Catania – Napoli 3-0

32ª
GIORNATA

Zenga c’è, il Napoli no e il
Catania passeggia

Colucci-Spinesi prima, Vargas a inizio
ripresa. 3 gol verso la salvezza

Serie A
dom
06/04/08

gol4’pt ColucciammonizioneSantacroce

CATANIA

NAPOLI

stadio Cibali
18000
spettatori
catania napoli
arbitro Orsato – 6
guardalinee Romagnoli – Bianchi
quarto uomo Ciampi

3

0

gol 17’pt Spinesi ammonizione Savini
gol 3’st Vargas
ammonizione Sardo
ammonizione Sabato
ammonizione Vargas
CATANIA (4-1-4-1): Polito, Sardo, Terlizzi, (24’st Silvestre),
Stovini, Sabato, Edusei, Izco, Colucci (36’pt Baiocco), Giac. Tedesco,
Vargas (30’st Martinez); Spinesi.
Panchina: G. Rossi, Pià, Gazzola, Silvestri. All. Zenga.
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Santacroce (24’st Grava), Cannavaro,
Domizzi, Mannini (11’st Calaiò), Pazienza, Gargano, Hamsik (36’st
Bogliacino), Savini, Lavezzi, Sosa.
Panchina: Navarro, Contini, Garics, Montervino. All. Reja.

Neanche Zenga si sarebbe aspettato un Napoli così remissivo, poco
scaltro e con un atteggiamento da vacanza precoce. E quel poco che era
riuscito a preparare prima della gara, lo tramuta subito in oro.
Soprattutto gli schemi su palle inattive su cui aveva lavorato in
sinergia con il collaboratore Vio. Al 3′ punizione dalla destra di
Colucci, i compagni fintano di uscire tutti dall’area di rigore, ed il
pallone va ad infilarsi tra Sosa e Gianello. Il Napoli non c’è, si vede
dalla reazione: molle, approssimativa, confusionaria. Passa un quarto
d’ora ed il Catania schierato con Edusei davanti alla linea di difesa a
quattro e con Colucci libero di scorrazzare tra le linee, raddoppia.
Stavolta con un’incursione da pirati sull’out destro: scatto di Sardo,
Savini viene lasciato sul posto, Domizzi non riesce a chiudere e
Spinesi, perso da Cannavaro, deposita comodamente alle spalle di
Gianello.
Soltanto alla mezzora Reja cambia atteggiamento tattico quando s’accorge
che la manovra offensiva stenta a decollare. Sposta Mannini a sinistra e
schiera il Napoli con un quattro-tre-tre peraltro malsostenuto da quel
Gargano che sbaglia l’impossibile in mezzo al campo. Così al 40′, il
Catania in controfuga manca con il neo entrato Baiocco (al posto
dell’infortunato Colucci) l’occasione per il ko definitivo.
Nella ripresa, tutti si aspettano la reazione del Napoli. Ma passano
ancora tre minuti ed è ancora il Catania su palla inattiva a triplicare:
angolo di Tedesco, Vargas piomba sul secondo palo, riprende un rimbalzo
su Savini e porta a tre le segnature degli etnei increduli davanti a
quel Napoli così facilmente addomesticabile e poco reattivo. Neanche
l’inserimento di Calaiò serve a cambiare l’andamento della gara, anzi
sciupa anche qualche ghiotta occasione da gol. Casuali la traversa di
Savini ed il palo di Lavezzi colto allo scadere. Il Catania passeggia
allegramente sulla controfigura del Napoli, perchè quello visto ieri era
solo un gruppo di buoni calciatori in gita premio in Sicilia dopo la
salvezza ottenuta. Tonificante, invece, la cura-Zenga per gli etnei.

GIANELLO 5
SANTACROCE 5 (24’st Grava 5)
CANNAVARO 5
DOMIZZI 5
MANNINI 5 (11’st Calaiò 5)
GARGANO 5
PAZIENZA 5.5
HAMSIK 5 (36’st Bogliacino sv)
SAVINI 5
LAVEZZI 5.5
SOSA 5

Napoli – Atalanta 2-0

33ª
GIORNATA

Sosa entra in campo e accende la
miccia

L’Atalanta è sotto pressione e in due
minuti è tutto deciso

Serie A
dom
13/04/08

gol
17’st Hamsik

NAPOLI

ATALANTA

stadio San Paolo
40000
spettatori
napoli atalanta
arbitro Ciampi – 6
guardalinee Chiocchi – Ciacaleoni
quarto uomo Damato

2

0

gol
19’st Lavezzi
ammonizione Contini
ammonizione Pazienza
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini
(43’st Montervino), Blasi (1’st Pazienza), Gargano, Hamsik, Savini,
Lavezzi, Calaiò (13’st Sosa).
Panchina: Navarro, Garics, Grava. All. Reja.
ATALANTA (4-4-2): Coppola, Belleri, Carrozzieri, Manfredini,
Bellini, Ferreira Pinto (22’st De Ascentis), Tissone, Guarente, Padoin,
Floccari, Paolucci (22’st S. Inzaghi).
Panchina: Forsyth, Fissore, Pellegrino, Capelli, Marconi. All. Del Neri.

