Sognare non costa nulla, ma anche le squadre alle spalle degli azzurri non scherzano…

 
DE SANCTIS 6
SANTACROCE 5.5
CANNAVARO 6
RUIZ 6.5
ZUNIGA 6
YEBDA 6.5
PAZIENZA 6
DOSSENA 6 (37’st Aronica sv)
HAMSIK 7.5 (34’st Mascara 6)
LAVEZZI 6
CAVANI 8
MAZZARRI 6.5

Napoli – Lazio 4-3

31ª GIORNATA

Napoli, che emozioni!

Gli azzurri rimontano due volte la Lazio e trovano la vittoria con una tripletta di Cavani

serieA
dom 03/04/11

NAPOLI

LAZIO

stadio San Paolo
57155 spettatori
napoli lazio  
arbitro Banti 5
guardalinee Cariolato – Maggiani
quarto uomo Damato

4

3

 
     
gol 15’st Dossena gol 29’pt Mauri  
gol 17’st Cavani gol 12’st Dias  
gol 37’st Cavani (r) gol 23’st Aronica (a)  
gol 43’st Cavani ammonizione Dias  
ammonizione Dossena ammonizione Brocchi  
ammonizione Campagnaro ammonizione Sculli  
ammonizione Cavani ammonizione Mauri  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Yebda (36’st Lucarelli), Pazienza (13’st Mascara), Dossena (32’st Gargano), Hamsik, Lavezzi; Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Sosa. Allenatore: Mazzarri.
LAZIO (4-1-4-1): Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Garrido, Brocchi, Gonzalez, Bresciano (36’st Stendardo), Mauri, Sculli, Zarate (38’st Floccari).
Panchina: Berni, Scaloni, Foggia, Hernanes, Kozak. Allenatore: Reja.

Il Napoli tiene il passo del Milan, vincendo una partita incredibile nella quale gli azzurri rimontano la Lazio per due volte, regalando ai tifosi un’altalena di emozioni che vanno dallo sconforto alla gioia più immensa. Alla fine, Cavani segna altri tre gol e diventa il giocatore che nella storia del Napoli ha segnato più gol in campionato in una sola stagione con 25 reti.
Nelle file partenopee ritornano Aronica e Campagnaro in difesa, mentre Yebda è preferito a Gargano. Nella Lazio, invece, Reja deve fare a meno degli squalificati Radu, Ledesma e Matuzalem e, a sorpresa, decide di lasciare in panchina Hernanes, sostituito da Bresciano.
Nei primi minuti i padroni di casa fanno la partita, anche se i loro attacchi producono solo dei cross su cui Muslera arriva sempre prima degli attaccanti napoletani. Ma il primo vero pericolo è per la difesa del Napoli. Al 20′, la Lazio riparte in contropiede trovandosi tre contro due sulla trequarti campo; per fortuna, Zarate non si accorge del compagno libero e si intestardisce in un dribbling con il quale guadagna solo lo spazio per tirare debolmente verso De Sanctis. Dopo un minuto la risposta degli azzurri: Hamsik entra in area e, da posizione molto defilata, tenta di sorprendere il portiere laziale sul suo palo con un tiro potente. Muslera però è attento e devia in angolo. Il Napoli sembra avere il controllo del gioco, ma al 28′ arriva il gol degli ospiti con Mauri che dopo aver saltato un paio di difensori partenopei si presenta a tu per tu con De Sanctis, che supera con un tocco preciso che si insacca a fil di palo. I padroni di casa accusano il colpo e, dopo solo quattro minuti rischiano il 2-0: ancora Mauri si incunea tra le maglie della difesa azzurra, ma, per fortuna del Napoli, il suo tiro finisce di poco a lato. Al 34′, ancora un brivido: Campagnaro si avventura in un improbabile dribbling sulla trequarti, ma Sculli è attento e, dopo avr rubato palla al difensore azzurro, si lancia verso l’area avversaria; fortunatamente, l’ex genoano, in un attacco di altruismo, decide di servire Zarate che, però, non essendoci più nessun difensore del Napoli è in fuorigioco. Al 37′ si rivedono i padroni di casa, con un cross di Maggio per Dossena che, da buona posizione, non colpisce bene di testa e manda alto. Un minuto dopo, Lavezzi corre sulla fascia sinistra e lascia partire un cross sul quale Hamsik non arriva per un soffio.
