Napoli – Roma 3-0

SEMIFINALE (r)

Il Napoli strapazza la Roma con Callejon, Higuain e Jorginho

Azzurri in finale con la Fiorentina il 3 o il 7 maggio

Coppa Italia
mer 12/02/14

NAPOLI

ROMA

stadio San Paolo
42231 spettatori
napoli roma  
arbitro Rocchi 6
guardalinee Vuoto – Marzaloni
quarto uomo Celi

3

0

 
     
gol 33’pt Callejon espulsione 34’st Strootman  
gol 3’st Higuain ammonizione Benatia  
gol 6’st Jorginho ammonizione Ljajic  
ammonizione Maggio ammonizione Castan  
ammonizione Callejon  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho (40’st Henrique), Inler; Callejon, Hamsik (31’st Behrami), Mertens; Higuain (37’st Insigne).
Panchina: Rafael, Colombo, Reveillere, Henrique, Britos, Dzemaili, Pandev, Duvan. Allenatore: Benitez.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (3’st Maicon), Benatia, Castan, Bastos; Pjanic (16’st Totti), De Rossi, Strootman; Ljajic (11’st Florenzi), Destro, Gervinho.
Panchina: Lobont, Skorupski, Toloi, Taddei, Jedvaj, Romagnoli, Mazzitelli, F. Ricci. Allenatore: Garcia.

Quello che serviva è arrivato. Bastava l’1 a 0, ma il Napoli si è regalato un 3 a 0 che non lascia possibilità di recriminazioni alla Roma che, dopo essere partita meglio degli azzurri, si è sciolta minuto dopo minuto e gol dopo gol. Un capolavoro offensivo, quello di Benitez, che già aveva avuto la meglio su squadroni come Borussia Dortmund e Arsenal, usciti anch’essi dal San Paolo con le ossa rotte.
L’allenatore spagnolo schiera la formazione migliore, la stessa della gara di andata, ad eccezione di Ghoulam, confermato titolare viste le assenze di Zuniga e Reveillere. Garcia, invece, deve rinunciare inizialmente a Maicon, non al meglio, e lancia nella mischia Bastos. In attacco, a sorpresa, Destro è preferito a Totti, con Ljajic e Gervinho a completare il terzetto offensivo.
Come detto, i giallorossi partono bene e, al 3’, vanno vicinissimi al vantaggio, ma Reina è bravo ad opporsi con il corpo alla conclusione ravvicinata di Destro, servito da un cross basso di Pjanic, liberatosi sulla fascia destra sfruttando un errore di posizione dei difensori azzurri. Passata la paura, il Napoli comincia a far capolino nella metà campo avversaria con più insistenza e, già al 16’, la Roma rischia di rimanere in dieci uomini per un intervento killer di Benatia, che ferma Mertens lanciato in contropiede, ma Rocchi lo grazia punendo l’entrata solo con un cartellino giallo. Gli azzurri, però, non riescono ancora a trovare l’azione decisiva e, in attesa di trovare la giocata vincente, la Roma si rivede in contropiede, sfruttando soprattutto la velocità di Gervinho che, però, non è lucido al tiro. Così, al 34, Il Napoli passa in vantaggio: Hamsik serve in fascia Maggio, che ha tutto il tempo di valutare la situazione e crossare in area premiando l’inserimento di Callejon che, da pochi passi, infila di testa il pallone alle spalle di De Sanctis. Al 36’, Hamsik prova la giocata alla Maradona e, in contropiede, vede De Sanctis fuori dai pali e prova il pallonetto da quaranta metri, ma la conclusione è alta. Al 37’, Ljajic cerca di rimettere in gioco la Roma (che, mentre prima poteva permettersi di aspettare gli avversari, ora è costretta ad attaccare alla ricerca del gol qualificazione), ma il suo tiro è ben parato da Reina.
Nell’intervallo arriva al San Paolo anche Maradona che, non fa in tempo nemmeno ad accomodarsi accanto al presidente che, nel giro di cinque minuti il Napoli chiude la partita. Il secondo gol arriva al 4’, con gli azzurri che guadagnano un angolo dopo una strepitosa combinazione tra Higuain e Callejon: alla battuta va Mertens che trova all’altezza del primo palo Callejon che
tocca verso il centro dell'area dove Higuain è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e, di testa, in tuffo, a spingere il pallone dove De Sanctis non può arrivare. Due minuti più tardi, azione personale di Mertens che salta due avversari e trova un corridoio illuminate per Jorginho che, a tu per tu con l’ex portiere del Napoli, deposita la palla in rete mandando in delirio il San Paolo. La Roma tenta di reagire e, al 9’, Destro va in gol sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma l’attaccante giallorosso era in fuorigioco. Al 10’, è Giorginho ad avere una buona occasione, ma il suo tiro termina direttamente in curva. Poi ancora Destro per due volte, ma la palla non vuole entrare. La parola fine la mette Strootman che, al 34’, dopo essere stato ammonito dall’arbitro per una trattenuta su Callejon, applaude l’arbitro Rocchi che lo manda anzitempo negli spogliatoi.
La finale vedrà quindi Napoli e Fiorentina contendersi il trofeo, il prossimo 3 o 7 maggio, all’Olimpico di Roma. Un’occasione ghiotta per gli azzurri che, a meno di infortuni, potranno anche schierare la formazione migliore (nessuno dei diffidati è stato ammonito) considerando che la Fiorentina è assolutamente un avversario da non sottovalutare.

 
REINA 7
MAGGIO 7
ALBIOL 6
FERNANDEZ 6
GHOULAM 6
JORGINHO 7 (40’st Henrique sv)
INLER 6.5
CALLEJON 7.5
HAMSIK 6.5 (31’st Behrami 6)
MERTENS 7
HIGUAIN 7.5 (37’st Insigne sv)
BENITEZ 7.5

Fiorentina – Napoli 1-3

FINALE

Il Napoli vince la quinta Coppa Italia

Insigne guida gli azzurri alla vittoria dopo le violenze fuori dallo stadio

Coppa Italia
Sab 03/05/14

FIORENTINA

NAPOLI

stadio Olimpico
65000 spettatori
fiorentina napoli  
arbitro Orsato 6.5
guardalinee Di Liberatore – Padovan
Valeri – Doveri
quarto uomo Massa

1

3

 
     
gol 28’pt Vargas gol 11’pt Insigne  
ammonizione B. Valero gol 17’pt Insigne  
ammonizione Ilicic gol 47’st Mertens  
ammonizione Tomovic ammonizioneammonizione 34’st Inler  
ammonizione M. Fernandez ammonizione Reina  

FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual (11’st M. Fernandez); Aquilani (38’st Matri), Pizarro, Vargas; Borja Valero; Ilicic, Joaquin (27’st Rossi).
Panchina: Rosati, Diakite, Compper, Bakic, Fernandez, Ambrosini, Wolski, Anderson, Matos. Allenatore: Montella.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Hamsik (19’st Mertens), Insigne (36’st Behrami), Callejon; Higuain (26’st Pandev).
Panchina: Colombo, Dublas, Revelliere, Britos, Maggio, Zuniga, Mesto, Dzemaili, Zapata. Allenatore: Benitez.