Ancora loro due, Hamsik e Lavezzi, seppure con l’involontaria complicità
della terna arbitrale, regalano al Napoli una vittoria (la decima in
casa) che equivale a una salvezza quasi aritmetica. E con loro, anche la
bella prestazione di Gargano, ritornato ai livelli del girone d’andata.
In pratica, i tre gioielli a disposizione di Reja, freschi di
allungamento dei rispettivi contratti fino al 2013.
Ma la partita del sorpasso e della rivincita (all’andata finì 5- 1 per i
bergamaschi) s’infiamma solo nella ripresa, quando il Napoli decide di
cambiare marcia e presentare Sosa al posto di Calaiò. Fino a quel
momento era prevalso tale equilibrio da contare sulle dita delle mano
emozioni e interventi dei portieri (un’occasione sciupata al 3′ da
Lavezzi tutto solo davanti a Coppola). L’Atalanta, priva di Doni,
Langella e Pellegrino, riesce comunque a imbavagliare l’avversario nella
prima parte disponendosi con due linee, quella difensiva e di
centrocampo, così vicine da precludere ogni accenno di
verticalizzazione. Inconsistente, però, la fase offensiva dei
bergamaschi dove Floccari e Paolucci quasi mai impensieriscono la
retroguardia di casa che registra il ritorno di Iezzo tra i pali. Nella
ripresa, il Napoli si convince che solo alzando il ritmo può sperare di
farcela. Entra Pazienza per Blasi che alla vigilia aveva accusato
problemi intestinali. E poi al 13′, Reja sostituisce Calaiò, fino a quel
momento generoso ma improduttivo, con Sosa. Cambia tanto. Il Napoli
obbliga l’avversario a rinculare. Con Sosa, anche Lavezzi trova più
spazi: al 14′ e al 16′ si presenta due volte al cospetto di Coppola,
bravo nel respingere il secondo tentativo. Ma un minuto dopo, il gol.
Sosa allunga per Lavezzi, Coppola respinge ancora e Hamsik tutto solo
deposita in rete. L’Atalanta accusa il colpo e non riesce più ad
alleggerire la pressione. Anzi prova ad alzare la linea di difesa,
incassando il secondo gol. Al 19′ Sosa, pescato dall’inesauribile
Gargano, dalla sinistra porge al centro per Lavezzi. L’argentino entra
in spaccata con Bellini, il pallone gli carambola sulla mano e va alle
spalle di Coppola. Protesta l’Atalanta ma per Ciampi, gol valido. Del
Neri fa entrare De Ascentis e Inzaghi per Ferreira Pinto e Paolucci ma è
il Napoli, ora molto più a suo agio negli spazi, a sfiorare la terza
segnatura prima con Hamsik ( 37′) e poi con Sosa ( 45′). La rivincita è
compiuta ma Del Neri fa buon viso a cattivo gioco solo perchè l’amicizia
con Reja è sincera.

IEZZO 6
CONTINI 6
CANNAVARO 6.5
DOMIZZI 6
MANNINI 6 (43’st Montervino sv)
BLASI 6 (1’st Pazienza 6)
GARGANO 7.5
HAMSIK 7
SAVINI 6
LAVEZZI 7
CALAIO’ 5.5 (13’st Sosa 6.5)

Parma – Napoli 1-2

34ª
GIORNATA

Gioco duro e risse. Caccia all’uomo
e nervi scoperti

Il Parma finisce con 8 giocatori.
Espulso anche Reja

Serie A
dom
20/04/08

gol23’pt Budan (r)gol
46’pt Domizzi (r)

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
20000
spettatori
parma napoli
arbitro Ayroldi – 4
guardalinee Tonolini – Foschetti
quarto uomo Tommasi

1

2

ammonizione Budan gol
27’st Bogliacino
espulsione Mariga ammonizione Santacroce
espulsione Falcone ammonizione Blasi
espulsione Gasbarroni espulsione Gargano
PARMA (4-3-1-2): Bucci, D. Zenoni, Paci, Falcone, Castellini,
Morrone, Cigarini, Mariga, Gasbarroni, Budan (1’st Morfeo), C.
Lucarelli.
Panchina: Pavarini, Antonelli, Rossi, Dessena, Parravicini, Martinez.
All. Cuper.
NAPOLI (3-5-1-1): Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Domizzi (22’st
Grava), Mannini, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini (1’st Garics),
Bogliacino, Lavezzi (33’st Sosa).
Panchina: Navarro, Montervino, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja.