Nel secondo tempo il Napoli dovrebbe cercare subito il pareggio, ma al 12′ arriva la doccia fredda per il San Paolo. Calcio di punizione dalla sinistra di Mauri che crossa un pallone velenoso verso l’area piccola, sul quale arriva per primo Dias che mette in rete. Serbra ormai tutto perduto, ma il Napoli ha il primo sussulto d’orgoglio della giornata e, nel giro di due minuti riequilibra la partita. Al 15′ Lavezzi guadagna una punizione nei pressi dell’area avversaria. Lo stesso argentino si presenta sul punto di battuta e crossa un pallone che viene deviato da un difensore verso il secondo palo, dove Dossena è pronto e, questa volta, non sbaglia. Passano due minuti e arriva anche il pareggio: la situazione è la stessa di prima, con Lavezzi che batte in area una punizione, cross deviato verso il secondo palo dove Maggio mantiene il pallone in campo e riesce a servire Cavani che, solo davanti a Muslera, insacca di testa. L’inerzia della gara sembra ormai spostata a vantaggio del Napoli, ma la Lazio non si arrende. Al 22′ Brocchi lascia partire un gran tiro da fuori area che, dopo aver colpito la parte bassa della traversa, ricade in porta, ma la terna non se ne accorge e lascia proseguire il gioco. Il pericolo sembra scampato, ma al 23′ succede ciò che non ti aspetti: Zarate si libera sulla fascia sinistra ed entra in area, il suo tiro viene deviato verso il centro dell’area da De Sanctis, ma Aronica, in vantaggio su tutti, con un goffo intervento spedisce il pallone nella sua porta. Un colpo del genere avrebbe tramortito chiunque, ma quando non ci credeva ormai nessuno, arriva il secondo sussulto d’orgoglio. Al 35′ dopo un’azione insistite del Napoli, il pallone giunge a Cavani che, solo davanti al portiere, secondo il parere dell’arbitro viene, contrastato irregolarmente da Biava: rigore ed espulsione. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante uruguaiano che non sbaglia. A questo punto Mazzarri decide di non accontentarsi ed inserisce un’altra punta, Lucarelli, che va ad affiancare Lavezzi, Hamsik, Cavani e Mascara. E al 43′ ritorna il Napoli di inizio stagione, quello che vince all’ultimo minuto: De Sanctis rilancia lungo e prima Lucarelli e poi Mascara prolungano per Cavani che da fuori area supera Muslera con un pallonetto, mandando in delirio l’intero stadio.
Con questa vittoria il Napoli approfitta anche delle sconfitte di chi insegue e mette un altro mattoncino almeno verso un piazzamento in Champions. Unica nota stonata l’ammonizione a Cavani che, diffidato, dovrà saltare la trasferta di Bologna.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5.5
ARONICA 4.5
MAGGIO 6.5
YEBDA 6.5 (36’st Lucarelli sv)
PAZIENZA 5 (13’st Mascara 6)
DOSSENA 7 (32’st Gargano sv)
HAMSIK 6.5
LAVEZZI 6.5
CAVANI 8.5
MAZZARRI 7

