Napoli – Lazio 3-0

5ª GIORNATA

Un grande Napoli strapazza la Lazio

Tripletta di Cavani, superlativi Hamsik e Behrami

serieA
mer 26/09/12

NAPOLI

LAZIO

stadio San Paolo
13808 spettatori
napoli lazio  
arbitro Banti 5
guardalinee Di Fiore – Passeri
D’Amato – Romeo
quarto uomo Posado

3

0

 
     
gol 19’pt Cavani ammonizione Cavanda  
gol 31’pt Cavani ammonizione Konko  
gol 20’st Cavani ammonizione Hernanes  
ammonizione Cannavaro ammonizione Ciani  
ammonizione Pandev  
ammonizione Vargas  

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Gamberini (32’st Aronica), Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik (38’st Vargas), Pandev (24’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Uvini, Fernandez, Mesto, Dzemaili, Donadel, Dossena, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.
LAZIO (4-1-4-1): Marchetti, Konko, Dias, Ciani, Cavanda (12’st Floccari), Ledesma (32’st Cana), Candreva, Hernanes, Mauri (12’st Ederson), Lulic, Klose.
Panchina: Bizzarri, Carrizo, Biava, Scaloni, Stankevicius, Onazi, Zarate, Rocchi, Kozak. Allenatore: Petkovic.

Torna a vincere il Napoli, e lo fa in modo fragoroso, battendo con un netto 3-0 la Lazio, squadra solida che negli ultimi anni ha sempre messo in difficoltà gli azzurri. Ma questa volta, Klose ed Hernanes sono stati ben controllati dai giocatori di casa e non hanno potuto esprimere tutto il loro potenziale.
Mazzari cambia un paio di uomini rispetto all’ultima partita, inserendo Gamberini al posto di Aronica e, a centrocampo, Behrami al posto di Dzemaili. Per il resto, confermatissimo il trio Hamsik-Pandev-Cavani, nonostante la prova poco brillante di Catania. Petkovic, invece, ritrova Mauri e Klose, lasciati a riposo nella scorsa giornata, ma ridisegna la difesa con l’innesto di Ciani al posto di Biava.
Iniziano bene gli ospiti, che, già al 1’ minuto, si fanno vedere dalle parti di De Sanctis, ma il tiro dal limite dell’area di Konko è parato facilmente a terra dal portiere azzurro. Al 4’, le cose sembrano mettersi male per il Napoli, con Klose che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, devia in rete da pochi passi. L’arbitro convalida, ma subito i giocatori azzurri protestano e, dal replay, si vede chiaramente come l’attaccante tedesco abbia toccato il pallone con la mano, ingannando sia De Sanctis in uscita, che il giudice di porta. Per fortuna, dopo le insistenze dei padroni di casa, Klose ammette il suo gesto e l’arbitro ritorna sulla sua decisione. Lo scampato pericolo scuote il Napoli che, al 6’, va vicino al gol con Pandev che, servito in area da Cavani, tira di poco a lato. Berami è una diga a centrocampo e la Lazio non riesce più a costruire azioni pericolose, lasciando sempre più metri di campo agli azzurri. Così, al 19’, Hamsik serve in posizione defilata Cavani che, si accentra e lascia partire un tiro da fuori area che, deviato da Ciani, spiazza l’incolpevole Marchetti. Gli azzurri non si accontentano e al 31’ arriva il raddoppio: Cannavaro, pressato, lancia lungo nella metà campo avversaria, dove trova Cavani, dimenticato dalla difesa biancoceleste, che, appena entrato in area, da posizione defilata scaglia un tiro potentissimo che Marchetti non riesce a deviare, insaccandosi sul secondo palo. La Lazio cerca di scuotersi, ma la sua reazione produce solo qualche calcio d’angolo, sui quali la difesa azzurra è attenta. Gli ospiti, invece, rischiano di subire il 3-0 al 44’, quando Hamsik serve in area Maggio che, anticipa tutti, ma, di testa, non riesce a schiacciare il pallone che termina alto sulla traversa.
Nel secondo tempo, Petkovic si gioca il tutto per tutto e, dopo una decina di minuti in cui la Lazio sembra rientrata in campo decisa a recuperare il risultato, cambia assetto tattico inserendo Floccari per Cavanda e Ederson al posto di Mauri. Ma proprio nel momento di massimo sforzo, i biancocelesti si fanno trovare ancora impreparati; al 19’ Campagnaro batte velocemente un calcio di punizione e trova ancora Cavani che, tutto solo, dribbla Marchetti e appoggia in rete. A questo punto la Lazio tira i remi in barca, consapevole di non poter più impensierire gli azzurri che, al 24’, sostituiscono Pandev con Insigne. E proprio l’attaccante napoletano, al 30’, si guadagna un calcio di rigore, ingannando Konko con un gran gioco di gambe. Purtroppo, Cavani calcia alto, alimentando l’idea che forse sarebbe meglio cambiare rigorista, tornando magari ad affidarsi ad Hamsik. Ma ormai il Napoli gioca sul velluto e, prima della fine c’è ancora il tempo di costruire tre palle-gol, la prima con Hamsik, lanciato nello spazio dall’ottimo insigne, poi con il neo-entrato Vargas e, infine con Zuniga, ma in tutti e tre i casi è bravo Marchetti ad opporsi.
Termina così la partita, tra gli applausi del pubblico, con tre punti che consentono agli azzurri di agganciare la Juventus in testa alla classifica. Ottima la prova di Behrami, onnipresente a centrocampo, e quella di Gamberini, che si è dimostrato una valida alternativa per la difesa. Note negative, invece, l’ennesimo rigore sbagliato da Cavani e la prova ancora un po’ sotto tono di Maggio, che, forse, paga ancora il ritardo di condizione in seguito agli Europei. Domenica, però, il campionato riserva un altro turno difficile, con il Napoli ospite della Sampdoria, vera sorpresa di questo inizio di campionato.

 
DE SANCTIS 7
GAMBERINI 7 (20’st Aronica sv)
CANNAVARO 7
CAMPAGNARO 7
MAGGIO 6
BEHRAMI 7.5
INLER 6.5
HAMSIK 7.5 (38’st Vargas sv)
ZUNIGA 6.5
PANDEV 6 (24’st Insigne 6.5)
CAVANI 8
MAZZARRI 8

Sampdoria – Napoli 0-1

6ª GIORNATA

Al Napoli basta un rigore

Una percussione di Hamsik regala la vittoria contro una buona Samp

serieA
dom 30/09/12

SAMPDORIA

NAPOLI

stadio Luigi Ferraris
24715 spettatori
sampdoria napoli  
arbitro Tagliavento 4.5
guardalinee Preti – Marzaloni
Orsato – Pinzani
quarto uomo Manganelli

0

1

 
     
esplulsione 22’st Gastaldedllo gol 22’st Cavani (r)  
ammonizione Berardi ammonizione Behrami  
ammonizione Obiang ammonizione Cannavaro  
ammonizione Gastaldello ammonizione Insigne  
ammonizione Costa  