Tutto nasce da quei due rigori fischiati troppo frettolosamente da
Ayroldi. Sul primo, il Napoli inveisce ma resta comunque nei limiti
della protesta (ammonito Santacroce); sul secondo, invece, il Parma, che
si vede privato anche di Mariga, espulso in maniera perlomeno opinabile,
perde la testa. Né l’intervallo aiuta a placare gli animi. Anzi. Gli
emiliani scendono in campo come coloro che si sentono defraudati di
qualcosa. E con l’uomo in meno, la mettono sul piano della rissa, dei
corpo a corpo, dell’intimidazione. Probabilmente si aspettavano un
Napoli ormai tranquillo in classifica e remissivo. Ma proprio quei due
rigori e le successive conseguenze (come l’assalto a Mannini, reo di
aver simulato in occasione del rigore del pari) mandano su tutte le
furie Lavezzi e soci. Il Napoli, o perlomeno buona parte dei calciatori
partenopei, raccolgono il guanto di sfida e giocano la partita a viso
aperto, con vigoria, ribattendo colpo su colpo.
Già nel primo tempo la squadra di Reja schierata con un insolito rombo
(Bogliacino vertice alto ed una sola punta, Lavezzi) s’era fatta
minacciosa un paio di volte. Ma il Parma con Lucarelli e Budan era
riuscito a tenere botta e sui ribaltamenti di fronte a farsi vedere
dalle parti di Iezzo.
E’ nella ripresa invece che cambia tutto. Gli emiliani si lasciano
prendere dai nervi. Rincorrono Mannini per atterrarlo; Lavezzi per
fargli del male; Hamsik per impedire che possa battere a rete. Cuper
dalla panchina non riesce a riportare calma. Non ha uomini per
compensare il gap. Non ce la fa a gestire quei nove calciatori che ci
mettono il cuore ma non la testa. E così in quella che sembra una
corrida, il Napoli ha vita facile per raddoppiare, o meglio delle
praterie: da Mannini, nel frattempo spostato a sinistra, ad Hamsik, da
questi a Bogliacino che di sinistra batte Bucci. E qui si scatena il
finimondo peraltro mal gestito da Ayroldi: un fallaccio su Lavezzi
provoca la reazione di Gargano. Espulsione per lui e per Falcone. Reja
fa entrare Sosa ma due minuti dopo Gasbarroni entra malissimo su Garics,
altro cartellino rosso. In quella bagarre, brontola Reja e viene
allontano anche lui. Ormai il Parma è in balia delle onde e non pensa
che non tutto è ancora compromesso. Questa sconfitta e queste espulsioni
arrivano proprio nel momento in cui gli emiliani avevano dato segni di
ripresa, come quell’apprezzabile primo tempo contro un Napoli tranquillo
e tecnicamente superiore.

IEZZO 6
SANTACROCE 6
CANNAVARO 6.5
DOMIZZI 6 (22’st Grava 6)
MANNINI 6.5
BLASI 6.5
GARGANO 4
HAMSIK 6.5
SAVINI 5.5 (1’st Garics 6)
BOGLIACINO 7
LAVEZZI 6.5 (33’st Sosa 6)

Napoli – Siena 0-0

35ª
GIORNATA

Il Siena abbassa il ritmo, il
Napoli si adegua

E così arriva il primo 0-0 al San
Paolo

Serie A
dom
27/04/08

ammonizioneCannavaroammonizioneCoppola

NAPOLI

SIENA

stadio San Paolo
40000
spettatori
napoli siena
arbitro Giannoccaro – 6
guardalinee Costa – Iannello
quarto uomo Palanca

0

0

ammonizione Ficagna
ammonizione Maccarone
ammonizione Loria
NAPOLI (3-5-1-1): Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics,
Montervino (10’st Sosa), Pazienza, Hamsik, Mannini (39’st Calaiò),
Bogliacino, Lavezzi.
Panchina: Navarro, Grava, Cupi, Dalla Bona, Capparella. All. Reja.
SIENA (4-3-1-2): Manninger, Ficagna, Portanova, Loria, A. Rossi,
Coppola, Codrea, Vergassola, Kharja (45’st Galloppa), Maccarone (37’st
Riganò), Frick(20’st Locatelli).
Panchina: Eleftheropoulos, De Ceglie, Alberto, Jarolim. All. Beretta.