Bologna – Napoli 0-2

32ª GIORNATA

Il Napoli va, ma il Milan non molla

Gli azzurri vincono anche senza Cavani. Primo gol in azzurro per Mascara

serieA
dom 10/04/11

BOLOGNA

NAPOLI

stadio Dall’Ara
33092 spettatori
bologna napoli  
arbitro Orsato 6.5
guardalinee Dobosz – Passeri
quarto uomo Gervasoni

0

2

 
     
ammonizione Morleo gol 30’pt Mascara  
ammonizione Ekdal gol 46’pt Hamsik  
ammonizione Perez ammonizione Campagnaro  
ammonizione Ruiz  
ammonizione Mascara  
ammonizione Lavezzi  

BOLOGNA (3-4-1-2): Viviano, Moras, Portanova, Cherubin, Buscè, Perez, Mudingay, Morleo (12’st Rubin), Ekdal (1’st Meggiorini), Paponi (32’st Della Rocca), Di Vaio.
Panchina: Lupatelli, Britos, Mutarelli, Ramirez. Allenatore: Malesani.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ruiz, Maggio, Yebda, Pazienza, Dossena, Hamsik (32’st Gargano), Mascara (15’st Zuniga), Lavezzi (41’st Lucarelli).
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Sosa. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli ci crede e mantiene il secondo posto, anche se non arriva il tanto atteso passo falso del Milan che vince 2-1 a Firenze, ripristinando le distanze tra le due squadre.
Mazzarri deve fare a meno di Cavani, squalificato, che sostituisce con Mascara, spostando
Lavezzi al centro dell’attacco. In difesa si rivede Ruiz che vince il ballottaggio con Aronica. Tutti a disposizione, a parte Garics, per Malesani che sceglie Paponi per affiancare Di Vaio in attacco.
Lo stadio di Bologna sembra il San Paolo, colorato di azzurro dai circa 15’000 napoletani assiepati sulle tribune, ma la squadra di casa non si fa intimidire e, infatti, è sua la prima occasione della partita. Al 5′ Di Vaio viene servito in profondità da Mudingayi, ma il suo tiro finisce alto sulla traversa. La risposta azzurra è immediata, sul capovolgimento di fronte Dossena serve Lavezzi in area che, da buona posizione, manda fuori. Il Napoli comincia a macinare gioco e la difesa rossoblù comincia a soffrire visibilmente le incursioni degli esterni e di Lavazzi, supportati con attenzione e continuità da Mascara e Hamsik. La prova è nella lunga serie di calci d’angolo che gli azzurri collezionano nei primi 25 minuti, anche se da questi non scaturiscono azioni particolarmente pericolose. Il primo vero sussulto lo regala ancora Lavezzi, al 18′, il cui potente tiro viene deviato da Viviano in corner. Ma al 30′ durante uno dei numerosi affondi del Napoli, la partita si sblocca: Maggio serve in verticale Lavezzi che, di tacco, crossa al centro dove il portiere avversario, legge male la situazione e si avventa sul pallone in modo goffo, respingendolo verso il centro dove Mascara è pronto a spingere in rete il suo primo gol con la maglia partenopea. Il Bologna è stordito e il Napoli ne approfitta. Al 46′ Lavezzi e Hamsik partono sul filo del fuorigioco: il campione slovacco porta palla fin dentro l’area avversaria dove serve la sfera al compagno argentino che viene atterrato da Viviano. Rigore e ammonizione. Sul dischetto, vista l’assenza di Cavani, si presenta Hamsik che non prende rischi e sigla il 2 a 0 con un tiro centrale.
Nel secondo Malesani cambia assetto alla propria squadra, inserendo un attaccante, Meggiorini, per un centrocampista, Ekdal. La mossa sortisce subito effetto e, per il primo quarto d’ora, il gol del Bologna sembra solo questione di minuti. Al 4′ Paponi manda alto un colpo di testa, mentre al 10′ Di Vaio scatta sul filo del fuorigioco e, dopo aver saltato anche De Sanctis in uscita, per fortuna del Napoli non trova lo specchio della porta e calcia sul fondo. Al 14′ Mazzarri corre ai ripari e rinuncia alla spinta offensiva di Mascara per inserire Zuniga, giocatore più propenso alla fase difensiva. Ma è ancora il Bologna a rendersi pericoloso, al 24′, con Meggiorini, il cui tiro ravvicinato è bloccato da e Sanctis. Col passare del tempo, però, la spinta del Bologna si esaurisce e gli azzurri riescono a mantenere il mano il pallino del gioco per lunghi tratti della partita, abbassando i ritmi, spegnendo sul nascere ogni velleità degli avversari e andando anche vicino al terzo gol con Hamsik. C’è il tempo anche per vedere in campo Lucarelli, che al 41′ avrebbe anche l’opportunità di segnare se solo Zuniga fosse stato preciso nell’ultimo passaggio. L’ulimo sussulto lo regala il Bologna, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone giunge fuori area a Rubin che lascia partire un tiro diretto verso l’incrocio dei pali, ma De Sanctis si supera e devia in corner.
La partita finisce dopo quattro minuti di recupero, tra la gioia dei numerosi sostenitori napoletani che dopo anni tornano a sognare altri traguardi. Ora il calendario propone l’Udinese, ferita dopo le ultime due sconfitte subite e, quindi, da non sottovalutare visto che è ancora in corsa per un posto in Champions League e viste le difficoltà che il Napoli ha avuto nell’affrontare la squadra friulana nella partita di andata.

 
DE SANCTIS 7
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6.5
RUIZ 6
MAGGIO 6.5
YEBDA 6.5
PAZIENZA 7
DOSSENA 6.5
HAMSIK 7 (32’st Gargano sv)
MASCARA 7 (15’st Zuniga 6)
LAVEZZI 6.5 (41’st Lucarelli sv)
MAZZARRI 7

Napoli – Udinese 1-2

33ª GIORNATA

Napoli, il sogno svanisce

Inler e Denis affossano il Napoli. Inutile il gol di Mascara

serieA
dom 17/04/11

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
56757 spettatori
napoli udinese  
arbitro Morganti 6.5
guardalinee Copelli – Calcagno
quarto uomo Morganti

1

2

 
     
gol 49’st Mascara gol 10’st Inler  
ammonizione Pazienza gol 16’st Denis  
ammonizione Lavezzi espulsione 42’st Domizzi  
ammonizione Cannavaro ammonizione Asamoah  
ammonizione Handanovic  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ruiz, Maggio, Yebda (22’st Mascara), Pazienza (18’st Gargano), Dossena (30’st Lucarelli), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Zuniga. Allenatore: Mazzarri.
UDINESE (4-4-4-1): Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi, Pasquale (32’st Coda), Isla (35’pt Cuadrado), Pinzi, Inler, Armero (47’st Angella), Asamoah, Denis.
Panchina: Belardi, Battocchio, Vjdra, Corradi. Allenatore: Guidolin.