SAMPDORIA (4-3-3): Romero, Berardi (42’st Poulsen), Gastaldello, Rossini, Costa, Munari (25’st De Silvestri), Obiang, Krsticic, Soriano (36’st Icardi), Eder, Estigarribia.
Panchina: Berni, Falcone, Mustafi, Castellini, Austoni, Renan. Allenatore: Ferrara.
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio (46’st Mesto), Inler, Behrami, Zuniga, Hamsik (39’st Dzemaili), Pandev (20’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Uvini, Aronica, Fernandez, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Nonostante le difficoltà, il Napoli riesce a vincere una partita difficile, contro una Sampdoria ordinata e aggressiva che, come successo a Catania, non ha concesso spazi agli azzurri. Questa volta, però, una percussione di Hamsik ha rotto gli equilibri e ha permesso al Napoli di rimanere al passo della Juventus.
Ciro Ferrara, grande ex della partita, deve rinunciare a tre uomini chiave come Maresca, Poli, Maxi Lopez e Pozzi, affidando cos’ l’attacco a Eder e Soriano, mentre a centrocampo, accanto a Obiang, posiziona Krsticic e Munari. Mazzarri, invece, conferma in blocco la formazione che ha vinto contro la Lazio, proponendo ancora Gamberini in difesa al posto di Aronica.
La Sampdoria inizia subito con decisione e, già al 1’, Campagnaro è costretto agli straordinari, allontanando dall’area piccola un cross pericoloso di Estigarribia. Tre minuti dopo ci prova Pandev, ma il suo tiro è debole e centrale. Al 14’, Campagnaro pesca Maggio con una rimessa lunghissima, quasi all’altezza del centrocampo, ma il centrocampista azzurro non riesce a superare Romero con un pallonetto, che si spegne alto sulla traversa. Al 17’ rispondono i padroni di casa, con Obiang che pesce Estigarribia tra Zuniga e Cannavaro, ma, per fortuna degli azzurri, il tiro dell’esterno avversario termina a lato di un paio di metri. Il Napoli non riesce a costruire azioni pericolose e, quindi, è ancora la Sampdoria ad affacciarsi dalle parti di De Sanctis, al 23’, con Gastaldello che, sugli sviluppi di un calcio piazzato, sfugge alla difesa azzurra, ma non riesce ad indirizzare il pallone di testa che termina molto alto sulla traversa. Un minuto dopo si rivedono anche gli ospiti che, grazie ad uno schema su punizione, liberano Cavani in area che, di testa, cerca di servire sul secondo palo Gamberini che manca la deviazione vincente per pochi centimetri. Al 41’, il Napoli perde il suo allenatore, espulso da Tagliavento in seguito alle proteste per un brutto fallo di Obiang su Inler, punito solo con il cartellino giallo.
Nel secondo tempo, con Frustalupi in panchina, il Napoli sembra un po’ più aggressivo, deciso a non farsi pressare passivamente come nel primo tempo. Infatti, nel giro di quindici minuti, Gastaldello e Costa sono costretti a ricorrere al fallo da ammonizione (Costa meritava anche il rosso, così come Behrami che qualche minuto dopo avrebbe meritato il secondo giallo per un fallo di mano) per fermare rispettivamente Hamsik e Maggio. Al 19’, entra Insigne al posto di Pandev, nel tentativo di dare più vivacità all’attacco, ma non c’è ne è bisogno perché al 21’, ci pensa Hamsik che, dopo un’azione personale, costringe Gastaldello al fallo proprio sulla linea dell’area di rigore, costringendo l’arbitro a concedere il rigore e ad espellere il difensore sampdoriano. Sul dischetto si presenta Cavani, in ombra per quasi tutta la partita, che, questa volta non sbaglia e infila il pallone tra palo e portiere. La reazione dei padroni di casa è veemente, nonostante l’inferiorità numerica e, al 28’, Obiang va vicino al gol con un gran tiro da fuori area che termina di poco alto sull’incrocio dei pali. Al 35’ risponde Insigne, ma anche in questo caso, il suo destro termina di poco fuori. Negli ultimi minuti la Sampdoria preme, ma gli azzurri fanno buona guardia e riescono ad arginare gli attacchi avversari, lasciando a De Sanctis solo l’ordinaria amministrazione.
Tre punti importanti, quindi, che danno linfa vitale al Napoli, consapevole di non aver giocato una buona partita, ma contento per aver strappato una vittoria contro un avversario forte e determinato che, fino ad oggi, era ancora imbattuto. Ora il Napoli sarà impegnato nella dura trasferta di Eindhoven in Europa League, occasione per far riposare molti titolari, mentre domenica, nel posticipo serale, al San Paolo arriverà l’Udinese.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 7.5
CANNAVARO 6.5
GAMBERINI 6.5
MAGGIO 5.5 (46’st Mesto sv)
BEHRAMI 6.5
INLER 5.5
HAMSIK 7.5 (39’st Dzemaili sv)
ZUNIGA 5.5
PANDEV 5 (20’st Insigne 6.5)
CAVANI 6
MAZZARRI 6

Napoli – Udinese 2-1

7ª GIORNATA

Hamsik trascina il Napoli

Ancora un vittoria per gli azzurri che rimangono agganciati alla vetta

serieA
dom 07/10/12

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
43148 spettatori
napoli udinese  
arbitro Doveri 5
guardalinee De Luca – Liberti
Massa – Baracani
quarto uomo Petrella

2

1

 
     
gol 30’pt Hamsik gol 43’pt Pinzi  
gol 46’pt Pandev ammonizione Danilo  
ammonizione Hamsik ammonizione Maicosuel  
ammonizione Maggio ammonizione Benatia  

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Gamberini, Fernandez, Campagnaro, Maggio, Inler, Behrami, Zuniga, Hamsik (42’st Dzemaili); Pandev (10’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Uvini, Aronica, Mesto, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
UDINESE (3-5-1-1): Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Pereyra (43’st Faraoni), Allan, Pinzi (21’st Ranegie), Lazzari, Pasquale, Maicosuel, Di Natale (33’st Barreto).
Panchina: Padelli, Pawlowski, Coda, Heurtaux, Angella, Gabreil, Williams, Armero. Allenatore: Guidolin.