Basta poco per imbavagliare un Napoli decimato e spuntato: una buona
organizzazione difensiva, sempre otto- nove uomini al di qua della linea
del pallone, distanze molto ravvicinate tra i reparti. Così la scelta di
Reja di presentare solo Lavezzi in avanti, con Bogliacino in appoggio si
rivela improduttiva. Efficace, invece, la decisione di Beretta di
rinunciare a Locatelli e De Ceglie, non al meglio della condizione, a
favore di Rossi e Kharja. Il Siena, prudente ed accorto, riesce ad
ottenere quello che si era prefisso alla vigilia: raccogliere un punto
al San Paolo anche se ancora non basta per la salvezza aritmetica.
Pur spumeggiante nella prima parte, il Napoli arriva a fatica dalle
parti di Manninger. Il fraseggio si interrompe sempre al momento di
concludere a rete. Quasi mai Hamsik, Mannini o Bogliacino riescono ad
inserirsi in fase d’attacco o a dialogare con Lavezzi. E quasi mai gli
esterni riescono a guadagnare il fondo del campo per creare pericoli con
cross bassi nell’area toscana. Ci sarebbero volute sovrapposizioni o
scambi in velocità, ma il Napoli si adegua al ritmo basso imposto dal
Siena e la formazione di Berretta ha vita facile nel chiudere tutti i
varchi e gestire la gara a proprio piacimento. Da segnalare solo un tiro
dalla distanza di Mannini e un numero di Lavezzi deviato in angolo nel
primo tempo. Per il resto, sono attenti Ficagna e Rossi nel tamponare
sugli esterni ed altrettanto tempestivi Loria e Portanova nel chiudere
ogni varco per vie centrali, sopportati dalla linea di centrocampo,
diligente quanto ordinata.
Cambia qualcosa nella ripresa. Merito del Napoli che con l’ingresso di
Sosa e Calaiò si dispone con il tridente e riesce a creare perlomeno
qualche emozione: palo di Bogliacino al 21′, occasione gol con lo stesso
Bogliacino al 33′. Ma il Siena non resta a guardare e prova a replicare.
Beretta sostituisce Frick e Maccarone, ormai esausti nel cercare di
tenere su il pallone, con Locatelli e Riganò. Ed al 39′, l’episodio da
moviola: da Coppola il cross a cercare Riganò, che è in posizione di
fuorigioco. Sulla traiettoria s’inserisce Garics che manda il pallone
alle spalle di Iezzo. Gol da annullare? L’arbitro dice di sì valutando
come la posizione dell’attaccante interferisca con l’avversario e porti
all’intervento di Garics. Protesta la panchina senese. Nel finale il
Napoli reclama per due interventi in area di rigore ma ormai il primo
zero a zero al San Paolo sembrava scritto.

IEZZO 6
SANTACROCE 7
CANNAVARO 6.5
CONTINI 6.5
GARICS 6
MONTERVINO 6 (10’st Grava 5)
PAZIENZA 6
HAMSIK 6
MANNINI 6 (39’st Calaiò sv)
BOGLIACINO 6
LAVEZZI 6

Torino – Napoli 2-1

36ª
GIORNATA

Rosina e Di Michele danno al Toro 3
punti d’oro

Il Napoli mai davvero insidioso

Serie A
dom
04/05/08

gol26’pt Rosina (r)gol
8’st Contini

TORINO

NAPOLI

stadio Olimpico
25000
spettatori
torino napoli
arbitro De Marco – 5
guardalinee Alessandroni – Di
Liberatore
quarto uomo Giannoccaro

2

1

gol 11’st Di Michele ammonizione Domizzi
ammonizione Corini ammonizione Hamsik
ammonizione Stellone ammonizione Blasi
ammonizione Santacroce
TORINO (4-1-4-1): Sereni, Motta, Di Loreto, Lanna, M. Pisano,
Corini, Diana, (27’st Recoba), Rosina, (32’st I. Franceschini), P.
Zanetti, (9’st Grella), Di Michele, Stellone.
Panchina: Fontana, Barone, Ventola, Lazetic. All. De Biasi.
NAPOLI (3-5-1-1): Navarro, Santacroce, Contini, Cupi (20’st
Garics), Mannini (36’st Capparella), Blasi, Gargano, Hamsik, Domizzi,
Bogliacino (17’st Calaiò), Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Grava, Pazienza, Montervino. All. Reja.