L’Udinese spezza il Sogno del Napoli che cade fragorosamente con i piedi per terra sotto i colpi di Inler e Denis. La serata no del trio d’attacco (Cavani sbaglia anche un rigore) completano l’opera, la squadra reagisce troppo tardivamente e i friulani porta a casa tre punti meritati.
Mazzarri si affida alla stessa squadra che ha battuto il Bologna nella partita precedente, con lo spagnolo Ruiz che vince ancora il ballottaggio con Aronica in difesa. Guidolin, al contrario, deve fare a meno delle sue due stelle, Di Natale e Sanchez, ma ritrova Inler a centrocampo e promuove Denis al centro dell’attacco.
Al 4′ minuti si ha subito il sentore che la serata non sarà facile: Denis addomestica un pallone al limite dell’area, si gira e di sinistro colpisce verso la porta, dove De Sanctis è bravissimo a deviare in tuffo. Al 7′ è ancora l’Udinese a rendersi pericolosa con un contropiede di Pinzi, che salta Pazienza, ma viene fermato da Ruiz proprio al momento della conclusione. A questo punto il Napoli si sveglia e, nel giro di pochi minuti, anhe la squadra partenopea crea due azioni da gol, entrambe con il suo bomber Cavani. La prima, al 9′, vede il giocatore uruguaiano lanciato in contropiede tra due avversari che, giunto al limite dell’area, ne dribbla uno rientrando sul sinistro e tenta un tiro a giro che si perde sul fondo. Tre minuti dopo, invece, il Matador si esibisce in un velenoso tiro di destro da fuori area che, questa volta, accarezza il palo.
Lo scampato pericolo porta entrambe le squadre a giocare con prudenza, anche se è il Napoli che cerca di costruire qualcosa facendo molta attenzione alle veloci ripartenze dell’Udinese, sempre molto pericolose nonostante l’assenza dei suoi due attaccanti. Al 24′ si prova Lavezzi, in ombra, ma il suo sinistro da fuori area non impensierisce Handanovic, mentre un minuto più tardi, Hamisk si libera di Zapata sulla linea di fondo, ma proprio mentre sta entrando in area, viene inspiegabilmente fermato dall’arbitro che vede un inesistente fallo dello slovacco. Sarà comunque l’unico errore della terna arbitrale.
Il secondo tempo comincia con un’occasione per il Napoli. Al 3′ Hamisk si avventa su una corta respinta di Pinzi, ma, da posizione favorevole, anche se defilata, calcia male e colpisce l’esterno della rete, probabilmente disturbato proprio da un compagno di squadra che gli passa davanti al momento di calciare. Al 7′ ci prova da fuori area Cannavaro, ma il suo tiro è distante dai pali difesi da Handanovic. Al 10′ però, arriva la doccia fredda: Inler porta palla sulla trequarti offensiva e, giunto ai venticinque metri, lascia partire un tiro con effetto ad uscire sul quale nulla puà il portiere azzurro. Il giocatore svizzero non esulta (forse perchè giocherà per il Napoli la prossima stagione), ma l’Udinese è in vantaggio. Il Napoli ora è costretto a scoprirsi per tentare il recupero, ma gli ospiti sono pericolosissimi già al 14′, con Armero che perde l’attimo per servire due suoi compagni soli in area. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato. Armero salta Pazienza e Cannavaro in velocità e serve in area Denis che, dopo essersi liberato dalla marcatura di Ruiz, stoppa di petto e di destro fulmina De Sanctis. Anche il giocatore argentino non esulta e, anzi, chiede scusa al pubblico napoletano, che tanto lo ha amato, per aver segnato. A questo punto, Mazzarri è costretto a giocarsi il tutto per tutto e, in pochi minuti, entrano Gargano, Mascara e Lucarelli, ma i frutti del forcing del Napoli arrivano solo al 28′, quando Maggio, con un colpo di testa, colpisce la traversa. I partenopei sono troppo confusionari e la serata no di Lavezzi contribuisce non poco alla mancanza di idee dei padroni di casa. Al 41′, però, la partita si potrebbe riaprire: Domizzi cintura Lucarelli in area, rigore ed espulsione. Dal dischetto si presenta Cavani, ma il suo tiro è debole e Handanovic respinge facilmente. A nulla serve il gol della bandiera di Mascara che al 49′ sfrutta un liscio di Cavani per inserirsi e, di prepotenza, scagliare il pallone alle spalle del portiere friulano.
Alla fine della serata, quindi, il Milan si trova ormai lontano, 6 punti (in realtà 7) sembrano davvero troppi da recuperare in 5 partite. Ma il Napoli ha un altro sogno da inseguire che è quello della qualificazione in Champions League per il quale ha 6 punti da gestire. Probabilmente potrebbero “bastare” 7 punti, ma è meglio non fare calcoli, soprattutto pensando che gli azzurri dovranno affrontare la trasferta di Palermo senza Cannavaro e Lavezzi.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5
RUIZ 5
MAGGIO 6
YEBDA 5 (22’st Mascara 6.5)
PAZIENZA 5 (18’st Gargano 5.5)
DOSSENA 5 (30’st Lucarelli 6)
HAMSIK 5
LAVEZZI 4.5
CAVANI 4
MAZZARRI 4