Il Napoli torna vincente in campionato e rimane ancorato alla vetta della classifica battendo una buona Udinese che, fino alla fine, ha cercato con insistenza il pareggio. Ma gli azzurri, ispirati dal solito Hamsik in attacco e sostenuti da un insolito Fernandez in difesa, hanno resistito agli assalti finali degli ospiti.
Mazzarri, dopo la sconfitta europea, torna ad affidarsi ai titolari, eccezion fatta per Cannavaro, squalificato, sostituito al centro della difesa da Fernandez, mentre in attacco confermato Pandev nonostante un periodo di forma poco brillante. Guidolin, invece, ripropone Maicosuel in attacco, accanto al rientrante Di Natale, nel tentativo di creare scompiglio tra le linee avversarie.
Infatti, è dell’Udinese il primo affondo pericoloso, con Pasquale che, al 6’, dalla sinistra crossa al centro dove Di Natale prende il tempo a Gamberini, ma non riesce a girare con precisione verso la porta difesa da De Sanctis. All’8’ risponde Hamsik con un tiro da fuori, respinto con i pugni da Brkic. Pochi istanti dopo è Pandev a cercare la via del gol, ma la sua conclusione dopo l’assist di Maggio termina di poco a lato. Il gioco del Napoli però, nonostante un possesso palla superiore, non è continuo a causa dei numerosi passaggi sbagliati che costringono gli azzurri a rallentare la manovra. Così, l’Udinese riesce a ripartire sempre in velocità e, anche se non arriva mai ad impensierire De Sanctis, sembra sempre sul punto di poter costruire qualche azione importante. Al 20’, buona occasione per Cavani che, da pochi passi, cerca di superare Brkic di testa su cross di Pandev, ma la sua posizione è troppo angolata per poter fare meglio e il portiere avversario si salva miracolosamente. Al 26’, un cross di Hamsik viene fermato un una mano, ma l’arbitro decide di non intervenire, ammonendo anche lo slovacco per proteste. Fortunatamente, al 3’, arriva il gol: Fernandez lancia lungo sulla destra per Cavani che serve di tacco Maggio, il quale entrato in area serve al centro per Hamsik si infila tra Domizzi e spiazzando Brkic. Al 41’ il Napoli avrebbe anche la possibilità di chiudere la partita in contropiede, con Hamsik che serve sulla destra Cavani che entra in area e, invece di calciare, prova a servire Pandev in posizione migliore, ma il macedone è troppo lento e non riesce ad agganciare il pallone a pochi passi dalla porta. Così, dopo aver sprecato questa ghiotta occasione, al 43’, arriva il pareggio dell’Udinese: gli azzurri battono frettolosamente un calcio di punizione e il pallone, intercettato, finisce tra i piedi di Maicosuel con la difesa di casa non schierata. Il brasiliano serve sulla Destra Pinzi che, solo davanti a De Sanctis, non sbaglia. Fortunatamente, nel primo e unico minuto di recupero del primo tempo, Pandev si fa perdonare l’errore precedente riportando il Napoli in vantaggio:
Inler serve il macedone in area che finta il passaggio verso il taglio
di Cavani e libera il destro verso la porta di Berkic, mandando il pallone ad insaccarsi nell’angolino basso.
Nel secondo tempo l’Udinese cerca in tutti i modi di recuperare il risultato, aumentando la pressione a centrocampo per schiacciare il Napoli nella propria metà campo. All’8’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Maggio va vicinissimo ad un clamoroso autogol nel tentativo di anticipare De Sanctis che guarda incredulo il pallone sorvolare di poco la traversa. Al 10’ Mazzarri cerca di dare più vivacità all’attacco inserendo Insigne per Pandev, mentre 10’ dopo, Guidolin aumenta il peso offensivo della sua squadra togliendo l’ottimo pinzi, forse il più pericoloso dei suoi, e gettando nella mischia Ranegie per sfruttarne le sponde di testa. Ma la tattica dell’Udinese porta pochi risultati, visto che tutti i lanci lunghi per l’alto attaccante sono preda della difesa azzurra e, solo in un paio di occasioni, De Sanctis è costretto all’uscita per anticipare Di Natale e Maicosuel. Il Napoli, dal canto suo, attende e tenta di ripartire in contropiede, ma l’imprecisione dei difensori nei disimpegni impedisce di costruire delle azioni pericolose. Così, gli azzurri devono accontentarsi solo di qualche spunto personale, come quello di Hamsik al 31’, prova il sinistro dalla distanza, ma il pallone termina di poco a lato. Al 45’ il Napoli potrebbe segnare il terzo gol, ma Insigne calcia addosso al portiere con Cavani liberissimo sulla destra che avrebbe potuto comodamente segnare. Così, c’è spazio anche per un ultimo brivido, con Faraoni che tenta il sinistro dal limite dell’area non trovando la rete del pareggio per pochi centimetri.
Alla fine, gli azzurri, seppur non brillantissimi, guadagnano tre punti fondamentali e gli applausi del pubblico. Ora la sosta per le nazionali darà un po’ di tempo per riordinare le idee visto cha alla ripresa sarà già tempo di scontro al vertice con Juventus-Napoli.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 6
FERNANDEZ 6.5
GAMBERINI 6.5
MAGGIO 6
BEHRAMI 7
INLER 6.5
HAMSIK 7.5 (42’st Dzemaili sv)
ZUNIGA 6
PANDEV 6.5 (10’st Insigne 5.5)
CAVANI 6
MAZZARRI 7

Juventus – Napoli 2-0

8ª GIORNATA

Il Napoli dura 80′

Prima sconfitta stagionale per gli azzurri. La Juventus ha la meglio nel finale

serieA
sab 20/10/12

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Juventus Stadium
38463 spettatori
juventus napoli  
arbitro Damato 6
guardalinee Niccolai – Tonolini
Bergonzi – De Marco
quarto uomo Maggiani

2

0

 
     
gol 35’st Caceres ammonizione Cavani  
gol 37’st Pogba ammonizione Campagnaro  
ammonizione Vidal ammonizione Campagnaro  
ammonizione Chiellini ammonizione Inler  
ammonizione Barzagli  
ammonizione Caceres  