Quando dopo otto minuti di gioco, Bogliacino si presenta a tu per tu con
Sereni costringendolo a salvarsi in angolo alla disperata, il Toro
intuisce che non è il caso di impostare la gara all’arma bianca. Meglio
ragionare, non fidarsi di quel Napoli compassato, prevedibile, più
narciso che voglioso di affondare i colpi. Così la formazione di De
Biasi comincia a guardarsi prima le spalle e poi a cercare di arrivare
dalle parti di Navarro con le accelerazioni improvvise di Rosina e Di
Michele. In una di queste, il portiere argentino, ingannato da una
deviazioni galeotta di un compagno, deve distendere la mano sinistra per
bloccare la sfera. Al 24′, l’episodio che sembra le ripetizione del film
visto a Parma due settimane prima: l’arbitro De Marco, dopo aver atteso
la segnalazione nell’auricolare dell’assistente di destra, fischia un
rigore a favore del Toro per un contatto in area tra Domizzi e Di
Michele. La situazione non è così plateale da giustificare una decisione
così drastica ed il Napoli s’arrabbia oltre il dovuto rimediando i primi
due cartellini gialli della giornata. Va alla battuta Rosina e Navarro è
battuto.
Chi si aspetta la reazione del Napoli, in particolare quei duecento
tifosi partenopei presenti nei distinti, resta deluso. La reazione non
c’è perchè in campo c’è qualcuno che gioca per sè, qualche altro che si
defila e i tre reparti tutto sono tranne che in sintonia tra loro. Il
Napoli si trascina stancamente in avanti senza mai un affondo sugli
esterni, mai una verticalizzazione degna di tal nome, mai un tiro nello
specchio della porta di Sereni. Ed al Toro sta bene così.
Nella ripresa qualcosa cambia, almeno sul piano delle emozioni. Dopo un
tiro di Lavezzi al primo, i partenopei si riportano in parità all’ 8′:
calcio piazzato di Bogliacino, sponda di testa di Santacroce in contatto
con Lanna, intervento in spaccata di Contini. Il Toro riapre gli occhi.
E la reazione non si fa attendere: neanche tre minuti ed in un’azione di
controfuga la sfera perviene a Di Michele tutto solo ( Santacroce
dov’era?) fa secco Navarro. Solo dopo che i granata sciupano la terza
rete con Di Michele, Reja lascia entrare Calaiò per un irriconoscibile
Bogliacino e poi Garics per Cupi. Ricomincia a tremare il Toro ma solo
quando Hamsik si presenta minaccioso dalle parti di Sereni; gli altri,
invece, si limitano a timbrare il cartellino ed i granata nel giorno
della commemorazione di Superga festeggiano una vittoria che vale la
salvezza.

NAVARRO 6
SANTACROCE 5
CONTINI 6.5
CUPI 5.5 (20’st Garics 5.5)
MANNINI 5 (36’st Capparella sv)
BLASI 5
GARGANO 6
HAMSIK 6
DOMIZZI 5
BOGLIACINO 5 (17’st Calaiò 5.5)
LAVEZZI 6

Napoli – Milan 3-1

37ª
GIORNATA

Napoli da corsa, Hamsik da favola

Milan tramortito e quasi fuori dalla
zona Champions

Serie A
dom
11/05/08

gol
35’pt Hamsik
gol50’st Seedorf

NAPOLI

MILAN

stadio San Paolo
65000
spettatori
napoli milan
arbitro Farina – 6
guardalinee Lanciano – Ayroldi
quarto uomo Ciampi

3

1

gol
24’st Domizzi (r)
ammonizione Gattuso
gol
47’st Garics
ammonizione Kaka
ammonizione Mannini ammonizione Nesta
ammonizione Sosa
ammonizione Hamsik
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini
(35’st Garics), Pazienza, Gargano, Hamsik (46’st Montervino), Savini,
Sosa, Lavezzi (43’st Bogliacino).
Panchina: Iezzo, Grava, Cupi, Calaiò. All.: Reja.
MILAN (4-4-2): Kalac, Bonera, Nesta, Kaladze, Favalli (15’st
Jankulovski), Brocchi (1’st Pato), Gattuso (24’st Serginho), Ambrosini,
Seedorf , F. Inzaghi, Kakà.
Panchina: Fiori, Gilardino, Simic, Oddo. All.: Ancelotti.