Palermo – Napoli 2-1

34ª GIORNATA

Napoli, ancora una sconfitta

Perde a Palermo ma il distacco dagli inseguitori rimane invariato

serieA
sab 23/04/11

PALERMO

NAPOLI

stadio Barbera
26778 spettatori
palermo napoli  
arbitro Damato 5.5
guardalinee Romagnoli – Nicoletti
quarto uomo Banti

2

1

 
     
gol 38’pt Balzaretti gol 2’pt Cavani (r)  
gol 46’pt Bovo (r) ammonizione Pazienza  
ammonizione Cassani ammonizione Mascara  
ammonizione Balzaretti ammonizione Maggio  
ammonizione Nocerino  
ammonizione Bovo  

PALERMO (4-3-2-1): Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic (34’st Acquah), Nocerino, Pastore, Ilicic (26’st Kasami), Hernandez.
Panchina: Benussi, Carrozzieri, Garcia, Darmian, Kurtic. Allenatore: Rossi.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cribari, Ruiz, Maggio (1’st Zuniga), Gargano, Pazienza (11’st Yebda), Dossena, Hamsik (19’st Lucarelli), Mascara, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Sosa. Allenatore: Mazzarri.

Seconda sconfitta consecutiva per il Napoli che, abbandonati i sogni scudetto, sembra accusare un pericoloso calo fisico e mentale. Fortunatamente, la debacle di Palermo è resa meno amara dai risultati negativi di Udinese e Lazio che lasciano invariato il distacco dal quarto e dal quinto posto, fermo rispettivamente a 5 e 6 punti.
Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Goian, mentre in attacco deve rinunciare agli infortunati Miccoli e Pinilla. Il Napoli, dal canto suo, deve trovare dei sostituti per Lavezzi e Cannavaro; Mazzarri opta per Cribari al centro della difesa e per Mascara come attaccante aggiunto, mentre a centrocampo torna titolare Gargano.
La partita comincia bene, con il Napoli che al primo affondo guadagna un calcio di rigore per un ingenuo fallo di mano di Cassani. Sul dischetto si presenta Cavani che, dopo l’errore della scorsa giornata, non sbaglia e fissa subito il risultato sullo 0-1, raggiungendo Di Natale in testa alla classifica dei marcatori. Da qui in poi, però, il Palermo, pur avendo ormai poco da chiudere al campionato e nonostante abbia giocato una partita intensa e dispendiosa mercoledì in Coppa Italia, comincia a premere sull’acceleratore alla ricerca del pareggio. All’8′ Abel Hernandez tira alto dal limite, mentre al 12′ i siciliani si rendono pericolosi sugli sviluppi di un calcio d’angolo: De Sanctis non trattiene un colpo di testa di Muñoz, Bovo interviene sulla respinta, ma, da pochi passi, non riesce a trovare la giusta coordinazione per inquadrare la porta. Al 17′ si rivede Cavani che, da fuori area e da posizione defilata, prova a sorprendere Sirigu con un un tiro potente che si abbassa leggermente in ritardo terminando la sua corsa sulla parte alta della rete. Ma è solo un fuoco di paglia. Al 19′ Ruiz mette in difficoltà De Sanctis con un retropassaggio mal calibrato e il portiere azzurro rinvia proprio sui piedi di Hernanes che, appena entrato in area, lascia partire un tiro rimpallato dal braccio di Campagnaro, scatenando le proteste dei giocatori palermitani. Ma è questione di minuti. Al 37′ il Palermo riparte in contropiede trovando impreparata la difesa azzurra che, sul cross dalla destra, si muove male e lascia libero sul lato opposto Balzaretti che, solo in area, prende la mira e trafigge De Sanctis riportando il risultato in parità. A questo punto, i padroni di casa non si accontentano e durante l’assalto finale, trovano anche il gol del vantaggio. Al 45′ Migliaccio viene fermato irregolarmente da Maggio in area, costringendo l’arbitro a fischiare il rigore, nonostante sugli sviluppi dell’azione Nocerino avesse comunque segnato. Sul dischetto si presenta Bovo che spiazza De Sanctis per la gioia dei tifosi di casa.