JUVENTUS (3-5-2): Storari, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Vidal (35’st Pogba), Pirlo, Marchisio, Asamoah (33’st Caceres), Quagliarella (15’st Matri), Giovinco.
Panchina: Rubinho, Branescu, Lucio, Isla, Marrone, Giaccherini, Padoin, Bendtner. Allenatore: Alessio (Conte squalificato).
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (39’st Insigne), Maggio, Inler, Behrami (42’st Dzemaili), Zuniga, Hamsik, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Uvini, Aronica, Fernandez, Mesto, Donadel, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Prima sconfitta stagionale per il Napoli che resiste per 80 minuti, ma deve arrendersi ai soliti errori su calci piazzati che spianano la strada alla Juventus. Partita bruttina e, prima del doppio vantaggio della capolista, con poche occasioni da rete, un paio per i padroni di casa e una sola per gli ospiti.
La Juventus deve rinunciare a Buffon e Vucinic, sostituiti da Storari e Quagliarella, mentre recupera Marchisio, uscito malconcio dalla partita di martedì con la Nazionale. Tutti a disposizione, invece, per Mazzarri che deve fare solo i conti con la stanchezza accumulata dai sudamericani per il viaggio intercontinentale della settimana. In difesa Gamberini viene scelto ancora una per completare il terzetto difensivo insieme a Cannavaro e Campagnaro.
Subito pericolosa la Juventus, con Giovinco che, sugli sviluppi di un corner battuto corto, entra in area a calcia verso la porta dove De Sanctis non trattiene, ma Campagnaro è il più veloce ad avventarsi sul pallone e allontana il pericolo. Nei primi minuti è la Juve che tenta di fare gioco, ma la marcatura stretta di Hamsik su Pirlo non consente ai padroni di casa di impostare con precisone e, spesso, Bonucci si trova costretto a lanciare lungo per Quagliarella o Giovinco, favorendo così il lavoro della difesa azzurra. D’altro canto, il Napoli soffre molto lungo la fascia presidiata da Asamoh con Maggio che conferma le difficoltà di inizio campionato, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Ma, al 26’, è il Napoli ad andare vicinissimo al gran gol, con Cavani che, su calcio da fermo battuto da posizione molto defilata, colpisce un clamoroso incrocio dei pali. L’occasione intimorisce un po’ la Juventus che concede qualche metro di campo in più agli ospiti, ma tutto le iniziative azzurre si infrangono sull’ottima difesa bianconera. L’ultima azione degna di nota è ancora della Juventus, con Marchisio che cerca la porta dal limite, ma il suo tiro viene deviato in angolo da De Sanctis.
Nel secondo tempo è ancora la squadra di casa a fare la partita. Al 4’, Pirlo ha la possibilità di calciare una punizione da posizione favorevole, ma il suo tiro è deviato dalla barriera e bloccato a terra da De Sanctis. Al 9’ ci prova invece Pandev, che, servito da Hamsik, salta Chiellini al limite dell’area, ma subisce il recupero dello stesso difensore bianconero prima di poter calciare verso la porta. All’11’, Giovinco si libera fortunosamente al tiro dopo un rimpallo da pochi passi dalla porta, ma il suo tiro termina clamorosamente a lato. Al quarto d’ora di gioco la Juventus gioca la carta Matri, che entra al posto di uno spento Quagliarella. Ed è subito il neo entrato a rendersi pericoloso, al 21’, quando Pirlo riesce a smarcarlo alle spalle della difesa napoletana, ma il centravanti juventino non riesce ad arrivare sul pallone per pochi centimetri e De Sanctis riesce ad agguantare la sfera. Al 31’, si vede ancora il Napoli, con Cavani che prova a calciare al volo da fuori area, ma il suo tiro, seppur molto bello stilisticamente, termina abbondantemente a lato. E’ l’ultimo sussulto azzurro. Al 35’, sugli sviluppi di un corner, Caceres, appena entrato, viene dimenticato dalla difesa napoletana e, con grande facilità, colpisce di testa il pallone calciato da Pirlo. Neanche il tempo di riorganizzarsi e, un minuto dopo, Pogba trova un gran tiro al volo dal limite dell’area che non lascia scampo a De Sanctis. A questo punto il Napoli provvede al primo cambio, con Insigne per Gamberini, ma ormai la frittata è fatta; c’è solo il tempo per un contropiede, che Pandev spreca sbagliando il passaggio per il neo-entrato.
Alla fine, la vittoria della Juve è meritata. Il Napoli, da un certo punto della partita in poi ha chiaramente giocato per il pareggio e Mazzarri non ha avuto il coraggio di cambiare, anche chi, come Maggio, era chiaramente in difficoltà. Lo ha fatto invece la squadra di casa e ha avuto ragione, visto che proprio i cambi hanno deciso l’incontro. Peccato perchè gli azzurri avevano tenuto testa per quasi tutta la partita e, come spesso accade in queste partite, sono stati puniti da una disattenzione.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6
GAMBERINI 6 (39’st Insigne sv)
MAGGIO 4
INLER 5.5
BEHRAMI 6.5 (42’st Dzemaili sv)
ZUNIGA 5.5
HAMSIK 5.5
PANDEV 5
CAVANI 6
MAZZARRI 5

Napoli – Chievo 1-0

9ª GIORNATA

Napoli, ci pensa Hamsik

Senza Cavani, gli azzurri conservano il secondo posto grazie ad un gran gol dello slovacco

serieA
dom 28/10/12

NAPOLI

CHIEVO

stadio San Paolo
34953 spettatori
napoli chievo  
arbitro Celi 5
guardalinee Marrazzo – Giachero
Damato – Di Paolo
quarto uomo De Pinto

1

0

 
     
gol 13’st Hamsik ammonizioneammonizione 33’st Vacek  
ammonizione Vargas ammonizione Andreolli  
ammonizione Rigoni  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Inler, Behrami, Zuniga (26’st Dossena), Hamsik, Pandev (30’st Vargas), Insigne (39’st Dzemaili).
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Uvini, Aronica, Mesto, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.
CHIEVO (4-3-1-1): Sorrentino, Frey, Dainelli, Andreolli, Dramè, Luciano (10’st Papp), Vacek, Rigoni M. (30’st Moscardelli), Hetemaj (15’st Pellissier), Rigoni L., Thereau.
Panchina: Puggioni, Viotti, Jokic, Cofie, Cruzado, Samassa, Guana, Stoian, Di Michele. Allenatore: Corini.

Sotto una pioggia battente il Napoli torna a vincere in campionato dopo lo stop di Torino, riuscendo a superare di misura il Chievo, squadra che nelle scorse stagioni aveva sempre messo in difficoltà gli azzurri, portando via dal San Paolo anche punti importanti. Ma questa volta, gli azzurri, pur soffrendo un po’ nel finale, non hanno concesso nulla agli avversari trovando il gol con il solito Hamsik.
Mazzarri deve rinunciare a Cavani, a riposo precauzionale dopo un affaticamento muscolare denunciato in allenamento, e affianca Insigne a Pandev. Recuperato invece Behrami che si riprende il posto da titolare al centro del campo. Corini, invece, deve fare ancora a meno di Pellissier, non al meglio e relegato in panchina, e Paloschi, ancora infortunato.
Il Chievo parte aggressivo, ma è il Napoli ad andare vicina al vantaggio; al 7’, Inler scocca un gran tiro dai 30 metri che si infrange prima sul palo, poi sulla mano di Sorrentino proteso in tuffo, ma nessun giocatore del Napoli riesce a ribadire in rete il pallone che danza per qualche secondo a pochi centimetri dalla linea di porta. All’11’ gli azzurri protestano, quando Dramè intercetta con il braccio (largo) un cross di Insigne da calcio d’angolo, ma l’arbitro non vede e lascia correre. Il Chievo, a parte qualche calcio d’angolo, non si affaccia mai dalle parti di De Sanctis e, così, il Napoli può allestire le sue azioni d’attacco in continuità anche se gli ospiti si difendono con ordine, soffrendo però le iniziative sulla fascia di Maggio e Insigne. Infatti, proprio questi ultimi due sono protagonisti al 23’, con l’attaccante napoletano che serve il compagno con un preciso cross al centro dell’area dove Maggio, a porta praticamente vuota, riesce a colpire male di testa e a mandare il pallone alto sopra la traversa. Al 31’ è il centrocampista azzurro a mettere in area un buon cross, ma Pandev è in ritardo, mentre sugli sviluppi dell’azione è ancora Inler a provarci da fuori, ma il suo tiro è centrale e Sorrentino riesce a deviare in corner. Quello del Napoli è un monologo, ma manca la cattiveria sotto porta, come evidenziato al 37’, quando il solito Insigne elude in dribbling la difesa avversaria guadagnando la linea di fondo, crossa al centro per Hamsik che colpisce di punta, ma Sorrentino ci arriva; sulla respinta si avventa Pandev che, da posizione invitante, tenta un’improbabile sforbiciata e il pallone termina alto.
Nel secondo tempo la musica non cambia, Napoli in attacco e Chievo pronto a ripartire, con gli azzurri che sprecano ancora qualche occasione. Si sente la mancanza di Cavani e di un riferimento più avanzato in attacco, visto che Pandev e Insigne preferiscono giocare fuori dall’area di rigore. Ma al 12’ ci pensa il solito Hamsik, che raccoglie un passaggio filtrante di Zuniga e, appena entrato in area, da posizione abbastanza defilata, lascia partire un diagonale preciso che trafigge Sorrentino. Corini corre ai ripari, inserendo prima Pellissier e, poi, anche Moscardelli, mossa che dà i suoi frutti visto che gli ospiti, nonostante il Napoli sia pericoloso in contropiede, riescono ad attaccare con più continuità. E infatti, al 25’, con il Napoli in 10’ per un infortunio occorso a Zuniga, Thereau colpisce indisturbato dal centro dell’area, ma la sua conclusione termina alta. Al 31’, però, il Chievo rimane in dieci visto che Vacek rimedia due cartellini gialli in pochi minuti, entrambi per fallo su Hamsik. Ma neanche la superiorità numerica riesce a dare tranquillità al Napoli che nel tentativo poco convinto di controllare la partita, rischia di farsi raggiungere. Al 35’, infatti, è il Chievo a protestare per la mancata concessione di un calcio di rigore, quando Thereau crossa in area dove Campagnaro e Pellissier vengono a contatto, con quest’ultimo che termina a terra, ma, anche in questo caso l’arbitro lascia correre.
Tre punti importanti, per il Napoli, che riesce a conservare il secondo posto pur con l’assenza di Cavani, scacciando le scorie delle ultime due sconfitte. Ora il campionato propone il turno infrasettimanale, che vedrà gli azzurri impegnati sul campo dell’Atalanta; un’altra sfida difficile, ma se si vuole lottare per l’obiettivo massimo bisogna essere sempre pronti a dare il meglio, visto che anche l’Inter incalza ad un solo punto di distanza.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 7
GAMBERINI 7
MAGGIO 6
INLER 7
BEHRAMI 7.5
ZUNIGA 6.5 (26’st Dossena 6)
HAMSIK 7.5
PANDEV 5 (39’st Dzemaili sv)
INSIGNE 6.5 (30’st Vargas sv)
MAZZARRI 6.5