Una sinfonia. Il Napoli rintrona letteralmente il Milan. Troppo alto il
ritmo dei ragazzi di Reja, troppo feroce la loro applicazione, troppo
intenso il loro pressing. Una straordinaria prova d’orchestra, esaltata
dai virtuosismi di solisti incredibili: Hamsik su tutti e poi il solito
Lavezzi. Tre gol, un palo, una traversa, un primo tempo in cui il Milan
si è affacciato dalle parti di Navarro per la prima volta solo al 40′,
quando ormai il risultato era avviato verso un epilogo scontato (per
quel che si è visto in campo). Il Napoli che sta costruendo il futuro
può cominciare a credere anche al suo presente perché se il campionato
finisse oggi andrebbe in Coppa Uefa perché l’ottavo posto, con la
mancata concessione della licenza all’Udinese, basterebbe per aprire la
porta dell’Europa. E se anche i friulani dovessero sanare la loro
posizione, i ragazzi di Reja potrebbero essere comunque orgogliosi:
hanno messo insieme già cinquanta punti, hanno battuto al San Paolo
tutte le grandi, fatta eccezione per la Roma, possono mettere
all’incasso l’Intertoto.
Raja è stato spesso raccontato come un allenatore fuori dal tempo o
meglio superato dal tempo. Eppure la sua squadra riesce a far segnare
tutti, non solo gli attaccanti come Zalayeta (da tempo fermo per
infortunio) e Lavezzi ma anche centrocampisti come Hamsik (ieri ha
realizzato il nono gol, un bottino eccezionale), difensori come Domizzi
(alla settima rete) e giocatori di fascia come Garics (ha trovato il
guizzo vincente appena dodici minuti dopo l’ingresso in campo). Il Milan
non ha avuto scampo; soprattutto non ha scuse: è stato letteralmente
dominato in tutte le zone del campo. Ancelotti ha pagato l’assenza di
Pirlo, l’unico che in questo momento riesce a dare ordine alla manovra.
Ha provato a sistemare le cose predisponendo la squadra secondo le
logiche del 4-4-2. Poi, però, si è incartato, alla ricerca del pareggio:
ha spedito in campo Pato (che ha mandato alle stelle al 37′ della
ripresa la palla che avrebbe potuto riaprire la partita) e ha
«riconfigurato» la squadra con un 4-3-1-2 che aveva poco senso perché
Seedorf invitato a fare il regista non ha più le caratteristiche che
quel ruolo richiede (lui ha bisogno di spazi in cui liberare la potenza
e per giunta, porta troppo palla).
Messi all’angolo, incapaci di aprire varchi nella ordinatissima difesa
napoletana (Canavaro ha letteralmente annullato Kakà), i rossoneri hanno
perduto la testa finendo per incattivire una partita che di cattiveria
non aveva proprio bisogno. Eppure al 32′ della ripresa, con Mannini per
terra con i crampi, invitato a mandare la palla fuori per consentire i
soccorsi, Ambrosini ha de­ciso di tirare avanti, dando il vita così a un
pressing ferocissimo da parte del Napoli. Conclusione: palla fuori non
per gentile concessione ma perché recuperata e parapiglia in campo
sedato da Farina e dall’assistente Lanciano. Di fronte a un Napoli
giovane e fresco, che vinceva tutti i duelli in velocità e arrivava
sempre prima dell’avversario sul pallone, il Milan ha mostrato tutte le
sue rughe. Quando Hamsik si è fatto settanta metri di campo per poi
battere di destro dal limite Kalac, nessuno è parso in grado di opporsi
alla sua corsa disinvolta. Quando sempre Hamsik al 22′ della ripresa ha
messo in profondità una palla per Lavezzi, Nesta ha opposto allo scatto
bruciante dell’argentino solo un intervento falloso provocando così il
rigore del raddoppio. Quando al 47′ della ripresa, Montervino entrato da
appena un minuto ha fatto il vuoto sulla corsia che Bonera avrebbe
dovuto presidiare e ha messo in mezzo all’area un cross perfetto, Kalac
non ha avuto la giusta reattività per anticipare Garics ed evitare la
terza resa. E significa poco il gol su punizione di Seedorf, perché se
il palo non avesse fermato una conclusione dal limite di Bogliacino e la
traversa una spettacolare conclusione a giro di Hamsik, le dimensioni
della sconfitta avrebbero potuto assumere i caratteri della goleada.

NAVARRO 6.5
CANNAVARO 7
CONTINI 6
DOMIZZI 7
MANNINI 7 (35’st Garics 7)
BLASI 5
GARGANO 7
HAMSIK 8 (46’st Montervino 6.5)
SAVINI 6.5
SOSA 6.5 (43’st Bogliacino sv)
LAVEZZI 7.5

Lazio – Napoli 2-1

38ª
GIORNATA

Napoli appagato dal successo sul
Milan

Il presidente De Laurentiis annuncia
la partecipazione all’Intertoto

Serie A
dom
18/05/08

gol14’pt Rocchigol
38’st Domizzi

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico
14000
spettatori
lazio napoli
arbitro Velotto – 6
guardalinee Di Fiore – Franzi
quarto uomo Caravetta

2

1

gol 26’st Firmani ammonizione Contini
ammonizione Dabo ammonizione Pazienza
ammonizione Firmani ammonizione Domizzi
ammonizione Tare
LAZIO (4-3-1-2): Muslera, Behrami (34’st Kolarov), Rozehnal,
Radu, Zauri, Dabo (16’st Firmani), Ledesma, Mutarelli (1’st Manfredini),
Mauri, Rocchi, Tare.
Panchina: Ballotta, Artipoli, Vignaroli, Bianchi. All. Delio Rossi.
NAPOLI (3-5-1-1): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini
(17’st Garics), Blasi (30’st Montervino), Gargano, Pazienza, Savini,
Bogliacino (1’st Sosa), Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Cupi, Capparella. All. Reja.