Nel secondo tempo, Mazzarri prova a cambiare qualcosa, inserendo Zuniga al posto dello spento Maggio, ma anche il secondo tempo sarà tutto a favore del Palermo. Già al 1′ Balzaretti va vicino al gol con un colpo di testa che scavalca il portiere napoletano e scheggia il palo. Al 5′ Hernandes viene atterrato in area da Cribari, ma il direttore di gara decide di non concedere la massima punizione, anche se il fallo del difensore è sembrato a tutti piuttosto netto. Al 7′ Pastore viene lanciato in contropiede e, dopo aver attirato un paio di giocatori su di sè, serve a centro area il liberissimo Hernandes che, solo davanti a De Sanctis, calcia incredibilmente alto. Mazzarri cambia ancora e inserisce Yebda al posto di Pazienza, ma la musica non cambia. Al 14′, infatti, il Palermo è ancora pericoloso, ma non riesce a finalizzare un contropiede grazie all’intervento dell’estremo difensore azzurro costretto ad uscire dalla propria area. Neanche l’iingresso di Lucarelli per Hamsik riesce a scuotere il Napoli che continua a mandare in affanno la difesa azzurra con fulminei contropiedi che, solo a causa dell’imprecisione di alcuni giocatori, non vengono finalizzati a dovere. Gli azzurri si affacciano nell’area avversaria solo con qualche cross, ma i pericoli per Sirigu sono quasi inesistenti. Al 41′ Hernanes si trova ancora da solo davanti a De Sanctis, ma sbaglia. Potrebbe essere la classica partita in cui, dopo tutte queste occasioni sprecate, gli avversari pervengono al pareggio, ma il Napoli è troppo prevedibile e non riesce a ribaltare il risultato.
Fortunatamente la giornata di campionato porta anche le sconfitte di Lazio e Udinese, lasciando il Napoli in posizione di vantaggio per la conquista del terzo posto, che consentirebbe l’accesso diretto alla fase a gironi della prossima Champions League. Archiviate queste due delusioni è già il momento di pensare alla prossima sfida, che sabato sera vedrà arrivare al San Paolo il Genoa, squadra che, come il Palermo, nonostante non abbia più obiettivi in campionato sta affrontando un buon periodo di forma e, quindi, non sarà facile guadagnarsi i tre punti necessari per continuare a sognare l’Europa che conta.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6.5
CRIBARI 6
RUIZ 5.5
MAGGIO 5.5 (1’st Zuniga 5.5)
GARGANO 5.5
PAZIENZA 5.5 (11’st Yebda 6.5)
DOSSENA 6
HAMSIK 5 (19’st Lucarelli 6)
MASCARA 6
CAVANI 6
MAZZARRI 5

Napoli – Genoa 1-0

35ª GIORNATA

Il Napoli vince e torna in Champions

Una prodezza di Hamsik regala i tre punti agli azzurri

serieA
sab 30/04/11

NAPOLI

GENOA

stadio San Paolo
52495 spettatori
napoli genoa  
arbitro Gava 6
guardalinee Altomare – Ayroldi
quarto uomo Gallione

1

0

 
     
gol 38’st Hamsik ammonizione Rafinha  
ammonizione Gargano  
ammonizione Mascara  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro (48’st Santacroce), Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza (15’st Yebda), Dossena, Hamsik (41’st Mascara), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Zuniga, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.
GENOA (4-4-2): Eduardo, Mesto (28’st Polenta), Moretti, Kaladze, Criscito, Konko (21’st Destro), Rafinha, Kucka, Antonelli, Paloschi (33’st Jelenic), Floro Flores.
Panchina: Scarpi, Carlini, Doninelli, Boselli. Allenatore: Ballardini.