Una grade vittoria sul campo oscurata dagli scontri da tifosi fuori dallo stadio, con un napoletano ferito da un colpo di arma da fuoco, e dai soliti facinorosi che tengono “in ostaggio” la partita per almeno una mezz’ora prima che il prefetto decide che la partita può essere giocata. Peccato perché tutto questo trambusto è dannoso soprattutto per la squadra azzurra che vincono il primo (e periamo non l’ultimo) trofeo sotto la guida di Benitez e la quinta Coppa Italia, la seconda in due anni.
Montella deve rinunciare ancora a Gomez e Rossi, ma riesce a portare quest’ultimo almeno in panchina. Centrocampo di qualità e sostanza con Aquilani, Pizarro e Borja Valero, mentre Vargas sostituisce lo squalificato Cuadrado. Benitez, invece, recupera Higuain dopo l’infortunio subito in campionato e si affida alla sua formazione-tipo, con Insigne preferito inizialmente a Mertens. Ghoulam e Henrique agiscono sulle fasce, mentre Jorginho e Inler vengono schierati a centrocampo.
Il Napoli entra subito in partita e, già al 5’, si rende pericoloso con Insigne, il cui tiro viene deviato in angolo da Neto. Sul tiro dalla bandierina, il colpo di testa di Higuain è respinto sulla linea da un difensore. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato: all’11, contropiede azzurro, con Hamsik che porta palla e premia l’inserimento di Insigne che, di prima, appoggia il pallone sul palo lontano dove l’estremo difensore viola non può arrivare. Poi, al 16’, il Napoli riparte un’altra volta sfruttando un errore del centrocampo avversario: Higuain salta un uomo, si invola verso l’area avversaria e crossa al centro dove arriva ancora Insigne che, con l’aiuto di una deviazione, trafigge per la seconda volta l’incolpevole Neto. La Fiorentina ci prova da fuori, ma è sempre il Napoli la squadra più pericolosa, questa volta con Callejon che, da fuori area, sfiora il gol con un preciso rasoterra. La squadra di Montella sembra in balia degli avversari, ma al 27’, Ilicic trova il corridoio giusto per Vargas che, tenuto in gioco da Henrique, si trova da solo davanti a Reina e non sbaglia. Il gol distrugge in un solo colpo le certezze del Napoli che comincia a lasciare troppo campo agli avversari che, per fortuna, vista la mancanza di vere punte non riescono quasi mai a tirare in porta. Eccezion fatta per la rete annullata ad Aquilani nel finale di primo tempo.
Nel secondo tempo la Fiorentina continua a macinare gioco, ma non riesce mai ad affacciarsi dalle parti di Reina. Benitez prova ad inserire forze fresche, con Mertens e Pandev che vanno a sostituire Hasmik e Higuain. Ed è proprio l’attaccante macedone ad avere la possibilità di chiudere la partita, al 28’, quando in contropiede non riesce a superare Neto in uscita. Al 33’, il Napoli rimane in dieci per l’espulsione di Inler, punito dall’arbitro con il secondo cartellino giallo per un fallo ingenuo a centrocampo. Montella manda nella mischia anche Matri per l’assalto finale, ed è proprio l’ex attaccante di Juventus e Milan, al 39’, a servire un pallone d’oro ad Ilici che, solo davanti a Reina calcia incredibilmente a lato. Due minuti dopo è lo stesso Matri a provarci, ma il suo tiro termina di poco a lato. Per fortuna, al 46’, il Napoli chiude la partita: Callejon vince un rimpallo nella trequarti offensiva e serve in area Mertens che supera Neto con un preciso diagonale.
Può partire così la festa del Napoli che, nonostante tutto, ha vinto sul campo un trofeo importante, macchiato purtroppo da episodi extracalcistici che, da troppo tempo, le istituzioni tollerano senza prendere le opportune contromisure.

 
REINA 6
HENRIQUE 5.5
ALBIOL 6
FERNANDEZ 6
GHOULAM 6
JORGINHO 6.5
INLER 5.5
CALLEJON 6.5
HAMSIK 6.5 (19’st Mertens 7)
INSIGNE 8 (36’st Behrami sv)
HIGUAIN 6 (26’st Pandev 5.5)
BENITEZ 6.5

Napoli – Bologna 3-0

1ª GIORNATA

Il Napoli ricomincia da tre

Ottimo esordio per la squadra di Benitez. Hamsik trascina gli azzurri

serieA
dom 25/08/13

NAPOLI

BOLOGNA

stadio San Paolo
39632 spettatori
napoli bologna  
arbitro De Marco 6
guardalinee Posado – Vuoto
Damato – Roca
quarto uomo Marrazzo

3

0

 
     
gol 31’pt Callejon ammonizione Khrin  
gol 47’pt Hamsik ammonizione Kone  
gol 18’st Hamsik ammonizione Garics  
ammonizione Maggio  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Behrami, Inler; Pandev (21’st Insigne), Hamsik (dal 26’st Mertens), Callejon; Higuain (dal 39’st Radosevic).
Panchina: Rafael, Colombo, Fernandez, Cannavaro, Mesto. Allenatore: Benitez.
BOLOGNA (4-2-3-1): Curci; Garics, Antonsson, Natali, Cech (27’st Crespo); Khrin (34’st Perez), Della Rocca, Kone, Diamanti, Christodoulopoulos (dal 1’st Moscardelli), Bianchi.
Panchina: gliardi, Stojanovic, Acquafresca, Laxalt, Abero, Pazienza, Ferrari, Radovanovic, Ferrari, Radakovic, Gimenez. Allenatore: Pioli.