Atalanta – Napoli 1-0

10ª GIORNATA

Il Napoli cade a Bergamo

Fatale l’impegno di metà settimana. Azzurri propositivi, ma poco lucidi in area

serieA
mer 31/10/12

ATALANTA

NAPOLI

stadio Atleti d’Italia
14883 spettatori
atalanta napoli  
arbitro Orsato 6.5
guardalinee Galloni – Musolino
Bergonzi – Ciampi
quarto uomo Liberti

1

0

 
     
gol 19′ pt Carmona ammonizione Cannavaro  
ammonizione Cazzola ammonizione Pandev  
ammonizione Carmona ammonizione De Sanctis  

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli, Bellini, Stendardo, Manfredini, Brivio, Schelotto (40’st Raimondi), Carmona, Cazzola, Bonaventura, Maxi Moralez (36’st De Luca), Denis.
Panchina: Frezzolini, Polito, Lucchini, Gagliardini, Matheu, Scozzarella, Troisi, Marilungo, Parra, Palma. Allenatore: Colantuono.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (24’st Mesto), Maggio, Inler, Behrami (9’st Dzemaili), Dossena (31’st Vargas), Hamsik, Insigne, Pandev.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Fernandez, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Il turno infrasettimanale è fatale al Napoli che trova la seconda sconfitta consecutiva, pur senza demeritare troppo, ma pagando l’assenza di Cavani e, soprattutto, quella di un suo sostituto. Troppo poco se si vuole ambire allo scudetto, Inter e Juventus sembrano molto più attrezzate.
Colantuono deve rinunciare a Cigarini e Peluso, squalificati, oltre che agli infortunati Ferri, Radovanovic, Ferreira Pinto e Capelli. A centrocampo, però, rientra Carmona che sfrutterà al massimo l’occasione. Mazzarri, invece, deve sopperire solo alle assenze di Cavani e Zuniga, optando per un tandem offensivo formato da Pandev e insigne, e posizionando Dossena sulla fascia sinistra.
Dopo una prima fase di studio, è l’Atalanta a rendersi pericolosa, al 6’, con un traversone di densi che trova smarcato Morales, il cui colpo di testa, da posizione defilata, termina sull’esterno della rete, con De Sanctis comunque pronto ad intervenire. Il Napoli, invece, pur riuscendo ad arrivare fino all’area atalantina non riesce ad impensierire Consigli, che deve però effettuare il suo primo difficile intervento al 18’, per neutralizzare un bel diagonale di Insigne. Ma nell’azione successiva, l’Atalanta passa in vantaggio, con un gran tiro al volo da fuori area che si insacca a fil di palo, alle spalle dell’incolpevole De Sanctis. Gli azzurri reagiscono subito e, al 20’, Hamsik va vicino al gol sugli sviluppi di un corner, ma il suo colpo di testa termina di poco a lato. Al 35’ ancora l’Atalanta pericolosa, ancora sull’asse Densi-Morales, con quest’ultimo che manca incredibilmente il pallone da buona posizione dopo essersi inserito tra Maggio e Campagnaro.
Nel secondo tempo il Napoli è subito pericoloso con Insigne, il più vivace dei suoi, che, all’8’, prova a sorprendere Consigli con un tiro ravvicinato, ma il pallone è leggermente fuori misura. Due minuti più tardi l’attaccante napoletano è ancora protagonista, questa con un grande assist per Hamsik che, da buona posizione, non riesce ad angolare il pallone e calcia sul corpo del portiere avversario in uscita. L’Atalanta cerca di rispondere con qualche azione di contropiede, ma produce solo qualche conclusione senza impensierire De Sanctis. Così, al 18’, ancora Insigne pericoloso, ma il suo tiro è forte, ma centrale, con Consigli che blocca in due tempi. Mazzarri, dopo aver inserito Dzemaili per Behrami, prova a cambiare qualcosa gettando nella mischia anche Mesto e Vargas, ma la situazione non si sblocca. Ci provano Dzemaili, poi due volte Maggio, ma Consigli e un po’ di imprecisione negano al Napoli il pareggio.
Così, sperando nel ritorno di Cavani, il Napoli si allontana ancora di più dalla vetta e, dopo aver rinunciato a giocare al meglio in Europa, due dei tre obiettivi stagionali sembrano già lontani. Forse sarebbe meglio provare a ritornare nei binari giusti almeno in Europa League.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6
GAMBERINI 5 (70’st Mesto 5.5)
MAGGIO 5.5
INLER 6
BEHRAMI 5.5 (54’st Dzemaili 5)
DOSSENA 5 (76’st Vargas 5.5)
HAMSIK 5.5
PANDEV 5
INSIGNE 5.5
MAZZARRI 5.5

Napoli – Torino 1-1

11ª GIORNATA

Follia di Aronica, Napoli raggiunto nel recupero

Male gli azzurri che in casa contro il Torino si difendono per 85 minuti

serieA
dom 04/11/12

NAPOLI

TORINO

stadio San Paolo
34813 spettatori
napoli torino  
arbitro Valeri 6
guardalinee Altomare – Manganelli
Romeo – Nasca
quarto uomo Posado

1

1

 
     
gol 7’pt Cavani gol 46’st Sansone  
ammonizione Dzemaili ammonizione Basha  
ammonizione Behrami ammonizione Cerci  
ammonizione Dossena ammonizione Brighi  
ammonizione Sansone  
ammonizione Gillet  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami, Dzemaili (32’st Inler), Dossena (41’st Aronica), Hamsik, Pandev (16’st Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Britos, Fernandez, Uvini, Mesto, Donadel, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri.
TORINO (4-3-3): Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio, Basha, Gazzi (1’st Brighi), Vives (29’st Santana), Cerci, Bianchi, Sgrigna (25’st Sansone).
Panchina: Gomis, Di Cesare, Ogbonna, Masiello, Agostini, Birsa, Verdi, Stevanovic, Meggiorni. Allenatore: Ventura.