Dopo due partite il Napoli ritrova i tre punti, fondamentali per la conquista del terzo posto,
aspettando il posticipo di lunedì tra Lazio e Juventus (vinto dalla
Juventus che regala la matematica certezza della quarta posizione al
Napoli ndr). Troppa sofferenza, però, e, ancora una volta, un gioco troppo sterile e inconcludente, considerando che il Genoa non ha certo forzato più di tanto. E così, è stato necessario un ottimo spunto di Hamsik che ha sopperito alle lacune in fase realizzativa dei suoi due compagni d’attacco.
Mazzarri ritrova Lavezzi, mentre in difesa Aronica torna titolare, con Ruiz che si accomoda in panchina. Ballardini e il Genoa, invece, devono far fronte alle contemporanee squalifiche di Milanetto, Dainelli e Palacio che vanno ad aggiungersi agli infortunati Veloso e Rossi. fermato in posizione di fuorigioco di rientro.
I padroni di casa partono subito forte e i ritmi elevati mettono in difficoltà la retroguardia genoana che riesce affannosamente ad arginare gli attacchi del Napoli. Nei primi 10′, infatti, gli azzurri guadagnano quatto calci d’angolo. Il primo pericolo per la porta difesa da Eduardo arriva al 12′: Lavezzi si libera al tiro dal limite dell’area, ma la sfera finisce di poco a lato. Il Genoa però non sta a guardare e, di tanto in tanto, quando i partenopei perdono palla, si rendono pericolosi in contropiede dove sfruttano la velocità di Paloschi e Floro Flores. Infatti, al 15′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il primo brivido anche per De Sanctis, ma il colpo di testa di Rafinha si perde, anche se di poco, sul fondo. Al 20′ si rivede il Napoli, sempre su calcio da fermo: Cavani guadagna una punizione sulla trequarti avversaria e, sul cross in area, Pazienza è il più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera, ma il suo tiro è leggermente fuori misura dando solo l’illusione del gol. Cinque minuti dopo, sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con una conclusione dal limite di Kucka, nei minuti successivi il Napoli va vicinissimo al vantaggio con due occasioni nelle quali Cavani non è preciso come al solito. Al 37′, altra ghiotta occasione per il Napoli: sugli sviluppi di un contropiede, la palla termina in fascia dove Gargano mette al centro per l’accorrente Lavezzi che, all’altezza del dischetto del rigore, scivola poco prima di calciare. Un minuto dopo, l’attaccante argentino prova la mezza rovesciata su cross di Hamisk, ma la mira non è precisa. Così come non lo è, per fortuna del Napoli, quella di Kucka, che non riesce a sfruttare al meglio un cross sul quale nessun difensore azzurro riesce ad intervenire.
Nel secondo tempo la partita continua sugli stessi binari di quello precedente, con il Napoli che attacca e il Genoa che cerca di rendersi pericolosa non appena ne ha l’occasione. Al 2′ Lavezzi si trova a tu per tu con Eduardo, ma da posizione defilata tenta un pallonetto che si rivela troppo debole ed impreciso per impensierire l’estremo difensore genoano. Al 5′ gli ospiti rispondono con Moretti, ma il suo colpo di testa è centrale e De Sanctis può bloccare senza problemi. All’11’ il Pocho ha ancora tra i piedi la palla dell’1-0: Eduardo non trattiene un cross di Maggio, il pallone termina tra i piedi dell’argentino che, a porta sguarnita, calcia alto sulla traversa. Al 15′ Mazzarri sostituisce Pazienza con Yebda per dare energie fresche al centrocampo e, subito, al 17′, l’algerino si rende protagonista con un bel colpo di testa salvato di ginocchio da Eduardo. Al 23′, ancora protagonista l’estremo difensore rossoblù che devia in angolo un altro colpo di testa ravvicinato, questa volta di Lavezzi. Il Napoli sembra crescere minuto dopo minuto, mentre il Genoa non riesce più a ripartire con la stessa continuità. Così, al 38′, gli sforzi dei padroni di casa vengono premiati: Cross di Lavezzi, sponda di Cavani che serve Hamsik. I giocatore slovacco, stoppa a seguire di petto e con un preciso rasoterra infila il pallone in fondo alla rete, mandando in delirio tutto il San Paolo.
Comincia così la festa del pubblico, che rabbrividisce soltanto al 48′, quando Moretti manda di poco a lato di testa. Una boccata d’ossigeno fondamentale per il Napoli che, in questo finale di stagione, sembra in crisi sia per quanto riguarda la condizione atletica, sia per quanto riguarda il gioco. Domenica prossima gli azzurri saranno attesi dall’insidiosa trasferta di Lecce, con i salentini che hanno assolutamente bisogno di punti per la salvezza. Manca poco, non bisogna mollare proprio alla fine.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6 (48’st Santacroce sv)
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6
MAGGIO 6
GARGANO 5.5
PAZIENZA 5.5 (15’st Yebda 6.5)
DOSSENA 6
HAMSIK 7 (41’st Lucarelli sv)
LAVEZZI 5
CAVANI 5
MAZZARRI 6.5

Lecce – Napoli 2-1

36ª GIORNATA

Ancora una sconfitta per il Napoli

Azzurri svogliati e nervosi. Espulso Cavani

serieA
dom 08/05/11

LECCE

NAPOLI

stadio Via del Mare
14406 spettatori
lecce napoli  
arbitro Valeri 5
guardalinee Cariolato – Calcagno
quarto uomo Mazzoleni