E’ un grande inizio quello del nuovo Napoli di Benitez. Bel gioco e gol, con Hamsik già leader di questa squadra che si è fatta trovare pronta alla prima partita di campionato. Vero che il Bologna non ha opposto molta resistenza, ma anche il Napoli ha margini di miglioramento e, rispetto all’anno scorso, si è vista una sostanziale differenza nell’impostazione della gara e del controllo del gioco.
Benitez schiera quattro esordienti: Reina, Albiol, Callejon e Higuain, mentre Pandev vince il ballottaggio con Insigne e Britos quello con Cannavaro. Sulle fasce, conferma per Zuniga e Maggio, mentre Inler agisce a centrocampo insieme a Behrami, con Mamsik pronto ad inserirsi tra le linee. Pioli, invece, deve ovviare alla partenza di Taider (passato in settimana all’Inter) e schiera la propria squadra in modo speculare agli azzurri, con l’esordiente Cech a presidiare la fascia sinistra.
Si comincia con il Napoli in attacco e, sin da subito è chiaro che la posizione di Hamsik crea non pochi problemi alla retroguardia rossoblù. Al 2’, infatti, Inler serve lo slovacco sul filo del fuorigioco che per poco, non aggancia il pallone in posizione favorevole. Poi, al quinto, è lo stesso slovacco, premiato con la fascia di capitano vista l’assenza di Cannavaro, che serve Callejon il cui tiro, dal vertice alto dell’area, si stampa sul palo e ritorna in campo. Al 10’ si vede anche il Bologna con un tiro da fuori di Kone, ma Reina è attento e blocca. Al 19’, si rivede ancora Hamsik che è il più lesto di tutti a colpire di testa sfruttando un calcio piazzato di Callejo, ma la sua conclusione è troppo centrale. Il Napoli attacca con insistenza e al 31’, arriva il gol: gran tiro di Hamsik respinto da Curci proprio sui piedi di Callejon che, a porta vuota, appoggia in rete. Gli azzurri coprono il campo molto bene e, al 40’, Higuain, servito da Hamik va in gol, ma l’attaccante argentino si trovava in fuorigioco. Rimedia lo slovacco al secondo minuto di recupero, salta un avversario, poi anche il portiere e infila il pallone in rete da posizione defilata.
Nel secondo tempo Pioli cerca di cambiare l’assetto tattico, inserendo Moscardelli, ma la musica non cambia, con il Napoli che al 5’, va vicinissimo al terzo gol grazie ad un fulmineo contropiede che consente a Callejon di calciare da buona posizione trovando l’opposizione di Curci che riesce a deviare l’insidioso rasoterra. Al 6’ ci prova anche Higuain, ma il suo calcio di punizione termina di poco a lato. Il Bologna è ormai alle corde e al 17’ arriva anche il terzo gol del Napoli: Maggio serve in area Higuain, contrastato (forse irregolarmente) da due difensori avversari, sulla palla vagante arriva Pandev che serve l’accorrente Hamsik che,
dal limite dell'area, fulmina Curci con un desto potente e preciso. Al 27’ Kone prova un altro tiro da fuori, ma anche questa volta Reina è attento e la partita scivola via fino alla fine senza grandi sussulti, compreso un gol annullato a Mertens, in netta posizione di fuorigioco.
Vince e convince, quindi, il Napoli alla prima uscita che ora, dovrò preparare la trasferta a Verona, in un campo da sempre ostico, che dirà se le buone impressioni di inizio stagioni saranno confermate.

 
REINA 6
MAGGIO 6
ALBIOL 7
BRITOS 6.5
ZUNIGA 7
BEHRAMI 7
INLER 6.5
PANDEV 6.5 (21’st Insigne sv)
HAMSIK 8.5 (26’st Mertens sv)
CALLEJON 7.5
HIGUAIN 6 (39’st Radosevic sv)
BENITEZ 8

Chievo – Napoli 2-4

2ª GIORNATA

Il Napoli espugna Verona

Azzurri guidati dal solito Hamsik. Primo gol per Higuain

serieA
Sab 31/08/13

CHIEVO

NAPOLI

stadio Bentegodi
15000 spettatori
chievo napoli  
arbitro Valeri 7
guardalinee Barbirati – Musolino
Orsato – Gervasoni
quarto uomo Stefani

2

4

 
     
gol 24’pt Paloschi gol 13’pt Hamsik  
gol 40’pt Paloschi gol 28’pt Callejon  
ammonizione Rigoni gol 19’st Hamsik  
gol 25’st Higuain  
ammonizione Britos  

CHIEVO (4-4-2): Puggioni; Sardo, Papp, Cesar, Dramè; Sestu (24’st Acosty), Radovanovic (36’st Improta), Rigoni, Hetemaj; Thereau (30’st Pellissier), Paloschi.
Panchina: Squizzi, Silvestri, Claiton, Pamic, Frey, Lazarevic, Calello, Samassa, Stoian. Allenatore: Sannino.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Inler, Behrami (20’st Dzemaili); Callejon, Hamsik (30’st Pandev), Insigne; Higuain (39’st Armero).
Panchina: Rafael, Colombo, Cannavaro, Mesto, Fernandez, Mertens. Allenatore: Benitez.

Il Napoli cala il poker a Verona e trova la vittoria in un campo da sempre ostico, trascinato dal solito Hamsik. Da registrare anche il primo gol di Higuain (anche un assist per lui), ma la buona prestazione offensiva non deve offuscare il campanello d’allarme innescato dalle incertezze difensive che hanno consentito al Chievo di rimanere in partita per almeno un tempo.
Benitez ritrova Dzemaili, che ritorna in panchina dopo la squalifica, e, rispetto alla formazione della domenica precedente, inserisce Insigne per Pandev. Sannino, invece, punta tutto sulla velocità di Dramè, sulla fascia, e, in attacco, su Paloschi, supportato da Thereau.
Il Napoli parte subito forte e, al ‘, arriva la prima occasione con un tiro dal limite di Behrami, deviato in angolo da Puggioni. Il portiere scaligero si rende protagonista anche un minuto dopo, quando neutralizza un conclusione di Higuain, servito da Hamsik, ma nulla può al 12’, quando il centrocampista slovacco prende la mira da fuori area e lascia partire un gran tiro che sbatte contro la faccia interna del palo e si infila in rete. La partita sembra essersi messa sui giusti binari, ma al 23’, Paloschi sfrutta l’incertezza di Britos e Reina e si inserisce sotto porta per deviare in rete da pochi passi. Tutto da rifare, ma passano quattro minuti e gli azzurri rimettono le cose a posto con Higuain che sfrutta un errore in disimpegno della difesa veronese, entra in area da posizione defilata e serve l’accorrente Callejon che riporta il Napoli in vantaggio. Ma la difesa napoletana non è tranquilla e nell’azione successiva, Maggio rischia un retropassaggio verso Reina, sul quale si avventa il solito Paloschi che, per fortuna degli azzurri, colpisce il palo. Al 34’, altro pericolo per gli azzurri, ma Threau non riesce a ribadire in rete una corta respinta di Reina. Si rivede il Napoli al 37’, con una bella combinazione tra Hamsik e Higuain, ma il tiro dell’argentino termina di poco a lato. Ma al 39’, il Chievo trova ancora il pareggio, sempre con Paloschi che, sugli sviluppi di un corner, elude la difesa poco efficace di Maggio e sorprende Reina con un rasoterra che passa tra le gambe del portiere azzurro.
Nel secondo tempo il Napoli riprende il controllo della gara, ma la sua manovra sembra più lenta e macchinosa. Ci prova quindi Inler con qualche tiro da fuori, come al 15’, quando Puggioni è costretto a deviare in angolo la conclusione del centrocampista svizzero. Al 19’, però,
Callejon trova l’accelerazione vincente,
serve Inler che lascia partire un cross rasoterra sul quale la difesa del Chievo rischia l’autogol; Puggioni rimedia come può, ma sulla respinta si avventa Hamsik che, di potenza, insacca il pallone per il nuovo vantaggio del Napoli. Il Chievo sembra subire il colpo e nemmeno l’ingresso del veloce Acosty riesce a dare la scossa ai suoi. Al 24’, infatti, gli azzurri chiudono la partita con Higuain, servito da un bellissimo assist di Insigne, che, con grande tempismo lo mette in condizioni di battere a rete a tu per tu con il portiere avversario.
Il Napoli guadagna così altri tre punti, e si mantiene al passo delle grandi che, in questo inizio di campionato, sembrano tutte in gran forma. Ma le disattenzioni difensive non devono essere celate dalle buone prestazioni dell’attacco. Non sempre si potranno segnare tanti gol e, soprattutto in vista del difficilissimo girone di Champions League (con Arsenal, Marsiglia e B. Dortmund), bisogna serrare le fila e lavorare di più sulla retroguardia dove, soprattutto Maggio, è apparso in palese difficoltà.