Ancora due punti persi per il Napoli che sembra ormai aver esaurito l’entusiasmo di inizio campionato. Meglio guardarsi indietro, perché davanti Inter e Juventus sembrano avere molte risorse in più. Lo si vede da come gli azzurri non riescono a gestire le partite come quelle di oggi. In vantaggio dopo 5’, si è limitato a difendersi per il tutto il resto della partita, come una qualsiasi squadretta di metà classifica.
Mazzarri recupera Cavani dopo due partite di assenza, mentre deve rinunciare ancora a Zuniga, sostituito sulla fascia sinistra da Dossena. Ventura, invece, deve fare a meno di Ogbonna, ma ha comunque a disposizione tutta la rosa, con Sgrigna, Vives e Cerci ad agire alle spalle dell’unica punta Bianchi.
Come detto, la partita si mette subito bene per il Napoli, quando al 6’, Campagnaro trova Hamsik in area direttamente da rimessa laterale, con lo slovacco che, dal fondo crossa in mezzo dove Cavani è prontissimo a raccogliere il pallone deviato da Gillet. Una volta in vantaggio il Napoli rallenta subito i ritmi, rinunciando spesso alla ripartenza e lasciando l’iniziativa al Torino che si rende pericoloso al 19’ con un colpo di testa di Bianchi, su cross di Cerci, parato a pugni chiusi da De Sanctis. Al 34’, è ancora la punta del Torino a colpire il pallone di testa, sugli sviluppi di un corner, ma questa volta la conclusione è debole e De Sanctis non ha difficoltà ad agguantare la sfera.
Nemmeno nel secondo tempo la musica cambia. Il Napoli aspetta e il Torino cerca di costruire qualche azione d’attacco. L’unica emozione è un cross sbilenco dal fondo di Dossena che, al 12’, rischia di diventare un pallonetto pericoloso per Gillet che, però, viene salvato dalla traversa. Al 16’ Mazzarri lancia nella mischia insigne, nel tentativo di vivacizzare un po’ l’attacco. Ma non si hanno effetti immediati, anzi, gli ospiti sembrano incrementare la propria pressione, guadagnando molti calci d’angolo, mentre gli azzurri ancora molto remissivi, cominciano anche a sbagliare passaggi facili e ripartenze. Nol al 40’, quando Insigne ruba palla e serve un pallone perfetto ad Hamisk che, solo davanti a Gillet, si allarga troppo nel tentativo di dribblarlo e calcia sull’esterno della rete.
Così, quando la partita sembrava ormai avviarsi verso la vittoria, al 46’, arriva la papera di Aronica, appena entrato, che in uno dei tanti alleggerimenti verso De Sanctis, sbaglia la misura del passaggio e serve Sansone, per il quale è un gioco da ragazzi evitare il portiere in uscita e depositare in rete. Il meritato epilogo per aver rinunciato a giocare per tutta la partita.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
CANNAVARO 6
GAMBERINI 6
MAGGIO 5.5
DZEMAILI 5 (32’st Inler sv)
BEHRAMI 5.5
DOSSENA 5.5 (41’st Aronica 3)
HAMSIK 5.5
PANDEV 5 (16’st Insigne 6)
CAVANI 6
MAZZARRI 4

Genoa – Napoli 2-4

12ª GIORNATA

Hamsik risolleva il Napoli

Ancora una rimonta per gli azzurri, che soffrono e superano il Genoa nel finale

serieA
dom 11/11/12

GENOA

NAPOLI

stadio L. Ferraris
20581 spettatori
genoa napoli  
arbitro Rizzoli 5.5
guardalinee Faverani – Stefani
Orsato – Velotto
quarto uomo Marzaloni

2

4

 
     
gol 23’pt Immobile gol 9’st Mesto  
gol 23’pt Bertolacci gol 34’st Cavani  
ammonizione Merkel gol 45’st Hamsik  
ammonizione Immobile gol 49’st Insigne  
ammonizione Gamberini  
ammonizione Dzemaili  
ammonizione Behrami  