2

1

 
     
gol 4’st Corvia (r) gol 22’st Mascara  
gol 43’st Chevanton ammonizioneammonizione 29’st Cavani  
ammonizioneammonizione 10’st Corvia ammonizione Maggio  
ammonizione Giacomazzi ammonizione Cannavaro  
ammonizione Chevanton  

LECCE (4-4-3): Rosati, Tomovic, Gustavo, Fabiano, Mesbah, Munari (35’st Chevanton), Giacomazzi, Vives (24’st Giuliatto), Olivera, Di Michele (47’st Coppola), Corvia.
Panchina: Benassi, Donati, Brivio, Jeda. Allenatore: De Canio.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Yebda (14’st Mascara), Dossena (14’st Zuniga), Hamsik (35’st Pazienza), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Sosa. Allenatore: Mazzarri.

Un Napoli svogliato e nervoso fallisce il primo match point per assicurarsi la partecipazione alla prossima Champions League senza passare dai preliminari. Una difesa distratta, un centrocampo molle e un attacco svogliato, eccezion fatta per Mascara, rendono abbastanza facile la vita al Napoli che si sveglia soltanto nel periodo di temporanea superiorità numerica.
De Canio deve fare ancora a meno di Grossmuller e Ferrari, mentre in attacco sceglie la coppia formata da Di Michele e Corvia. Mazzarri si schiera con il solito 3-4-1-2, confermando la squadra che ha battuto il Genoa sette giorni prima, scegliendo soltanto di avvicendare Pazienza con Yebda.
La prima occasione della partita è del Lecce, al 6′, con Munari che sfrutta la prima disattenzione della difesa azzurra per colpire da buona posizione, ma il suo tiro termina sull’esterno della rete. Al 9′ è il turno di Giacomazzi che impegna De Sanctis con un tiro cross bloccato dal portiere napoletano sulla linea di porta. Al 14′ il Napoli risponde con Cavani che si rende pericoloso di testa, ma la sua conlusione è respinta dal corpo di un difensore avversario. Ma è sol un fuoco di paglia, la partita si addormenta fino al 23′, quando Corvia tenta di sbloccare la partita con una conclusione dalla distanza, senza però inquadrare la porta. Il primo tempo si trascina fino alla fine sullo 0-0.
La seconda ferazione di gioco comincia con un diagonale di Lavezzi che, dopo aver superato un paio di avversari, conclude debolmente tra le braccia del portiere. Al 4′, però, il Lecce passa in vantaggio: Valeri concede il rigore per un presunto fallo di Campagnaro su Olivera. Sul dischetto si presenta Corvia, che insacca con un tiro potente e preciso. Al 9′, però, lo stesso giocatore del Lecce ferma in modo irregolare Lavezzi sulla fascia sinistra, rimediando il secondo cartellino giallo. Lecce in dieci e Mazarri che ne approfitta per dare più spinta offensiva alla squadra, inserendo Zuniga e Mascara per Dossena e Yebda. Così, al 22′ il Napoli pareggia: angolo corto battuto da Lavezzi per Zuniga che crossa in area dove Mascara, il più piccolo di tutti, interviene di testa con il tempo giusto e riporta la situazione in parità. A questo punto, complice anche la contemporanea vittoria dell’Udinese sulla Lazio, gli azzurri avrebbero la matematica certezza del terzo posto, ma decide di complicarsi inutilmente la vita. Al 29′ Cavani rimedia la seconda ammonizione per un fallo inutile su Olivera nell’area del Lecce. Così, ristabilita la parità numerica, il Lecce riprende coraggio e, al 43′, trova il gol con Chevanton che, da fuori area, lascia partire un tiro potentissimo che si stampa prima sulla parte inferiore della traversa e, poi, ricade in porta. Il Napoli tenta di reagire, ma c’è solo il tempo per un altro colpo di testa di Mascara che termina fuori di poco.
Ora le ultime due giornate propongono le sfide contro Inter e Juventus, nelle quali il Napoli deve assolutamente guadagnare il punto che le manca visto che è probabile che l’Udinese vinca entrambe le partite. Domenica prossima, anche se l’Inter non ha niente da chidere al campionato, mancheranno Cavani e Mascara. E’ ora che Lavezzi cominci a segnare.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5.5
ARONICA 5.5
MAGGIO 5.5
GARGANO 5.5
YEBDA 6 (14’st Mascara 7)
DOSSENA 5.5 (14’st Zuniga 6.5)
HAMSIK 6 (35’st Pazienza sv)
LAVEZZI 5
CAVANI 4.5
MAZZARRI 5