 
REINA 5
MAGGIO 4.5
ALBIOL 7
BRITOS 5.5
ZUNIGA 6.5
BEHRAMI 6 (20’st Dzemaili 6)
INLER 6
INSIGNE 7
HAMSIK 8.5 (30’st Pandev sv)
CALLEJON 7
HIGUAIN 7.5 (39’st Armero sv)
BENITEZ 7

Napoli – Atalanta 2-0

3ª GIORNATA

Terza vittoria consecutiva per il Napoli

Gli azzurri superano l’Atalanta grazie ai gol di Higuain e Callejon

serieA
Sab 14/09/13

NAPOLI

ATALANTA

stadio San Paolo
38821 spettatori
napoli atalanta  
arbitro Rocchi 6
guardalinee Di Fiore – Passeri
Bergonzi – Nasca
quarto uomo Longo

2

0

 
     
gol 26’st Higuain ammonizioneammonizione 29’st Cigarini  
gol 36’st Callejon  
ammonizione Callejon  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Cannavaro, Albiol, Armero; Dzemaili (40’st Radosevic), Inler; Insigne, Pandev (21’st Hamsik), Mertens (14’st Callejon); Higuain.
Panchina: Rafael, Colombo, Britos, F.Fernandez, Maggio, Zuniga, Behrami, D.Zapata. Allenatore: Benitez.
ATALANTA (3-5-1-1): Consigli; Stendardo (34’st Livaja), Yepes, Lucchini; Raimodi, Baselli, Cigarini, Carmona, Del Grosso (21’st Brivio); Bonaventura (14’st Moralez); Denis.
Panchina: Sportiello, Canini, Migliaccio, Gagliardini, M.Konè, Brienza, De Luca, Marilungo. Allenatore: Colantuono.

Terza vittoria consecutiva per il Napoli, con Benitez che riesce a fare turnover in vista della difficile sfida di Champions League e ad ottenere il massimo risultato. Atalanta ben disposta in campo e pericolosa in contropiede, ma che deve inchinarsi davanti alle prodezze dei due ex Real Madrid, Higuain e Callejon, bravi a sfruttare due delle poche occasioni concesse dalla difesa avversaria.
Benitez propone una difesa rivoluzionata, con la conferma del solo Albiol e gli inserimenti di Cannavaro, Mesto e Armero. Riposa anche Behrami, mentre a supporto di Higuain ci sono Mertens, all’esordio dal primo minuto, Insigne e Pandev che si schiera nel ruolo di Hamsik. Colantuono, invece, opta per un modulo con una sola punta, Denis, e un folto centrocampo nel tentativo di arginare il possesso palla della squadra azzurra.
Il Napoli è subito molto aggressivo e già al 3’ Dzemaili ha la prima occasione, quando, di testa, anticipa consigli in uscita, ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al 5’, ancora gli azzurri pericolosi, prima con Higuain, il cui tiro viene ribattuto da Yepes, e, poi, sulla respinta, ancora con Dzemaili che prova il tiro da fuori senza però impensierire Consigli. All’11’ si vede anche l’Atalanta che riesce a costruire un buon fraseggio portando al tiro Cigarini da buona posizione, ma il pallone è preda di Reina che para in due tempi. Poco più tardi ci prova anche Denis da buona posizione, ma il suo tocco è debole ed il portiere spagnolo del Napoli può intervenire agevolmente. Più difficoltosa, invece, la parata del collega atalantino al 12’, chiamato a respingere un tiro di Pandev da centro area. Al 25’ torna a farsi vedere l’Atalanta che, nonostante il dominio territoriale dei padroni di casa, riesce a chiudere tutti gli spazi e a ripartire in velocità: calcio di punizione di Cigarini che filtra tra i piedi della barriera e viene parata da Reina, bravo a non farsi ingannare dalla traiettoria del pallone. Al 27’ ci prova anche Mesto da fuori, ma Consigli è ancora attento e devia in angolo. Il Napoli attacca, ma l’Atalanta non lascia spazi e palloni giocabili ad Higuain, senza contare che Pandev soffre visibilmente il ruolo a lui non congeniale, mentre Insigne e Armero appaiono un po’ sotto tono.
Nel secondo tempo il Napoli riparte con la cattiveria agonistica che aveva contraddistinto l’inizio della partita. Al 2’, Insigne prova subito l’iniziativa personale, ma il suo tiro è troppo centrale per creare problemi a Consigli. Risponde subito Denis che chiama Reina alla grande parata per togliere il pallone dall’incrocio dei pali. Neanche il tempo di rifiatare e sul ribaltamento di fronte, Insigne serve in area Higuain che controlla e gira di sinistro, ma il suo tiro termina alto. Gli spazi sono ancora chiusi, il Napoli colleziona corner, ma non riesce a creare nulla di pericoloso. Ci prova allora Inler con una conclusione da fuori, ma anche questa è troppo centrale. Al 12’ il Napoli potrebbe passare in vantaggio, grazie a Pandev, la cui conclusione diventa pericolosa grazie ad una deviazione, ma termina di poco lontano dal palo. Al 15’ entra Callejon per Mertens e, cinque minuti dopo, Hamsik per Pandev. E’ la svolta della gara. Al 25’, Insigne vede l’inserimento in area di Hamsik che viene fermato da Yerpes, ma il pallone arriva ad Higuain che, da posizione leggermente defilata, non può sbagliare e trafigge l’ottimo Consigli. Passano tre minuti e l’Atalanta rimane in dieci uomini per l’espulsione di Cigarini che, di fatto, chiude la partita anche se c’è ancora il tempo di ammirare l’azione del 2 a 0, con l’assist di tacco di Dzemaili per Callejon che mette a segno il suo terzo gol in campionato in altrettante partite.
Archiviata la giornata di campionato con un ottimo risultato, gli azzurri possono ora concentrarsi sull’esordio in Champions League, che li vedrà opposti al Borussia Dortmund, finalista lo scorso anno e sicuramente favorita per la vittoria finale del girone. Un compito arduo che, però, il Napoli preparerà al meglio, consapevole di poter mettere in difficoltà qualunque avversario.