GENOA (4-5-1): Frey, Sampirisi, Canini, Granqvist, Moretti, Jankovic, Kucka, Tozser (16’st Seymour), Bertolacci (25’st Merkel), Antonelli (38’st Piscitella), Immobile.
Panchina: Tzorvas, Donnarumma, Krajnc, Melazzi, Said, Hallenius, Borriello. Allenatore: Del Neri.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro (6’st Mesto), Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami (28’st Inler), Dzemaili, Dossena, Hamsik, Pandev (37’pt Insigne), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Britos, Aronica, Fernandez, Donadel, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Un’altra sofferenza e un’altra rimonta. Questa volta è Hamsik a prendersi il Napoli sulle spalle e a risolvere una situazione complicata, con gli azzurri sotto per due volte contro un Genoa ordinato e agguerrito. Poi, nel giro di 10 minuti, assist e gol.
Del Neri deve rinunciare ancora a Borriello, in panchina, e si affida a Immobile unica punta. Assenti anche Bovo, squalificato, Jorquera, Vargas e Ferronetti. Mazzarri, invece, lascia a riposo Inler, diffidato e quindi a rischio ammonizione che gli farebbe saltare la partita contro il Milan di sabato prossimo; al suo posto Dzemaili. Ancora infortunato Zuniga, sostituito da Dossena.
Napoli subito pericoloso, al 2’, con Dossena che raccoglie un cambio di gioco di Pandev e, dal vertice altro dell’area, prova a centrare le porta al volo di sinistro, ma il pallone termina abbastanza alto senza impensierire Frey. All’11’ Cavani va via sulla sinistra e mette in mezzo un cross morbido per Maggio che, all’altezza del secondo palo, colpisce di testa da posizione defilata, mancando la porta totalmente sguarnita. Al 14’ comincia a farsi vedere anche il Genoa, con Immobile che sfrutta un errore del suo compagno Antonelli per calciare a rete, ma il suo tiro termina a lato. Un minuto dopo, Hamsik ha la possibilità di colpire, ma esita troppo e finisce per perdere il tempo della battuta, poi, il suo assist per Maggio è preda di Frey in uscita. Al 22’, però, il Genoa passa in vantaggio: Campagnaro rinvia centralmente un pallone che raggiunge al limite dell’area Bertolacci il cui tiro, rimpallato da Cannavaro, carambola nella zona di Immobile che, da pochi passi, trafigge De Sanctis. Al 28’ Immobile ci riprova, ma questa volta il suo tiro è respinto con i pugni dal portiere azzurro. Poi, al 33’, è Bertolacci ad impegnare ancora l’estremo difensore napoletano che riesce miracolosamente a deviare il pallone sulla traversa. Al 35’ Pandev comincia a manifestare il riacutizzarsi di alcuni dolori alla caviglia e, dopo un paio di minuti, Mazzarri è costretto ad inserire al suo posto Insigne. L’ultima azione pericolosa del primo tempo è del Napoli, con Hamsik che serve Cavani in profondità, ma l’attaccante uruguaiano è in posizione troppo defilata per colpire agevolmente.
Nella seconda frazione di gioco Mazzarri cambia modulo, inserendo Mesto per Campagnaro e passando ad una linea difensiva a 4. E proprio i due giocatori subentrati a gara in corso costruiscono l’azione del pareggio. All’8’ Insigne addomestica un pallone difficile in area, salta un avversario e serve Mesto che, da posizione defilata trova un angolo impossibile in cui infilare il pallone. Ma la gioia dura poco e, già al 10’, il Genoa ritorna in vantaggio: Maggio non chiude in tempo su Kucka che, dalla linea di fondo serve al centro Bertolacci che, da pochi passi, appoggia senza difficoltà in rete. Per fortuna gli azzurri non si abbattono e continuano comunque a cercare il gol. Ci prova Insigne per due volte, ma in entrambe le occasioni, al 15’ e al 30’, è bravo Frey che riesce a deviare (la seconda volta anche con l’aiuto della traversa). Nel mezzo due pericoli su punizione, uno per parte: al 22’ Jankovic va vicino al bersaglio, mentre al 25’, Cavani impegna Frey che respinge. Al 31’ Cavani entra in area, cade dopo il contrasto con Granqvist e, da terra, serve l’accorrente Mesto che, questa volta è meno preciso e calcia alto. Poi, al 34’, sale in cattedra Hamsik che, con un filtrante preciso, trova alle spalle della difesa genoana Cavani che salta il portiere e appoggia comodamente a rete. Al 44’, dopo che Dossena aveva salvato su Seymour due minuti prima, Mesto se ne va sulla destra e mette al centro dove arriva Hamsik che, in tuffo, si avventa come un rapace sul pallone trafiggendo Frey per la terza volta. Infine, nel recupero, Insigne chiude la pratica sfruttando un lancio di Cavani, con il Genoa tutto in avanti alla ricerca del pareggio.
Il Napoli si riavvicina così al secondo posto, complice anche la sconfitta dell’Inter, ma è ancora troppo dipendente dalle prodezze dei singoli. A gennaio la rosa va rinforzata perché la rosa non è pronta per lottare su due o tre fronti sempre alla stessa intensità, sia fisicamente che mentalmente.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5 (6’st Mesto 7.5)
CANNAVARO 6
GAMBERINI 6.5
MAGGIO 4.5
DZEMAILI 4.5
BEHRAMI 5.5 (28’st Inler sv)
DOSSENA 6
HAMSIK 7.5
PANDEV 5 (37’pt Insigne 7.5)
CAVANI 7
MAZZARRI 6.5

Napoli – Milan 2-2

13ª GIORNATA

Napoli, ancora 2 punti persi

In vantaggio grazie a due regali di Abbiati, gli azzurri non chiudono la partita e subiscono la doppietta di El Shaarawy

serieA
sab 17/11/12

NAPOLI

MILAN

stadio San Paolo
52546 spettatori
napoli milan  
arbitro Giannoccaro 6.5
guardalinee Meli – Bianchi
Orsato – Ciampi
quarto uomo Marzaloni

2

2

 
     
gol 5’pt Inler gol 44’pt El Shaarawy  
gol 30’pt Insigne gol 37’st El Shaarawy  
ammonizione Cavani ammonizione Bojan  
ammonizione Campagnaro gol El Shaarawy  
ammonizione Cannavaro  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio (44’st Vargas), Dzemaili, Inler, Zuniga (43’st Dossena), Hamsik; Insigne (21’st Mesto), Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Britos, Fernandez, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.
MILAN (4-4-2): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Constant, Boateng (35’st Robinho), Montolivo (31’st Pazzini), De Jong, Nocerino, Bojan (40’st Niang), El Shaarawy.
Panchina: Amelia, Gabriel, Yepes, Zapata, Emanuelson, Flamini, Pato.Allenatore: Allegri.

Ancora due punti persi, con il Napoli che subisce la seconda rimonta consecutiva in casa, questa volta dopo essere stato anche in vantaggio per 2-0, sebbene entrambi i gol siano arrivati con il grosso aiuto di Abbiati. Ma la giornata no di Hamsik e Cavani ha permesso al Milan di guadagnare metri in fase offensiva e di raggiungere il pareggio con una doppietta di El Sharaawy.
Mazzarri ritrova Zuniga dopo l’infortunio, mentre in attacco Cavani viene affiancato da Insigne vista l’indisponibilità di Pandev. A centrocampo, Dzemaili sostituisce lo squalificato Behrami. Allegri, invece, lascia in panchina Pato e inserisce dal primo minuto Bojan Krkic che, insieme a Boateng e Montolivo, va a completare il terzetto alle spalle di El Sharaawy.
Al 4’ minuto arriva il primo regalo di Abbiati: tiro dal limite di Inler, centrale ma carico di effetto, che inganna il portiere del Milan e si infila in rete. Il Milan tenta subito la reazione, al 9’, con Boateng che serve Montolivo in ottima posizione, ma la sua conclusione termina a lato di poco. Al 13’ ci prova anche El Sharaawy, ma anche questa volta il pallone è leggermente fuori misura. Il Napoli ci prova con qualche ripartenza, ma prima Hamsik e poi Maggio sbagliano l’ultimo passaggio e l’azione sfuma. Ma al 30’, arriva il secondo regalo di Abbiati che, nel tentativo di respingere di piede un tiro innocuo di Insigne, si lascia passare il pallone tra le gambe non riuscendo più ad intercettarlo prima che questo varchi la linea di porta. Al 32’ Insigne avrebbe anche la possibilità di firmare il 3-0, ma dopo aver rubato palla a Constant e superato Acerbi, invece di calciare in porta serve Cavani, anticipato dall’affannoso recupero di Mexes. Al 38’ si rivede il Milan, con un cross dalla destra di Boateng in area per El Sharaawy che non aggancia per un soffio. Ma l’attaccante del Milan si rifà sei minuti dopo, con un gran tiro dal limite che si infila sul palo opposto sotto l’incrocio dei pali.
Il gol poco prima dell’intervallo rivitalizza gli ospiti che nel secondo tempo partono subito all’attacco, decisi a recuperare almeno il pareggio. Al 14’, solita disattenzione della difesa azzurra su calcio d’angolo, ma il colpo di testa di Boateng termina di poco a lato. Il Napoli non riesce a ripartire e a servire le punte, con i rossoneri che guadagnano sempre più metri di campo. Si sente l’assenza di un gran corridore come Behrami, sebbene Inler stia facendo una buona partita. Al 17’ si rivede il Napoli, con Hamsik, sul cui cross Maggio non arriva per un soffio. Al 19’ è il turno di Cavani, ma questa volta Abbiati non si lascia sorprendere dal diagonale dell’attaccante uruguaiano e respinge di piede. Ma al 22’ è Hamsik che ha sui piedi la palla-gol migliore, quando, servito dal Matador, si presenta davanti al portiere, ma il suo tiro a giro termina incredibilmente a lato. Così, come avvenuto contro il Torino, dopo l’occasione mancata dal centrocampista slovacco, arriva il gol del Milan: al 37’ Robinho trova scoperta la difesa del Napoli e serve un pallone d’oro ad El Sharaawy che, scattato alle spalle di Campagnaro, trafigge De Sanctis con un preciso diagonale. Il finale di partita è un continuo capovolgimento di fronte, con le squadre lunghe e stanche, ma è forse il Milan ad andare più vicino al gol vittoria, ancora con il capocannoniere del campionato il cui tiro viene però neutralizzato dal portiere azzurro.
Così, ancora una volta il Napoli non sfrutta le occasioni per chiudere definitivamente la partita e si fa rimontare. Ennesima partita, questa, in cui gli azzurri hanno dimostrato di non avere alternative valide a centrocampo per sopperire all’assenza di Behrami, mentre settimana prossima si dovrà pensare a come rimpiazzare Cavani, squalificato, per la trasferta di Cagliari.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6
GAMBERINI 5
MAGGIO 5 (44’st Vargas sv)
DZEMAILI 6
INLER 6.5
ZUNIGA 5 (43’st Dossena sv)
HAMSIK 5
INSIGNE 6.5 (21’st Mesto 5.5)
CAVANI 6
MAZZARRI 5