Dopo i due gol al Genoa a Marassi, due gol anche al Napoli: La Lazio ha
chiuso il suo tormentato campionato con due vittorie consecutive che
danno una dimensione almeno più accettabile alla sua classifica. Non è
stata una partita da spellarsi le mani, ma le due squadre hanno comunque
onorato l’impegno con una prestazione decente mettendo in mostra anche
qualche idea e qualche individualità. Il Napoli, poco brillante sul
piano fisico, ha dato l’impressione di aver pagato oltre misura il
“grande sforzo” di domenica scorsa con il Milan. Probabilmente era
quello l’ultimo grande appuntamento della squadra partenopea sicchè
all’Olimpico la squadra di Reja è apparsa un po’ appesantita. Cosa che
comunque non le ha impedito per buona parte della ripresa di mettere la
Lazio, già in vantaggio grazie al gol di Rocchi nel primo tempo, con le
spalle al muro.
Insomma, il Napoli non è stato un avversario morbido. Semmai un
avversario affaticato che è stato tuttavia capace di spendere con
orgoglio tutto quello che aveva nella ricerca di un pareggio. La Lazio
ha viaggiato sul velluto dopo il quattordicesimo gol in campionato del
suo principe Rocchi (assist di Mauri, ma grave è stato lo sbaglio di
Cannavaro), ha cercato il raddoppio a più riprese, prima con Mauri che
ha sbagliato solo davanti a Navarro e poi con Dabo che non ha trovato la
misura. Il raddoppio laziale è arrivato soltanto a venti minuti dalla
fine grazie a un gol del redivivo Firmani in mischia, ma il Napoli non
s’è arreso. Ha cercato con rabbia e poca lucidità di raddrizzare la
rotta di navigazione come dimostra il gol di Domizzi a sette minuti
dalla fine. Anche in questo caso ci sono sembrati decisivi gli errori di
Radu e Rozehnal che sino a quel momento avevano giocato una discreta
partita.
Lazio e Napoli chiudono il campionato con qualche cosa in comune: tutti
e due gli allenatori, assai discussi nel corso della stagione, sembrano
ora avviati sulla via della conferma, ma soprattutto tutte e due le
squadre hanno dato l’impressione di avere quanto meno una certa solidità
nei rispettivi progetti tecnici. Le assenze di giocatori importanti
quali Pandev, Cribari, Mudingayi, De Silvesti da una parte e di
Zalayeta, Hamsik, Calaiò, Santacroce dall’altra, hanno ovviamente
influito sulla partita ma non hanno offuscato la caratteristica comune
ai due team: quella di avere alle spalle un progetto tecnico finalizzato
alla crescita nel segno della ricerca del gioco, della buona
organizzazione e del buon calcio. Lazio e Napoli allora hanno la stessa
necessità: avviare in sede di mercato quelle operazioni mirate (due o
tre giocatori chiave) per dare corpo e buona sostanza all’idea dei
rispettivi progetti tecnici.
Alla Lazio, soprattutto se resterà Delio Rossi come sembra, serve un
grande centrale difensivo e un’altro uomo di personalità a centrocampo
mentre al Napoli urge un attaccante di alto livello in grado di
affiancare lo straordinario Lavezzi (che anche ieri si è dannato l’anima
nel tentativo di abbattere da solo il muro laziale) e un esterno
sinistro di centrocampo. Il Napoli quest’anno ha fatto meglio della
Lazio e non solo per i quattro punti in più in classifica. Il suo primo
anno di serie A è stato buono e ricco di belle soddisfazioni (vittorie
su Juve, Inter, Milan) che fanno ben sperare per il futuro soprattutto
se ci sarò il salto di qualità di cui sopra. E’ un po’ diverso il
discorso sulla Lazio: costretta ad affrontare la Champions in modo
inadeguato e superficiale, la squadra prima ha sofferto l’Europa come
era logico che fosse, poi non è stata più capace di trovare un giusto
ritmo in campionato. Gli acquisti di gennaio hanno garantito però realtà
tecniche importanti dando una sensazione: con un’opera di “ pulizia” e
qualche acquisto mirato la Lazio il prossimo anno la troveremo tra le
protagoniste. Magari con il Napoli.

NAVARRO 5
CANNAVARO 5.5
CONTINI 6
DOMIZZI 6.5
MANNINI 5 (17’st Garics 6)
BLASI 5 (30’st Montervino sv)
GARGANO 6
PAZIENZA 6
SAVINI 6
BOGLIACINO 5 (1’st Sosa 5.5)
LAVEZZI 6

Rosa 2006-2007

ROSA NAPOLI 2006-2007 (Serie B)

   
Portieri  
   
Matteo Gianello Gennaro Iezzo
   
Difensori  
   
Paolo Cannavaro Luca Lacrimini *
Andrea Cupi Ruben Maldonado
Maurizio Domizzi Tommaso Romito *
Gyorgy Gyuri Garics Erminio Rullo **
David Giubilato Mirko Savini
Gianluca Grava  
   