 
REINA 7
MESTO 6.5
ALBIOL 7
CANNAVARO 6.5
ARMERO 6
DZEMAILI 6.5 (40’st Radosevic sv)
INLER 6
INSIGNE 6
PANDEV 5.5 (21’st Hamsik 6.5)
MERTENS 5 (14’st Callejon 7)
HIGUAIN 6.5
BENITEZ 6.5

Milan – Napoli 1-2

4ª GIORNATA

Il Napoli espugna San Siro dopo 17 anni

Azzurri ancora a punteggio pieno e primi in classifica

serieA
dom 22/09/13

MILAN

NAPOLI

stadio Meazza
51384 spettatori
milan napoli  
arbitro Banti 5
guardalinee Di Liberatore – Cariolato
De Marco – Calvarese
quarto uomo Marzaloni

1

2

 
     
gol 46’st Balotelli gol 6’pt Britos  
ammonizione Balotelli gol 8’st Higuain  
ammonizione Poli ammonizione Britos  
ammonizione De Jong  

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate (34’st Nocerino), Zapata, Mexes, Emanuelson; Poli (28’st Niang), De Jong, Muntari; Birsa (11’st Robinho); Matri, Balotelli.
Panchina: Amelia, Coppola, Vergara, Zaccardo, Constant, Cristante. Allenatore: Allegri.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Albiol, Britos, Zuniga; Dzemaili, Behrami; Callejon, Hamsik (22’st Pandev), Insigne (39’st Inler); Higuain (33’st Mertens).
Panchina: Rafael, Colombo, F.Fernandez, Cannavaro, Maggio, Armero, D. Zapata. Allenatore: Benitez.

Il peggior Napoli visto fino ad oggi riesce nell’impresa di battere il Milan a San Siro, risultato che mancava dal 1986. Ma, nonostante il risultato, la prestazione degli azzurri è stata vincente solo grazie ai primi dieci minuti e alle invenzioni di Higuain; per il resto, troppa sufficienza e poca umiltà. La speranza è che gli azzurri fossero stanchi dopo lo sforzo del mercoledì precedente, quando hanno sfoderato una grande e dispendiosa prestazione contro i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund.
Tutti a disposizione per Benitez, che, a centrocampo, scegli la coppia Behrami – Dzemaili, mentre in attacco, ancora fiducia ad Insigne che vince il ballottaggio con Pandev. Nel Milan, Allegri deve far a meno di molti giocatori per infortunio (Bonera, DeSciglio, Silvestre, Pazzini, El Shaarawy e Montolivo), ma ritrova Abate che si riprende il posto sulla fascia sinistra. In attacco, Birsa supporta Balotelli e Matri.
Come detto, il Napoli parte subito forte e, già al 1’, Hamsik spaventa la retroguardia rossonera con un sinistro da fuori area che, però, termina a lato. Al 3’, il Milan si fa sorprendere da un inserimento centrale di Behrami che, a tu per tu con Abbiati, calcia incredibilmente alto sulla traversa. Un minuto più tardi, Hamsik ruba palla sulla trequarti e Serve Higuain che si accentra e, da posizione centrale, lascia partire un rasoterra velenoso che sfiora il palo con il portiere del Milan impietrito. Al 5’ il Napoli concretizza l’avvio spumeggiante e, su calcio d’angolo, Albiol fa sponda al centro dove trova Britos che, da pochi passi, trafigge l’incolpevole Abbiati. A questo punto, il Milan decide di cominciare a giocare e, al 9’, primo squillo di Balotelli che, dal limite dell’area, impegna Reina con potente rasoterra. All’11’ è ancora l’attaccante rossonero a rendersi pericoloso, questa volta su calcio di punizione, con il pallone che termina di poco a lato. Al 14’ si rivede il Napoli, con Callejon che crossa al centro per Hamsik, ma lo slovacco viene anticipato da Zapata. Gli azzurri giocano con sufficienza, ripartono bene in contropiede, ma non riescono a concludere degnamente le azioni, permettendo alla difesa avversaria di interrompere ogni trama offensiva, lasciando ai padroni di casa il pallino totale del gioco. Per fortuna, l’unico uomo pericoloso degli avversari è Balotelli e, seppur con un po’ di fatica, la difesa napoletana riesce ad arginarlo.
Nel secondo tempo il Milan riparte forte e, al 4’, Mexes si ritrova tra i piedi una ghiotta occasione, ma non riesce a colpire il pallone con forza e Reina riesce a bloccare senza problemi. All’8’, però, quando il Napoli sembrava ormai alle corde, Higuain si ricorda di essere un campione e, dopo essersi liberato al limite dell’area, lascia partire un potente rasoterra che sorprende Abbiati e facendo esplodere la gioia dei numerosi napoletani presenti allo stadio. Il Milan, però, non accusa il colpo e continua ad attaccare, fino al 15’, quando Albiol commette ingenuamente fallo in area su Balotelli che, però, deve inchinarsi davanti al portierone del Napoli che riesce a neutralizzare il rigore all’attaccante rossonero che, fino a quel momento, non ne aveva ancora sbagliato uno. Al 20’, ancora Reina protagonista, questa volta in uscita su Matri, lasciato solo dalla difesa azzurra. Nonostante le evidenti difficoltà del Napoli, Benitez non cambia modulo e sostituisce Hamsik con Pandev. Al 26’ però, Milan ancora vicino al gol con il solito Balotelli che entra in area dalla destra e lascia patire un gran destro che va ad infrangersi sulla traversa. Allegri si gioca il tutto per tutto, inserendo, dopo Robinho, anche la quarta punta (Niang), ma il vero pericolo rimane sempre Balotelli che, al 31’, impegna ancora Reina con un tiro dal limite. Negli ultimi minuti gli azzurri ricominciano a pressare gli avversari nella loro metà campo, riuscendo a portare anche qualche pericolo dalle parti di Abbiati, senza però riuscire a chiudere la partita. Così, al 46’, Balotelli riesce finalmente a superare il muro eretto da Reina, con un gran tiro a giro dal limite dell’area che si insacca all’incrocio dei pali.
Per fortuna, però, non c’è più tempo e gli azzurri guadagno tre punti storici che gli permettono di rimanere in testa alla classifica a punteggio pieno insieme alla Roma. Ora, gli azzurri saranno impegnati nel turno infrasettimanale di Mercoledì contro il Sassuolo, partita che, se giocata con questa superficialità, potrebbe presentare insidie inaspettate.

 
REINA 8
MESTO 6.5
ALBIOL 6.5
BRITOS 6.5
ZUNIGA 5.5
DZEMAILI 6.5
BEHRAMI 7
CALLEJON 5.5
HAMSIK 5.5 (22’st Pandev 6)
INSIGNE 5.5 (39’st Inler sv)
HIGUAIN 8 (33’st Mertens sv)
BENITEZ 7

Napoli – Sassuolo 1-1

5ª GIORNATA

Il Napoli resuscita il Sassuolo

Brutta partita degli azzurri che mostrano un preoccupante calo di condizione e gioco

serieA
mer 25/09/13

NAPOLI

SASSUOLO

stadio San Paolo
55677 spettatori
napoli sassuolo  
arbitro Doveri 6.5
guardalinee Stallone – Meli
Barracani – Candussio
quarto uomo Musolino

1

1

 
     
gol 14’pt Dzemaili gol 20’pt Zaza  
ammonizione Fernandez ammonizione Marzorati  
ammonizione Inler ammonizione Laribi  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Cannavaro, Fernandez, Armero; Inler, Dzemaili; Pandev (17’st Callejon), Hamsik, Mertens (30’st Insigne); Higuain.
Panchina: Rafael, Colombo, Albiol, Uvini, Britos, Behrami, Bariti, Radosevic, Zapata. Allenatore: Benitez.
SASSUOLO (3-5-2): Pegolo; Antei (34’st Rossini), Bianco, Acerbi; Schelotto (11’st Marzorati), Laribi, Magnanelli, Kurtic, Longhi; Zaza, Berardi (39’st Missiroli).
Panchina: Pomini, Rosati, Pucino, Alexe, Masucci, Chisbah, Farias, Floro Flores, Ziegler. Allenatore: Di Francesco.