Cagliari – Napoli 0-1

14ª GIORNATA

Hamsik regala il secondo posto al Napoli

Partita sofferta decisa da un guizzo dello slovacco. Bene Insigne

serieA
lun 26/11/12

CAGLIARI

NAPOLI

stadio Is Arenas
16500 spettatori
cagliari napoli  
arbitro Bergonzi 6.5
guardalinee Marzaloni – Giordano
Damato – Tommasi
quarto uomo Marzaloni

0

1

 
     
ammonizione Sau gol 27’st Hamsik  
ammonizione Rossettini ammonizione Dzemaili  
ammonizione Avelar  

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar, Ekdal (35’st Ibarbo), Conti, Nainggolan, Thiago Ribeiro (38’st Ceppellini), Nenè (43’st Dessena), Sau.
Panchina: Avramov, Perico, Del Fabro, Casarini. Allenatore: Pulga – Lopez.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Gamberini, Cannavaro, Britos, Maggio (20’st Mesto), Inler, Behrami, Zuniga, Hamsik, Dzemaili (23’st Vargas), Insigne (38’st Dossena).
Panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Grava, Aronica, Uvini, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Soffre e vince il Napoli. Senza Cavani è Hamsik a regalare il secondo posto in solitaria agli azzurri, a 2 sole lunghezze dalla Juventus. Una partita dove è stata la difesa a regalare le note più positive, mentre in attacco, solo Insigne ha provato a dare vivacità all’attacco napoletano, mentre lo slovacco, avulso per lunghi tratti dalla manovra, ha avuto il merito di farsi trovare pronto quando è capitata l’occasione decisiva.
La coppia Pulga – Lopez deve fare a meno di Astori, squalificato, e degli infortunati Cossu, Pinilla e Ekdal. In attacco, quindi, il tridente con Thiago Ribeiro, Nenè e Sau. Mazzarri, invece, oltre a Cavani squalificato, deve rinunciare a Campagnaro, schierando una linea difensiva composta da Britos, Cannavaro e Gamberini. In attacco, il solo Hamsik a supporto di Insigne, mentre Dzemaili viene inserito per dare manforte alla linea dei centrocampisti.
Nei primi minuti il Napoli sembra più propositivo degli avversari, ma il Cagliari non lascia grandi spazi di manovra e gli azzurri faticano a creare occasioni da gol. Anche Hamsik finisce nella morsa della difesa sarda che non lo perde di vista un attimo, lasciandolo per lunghi tratti lontano dal gioco. Al 21’, però, gli azzurri avrebbero la possibilità di portarsi in vantaggio con Insigne che, dopo essersi liberato di un avversario, lascia partire un gran tiro dal limite dell’area che si stampa sulla faccia interna del palo, attraversando tutta la porta prima di terminare sul fondo. Il Napoli ci riprova dopo 3’, con uno schema su calcio da fermo, ma Insigne non riesce ad arrivare in tempo sul cross di Behrami. Il Cagliari, invece, si rende pericoloso con qualche contropiede, ma la difesa è attenta e De Sanctis deve solo preoccuparsi dell’ordinaria amministrazione. Poi, nel finale, doppio brivido per gli azzurri. Prima Conti, al 36’, colpisce il palo dopo la deviazione di Gamberini e, poi, al 44’, De Sanctis sbaglia il rinvio servendo Avelar sulla trequarti che tenta di beffarlo con un pallonetto, ma, per fortuna del Napoli, il pallone termina di poco alto sulla traversa.
Nel secondo tempo il Cagliari parte meglio rendendosi pericoloso al 1’ con un destro di Nainggolan parato dal portiere azzurro e, poi, al 2’, con un cross che, deviato da Cannavaro, termina la sua corsa sulla parte alta della traversa. Dall’altra parte è sempre Insigne il più vivace, ma i compagni non lo seguono e Agazzi può dormire sonni tranquilli. Fino al 26’, quando ancora Insigne serve nello spazio Zuniga che viene affrontato da un difensore che, nel tentativo di anticipare il centrocampista napoletano, serve Hamsik proprio davanti al portiere e, questa volta, dopo le occasioni fallite contro Torino e Milan, lo slovacco non sbaglia. A questo punto il Cagliari si riversa in attacco e, al 39’, va vicinissimo al gol, con Conti, che, sugli sviluppi di un corner riesce a colpire indisturbato dal centro dell’area, ma il suo tiro al volo termina di pochissimo a lato. Al 44’, Hamsik serve Vargas nello spazio, ma l’attaccante cileno viene anticipato di un soffio dall’uscita di Agazzi. L’ultimo brivido arriva al 46’, quando De Sanctis blocca con qualche difficoltà un tiro-cross di Dessena.
Ma questa volta il minimo vantaggio regge fino alla fine e gli azzurri guadagnano tre punti fondamentali che, come detto, valgono il secondo posto. Ora gli azzurri sono attesi dalla sfida contro il Pescara, facile solo se non si sottovaluta l’avversario, per poi pensare allo scontro diretto con l’Inter, il 9 dicembre a Milano. Nonostante la vittoria, però, anche oggi si è notata l’assenza di un attaccante di peso che possa prendere il posto, almeno tatticamente, di Cavani.

 
DE SANCTIS 6
GAMBERINI 6
CANNAVARO 5.5
BRITOS 6
MAGGIO 5 (20’st Mesto 6)
BEHRAMI 6
INLER 6
ZUNIGA 5
DEMAILI 5 (23’st Vargas 6.5)
HAMSIK 7
INSIGNE 6.5 (38’st Dossena sv)
MAZZARRI 6.5