Centrocampisti  
   
Nicolas Amodio Fabio Gatti
Mariano Bogliacino Francesco Montervino (c)
Marco Capparella Cataldo Montesanto *
Samuele Dalla Bona Ivano Trotta
Roberto De Zerbi Luigi Vitale
   
Attaccanti  
   
Christian Bucchi Inacio Pià
Emanuele Calaiò Roberto Carlos Sosa
   
* Ceduto a gennaio
** Acquistato a gennaio
(c) = capitano
 
   

STAFF

   

Presidente:
Aurelio De Laurentiis
Allenatore:
Eduardo Reja
Direttore
Sportivo:
Pierpaolo Marino

Partite 2006-2007

CAMPIONATO 2006-2007 (Serie B)

     
  1ª GIORNATA: Napoli – Treviso 4 – 2 Sabato 09/09/06
  2ª GIORNATA: Piacenza – Napoli 2 – 1 Sabato 16/09/06
  3ª GIORNATA: Arezzo – Napoli 0 – 0 Martedì 19/09/06
  4ª GIORNATA: Napoli – Triestina 1 – 1 Sabato 23/09/06
  5ª GIORNATA: Spezia – Napoli 0 – 1 Sabato 30/09/06
  6ª GIORNATA: Napoli – Rimini 0 – 1 Domenica 08/10/06
  7ª GIORNATA: Vicenza – Napoli 1 – 2 Venerdì 13/10/06
  8ª GIORNATA: Napoli – Crotone 1 – 0 Sabato 21/10/06
  9ª GIORNATA: Albinoleffe – Napoli 1 – 0 Sabato 28/10/06
10ª GIORNATA: Napoli – Juventus 1 – 1 Lunedì 06/11/06
11ª GIORNATA: Bari – Napoli 0 – 1 Lunedì 13/11/06
12ª GIORNATA: Napoli – Bologna 1 – 0 Sabato 18/11/06
13ª GIORNATA: Pescara – Napoli 0 – 1 Sabato 25/11/06
14ª GIORNATA: Napoli – Frosinone 1 – 1 Sabato 02/12/06
15ª GIORNATA: Cesena – Napoli 1 – 1 Lunedì 11/12/06
16ª GIORNATA: Napoli – Mantova 0 – 0 Sabato 16/12/06
17ª GIORNATA: Napoli – Brescia 3 – 1 Martedì 19/12/06
18ª GIORNATA: Modena – Napoli 0 – 0 Venerdì 22/12/06
19ª GIORNATA: Napoli – Verona 1 – 0 Sabato 13/01/07
20ª GIORNATA: Lecce – Napoli 1 – 1 Sabato 20/01/07
21ª GIORNATA: Napoli – Genoa 1 – 1 Lunedì 29/01/07
22ª GIORNATA: Treviso – Napoli 0 – 3 Martedì 17/04/07
23ª GIORNATA: Napoli – Piacenza 1 – 0 Sabato 10/02/07
24ª GIORNATA: Napoli – Arezzo 2 – 2 Domenica 18/02/07
25ª GIORNATA: Triestina – Napoli 1 – 3 Sabato 24/02/07
26ª GIORNATA: Napoli – Spezia 3 – 1 Sabato 03/03/07
27ª GIORNATA: Rimini – Napoli 1 – 1 Sabato 10/03/07
28ª GIORNATA: Napoli – Vicenza 0 – 0 Martedì 13/03/07
29ª GIORNATA: Crotone – Napoli 2 – 1 Sabato 17/03/07
30ª GIORNATA: Juventus – Napoli 2 – 0 Martedì 10/04/07
31ª GIORNATA: Napoli – Bari 1 – 1 Sabato 31/03/07
32ª GIORNATA: Bologna – Napoli 2 – 3 Venerdì 06/04/07
33ª GIORNATA: Napoli – Pescara 1 – 0 Sabato 14/04/07
34ª GIORNATA: Frosinone – Napoli 1 – 2 Sabato 21/04/07
35ª GIORNATA: Napoli – Cesena 2 – 0 Sabato 28/04/07
36ª GIORNATA: Napoli – Albinoleffe 1 – 0 Martedì 01/05/07
37ª GIORNATA: Mantova – Napoli 1 – 0 Sabato 05/05/07
38ª GIORNATA: Brescia – Napoli 0 – 1 Martedì 15/05/07
39ª GIORNATA: Napoli – Modena 1 – 1 Sabato 19/05/07
40ª GIORNATA: Verona – Napoli 1 – 3 Sabato 26/05/07
41ª GIORNATA: Napoli – Lecce 1 – 0 Domenica 03/06/07
42ª GIORNATA: Genoa – Napoli 0 – 0 Domenica 10/06/07