L’avevamo detto. Il Napoli di Milano, seppur vittorioso, stava mostrando dei cali preoccupanti nel gioco e nella condizione atletica di alcuni elementi fondamentali. Aggiungiamoci anche il turnover necessario per affrontare al meglio partite sulla carta più impegnative e la frittata è fatta. Napoli lento e stanco che, nonostante il vantaggio, non è riuscito a congelare la partita rischiando in qualche occasione anche la sconfitta.
Benitez propone una linea difensiva completamente inedita, con Mesto, Fernandez, Cannavaro e Armero. A centrocampo, riposo per Behrami, mentre in attacco, Mertens, Pandev e Hamsik supportano Higuain. Di Francesco, invece, dopo la rovinosa sconfitta casalinga contro l’Inter, rinuncia a Floro Flores nel tridente d’attacco guidato da Zaza, completato Schelotto e Berardi. In porta, Pegolo viene preferito a Pomini e Rosati.
I primi minuti sono di marca napoletana. Il primo pericolo arriva al 4’, con un potente diagonale di Higuain, ben parato da Pomini. Poi, dopo un tentativo fuori misura di Zaza, Dzemaili prova a piazzare la zampata vincete in mischia, ma la sua conclusione è debole. Il centrocampista azzurro, però, si rifà al 14’, quando raccoglie una corta respinta della difesa avversaria e, dal limite dell’area, lascia partire un gran tiro che si insacca alla destra del portiere. Ma la gioia degli azzurri dura poco e, al 19’, Zaza scatta sul filo del fuorigioco, Cannavaro non riesce a chiudere e, da posizione molto defilata, l’attaccante del Sassuolo lascia partire un tiro potente che, dopo aver toccato la parte inferiore della traversa, si insacca alle spalle di Reina che, forse, avrebbe potuto fare qualcosa in più. Il Napoli riprende subito ad attaccare e prima Higuain e poi Mertes vanno vicini al nuovo vantaggio, ma, al 26’, sono ancora gli ospiti ad andare vicini al gol, ancora con Zaza, il cui tiro viene murato sulla linea da Mesto, la cui ribattuta favorisce il tentativo di Magnanelli, ma, questa volta, Reina è attento e para. Un minuto dopo si vede anche Hamsik, ma il suo diagonale termina di poco fuori. Gli azzurri si riversano in attacco, ma Pergolo è insuperabile e la difesa del Sassuolo, seppur con qualche affanno, riesce sempre a cavarsela.
Anche nel secondo tempo il Napoli attacca, soprattutto con Mertens che, però, non riesce a trovare la conclusione vincente. Azzurri che, però, in più di un’occasione si espongono al contropiede de Sassuolo che, ad inizio ripresa, sembra riuscire a tenere il campo anche meglio di quanto fatto nella prima frazione di gioco. Benitez gioca le carte Callejon e Insigne, mail risultato non cambia. Anzi, al 37’, Reina è costretto agli straordinari per salvare la porta su un colpo di testa di Kurtic. Gli ultimi tentativi arrivano dai piedi di Inler, per il Napoli, e da Kurtic per il Sassuolo: bravo Pegolo nel primo caso, mentre nel secondo, il giocatore ospite non riesce a finalizzare il contropiede concludendo alto sulla traversa.
Finisce così 1-1, con il Sassuolo in festa per aver conquistato il primo punto della stagione. Una partita che gli azzurri avevano sbloccato e che potevano controllare con più facilità, ma che non hanno saputo congelare quando era il momento di farlo. Purtroppo, il campionato non permette pause e già sabato, il Napoli è atteso da un’insidiosa trasferta contro il Genoa dove bisogna assolutamente ritornare alla vittoria. Difficile se il gioco e la condizione continueranno ad essere questi.

 
REINA 6.5
MESTO 5.5
FERNANDEZ 5
CANNAVARO 5.5
ARMERO 6
DZEMAILI 6.5
INLER 5.5
MERTENS 6.5 (30’st Insigne 6)
PANDEV 5 (39’st Callejon 5.5)
HAMSIK 6
HIGUAIN 5.5
BENITEZ 5

Genoa – Napoli 0-2

6ª GIORNATA

Il Napoli ritorna a vincere

Pandev piega il Genoa con una doppietta

serieA
sab 28/09/13

GENOA

NAPOLI

stadio Marassi
23873 spettatori
genoa napoli  
arbitro Damato 6.5
guardalinee Nicoletti – Longo
Rizzoli – Valeri
quarto uomo Bianchi

0

2

 
     
ammonizione Matuzalem gol 14’pt Pandev  
ammonizione Kucka gol 25’pt Pandev  
ammonizione Mesto  
ammonizione Higuain  

GENOA (3-5-2): Perin; Gamberini (37’pt Stoian), Portanova, De Maio; Vrsaljko, Biondini, Kucka, Matuzalem (15’st Fetfatzidis), Antonini (1’st Santana); Calaiò, Gilardino.
Panchina: Donnarumma, Bizzarri, Cofie, Sampirisi, Sturaro, Sokoli, Lodi, Centurion, Konate. Allenatore: Liverani.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Britos, Albiol (1’st Cannavaro), Zuniga; Inler, Behrami; Insigne, Pandev (36’st Dzemaili), Callejòn; Zapata (13’st Higuain).
Panchina: Rafael, Colombo, Uvini, Fernandez, Armero, Radosevic, Bariti, Mertens. Allenatore: Benitez.

Dopo il passo falso casalingo, il Napoli riprende la corsa da Genova, dove gli basta un tempo per piegare la resistenza dei padroni di casa grazie ad una doppietta di Pandev e ad una difesa che non ha concesso nulla alla coppia d’attacco genoana.
Benitez ritrova molti titolari, ma non rinuncia al turnover, concedendo un turno di riposo ad Hamsik (sostituito da Pandev) e a Higuian, buttando della mischia Zapata, all’esordio con la maglia del Napoli. In difesa, confermato Mesto al posto di Maggio, ancora fermo in infermeria. Liverani, invece, rinuncia a Lodi nel tentativo di schierare un centrocampo più fisico per ostacolare le manovre offensive degli avversari. In attacco, confermata la coppia formata da Gilardino e dall’ex Calaiò.
Al 3’, il Napoli prova la prima incursione della partita ma Pandev, servito in area da Mesto, viene anticipato al momento di calciare verso la porta. Gli azzurri sembrano avere il controllo della partita e, al 12’, Pandev viene lanciato nello spazio da un rinvio con le Mani di Reina, ma la difesa del Genoa si salva in extremis. Due minuti dopo, Insigne trova ancora il Macedone che, grazie anche ad un rimpallo fortunato, si trova ancora una volta lanciato verso l’area avversaria, evita il recupero di un difensore e, con un preciso rasoterra, insacca alle spalle dell’incolpevole Perin. Al 24’, arriva anche il secondo gol, sempre grazie ad un’azione confezionata da Insigne e Pandev che, questa volta, trafigge di destro il portiere avversario, dopo essere stato liberato in area da un bellissimo passaggio del suo compagno di squadra. Il Napoli è bravo ad addormentare la partita e ad abbassare i ritmi, concedendo davvero pochissimo al Genoa che può solo sperare di sfruttare qualche calcio piazzato con i suoi saltatori. E, infatti, al 37’, Gilardino è il più lesto a colpire di testa su traversone di Stojan (appena entrato), ma Reina controlla il pallone che si spegne sul fondo.
Nel secondo tempo, Benitez, richiama in panchina Albiol, sostituito da Cannavaro. Non cambia nulla a livello tattico, ma il Genoa entra in campo più deciso, mentre il Napoli preferisce aspettare e tentare di chiudere la partita in contropiede. Entra anche Higuain, al posto di uno Zapata apparso un po’ spaesato e fuori condizione e, proprio l’argentino, al 15’, spreca una ghiotta occasione sbagliando il passaggio decisivo verso Callejon che si sarebbe trovato da solo davanti a Perin. Al 16’, arriva il primo vero pericolo per la porta di Reina, ma il colpo di testa di Gilardino termina di poco a lato. Al 28’, Higuain scatta ancora in contropiede, ma è bravo De Maio a recuperare la posizione poco prima che l’attaccante azzurro calci in porta. Al 33’ si vede ancora il Genoa, con Kucka, il migliore dei suoi, ma Reina è attento e respinge con i pugni. Al 36’ ci prova anche Calaiò, ma il suo colpo ti testa si spegne sul fondo.
E’ l’ultimo sussulto di una partita che il Napoli ha condotto con personalità sin dall’inizio, pur senza Hamsik e Higuain che hanno potuto recuperare molte energie in vista della difficile trasferta di Champions League di martedì. Poca cosa il Genoa che, rinunciando anche alla qualità di Lodi, non è riuscita ad arginare la maggiore classe degli azzurri che, nel secondo tempo, hanno potuto controllare la partita senza spendere troppe energie.

 
REINA 6.5
MESTO 6
ALBIOL 7 (1’st Cannavaro 6)
BRITOS 6
ARMERO 6
INLER 6
BEHRAMI 6.5
CALLEJON 6
INSIGNE 7
PANDEV 7.5 (36’st Dzemaili sv)
ZAPATA 5.5 (13’st Higuain 5.5)
BENITEZ 6.5

Napoli – Livorno 4-0

7ª GIORNATA

Il Napoli si abbatte sul Livorno

Trascinati ancora da Pandev, gli azzurri si mantengano saldamente al secondo posto

serieA
Dom 06/10/13

NAPOLI

LIVORNO

stadio San Paolo
46503 spettatori
napoli livorno  
arbitro Bergonzi 7
guardalinee Vivenzi – De Pinto
Irrati – Ostinelli
quarto uomo Tasso

4

0

 
     
gol 3’pt Pandev ammonizione Luci  
gol 26’pt Inler ammonizione Rinaudo  
gol 9’st Callejon  
gol 38’st Hamsik  

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Fernandez, Britos, Armero; Behrami, Inler; Mertens, Hamsik (39’st Bariti), Callejòn (23’st Insigne); Pandev (31’st Zapata).
Panchina: Rafael, Cannavaro, Colombo, Uvini. Allenatore: Benitez.
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci (20’st Siligardi), Mbaye, Duncan, Greco (8’st Piccini); Paulinho, Emeghara (24’st Belinghieri).
Panchina: Anania, Borja, Gemiti, Lambrughi, Valentini, Emerson, Mosquera, Benassi, Aldegani. Allenatore: Nicola.

Il Napoli cancella subito dalla mente la sconfitta contro l’Arsenal e riprende la corsa in campionato con una copiosa vittoria, pur con molte assenze. Livorno che, seppur arrivato al San Paolo con le migliori intenzioni si sgretola subito nei primi minuti dopo il gol di Pandev, affossato anche dall’errore decisivo del suo portiere che regala agli azzurri il 2 a 0.
Con il Napoli privo di Albiol, Zuniga, Maggio e Higuain, Benitez sceglie Fernandez per affiancare Britos in difesa, con Armero e Mesto sulle fasce. In attacco, Pandev viene schierato ancora come prima punta, con alle spalle Hamisk, Callejon e Mertens. Il Livorno, che deve fare a meno di Biagianti, schiera tra le sue fila l’ex Rinaudo, mentre in attacco agisce la coppia formata da Emeghara e Paulinho, entrambi osservati speciali vista la loro pericolosità sotto porta.
Il Napoli comincia subito all’attacco e, al 3’, passa subito in vantaggio con una fulminea azione di contropiede, con Mertens che porta palla in velocità per sessanta metri e poi, serve Pandev sulla sinistra che trafigge Bardi con un preciso diagonale. A questo punto gli azzurri cercano di addormentare la partita e stancare gli avversari con il possesso palla e una fitta rete di passaggi, ma è ancora troppo presto per pensare di aver già vinto e, infatti, il Livorno comincia ad affacciarsi un po’ troppe volte nell’area azzurra dove, per fortuna, la difesa napoletana riesce ad arginare le iniziative di Emeghara e compagni. Per fortuna, al 25’, arriva anche il secondo gol, con un sinistro dalla distanza di Inler che Bardi, pur essendo comodamente sulla traiettoria, non riesce a deviare il pallone in modo decisivo. In vantaggio di due gol, le cose si fanno ancora più difficili per il Livorno, quasi mai pericoloso, se non al 41’, quando Emeghara colpisce il palo con un destro al volo.
Nel secondo tempo, gli azzurri rischiano ancora su un’iniziativa personale del solito Emeghara, il migliore dei suoi, il cui tiro viene ribattuto da Britos. Per fortuna, all’8’, il Napoli chiude la partita con Callejon che, servito con uno splendido assist da Pandev a centro area, elude l’intervento di un difensore e trafigge per la terza volta Bardi, apparso anche questa volta poco reattivo sul rasoterra dello spagnolo. Nonostante il pesante passivo, il Livorno ha il merito di non arrendersi e di continuare a cercare di costruire qualche pericolosa azione d’attacco. Ma nonostante la volontà degli ospiti, è comunque il Napoli ad andare vicino alla rete. Prima con Callejon che, al 18’, calcia di poco a lato e, poi, al 21’, con Mertens, la cui punizione è parata da Bardi, questa volta attento, nonostante il tiro fosse ben indirizzato. Entrano anche Zapate e Insigne e, al 37’ arriva la quarta rete del Napoli che sancisce anche il ritorno al gol di Hamsik: Insigne allarga in area per Mertens che lascia partire un destro potente che Bardi può solo respingere verso il centro dell’area dove Hamsik è il più lesto ad arrivare sul pallone e ribadire in rete a porta praticamente vuota. L’ultimo sussulto è del Livorno, con una punizione dal limite di Paulinho, sulla quale Reina è attento.
Così, il Napoli riesce a mantenersi in scia della Roma e, se non fosse stato per il passo falso contro il sassuolo, anche gli azzurri sarebbero ancora a punteggio pieno. Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, gli azzurri (anticipata a venerdì 18 per problemi di ordine pubblico) se la vedranno proprio contro la capolista. Arriva provvidenziale un po’ di tempo per cercare di recuperare gli infortunati, soprattutto Albiol e Higuain, ai quali il Napoli, nelle grandi partite, non può assolutamente rinunciare.

 
REINA 6
MESTO 6.5
FERNANDEZ 6.5
BRITOS 6
ARMERO 6
BEHRAMI 6
INLER 6.5
MERTENS 7
HAMSIK 6 (39’st Bariti 6)
CALLEJON 6.5 (23’st Insigne 6)
PANDEV 7 (31’st Zapata sv)
BENITEZ 6.5

Roma – Napoli 2-0

8ª GIORNATA

Pjanic condanna il Napoli alla prima sconfitta

Troppi errori in attacco e la Roma vola

serieA
Ven 18/10/13

ROMA

NAPOLI

stadio Olimpico
45000 spettatori
roma napoli  
arbitro Orsato 5
guardalinee Tonolini – Padovan
Tagliavento – Banti
quarto uomo Vuoto

2

0

 
     
gol 48’pt Pjanic ammonizioneammonizione 25’st Cannavaro  
gol 25’st Pjanic (r) ammonizione Pandev  
ammonizione Pjanic ammonizione Inler  
ammonizione Benatia  

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (36’st Marquinho), Totti (33’pt Borriello), Gervinho (11’st Ljajic).
Panchina: Lobont, Skorupski, Burdisso, Torosidis, Romagnoli, Bradley, Taddei, Caprari, Ricci.Allenatore: Garcia.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos (44’pt Cannavaro), Mesto; Inler (37’st Dzemaili), Behrami; Callejon, Hamisk, Insigne; Pandev (23’st Higuain).
Panchina: Rafael, Colombo, Fernandez, Armero, Radosevic, Mertens, Zapata. Allenatore: Benitez.

Prima sconfitta in campionato per il Napoli, che esce dall’Olimpico con le ossa rotte e cinque punti di ritardo dalla capolista che, nonostante abbia risolto la partita solo grazie a due calci piazzati, ha dato l’impressione di essere più in condizione e più sicura degli azzurri.
Garcia deve rinunciare allo squalificato Balzaretti, sostituito da Dodò, mentre l’ivoriano Gervinho viene preferito ancora una volta a Ljaijc. Benite, invece, decide di non rischiare dall’inizio Higuain, non ancora al 100%, mentre perde Zuniga per un mese, sostituito nell’occasione da Mesto che viene schierato sulla fascia sinistra, preferito anche ad Armero, rientrato in ritardo dagli impegni con la sua nazionale.
Dopo pochi minuti, i ritmi sono già alti, con Insigne che sembra particolarmente ispirato. Al 4’, infatti, prova ad innescare Callejon, ma lo spagnolo non riesce ad agganciare il pallone da buona posizione. All’11’, sotto gli occhi attenti di Maradona, presente allo stadio per la grande occasione, è Inler che prova a servire in profondità Hamisk, ma la palla è troppo lunga e si spegne tra le braccia di De Sanctis. Al 14’, si vede anche la Roma, quando De Rossi è il più lesto di tutti ad intervenire di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma, per fortuna del Napoli, il suo tiro è debole e centrale. Un minuto dopo, Totti smarca Gervinho in ottima posizione, ma l’attaccante giallorosso non riesce a coordinarsi al meglio e la sua conclusione, seppure da posizione invitante, termina alta. Al 33’, Totti è costretto ad abbandonare la gara (al suo posto Borriello) per problemi muscolari e subito il Napoli cerca di approfittare della situazione. Al 36’, infatti, Insigne lancia Pandev nello spazio, ma il macedone non sfrutta il grande assist del compagno e, tutto solo davanti a De Sanctis, si fa neutralizzare la conclusione dal suo ex compagno di squadra che, con la collaborazione di De Rossi, riesce a sventare il pericolo. Al 41’ si rivede la Roma, con Florenzi che prova a sorprendere Reina con un preciso diagonale da fuori area, ma la sua conclusione si perde sul fondo sfiorando il palo. Al 45’, dopo che Britos è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla spalla, il Napoli ha ancora una ghiotta occasione per andare in vantaggio: Insigne anticipa Maicon e va al tiro da pochi passi, il pallone supera il portiere giallorosso, ma si stampa sul palo. Così, come spesso accade nel calcio, ad un gol sbagliato segue subito un gol subito: al 48’, Cannavaro (entrato al posto di Britos) causa un calcio di punizione dal limite che Pjanic batte in modo magistrale, infilando il pallone sotto l’incrocio dei pali, rendendo inutile l’estremo tentativo di Reina per raggiungere la sfera.
Nel secondo tempo, gli azzurri entrano in campo più agguerriti e, al 4’, continua la maledizione dei “legni”, con Inler che colpisce un altro palo con un potente tiro dal limite dell’area. Al 13’ si vede di nuovo la Roma che, al 13’, come nel primo tempo, si rende pericolosa con un colpo di testa di De Rossi. Ma è ancora il Napoli ad andare vicino al gol, questa volta con Hamsik, che, sempre con una conclusione dal limite, colpisce l’incrocio dei pali. La pressione degli azzurri continua, al 23’ entra anche Higuain per Pandev, ma un minuto dopo, Cannavaro trattiene Borriello in area e l’arbitro opta per il rigore e per l’ammonizione, spalancando la strada al secondo gol di Pjanic e all’espulsione dell’ex capitano (già ammonito in occasione del primo gol). La partita finisce qui, il Napoli ci prova solo con qualche tiro da fuori, ma la Roma controlla con tranquillità la partita e rimane a punteggio pieno con 8 vittorie in altrettante partite di campionato.
Peccato perché gli azzurri, nonostante il primo tempo sottotono, hanno avuto più di un’occasione per passare in vantaggio, per essere poi puniti all’ultimo minuto di gioco del primo tempo. Purtoppo gli uomini di Benitez stanno ancora pagando la scarsa condizione di alcuni uomini e gli infortuni che, come purtroppo accade da qualche stagione, evidenziano la carenza di cambi in alcuni ruoli-chiave. Purtroppo, non c’è molto tempo per recuperare, visto che gli azzurri saranno già impegnati martedì sera in Champions League, dove si giocheranno una grossa fetta di qualificazione contro i francesi del Marsiglia.

 
REINA 6
MAGGIO 5.5
ALBIOL 6.5
BRITOS 6 (44’st Cannavaro 5)
MESTO 6
BEHRAMI 6.5
INLER 6 (37’st Dzemaili 6)
CALLEJON 5.5
HAMSIK 5
INSIGNE 6.5
PANDEV 5 (23’st Higuain 5.5)
BENITEZ 5.5